View Full Version : [ARTICOLO FAZIOSO] Così il governo Prodi ha ucciso la crescita !
tdi150cv
07-03-2008, 10:51
Pubblichiamo ampi stralci del saggio del professor Luca Ricolfi, presente nel libro «Ostaggi dello Stato - Le origini politiche del declino e dell’insicurezza», edito dalla Angelo Guerini e Associati (euro 7,50). Il libro, curato dal sociologo, è una raccolta di analisi effettuate da sette ricercatori, esperti in sociologia, psicologia, comunicazione ed economia. Una spietata fotografia dell’Italia, reduce da due anni di governo Prodi
Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=246005&START=0&2col=
Il segnale più negativo è il rallentamento della crescita, iniziato nei primi mesi dell’anno anche «grazie» alla prima Finanziaria del governo Prodi, che fin dall’estate del 2006, con il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria, aveva manifestato l’intenzione di correggere l’andamento dei conti pubblici pagando il prezzo di una riduzione del tasso di crescita del Pil (0,3 punti in meno, pari al 20% del tasso di crescita previsto).
Un brusco stop allo sviluppo
Tutto lascia pensare, però, che il prezzo che l’Italia ha dovuto pagare sia maggiore: la stima di 0,3 punti di Pil di contrazione della crescita è decisamente più bassa di quelle prodotte dai centri di ricerca non governativi, e comunque era basata su un mix di aumenti di imposta e riduzioni di spesa che poi è peggiorato nella versione finale della legge finanziaria (gli aggravi fiscali dovevano coprire un terzo della manovra, ma sono saliti a circa due terzi in corso d’opera). È probabile che quella scelta ci sia costata una decina di miliardi di euro, più o meno le risorse che ora si stanno freneticamente cercando per affrontare la «questione salariale» ed evitare lo sciopero generale minacciato dai sindacati. Al momento (inizio 2008) non si conosce ancora il tasso di crescita del Pil nel 2007 (mancano le stime del 4° trimestre), ma già sappiamo che la produzione industriale è in forte rallentamento, la produttività continua a ristagnare, le aspettative delle imprese per i prossimi mesi non sono buone.
Una massiccia pressione fiscale
Il secondo segnale negativo riguarda i mezzi che sono stati usati per ridurre il deficit. Certo siamo tutti felicissimi di essere finalmente rientrati nei parametri di Maastricht, ma la vera domanda è: qual è il prezzo che abbiamo pagato per raddrizzare la barca?
La risposta è sconsolante. Poiché non si è trovato il coraggio di ridurre la spesa pubblica, si è fatto ricorso alla comoda via degli aumenti della pressione fiscale (di 1,7 punti fra il 2005 e il 2006, di ulteriori 1,1 punti fra il 2006 e il 2007). Il miglioramento dei conti pubblici nel 2007 è stato ottenuto essenzialmente grazie a tre grandi operazioni: l’aumento dei contributi sociali, il conferimento forzoso del Tfr all’Inps, l’aumento selvaggio delle tasse locali. E questo massiccio aumento del prelievo fiscale – come da manuale – ha frenato la crescita e aggravato i bilanci delle famiglie. È triste notarlo, ma i dati dicono che è toccato al governo dell’Unione contribuire a rendere più vero che mai lo slogan che le ha fatto vincere le elezioni: «non riesco ad arrivare alla fine del mese».
Famiglie sempre più in difficoltà
Un’occhiata alla serie storica dell’indagine Isae sui bilanci familiari mostra che nel 2007 il numero di famiglie in gravi difficoltà economiche ha raggiunto il punto massimo da quando esiste l’indagine (ossia dal 1999). La necessità di ricorrere ai risparmi o far debiti per quadrare il bilancio era aumentata considerevolmente nei primi anni di introduzione dell’euro (specie fra il 2002 e il 2003), poi – nel corso del 2006 – era leggermente diminuita, ma nel 2007 è tornata di nuovo a salire e nella seconda metà dell’anno ha toccato il massimo storico.
Troppe spese improduttive
L’aspetto interessante di questa vicenda è che questo disastroso risultato, certo non dovuto alla sola azione del governo ma anche – ad esempio – all’aumento dei tassi di interesse sui mutui immobiliari e alla ripresa dell’inflazione, non è stato ottenuto dopo un periodo di stagnazione, o dopo una recessione, ma al termine del biennio più positivo dai tempi della crisi del 2000-2001. La ragione di questo paradosso, a mio avviso, è che fra il 2006 e il 2007 non è solo migliorato il deficit, ma è ulteriormente aumentata l’interposizione pubblica, ossia il grado di intromissione dello Stato nell’economia. Già segnalata come un problema nel Rapporto dell’anno scorso, in cui si rilevava la sua continua ascesa a partire dal 2000, l’interposizione pubblica è oggi uno dei più gravi ostacoli alla crescita dell’Italia. Aumento dell’interposizione pubblica significa, infatti, che una quota crescente di risorse viene sottratta al mercato (ossia alle famiglie e alle imprese) e usata per espandere ulteriormente la spesa improduttiva, con quell’incredibile intrico di sprechi, inefficienze, clientele, abusi (e talora anche truffe) che ormai costituiscono la triste costante della nostra Pubblica Amministrazione. Nel solo 2007, ben due decreti (il Dl 81 di luglio e il Dl 159 di ottobre) hanno aumentato di 12,7 miliardi di euro la spesa pubblica, mentre per il 2008 la Finanziaria dispone un altro incremento di 6,1 miliardi, senza contare le molte spese ulteriori (a partire dai contratti pubblici) non ricomprese nella legge finanziaria, ma che certamente verranno deliberate in corso d’anno.
Un welfare costoso e inefficiente
Si potrebbe obiettare – e certamente la maggior parte dei politici dell’Unione obietterebbe – che il nostro Stato sociale è incompleto e che l’aumento del gettito fiscale è frutto della lotta all’evasione. La prima affermazione – il nostro Stato sociale è incompleto – è vera e sacrosanta, ma sorvola su due circostanze:
a) su quasi 20 miliardi di spesa pubblica aggiuntiva deliberata nel 2007, la frazione che va a un reale completamento dello Stato sociale, basato su principi di universalità e selettività, è minima; la maggior parte degli interventi sono favori, sconti e mance elargite a categorie specifiche, senza requisiti stringenti di bisogno (si pensi, per fare solo due esempi, all’ennesimo super-aumento agli statali o allo sconto Ici esteso ai proprietari con redditi alti), e questo è tanto più preoccupante se si dà qualche credito ai dati che segnalano una crescita delle diseguaglianze sociali;
b) il nostro Stato sociale resterà sempre incompleto finché non si affronterà il problema di ridurne le inefficienze e gli sprechi (almeno 45 miliardi di euro all’anno, secondo una stima prudente), e ciò non solo perché ogni spreco significa sottrarre risorse ad altri impieghi utili, ma perché una parte della debolezza dello Stato sociale sta precisamente nel fatto che non funziona, e non funzionando penalizza soprattutto le fasce deboli della popolazione.
