c.m.g
28-02-2008, 08:20
27 febbraio 2008
Gli Italiani sono tra le persone piu' spiate al mondo. Questa la conclusione dell' autorevole Max Planck Institute; sono infatti 76 persone su 100.000 ad essere spiate in Italia, primato mondiale.
Per spiate si intende di tutto, dall'intercettazione a visite telematiche di nascosto a sopralluoghi fisici.
Tutto questo ha un ovvio costo che ricade sulle spalle dei cittadini, anche se va dichiarato che la maggior parte delle intercettazioni, eseguite dai servizi segreti in collaborazione con l'azienda privata Telecom Italia, hanno come obiettivo il crimine organizzato.
Tutti si ricorderanno dello scandalo delle intercettazioni Telecom; il governo ha infatti dichiarato l'anno scorso che avrebbe introdotto una legge che prevederebbe fino a 3 anni di reclusione per giornalisti che pubblicano informazioni riservate ottenute tramite intercettazioni. Questo per evitare che eventi come la dimissione di Antonio Fazio, direttore della Banca d'Italia, si ripetessero; al tempo fu proprio un rilascio (e conseguente stampa) di informazioni segrete ottenute da intercettazioni la causa delle dimissioni.
Purtroppo, questa legge non e' mai stata introdotta.
Fonte: BBC News (articolo in inglese) (http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7265212.stm#willey)
Gli Italiani sono tra le persone piu' spiate al mondo. Questa la conclusione dell' autorevole Max Planck Institute; sono infatti 76 persone su 100.000 ad essere spiate in Italia, primato mondiale.
Per spiate si intende di tutto, dall'intercettazione a visite telematiche di nascosto a sopralluoghi fisici.
Tutto questo ha un ovvio costo che ricade sulle spalle dei cittadini, anche se va dichiarato che la maggior parte delle intercettazioni, eseguite dai servizi segreti in collaborazione con l'azienda privata Telecom Italia, hanno come obiettivo il crimine organizzato.
Tutti si ricorderanno dello scandalo delle intercettazioni Telecom; il governo ha infatti dichiarato l'anno scorso che avrebbe introdotto una legge che prevederebbe fino a 3 anni di reclusione per giornalisti che pubblicano informazioni riservate ottenute tramite intercettazioni. Questo per evitare che eventi come la dimissione di Antonio Fazio, direttore della Banca d'Italia, si ripetessero; al tempo fu proprio un rilascio (e conseguente stampa) di informazioni segrete ottenute da intercettazioni la causa delle dimissioni.
Purtroppo, questa legge non e' mai stata introdotta.
Fonte: BBC News (articolo in inglese) (http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7265212.stm#willey)