View Full Version : [3d uniti] UDC-PDL: rottura definitiva (interviste ai leader)
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 09:45
Qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=21140623&postcount=3) l'intervista a Casini.
Qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=21140694&postcount=5) l'intervista a Berlusconi.
Fonte: Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_18/dicaro_intervista_fini_casini_elezioni_70061e5c-ddee-11dc-ab0c-0003ba99c667.shtml)
Intervista a Fini:
ROMA — Casini ha detto a Berlusconi che non è «in vendita». Lei, onorevole Fini, si sente comprato?
«Lasciamo perdere. Dopo 14 anni di alti e bassi, il motivo di questa rottura è incomprensibile, se non per ragioni di visibilità e di sopravvivenza del simbolo. Perché tra Udc e Pdl non c'è stata una sola divisione su programma, temi etici, scelte internazionali, nulla».
Crede davvero che si possa rischiare di non tornare in Parlamento solo per una esigenza di visibilità?
«Credo che il divorzio con l'Udc, lo ha detto lo stesso Casini, dipenda da un forte contrasto personale: non sopportava più Berlusconi».
Casini ha detto che non crede più che Berlusconi possa essere «utile all'Italia », ma anche lei è stato molto critico sulla leadership del Cavaliere.
«Sarebbe sciocco negare che abbiamo avuto polemiche anche aspre, soprattutto alcuni mesi fa».
Lei disse che non avrebbe sciolto An per entrare in un partito nato su un predellino a San Babila.
«Ma la realtà è diversa da allora. Perché Berlusconi ha detto sia a me sia a Casini — e io ho detto sì e Casini no— "Lasciamo da parte San Babila, facciamo insieme una lista, i gruppi parlamentari, costruiamo insieme regole e gerarchie di un nuovo partito". È cosa ben diversa dal dire "ecco il partito nuovo, chi vuole entri"».
Deciderlo in una notte, però...
«Una notte? Per noi il processo è iniziato nel '99, con il sostegno al referendum per l'abolizione della quota proporzionale, è proseguito l'anno scorso, con la raccolta di firme per l'ultimo referendum, ha avuto momenti pubblici come la manifestazione del 2 dicembre. In certi momenti sembrava una prospettiva scomparsa, in altri riappariva. Ma l'importante è avere una strategia di lungo periodo».
Come spazza via il sospetto di aver traghettato An nel Pdl solo per arrivare alla leadership del centrodestra?
«Siccome il mio obiettivo non è quello che mi viene attribuito, sono insensibile all'accusa».
Qual è il suo obiettivo?
«Quello per cui ho fatto An, scelta di cui rivendico la coerenza anche nell'accenno all'approdo nel Ppe già presente nelle tesi di Fiuggi: unire in un unico soggetto politico la tradizione alternativa alla sinistra. È lì che comincia la lunga marcia della destra italiana. E credo che in una politica in cui si è ecceduto in tatticismo, il senso di marcia di An non sempre è stato capito».
Intanto l'Udc va da sola, e dai vertici dalla Cei era partito l'invito a stare uniti.
«L'invito era partito dal direttore di
Avvenire. E vorrei ricordare che sono stati l'attuale e il precedente Pontefice a dichiarare finita l'unità politica dei cattolici. Oggi ce ne sono di impegnati politicamente quasi in tutti gli schieramenti. E il Pdl difende con intensità valori e programmi cari ai cattolici».
Però, con l'addio dell'Udc, avete due problemi: il primo è che dovrete affrontare una campagna incentrata sull'accusa di esservi schiacciati a destra.
«Quello dello schiacciamento a destra è un argomento molto debole: Storace che rimprovera di essere troppo centristi fa pendant con l'accusa contraria... Quanto ai voti, uno schieramento del 40% non può essere di "destra", e una forza come FI è ardito non definirla di centrodestra. E poi, basta con queste vecchie definizioni di destra e sinistra: guardiamo piuttosto agli schieramenti nei contenuti».
Il secondo problema è che dovrete contendere i voti centristi all'Udc.
«Non sarà agevole per l'Udc spiegare come si uniscono gli italiani se non si riesce nemmeno a riunire le forze che si richiamano al centro... Ma saranno gli italiani a semplificare il quadro politico, scegliendo la governabilità ».
Non sarà agevole nemmeno giustificare perché con la lista di Ferrara si può fare un apparentamento e con l'Udc no.
«Perché è un soggetto nuovo, che non esisteva prima. In ogni caso, io ho una perplessità personale sulla necessità di una lista che faccia riferimento a un tema specifico come l'aborto: sono contrarissimo all'aborto, ci mancherebbe, ed è giusto che la politica si occupi anche di questioni etiche. Ma trovo riduttivo affrontare un tema così drammatico con una lista ad hoc ».
Chiusa la partita all'interno del centrodestra parte quella contro Veltroni. Molti osservatori hanno l'impressione che voi stiate inseguendo il leader del Pd sul terreno della novità politica, del programma.
«È Veltroni che sta pateticamente scimmiottando Berlusconi. Nel suo programma ci sono affermazioni come la promessa di abbassare le tasse che sono incredibili se fatte a una platea in cui siede Visco, e dall'ex sindaco della città con le imposte più care d'Italia. E gli annunci sullo sviluppo delle infrastrutture, sull'aumento degli stipendi ai poliziotti? Tutte cose dette, con altra credibilità, da noi prima di lui».
Però Veltroni le dice da leader di un partito nuovo che ha rotto con lo schema dell'Unione.
«Il suo non è il nuovo, è nuovismo. È un tentativo di segnare la discontinuità con quello che c'era prima. Ma ad ascoltarlo sabato c'era Prodi, c'erano quattro quinti dei ministri dell'attuale governo. Il suo nuovo somiglia a quella cipria che le vecchie signore mettono sul viso per tentare di nascondere le rughe».
Ma lei che fu il primo ad invitare Berlusconi a non sottovalutare Veltroni, oggi crede davvero a una vittoria facile?
«È vero, io dissi "attenti, Veltroni sta facendo delle cose per stato di necessità, però le fa". E non credo che sia battuto in partenza, perché nessuno lo è. Però credo anche che la gente punirà l'incoerenza di rompere con la sinistra radicale in sede nazionale per poi stringerci accordi non in una città qualunque, ma a Roma. E credo che la sua continua ricerca di suggestioni sia un modo per inseguire Berlusconi su un terreno sul quale è impossibile raggiungerlo: l'evocazione di un sogno, di una speranza».
Vi sentite sicuri tanto da non aver ancora opposto nulla a candidature di peso ed evocatrici del nuovo come quelle su cui sta puntando Veltroni?
«Noi non siamo sicuri, siamo ottimisti. E sulle candidature, lo dico con rispetto per queste persone, non abbiamo bisogno di specchietti per le allodole, perché a differenza loro quando diciamo "meno tasse, più infrastrutture, più innovazione" siamo credibili. Peraltro, candidando da Colaninno all'operaio della Thyssen si dà una visione datata della società italiana, che non è solo operai e padroni perché 8 lavoratori su 10 vengono da altre categorie, dal ceto medio, dal popolo delle partite Iva».