Chi volesse farsi un’idea dell’entità degli sprechi della Pubblica Amministrazione, nonché della loro distribuzione territoriale, può consultare le tabelle riportate alla fine di Profondo rosso, il nostro Rapporto sul 2005.
Le menzogne sull’evasione
Quanto alla seconda affermazione – i soldi li abbiamo presi dalla lotta all’evasione – essa è al tempo stesso falsa e spudorata. Falsa, perché le stime condotte da osservatori indipendenti concordano nel dire che il recupero di evasione fiscale del 2006-2007, ammesso che sia diverso da zero, vale pochissimi decimali di Pil, ossia meno della metà della metà delle cifre tante volte sbandierate dal governo («almeno 20 miliardi di euro»). Spudorata, perché se davvero la lotta all’evasione avesse fruttato da subito 20 miliardi di euro, allora il governo avrebbe dovuto onorare l’impegno preso solennemente con gli elettori: restituire ai contribuenti onesti, attraverso significative riduzioni di aliquote (e senza trucchi sulle basi imponibili), il gettito recuperato dai contribuenti disonesti. Una simile misura avrebbe evitato di soffocare l’economia in nome della «lotta all’evasione fiscale».
Nessuno si sente sicuro
Ma c’è anche un terzo segnale negativo che getta una luce inquietante sull’anno appena trascorso. Fra il 2006 e il 2007 il grado di insicurezza dei cittadini è cresciuto non solo sul versante dell’economia, ma anche su quello dei rapporti sociali. Certo, il ceto politico si fa in quattro per dimostrare agli elettori che la percezione di insicurezza è, appunto, una percezione. Ma gli stessi dati ufficiali mostrano con una certa crudezza che – purtroppo – le percezioni dei cittadini hanno solide radici nella realtà. Nella sezione del Rapporto dedicata ai problemi della sicurezza, abbiamo mostrato che l’indulto, fortemente voluto da tutte le forze politiche (eccetto Lega, An e Italia dei Valori), pare aver determinato un’impressionante crescita dei delitti, sostenuta da un significativo apporto degli immigrati. Questo provvedimento, caparbiamente difeso da Prodi e dai politici dell’Unione anche per ragioni ideologiche (Bertinotti è arrivato ad affermare che esso aveva «un valore pedagogico»), ha creato un vero e proprio baratro fra il governo e l’opinione pubblica, sempre più convinta della micidialità del triangolo indulto-criminalità-immigrazione.
L’emblema dei rifiuti in Campania
Naturalmente quel che è incredibile non è che il provvedimento sia stato emanato (arrivati a quel punto, era difficile agire diversamente), ma che il nostro ceto politico – in questo campo come in mille altri: pensiamo al problema rifiuti in Campania, con cui si è aperto emblematicamente il 2008 – si mostri sempre così incapace di anticipazione. I problemi sono noti da lungo tempo, se ne conoscono la gravità e la tendenza al deterioramento, ma non si prende nessuna decisione finché non esplodono. A quel punto si interviene semplicemente perché non se ne può fare a meno, ma ovviamente qualsiasi cosa si decida non può funzionare, perché il problema è stato lasciato marcire troppo a lungo e ormai è diventato ingestibile.
L’annoso problema delle carceri
Nel caso delle carceri il problema esiste da diversi decenni, era tornato alla ribalta giusto pochi anni fa (2003) con il cosiddetto indultino (che aveva liberato una decina di migliaia di detenuti), è riesploso nel 2006 perché nel frattempo quasi nulla era stato fatto per risolvere i tre grandi problemi «a monte»: carceri non degne di un Paese civile, numero di posti insufficiente, processi troppo lenti. Ora la storia si ripete, con il governo che libera oltre 26mila detenuti, non riorganizza la giustizia, non avvia piani straordinari (e accelerati) per la costruzione di nuove carceri e la ristrutturazione di quelle vecchie, litiga disperatamente per mettere insieme un pacchetto di misure per combattere l’illegalità. La gente, nel frattempo, diventa sempre più diffidente nei confronti degli immigrati.
bluelake
07-03-2008, 10:58
io rimango convinto che due anni non possano essere sufficienti per giudicare l'azione di un governo. Quello di Berlusconi l'abbiamo giudicato per 5 anni di lavoro, che lo stesso Berlusconi definì come "pochi"... quindi non può esservi parità di dati per effettuare un confronto imparziale.
Ovvio che di confronti a cazzo di cane in stile "io ce l'ho più lungo" "sì ma il mio è più largo" se ne posson fare a quintali, ma il loro valore è pari allo zero assoluto.
Famiglie sempre più in difficoltà
Si dal 2000 circa che si va sempre peggio
Le menzogne sull’evasione
qualsi sono le fonti autorevoli e indipendenti? Non voglio difendere il governo precedente sia chiaro, ma sarei interessato ad avere qualche riferimento
Nessuno si sente sicuro
Si da parecchi anni sempre in calo. Chi ha tolto soldi alle forze dell'ordine?
L’emblema dei rifiuti in Campania
Ha circa 15 anni
Un welfare costoso e inefficiente
Rapporto del 2005?? quindi non ha fatto nulla manco il governo berlusconi?
"Stato sociale, basato su principi di universalità e selettività, " sicuramente il governo Prodi è stato molto di aiuto epr lcune categorie, o meglio non ha tenuto il polso duro. Ma il buonismo all'italiana non ha corrente politica, a parte gli amichetti da tenere fuori di galera
non si capisce perchè quando fa comodo "un governo può fare poco per aumentare la crescita", quando fa comodo il contrario "il governo ha ucciso la crescita" http://www.webalice.it/dariop1/Download/smilini/sgratasd.gif
non si capisce perchè quando fa comodo "un governo può fare poco per aumentare la crescita", quando fa comodo il contrario "il governo ha ucciso la crescita" http://www.webalice.it/dariop1/Download/smilini/sgratasd.gif
Perchè se aumenti le tasse la crescita l'ammazzi subito, se le abbassi non è detto che la crescita riparta e se riparte sicuramente non lo fa subito.
