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View Full Version : Nucleare, l'Onu approva terza serie di sanzioni all'Iran


dasdsasderterowaa
04-03-2008, 17:11
Fonte: http://www.noipress.it/attualita/DettaglioNews.asp?ID_News=6686

E' stata approvata ieri al Palazzo di Vetro con 14 voti a favore e una astensione, quella dell'Indonesia, la risoluzione 1.803 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul nucleare iraniano, che consolida, senza troppo forzare la mano, le precedenti sanzioni del 2006 e del 2007, con nuovi congelamenti finanziari e nuovi limiti ai viaggi per i dignitari del regime.
Presentata da Francia, Gran Bretagna e Germania, come quelle precedenti la 1.803 dà tre mesi all'Iran per adeguarsi alle richieste della comunità internazionale, e cioè porre un termine all' arricchimento dell'uranio in loco.

L'obiettivo dei tre paesi promotori era di ottenere - come era successo con le risoluzioni precedenti, la 1.737 del dicembre 2006 e la 1.747 del marzo 2007- l'unanimità di 15 paesi del Consiglio di Sicurezza.
Per superare l'opposizione iniziale di Libia, Sudafrica, Vietnam ed Indonesia, i cinque permanenti -Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina- hanno accettato di ammorbidire le proprie posizioni, rispetto alle richieste iniziali.
Ma la mossa non è stata sufficiente per conquistare il sì dell'Indonesia, il più grande paese musulmano del mondo, convinto che nuove sanzioni non sono opportune dopo l'ultimo rapporto dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica, non totalmente negativo nei confronti dell'atteggiamento di Teheran.

Allegata alla risoluzione c'è una nuova lista, più lunga delle precedenti, di società ed entità legati ai programmi balistici e nucleari iraniani i cui beni vengono congelati, oltre ad una lista di dignitari del regime a cui non verrà più permesso di viaggiare, tra cui il generale Moahammad Reza Naqdi, alto ufficiale delle Guardie della Rivoluzione (Pasdaran) impegnato nel settore della ricerca industriale per conto delle forze armate.
Il documento approvato proibisce, inoltre, la fornitura all'Iran di beni cosiddetti sensibili a doppio uso, militare e civile.
Infine, il Consiglio di Sicurezza chiede a tutti i paesi di sorvegliare da vicino ogni transazione con le banche iraniane, in particolare le banche Melli e Saderat.

Per il governo israeliano non sono sufficienti le ulteriori sanzioni che la risoluzione approvata ieri dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha imposto contro l'Iran.
In particolare il disappunto riguarda la lista di personalità e istituzioni contro cui sono state adottate le sanzioni.
Israele ha la "forza e il potere di difendersi contro le minacce iraniane", ha garantito Ehud Olmert, il quale ha precisato che lo Stato ebraico è minacciato dal programma nucleare iraniano.

Per la Cina, che ha votato a favore, la risoluzione 1803 non è 'punitiva' verso l' Iran ed è stata proposta per facilitare una nuova tornata di trattative diplomatiche. E' quello che ha sostenuto oggi il portavoce cinese Qin Gang in una conferenza stampa a Pechino.
'La Cina - ha detto il portavoce - si augura che l' Iran tenga conto delle preoccupazioni della comunità internazionale e che collabori con le agenzie interessate tra cui l'Agenzia Internazionale per l' Energia Atomica'.
Il fatto che Pechino sia tra i principali partner commerciali dell' Iran, ha aggiunto Qin, è "un fatto normale tra Stati sovrani e non ha nulla a che vedere col programma nucleare di Teheran".

La Russia ha avvertito oggi l'Iran del fatto che la risoluzione dell'Onu sul dossier nucleare di Teheran "è un segnale forte sulla necessità di cooperare con il Consiglio stesso e seguire le decisioni dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)".
"La risoluzione è stata il risultato di un difficile compromesso. Tutte le domande politiche ed economiche eccessive dei fautori di una linea più dura sul problema del dossier nucleare iraniano sono state rimosse dal documento", afferma il ministero degli Esteri russo all'agenzia Itar-Tass.
"Come altre precedenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza sull'Iran - prosegue il dicastero - è focalizzata sul raggiungere l'obiettivo della non proliferazione nel contesto nel programma nucleare iraniano con mezzi esclusivamente politico-diplomatici, in base all'articolo 41 della Carta dell'Onu, e appoggia l'attività dell'Aiea in questo Paese".
Mosca spera che i leader iraniani "analizzino attentamente la dichiarazione dei ministri degli esteri del 'sestetto' di mediazione (Usa, Russia, Cina, Germania, Gran Bretagna, Francia, ndr), così come il contenuto della risoluzione adottata, e scelgano di andare incontro alle domande dell'Aiea e del Consiglio di sicurezza dell'Onu".
Il ministero conclude come sia "importante che anche i paesi del 'sestetto' dimostrino nei fatti disponibilità a una seria cooperazione con l'Iran".

L'Iran ha ribadito oggi che non risponderà alle 'nuove domande' poste dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) relative ad alcuni aspetti controversi del suo programma, seppur assicurando che non intende interrompere 'la cooperazione con l'agenzia' delle Nazioni Unite.
"La politica dell'Iran è di cooperare con l'Aiea nell'ambito degli accordi di salvaguardia, e di non rispondere alle nuove domande", ha detto Mohammad Saidi, vice direttore dell'Agenzia atomica iraniana.

Le 'nuove domande' a cui si riferisce Saidi sono quelle poste nell'ultimo rapporto dal direttore generale dell'Aiea, Mohammed el Baradei, sulla base di informazioni di Intelligence ricevute dagli Usa. Esse si riferiscono a studi relativi tra l'altro alla sperimentazione di nuovi detonatori e alla possibilità di dotare missili balistici di testate atomiche.
El Baradei ha chiesto a Teheran di cooperare a fare chiarezza su tali punti, sottolineando di non essere in grado allo stato dei fatti di accertare il carattere pacifico del programma iraniano.
Ma i responsabili della Repubblica islamica hanno risposto che non intendono farlo, giudicando 'prive di fondamento e costruite ad arte' le nuove informazioni.
"Non si tratta di nulla di nuovo - ha ribadito oggi Saidi - e non abbiamo nuove domande a cui rispondere".