Presidente Fini, ma se finisse come con Prodi, con un quasi pareggio, lei direbbe sì a una Grande coalizione?
«Io credo che saranno gli elettori a impedire che si ripeta un film già visto, dando proprio nelle regioni dove sono prevedibili dei testa a testa voti utili alla massima governabilità, e ciò favorirà Pd e Pdl. La semplificazione ci sarà, e sarà nelle urne».
Paola Di Caro
rivendico la coerenza anche nell'accenno all'approdo nel
sentire parlare di coerenze fini (e molti dei nostri politici) mi fa sorridere
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 09:58
Fonte: Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-3/intervista-casini/intervista-casini.html)
Intervista a Casini:
ROMA - Lo strappo è ufficiale, la telenovela è finita e l'Udc andrà da solo alle elezioni con il suo simbolo. Forse si aprirà il dialogo con la Cosa bianca di Tabacci, Pezzotta e Baccini, ma questo è argomento dei prossimi giorni. Da oggi - avverte Casini, "lavoriamo per una maggioranza relativa", anche con la prospettiva di andare all'opposizione, "ma in modo diverso da Veltroni". Solo contro i due big, perché il fatto "che ci sia un patto reale tra Berlusconi e Veltroni mi sembra chiaro. A cosa porterà non lo so, ma certamente tra i due c'è qualcosa di più di un'intesa cordiale".
"Lavoriamo per una maggioranza relativa". Che significa?
"Significa che se uno corre, corre. Non per finta. Dobbiamo avere una proposta di governo che sia credibile, e bisogna evitare una campagna elettorale di rimessa sugli altri candidati. Non ho voglia di parlare di Berlusconi e di Veltroni, d'ora in poi li chiamerò gli altri candidati".
Ma la campagna elettorale è già monopolizzata da questi "altri candidati".
"Vedo che questi due signori che si preparano da anni alla campagna elettorale, sostanzialmente non sanno altro che riproporre le ricette che i sondaggi gli hanno chiesto di presentare: sgravi fiscali, i provvedimenti sulla famiglia, le agevolazioni, l'abbassamento delle tasse. Si presentano con l'elenco delle solite promesse, con la diversità rispetto al passato che sono quasi uguali. E se si realizzassero ci costerebbero decine di miliardi. Noi invece dobbiamo parlare un linguaggio di verità e responsabilità, non presentare un elenco di promesse che poi non vengono realizzate. Noi non dobbiamo dire quello che gli elettori vogliono sentirsi dire ma quello che noi riteniamo giusto dire".
Faccia qualche esempio dei temi che porterete in campagna elettorale.
"Il numero chiuso all'università che è l'unico modo per cominciare a parlare di merito seriamente e dare una chance ai giovani meritevoli che non sia basata sul censo e la ricchezza. Poi Malpensa. Una compagnia di bandiera che ha spostato centinaia di dipendenti da Roma con un aggravio di costi che non esiste in nessun'altra parte del mondo non può che andare verso il fallimento. Non è possibile salvare l'Alitalia con imprenditori che si fanno dare i soldi dalle banche. E soprattutto Malpensa e Alitalia non possono rimanere legati come fratelli siamesi perché il risultato è che si ammazzano a vicenda. Terzo, bisogna tornare al nucleare. Ci vorranno dieci quindici anni, ma bisogna farlo. Ma vedo che gli altri candidati cercano di scantonare. Esattamente come cercano di scantonare, congiuntamente, sui temi eticamente sensibili perché ritengono che fanno perdere voti".
Lei invece ne parlerà, aborto compreso?
"Ne parlerò perché le leggi si fanno anche sui temi eticamente sensibili. La libertà di coscienza vale per le scelte di fede, se uno va alla messa la domenica o no, ma quando fai una legge sulla fecondazione o sull'aborto è una scelta eticamente sensibile su cui si legifera in Parlamento assumendosi le proprie responsabilità. Ma poiché nei loro calderoni ci sono cose troppo diverse l'una dall'altra, preferiscono che dei temi etici non si parli".
Sull'aborto Ferrara le farà concorrenza.
"E' una testimonianza bella quella di Ferrara sull'aborto, però non credo che sia possibile amministrare un Paese parlando solo di aborto. Una lista monotematica rispetto a una campagna elettorale complessa ha un valore testimoniale ma non politico. Comunque non farò polemica contro di lui perché è una persona che stimo".
E con la Cosa bianca? Lei ha lanciato segnali di avvicinamento.
"Le cose stanno così. Noi abbiamo una nostra coerenza, storia e serietà. Io sono aperto a tutte le convergenze che si possono realizzare senza innestarvi nuove telenovele e nuovi pasticci".
Tabacci la rimprovera di averci pensato troppo tardi, dopo la rottura con Berlusconi.
"Io ho cercato di evitare la rottura fra i moderati. Se si ritiene utile una convergenza, bene. Altrimenti non ci sarà. La forza della nostra proposta non è quella di cercare accorpamenti, ma di essere chiari e limpidi. Non sono disponibile a compromessi ma a dialoghi seri".
Pentito per non aver detto sì al governo Marini? Avrebbe avuto la legge elettorale alla tedesca.
"Bisogna esser realisti. Il governo Marini non avrebbe mai fatto la legge elettorale: solo chi ha poca esperienza di Parlamento pensa che in due o tre mesi sarebbe stato possibile farla. La teoria è una cosa, ma in pratica noi avremmo compromesso la nostra coerenza, fatto un gesto che la gente non avrebbe capito e non avremmo avuto nemmeno la legge elettorale alla tedesca. Per cui non sono pentito, anzi le motivazioni forti che ritrovo in questa campagna elettorale e che mi sento di spiegare alla gente non le avrei avute".
E' vero che le hanno offerto Palazzo Chigi per un sì a Marini?
"Credo che ognuno possa immaginare di che tipo di pressioni sono stato oggetto in quei giorni. Ma non è un merito averle rifiutate, è un dovere. E' chiaro che non mi vendo per Palazzo Chigi così come non mi vendo per il ministero degli Esteri. Il problema è se uno si vende o meno e io non mi vendo".
A proposito, cosa aveva messo sul piatto Berlusconi per entrare nel Pdl senza simbolo dell'Udc?
"E' ovvio che avevo capito da tempo che per me ci poteva essere spazio e grandi riconoscimenti. A condizione che si annullasse un'esperienza politica. E' quello che capiterà a Fini che avrà riconoscimenti, sarà presidente della Camera, ministro degli Esteri o quello che vuole. A patto che annulli la sua esperienza politica. Il problema è perfettamente legittimo, dal punto di vista di Berlusconi è anche coerente perché non vuole condizionamenti di altri partiti. Tranne la Lega perché probabilmente si fida. Anche se ha fatto il ribaltone, mentre io non l'ho mai fatto".
Deluso da Fini?
"L'unica persona di cui vorrei veramente non parlare in questa campagna elettorale è Fini, e credo che sia un grande vantaggio per tutti. Soprattutto per lui".