Ecco perchè non c'è simmetria.
Abbassare le tasse è una condizione necessaria ma non sufficiente.
Sono convinto che qualunque governo venga il 13 aprile, l'economia andrà peggiorando.
Solo che con Veltroni peggiorerà più che con Berlusconi, ma il peggioramento sarà causato soprattutto da una congiuntura internazionale estremamente sfavorevole:
- Guerre in corso
- Guerre che c'è rischio che esplodano
- Altri 2 miliardi di persone si stanno accingendo tutto ad un tratto a consumare come noi, mentre prima consumavano 0.
- Prezzo del petrolio
I prezzi di TUTTI (dal grano al petrolio) i beni sono inesorabilmente destinati a crescere, perchè Cina ed India stanno facendo in 5 anni quello che noi abbiamo fatto dalla rivoluzione industriale ad oggi. Quindi la domanda di beni è in crescita vertiginosa.
pietro84
07-03-2008, 11:24
Perchè se aumenti le tasse la crescita l'ammazzi subito, se le abbassi non è detto che la crescita riparta e se riparte sicuramente non lo fa subito.
Ecco perchè non c'è simmetria.
Abbassare le tasse è una condizione necessaria ma non sufficiente.
fosse tutto così semplice :D
ci sono milgiaia di economisti che cercano di capire il metodo migliore per far crescere un paese, se fosse così semplice abbasserebbero tutti le tasse indiscriminatamente. :)
redegaet
07-03-2008, 11:24
Scusate ma qui sembra che durante il governo Berlusconi si navigasse nell'oro, quando invece è stato proprio lì che si è iniziato a stare male. Quella di adesso è solo una punta dell'iceberg, ma chissà come mai fino a due anni fa di tutto l'iceberg sott'acqua l'amico Giordano e Fede non ne parlavano. Che non si arriva alla fine del mese è già abbondantemente da 3-4 anni. Per non parlare della crescita ridicola del Pil durante gli anni di governo di Berlusconi, in cui i dati degli ultimi due anni sarebbero stati grasso che cola. La pressione fiscale durante il governo Berlusconi non era tangibilmente inferiore ad adesso (contrariamente alla propaganda da bar che sento molto spesso), quindi non so cos'altro ci sia da aggiungere.
Ah... già, adesso c'è la ripresa che il governo Prodi ha comunque soffocato, mentre durante gli anni di Berlusconi c'era la crisi. A parte che Tremonti ha impiegato dal 2001 al 2003 a capire che si andava in contro alla crisi (ci sono interviste pubbliche a riguardo), senza prendere adeguate contromisure (così come per il caro euro) e infatti lo silurarono i suoi stessi alleati, per i risultati economici insoddisfacenti. Detto questo l'idea della destra di far girare l'economia, far aumentare i consumi, per far crescere il PIL, fu una ricetta che applicata dal 2004 al 2006 non produsse alcun risultato, poichè il nostro PIL rimase comunque stantio; ce ne siamo dimenticati?
L'unica cosa di economicamente rilevante furono i condoni e la svendita (bisogna anche vedere a quali "amici degli amici") di beni dello stato, con cui si cercò disperatamente di far cassa.
Non vedo l'ora di rivedere Tremonti in sella, annunciare che vendiamo la Sardegna ai Francesi e risaniamo i conti in questo modo. :asd:
Ciao, Alex
ah ho capito.
qualunque cosa succeda ha ragione Berlusconi!
:asd:, anzi http://img230.imageshack.us/img230/5203/usd5kj.gif
fosse tutto così semplice :D
ci sono milgiaia di economisti che cercano di capire il metodo migliore per far crescere un paese, se fosse così semplice abbasserebbero tutti le tasse indiscriminatamente. :)
E io cosa ho detto ??
Mi hai anche quotato
bluelake
07-03-2008, 11:38
Quando un governo che si autodefinisce "di sinistra" aumenta le tasse con modalità, utilizzando modalità che tradiscono la volontà di far sì che i "polli" che li votano non se ne accorgano, rasentanti il truffaldino ed aumentando le difficoltà di chi era già malmesso prima non occorre dar tempo per "giudicarne" l'operato ma è quantomai opportuno mandarlo a casa immediatamente. Il governo prodi è riuscito a far di molto peggio del governo che lo ha preceduto, ha riportato, non credo sia un caso fortuito, la pressione fiscale ai valori del 1997, altro governo presieduto dal medesimo figuro, alla "modica cifra del 43,3% del pil, Quardacaso nel pil è compreso un buon 20% di sommerso e che ciò porta la pressione fiscale sulla parte del pil su cui i soliti babbei, lo so perchè sono uno di questi, pagano le tasse ad oltre il 50% ma questi "buontemponi" si sono ben guardati dal dirlo aperetamente. Hanno, invece, organizzato un battage mediatico sulla presumta lotta all'evasione da loro portata avanti ma anche questa è una bufala grande come l'universo, un qualsiasi sprovveduto si fermi a riflettere scoprirà subito che la vera grande fetta dell'evasione è costituita dal fiume formato dal sommerso provocato dalle famiglie in quanto non si capisce la ragione per la quale un qualsiasi operaio che ha avuto un incidente con l'auto debba, ad esempio, pagare 5000 euro per la riparazione con ricevuta quando senza ricevuta fanno 4000. Allo stesso modo vengono trattate le fatture concernenti qualsiasi spesa riguardante i privati cittadini che non possono dedurre nulla e non nuotando nell'oro colgono ogni occasione di risparmio che si presenta loro.
