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View Full Version : Sugli spot elettorali


dasdsasderterowaa
27-02-2008, 00:02
Qualche sera fa a Matrix, Berlusconi è tornato sull'argomento "spot elettorali", indispensabili, secondo lui, per far conoscere ai cittadini i programmi dei diversi partiti.

Gli spot elettorali, si sa, sono vietati sin dalle Politiche del '96. Ma solo in apparenza, perché le attuali trasmissioni di dibattito politico non sono poi molto lontane dall'essere autentici spot elettorali: i politici sono a loro agio in quelle poltrone televisive, quasi come in parlamento. Possono parlare, promettere mari e monti, e circuire gli elettori con cifre rigorosamente inventate. Il tutto senza che nessuno li corregga, senza un vero contraddittorio.

Nel frattempo, però, nel mondo e in Italia, accadono eventi importanti: l'indipendenza del Kosovo o, notizia dell'ultima ora, il ritrovamento in un pozzo dei corpicini mummificati dei fratellini di Gravina.

Ma in TV, a parte i telegiornali, di queste cose nessuno ne parla. L'intero palinsesto televisivo dei programmi di approfondimento è occupato dai politici, dalla mattina alla sera, e così sarà - presumo - fino all'11 Aprile, quando scatterà il silenzio elettorale.

Non sarebbe allora opportuno riabilitare gli spot elettorali? sono del parere, infatti, che i politici debbano tornare a "vendere" il loro prodotto negli intermezzi pubblicitari dei film, lasciando così liberi i programmi alle notizie di attualità.

Che ne pensate?

quelarion
27-02-2008, 00:14
Non sono d'accordo. In verità credo che la cosa migliore sia eliminare la possibilità di monologhi dei politici, visto che asservire la politica al marketing secondo me è la cosa peggiore che si possa fare.

Un politico deve saper farsi valere in un dibattito, dove ci sia qualcuno che possa controbattere alle sue affermazioni, dove le condizioni siano alla pari.

Altrimenti ci ritroviamo con il candidato più bello, più fotogenico, con lo spot meglio girato, con il discorso meglio scritto.
E invece ci vuole una dimostrazione di capacità di dialogo e di espressione immediate.

Se Berlusconi e Veltroni vanno a fare monologhi da qualche parte non vince il più bravo a fare politica, vince il più bravo a vendersi. Inaccetabile secondo me.

Psylo
27-02-2008, 00:26
Il vero problema è che in Italia la stragrande maggioranza dei giornalisti NON fa il proprio dovere nei dibattiti politici, non contestano le falsità che vengono dette dal politicante di turno..se così facessero assisteremmo a dei VERI dibattiti, davvero utili per scegliere a chi dare il nostro voto. Con giornalisti del genere ben vengano i dibattiti politici anche DURANTE le legislature, e non solo in fase di "adescamento":read:
Se i dibattiti fossero fatti in maniera onesta accetterei anche il fatto che per qualche giorno le notizie di cronaca fossero messe da parte..ho come l'impressione che ogni tanto si tende ad enfatizzare fatti di cronaca particolarmente sensibili per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi reali del paese.

Sono contro gli spot elettorali perchè permetterebbero lo stesso, anzi in maniera più subdola e "professionale", ai politici di falsare dati e cifre e fare le solite false promesse..

dasdsasderterowaa
27-02-2008, 00:31
Non sono d'accordo. In verità credo che la cosa migliore sia eliminare la possibilità di monologhi dei politici, visto che asservire la politica al marketing secondo me è la cosa peggiore che si possa fare.

Un politico deve saper farsi valere in un dibattito, dove ci sia qualcuno che possa controbattere alle sue affermazioni, dove le condizioni siano alla pari.

Altrimenti ci ritroviamo con il candidato più bello, più fotogenico, con lo spot meglio girato, con il discorso meglio scritto.
E invece ci vuole una dimostrazione di capacità di dialogo e di espressione immediate.

Se Berlusconi e Veltroni vanno a fare monologhi da qualche parte non vince il più bravo a fare politica, vince il più bravo a vendersi. Inaccetabile secondo me.