Il direttore di Avvenire è intervenuto per lei in tv. Cosa faranno i vescovi adesso che la rottura con Berlusconi è definitiva?
"Niente. Non si può confondere l'opinione di una personalità, anche se di grande significato come il direttore di un giornale cattolico, con l'opinione dei vescovi che non partecipano alla politica ma esprimono legittimamente opinioni sulle leggi e su quello che si dibatte nella società italiana. Non mi aspetto nulla, non voglio nulla, sono convinto che non faranno nulla e fanno bene a non fare nulla. Mi ha fatto piacere l'intervista di Boffo ma non comporta certo una scelta. Il '48 è lontano".
Non teme che adesso Berlusconi le svuoti il partito?
"E' l'ultima cosa di cui mi preoccupo. La nostra è un'operazione politica. O scatta un consenso politico o non sarà un portatore di voti in più o in meno a determinare l'esito di questa campagna elettorale. Anzi, adesso che mi ci fa pensare: suggerirò a qualcuno che non troverà spazio nelle nostre candidature di farsela dare da Berlusconi".
E se il voto finisce in parità? Grande coalizione?
"Alla grande coalizione non sono né favorevole né contrario ma deve avere una caratteristica semplice e chiara: non essere fatta per difendere gli interessi di chi la fa, ma per difendere gli interessi del Paese".
matteo10
18-02-2008, 10:02
E' la volta buona che magari ci togliamo dai piedi anche questi rozzi tentativi di tenere ancora in vita, nonostante tutto, la DC. :rolleyes:
Forza Berlsuconi e Veltroni.
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 10:02
Fonte: Il Giornale (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=242039)
Intervista a Berlusconi:
Abbiamo raggiunto Silvio Berlusconi al telefono, nell’unico pomeriggio di riposo della settimana. Non era prevista un’intervista, diciamo che non è un’intervista di quelle ufficiali e tradizionali. Però è stato un colloquio sapido e divertente. Siccome con il consenso del presidente l’avevamo registrato, osiamo senza il suo consenso proporlo ai lettori.
Presidente Berlusconi, ha visto? Il pullman di Veltroni è partito. E il suo?
«Il mio è rimasto e rimarrà in garage. Auguro a Veltroni di non prendere troppo freddo e di non stancarsi troppo, anche se poi, all'opposizione, avrà molto tempo per riposarsi. Davvero penso, “pacatamente, serenamente”, che oggi in Italia ci sia bisogno non di giri di valzer e di pullman ma di serietà, di competenza, di coerenza fra ciò che si promette e ciò che poi concretamente si mantiene».
La ritiene possibile la vittoria del Pd?
«No. Perché gli italiani hanno capito che la sinistra italiana non può e non sa governare».
Ma perché il progetto di Veltroni è irrealizzabile?
«Perché si potrebbe dire che nel programma che ha illustrato c'è del buono e del nuovo: peccato però che il buono non sia nuovo e il nuovo non sia buono. Quei dodici punti che ha presentato sono proposte per metà copiate dal centrodestra, a cominciare dal “meno tasse per tutti”».
E per l'altra metà?
«L'altra metà stava già nelle 281 pagine del programma di Prodi. Alcune di quelle proposte le hanno sbandierate a lungo ma poi sono finite nel cestino. Il programma, per la sinistra, è sempre stato uno specchietto per le allodole, cioè per gli elettori, da usare solo in campagna elettorale».
A che cosa si riferisce?
«Per esempio ai contributi per gli asili nido e ai sussidi per i figli. Anzi hanno abolito anche il nostro bonus bebé. Ma si potrebbe andare avanti punto per punto: hanno presentato agli elettori un programma di 281 pagine. Poi l'hanno sostituito con i dodici punti di Prodi e non hanno realizzato nemmeno quelli. Adesso spuntano altri dodici punti di Veltroni. Come si fa a credere che non li dimenticheranno anche stavolta?».
Ci sono anche novità come il salario minimo a 1000 euro.
«Buona questa. Sarà un incentivo per artigiani e piccoli imprenditori a non assumere più o ad assumere in nero».
La sinistra però ostenta grande sicurezza.
«Gli italiani ormai l'hanno capito che per la sinistra i programmi non contano nulla. Per la sinistra l'unica cosa che conta è la conquista del potere. Vogliono il potere per il potere, non per cambiare l'Italia. Non per il bene del Paese. Sono al massimo bravi facitori di parole, bravi ideatori di slogan, mentre io mi considero, al contrario, un costruttore di realtà, di realizzazioni concrete, con la capacità di amministrare e di governare un Paese che per responsabilità della sinistra e di Prodi è oggi in declino».
Però Veltroni ha avuto coraggio, ha scelto di correre da solo...
«Così aveva detto. Ma poi si è coniugato con l'uomo delle manette, quel Di Pietro campione del giustizialismo più efferato, pervicace nel fare del male agli altri. Noi invece abbiamo deciso e realizzato una scelta di assoluta chiarezza: con grande cortesia abbiamo detto “no” a Storace, a Mastella e a Casini. Ci siamo alleati soltanto al Nord con la Lega, cioè con il tradizionale partito del Nord».
A proposito di cortesia: Casini ha detto che non tutti sono in vendita.
«E chi lo voleva comprare? Loro sono quelli che fra il 2001 e il 2006 non ci hanno lasciato realizzare pienamente il nostro programma. E ci hanno impedito di vincere, due anni fa, opponendosi tra l'altro al cambiamento di quella legge liberticida che è la “par condicio”. L'adesione dell'Udc al Pdl, che è la costola italiana del Partito Popolare Europeo, sarebbe stata l'approdo naturale e coerente di uno dei partiti fondatori della Casa delle Libertà. Credo non sia stato giusto e lungimirante arroccarsi in un'identità senza prospettiva invece di dare una prospettiva politica e storica alla propria identità».
Non teme senza Casini che aumenti il rischio di perdere?
«Io penso che l'addio di Casini sia come l'addio di Follini: non sposta nulla. Gli elettori dell'Udc rimarranno in gran numero con il Popolo della Libertà».
Dicono che l'Udc sarebbe al 7 per cento...
«A noi risulta molto meno. Bisogna stare attenti perché si stanno artatamente diffondendo dati fasulli. Non è vero che il Partito Democratico sia al 35 per cento e non è neanche vero che Di Pietro sia al 6 per cento, i sondaggi di cui disponiamo lo danno sotto il 3 per cento».
D'Alema dice che è iniziata la rimonta. Dice che hanno recuperato già due punti di distacco.
«È la tecnica già adottata in passato. Diffondono dati che non esistono. Ma noi abbiamo fiducia nel buon senso degli italiani. Da una parte c'è una sinistra che ha governato male e che non ha realizzato nulla di ciò che aveva promesso, dall'altra ci siamo noi, che siamo guidati dal buon senso e che non abbiamo mai tradito gli impegni presi. Dopo l'esperienza con Prodi, che è ancora il presidente del Partito Democratico, gli elettori in buona fede non possono avere dubbi, non credo siano disposti a farsi prendere in giro un’altra volta».
