generals
04-03-2008, 13:26
«TREMONTI SARA' IL NOSTRO MINISTRO DELL'ECONOMIA. Mara carfagna forse capolista in campania»
Berlusconi: «Alitalia resti italiana»
Il leader del Pdl: «Inaccettabile penalizzare Malpensa». Sui 10 punti di Confindustria: «Sono nel programma»
Silvio Berlusconi
ROMA - «Il nostro Paese non dovrebbe privarsi di una compagnia di bandiera». Silvio Berlusconi, parlando a Skytg24, critica la «direzione» che si sta seguendo per risolvere la vicenda Alitalia. «Deve restare italiana» spiega il leader del Pdl, che poi aggiunge: «È inaccettabile penalizzare l'hub di Malpensa in caso di cessione della compagnia aerea». Come salvare Alitalia, allora? «Penso che potrebbe intervenire una cordata di imprenditori italiani». «Non è possibile che un hub come Malpensa debba essere privato del 72% dei voli - aggiunge il Cavaliere - e che debba andare incontro ad una perdita di 1 miliardo o addirittura di due contro due-trecento milioni di Alitalia. Un Paese deve saper sopportare le perdite di certe aziende».
LISTE - Berlusconi affronta poi il tema della campagna elettorale. «Il vantaggio è rimasto quello che era - assicura, smentendo le cifre ribadite dal segretario del Pd, Veltroni - noi abbiamo circa 10 punti più del Pd. Siamo al 45 per cento e loro al 35 per cento». Non manca una stoccata a Massimo D'Alema, capolista del Partito democratico in Campania: «Dimostrano di voler continuare con l'archeologia, visto che D'Alema fa politica da 45 anni». Il Pdl, in Campania, «probabilmente candiderà invece Mara Carfagna come capolista». Ed è ipotizzabile una candidatura di Antonio D'Amato (ex presidente di Confindustria)? «Se sarà dei nostri saremmo felici, con lui abbiamo lavorato molto bene», risponde l'ex premier. E Mastella? «È successo che i sondaggi hanno dimostrato che con lui avremmo perso dall'8 al 12%».
UDC - Berlusconi ribadisce ancora una volta che «dare il voto a un piccolo partito del centrodestra significa togliere un voto al Pdl e darlo a Veltroni», ma apre a un'eventuale collaborazione con l'Udc di Pier Ferdinando Casini dopo le elezioni: «Chiunque converga sul nostro programma e dia una mano per l'approvazione dei provvedimenti della nostra maggioranza sarà benvenuto: non abbiamo preclusioni».
CONFINDUSTRIA - A proposito dei «10 punti di Confindustria», un vero e proprio decalogo per il prossimo governo, l'ex premier risponde che «non ce n'è uno che non sia ricompreso nel nostro programma». E poi annuncia: «Giulio Tremonti sarà il nostro ministro dell'Economia»
MORTI SUL LAVORI - All'indomani della strage di Molfetta, Berlusconi garantisce inoltre il sostegno del proprio partito a eventuali misure decise dal governo Prodi: «Bisognerebbe prendere immediatamente dei provvedimenti: se questo governo che gestisce l'ordinaria amministrazione decidesse di prenderli, noi aggiungeremmo il nostro consenso a quello dell'esecutivo». Sul tema lavoro, il Cavaliere afferma che, a suo avviso, «bisognerebbe cambiare tutto lo statuto con regole nuove e più moderne».
04 marzo 2008
Sti c@@i :muro:
Berlusconi: «Alitalia resti italiana»
Il leader del Pdl: «Inaccettabile penalizzare Malpensa». Sui 10 punti di Confindustria: «Sono nel programma»
Silvio Berlusconi
ROMA - «Il nostro Paese non dovrebbe privarsi di una compagnia di bandiera». Silvio Berlusconi, parlando a Skytg24, critica la «direzione» che si sta seguendo per risolvere la vicenda Alitalia. «Deve restare italiana» spiega il leader del Pdl, che poi aggiunge: «È inaccettabile penalizzare l'hub di Malpensa in caso di cessione della compagnia aerea». Come salvare Alitalia, allora? «Penso che potrebbe intervenire una cordata di imprenditori italiani». «Non è possibile che un hub come Malpensa debba essere privato del 72% dei voli - aggiunge il Cavaliere - e che debba andare incontro ad una perdita di 1 miliardo o addirittura di due contro due-trecento milioni di Alitalia. Un Paese deve saper sopportare le perdite di certe aziende».
LISTE - Berlusconi affronta poi il tema della campagna elettorale. «Il vantaggio è rimasto quello che era - assicura, smentendo le cifre ribadite dal segretario del Pd, Veltroni - noi abbiamo circa 10 punti più del Pd. Siamo al 45 per cento e loro al 35 per cento». Non manca una stoccata a Massimo D'Alema, capolista del Partito democratico in Campania: «Dimostrano di voler continuare con l'archeologia, visto che D'Alema fa politica da 45 anni». Il Pdl, in Campania, «probabilmente candiderà invece Mara Carfagna come capolista». Ed è ipotizzabile una candidatura di Antonio D'Amato (ex presidente di Confindustria)? «Se sarà dei nostri saremmo felici, con lui abbiamo lavorato molto bene», risponde l'ex premier. E Mastella? «È successo che i sondaggi hanno dimostrato che con lui avremmo perso dall'8 al 12%».
UDC - Berlusconi ribadisce ancora una volta che «dare il voto a un piccolo partito del centrodestra significa togliere un voto al Pdl e darlo a Veltroni», ma apre a un'eventuale collaborazione con l'Udc di Pier Ferdinando Casini dopo le elezioni: «Chiunque converga sul nostro programma e dia una mano per l'approvazione dei provvedimenti della nostra maggioranza sarà benvenuto: non abbiamo preclusioni».
CONFINDUSTRIA - A proposito dei «10 punti di Confindustria», un vero e proprio decalogo per il prossimo governo, l'ex premier risponde che «non ce n'è uno che non sia ricompreso nel nostro programma». E poi annuncia: «Giulio Tremonti sarà il nostro ministro dell'Economia»
MORTI SUL LAVORI - All'indomani della strage di Molfetta, Berlusconi garantisce inoltre il sostegno del proprio partito a eventuali misure decise dal governo Prodi: «Bisognerebbe prendere immediatamente dei provvedimenti: se questo governo che gestisce l'ordinaria amministrazione decidesse di prenderli, noi aggiungeremmo il nostro consenso a quello dell'esecutivo». Sul tema lavoro, il Cavaliere afferma che, a suo avviso, «bisognerebbe cambiare tutto lo statuto con regole nuove e più moderne».
04 marzo 2008
Sti c@@i :muro: