dasdsasderterowaa
10-03-2008, 15:01
Fonte: http://dallapartedichiguida.blogosfere.it/2008/03/caro-politico-la-sicurezza-stradale-e-nel-tuo-programma.html
Quel che non mi piace dei politici italiani - fra i mille difetti - è che nei loro programmi la sicurezza stradale è sempre agli ultimi posti. Eppure, in Italia, le morti sulle strade distruggono le famiglie a ripetizione.
Sicché mi piacerebbe che nei progetti di destra e sinistra fossero presenti - almeno stavolta - riforme del Codice della strada e proposte di miglioramento della sicurezza stradale.
1) Troppo il margine di manovra per i Comuni, i quali possono fare tutto quel che vogliono con i photored: la legge non prescrive il tempo del giallo, così gli Enti locali incassano quattrini in grande quantità.
2) Pazzesco che molti autovelox possano essere piazzati senza un'ordinanza prefettizia. A qualunque proprietario o gestore della strada che salti in mente di fare soldi è data una possibilità: mettere un autovelox lì dove c'è un limite bassissimo.
3) Assurdo che alla Polstrada siano dati così pochi mezzi (auto ed etilometri) per combattere le infrazioni più gravi: guida in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti.
4) Poca l'attenzione riservata al mancato rispetto della distanza di sicurezza. Eppure, è una violazione gravissima, che provoca numerosi incidenti.
5) Ci sono strade che fanno pietà: la Romea, la Pontina, la Salerno-Reggio Calabria. È così da millenni. Risultato: numerosi incidenti gravi.
6) Non ho simpatia per le microcar; eppure, in Italia, quelle macchinine hanno parecchi vantaggi strani: qui (http://dallapartedichiguida.blogosfere.it/2008/02/codice-della-strada-la-pacchia-dei-produttori-di-microcar.html).
7) Non mi piace che il Codice della strada sia disegnato su misura per i ricchi. Se uno commette un'infrazione grave e riceve a casa la multa, gli basta pagare (oltre alla sanzione) anche 250 euro per non subire né tagli di punti della patente né la sospensione della stessa. Allora, la possiblità di non ricordare chi guidava al momento dell'infrazione va data a tutti: danarosi e poveri cristi. Allucinante, poi, che uno non subisca il processo penale per guida in stato d'ebbrezza semplicemente versando una supermulta di 2.500 euro.
Seguitemi nei prossimi post, perché ho altri punti da evidenziare. Al momento del voto, leggete i programmi di destra e sinistra, e controllate dove c'è più spazio per la sicurezza stradale. Chiaro che una cosa sono le intenzioni, un'altra la realizzazione; ma da un base si dovrà pur partire per farsi un'idea del politico che si ha di fronte...
Già, ogni volta la sicurezza stradale è quasi ignorata nei programmi politici. Le proposte di questo articolo mi sembrano molto sensate.
Che ne pensate?
Quel che non mi piace dei politici italiani - fra i mille difetti - è che nei loro programmi la sicurezza stradale è sempre agli ultimi posti. Eppure, in Italia, le morti sulle strade distruggono le famiglie a ripetizione.
Sicché mi piacerebbe che nei progetti di destra e sinistra fossero presenti - almeno stavolta - riforme del Codice della strada e proposte di miglioramento della sicurezza stradale.
1) Troppo il margine di manovra per i Comuni, i quali possono fare tutto quel che vogliono con i photored: la legge non prescrive il tempo del giallo, così gli Enti locali incassano quattrini in grande quantità.
2) Pazzesco che molti autovelox possano essere piazzati senza un'ordinanza prefettizia. A qualunque proprietario o gestore della strada che salti in mente di fare soldi è data una possibilità: mettere un autovelox lì dove c'è un limite bassissimo.
3) Assurdo che alla Polstrada siano dati così pochi mezzi (auto ed etilometri) per combattere le infrazioni più gravi: guida in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti.
4) Poca l'attenzione riservata al mancato rispetto della distanza di sicurezza. Eppure, è una violazione gravissima, che provoca numerosi incidenti.
5) Ci sono strade che fanno pietà: la Romea, la Pontina, la Salerno-Reggio Calabria. È così da millenni. Risultato: numerosi incidenti gravi.
6) Non ho simpatia per le microcar; eppure, in Italia, quelle macchinine hanno parecchi vantaggi strani: qui (http://dallapartedichiguida.blogosfere.it/2008/02/codice-della-strada-la-pacchia-dei-produttori-di-microcar.html).
7) Non mi piace che il Codice della strada sia disegnato su misura per i ricchi. Se uno commette un'infrazione grave e riceve a casa la multa, gli basta pagare (oltre alla sanzione) anche 250 euro per non subire né tagli di punti della patente né la sospensione della stessa. Allora, la possiblità di non ricordare chi guidava al momento dell'infrazione va data a tutti: danarosi e poveri cristi. Allucinante, poi, che uno non subisca il processo penale per guida in stato d'ebbrezza semplicemente versando una supermulta di 2.500 euro.
Seguitemi nei prossimi post, perché ho altri punti da evidenziare. Al momento del voto, leggete i programmi di destra e sinistra, e controllate dove c'è più spazio per la sicurezza stradale. Chiaro che una cosa sono le intenzioni, un'altra la realizzazione; ma da un base si dovrà pur partire per farsi un'idea del politico che si ha di fronte...
Già, ogni volta la sicurezza stradale è quasi ignorata nei programmi politici. Le proposte di questo articolo mi sembrano molto sensate.
Che ne pensate?