Lei avrà già pensato sicuramente alla squadra di governo. Si parla di nomi eccellenti. Corrado Passera, per esempio...
«Per fare nomi è ancora presto. Di sicuro penso a un esecutivo formato da ministri di grande qualità e di sicure capacità operative».
Veltroni dice che il suo è un progetto superato.
«Da che cosa, dal loro? Il nostro è il progetto liberale che ha funzionato in tutte le democrazie dell'Occidente. Quello che prevede meno tasse sulle famiglie, sul lavoro, sulle imprese. Con la conseguenza di avere più consumi, più produzione, più sviluppo e quindi maggiori introiti dell'erario per aiutare chi ha bisogno, per costruire le infrastrutture, per ridurre il debito pubblico. Un progetto assolutamente concreto che cominceremo a realizzare fin dal primo Consiglio dei ministri, dove ci presenteremo con disegni di legge già pronti: il taglio dell'Ici, la detassazione degli straordinari, il bonus “bebé” e via dicendo. Sia chiaro: il momento è difficile e nessuno ha la bacchetta magica. Ma gli italiani sanno che il Popolo della Libertà rispetterà tutti gli impegni presi per far rialzare l'Italia. Mi chiedo: com'è possibile dare ancora fiducia a quella sinistra che finora, l'Italia, è stata solo capace di metterla in ginocchio?».
Casini ormai ha perso qualsiasi credibilità...
Settimana scorsa a dire che NON avrebbe candidato Cuffaro...
L'altro ieri che avrebbe candidato Cuffaro... che ricordiamo è stato condannato per Mafia...
Bravo Casini che coerente :D
blackgnat
18-02-2008, 10:05
effettivamente Pierferdi mi ha stupito .. e ho trovato ampiamente condivisibili tutte le sue motivazioni per fare quello che ha fatto !!!
a quando però un'intervista della serie:
"Intervista a MAstella : Se avessi buttato la mia storia non avrei ottenuto niente" :)
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 10:07
Casini ormai ha perso qualsiasi credibilità...
Settimana scorsa a dire che NON avrebbe candidato Cuffaro...
L'altro ieri che avrebbe candidato Cuffaro... che ricordiamo è stato condannato per Mafia...
Bravo Casini che coerente :D
Non è stato condannato per mafia. ;)
reptile9985
18-02-2008, 10:09
Casini ormai ha perso qualsiasi credibilità...
Settimana scorsa a dire che NON avrebbe candidato Cuffaro...
L'altro ieri che avrebbe candidato Cuffaro... che ricordiamo è stato condannato per Mafia...
Bravo Casini che coerente :D
vogliamo parlare della coerenza di FINI? :asd:
nomeutente
18-02-2008, 10:10
Ho unito i thread perché mi pare che i tre commenti dei tre leader su un solo evento politico siano da leggersi insieme ;)
Maverick18
18-02-2008, 10:10
Lei, onorevole Fini, si sente comprato?
Lasciamo perdere
....lasciamo perdere, parliamo d'altro.....
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 10:11
Ho unito i thread perché mi pare che i tre commenti dei tre leader su un solo evento politico siano da leggersi insieme ;)
Fatto benissimo, meglio così. ;)
vogliamo parlare della coerenza di FINI? :asd:
Meglio non parlare. :doh:
Maverick18
18-02-2008, 10:16
Non è stato condannato per mafia. ;)
Non la mafia in sè, ma solo esponenti mafiosi. In ogni caso una sua candidatura è totalmente assurda.
Repubblica.it
Il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, è stato condannato a 5 anni nel processo per le 'talpe' alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, ha escluso l'aggravante di aver favorito la mafia. A Cuffaro è stata applicata anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.
Nel processo per le 'talpe' alla Direzione distrettuale antimafia, il presidente della Regione era imputato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto e per questo i pm avevano chiesto otto anni di reclusione. La corte però, pur riconoscendo una condotta colpevole di favoreggiamento a favore degli altri imputati (alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso), non ha ritenuto dimostrata l'aggravante di aver favorito l'organizzazione criminale e quindi ha applicato una pena più bassa.
Corriere
Otre a Cuffaro, nell'ambito del processo per le talpe alla Procura di Palermo, sono state condannate altre persone: 14 anni a Michele Aiello, il «re Mida» della sanità siciliana; 7 anni a Giorgio Riolo, maresciallo del Ros; 4 anni e 6 mesi a Lorenzo Iannì, dipendente Ausl 6, ex dirigente del distretto di Bagheria; 4 anni e sei mesi ad Aldo Carcione, radiologo e socio di Aiello; tre anni a Giacomo Venezia; due anni rispettivamente ad Adriana La Barbera, dipendente Ausl6, e Angelo Calaciura, piccolo imprenditore; un anno a Roberto Rotondo, dipendente e collaboratore di Aiello; 9 mesi ciascuno a Salvatore Prestigiacomo, impiegato Ausl 6, e Michele Giambruno, dipendente Ausl 6; sei mesi a Giuseppa Antonella Buttitta, ispettore di polizia municipale, ex assistende del pm Domenico Gozzo. Assolto Domenico Oliveri, radiologo, dipendente delle cliniche di Aiello: per lui erano stati richiesti 4 anni e sei mesi.
I giudici della terza sezione penale del tribunale di Palermo hanno poi condannato le società Diagnostica per Immagini 'Villa Santa Teresa' e Atm, Alte tecnologie medicali, al pagamento di una multa di 600mila euro la prima e 400mila euro la seconda. Inoltre sono stati dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici ed in stato di interdizione legale durante l'espiazione della pena, Michele Aiello, Giorgio Riolo e Salvatore Cuffaro. Al re Mida della Sanita siciliana è stata applicata la libertà vigilata per tre anni. Quest'ultimo è stato poi condannato ad un risarcimento di 3 milioni di euro nei confronti del comune di Bagheria, che si era costituito parte civile. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni.
Ma poi si è coniugato con l'uomo delle manette, quel Di Pietro campione del giustizialismo più efferato, pervicace nel fare del male agli altri.
Altri chi?
Solo per questa uscita Berlusconi si meritrebbe il disdegno di tutte le persone oneste di questo paese.
EarendilSI
18-02-2008, 10:25
rivendico la coerenza anche nell'accenno all'approdo nel
sentire parlare di coerenze fini (e molti dei nostri politici) mi fa sorridere
vogliamo parlare della coerenza di FINI? :asd:
Perché non si legge tutto l'articolo ma si commentano solo alcune cose...
Riporto le risposte di Fini a riguardo:
Lei disse che non avrebbe sciolto An per entrare in un partito nato su un predellino a San Babila.
«Ma la realtà è diversa da allora. Perché Berlusconi ha detto sia a me sia a Casini — e io ho detto sì e Casini no— "Lasciamo da parte San Babila, facciamo insieme una lista, i gruppi parlamentari, costruiamo insieme regole e gerarchie di un nuovo partito". È cosa ben diversa dal dire "ecco il partito nuovo, chi vuole entri"».
