View Full Version : Realizzato un CMOS ad 1GHz con nanotubi di carbonio
Redazione di Hardware Upg
18-02-2008, 13:27
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/cpu/realizzato-un-cmos-ad-1ghz-con-nanotubi-di-carbonio_24301.html
La Stanford University e Toshiba realizzano un chip di tipo CMOS con l'impiego di nanotubi di carbonio quali elementi di connessione
Click sul link per visualizzare la notizia.
Sembra semplice... una soluzione facile e veloce.
Se c'è qualcosa di più cari ingegneri dite pure.
certo e' pregevole, ma un po' lungo come processo industriale, pensando al miliardo di transistor di una CPU!
IlNiubbo
18-02-2008, 14:09
ci fanno di tutto con questi nanotubi!
Chissà se riusciranno anche a ristabilire connessioni neuronali in futuro, sarebbe molto interessante... e molto cyborg :D
Michelangelo_C
18-02-2008, 14:10
Va anche visto se hanno qualche idea per l'applicazione dei nanotubi su chip che non contengono oscillatori.
ah... :|
non ci ho capito una mazza.
vabbhe che e un portale tecnico ma certe news sono incomprensibili se non si e laureati in ingegneria informatica...
AleLinuxBSD
18-02-2008, 14:41
Quando si dice che si tratta di un'importante passo in avanti significa che è possibile aspettarsi qualcosa a livello di produzione di massa soltanto tra 10 anni?
Questo tanto per farsi un'idea se si tratta di qualcosa di vicino o lontano nel tempo.
Cialtrone
18-02-2008, 15:00
comunque la sfida "vera" era quella di riuscire ad far funzionare i nanotubi di carbonio come transistor, cosa che attualmente non si riesce a fare..le interconnessioni con i nanotubi sono cmq un ottimo passo in avanti, considerando che tali strutture permetteranno sicuramente un grande risparmio di spazio nei chip, e quindi costi..
Più che x gli informatici, questi sono argomenti per fisici..(o elettronici interessati)
picconiv
18-02-2008, 15:27
Impossibile stabilire una data d'uscita di uno dei tantissimi progetti d'applicazione che vedono coinvolti i nanotubi...
Quando uno di questi progetti raggiunge un traguardo "interessante" per fare notizia vengono tralasciati dati fondamentali che i ricercatori tendono a non rilasciare per far parlare del proprio progetto ed ottenere finanziamenti ulteriori.
Nessuno ha ancora commentato sul singolo 1ghz come traguardo abbastanza poco promettente al momento.
Notizia interessante, ma lascia il tempo che trova...
picconiv
18-02-2008, 15:28
scusate l'italiano arrugginito... ;)
demy1981
18-02-2008, 16:19
ah... :|
non ci ho capito una mazza.
vabbhe che e un portale tecnico ma certe news sono incomprensibili se non si e laureati in ingegneria informatica...
giusto per essere precisi, eventualmente ci vuole la laurea in ingegneria elettronica, gli informatici non ne sanno molto in merito, a meno che per una cultura personale...:D
sicuramente è una delle strade interessanti alternative alle "tradizionali" connessioni in rame, che in qualche modo sta diventando anche più costoso di una volta.
gondsman
18-02-2008, 16:23
Impossibile stabilire una data d'uscita di uno dei tantissimi progetti d'applicazione che vedono coinvolti i nanotubi...
Quando uno di questi progetti raggiunge un traguardo "interessante" per fare notizia vengono tralasciati dati fondamentali che i ricercatori tendono a non rilasciare per far parlare del proprio progetto ed ottenere finanziamenti ulteriori.
Nessuno ha ancora commentato sul singolo 1ghz come traguardo abbastanza poco promettente al momento.
Notizia interessante, ma lascia il tempo che trova...
Ci sono aziende che spingono tantissimo sulle ricerche in materia, ma siamo ancora lontani da un utilizzo industriale, principalmente per problemi legati ai processi produttivi (si sa che funzionano, il problema è realizzare i chip). In quest'ottica vedo bene anche le ricerche sui nanotubi come interconnessione perchè credo che i processi produttivi si possano riciclare anche per la realizzazione dei tanto sospirati MOSFET a "gate all around".
bollicina31
18-02-2008, 18:03
pauraaaaaa
Questa è roba prettamente elettronica. I fisici fanno cose più teoriche. :D
Comunque i mos a nanotubi li fanno già, si chiamano CNFET (Carbon Nanotube FET), in cui il canale di elettroni è costituito dal nanotubo. Il problema è iniettare i portatori, in quanto si passa da silicio drogato a carbonio, ed è un casino per via del matching reticolare, dell'energy gap, ecc..
Inoltre i nanotubi sono ottimi come memorie in quanto, una volta applicata una tensione, questi si piegano e mantengono la forma.
