giannola
22-03-2008, 06:32
MADRID - A due settimane dall'assassinio del socialista basco Isaias Carrasco, ucciso alla vigilia delle elezioni politiche del 9 marzo, l'Eta torna a colpire mentre in Spagna sta per iniziare la seconda legislatura Zapatero. Un'autobomba è esplosa davanti a una caserma della Guardia Civil a Calahorra, nella regione agricola settentrionale della Rioja, celebre per il vino, limitrofa del Paese Basco.
Poteva essere una strage, il centro della città era pieno di gente per la processione del venerdì santo. Ma mezz'ora prima una telefonata al soccorso stradale basco Dya a nome dell'Eta aveva preannunciato l'attentato dando indicazioni precise sull'ora dell'esplosione, le 14, sul modello e sul colore dell'auto usata, una Honda Civic azzurra. La caserma aveva così potuto essere evacuata per tempo, e tutta l'area era stata chiusa da un cordone di sicurezza, che ha evitato ci fossero vittime. Secondo il prefetto della Rioja José Antonio Ulecia, c'é stato solo un ferito molto leggero.
I danni materiali sono stati importanti. Due edifici attigui sono stati fortemente danneggiati. L'attentato ancora non è stato rivendicato, ma la procedura seguita sembra lasciare pochi dubbi sulla matrice. Probabilmente non sono casuali il modus operandi - l'Eta sembra aver voluto far capire di poter fare una strage, ma di non averlo fatto - e la tempistica dell'attentato, a due giorni da Pasqua, in piena settimana santa, un periodo di grande fervore in tutta la Spagna, e a poco più di una settimana dalla costituzione del parlamento, il primo aprile, e a due dall'investitura di Zapatero.
Secondo alcuni analisti il gruppo armato basco potrebbe voler ritentare nella nuova legislatura una trattativa con il premier socialista, dopo quella fallita di due anni fa, rotta dalla stessa Eta con l'attentato all'aeroporto di Madrid nel dicembre 2006 (due morti). Recenti sondaggi hanno indicato che una maggioranza della popolazione spagnola ritiene che José Luis Zapatero possa riprovarci. Il premier socialista però lo ha più volte escluso durante la campagna elettorale, promettendo al terrorismo basco solo il carcere e la distruzione dell'Eta come prospettiva. Secondo la stampa spagnola il leader del Psoe inoltre intende proporre al Partido Popular, il principale partito d'opposizione, un nuovo patto contro il terrorismo Eta nella nuova legislatura.
Il Pp dello sfidante sconfitto il 9 marzo, Mariano Rajoy ha duramente criticato negli ultimi due anni e durante la campagna elettorale, il tentativo di negoziato di Zapatero con il gruppo armato indipendentista basco. Dopo l'attentato - condannato da Psoe e Pp - i popolari hanno ribadito l'auspicio che nella nuova legislatura "i terroristi ricevano un messaggio chiaro che, qualunque cosa facciano, nessuno si siederà al tavolo del negoziato con loro". E l'Associazione delle Vittime del terrorismo (Avt), che pure aveva condannato in termini durissimi la trattativa di due anni fa, ha detto che il nuovo attentato "dimostra che le tregue servono solo all'Eta per rinforzarsi".
ansa
Poteva essere una strage, il centro della città era pieno di gente per la processione del venerdì santo. Ma mezz'ora prima una telefonata al soccorso stradale basco Dya a nome dell'Eta aveva preannunciato l'attentato dando indicazioni precise sull'ora dell'esplosione, le 14, sul modello e sul colore dell'auto usata, una Honda Civic azzurra. La caserma aveva così potuto essere evacuata per tempo, e tutta l'area era stata chiusa da un cordone di sicurezza, che ha evitato ci fossero vittime. Secondo il prefetto della Rioja José Antonio Ulecia, c'é stato solo un ferito molto leggero.
I danni materiali sono stati importanti. Due edifici attigui sono stati fortemente danneggiati. L'attentato ancora non è stato rivendicato, ma la procedura seguita sembra lasciare pochi dubbi sulla matrice. Probabilmente non sono casuali il modus operandi - l'Eta sembra aver voluto far capire di poter fare una strage, ma di non averlo fatto - e la tempistica dell'attentato, a due giorni da Pasqua, in piena settimana santa, un periodo di grande fervore in tutta la Spagna, e a poco più di una settimana dalla costituzione del parlamento, il primo aprile, e a due dall'investitura di Zapatero.
Secondo alcuni analisti il gruppo armato basco potrebbe voler ritentare nella nuova legislatura una trattativa con il premier socialista, dopo quella fallita di due anni fa, rotta dalla stessa Eta con l'attentato all'aeroporto di Madrid nel dicembre 2006 (due morti). Recenti sondaggi hanno indicato che una maggioranza della popolazione spagnola ritiene che José Luis Zapatero possa riprovarci. Il premier socialista però lo ha più volte escluso durante la campagna elettorale, promettendo al terrorismo basco solo il carcere e la distruzione dell'Eta come prospettiva. Secondo la stampa spagnola il leader del Psoe inoltre intende proporre al Partido Popular, il principale partito d'opposizione, un nuovo patto contro il terrorismo Eta nella nuova legislatura.
Il Pp dello sfidante sconfitto il 9 marzo, Mariano Rajoy ha duramente criticato negli ultimi due anni e durante la campagna elettorale, il tentativo di negoziato di Zapatero con il gruppo armato indipendentista basco. Dopo l'attentato - condannato da Psoe e Pp - i popolari hanno ribadito l'auspicio che nella nuova legislatura "i terroristi ricevano un messaggio chiaro che, qualunque cosa facciano, nessuno si siederà al tavolo del negoziato con loro". E l'Associazione delle Vittime del terrorismo (Avt), che pure aveva condannato in termini durissimi la trattativa di due anni fa, ha detto che il nuovo attentato "dimostra che le tregue servono solo all'Eta per rinforzarsi".
ansa