View Full Version : L'Italia in Usa esporta 20mila tonn. di rifiuti atomici
dasdsasderterowaa
04-03-2008, 19:25
Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_esteri_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=196051&IDCategoria=1
BARI - Una sorta di «effetto Scanzano», con tanto di manifestazioni pubbliche di cittadini e ambientalisti, è in corso nello Stato americano dello Utah. Oggetto della reazione popolare - che già raccoglie i primi supporter sia tra i Democratici, sia tra i Repubblicani - è la notizia che la Energy Solutions Inc. (società che ha sede nella capitale dello Utah, Salt Lake City) ha comunicato alla United States Nuclear Regulatory Commission (Nrc) l’intenzione di importare 20.000 tonnellate di rifiuti radioattivi dall’Italia.
Stando alla documentazione in nostro possesso, i carichi radioattivi arriveranno sulle coste americane via nave. Dopodiché saranno trasferite nel Tennessee (presso l’impianto di Oak Ridge, della Energy Solutions) per essere riprocessate. Infine, ultimata questa attività di trasformazione, circa 1.600 tonnellate di scorie saranno stoccate in un deposito (sempre di proprietà della Energy Solutions) che si trova nello Utah, a Tooele County.
C’è da dire che il sistema americano avrà pure avrà tante pecche, ma è strutturato in modo realmente «democratico»: prevede passaggi di informazione e ascolto della popolazione, anche in tema di uranio.
Ora, tutti sanno cosa è accaduto in Basilicata quando s’è saputo che lì sarebbero arrivate le scorie nucleari italiane. Potete ben immaginare come hanno reagito nel lontanissimo Utah, quando hanno appreso dell’ar rivo di rifiuti «stranieri». Con il supporto di varie sigle ambientaliste, la gente ha iniziato a protestare. La stessa Nrc (la Commissione americana cui, per legge, s’è dovuta rivolgere la Energy Solutions e che ha compiti di tutela della salute e della sicurezza pubbliche in tema di «nucleare») ha ricevuto un numero - definito «abnorme» - di lettere.
Lo scorso 21 febbraio, c’è stata addirittura una manifestazione organizzata dai ristoratori italiani dello Utah. Giornali (come il «The Salt Lake Tribune») e broadcast radio-televisivi (come «Ksl») hanno dato grande rilievo all’iniziativa.
All’urlo di «No Grazie » - proprio così, in lingua italiana - i ristoratori hanno chiarito la loro posizione: dall’Italia spediteci il cibo e la moda, ma tenetevi i vostri rifiuti radioattivi!
Col passare dei giorni, l’«effetto Scanzano» pare si stia propagando agli altri Stati americani che (come il South Carolina) potrebbero essere interessati dal trasporto del carico.
La gente (ora sostenuta anche da qualche politico, come il governatore del Wyoming, Dave Freudenthal) teme che i rifiuti italiani siano soltanto un «antipasto » e che la loro terra possa trasformarsi nella «discarica radioattiva del mondo». Dal canto suo, la Energy Solutions getta acqua sul fuoco e - per bocca del suo vicepresidente Greg Hopkins - chiarisce che si tratta di «rifiuti a bassissimo livello di radioattività» e che «è dal 1996, che nell’impianto di Oak Ridge sono riciclati rifiuti radioattivi di Paesi stranieri».
Il deputato Jim Matheson e i media americani, però, sostengono che parte delle 20.000 tonnellate proverrebbe dal «decommissioning », cioè dallo smantellamento, «degli impianti nucleari italiani».
Forse è il caso di ricordare che nel nostro Paese ci sono quattro centrali (Caorso, Enrico Fermi- Trino, Garigliano e Latina) e vari impianti della «filiera atomica », come l’Itrec (Impianto Trattamento Elementi Combustibile), nel Materano.
Come è noto, lo Stato ha incaricato la Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) di smantellare, in sicurezza, il patrimonio radioattivo italiano. Un «patrimonio» abbastanza cospicuo, visto che - il 20 giugno dell’anno scorso - la Nuclear Energy Agency stimava in «circa 50.000 metri cubi», «la quantità di rifiuti derivanti dallo smantellamento » di centrali e impianti italiani.