CarloR1t
18-02-2008, 20:27
ah... :|
non ci ho capito una mazza.
vabbhe che e un portale tecnico ma certe news sono incomprensibili se non si e laureati in ingegneria informatica...
volevi dire un nanotubo... :D
giusto per essere precisi, eventualmente ci vuole la laurea in ingegneria elettronica, gli informatici non ne sanno molto in merito, a meno che per una cultura personale...:D
sicuramente è una delle strade interessanti alternative alle "tradizionali" connessioni in rame, che in qualche modo sta diventando anche più costoso di una volta.
EHEHEH hai ragione...x ing. info queste cose centrano poco...sono quasi ing.info. ma x cultura personale mi interesso di queste cose...:D
cmq....wow!!!tra poco si arriverà alla cyber-vita!!!blade runner in arrivo AHAHAH:D
ah... :|
non ci ho capito una mazza.
vabbhe che e un portale tecnico ma certe news sono incomprensibili se non si e laureati in ingegneria informatica...
Straipermegaquotone!!!:D
goldorak
19-02-2008, 13:22
Va anche visto se hanno qualche idea per l'applicazione dei nanotubi su chip che non contengono oscillatori.
Beh era notizia di qualche giorno fa, che un laboratorio statunitense aveva creato la prima radio (senza il circuito di amplificazione) usando solo nanotubi di carbonio.
Niente silicio, solo nanotubi di carbonio, il primo progetto elettronico funzionante basato su nanotecnologia.
Ne parlavano la settimana scorso sul podcast di NPR all'interno della trasmissione science friday.
fronfava
19-02-2008, 18:09
a scuola, mia, purtroppo, non c'è mai nessun studio...
solo teoria...
non ostante ci siano dei professori decenti...
fronfava
19-02-2008, 18:18
a scuola, mia, purtroppo, non c'è mai nessun studio...
solo teoria...
non ostante ci siano dei professori decenti...
cmq, il traguardo sarà superato, quando si riuscirà a fare un componente attivo ( MOS, Transisotr ) dalla dimensione di una sola carica elettrice sia essa positiva che negativa ( cioè dalla passaggio si un solo elettrone o neutroni ) ci vorrà del tempo, ma arrivati a quel punto, non si potrà, andare oltre :D.
adesso studio le distorsioni (ingegneria delle telecomunicazioni), questa cosa è fantastica...è un salto molto grande... per performanza/consumi
credo che il calore ceduto è molto minore...ma credo inoltre che è molto difficile dissipare calore con questi tubi...se dovrà utilizzare una soluzione carbonio+metallo dissipatore
Escludendo eventuali incidenti di percorso sembra una tecnologia moooolto promettente! Speriamo solo di non invecchiare prima di vederla realmente implementata... :rolleyes:
adesso studio le distorsioni (ingegneria delle telecomunicazioni), questa cosa è fantastica...è un salto molto grande... per performanza/consumi
credo che il calore ceduto è molto minore...ma credo inoltre che è molto difficile dissipare calore con questi tubi...se dovrà utilizzare una soluzione carbonio+metallo dissipatore
Hola collega :D
gondsman
19-02-2008, 22:12
cmq, il traguardo sarà superato, quando si riuscirà a fare un componente attivo ( MOS, Transisotr ) dalla dimensione di una sola carica elettrice sia essa positiva che negativa ( cioè dalla passaggio si un solo elettrone o neutroni ) ci vorrà del tempo, ma arrivati a quel punto, non si potrà, andare oltre :D.
A parte che già esistono i SET (single-electron transistors), la ricerca nel superamento dei limiti fisici delle strutture elettroniche classiche è più che spinta. Vedrai che una volta giunti ai limiti del silicio si passerà ad altro. E poi ogni tipo di ricerca nel campo della fisica dello stato solido deve essere affiancato da una adeguato sviluppo delle architetture hardware (e qui noi elettronici siamo piuttosto bravi) e software (e qui invece bisogna fare GROSSI passi avanti, forse non molti sanno quanto poco efficiente è un programma medio che gira su un microprocessore...)
..in effetti il limite della computazione su silicio non e' fisico, ma logico: logica booleana..
sia perche' avere solo 2 descrittori di stato porta ad un'enorme mole di dati, sia perche' e' "logica", percio' basata su rigide regole e obbligata a percorrere un processo lineare, che non ha la possibilita' di saltare per "intuizione".
anni fa' si parlava di reti neurali che processavano in multivie (non in parallelo, ma lo stesso problema su diversi processi con "logiche" differenti per ottenere il risultato), e a leggere dei computer quantici, credo che ben prima del raggiungimento del limite fisico della materia verra' abbandonata la logica attuale, in favore di altre piu' snelle o quantomeno veloci (d'altronde e' lo stesso salto che avvenne tra' RISC e CISC).
fadeslayer
20-02-2008, 08:59
Sono la prossima rivoluzione, i nanotubi. Ho assistito ad una conferenza 3 anni fa e già allora ci facevano cose grandiose, aspettiamoli all'atto pratico e ne vedremo delle belle... (beh, noi magari no, forse i nostri figli :P )
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