Deciderlo in una notte, però...
«Una notte? Per noi il processo è iniziato nel '99, con il sostegno al referendum per l'abolizione della quota proporzionale, è proseguito l'anno scorso, con la raccolta di firme per l'ultimo referendum, ha avuto momenti pubblici come la manifestazione del 2 dicembre. In certi momenti sembrava una prospettiva scomparsa, in altri riappariva. Ma l'importante è avere una strategia di lungo periodo».
Altri chi?
Solo per questa uscita Berlusconi si meritrebbe il disdegno di tutte le persone oneste di questo paese.
Tutta quella gente che il pool di Milano ha messo dentro e poi è risultata innocente.
Quando ho tempo ti cerco la lista dei nomi.
Maverick18
18-02-2008, 10:33
Perché non si legge tutto l'articolo ma si commentano solo alcune cose...
Riporto le risposte di Fini a riguardo:
....
Repubblica.it
Dagli schiaffi alle carezze. Dagli insulti ai complimenti. E' bastato vedere profilarsi la riconquista di Palazzo Chigi per far fare a Gianfranco Fini una spettacolare giravolta. Solo pochi mesi fa Berlusconi era un "populista" che creava un partito dal predellino di una macchina in mezzo alla folla festante. "Mai più insieme" tuonava il leader di An. Che oggi benedice festante la nascita "del nuovo grande soggetto politico" con Forza Italia.
Era novembre. I giorni dell'ira per Fini, sfottuto in tv da Striscia la notizia per la sua nuova fidanzata, sminuto da un Cavaliere che accusava lui e Casini di non essere stati capaci di fare opposizione. Giorni in cui la Cdl era "un ectoplasma", in cui Fini, garantiva il Cavaliere, puntava "a conservare privilegi e poteri". Giorni in cui il leader di An pensava "ad un competizione al centro" contro Silvio e, nei corridoi del Transatlantico, sbottava: "La favola della Cdl è finita. Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io non cambio idea e posizione. E si ricordi che non è eterno..".
Era novembre quando quella che sembrava a tutti gli effetti una separazione sanguinosa andava in scena. Berlusconi da una parte, Fini (e Casini) dall'altra. Il 19 novembre An davanti all'ipotesi di un nuovo partito il presidente di An insisteva: "Non se ne parla proprio, An non si scioglierà per entrare nel nuovo partito di Berlusconi. Quella è un'iniziativa plebiscitaria e confusa".
Ciascuno per la sua strada, dunque. Nel frattempo il governo Prodi approvava la Finanziaria. E lo scontro interno alla Cdl andava avanti. Casini e Fini stringevano un'alleanza, suggellata da una nota che prendeva di mira il Cavaliere bollandolo come populista. Lui non si faceva pregare e li sbeffeggiava: "Loro due si tengano il progetto, io gli elettori". Ormai era rissa. A farne le spese il forzista Cicchitto sonoramente fischiato ad un convegno di An. Poi Fini affidava a Repubblica il suo sfogo: "Berlusconi sbaglia e lo sa benissimo. Un vero leader dovrebbe lavorare per unire, non per alimentare i frazionismi".
Nel frattempo se Berlusconi sembrava chiudere le porte ("Fini mi ha offeso"), il leader di An parlava di riforme con Veltroni e stringeva l'alleanza con Casini. Mostrandosi sospettoso anche davanti alle mezza frenata del Cavaliere sul Pdl: "Berlusconi faccia chireazza, servono programmi comuni".
Vista da fuori sembrava una situazione senza possibilità di recupero. Ma poi è arrivato Mastella, Dini e la caduta del governo. E, come per miracolo, i due nemici sono tornati a parlarsi e ad allearsi. "Non torno indietro, io non cambio idea" diceva Fini. Era novembre. Solo due mesi fa.
ho letto tutto, e la "scusa" trovata è magra
durante quegli anni ha cambiato + volte idea e di affermazioni ne sono state dette parecchie..
Da dire che tra i tanti è quello che ha risposto in maniera + consona
Non mi piace nemmeno l'intervista di berlusconi, passail tempo a svalorizzare gli avversari
reptile9985
18-02-2008, 10:34
Perché non si legge tutto l'articolo ma si commentano solo alcune cose...
Riporto le risposte di Fini a riguardo:
Lei disse che non avrebbe sciolto An per entrare in un partito nato su un predellino a San Babila.
«Ma la realtà è diversa da allora. Perché Berlusconi ha detto sia a me sia a Casini — e io ho detto sì e Casini no— "Lasciamo da parte San Babila, facciamo insieme una lista, i gruppi parlamentari, costruiamo insieme regole e gerarchie di un nuovo partito". È cosa ben diversa dal dire "ecco il partito nuovo, chi vuole entri"».
Deciderlo in una notte, però...
«Una notte? Per noi il processo è iniziato nel '99, con il sostegno al referendum per l'abolizione della quota proporzionale, è proseguito l'anno scorso, con la raccolta di firme per l'ultimo referendum, ha avuto momenti pubblici come la manifestazione del 2 dicembre. In certi momenti sembrava una prospettiva scomparsa, in altri riappariva. Ma l'importante è avere una strategia di lungo periodo».
"comiche finali" "berlusconi con me ha chiuso" ecc... :asd: FINI si è sotterrato politicamente, non ho letto l'articolo, non merita alcuna considerazione
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 10:36
Non la mafia in sè, ma solo esponenti mafiosi. In ogni caso una sua candidatura è totalmente assurda.
Quindi è stato escluso il favoreggiamento a Cosa Nostra.
Parliamo di quando Massimino D'Alema prese soldi per il Partito Comunista Italiano da un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa? :)
E' stato anche indagato per finanziamento illecito, ma per sua fortuna i termini per il processo sono scaduti nel 1995.
Maverick18
18-02-2008, 10:46
Parliamo di quando Massimino D'Alema prese soldi per il Partito Comunista Italiano da un condannato per associazione mafiosa? :)
E' stato anche indagato per finanziamento illecito, ma per sua fortuna i termini per il processo sono scaduti nel 1995.
Questo è il thread in cui si parla di D'alema ? Non mi pare, se vuoi parlare di lui apri un thread su di lui. Non vedo il motivo perchè, quando si fa notare una cosa, bisogna poi spostare il discorso. Stiamo parlando di Fini,Casini, Berlusconi ? Bene, continuamo a parlare di loro e dei loro partiti.
Quindi è stato escluso il favoreggiamento a Cosa Nostra.
Non arrampichiamoci sugli specchi, la questione mi pare chiarissima, Cuffaro non ha favorito Cosa Nostra ma sempre dei mafiosi ha favorito.
C'è molta differenza ? A me non sembra.
Tutta quella gente che il pool di Milano ha messo dentro e poi è risultata innocente.