Archiviata - per il momento - la possibilità di poter contare su un nuovo un deposito nazionale di stoccaggio (come quello che avrebbe dovuto essere realizzato a Scanzano Jonico), la Sogin - che è una Spa con unico socio il Ministero dell’Economia e delle Finanze - ha stretto accordi con società estere, anche per risolvere la questione dello smantellamento del «patrimonio» radioattivo. Per esempio, c’è un comunicato stampa dello scorso 7 settembre in cui l’azienda annuncia: «Sogin ed Energy Solutions hanno sottoscritto oggi un memoran- dum of agreement finalizzato a cooperare nello smantellamento degli impianti nucleari gas grafite nel Regno Unito e in Italia». Quindi, tra gli obiettivi dichiarati di questo accordo c’è proprio il coinvolgimento di Energy Solutions nell’attività di smantellamento degli impianti italiani. Che Matheson abbia ragione?
A domanda diretta (è vero che tra le 20 tonnellate di rifiuti radioattivi italiani per le quali la società Energy Solutions Inc. ha chiesto l'autorizzazione all'importazione in America, c'è una quota parte di rifiuti di pertinenza del Gruppo Sogin?), la società guidata da Massimo Romano ha risposto che il «memorandum of agreement» con Energy Solutions «raccoglie solo le finalità di una possibile futura collaborazione » e che «al momento al memorandum of agreement non sono seguiti ulteriori accordi».
Marisa Ingrosso
produciamo ancora scorie e non abbiamo energia....ottimo...prenderei a mazzate a uno a uno quelli che hanno votato per la chiusura delle centrali nell' '87
paulus69
04-03-2008, 19:36
produciamo ancora scorie e non abbiamo energia....ottimo...prenderei a mazzate a uno a uno quelli che hanno votato per la chiusura delle centrali nell' '87
non solo:paghiamo pure per il loro smaltimento oltre oceano...e senza tornaconto.
L'ho letto veramente di volata, ma l'articolo mi pare fatto molto male. Ma questi sono "semplici" rifiuti radioattivi, come possono essere ad esempio quelli degli ospedali, o cosa? Perchè nel primo caso sarebbe inutile stracciarsi le vesti.
dasdsasderterowaa
04-03-2008, 19:41
non solo:paghiamo pure per il loro smaltimento oltre oceano...e senza tornaconto.
Ma non capisci: quello, insieme all'immondizia, costituisce uno dei pilastri del nostro export Made In Italy. :O
produciamo ancora scorie e non abbiamo energia....ottimo...prenderei a mazzate a uno a uno quelli che hanno votato per la chiusura delle centrali nell' '87
non solo:paghiamo pure per il loro smaltimento oltre oceano...e senza tornaconto.
Ci sono tanti di quei bei comuni che espongono fieri "Comune Denuclearizzato" ... farei pagare a questi comuni tutta l'energia comprata all'estero.
paulus69
04-03-2008, 19:57
Ma non capisci: quello, insieme all'immondizia, costituisce uno dei pilastri del nostro export Made In Italy. :O
allora non ci rimane di sperare che i tassi di cambio ci rimangano favorevoli...:O
piccolo ot...
ma come mai quando digito la consonante "P" a volte mi compare uno smile??:confused: 'zzo è!!?:mbe:
L'ho letto veramente di volata, ma l'articolo mi pare fatto molto male. Ma questi sono "semplici" rifiuti radioattivi, come possono essere ad esempio quelli degli ospedali, o cosa? Perchè nel primo caso sarebbe inutile stracciarsi le vesti.
Esattamente, come pure quelli prodotti dai laboratori, come quelle dell'ENEA Casaccia.
C'è poco da stracciarsi le vesti, soprattutto per chi, magari, neppure era nato, nel 1987.
