View Full Version : Coltello nella testa, ma si è salvato
dasdsasderterowaa
10-03-2008, 19:10
Fonte: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/raggix-afgano/1.html
Ad appena 10 anni si è gettato nella mischia per salvare il papà da un tentativo di rapina. Gli aggressori non si sono fatti però scrupoli e lo hanno colpito al capo con una pugnalata. Per fortuna questo coraggioso bambino afgano di Kandahar è stato salvato dall'intervento dei medici del contingente militare inglese. Nell'immagine, una radiografia del cranio del bambino prima dell'intervento.
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/raggix-afgano/ap124618251003151003_big.jpg
:eek: :eek: :eek:
Infatti: come CAZZO ha fatto a salvarsi? Cioè... secondo me è un fake.
_TeRmInEt_
10-03-2008, 19:14
Per me è un fake...
FastFreddy
10-03-2008, 19:20
Non è mica detto, mi ricordo a quark il caso negli Usa di un operaio edile al quale una sbarra di ferro caduta dall'alto perforò il cranio...
paulus69
10-03-2008, 19:22
pure a me sà di fake:
una lama può penetrare un cranio...se non è troppo larga.
e questa non solo è larghissima...ma ha pure un'anello o estrusione (in alto)che avrebbe impedito la panetrazione.
FastFreddy
10-03-2008, 19:25
Dipende sempre con quanta forza viene sferrato il colpo, poi se si tratta di un bambino le ossa del cranio sono più sottili di quelle di un adulto...
ahaaha certo che a leggervi...
ricordate che in una lastra nn ce profondita.
paulus69
10-03-2008, 19:34
Dipende sempre con quanta forza viene sferrato il colpo, poi se si tratta di un bambino le ossa del cranio sono più sottili di quelle di un adulto...
in un bambino molto piccolo....va bene.
in uno di 10 anni...mah.
paulus69
10-03-2008, 19:36
ahaaha certo che a leggervi...
ricordate che in una lastra nn ce profondita.
e chi parla di profondità?!!
FastFreddy
10-03-2008, 19:37
in un bambino molto piccolo....va bene.
in uno di 10 anni...mah.
Mi sembra di ricordare che a quell'età le ossa del cranio debbano ancora finire di saldarsi completamente...
paulus69
10-03-2008, 19:39
Non è mica detto, mi ricordo a quark il caso negli Usa di un operaio edile al quale una sbarra di ferro caduta dall'alto perforò il cranio...
visto...e confermo!:O
visto anche del falegname che si è sparato per errore un chiodo del 12 dal palato superiore nella cavità oculare...e si lamentava del mal di testa.:doh:
e chi parla di profondità?!!
mi sa che nn hai capito
paulus69
10-03-2008, 20:02
mi sa che nn hai capito
ho capito bene:non c'è tridimensionalità in una lastra o foto.
ho capito bene:non c'è tridimensionalità in una lastra o foto.
e allora cosa ce di strano...magari è entrato solo di 3 cm
Comunque la lastra sembra datata 2007 :O
paulus69
10-03-2008, 20:08
Mi sembra di ricordare che a quell'età le ossa del cranio debbano ancora finire di saldarsi completamente...
hai ragione,ho controllato:si fondono in età adulta.
paulus69
10-03-2008, 20:10
e allora cosa ce di strano...magari è entrato solo di 3 cm
allora ha perso solo l'occhio sx e non avrebbero parlato di pugnalata al capo.
fastezzZ
10-03-2008, 20:15
c'è chi si è salvato con ferite più gravi
http://crazy-frankenstein.com/pictures-files/funny-x-ray-pictures_files/coca-cola-x-ray.jpg
FastFreddy
10-03-2008, 20:18
Ehm, l'immagine non si vede, al suo posto si vede un bel dito medio... :stordita:
:D
allora ha perso solo l'occhio sx e non avrebbero parlato di pugnalata al capo.