Quando ho tempo ti cerco la lista dei nomi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Mani_pulite
Uno tsunami come Mani Pulite è ovvio che abbia coinvolto persone nell'ambiente anche se estranee ai fatti. Non può essere una scusa per dire che DiPietro (solo lui) ha fatto una cosa cativa contro "gli altri"... che inteso in questa frase sta a significare tutti. E' una bella e buona mistificazione (e poi dubito che DiPietro abbia singolarmente deciso e inquisito più di 5000 persone, non può essere preso come "colpevole" solo lui).
E' ovvio che Berlusconi avrebbe preferito che M.P. non fosse mai saltata fuori... tutti sarebbero stati più contenti (anche gli innocenti che se la sono vista brutta, ma sai quanta gente in Italia page colpe che non sono sue?)
E comunque, quando dici "tutti" intendi proprio tutti? Ohibò, allora la cosa Meriterebbe un thread a parte... mi piacerebbe leggere tutte le campane al riguardo.
fsdfdsddijsdfsdfo
18-02-2008, 11:02
Tutto già visto.
Adesso si metteranno a spalare merda su casini, e alla fine verrà cacciato, come fu cacciato Marco Follini.
Il cane Fini si è subito messo al lavoro per il padrone, neanche ha aspettato che il cadavere del suo partito si raffreddasse.
nomeutente
18-02-2008, 11:41
Fatto benissimo, meglio così. ;)
Avevo anche cercato di modificare il titolo, ma ho fatto qualcosa di sbagliato :stordita:
Ho modificato adesso, così si capisce di più ;)
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 12:51
Questo è il thread in cui si parla di D'alema ? Non mi pare, se vuoi parlare di lui apri un thread su di lui. Non vedo il motivo perchè, quando si fa notare una cosa, bisogna poi spostare il discorso. Stiamo parlando di Fini,Casini, Berlusconi ? Bene, continuamo a parlare di loro e dei loro partiti.
Perché ci sono gli argomenti per poter parlare male di tutti.
Anche il caso Cuffaro in questo thread non c'entra nulla, però tu ce l'hai inserito comunque, usando anche espressioni errate come "condannato per mafia", quando in realtà non è vero. ;)
Bene, continuiamo a parlare di Casini, Fini e Berlusconi. Cuffaro lascialo da parte, perché ha già i suoi bei thread dedicati in questa sezione.
Altrimenti, mi viene da pensare che lo citi sempre per fare propaganda denigratoria nei confronti di un determinato soggetto politico, che guarda caso non è collegato al CSX. :)
Anche il caso Cuffaro in questo thread non c'entra nulla, però tu ce l'hai inserito comunque,...
Nel titolo c'è scritto UDC.
Cuffaro è capolista UDC.
:help:
dantes76
18-02-2008, 13:17
Non è stato condannato per mafia. ;)
un po come quello di agrigento, che ha stuprato 4 bimbe, alle 2° dicevano: non e' stato condannato per pedofilia...
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 13:25
Nel titolo c'è scritto UDC.
Cuffaro è capolista UDC.
:help:
Cosa c'entra? il tema di questo thread è la rottura definitiva dell'alleanza tra l'Udc e il Pdl e le interviste ai tre leader della ex Casa delle Libertà.
Cuffaro non c'entra proprio niente.
E' un pò come se, nel thread "perché votate comunista", mi mettessi a parlare degli intrecci tra il partito comunista e cosa nostra. Oppure se nel thread del Partito Democratico, mi mettessi a raccontare della storia tra D'Alema (membro del PD) e Francesco Cavallari, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Cosa c'entra? il tema di questo thread è la rottura definitiva dell'alleanza tra l'Udc e il Pdl e le interviste ai tre leader della ex Casa delle Libertà.
Cuffaro non c'entra proprio niente.
E' un pò come se, nel thread "perché votate comunista", mi mettessi a parlare degli intrecci tra il partito comunista e cosa nostra. Oppure se nel thread del Partito Democratico, mi mettessi a raccontare della storia tra D'Alema (membro del PD) e Francesco Cavallari, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Si parla di UDC
e chi vota UDC alle prossime elezioni vota anche Cuffaro, senza tanti :mc:
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 13:40
Si parla di UDC
e chi vota UDC alle prossime elezioni vota anche Cuffaro, senza tanti :mc:
Non è per niente vero, perché voteranno Cuffaro solo gli elettori siciliani. ;)
Se io, pugliese, votassi Udc, il mio voto non servirebbe all'elezione di Cuffaro, ma al candidato in Puglia.
dantes76
18-02-2008, 13:41
Non è per niente vero, perché voteranno Cuffaro solo gli elettori siciliani. ;)
Se io, pugliese, votassi Udc, il mio voto non servirebbe all'elezione di Cuffaro, ma al candidato in Puglia.
e cuffaro capolista al senato.. va bene... va benissimo...
capolista al senato, interessa solo gli elettori siciliani?
c'e un capolista al senato per ogni regione?
Maverick18
18-02-2008, 14:27
Perché ci sono gli argomenti per poter parlare male di tutti.
Parliamo di Casini->Udc->Cuffaro. Il collegamento mi sembra piuttosto logico e naturale, diversamente da Cuffaro->D'Alema.
Anche il caso Cuffaro in questo thread non c'entra nulla, però tu ce l'hai inserito comunque, usando anche espressioni errate come "condannato per mafia", quando in realtà non è vero. ;)
Cuffaro non l'ho inserito io nel discorso, io ho solo precisato per cosa è stato condannato, riportando le notizie di Repubblica e/o Corriere.
Per me aiutare dei mafiosi significa aiutare la mafia, anche se in modo indiretto, per te no. Va bene, sono opinioni ma se dici "non è stato condannato per mafia" specifica, come ho fatto io, che è stato condannato per aver aiutato mafiosi, altrimenti c'è chi può pensare che Cuffaro sia lindo e pulito.
Guarda, tutto quello che ho scritto mi sembra chiaro e limpido.
Bene, continuiamo a parlare di Casini, Fini e Berlusconi. Cuffaro lascialo da parte, perché ha già i suoi bei thread dedicati in questa sezione.
Altrimenti, mi viene da pensare che lo citi sempre per fare propaganda denigratoria nei confronti di un determinato soggetto politico, che guarda caso non è collegato al CSX. :)
Non lo cito per fare propaganda, ho solo fatto una precisazione e sopra ti ho anche spiegato il motivo.
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 15:14
Parliamo di Casini->Udc->Cuffaro. Il collegamento mi sembra piuttosto logico e naturale, diversamente da Cuffaro->D'Alema.
Beh, visto che siamo arrivati a parlare di mafia, mi sembrava logico citare i finanziamenti ricevuti da D'Alema da un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. :)
Cuffaro non l'ho inserito io nel discorso, io ho solo precisato per cosa è stato condannato, riportando le notizie di Repubblica e/o Corriere.
Ma sei intervenuto in modo errato, facendo passare informazioni errate, anche se poi ti sei corretto.
Per me aiutare dei mafiosi significa aiutare la mafia, anche se in modo indiretto, per te no.
