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View Full Version : Fusione nucleare più vicina: al via le commesse per la macchina Cadarache


Paganetor
28-02-2008, 11:09
da ilsole24ore.com

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/02/iter-azioni-industriali.shtml?uuid=8206e148-e5cf-11dc-bb10-00000e25108c&DocRulesView=Libero

Fusione nucleare più vicina: al via le commesse per la macchina Cadarache
di Giuseppe Caravita

A Culham, sedici chilometri a sud di Oxford, il 9 novembre 1991, il grande anello del Jet (Joint european Thorus) si illuminò della sua caratteristica luce violetta. Per 1,8 secondi ne scaturirono 1,7 megawatt termici, prodotti dalla fusione di nuclei di deuterio e trizio a oltre 150 milioni di gradi. Poi, il 31 ottobre 1997, fu la replica in grande: oltre 16 megawatt in una scarica di un secondo e mezzo. E pochi mesi dopo la dimostrazione definitiva: 4 megawatt ottenuti però stabilmente, per oltre 4 secondi, dentro il Tokamak europeo.
Questi tre eventi, nella loro sostanza scientifica, sono i genitori di Iter, il fratello maggiore, molto simile ma fisicamente doppio del Jet. Una delle maggiori scommesse in corso dell'umanità. Ottenere stabilmente l'energia da fusione entro il 2020 con il Tokamak, una macchina originariamente inventata dai fisici russi negli anni 60, e poi replicata dagli scienziati in tutto il mondo e infine rivelatasi, grazie anche ai risultati del Jet, la pista più sicura per arrivare al grande obbiettivo. «Quello che abbiamo capito, in decenni di ricerca – spiega Enzo Lazzaro, in passato a Culham e ora direttore dell'Istituto di fisica del plasma del Cnr a Milano – è che il criterio per ottenere le condizioni per la fusione nucleare dipende sostanzialmente da due parametri: il campo magnetico necessario per confinare il plasma e la scala, la dimensione del reattore. Il primo parametro però può diventare proibitivamente costoso, oltre certe soglie. La seconda via, aumentare la scala dell'impianto, è la più percorribile ed è oggi nella sostanza quella scelta per Iter, macchina che, dal 2016 in avanti, ci consentirà di capire come innescare la fusione, controllarla, e mantenerla stabile. Il preludio ai veri e propri reattori di produzione energetica».

http://img517.imageshack.us/img517/9161/reattoreiterml4.jpg

Oggi Iter sta entrando nel vivo. Dopo dieci anni di stallo, dovuti ai suoi enormi costi (budget 10 miliardi di euro) il progetto, sbloccato nel 2005 da un accordo internazionale, ha visto negli scorsi dodici mesi la formazione di speciali agenzie da parte dei Paesi partecipanti (Ue, Usa, Giappone, India, Cina), una struttura di management (direttore generale il giapponese Kaname Ikeda, responsabile della costruzione il tedesco Norbert Holtkamp), «e i lavori di sbancamento nel sito di Cadarache sono già iniziati – spiega Riccardo Casale, consigliere di amministrazione dell'Enea – con le prime gare che si annunciano per fine anno».

In palio vi è uno dei progetti industriali più ambiziosi e complessi del mondo. Più di un milione di componenti elementari, tutti di frontiera (materiali, elettronica, chimica....) e decine di sottosistemi che spaziano dal vuoto assoluto alla criogenia, alla superconduzione, alle radiofrequenze, (si veda l'immagine a lato).

«Iter si basa, però, su componenti già progettati, e provati, tutti, quantomeno in laboratorio», dice Franco Gandini del Cnr-Fisica del plasma. Dove, per esempio, è stato co-sviluppato uno degli iniettori di radiofrequenze necessario a scaldare ulteriormente l'anello di gas dentro Iter. «Le specifiche costruttive saranno di conseguenza, chiare e dettagliate – aggiunge –, e la qualità richiesta elevatissima».

Allo stesso tempo però su una torta piuttosto appetibile: «Iter prevede, da qui a venti anni, 5 miliardi di euro per la costruzione e altri 5 per l'esercizio. E quasi metà di queste cifre verrà attivato su imprese europee – stima Casale –. Prevediamo che, per le aziende italiane, le commesse ottenibili potrebbero raggiungere i 250-300 milioni di euro. E non solo nei componenti strategici, come i grandi magneti superconduttori dell'Asg o il divertore (la base dell'anello, dove il plasma scarica il calore e le scorie della fusione, ndr) di Ansaldo Nucleare. Vi saranno opportunità qualificate anche per piccole e medie imprese di metallurgia avanzata, robotica e persino edilizia industriale».

L'Enea ha già organizzato due convegni, il primo a Genova con 250 imprese e il secondo a Torino (poche settimane fa) con un centinaio di aziende metallurgiche e meccatroniche. «Ci proponiamo di dare tutta l'assistenza, come tramite con la nuova agenzia europea sulla fusione di Barcellona, fornendo alle imprese le specifiche, informazioni, gli instradamenti e i consigli giusti per partecipare ai 220 contratti previsti sulla quota europea di Iter. Ciascuno dei quali avrà un valore medio di 12 milioni di euro e sarà poi connesso a contratti di servizio, per manutenzione o miglioramento dei sottosistemi. Cifre, si badi bene, dietro cui oggi stanno fondi reali, e non più politicamente aleatori».

