PDA

View Full Version : [NEWS] FCC: Comcast sia almeno trasparente


c.m.g
27-02-2008, 08:56
mercoledì 27 febbraio 2008

Roma - Ragionevolezza e trasparenza: questo è quel che la Federal Communications Commission (FCC (http://www.fcc.gov/)) vuole dai provider Internet americani. "Ci limitiamo a gestire la rete per ovviare agli ingolfamenti", ha ribattuto e ribadito (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2102690) Comcast. È stata fiammeggiante la disfida verbale che si è svolta nel corso dell'udienza (http://hraunfoss.fcc.gov/edocs_public/attachmatch/DOC-280373A1.pdf) convocata dall'organizzazione che vigila sulle TLC nell'ambito dell'inchiesta (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2155258) indetta per fare chiarezza sulle pratiche (http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=tag%3AComcast&o=0&t=0&c=Cerca) di filtraggio messe in campo da Comcast.

"La Commissione, se necessario, è pronta, intenzionata e capace di provvedere per correggere qualsiasi pratica irragionevole che gli operatori mettano in campo" questo l'affondo (http://news.yahoo.com/s/cmp/20080226/tc_cmp/206900113) del chairman FCC Kevin Martin. Ma Comcast è abile a schivare il colpo, ricorrendo ad un grande classico: "Non blocchiamo alcun sito web né alcuna applicazione, file sharing incluso" ha ribattuto David Cohen, rappresentante dell'azienda. Non è vero che Comcast considera certi tipi di traffico più uguali degli altri: l'azienda, ripete Cohen, si limita a gestire la rete per far fronte alle congestioni, ad ottimizzare il traffico, ad offrire il miglior servizio ai propri utenti.

Utenti che, spiega (http://www.physorg.com/news123181340.html), possono al massimo sperimentare impercettibili ritardi in certe ore del giorno, nell'eseguire determinate operazioni: nulla a che vedere (http://www.nytimes.com/2008/02/25/technology/25cnd-fcc.html?_r=1&oref=slogin) con l'accusa di discriminazione di certi tipi di traffico, nulla a che vedere con l'obiettivo di istituire canali preferenziali per certi contenuti. "Abbiamo scelto il metodo meno invasivo per assicurare alla gran parte dei nostri clienti un servizio di qualità - Cohen rassicura (http://arstechnica.com/news.ars/post/20080225-comcast-and-net-neutrality-advocates-clash-at-fcc-hearing.html) la FCC - "Non fatevi spaventare dalla retorica di certi critici: non c'è nulla di male nel gestire il traffico".

La FCC non può che incassare, ma non rinuncia a ribattere: certo non può impedire che gli operatori gestiscano la rete al meglio, ma nella gestione non sono compresi blocchi ad applicazioni o a servizi. È altresì necessario che queste pratiche di gestione siano condotte in maniera trasparente per l'utente: deve essere informato in ogni dettaglio delle strategie del provider affinché possa compiere una scelta consapevole.

Una trasparenza chiesta con vigore anche da David Reed (http://en.wikipedia.org/wiki/David_P._Reed), pioniere della rete e convocato all'udienza in qualità di tecnico: i provider che persistono in questo tipo di comportamento, ha spiegato (http://torrentfreak.com/comcast-uses-hacker-techniques-080225/), non dovrebbero proporsi al pubblico come ISP ma come "aziende che offrono servizi per accedere a certe porzioni della rete". E non ha esitato a sottolineare (http://www.hyperorg.com/blogger/2008/02/25/fccboston08-fcc-hearing-panel-2-statements/) come una opportuna gestione della rete si differenzi sensibilmente dalle pratiche messe in atto dall'ISP: posto che i contenuti si muovono in rete come se fossero buste chiuse, Comcast non si limita ad operare come un servizio postale, ma sbircia nelle buste e determina quale delle comunicazioni debba giungere a destinazione.

"Internet è tanto mia e tanto nostra almeno quanto è di AT&T e di Comcast" ha dichiarato (http://www.pcworld.com/article/id,142841-pg,1/article.html) Edward Markey, congressman che da tempo (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=edward+markey&t=4&o=0) preme per l'introduzione di una legge (http://www.opencongress.org/bill/110-h5353/show) che tuteli la neutralità della rete, che impedisca che un'alleanza tra coloro che gestiscono l'infrastruttura e dei produttori di contenuti trasformi Internet in una rete intelligente e selettiva e i netizen in end-consumatori proni a sorbire quanto i padroni controllori propinino loro.

C'è chi ritiene che con l'intervento della FCC si sia giunti ad un punto di rottura (http://www.savetheinternet.com/blog/2008/02/25/comcast-blocking-first-the-internet-now-the-public/), e che sia vicino (http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/02/25/AR2008022502817.html?nav=rss_technology) il momento in cui si deciderà del futuro della rete così come la si conosce oggi. Ammesso che l'oggi non sia già passato (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2175485) remoto (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2178636).

Gaia Bottà


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2201744/PI/News/FCC--Comcast-sia-almeno-trasparente/p.aspx)