No, non per me, per la Legge Italiana. :)
Ti faccio notare che il tuo primo post recitava "condannato per mafia", che giuridicamente significa "condannato per associazione mafiosa", che a sua volta è diverso anche da "concorso esterno in associazione mafiosa" e "favoreggiamento di un mafioso"
Con la prima condanna si asserisce che tizio è un mafioso, con la seconda che, anche se non è membro dell'organizzazione, ha un ruolo vitale e agisce con la consapevolezza e la volontà di concorrere alla realizzazione di un obiettivo promosso dal sodalizio criminoso, e con la terza si intende colui che, pur non facendo parte dell'organizzazione, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorita', o a sottrarsi alle ricerche di questa
E' diverso, quindi, aiutare un'organizzazione di stampo mafioso dall'aiutare un individuo condannato per reati di mafia. Non sono io a dirlo, ma la Legge. Il favoreggiamento personale rientra nell'articolo 378 del codice penale, mentre i reati di "mafia" sono condannati dall'articolo 416-bis (quello che prevede il "carcere duro" per i mafiosi).
Non lo cito per fare propaganda, ho solo fatto una precisazione e sopra ti ho anche spiegato il motivo.
Beh, hai citato erroneamente una condanna che non esiste in un thread che parla d'altro. Se vuoi parlare di Cuffaro, riuppa uno dei tanti thread a lui dedicati. In questo, si commentano le interviste riportate nel primo post.
Maverick18
18-02-2008, 15:30
Ma sei intervenuto in modo errato, facendo passare informazioni errate, anche se poi ti sei corretto.
No, non per me, per la Legge Italiana. :)
Ti faccio notare che il tuo primo post recitava "condannato per mafia", che giuridicamente significa "condannato per associazione mafiosa", che a sua volta è diverso anche da "concorso esterno in associazione mafiosa" e "favoreggiamento di un mafioso"
Beh, hai citato erroneamente una condanna che non esiste in un thread che parla d'altro. Se vuoi parlare di Cuffaro, riuppa uno dei tanti thread a lui dedicati. In questo, si commentano le interviste riportate nel primo post.
Stai dicendo il falso perchè il mio primo post è questo:
Non la mafia in sè, ma solo esponenti mafiosi. In ogni caso una sua candidatura è totalmente assurda.
in cui dico approssimativamente, questo devo ammetterlo, che Cuffaro non è accusato per mafia ma per aver legami con suoi esponenti. Tra l'altro ho anche trascritto articoli di quotidiani online.
Comunque per me fine OT(se vuoi possiamo continuare in pvt ma credo sarà inutile), lascio giudicare a mod ed utenti...
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 15:40
Stai dicendo il falso perchè il mio primo post è questo:
Ricordavo male, non sei stato tu a dire "per mafia" ma un altro utente http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=21140778&postcount=8
in cui dico approssimativamente, questo devo ammetterlo, che Cuffaro non è accusato per mafia ma per aver legami con suoi esponenti.
No, neanche, perché avere legami non costituisce alcun reato.
Tu puoi essere amico di un mafioso, ma mica vieni condannato per questo.
Cuffaro è stato condannato per favoreggiamento di un condannato per reati di mafia e per violazione dei segreti d'ufficio.
Tra l'altro ho anche trascritto articoli di quotidiani online.
Comunque per me fine OT(se vuoi possiamo continuare in pvt ma credo sarà inutile), lascio giudicare a mod ed utenti...
La questione è molto semplice: ci sono tanti thread su Cuffaro, e sinceramente non mi va di avere questo inquinato sempre dalle solite vicende di un individuo (l'Udc e Casini, infatti, sono assolutamente estranei alle vicende di Cuffaro).
Comunque, in merito a questa tua affermazione:
Non arrampichiamoci sugli specchi, la questione mi pare chiarissima, Cuffaro non ha favorito Cosa Nostra ma sempre dei mafiosi ha favorito.
C'è molta differenza ? A me non sembra.
Sì, c'è molta differenza e i motivi te li ho spiegati nel post precedente.
Beh, visto che siamo arrivati a parlare di mafia, mi sembrava logico citare i finanziamenti ricevuti da D'Alema da un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. :)
Ma sei intervenuto in modo errato, facendo passare informazioni errate, anche se poi ti sei corretto.
No, non per me, per la Legge Italiana. :)
Ti faccio notare che il tuo primo post recitava "condannato per mafia", che giuridicamente significa "condannato per associazione mafiosa", che a sua volta è diverso anche da "concorso esterno in associazione mafiosa" e "favoreggiamento di un mafioso"
Con la prima condanna si asserisce che tizio è un mafioso, con la seconda che, anche se non è membro dell'organizzazione, ha un ruolo vitale e agisce con la consapevolezza e la volontà di concorrere alla realizzazione di un obiettivo promosso dal sodalizio criminoso, e con la terza si intende colui che, pur non facendo parte dell'organizzazione, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorita', o a sottrarsi alle ricerche di questa
E' diverso, quindi, aiutare un'organizzazione di stampo mafioso dall'aiutare un individuo condannato per reati di mafia. Non sono io a dirlo, ma la Legge. Il favoreggiamento personale rientra nell'articolo 378 del codice penale, mentre i reati di "mafia" sono condannati dall'articolo 416-bis (quello che prevede il "carcere duro" per i mafiosi).
Beh, hai citato erroneamente una condanna che non esiste in un thread che parla d'altro. Se vuoi parlare di Cuffaro, riuppa uno dei tanti thread a lui dedicati. In questo, si commentano le interviste riportate nel primo post.
bè tra il concorrente esterno ed il sodale vi è ben poca differenza. l'unica è il non essere inserito stabilmente nel sodalizio mafioso, per il resto, sul piano delle condotte, del disvalore, della pena siamo lì.
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 15:46
In ogni caso, Cuffaro non è stato condannato né per concorso esterno né per associazione mafiosa, ma solo favoreggiamento e violazione di segreti d'ufficio.
In ogni caso, Cuffaro non è stato condannato né per concorso esterno né per associazione mafiosa, ma solo favoreggiamento e violazione di segreti d'ufficio.
Insomma un santo
Il governatore della sicilia condannato dalla magistratura per aver favorito dei mafiosi.
quisquiglie
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 15:57
Insomma un santo
Il governatore della sicilia condannato dalla magistratura per aver favorito dei mafiosi.
quisquiglie
Ho detto per caso che è un santo? :mbe:
Sono io stesso a dire che l'Udc non lo dovrebbe candidare, perché la sua figura è ormai macchiata. Soprattutto nel caso la Rosa Bianca dovesse fare un accordo elettorale con l'Udc.
Non sono quisquiglie, è un reato da codice penale, quindi abbastanza grave, ma certo non ha la stessa gravità di associazione mafiosa o di concorso esterno.
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 16:00
E davvero ti basta una differenza "semantica" (mafioso <-> favoreggiamento dei mafiosi) per poterlo difendere a spada tratta come se fosse un onesto cittadino?! :fagiano:
Forse ti sfugge il fatto che, indipendentemente sal reato, è stato comunque condannato, PUNTO! E' stato riconosciuto colpevole di un reato penale, PUNTO!