Non saranno certo rose e fiori qualificarsi per Iter. Ma almeno un dato è certo: «Partecipare a questo progetto significa conquistarsi un attestato di qualità difficilmente ottenibile altrove», osserva Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.

E poi vale uno scenario a lungo termine: «Iter dovrebbe essere realizzato entro il 2016, con tempi tecnici più o meno simili a una grande centrale nucleare – rileva Lazzaro – poi, se i primi risultati sulla fusione saranno quelli attesi, partirà in Giappone Demo, un reattore basato su Iter ma per la piena produzione energetica. E insieme, nei Paesi partecipanti, si darà il via a multipli Ctf, in pratica degli Iter sperimentali più piccoli per lo sviluppo dei componenti e del capitale umano». Nell'arco di vent'anni, così, la fusione potrebbe divenire un'autentica filiera industriale mondiale. «E c'è persino la possibilità che, se Iter intorno al 2020 ci darà i risultati, si metta in moto un crash program planetario – osserva Rosa Antidormi, consigliere scientifico alla direzione ricerca Ue – con più grandi iniziative pubbliche in parallelo e accelerate». Tutto dipende da Cadarache, quindi. Da un'equazione sviluppata al Jet e ritenuta esatta. E dal lavoro combinato e di qualità di migliaia di imprese, tecnici e scienziati.



mi sembra una notizia molto buona! Speriamo che dia i risultati sperati ;)

Verro
28-02-2008, 11:11
oddio, sarebbe un grandissimo traguardo per la scienza mondiale...speriamo davvero di essere a un buon punto!!! :)

Codename47
28-02-2008, 14:36
Possiamo solo sperare che eventuali burrasche politiche/economiche a livello dei paesi partecipanti (anche se i fondi sono comunque già stati stanziati) non portino ad ulteriori rallentamenti nella costruzione, si è già rimandato fin troppo :mc:

Marko91
28-02-2008, 17:58
Speriamo che tutto proceda per il meglio, ma sono scettico. Difficilmente vedremo reattori a fusione per la produzione su vasta scala prima di 35-40 anni.

lowenz
29-02-2008, 19:50
Notizia di oggi sulla fusione inerziale, una bella scoperta inattesa:

http://physicsworld.com/cws/article/news/33139

:)

Paganetor
29-02-2008, 21:10
Notizia di oggi sulla fusione inerziale, una bella scoperta inattesa:

http://physicsworld.com/cws/article/news/33139

:)

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xenom
29-02-2008, 21:29
ITER è il futuro.. :fagiano:
spero di rimanere vivo per vederlo funzionare :sofico:
Se funziona DEMO (e quindi di conseguenza ITER) tutti i nostri fottutissimi problemi energetici saranno finiti!

lowenz
29-02-2008, 21:47
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:stordita:
Essuvvia, registratevi che è tutta salute :D

In pratica hanno scoperto che nella fusione inerziale si generano forti campi magnetici prima non previsti.

lowenz
29-02-2008, 21:48
ITER è il futuro.. :fagiano:
spero di rimanere vivo per vederlo funzionare :sofico:
Se funziona DEMO (e quindi di conseguenza ITER) tutti i nostri fottutissimi problemi energetici saranno finiti!
Anche io lo penso....dagli anni '80 è il mio sogno vedere realizzata la fusione su scala industriale :)

stbarlet
29-02-2008, 21:51
Ne apporfitto.. ma sulla fusione fedda, a che punto siamo?

xenom
29-02-2008, 22:02
Ne apporfitto.. ma sulla fusione fedda, a che punto siamo?

Ancora nulla di fatto o per lo meno così sembra. Molti ci credono sul serio. Personalmente dopo aver visto fabio (che stimo moltissimo) parlare della fusione beh... mi viene qualche dubbio.
Magari in qualche modo si può realizzare, alla fine non mi pare che violi nessuna legge fisica nella teoria... Non è come quelle puttanate come Meyl, acquafuel, motore schietti ecc. non c'è nemmeno da paragonare eh :asd:

DarKilleR
01-03-2008, 11:17
idem, spero che da grande possa vedere ed utilizzare energia proveniente dalla fusione nucleare...

Però bisogna anche trovare un modo diverso e più efficiente di produrre energia elettrica, perchè siamo sempre al solito ciclo a vapore più o meno complesso...
Ok, quando ci sarà la fusione nucleare, spero che saremo a buon punto sui super conduttori, in modo che le turbine, i trasformatori e le linee di distribuzione siano fatti con quest'ultime per aumentare l'efficienza e diminuire i costi di produzione e trasporto dell'energia...

Però...siamo sempre alla termodinamica e per ora il secondo principio non ci lascia scampo...L'efficienza di un ciclo a vapore bene o male dipende dalla differenza di temperature...Potremmo avere un delta di 800°/1000° con nuovi materiali metallurgici o ceramici...ma oltre non si va...

Killian
01-03-2008, 11:18
spero che ci si lavori seriamente al progetto per la fusione nucleare, che non ci siano boicottaggi da parte di petrolieri e di chiunque è avvantaggiato dal mantenere lo status quò.

CARONTE-XR
01-03-2008, 11:19
nel momento in cui funzionasse a regime scoppierebbe la IIIWW so sicuro.

xenom
01-03-2008, 13:48
nel momento in cui funzionasse a regime scoppierebbe la IIIWW so sicuro.

Per quale motivo? Ora che la fusione sarà operativa il petrolio sarà già finito. Non ha senso una guerra

Fradetti
01-03-2008, 14:21
ma bene tutto vicino a casa :O