Da quanto sopra ed analizzando gli atti ed i comportamenti di questo governo si evince chiaramente che la lotta all'evasione sbandierata è null'altro se non il più classico degli specchietti per le, noi ndr, allodole edificato su principi come l'invidia e la focalizzazione dell'attenzione pubblica su bersagli ben individuabili ma il cui peso sull'evasione complessiva è irrilevante, con questo non affermo che non si debbano perseguire, al solo scopo di farne bersaglio delle frustrazioni di massa e dell'invettiva "popolare" simile a quanto accadeva nel periodo del terrore, rivoluzione francese ndr, durante il quali i nobili da ghigliottinare, e non solo loro, venivano portato al patibolo su carri attraverso la folla che li faceva bersaglio di invettive , insulti, sputi ed altro ancora. Ciò a tutto beneficio dei reggenti che potevano, popolo distratto, fare , more solito, i loro porci comodi.
proteus, stiamo parlando di due anni di un progetto che si sviluppava su cinque anni, i due quinti non sono nemmeno il 50%. Grazie al belino, lo so anche io che le tasse sono aumentate, ma guarda caso per la prima volta l'UE non ci affibbierà multe per avere dei conti pubblici allo sfacelo. Nessuno può conoscere quali provvedimenti avrebbe preso il governo Prodi nei tre anni successivi, né quali sarebbero stati gli effetti di tali provvedimenti.
Se poi volete continuare a parlare solo per fare ognuno propaganda alla propria parte politica facciamolo pure, ma oggettivamente non si può paragonare un lavoro di cinque anni svolto al 40% (Prodi) e un lavoro di cinque anni svolto al 100% (Berlusconi)
proteus, stiamo parlando di due anni di un progetto che si sviluppava su cinque anni, i due quinti non sono nemmeno il 50%. Grazie al belino, lo so anche io che le tasse sono aumentate, ma guarda caso per la prima volta l'UE non ci affibbierà multe per avere dei conti pubblici allo sfacelo. Nessuno può conoscere quali provvedimenti avrebbe preso il governo Prodi nei tre anni successivi, né quali sarebbero stati gli effetti di tali provvedimenti.
Se poi volete continuare a parlare solo per fare ognuno propaganda alla propria parte politica facciamolo pure, ma oggettivamente non si può paragonare un lavoro di cinque anni svolto al 40% (Prodi) e un lavoro di cinque anni svolto al 100% (Berlusconi)
In quali altri anni ci sono state fatte le multe per i conti ?
Vorrei far notare che Berlusca mosse un'osservazione molto intelligente alla comunità europea:
gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture non possono essere conteggiati nella spesa corrente, perchè è chiaro che si ripagheranno tra 10 o 20 anni, ma sono necessari.
La pressione fiscale è del 42,5% e non del 43,3%
Encounter
07-03-2008, 11:46
Ammettiamo pure che l'articolo dica la verità ma avete visto crescita durante il quinquiennio berlusconi?
Siamo pure stati richiamati dalla comunità europea.
Avere conti in sfacelo e crescita comunque zero, preferisco almeno sistemare un pò i conti. E lo dico pur odiando prodi.
bluelake
07-03-2008, 11:50
In quali altri anni ci sono state fatte le multe per i conti ?
fu aperta nel 2005 http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/06_Giugno/02/contipubblici.shtml
"La riduzione del deficit italiano nel 2007 è una notizia molto buona, soprattutto se si considera che la crescita economica è stata più bassa del previsto". Parola del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, che ha confermato per aprile lo stop della procedura d'infrazione per deficit eccessivo contro il nostro Paese. Il commissario però ammonisce: è l'ora di tagliare il debito. da http://www.tgcom.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo402951.shtml , oltre al riconoscimento europeo che si può leggere qui: http://www.agi.it/news/notizie/200802201646-cro-rt11127-art.html
Encounter
07-03-2008, 12:02
Se tu, invece di soffermarti alla buccia, andassi a fondo ti accorgeresti che il deficit del 2006 era costituito, in gran parte, dall'iva sulle auto aziendali, roba accumulata di anni e anni, da restituire e che il governo attuale ha avuto la fortuna di veder presentare pochissime richieste rispetto il totale dell'ammontare.
I conti si sistemano con altri metodi, di prodi e della sua mentalità da presidente dell'iri che comporta il non controllare mai le spese ma aumentando le risorse a disposizione sottraendole ai soliti babbei, leggi lavoratori dipendenti di cui io stesso faccio parte, ne avrei le tasche piene. Non che Berlusconi sia poi molto meglio ma almeno è un pochettino meno peggio e con gli attuali chiari di luna sono disposto ad ingoiare un suo ritorno a palazzo Chigi.
P.S. Persino Grillo ha affermato, per assurdo, che preferisce Berlusconi perchè almeno, a differenza di Veltroni che si professa "amico" poi fa come più gli conviene, si sa da che parte sta.
Non capisco la citazione su veltroni,dato che con la discussione non c'entra ed io di certo non sono un suo fan.
Detto questo, e dando per buono quanto scritto da te, ache se ci sarebbe da discutere, parliamo di crescita.
Crescita. Quella che non c'è stata, pur con un presidente-imprenditore, quello che ha abbassato le tasse ai benestanti aumentandole a me, eccetera eccetera.
Non c'è stata crescita. Con 5 anni e maggioranza schiacciante al governo.
Se tu, invece di soffermarti alla buccia, andassi a fondo ti accorgeresti che il deficit del 2006 era costituito, in gran parte, dall'iva sulle auto aziendali, roba accumulata di anni e anni, da restituire e che il governo attuale ha avuto la fortuna di veder presentare pochissime richieste rispetto il totale dell'ammontare.
I conti si sistemano con altri metodi, di prodi e della sua mentalità da presidente dell'iri che comporta il non controllare mai le spese ma aumentando le risorse a disposizione sottraendole ai soliti babbei, leggi lavoratori dipendenti di cui io stesso faccio parte, ne avrei le tasche piene. Non che Berlusconi sia poi molto meglio ma almeno è un pochettino meno peggio e con gli attuali chiari di luna sono disposto ad ingoiare un suo ritorno a palazzo Chigi.
P.S. Persino Grillo ha affermato, per assurdo, che preferisce Berlusconi perchè almeno, a differenza di Veltroni che si professa "amico" poi fa come più gli conviene, si sa da che parte sta.
Certo i conti si sistemano con la finanza creativa..:D
fu aperta nel 2005 http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/06_Giugno/02/contipubblici.shtml
"La riduzione del deficit italiano nel 2007 è una notizia molto buona, soprattutto se si considera che la crescita economica è stata più bassa del previsto". Parola del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, che ha confermato per aprile lo stop della procedura d'infrazione per deficit eccessivo contro il nostro Paese. Il commissario però ammonisce: è l'ora di tagliare il debito. da http://www.tgcom.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo402951.shtml , oltre al riconoscimento europeo che si può leggere qui: http://www.agi.it/news/notizie/200802201646-cro-rt11127-art.html
Quoto sopra:
Vorrei far notare che Berlusca mosse un'osservazione molto intelligente alla comunità europea:
gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture non possono essere conteggiati nella spesa corrente, perchè è chiaro che si ripagheranno tra 10 o 20 anni, ma sono necessari.