Fosse anche per aver rubato un giornale in un'edicola per me sarebbe una motivazione sufficiente per non votare un partito che lo candida! :doh:
Eh? :confused:
mica lo sto difendendo :mbe: , ho solo chiarito il significato della sua condanna, perché spesso in questa sezione leggo "cuffaro condannato per mafia" o "cuffaro mafioso".
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 16:02
Ah, e tecnicamente sarebbe anche scorretto dire "Dell'Utri mafioso", altra espressione che si legge frequentemente. Anche se è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Giusto per specificare. ;)
Questo, però, non significa difenderlo.
Ah, e tecnicamente sarebbe anche scorretto dire "Dell'Utri mafioso", altra espressione che si legge frequentemente. Anche se è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Giusto per specificare. ;)
Questo, però, non significa difenderlo.
oddio
qui non mi pare tanto tecnicamente scorretto.
FabioGreggio
18-02-2008, 16:12
Ah, e tecnicamente sarebbe anche scorretto dire "Dell'Utri mafioso", altra espressione che si legge frequentemente. Anche se è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Giusto per specificare. ;)
Questo, però, non significa difenderlo.
significa provarci.
fg
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 17:54
oddio
qui non mi pare tanto tecnicamente scorretto.
per mafioso si intende chi è all'interno dell'organizzazione.
Chi partecipa dall'esterno si dice "colluso con la mafia" ;)
dasdsasderterowaa
18-02-2008, 17:56
significa provarci.
fg
Ma manco lontanamente.
Ieri stavo a valeggio sul mincio ( Mn)
pranzavo in un bar e origliavo i discorsi politici di un gruppetto di persone del luogo , uomini maturi ( diciamo dai 50 in su ).
Dai discorsi ho presunto fossero leghisti , comunque del Cdx , e ce l'avevano apertamente con casini... andavano ben oltre la critica nei suoi confronti :asd:
coaozoa
Spectrum7glr
19-02-2008, 23:35
Ieri stavo a valeggio sul mincio ( Mn)
pranzavo in un bar e origliavo i discorsi politici di un gruppetto di persone del luogo , uomini maturi ( diciamo dai 50 in su ).
Dai discorsi ho presunto fossero leghisti , comunque del Cdx , e ce l'avevano apertamente con casini... andavano ben oltre la critica nei suoi confronti :asd:
coaozoa
bè è il sentimento di qualsiasi elettore di FI o Lega...l'UDC ha passato una legislatura mettendosi quasi sempre "di traverso" per guadagnare un po' di visibilità ed erodere consenso personale a Berlusconi....e personalmente sono contento che ognuno vada per la sua strada: almeno finiscono di dire che sono "amici".
Udc, attacco frontale a Berlusconi
"E' capace di accoltellarti alle spalle"
Udc, attacco frontale a Berlusconi
"E' capace di accoltellarti alle spalle"
ROMA - Tra l'Udc e il Cavaliere il clima si fa sempre più pesante. Lo dimostrano le parole del segretario dei centristi, Lorenzo Cesa, secondo il quale "Silvio Berlusconi è una persona capace anche di gesti estremi, di darti magari una coltellata alle spalle,come dimostra l'esperienza di questi giorni".
Cesa lo ha detto in un'intervista che andrà in onda su Radio Monte Carlo, aggiungendo che il capo del Pdl "è una persona su cui poter contare nel rapporto umano, meno in politica".
Sul dopo voto il segretario centrosta prevede un successo del suo partito: "Saremo determinanti in un futuro scenario, poi l'udc parlerà con tutti e stipulerà accordi sulla base degli progetti che si intendono sviluppare".
Intanto la questione Ferrara continua ad agitare il centriodestra. Il giornalista che ha formato la sua lista "pro life" contro l'aborto annuncia che non si candiderà a sindaco di Roma. Lo fa scrivendo a Gianfranco Fini, accusandolo esplicitamente di aver stoppato l'apparentamento con il Pdl per le politiche: "Cari amici, dal momento che siete orientati a non collaborare con la mia lista per la vita e contro l'aborto, vi prego di prendere nota della mia indisponibilità ad accogliere la vostra offerta di candidarmi a sindaco di Roma. Con i migliori e più cordiali saluti, e con gli auguri per una buona e serena campagna elettorale".
Problemi per il centrodestra anche in Sicilia. L'accordo con la Mpa di Lombardo per le regionali e le politiche sarebbe cosa fatta, se non fosse per la determinazione del plenipotenziario di Forza Italia nell'isola Gianfranco Miccichè a correre per il posto di governatore. E infatti anche oggi, all'indomani del lungo faccia a faccia tra il Cavaliere e Lombardo, Miccichè insiste: "La mia candidatura non è ritirata e le condizioni perchè ciò possa accadere non mi sembrano vicinissime".
(20 febbraio 2008)
http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-4/cesa-contro-berlusconi/cesa-contro-berlusconi.html
EarendilSI
20-02-2008, 16:10
A me sembra che con tutto quello che è successo alla fine del governo Berlusconi fra il 2005 e il 2006 (ma si può dire benissimo per tutta la durata del governo Berlusconi) e quello che è successo ora gli unici che non sono affidabili, gli unici che hanno messo i classici "bastoni fra le ruote" sono proprio i leader dell'UDC...
Probabilmente qualche elettore li seguirà pure ma penso e credo che la maggior parte dell'elettorato capisca che dare i voti all'UDC vuol dire aiutare il PD e quindi Veltroni, prodi e molti dei protagonisti in negativo degli ultimi 2 anni di governo Italiano...
A me sembra che con tutto quello che è successo alla fine del governo Berlusconi fra il 2005 e il 2006 (ma si può dire benissimo per tutta la durata del governo Berlusconi) e quello che è successo ora gli unici che non sono affidabili, gli unici che hanno messo i classici "bastoni fra le ruote" sono proprio i leader dell'UDC...
Probabilmente qualche elettore li seguirà pure ma penso e credo che la maggior parte dell'elettorato capisca che dare i voti all'UDC vuol dire aiutare il PD e quindi Veltroni, prodi e molti dei protagonisti in negativo degli ultimi 2 anni di governo Italiano...
Se si guarda in ottica "al governo per non farci andare gli altri", sono d' accordo.
Se si guarda in ottica "voto x perché porta avanti le mie idee", preferisco il gesto di casini (e magari, se non candidava cuffaro...), come avrei preferito un di pietro completamente distaccato dal PD.
Anche io gradirei un governo forte e stabile. ma in primis gradirei che lo fosse con delle idee forti e stabili, altrimenti continuiamo a galleggiare.
In questo preferisco comunque chi porta avanti certe scelte.
Ad esempio, guardando la passata legislatura prodiana, stimo molto di più un voto a favore di casini per il rifinanziamento delle missioni di uno negativo di fini.
Si tratta anche di ideali. Se io credo siano giuste delle cose, vorrei che i miei rappresentanti le votino a prescindere da chi le propone.
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