LuVi
Senza Fili
04-03-2008, 20:49
E ci sono genialoidi che, nonostante ci siano ancora enormi problemi a smaltire addirittura le vecchie scorie, accantonate da anni in depositi sparsi per l'Italia, vorrebbero pure tornare al nucleare e quindi generare nuove scorie :doh: :Puke:
bluelake
04-03-2008, 20:53
produciamo ancora scorie e non abbiamo energia....ottimo...prenderei a mazzate a uno a uno quelli che hanno votato per la chiusura delle centrali nell' '87
te nel 1986 c'eri e leggevi i giornali? :mbe:
te nel 1986 c'eri e leggevi i giornali? :mbe:
nel 86 non leggevo i giornali, ma ho avuto l'accortezza di farlo 20 anni dopo nell' archivio della biblioteca, e riconfermo il fatto che nel 87 abbiamo fatto una scelta suicida per l'approvigionamento energetico del nostro paese
Senza Fili
04-03-2008, 21:02
nel 86 non leggevo i giornali, ma ho avuto l'accortezza di farlo 20 anni dopo nell' archivio della biblioteca, e riconfermo il fatto che nel 87 abbiamo fatto una scelta suicida per l'approvigionamento energetico del nostro paese
Invece continuare ad utilizzare una fonte di energia che produce scorie altamente tossiche, che impegano secoli e secoli a degradarsi, delle quali per liberarcene saremmo dovuti ricorrere per forza ad una espoertazione delle stesse, a caro prezzo, sarebbe stata una scelta intelligente, vero?
bluelake
04-03-2008, 21:04
nel 86 non leggevo i giornali, ma ho avuto l'accortezza di farlo 20 anni dopo nell' archivio della biblioteca
leggerli 20 anni dopo è molto diverso dall'averli letti in quei giorni ed aver vissuto il clima del 1986. Era una brutta sensazione prendere una foglia di lattuga o un frutto e chiedersi se lì sopra c'erano le particelle radioattive arrivate dalla Russia, guardare con sospetto la pioggia perché dio solo sa cosa poteva cadere insieme all'acqua e leggere i pochi racconti che arrivavano dalle zone intorno a Chernobyl che assomigliavano a racconti dell'orrore ma si sapeva che erano veri.
Quindi vieni pure a tirare sganassoni, io a 11 anni avrei votato contro.
dantes76
04-03-2008, 21:31
produciamo ancora scorie e non abbiamo energia....ottimo...prenderei a mazzate a uno a uno quelli che hanno votato per la chiusura delle centrali nell' '87
il referendum dell 87 non parlava di chiusura, ma di uno stop di 5 anni...
che minchiata :rolleyes:
dantes76
04-03-2008, 21:36
L'ho letto veramente di volata, ma l'articolo mi pare fatto molto male. Ma questi sono "semplici" rifiuti radioattivi, come possono essere ad esempio quelli degli ospedali, o cosa? Perchè nel primo caso sarebbe inutile stracciarsi le vesti.
saranno quelli del reattore di palermo:asd: pero' non lo dire a nessuno:O
http://img301.imageshack.us/img301/5259/snap2nx0.jpg (http://imageshack.us)
http://img122.imageshack.us/img122/8724/snap1mz6.jpg (http://imageshack.us)
http://farm3.static.flickr.com/2298/2310398659_f950033c35_o.jpg
http://farm4.static.flickr.com/3144/2310405119_6c14675166_o.jpg
le ultime foto sono tratte dal unipa
vaio-man
04-03-2008, 22:07
Invece continuare ad utilizzare una fonte di energia che produce scorie altamente tossiche, che impegano secoli e secoli a degradarsi, delle quali per liberarcene saremmo dovuti ricorrere per forza ad una espoertazione delle stesse, a caro prezzo, sarebbe stata una scelta intelligente, vero?
sai qual'è il problema? che quella legge ci vieta di trarre beneficio anche da tecnologie più nuove, come quella di rubbia (di cui beneficeranno i mangiaran...ehm i cugini francesi) che prevede l'uso di un reattore particolare che usa scorie invece di uranio puro, questo fa si che le scorie prodotte abbiano più o meno la stessa pericolosità e radioattività delle scorie delle radiografie, senza considerare che le scorie dell'uranio sono inerti quindi non possono esplodere, e che una tecnologia simile una volta brevetatta in italia sarebbe stata solo italiana e gli altri ci avrebbero pagato pur di darci le loro scorie, insomma energia a costo 0, proprio intelligente il popolo italiano!!
leggerli 20 anni dopo è molto diverso dall'averli letti in quei giorni ed aver vissuto il clima del 1986. Era una brutta sensazione prendere una foglia di lattuga o un frutto e chiedersi se lì sopra c'erano le particelle radioattive arrivate dalla Russia, guardare con sospetto la pioggia perché dio solo sa cosa poteva cadere insieme all'acqua e leggere i pochi racconti che arrivavano dalle zone intorno a Chernobyl che assomigliavano a racconti dell'orrore ma si sapeva che erano veri.