Quello sforamento ci fu per via di quegli investimenti. Tra cui i famosi 1000km di strade vanto del governo B. (ad esempio l'allargamento tutt'ora in corso della Firenze-Bologna).
L'osservazione di B. è giusta, una cosa sono la spesa corrente, una cosa sono gli investimenti.
Tra l'altro qualche anno prima sforò anche la Germania senza che l'Europa la multasse.
Non capisco la citazione su veltroni,dato che con la discussione non c'entra ed io di certo non sono un suo fan.
Detto questo, e dando per buono quanto scritto da te, ache se ci sarebbe da discutere, parliamo di crescita.
Crescita. Quella che non c'è stata, pur con un presidente-imprenditore, quello che ha abbassato le tasse ai benestanti aumentandole a me, eccetera eccetera.
Non c'è stata crescita. Con 5 anni e maggioranza schiacciante al governo.
Ti rispondo io:
congiuntura economica negativa, euro, 11 settembre ecc ecc
||ElChE||88
07-03-2008, 12:10
Ma perché state perdendo tempo a commentare l'articolo?
Il bravo tdi50cv ha già fatto notare che è un articolo fazioso. :)
Scusate ma qui sembra che durante il governo Berlusconi si navigasse nell'oro, quando invece è stato proprio lì che si è iniziato a stare male. Quella di adesso è solo una punta dell'iceberg, ma chissà come mai fino a due anni fa di tutto l'iceberg sott'acqua l'amico Giordano e Fede non ne parlavano. Che non si arriva alla fine del mese è già abbondantemente da 3-4 anni. Per non parlare della crescita ridicola del Pil durante gli anni di governo di Berlusconi, in cui i dati degli ultimi due anni sarebbero stati grasso che cola. La pressione fiscale durante il governo Berlusconi non era tangibilmente inferiore ad adesso (contrariamente alla propaganda da bar che sento molto spesso), quindi non so cos'altro ci sia da aggiungere.
Ah... già, adesso c'è la ripresa che il governo Prodi ha comunque soffocato, mentre durante gli anni di Berlusconi c'era la crisi. A parte che Tremonti ha impiegato dal 2001 al 2003 a capire che si andava in contro alla crisi (ci sono interviste pubbliche a riguardo), senza prendere adeguate contromisure (così come per il caro euro) e infatti lo silurarono i suoi stessi alleati, per i risultati economici insoddisfacenti. Detto questo l'idea della destra di far girare l'economia, far aumentare i consumi, per far crescere il PIL, fu una ricetta che applicata dal 2004 al 2006 non produsse alcun risultato, poichè il nostro PIL rimase comunque stantio; ce ne siamo dimenticati?
L'unica cosa di economicamente rilevante furono i condoni e la svendita (bisogna anche vedere a quali "amici degli amici") di beni dello stato, con cui si cercò disperatamente di far cassa.
Non vedo l'ora di rivedere Tremonti in sella, annunciare che vendiamo la Sardegna ai Francesi e risaniamo i conti in questo modo. :asd:
Ciao, Alex
ma magari!:read: anche la spagna sarebbe ok.
kaysersoze
07-03-2008, 12:44
Una massiccia pressione fiscale
Il secondo segnale negativo riguarda i mezzi che sono stati usati per ridurre il deficit. Certo siamo tutti felicissimi di essere finalmente rientrati nei parametri di Maastricht, ma la vera domanda è: qual è il prezzo che abbiamo pagato per raddrizzare la barca?
Oppure chi ha mandato la barca al largo???? Perchè se ora dice che Prodi ha dovuto raddrizzare i conti per rientrare nei parametri europei vuol dire che prima qualcunaltro ha speso senza preoccuparsi dei parametri europei....:rolleyes:
La risposta è sconsolante. Poiché non si è trovato il coraggio di ridurre la spesa pubblica, si è fatto ricorso alla comoda via degli aumenti della pressione fiscale (di 1,7 punti fra il 2005 e il 2006, di ulteriori 1,1 punti fra il 2006 e il 2007). Il miglioramento dei conti pubblici nel 2007 è stato ottenuto essenzialmente grazie a tre grandi operazioni: l’aumento dei contributi sociali, il conferimento forzoso del Tfr all’Inps, l’aumento selvaggio delle tasse locali. E questo massiccio aumento del prelievo fiscale – come da manuale – ha frenato la crescita e aggravato i bilanci delle famiglie. È triste notarlo, ma i dati dicono che è toccato al governo dell’Unione contribuire a rendere più vero che mai lo slogan che le ha fatto vincere le elezioni: «non riesco ad arrivare alla fine del mese».
Sconsalante prorpio la sua risposta in quanto seppur criticabilissime le scelte dl governo attuale, cosa dire di quelle fatte da Berlusconi che nei suoi 5 anni di governo NON ha diminuito la spesa pubblica come diceva di voler fare ed ora lui stesso attacca il governo per dire che avete aumenatato la spesa pubblica, mentre co lui era forse diminuita????:sofico: :rolleyes:
Inoltre molto meglio la politica dei condoni edilizi e fiscali che ti danno soldi nell'immediato ma non sono riforme strutturali per cui finiti i condoni, poi dove si prendono i soldi?????:rolleyes:
Famiglie sempre più in difficoltà
Un’occhiata alla serie storica dell’indagine Isae sui bilanci familiari mostra che nel 2007 il numero di famiglie in gravi difficoltà economiche ha raggiunto il punto massimo da quando esiste l’indagine (ossia dal 1999). La necessità di ricorrere ai risparmi o far debiti per quadrare il bilancio era aumentata considerevolmente nei primi anni di introduzione dell’euro (specie fra il 2002 e il 2003), poi – nel corso del 2006 – era leggermente diminuita, ma nel 2007 è tornata di nuovo a salire e nella seconda metà dell’anno ha toccato il massimo storico.
Sempre peggio, ma non mi smebra di ricordare periodi rosei per la famiglie con bassi salari e stipendi nei 5 anni del governo di cdx.....
Troppe spese improduttive
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Un welfare costoso e inefficiente
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Le menzogne sull’evasione
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Nessuno si sente sicuro
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L’emblema dei rifiuti in Campania
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L’annoso problema delle carceri
....................