Sì, evitare i monologhi sarebbe l'ideale, ma servono giornalisti indipendenti, invece quelli invitati sono quasi sempre della carta stampata, i cui giornali ottengono finanziamenti proprio dalla politica.

Comunque, la mia proposta è orientata unicamente a dare spazio all'attualità, che in queste settimane ha avuto spazi televisivi praticamente nulli.

Ci vuole un po' di moderazione, non è possibile occupare così la televisione.

dasdsasderterowaa
27-02-2008, 00:42
Sono contro gli spot elettorali perchè permetterebbero lo stesso, anzi in maniera più subdola e "professionale", ai politici di falsare dati e cifre e fare le solite false promesse..

Gli spot, ovviamente, andrebbero regolamentati, così come accade per i prodotti commerciali.

Non è possibile, infatti, pubblicizzare prodotti con prestazioni irreali: è pubblicità ingannevole e scattano le sanzioni.

Così, anche gli spot elettorali, prima di essere messi in onda, potrebbero essere visionati e controllati da un Autorithy di garanzia, indipendente dalla politica, in modo da evitare quei casi eclatanti di bugie politiche che si vedono oggi in molti programmi TV.

D1o
27-02-2008, 01:41
Gli spot, ovviamente, andrebbero regolamentati, così come accade per i prodotti commerciali.

Non è possibile, infatti, pubblicizzare prodotti con prestazioni irreali: è pubblicità ingannevole e scattano le sanzioni.

Così, anche gli spot elettorali, prima di essere messi in onda, potrebbero essere visionati e controllati da un Autorithy di garanzia, indipendente dalla politica, in modo da evitare quei casi eclatanti di bugie politiche che si vedono oggi in molti programmi TV.

spero che tu sia ironico...

quelarion
27-02-2008, 08:08
Sì, evitare i monologhi sarebbe l'ideale, ma servono giornalisti indipendenti, invece quelli invitati sono quasi sempre della carta stampata, i cui giornali ottengono finanziamenti proprio dalla politica.

Comunque, la mia proposta è orientata unicamente a dare spazio all'attualità, che in queste settimane ha avuto spazi televisivi praticamente nulli.

Ci vuole un po' di moderazione, non è possibile occupare così la televisione.

Beh, pensa che al contrario quando ci sono fatti rilevanti a livello politico a Porta a Porta si parla di Cogne/Garlasco o mille altre cose.
Il punto è che ci vuole una televisione un po' più indipendente, il che significa giustamente anche giornalisti che non siano sul libro paga di nessuno.

Gli spot, ovviamente, andrebbero regolamentati, così come accade per i prodotti commerciali.

Non è possibile, infatti, pubblicizzare prodotti con prestazioni irreali: è pubblicità ingannevole e scattano le sanzioni.

Così, anche gli spot elettorali, prima di essere messi in onda, potrebbero essere visionati e controllati da un Autorithy di garanzia, indipendente dalla politica, in modo da evitare quei casi eclatanti di bugie politiche che si vedono oggi in molti programmi TV.

Beh, sai benissimo che non è una cosa fattibile. Chi ci mettiamo nella commissione? Te credi che una cosa del genere funzionerebbe senza lottizzazione e senza scontri di principio?
Suvvia, non si potrebbe mai fare.

dasdsasderterowaa
27-02-2008, 10:16
spero che tu sia ironico...

No, per niente.

Beh, pensa che al contrario quando ci sono fatti rilevanti a livello politico a Porta a Porta si parla di Cogne/Garlasco o mille altre cose.
Il punto è che ci vuole una televisione un po' più indipendente, il che significa giustamente anche giornalisti che non siano sul libro paga di nessuno.

Anche quello è sbagliato, ovvio.

Beh, sai benissimo che non è una cosa fattibile. Chi ci mettiamo nella commissione? Te credi che una cosa del genere funzionerebbe senza lottizzazione e senza scontri di principio?
Suvvia, non si potrebbe mai fare.