Quindi vieni pure a tirare sganassoni, io a 11 anni avrei votato contro.
una decisione presa sull' onda delle emozioni non è mai una buona decisione
Senza contare che il baraccone ucraino era decisamente diverso dalle nostre centrali...non so se hai ben presente...l'ultima centrale da noi costruita era la più avanzata d'europa, soprattutto in quanto a sistemi di sicurezza
I tedeschi hanno inventato (e installato in 23 centrali) anche un sistema che permette di proteggere i reattori nucleari da attacchi di aerei kamikaze
zerothehero
05-03-2008, 01:15
leggerli 20 anni dopo è molto diverso dall'averli letti in quei giorni ed aver vissuto il clima del 1986. Era una brutta sensazione prendere una foglia di lattuga o un frutto e chiedersi se lì sopra c'erano le particelle radioattive arrivate dalla Russia, guardare con sospetto la pioggia perché dio solo sa cosa poteva cadere insieme all'acqua e leggere i pochi racconti che arrivavano dalle zone intorno a Chernobyl che assomigliavano a racconti dell'orrore ma si sapeva che erano veri.
Quindi vieni pure a tirare sganassoni, io a 11 anni avrei votato contro.
Il clima di terrorismo informativo (su cui i partiti hanno soffiato sul fuoco per vari interessi che è lungo descrivere qui) ha funzionato..il bello che noi (l'Italia, all'avanguardia nella tecnologia nucleare, tra l'altro) abbiamo chiuso le centrali atomiche, mica i sovietici. ..ci sarebbe da scrivere un libro sulle minchiate fatte in questo paese...roba da non crederci. :D
nel 86 non leggevo i giornali, ma ho avuto l'accortezza di farlo 20 anni dopo nell' archivio della biblioteca, e riconfermo il fatto che nel 87 abbiamo fatto una scelta suicida per l'approvigionamento energetico del nostro paese
e li hai letti male, altrimenti sapresti che il quesito referendario non parlava di chiusura...;)
zerothehero
05-03-2008, 01:26
e li hai letti male, altrimenti sapresti che il quesito referendario non parlava di chiusura...;)
Eliminando gli incentivi si è ottenuto lo stesso risultato...sul piano sostanziale il referendum ha sancito l'uscita dell'Italia dal nucleare. :D
Eliminando gli incentivi si è ottenuto lo stesso risultato...sul piano sostanziale il referendum ha sancito l'uscita dell'Italia dal nucleare. :D
eliminava le sovvenzioni ai comuni dove sorgevano le centrali. Non imponeva la chiusura e lo smantellamento. La moratoria temporanea per la costruzione di nuovi impianti venne dopo. Non è una differenza piccola.
zerothehero
05-03-2008, 09:39
eliminava le sovvenzioni ai comuni dove sorgevano le centrali. Non imponeva la chiusura e lo smantellamento. La moratoria temporanea per la costruzione di nuovi impianti venne dopo. Non è una differenza piccola.
Si, ma il disastro iniziò da quel referendum (che abolì gli incentivi)...dopo la cappellata del referendum, la frana della politica energetica italiana è stata inarrestabile, fino ai giorni nostri.. :D
leggerli 20 anni dopo è molto diverso dall'averli letti in quei giorni ed aver vissuto il clima del 1986. Era una brutta sensazione prendere una foglia di lattuga o un frutto e chiedersi se lì sopra c'erano le particelle radioattive arrivate dalla Russia, guardare con sospetto la pioggia perché dio solo sa cosa poteva cadere insieme all'acqua e leggere i pochi racconti che arrivavano dalle zone intorno a Chernobyl che assomigliavano a racconti dell'orrore ma si sapeva che erano veri.