Qui ci sono cose vere mischiate ad un po di propaganda, ma va bene, per quanto riguarda la lotta all'evasione se ha dei dati li dichairi altrimenti è aria fritta il governo dice di aver recuperato 20 miliardi d'euro nel 2006-2007, se non è vero diteci quanto è stato recuperato e da dove avete preso questi dati!!
Rifiuti campani...15 anni che dura l'emergenza ci sono passati tutti e due e nessuno ha risolto il problema....:rolleyes:
La pressione fiscale è del 42,5% e non del 43,3%
questo è quello che ha detto visco .. :stordita: ... anche se la raltà è superiore al 50% e oltre .. perchè non viene considerato il cibo e la benzina ;)
Encounter
07-03-2008, 13:19
Ti rispondo io:
congiuntura economica negativa, euro, 11 settembre ecc ecc
Ok invece adesso per l'economia è un periodo d'oro?
recessione USA, greggio a +di 100$, borse a picco
Se non sai cosa significhi il termine da te utilizzato meglio faresti a non utilizzarlo.
Inoltre il mio è un discorso serio e trovo inopportuno il tuo rispondere per buttarla in caciara in quanto ti mostri in grado di articolare una risposta credibile.
lo so bene che significa il termine (purtroppo) e non la voglio buttare in caciara...
L'ho citata perchè quando dici che Berlusconi è il meno peggio mi si è gelato il sangue... col suo super ministro tremonti che inventava formule finanziarie per far tornare i conti di un'economia affossata..
Ok invece adesso per l'economia è un periodo d'oro?
recessione USA, greggio a +di 100$, borse a picco
Non è un bel periodo certamente e quindi il non averci fatto prendere una sanzione dalla UE è già un bel merito per lo scorso governo..
Rifiuti campani...15 anni che dura l'emergenza ci sono passati tutti e due e nessuno ha risolto il problema....:rolleyes:
Non veniamo fuori con storie: la spazzatura per le strade c'e' da fine 2006.
E poi B. aveva legiferato per la costruzione di diversi inceneritori in Campania, ma Prodi li ha bloccati.
trallallero
07-03-2008, 16:10
Non veniamo fuori con storie: la spazzatura per le strade c'e' da fine 2006.
E poi B. aveva legiferato per la costruzione di diversi inceneritori in Campania, ma Prodi li ha bloccati.
:asd: i conti a posto ma sommersi dalla cacca
berlusconi ha governato in un periodo in cui ci sono stati l'11 settembre, la guerra in iraq, la transizione all'euro (con un cambio decisamente svantaggioso) e in generale con una economia mondiale in crisi.
prodi nel periodo 2006 2007 si è trovato in una situazione leggermente migliore.
prodi stesso però nel 96 si è trovato a governare in uno scenario ben diverso ovvero in pieno boom delle new tecnologies, della borsa e dell'economia eppure anche allora riuscì nell'impresa di impoverire ulteriormente gli italiani.
ricordiamoci che precedentemente un governo di csx camuffato da governo tecnico ci ha praticamente scippato del TFR e ridotto le pensioni del 50% e nessuno mosse paglia.
bluelake
07-03-2008, 17:54
la transizione all'euro (con un cambio decisamente svantaggioso)
ma ancora dopo 7 anni con questa storia? Il nostro cambio era paradossalmente il più facile da ricordare e convertire a mente (bastava dividere per 2000 il prezzo di un qualunque oggetto) rispetto per esempio ai 6,56 franchi dei francesi o ai 13,76 scellini degli austriaci o le 166 pesetas della Spagna.
La stabilità dei cambi nell'area SME durava dal 1979 e si è interrotta nel 1992, alla viglia dell'entrata in vigore del TUE e dell'avvio dell'UEM.
Concretamente la speculazione monetaria si è indirizzata verso le monete di quei paesi che non sarebbero entrati nell'UEM ( Inghilterra e Danimarca) e di quei paesi come l'Italia la cui posizione nello SME era debole.
La crisi di queste monete e delle loro parità all'interno dello SME si è risolta con l'uscita dagli accordi di cambio o con ripetetute svalutazioni.
Le aspettative dei mercati che magari confidavano nelle capacità di riallineamento delle varie monete nello SME non si sono realizzate, nonostante gli interventi delle autorità monetarie rivolti a stabilizzare il cambio.
E così alle prime avvisaglie di crisi del trattato di Maastricht, a partire dall'esito negativo del referendum danese e a seguire dal " ni " francese è stata tempesta monetaria.
Da noi la Banca centrale letteralmente si svena a colpi di centinaia di miliardi al giorno per difendere il cambio a765,40 contro il marco. Bankitalia e Banca d'Inghilterra non riescono a salvare le monete affondate da Marco e Dollaro. La nostra divisa nella serata del 17 settembre arriva a quota 833 sfondando ogni barriera. La lira al 22 settembre va fuori SME Mentre il Supermarco travolge anche la sterlina. La lira non rientra nello SME e al 1 Ottobre del 1992 il Marco tocca quota 900!
Rientreremo nel 1996, in tempo per prendere l'ultimo treno per l'Euro.
E nel frattempo ci siamo barcamenati tra svlutazione e inflazione. Europa e Italia,avanti mezza, titolavano i giornali.
http://ipeuropa.comune.modena.it/FestaEuropa/documenti/2006/Barozzi/Eurointasca/messaggio_aspx10.htm
ma ancora dopo 7 anni con questa storia? Il nostro cambio era paradossalmente il più facile da ricordare e convertire a mente (bastava dividere per 2000 il prezzo di un qualunque oggetto) rispetto per esempio ai 6,56 franchi dei francesi o ai 13,76 scellini degli austriaci o le 166 pesetas della Spagna.
La stabilità dei cambi nell'area SME durava dal 1979 e si è interrotta nel 1992, alla viglia dell'entrata in vigore del TUE e dell'avvio dell'UEM.
Concretamente la speculazione monetaria si è indirizzata verso le monete di quei paesi che non sarebbero entrati nell'UEM ( Inghilterra e Danimarca) e di quei paesi come l'Italia la cui posizione nello SME era debole.
La crisi di queste monete e delle loro parità all'interno dello SME si è risolta con l'uscita dagli accordi di cambio o con ripetetute svalutazioni.
Le aspettative dei mercati che magari confidavano nelle capacità di riallineamento delle varie monete nello SME non si sono realizzate, nonostante gli interventi delle autorità monetarie rivolti a stabilizzare il cambio.
