Amilcare Barnabeo Salami
09-03-2008, 15:36
OLBIA (8 marzo) - Mentre Giovanni Nuvoli lottava contro la sclerosi laterale amiotrofica (sla) e poi chiedeva di poter morire per non continuare a soffrire, la sua casa di Alghero veniva venduta all'asta dalla banca. Adesso l'associazione Luca Coscioni lancia un appello per aiutare la moglie di Nuvoli, Maddalena Soro, e le sue figlie che ora rischiano di rimanere senza un tetto. La vicenda della casa venduta all'asta è stata appresa dalla donna dopo la morte di Nuvoli il 23 luglio dell'anno scorso.
«La casa era stata acquista da me e da Giovanni nel gennaio del 1993 - ha raccontato Maddalena Soro durante la conferenza stampa organizzata dall'associazione Luca Coscioni - con uno scritto privato col proprietario, un imprenditore di Macomer. Pagammo quasi il 50% del valore, ottanta milioni di lire. Il notaio scoprì che dopo la firma della scrittura privata, il vecchio proprietario l'aveva ipotecata, le banche allora ci tranquillizzarono, poi Giovanni si è ammalato, io ho seguito la sua malattia e non la questione della proprietà della casa».
A qualche mese dalla morte del marito, Maddalena ha ricevuto una notifica con cui il Tribunale di Oristano la informava dell'avvenuta vendita all'asta della casa. L'acquirente è un avvocato di origini sarde che lavora a Roma. «L'ho contattato - ha raccontato ancora la vedova di Nuvoli - mi ha detto che sono stata una donna molto sfortunata, ma non mi è sembrato intenzionato a darci una mano. Spero solo che cambi idea. Naturalmente se mi rivenderà la casa lo ripagherò anche del disturbo». Nella notifica il tribunale ha fatto sapere a Maddalena Soro che entro marzo dovrà lasciare la casa. «Allo sfratto non ho alternative: spero solo che il nuovo acquirente cambi idea e ci venga incontro rivendendocela. Seguendo la malattia di mio marito l'ho trascurata ma - ha detto commossa la donna - è la nostra casa acquistata con sacrifici e in cui sono presenti i ricordi di anni di vita».
L'associazione Luca Coscioni ha lanciato una sottoscrizione per aiutare la signora Nuvoli a rientrare in possesso della casa. La raccolta di fondi sarà pubblicizzata con una serie di iniziative e sul sito internet dell'associazione.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=20258
Possibile che gli interessi economici vengano sempre prima di tutto?
«La casa era stata acquista da me e da Giovanni nel gennaio del 1993 - ha raccontato Maddalena Soro durante la conferenza stampa organizzata dall'associazione Luca Coscioni - con uno scritto privato col proprietario, un imprenditore di Macomer. Pagammo quasi il 50% del valore, ottanta milioni di lire. Il notaio scoprì che dopo la firma della scrittura privata, il vecchio proprietario l'aveva ipotecata, le banche allora ci tranquillizzarono, poi Giovanni si è ammalato, io ho seguito la sua malattia e non la questione della proprietà della casa».
A qualche mese dalla morte del marito, Maddalena ha ricevuto una notifica con cui il Tribunale di Oristano la informava dell'avvenuta vendita all'asta della casa. L'acquirente è un avvocato di origini sarde che lavora a Roma. «L'ho contattato - ha raccontato ancora la vedova di Nuvoli - mi ha detto che sono stata una donna molto sfortunata, ma non mi è sembrato intenzionato a darci una mano. Spero solo che cambi idea. Naturalmente se mi rivenderà la casa lo ripagherò anche del disturbo». Nella notifica il tribunale ha fatto sapere a Maddalena Soro che entro marzo dovrà lasciare la casa. «Allo sfratto non ho alternative: spero solo che il nuovo acquirente cambi idea e ci venga incontro rivendendocela. Seguendo la malattia di mio marito l'ho trascurata ma - ha detto commossa la donna - è la nostra casa acquistata con sacrifici e in cui sono presenti i ricordi di anni di vita».
L'associazione Luca Coscioni ha lanciato una sottoscrizione per aiutare la signora Nuvoli a rientrare in possesso della casa. La raccolta di fondi sarà pubblicizzata con una serie di iniziative e sul sito internet dell'associazione.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=20258
Possibile che gli interessi economici vengano sempre prima di tutto?