Quindi vieni pure a tirare sganassoni, io a 11 anni avrei votato contro.
quoto
troppo comodo sparare giudizi a posteriori sapendo "come è andata a finire" ;)
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum, condirle di italico pressappochismo e malaffare e guardare il risultato.
non si riesce a fare un inceneritore (e giustamente, visto che dove lo fanno non è a norma tipo Acerra), neanche un rigassificatore (e non si può sempre dare la colpa a Pecoraro Scanio, vedi Brindisi), e vorreste le centrali nucleari :asd:
Eliminando gli incentivi si è ottenuto lo stesso risultato...
non è una ulteriore riprova della scarsa "economicità" del "progetto nucleare" ? elimini gli incentivi, e tutto si ferma... ;)
Senza Fili
05-03-2008, 11:28
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum, condirle di italico pressappochismo e malaffare e guardare il risultato.
non si riesce a fare un inceneritore (e giustamente, visto che dove lo fanno non è a norma tipo Acerra), neanche un rigassificatore (e non si può sempre dare la colpa a Pecoraro Scanio, vedi Brindisi), e vorreste le centrali nucleari :asd:
;)
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum, condirle di italico pressappochismo e malaffare e guardare il risultato.
non si riesce a fare un inceneritore (e giustamente, visto che dove lo fanno non è a norma tipo Acerra), neanche un rigassificatore (e non si può sempre dare la colpa a Pecoraro Scanio, vedi Brindisi), e vorreste le centrali nucleari :asd:
già... :asd:
poi... INCENTIVI ai comuni che accettano le scorie...
PAGAMENTI agli stati esteri che smaltiscono... previo PAGAMENTO del trasporto degli stessi nel modo più sicuro possibile fino al luogo di smaltimento...
copertura ASSICURATIVA STATALE dei rischi connessi...
sisi... il nucleare è proprio "economico"... sisi :stordita:
Senza Fili
05-03-2008, 11:31
già... :asd:
poi... INCENTIVI ai comuni che accettano le scorie...
PAGAMENTI agli stati esteri che smaltiscono... previo PAGAMENTO del trasporto degli stessi nel modo più sicuro possibile fino al luogo di smaltimento...
copertura ASSICURATIVA STATALE dei rischi connessi...
sisi... il nucleare è proprio "economico"... sisi :stordita:
*
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum
Mi sa che se ne sono prodotte di più in questo modo che utilizzando effettivamente la centrale.
già... :asd:
poi... INCENTIVI ai comuni che accettano le scorie...
PAGAMENTI agli stati esteri che smaltiscono... previo PAGAMENTO del trasporto degli stessi nel modo più sicuro possibile fino al luogo di smaltimento...
copertura ASSICURATIVA STATALE dei rischi connessi...
sisi... il nucleare è proprio "economico"... sisi :stordita:
l' energia nucleare degli altri paesi ce la danno gratis invece, si si
zerothehero
05-03-2008, 21:56
non è una ulteriore riprova della scarsa "economicità" del "progetto nucleare" ? elimini gli incentivi, e tutto si ferma... ;)
Lo stesso vale per l'eolico e il solare..è chiaro che senza lo Stato il nucleare non lo si può fare...nessuna impresa privata potrebbe investire (a lungo termine) senza avere alle spalle lo Stato.
Si, ma il disastro iniziò da quel referendum (che abolì gli incentivi)...dopo la cappellata del referendum, la frana della politica energetica italiana è stata inarrestabile, fino ai giorni nostri.. :D
Quoto marlex. Inoltre, aggiungo, che se ci fosse, eventualmente, qualcuno da prendere a calci nel deretano non sarebbe '80% degli italiani che votarono a favore del questito referendario ma la totalità dei partiti e il cartello dei petrolieri...
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum, condirle di italico pressappochismo e malaffare e guardare il risultato.
non si riesce a fare un inceneritore (e giustamente, visto che dove lo fanno non è a norma tipo Acerra), neanche un rigassificatore (e non si può sempre dare la colpa a Pecoraro Scanio, vedi Brindisi), e vorreste le centrali nucleari :asd:
Vuoi mai che quel referendum invece ci abbia salvati da un disastro nucleare, col senno di poi, altrochè... avevo visto un servizio che parlava di italico malaffare su un deposito in Piemonte. Non mi ricordo bene, se ho tempo magari cerco...
l' energia nucleare degli altri paesi ce la danno gratis invece, si si
(secondo me senza volerlo... ;) ) ma... HAI CENTRATO IL "PROBLEMINO" per il nucleare in italia... importare COSTA MENO !!! :eek:
Tale importazione (di energia elettrica) avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se l'aliquota maggiore è quella proveniente dalla Francia e, a seguire, dalla Svizzera.
