dantes76
18-03-2008, 17:32
La coerenza in politica, come nella vita, non è tutto. Montanelli diceva che solo i fanatici e le mummie non ondeggiano mai. La frase del grande giornalista ci sembra intelligente e acuta, se non fosse che Giuliano Ferrara si impegna da diversi anni a demolirla.
Tralasciando alcuni noti minuetti del Giuliano nazionale (passato dai fedayn palestinesi a Sharon, dalla Russia Comunista patria del socialismo reale al ranch di George Bush, da Marx a Condoleezza Rice), è interessante concentrarsi sull’ultimo agglomerato di coerenza di Ferrara. Vale a dire la difesa della vita, purchè si trovi nel ventre di una donna, purchè non sia irachena, purchè legga il Foglio. Cogliamo fior da fiore, lasciando agli eventuali lettori di questo post il giudizio sulla coerenza del Ferrara medesimo
Guerra in Iraq: la vulgata occidentale dice testarda e ripete a tutti e a se stessa che quella guerra è stata un fallimento, un disastro
Esecuzione di Saddam: ricorre alla Storia anche Giuliano Ferrara, direttore de Il foglio, che dice: «Il precedente da citare è Norimberga», il processo ai capi nazisti tra il 1945 e il ‘ 46 e le esecuzioni dei condannati. Alla luce di quell’ episodio - «non il più smagliante della Seconda guerra mondiale» - si può guardare al diritto d’ eccezione in Iraq e al ripristino della pena di morte
Almirante & cortei di sinistra: errata corrige: L’ attacco dell’ articolo di Aldo Cazzullo pubblicato ieri con il titolo «E Giuliano guidò la sinistra in corteo» va letto correttamente così: «L’ ultima volta che Giuliano Ferrara aveva guidato la sinistra in corteo, con i manifesti rossi della federazione di Roma, i metalmeccanici (della Uilm), il gonfalone della Regione Toscana, la Cgil e tutto, lo slogan non era “durud bar azadi/ zendebab Israel» (in farsi: viva la libertà/ viva Israele) ma “ci piace di più/ Almirante a testa in giù”»
Guerra in Iraq 2: per me la guerra in Iraq resta sacrosanta, un percorso giusto contro l’ islamismo fondamentalista e contro il terrorismo
E, last but not least, 2 punti del programma della lista di Giuliano Ferrara contro l’aborto:
1. Emendare l’articolo 3 della Costituzione, comma 1. Dove è scritto “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.
2. Impegnare il governo della Repubblica a costruire un’alleanza capace di emendare la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite all’articolo 3. Dove è scritto “ogni individuo ha diritto alla vita” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.
La coerenza non è tutto. Se fosse almeno qualcosina, sarebbe meglio
http://www.polisblog.it/post/164/tutte-le-incoerenze-di-giuliano-ferrara
Tralasciando alcuni noti minuetti del Giuliano nazionale (passato dai fedayn palestinesi a Sharon, dalla Russia Comunista patria del socialismo reale al ranch di George Bush, da Marx a Condoleezza Rice), è interessante concentrarsi sull’ultimo agglomerato di coerenza di Ferrara. Vale a dire la difesa della vita, purchè si trovi nel ventre di una donna, purchè non sia irachena, purchè legga il Foglio. Cogliamo fior da fiore, lasciando agli eventuali lettori di questo post il giudizio sulla coerenza del Ferrara medesimo
Guerra in Iraq: la vulgata occidentale dice testarda e ripete a tutti e a se stessa che quella guerra è stata un fallimento, un disastro
Esecuzione di Saddam: ricorre alla Storia anche Giuliano Ferrara, direttore de Il foglio, che dice: «Il precedente da citare è Norimberga», il processo ai capi nazisti tra il 1945 e il ‘ 46 e le esecuzioni dei condannati. Alla luce di quell’ episodio - «non il più smagliante della Seconda guerra mondiale» - si può guardare al diritto d’ eccezione in Iraq e al ripristino della pena di morte
Almirante & cortei di sinistra: errata corrige: L’ attacco dell’ articolo di Aldo Cazzullo pubblicato ieri con il titolo «E Giuliano guidò la sinistra in corteo» va letto correttamente così: «L’ ultima volta che Giuliano Ferrara aveva guidato la sinistra in corteo, con i manifesti rossi della federazione di Roma, i metalmeccanici (della Uilm), il gonfalone della Regione Toscana, la Cgil e tutto, lo slogan non era “durud bar azadi/ zendebab Israel» (in farsi: viva la libertà/ viva Israele) ma “ci piace di più/ Almirante a testa in giù”»
Guerra in Iraq 2: per me la guerra in Iraq resta sacrosanta, un percorso giusto contro l’ islamismo fondamentalista e contro il terrorismo
E, last but not least, 2 punti del programma della lista di Giuliano Ferrara contro l’aborto:
1. Emendare l’articolo 3 della Costituzione, comma 1. Dove è scritto “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.
2. Impegnare il governo della Repubblica a costruire un’alleanza capace di emendare la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite all’articolo 3. Dove è scritto “ogni individuo ha diritto alla vita” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.
La coerenza non è tutto. Se fosse almeno qualcosina, sarebbe meglio
http://www.polisblog.it/post/164/tutte-le-incoerenze-di-giuliano-ferrara