Perché non è fattibile? quando ad esempio Berlusconi dice che "Grazie alla legge Biagi l'occupazione è cresciuta grazie alla creazione nei nostri 5 anni di 1.600.000 di posti di lavoro di cui 500.000 per le donne" oppure "…per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale del governo Prodi i risultati non sono stati di 40 miliardi di euro come detto ma di circa 2 miliardi….La lotta all'evasione avrà portato nelle casse dello stato 2 o 3 miliardi, non i 40 annunciati da Prodi…" queste, e sono solo alcune, sono affermazioni non corrispondenti al vero, perché non risulta così dai dati ufficiali (è sufficiente controllare).

Almeno negli spot elettorali, non sarebbero permesse.

D1o
27-02-2008, 10:42
il fatto è che molte di queste affermazioni sono vere... giocando con la statistica e le parole tutto è vero. ad esempio per i lavoeratori basta dare come definizione " persone che hanno lavorato almeno 2 settimane negli ultimi 3 anni" ed opla hai creato 2583857348958 posti di lavoro... quindi mi pare impossibile porre un freno equo alle cazzate. sarebbe molto meglio un contraddittorio dove se uno affermasse di aver creato 12x10^121138291 posti di lavoro l'avversario contestasse questa affermazione con dati alla mano.

dasdsasderterowaa
27-02-2008, 10:53
il fatto è che molte di queste affermazioni sono vere... giocando con la statistica e le parole tutto è vero. ad esempio per i lavoeratori basta dare come definizione " persone che hanno lavorato almeno 2 settimane negli ultimi 3 anni" ed opla hai creato 2583857348958 posti di lavoro... quindi mi pare impossibile porre un freno equo alle cazzate. sarebbe molto meglio un contraddittorio dove se uno affermasse di aver creato 12x10^121138291 posti di lavoro l'avversario contestasse questa affermazione con dati alla mano.

Eh no, i dati ufficiali sono quelli degli istituti di statistica, come ISTAT ed EUROSTAT. ;)

quelarion
27-02-2008, 11:51
Perché non è fattibile? quando ad esempio Berlusconi dice che "Grazie alla legge Biagi l'occupazione è cresciuta grazie alla creazione nei nostri 5 anni di 1.600.000 di posti di lavoro di cui 500.000 per le donne" oppure "…per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale del governo Prodi i risultati non sono stati di 40 miliardi di euro come detto ma di circa 2 miliardi….La lotta all'evasione avrà portato nelle casse dello stato 2 o 3 miliardi, non i 40 annunciati da Prodi…" queste, e sono solo alcune, sono affermazioni non corrispondenti al vero, perché non risulta così dai dati ufficiali (è sufficiente controllare).

Almeno negli spot elettorali, non sarebbero permesse.

Secondo me una commissione che dovrebbe decidere se queste cose sono vere o false si scannerebbe per giorni. Questi esempi calzanti, ma guarda quando parlano di crescita, o dei prezzi. Ogniuno dice la sua e si rigira la frittata. Per questo è meglio il contraddittorio.

Eh no, i dati ufficiali sono quelli degli istituti di statistica, come ISTAT ed EUROSTAT. ;)

Più e più volte delegittimati perchè i dati non facevano comodo. Fosse così facile lui non potrebbe scrivere "la sinistra ha messo il paese in ginocchio".

dasdsasderterowaa
27-02-2008, 12:15
Questi esempi calzanti, ma guarda quando parlano di crescita, o dei prezzi. Ognuno dice la sua e si rigira la frittata. Per questo è meglio il contraddittorio.

Anche sulla "crescita" e sui "prezzi" ci sono dati ufficiali.


Più e più volte delegittimati perchè i dati non facevano comodo. Fosse così facile lui non potrebbe scrivere "la sinistra ha messo il paese in ginocchio".

Delegittimati dai politici, ma le cifre ufficiali restano in ogni caso quelle dell'ISTAT o dell'EUROSTAT. E a loro i politici dovrebbero attenersi, previa l'esclusione dello spot televisivo.

Secondo me, se si stabilisce un codice di regolamentazione per gli spot pubblicitari, si può fare (cit.). ;)

Ma forse ai politici va bene così, perché è meglio essere liberi di dire tutto ciò che vogliono in TV, senza essere corretti o smentiti.

Resta il fatto, comunque, che la soluzione delle trasmissioni con un contraddittorio vero sono la migliore soluzione, ma forse meno realizzabile.