perke nn puo essere dietro la testa? e poi testa collo fronte per i giornalisti sempree capo è
paulus69
10-03-2008, 20:25
perke nn puo essere dietro la testa? e poi testa collo fronte per i giornalisti sempree capo è
dai ice....è un fake,se fosse conficcato nel cranio...dove sono le schegge ed i frammenti ossei dovuti alla penetrazione/perforazione?
ihihi boh...^^ cmq è ico il diminutivo^^
paulus69
10-03-2008, 20:29
ihihi boh...^^ cmq è ico il diminutivo^^
:doh:
scusa...lapsus di dimensioni cosmiche....:fagiano:
Ricordo anch'io il caso dell'operaio edile, il cui cranio fu attraversato perpendicolarmente da una sbarra d'acciaio del diametro di tre centimetri, lanciata da una esplosione in una miniera nel lontano 1890. Miracolosamente sopravvisse e non subì , apparentemente, nessun tipo di problemi di carattere intellettivo, ma bensì un repentino cambiamento di personalità: da persona pacifica e tranquilla, divenne scontroso e irascibile.
'Sto bimbo che si getta nella mischia per salvare il padre mi ricorda quel bambino di 10 anni mi sembra, che qualche tempo fa, quando è andata a fuoco la casa dei suoi vicini, è corso nella sua cameretta, ha indossato il costume da Uomo Ragno, è uscito e si è lanciato tra le fiamme.
Ha salvato così la bimba dei vicini (una infante, molto piccola) che altrimenti sarebbe rimasta preda delle fiamme !!!!Un mito!!!! :sofico: :D
mbhà non so se è peggio se fosse vero o finto
Ricordo anch'io il caso dell'operaio edile, il cui cranio fu attraversato perpendicolarmente da una sbarra d'acciaio del diametro di tre centimetri, lanciata da una esplosione in una miniera nel lontano 1890. Miracolosamente sopravvisse e non subì , apparentemente, nessun tipo di problemi di carattere intellettivo, ma bensì un repentino cambiamento di personalità: da persona pacifica e tranquilla, divenne scontroso e irascibile.
certo che il cervello è una indecifrabile incredibile macchina.
dasdsasderterowaa
10-03-2008, 22:45
Mi sa che non è l'unico caso:
http://news.excite.it/cronaca/515202
http://youtube.com/watch?v=ZUzFb-vEMBE
Ziosilvio
10-03-2008, 22:46
Non è mica detto, mi ricordo a quark il caso negli Usa di un operaio edile al quale una sbarra di ferro caduta dall'alto perforò il cranio...
E che però ebbe dei drastici cambiamenti di personalità a causa dei danni cerebrali riportati.
(Peccato non ricordare il nome; c'è una voce di Wikipedia inglese dedicata a lui.)
CarloR1t
10-03-2008, 22:52
Ricordo anch'io il caso dell'operaio edile, il cui cranio fu attraversato perpendicolarmente da una sbarra d'acciaio del diametro di tre centimetri, lanciata da una esplosione in una miniera nel lontano 1890. Miracolosamente sopravvisse e non subì , apparentemente, nessun tipo di problemi di carattere intellettivo, ma bensì un repentino cambiamento di personalità: da persona pacifica e tranquilla, divenne scontroso e irascibile.
Phineas Gage, se ricordo bene, questo è il suo nome. Il primo lobotomizzato conosciuto della storia. Dal suo caso 'esimi' psichiatri dell'epoca hanno pensato che poteva essere una 'cura' per tanti loro pazienti. L'inventore ufficiale, il dottor Egas Moniz che la praticò per primo in un manicomio portoghese ricevette il più controverso premio Nobel della storia:
Grazie a tecniche particolari che la semplificavano la pratica si è diffusa enormemente. Spiccava negli anni '40 Walter Freeman con la sua crociata rompighiaccio che da solo ha lobotomizzato decine di migliaia di persone tra cui Frances Farmer nota attrice dell'epoca, raccontata nel film drammatico Frances.