E così alle prime avvisaglie di crisi del trattato di Maastricht, a partire dall'esito negativo del referendum danese e a seguire dal " ni " francese è stata tempesta monetaria.
Da noi la Banca centrale letteralmente si svena a colpi di centinaia di miliardi al giorno per difendere il cambio a765,40 contro il marco. Bankitalia e Banca d'Inghilterra non riescono a salvare le monete affondate da Marco e Dollaro. La nostra divisa nella serata del 17 settembre arriva a quota 833 sfondando ogni barriera. La lira al 22 settembre va fuori SME Mentre il Supermarco travolge anche la sterlina. La lira non rientra nello SME e al 1 Ottobre del 1992 il Marco tocca quota 900!
Rientreremo nel 1996, in tempo per prendere l'ultimo treno per l'Euro.
E nel frattempo ci siamo barcamenati tra svlutazione e inflazione. Europa e Italia,avanti mezza, titolavano i giornali.
http://ipeuropa.comune.modena.it/FestaEuropa/documenti/2006/Barozzi/Eurointasca/messaggio_aspx10.htm
dal punto di vista interno l'euro a 2000 lire ha impoverito molti (tra cui il sottoscritto) e arricchito alcuni.
gli immobili hanno visto salire il loro valore secondo la conversione 1000 lire = 1 €,
per chi possiede la casa in cui vive non ha comportato nulla se non maggiori spese visto il ricalcolo degli estimi, per chi non ce l'ha ha significato l'impossibilità matematica di comprarla (fatti salvo gli speculatori edilizi).
gli affitti sono saliti quasi allo stesso modo.
i salari non sono per nulla raddoppiati invece anzi la pressione fiscale è pure aumentata.
A me delle statistiche importa assai poco, il portafoglio è sempre più sgonfio, non avremo una pensione dignitosa (io oggi ci andrei col 48,21 % circa) e sempre più servizi forniti dallo stato sono a pagamento (malgrado le tasse).
Di tutto ciò non c'è un solo responsabile ma i vari ciampi amato dini berlusconi prodi d'alema hanno tutti le loro colpe seppur in misura diversa.
Da noi la Banca centrale letteralmente si svena a colpi di centinaia di miliardi al giorno per difendere il cambio a765,40 contro il marco. Bankitalia e Banca d'Inghilterra non riescono a salvare le monete affondate da Marco e Dollaro. La nostra divisa nella serata del 17 settembre arriva a quota 833 sfondando ogni barriera. La lira al 22 settembre va fuori SME Mentre il Supermarco travolge anche la sterlina. La lira non rientra nello SME e al 1 Ottobre del 1992 il Marco tocca quota 900!
Rientreremo nel 1996, in tempo per prendere l'ultimo treno per l'Euro.
Mi hai appena ricordato di quando abbiamo gettato al vento 20.000 miliardi di lire per difendere un cambio indifendibile.
bluelake
07-03-2008, 19:49
dal punto di vista interno l'euro a 2000 lire ha impoverito molti (tra cui il sottoscritto) e arricchito alcuni.
ah lo so, non ha impoverito solo te, ma d'altra parte chi all'epoca gestiva la cosa pubblica sosteneva che per combattere il caro euro bastava far la spesa nei mercatini...
ah lo so, non ha impoverito solo te, ma d'altra parte chi all'epoca gestiva la cosa pubblica sosteneva che per combattere il caro euro bastava far la spesa nei mercatini...
si ma con le battute il problema non si risolve.
secondo me la maggior parte della gente è rassegnata al peggiormento della qualità della vita (cosa del tutto nuova nella storia, i figli vivranno peggio dei propri genitori) altrimenti ci sarebbe da spaccare tutto.
avere i vecchi in casa che hanno uno straccio di pensione, il credito al consumo, l'aumento delle persone in famiglia che portano reddito ha per ora tamponato la cosa ma se il trend sarà quello attuale in pochi anni i "poveri" saranno moltissimi.
una riforma come quella dini sulle pensioni (purtroppo io ai tempi ero studente e non compresi) sarebbe stata da lotta civile.
ammetto che quando l'anno passato ho scoperto (cadendo dal pero) cosa ci aspetterà in termini di previdenza (tfr e pensione) ci son rimasto malissimo.
zerothehero
08-03-2008, 00:32
Concordo con gran parte dell'articolo..il giornale però dimentica una parte della denuncia (toh :D ) portata avanti dal libro di Ricolfi:
Negli ultimi dieci anni la nostra economia ha cominciato a perdere di competitività, e da allora il distacco dalle altre economie europee è rimasto identico. Tutti gli squilibri sociali denunciati alla fine degli anni Novanta ci sono ancora; le nostre imprese sono sempre le più tartassate d'Europa; idem per quanto riguarda la lentezza della giustizia, lo stato delle carceri, il funzionamento delle ferrovie, il costo dell'energia. Dopo gli anni spensierati della Prima repubblica, che ha visto la crescita senza freni del debito pubblico, abbiamo assistito al tentativo di risanare i conti dello Stato, ma con un unico strumento, e cioè la pressione fiscale. A partire dal 2000, poi, con centrodestra e centrosinistra in perfetta sintonia, abbiamo visto lo strabordare della spesa pubblica unito al taglieggiamento dei cittadini tramite nuove e fantasiose forme di tassazione. Ma come si fa a "salvare lo Stato sociale" aumentando la pressione fiscale, soprattutto la pressione fiscale sulle imprese? La paralisi, il declino economico non possono garantire migliori condizioni di vita ai cittadini. Infatti se vi è una chance per salvare lo Stato sociale questa passa attraverso la riduzione degli sprechi ma soprattutto attraverso l'aumento del Pil, e ciò non può avvenire se le aliquote altissime sul reddito di impresa scoraggiano gli investimenti e la creazione di nuove aziende.
http://libri.factotus.it/ostaggi-dello-stato-le-origini-politiche-del-declino-e-dell-insicurezza/dettaglio/id-1040573/
zerothehero
08-03-2008, 01:01
proteus, stiamo parlando di due anni di un progetto che si sviluppava su cinque anni, i due quinti non sono nemmeno il 50%
Quale progetto?
Con i partiti dell'estrema sinistra che vedono gli imprenditori come dei nemici? :D
Se il progetto ulivista è giusto per l'Italia, perchè Veltroni non si è alleato con la sinistra arcobaleno? :D
. Grazie al belino, lo so anche io che le tasse sono aumentate, ma guarda caso per la prima volta l'UE non ci affibbierà multe per avere dei conti pubblici allo sfacelo.
