Lazza84
28-02-2008, 13:23
28/02/2008
Autore: The King of GnG (http://www.megalab.it/staff.php?The%20King%20of%20GnG)
http://www.megalab.it/immagini/news/google_s/Google_virus.jpg
Il motore di ricerca più usato in rete è spesso e volentieri vettore di attacchi informatici suo malgrado. Un problema che è sotto studio diretto in quel di Mountain View, per analizzarne la consistenza e scoprire le possibili soluzioni.
Al Googleplex prendono molto sul serio il problema delle infezioni informatiche diffuse via web: il Team Anti-Malware del colosso dell'economia di rete ha recentemente distribuito un rapporto sullo studio di quelle pagine web progettate per distribuire codice malevolo per mezzo dei cosiddetti "drive-by downloads", installazioni forzate di trojan, backdoor e quant'altro eseguite attraverso lo sfruttamento di vulnerabilità del browser.
Il team ha condotto indagini e analisi su "miliardi di URL", secondo quanto si legge sul Google Online Security Blog, individuando oltre tre milioni di indirizzi univoci distribuiti su 180.000 diversi siti web dedicati allo sporco lavoro di diffondere malware in maniera automatizzata. Negli ultimi mesi, lo studio ha permesso di evidenziare che più dell'1% di tutte le ricerche condotte con Google contiene almeno un link a codice malevolo e il trend è in piena crescita.
Continua su MegaLab... (http://www.megalab.it/news.php?id=2014)
Autore: The King of GnG (http://www.megalab.it/staff.php?The%20King%20of%20GnG)
http://www.megalab.it/immagini/news/google_s/Google_virus.jpg
Il motore di ricerca più usato in rete è spesso e volentieri vettore di attacchi informatici suo malgrado. Un problema che è sotto studio diretto in quel di Mountain View, per analizzarne la consistenza e scoprire le possibili soluzioni.
Al Googleplex prendono molto sul serio il problema delle infezioni informatiche diffuse via web: il Team Anti-Malware del colosso dell'economia di rete ha recentemente distribuito un rapporto sullo studio di quelle pagine web progettate per distribuire codice malevolo per mezzo dei cosiddetti "drive-by downloads", installazioni forzate di trojan, backdoor e quant'altro eseguite attraverso lo sfruttamento di vulnerabilità del browser.
Il team ha condotto indagini e analisi su "miliardi di URL", secondo quanto si legge sul Google Online Security Blog, individuando oltre tre milioni di indirizzi univoci distribuiti su 180.000 diversi siti web dedicati allo sporco lavoro di diffondere malware in maniera automatizzata. Negli ultimi mesi, lo studio ha permesso di evidenziare che più dell'1% di tutte le ricerche condotte con Google contiene almeno un link a codice malevolo e il trend è in piena crescita.
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