Questi crimini attendono ancora la loro Norimberga, che prima o poi inevitabilmente ci sarà, ma bando agli scherzi non è detto che questo bambino sia fortunato a essere ancora vivo, spero per lui che la ferita non abbia coinvolto i lobi frontali, anche se la radiografia lascia poco sperare.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/08_Agosto/06/nobel.shtml
«Inventò la lobotomia, toglietegli il Nobel»
Il neurochirurgo portoghese Egas Moniz aveva ottenuto il riconoscimento nel 1949
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA - L’idea è venuta a John Sutherland, un brillante columnist del Guardian , che qualche giorno fa ha posto la seguente domanda: se gli ufficiali cacciati dalla British Army perdono le mostrine, se i preti che lasciano la Chiesa si spogliano dell’abito talare, se gli avvocati o i medici che sbagliano possono essere espulsi dagli ordini professionali, come mai solo il Premio Nobel è irrevocabile? Una volta assegnato, è per sempre. Anche se l’hai vinto con l’astuzia, magari con la frode, o soltanto approfittando dell’ignoranza dei giudici, sei al sicuro.
Egas Moniz
La domanda ha un senso soprattutto in Gran Bretagna, dove i titoli elargiti dalla regina hanno grande valore: se perfino il grande fantino Lester Piggott fu spogliato del prefisso «Sir» quando fu condannato per evasione fiscale, perché un Nobel non può essere «de-nobelizzato»? La domanda è stuzzicante, perché Sutherland ha trovato un nome degno d’una campagna: il neurochirurgo Egas Moniz, portoghese, premiato con il Nobel nel 1949, oltre mezzo secolo fa. Naturalmente Moniz è oggi dimenticato, se non dai discendenti delle sue vittime, da quasi tutti. Se si prova a cercare su Google, digitando «Nobel » revoke», si scoprirà che sono due i premi che fanno ancora accendere gli animi, entrambi per la pace: quello assegnato a Henry Kissinger nel 1973, per i colloqui di pace sul Vietnam, prima che ne emergessero le responsabilità in Cile, e ancora più quello dato a Yasser Arafat nel 1994, per l’illusorio accordo con Yitzak Rabin sulla Palestina. Il resto è minutaglia: una citazione per Rigoberta Menchù, perché la sua autobiografia sarebbe stata romanzata, e un accenno a due economisti che sarebbero colpevoli, chissà perché, dei «blackout» in California. Su Moniz, silenzio.
Invece Antonio Caetano de Abreu Freire Egas Moniz, nato nel 1874 e laureato a Coimbra, neurologo, letterato e politico (fu deputato, ambasciatore, ministro degli Esteri), merita un capitolo tutto suo. Perché inventò nel 1935 un procedimento che ancora oggi, benché abbandonato, ha un nome che fa paura: lobotomia.
Tutto cominciò a un congresso in cui chirurghi americani mostrarono che se agli scimpanzé si tagliavano i lobi frontali dal resto del cervello, le scimmie smettevano di saltare su e giù per la gabbia. Bella forza, direte. Ma a quei tempi, in cui da noi ancora vigevano le teorie di Lombroso e in America centinaia di neri colpiti da sifilide non vennero curati per vedere come andava a finire, la medicina non era tanto passionevole. Moniz tornò a casa entusiasta e cominciò a praticare la lobotomia sui pazienti del manicomio di Lisbona, soprattutto donne, senza alcun permesso. Fu un successone: i matti diventavano vegetali o zombie, e le corsie psichiatriche non risuonavano più di urla isteriche. Moniz divenne un eroe, premiato nel 1949 con il Nobel in quanto «uomo meraviglioso».
La tragedia furono i seguaci: l’intervento fu re-esportato in America, da un praticone di nome Walter Freeman, e, come tutto laggiù, divenne di massa. Freeman girava gli States su un’auto detta «lobotomobile», spiegando le meraviglie dell’operazione, che praticava ovunque, in sala operatoria o nel salotto di casa: con la tecnica dello «scalpello e del martello» guariva bambini dal «comportamento criminale», casalinghe che non volevano fare il bucato, omosessuali che così diventavano «moralmente sani».
Stranamente le proteste giunsero da quartieri inattesi: l’Unione Sovietica (che curava i cittadini scomodi con overdose di psicofarmaci) e i seguaci di Scientology. Naturalmente l’entusiasmo durò poco: un paziente di Moniz, che forse non era stato lobotomizzato del tutto, si vendicò sparandogli alla schiena. E Freeman perse la licenza a operare quando ammazzò una paziente con un colpo di scalpello troppo forte. Ma il Nobel a Moniz, quello, non fu mai tolto.
Eppure la vergogna fu scoperta presto. Tennessee Williams, che aveva una sorella lobotomizzata, già nel 1958 scrisse la pièce di denuncia «Improvvisamente l’estate scorsa», e poi Ken Kesey vinse un Pulitzer per «Qualcuno volò sul nido del cuculo», che divenne un film da Oscar nel 1975, con Jack Nicholson. E nel 1982 Jessica Lange fu protagonista di «Frances». Ma niente: sul petto di Moniz, sepolto ormai da quasi quarant’anni, resta appuntata una medaglia sbagliata. Neppure Christine Johnson, che ebbe un parente rovinato dalla lobotomia e conduce una campagna in difesa delle vittime ( www.psychosurgery.org ), ha ottenuto giustizia dalla Fondazione Nobel. Le hanno detto d’essere lieti che «la professione medica possa offrire oggi terapie molto più umane ed efficaci» della lobotomia, ma le hanno negato le revoca del premio.
Morale della storia? «Solo il governo sovietico - come beffardo notò Solgenitsin - aveva il motto "Noi non sbagliamo mai"».
Alessio Altichieri
FastFreddy
11-03-2008, 00:00
E che però ebbe dei drastici cambiamenti di personalità a causa dei danni cerebrali riportati.
(Peccato non ricordare il nome; c'è una voce di Wikipedia inglese dedicata a lui.)
Penso però che in quel caso specifico siano entrati in gioco anche motivi psicologici, ritrovarsi menomato e orbo da un occhio (senza contare tutto il decorso della guarigione da tali ferite) non è un evento che lascia indifferenti.
Ricordo anch'io il caso dell'operaio edile, il cui cranio fu attraversato perpendicolarmente da una sbarra d'acciaio del diametro di tre centimetri, lanciata da una esplosione in una miniera nel lontano 1890. Miracolosamente sopravvisse e non subì , apparentemente, nessun tipo di problemi di carattere intellettivo, ma bensì un repentino cambiamento di personalità: da persona pacifica e tranquilla, divenne scontroso e irascibile.
Oltre a irascibile, perse la capacità di pianificazione a lungo termine. Pensava solo al qui ed ora. Insomma si danneggio la sua coscienza estesa (il livello superiore di coscienza che solo gli uomini posseggono). La sua storia, e tutti i dettagli clinici, è raccontata in A.R. Damasio, "L'errore di Cartesio", Adelphi. Fa parte di una trilogia, il secondo libro è "Emozione e Coscienza" e il terzo è "Alla ricerca di Spinoza", stesso autore e stessa casa editrice... Tutti e tre parlano del funzionameno del cervello umano, basato sui casi clinici e esperienza decennale di questo neurologo...
Penso però che in quel caso specifico siano entrati in gioco anche motivi psicologici, ritrovarsi menomato e orbo da un occhio (senza contare tutto il decorso della guarigione da tali ferite) non è un evento che lascia indifferenti.
E' molto più complicato di così... ;) E' vero, c'è un legame tra corpo e mente (non cervello ;) ) imprescindibile, ma entrano in gioco vari fattori...
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