Quali multe?
Anche Germania e Francia furono oggetto di una procedura per deficit eccessivo da parte della commissione (in qualità di guardiano dei trattati), ma cmq l'ecofin di fatto bloccò tutto...l'Italia concordò una procedura di rientro per gli anni successivi (che il governo Prodi ha perfettamente seguito)...come vedi a sforare la soglia del 3% sul deficit/pil (nel 2003-2004) non è stata solo l'Italia, ma due delle economie più grandi dell'Unione Europea (che tra le altre cose hanno un debito inferiore al 60%, quindi meno oneri da pagare per gli interessi sul debito).
Nessuno può conoscere quali provvedimenti avrebbe preso il governo Prodi nei tre anni successivi, né quali sarebbero stati gli effetti di tali provvedimenti.
Con una maggioranza così risicata al senato dubito che sarebbero stati presi chissà quali provvedimenti..20 mesi non sono pochi...e in questi 20 mesi a parte le finanziarie (in cui si è messo tutto e il contrario di tutto) non si è fatto granchè (a parte qualche provvedimento positivo di Fioroni e qualche liberalizzazione, in parte rientrata, da parte di Bersani + il cuneo fiscale che però pare aver avuto uno scarso effetto sulla crescita)..non parliamo neanche dello scalone che si è voluto modificare (10mld di euro di costo, davvero non si poteva fare altro)...certo il deficit/pil è rientrato sotto i parametri di Mastreecht (e vorrei anche vedere dopo l'extragettito 2006 e la megafinanziaria del 2007 con annesso aumento della pressione fiscale), ma i nodi "strutturali" dell'economia italiana sono rimasti, visto che continuiamo a crescere (2006-2007 c'è stata una ripresina, siamo cresciuti dell'1,7-1,9%), quando cresciamo, meno della media europea...e adesso la crescita preventivata è dello 0,7%..quindi chiunque arriverà al governo, a meno di tagli alle spese, rischierà di sforare il tetto del 3%.
Se poi volete continuare a parlare solo per fare ognuno propaganda alla propria parte politica facciamolo pure, ma oggettivamente non si può paragonare un lavoro di cinque anni svolto al 40% (Prodi) e un lavoro di cinque anni svolto al 100% (Berlusconi)
Berlusconi ha governato male (o almeno questa fu la percezione nel paese) è non è stato rieletto , Prodi ha governato male (o almeno questa è la percezione nel paese) e... lo vedremo il 13 aprile :D
Certo che l'entusiasmo non mi innerva le vene.. :asd:
columbia83
08-03-2008, 01:11
Mio parere.
Capisco risollevare i conti.Ma lo sbaglio sta nel metodo applicato per giungere a tale fine.
Per prendere delle decisioni di economia politica ci vorrebbe un pò più equilibrio.
Fare in un solo anno una finanziaria di 40 miliardi mi sembra una cosa molto eccessiva, e a quanto pare il beneficio della minore entità di interessi passivi da pagare per il miglioramento dei conti non mi sembra controbilanciato positivamente dal senso di impoverimento generale spinto dalla dall'aumento delle tasse (dico pure io tasse per omologarmi ai politici anche se sappiamo che è errato), con conseguente riduzione dei redditi, riduzione della propensione ai consumi, gente che ha minori risparmi, che investe meno, che si indebita di più, insomma, una serie di effetti negativi...
Non si poteva spalmare in più anni in modo da caratterizzare le finanziarie secondo un profilo di spesa più costante?
Mi spiego, invece che fare 40 miliardi lo scorso anno e 16 quest'anno a mio parere sarebbe stato più fruttuoso e meno pesante dover sopportare 2 finanziarie da 23 miliardi.
dasdsasderterowaa
08-03-2008, 13:22
Volevo giusto far notare che le critiche al governo Prodi riportate in prima pagina sono di Luca Ricolfi, un noto intellettuale di sinistra, che tempo fa definì quella di centrosinistra una "coalizione basata sulla menzogna"
Fonte: http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=GWYCL
Jamal Crawford
08-03-2008, 13:50
Volevo giusto far notare che le critiche al governo Prodi riportate in prima pagina sono di Luca Ricolfi, un noto intellettuale di sinistra, che tempo fa definì quella di centrosinistra una "coalizione basata sulla menzogna"
Fonte: http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=GWYCL
ah pero' :asd:
^TiGeRShArK^
08-03-2008, 14:14
In quali altri anni ci sono state fatte le multe per i conti ?
Vorrei far notare che Berlusca mosse un'osservazione molto intelligente alla comunità europea:
gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture non possono essere conteggiati nella spesa corrente, perchè è chiaro che si ripagheranno tra 10 o 20 anni, ma sono necessari.
quali investimenti?
I soldi stanziati per le grandi opere erano circa il 10% di quanto sarebbe stato necessario.. :rolleyes:
^TiGeRShArK^
08-03-2008, 14:18
Ti rispondo io:
congiuntura economica negativa, euro, 11 settembre ecc ecc
..che però non hanno fermato tutta l'europa stranamente ma solo noi ne abbiamo risentito in quella misura.. :rolleys:
Ma ancora con questo argomento trito e ritrito che la colpa sarebbe della buonanima di mio nonno piuttosto che dellla PESSIMA gestione finanziaria del governo Berlusconi? :rolleyes:
Speravo che ad una certa età si smettesse di credere alle favolette...
^TiGeRShArK^
08-03-2008, 14:19
Non veniamo fuori con storie: la spazzatura per le strade c'e' da fine 2006.
E poi B. aveva legiferato per la costruzione di diversi inceneritori in Campania, ma Prodi li ha bloccati.
:doh:
Ora livorno sta in campania? :rolleyes:
dasdsasderterowaa
09-03-2008, 00:08
quali investimenti?
I soldi stanziati per le grandi opere erano circa il 10% di quanto sarebbe stato necessario.. :rolleyes:
Ma l'intero programma era quantomeno faraonico ed era stato ideato con la "furbata" della costituzione della società Infrastrutture S.P.A
Parte dei costi sarebbe stato quindi finanziato dai cittadini mediante l'emissione di obbligazioni.
Venendo meno Infrastrutture S.P.A , è saltata quasi la totalità del programma delle grandi opere.
Almeno, così ricordo. Sbaglio?
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