Buona parte di questa energia (in particolare gran parte di quella "francese") viene prodotta con centrali nucleari. In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con questo tipo di centrali; queste infatti funzionano al meglio in regime costante e quindi l'energia prodotta durante la notte viene praticamente "svenduta" a basso costo. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso "conveniente" l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni.
Dai dati pubblicati da Terna nel 2006 si ricava che l'energia elettrica importata è lievemente diminuita rispetto al 2005, mentre sono aumentate del 45% le seppur esigue esportazioni, specialmente nelle ore di punta quando altri stati non sono in grado di far fronte ai picchi di domanda.
ma pensa... nel nostro piccolo, riusciamo persino ad esportare energia elettrica... :eek:
a proposito, per l'angolo del "forse-non-tutti-sanno-che" :
Bisogna notare che il costo dipende fortemente dal consumo annuale per contratto: per consumi fino a 1800 Kwh l'Italia risulta infatti uno dei Paesi più economici, mentre le tariffe più elevate si riscontrano per consumi oltre i 3540 kwh. Questo sistema ha il fine di incentivare i bassi consumi.
:read:
Post magistrale marlex. Sapevo anche io, per sentito dire, che costava di meno importarla che produrla, ma l'hai esplicato perfettamente ;)
LuVi
costera anche meno, ma una risorsa vitale come questa non si puo permettere sia in mani estere, se domani decidono che serve a loro, noi restiamo al buio
costera anche meno, ma una risorsa vitale come questa non si puo permettere sia in mani estere, se domani decidono che serve a loro, noi restiamo al buio
amen....
Cmq è una risposta da :mc:
produciamo ancora scorie e non abbiamo energia....ottimo...prenderei a mazzate a uno a uno quelli che hanno votato per la chiusura delle centrali nell' '87
Guarda che la principale fonte di scorie radioattive in Italia se non erro sono gli ospedali...
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum, condirle di italico pressappochismo e malaffare e guardare il risultato.
non si riesce a fare un inceneritore (e giustamente, visto che dove lo fanno non è a norma tipo Acerra), neanche un rigassificatore (e non si può sempre dare la colpa a Pecoraro Scanio, vedi Brindisi), e vorreste le centrali nucleari :asd:
*
Il problema sono le scorie. Se siete realisti capite bene che nessuno vuole le scorie vicino a casa propria.
Tanto per farvi capire, il mio quartiere ha protestato in massa con tanto di raccolta firme per un'antenna UMTS per telefonia mobile piazzata nel centro del quartiere. Figurarsi cosa succedeva se al posto dell'antenna ci fosse stato un sito di stoccaggio :rotfl:
L'unica soluzione sarebbe pagare qualche stato per smaltirle...
E poi siamo in Italia suvvia :doh:
(secondo me senza volerlo... ;) ) ma... HAI CENTRATO IL "PROBLEMINO" per il nucleare in italia... importare COSTA MENO !!! :eek:
valuta bene; hai ragione se intendi comprare energia per 10 anni.
Ma noi dipenderemo per sempre energeticamente da altri paesi,
quindi ho i miei dubbi che questa sitauzione energetica risulti conveniente all'Italia
nel 86 non leggevo i giornali, ma ho avuto l'accortezza di farlo 20 anni dopo nell' archivio della biblioteca, e riconfermo il fatto che nel 87 abbiamo fatto una scelta suicida per l'approvigionamento energetico del nostro paese
Può darsi, ma c'entra poco con la notizia in questione.
ah, per i fan del nuclare aggiungo di provare a ricordarsi la vicenda di Scanzano Ionico, poi provare a moltiplicarla per tutte le scorie che si sarebbero prodotte senza quel referendum, condirle di italico pressappochismo e malaffare e guardare il risultato.
non si riesce a fare un inceneritore (e giustamente, visto che dove lo fanno non è a norma tipo Acerra), neanche un rigassificatore (e non si può sempre dare la colpa a Pecoraro Scanio, vedi Brindisi), e vorreste le centrali nucleari :asd:
pensa se poi le centrali fossero state fatte col cemento marzapane della italcementi...
kclslls
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