Mailandre
17-02-2008, 17:44
TELEFONATE SATELLITARI/ANTITRUST: LA ELSACOM, SOCIETA' AL CENTRO DELLO SCANDALO, E' DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA
Qualcosa si muove nel marasma delle bollette gonfiate dai numeri satellitari (una delle tipologie, insieme agli 899, che comportano addebiti da 15 euro a minuto). Un provvedimento d'urgenza dell'Antitrust ha bloccato le disattivazioni della linea che stavano subendo i clienti Telecom, per essersi rifiutati di pagare le presunte telefonate verso numeri satellitari (0088 18/19) della Elsacom.
La societa' al centro della vicenda, la Elsacom appunto, da anni fa soldi 'affittando' i numeri satellitari ad altre aziende che poi, con modalita' truffaldine (dialers o altro) gonfiano le bollette degli italiani. La cosa stupefacente e' che la Elsacom e' una societa' riconducibile al ministero dell'Economia (tramite Finmeccanica). Avevamo gia' denunciato la cosa pubblicamente nel settembre scorso [1]. Successivamente l'on. Donatella Poretti (Radicali-Rnp), aveva presentato un'interrogazione parlamentare [2], chiedendo ai ministri Gentiloni (Comunicazioni) e Padoa Schioppa (Economia) "se non ritengano che ci siano problemi che una societa' controllata dal ministero dell'Economia partecipi e sia protagonista dello scandalo dei servizi non richiesti a sovrapprezzo.".
Nessuna risposta purtroppo!! Il silenzio dei ministeri segue l'ormai atavica ignavia dell'Agcom, l'Autorita' (teorica) per le garanzie nelle comunicazioni, che da oltre un anno continua ad annunciare provvedimenti risolutivi per bloccare lo stillicidio delle bollette gonfiate, ma senza far seguire alle parole i fatti.
http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=210619
http://it.reuters.com/article/internetNews/idITDIG65513920080216
il testo integrale del provvedimento cautelare adottato dall'Antitrust a tutela dei consumatori:
http://www.giurdanella.it/8034
TELECOM ASCOLTA? FACCIAMOCI SENTIRE. LUNEDI' LAGNATEVI ALL'800 166 661 DELL'ANTITRUST
Firenze, 14 Febbraio 2008. Telecom Italia spende la faccia e le orecchie dell'amministratore delegato Franco Bernabe' per un'iniziativa di immagine. Lunedi' prossimo, 18 febbraio, Bernabe' sara' presente al call center del numero verde dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato per ascoltare le segnalazioni dei consumatori.
Invitiamo tutti gli utenti dell'ex monopolista a telefonare all'800 166 661, per ribadire a Bernabe' cio' che ben conosce: la cialtroneria gestionale e le furberie della societa' che dirige. Bollette gonfiate dai numeri speciali, attivazioni di servizi non richiesti e mancate attivazioni servizi indispensabili.
In particolare occorre ricordare all'amministratore delegato di Telecom l'inutilita' del 187 :D e del 191 (il call center per le utenze business). Per conoscere il perche' di questa situazione rimandiamo a quanto scritto oltre un anno fa, quando a proposito delle balle che i call center rifilano agli italiani, avevamo parlato di 'call centerite', una sorta di pandemia che in non pochi casi crea forti squilibri emotivi. La sintesi e' che il muro di gomma che il gestore frappone tra la risoluzione dei problemi e gli utenti non e' casuale, ma frutto di una cieca strategia di 'outsourcing', resa possibile solo dal sostanziale monopolio che Telecom detiene ancora nella telefonia fissa.
Qualcosa si muove nel marasma delle bollette gonfiate dai numeri satellitari (una delle tipologie, insieme agli 899, che comportano addebiti da 15 euro a minuto). Un provvedimento d'urgenza dell'Antitrust ha bloccato le disattivazioni della linea che stavano subendo i clienti Telecom, per essersi rifiutati di pagare le presunte telefonate verso numeri satellitari (0088 18/19) della Elsacom.
La societa' al centro della vicenda, la Elsacom appunto, da anni fa soldi 'affittando' i numeri satellitari ad altre aziende che poi, con modalita' truffaldine (dialers o altro) gonfiano le bollette degli italiani. La cosa stupefacente e' che la Elsacom e' una societa' riconducibile al ministero dell'Economia (tramite Finmeccanica). Avevamo gia' denunciato la cosa pubblicamente nel settembre scorso [1]. Successivamente l'on. Donatella Poretti (Radicali-Rnp), aveva presentato un'interrogazione parlamentare [2], chiedendo ai ministri Gentiloni (Comunicazioni) e Padoa Schioppa (Economia) "se non ritengano che ci siano problemi che una societa' controllata dal ministero dell'Economia partecipi e sia protagonista dello scandalo dei servizi non richiesti a sovrapprezzo.".
Nessuna risposta purtroppo!! Il silenzio dei ministeri segue l'ormai atavica ignavia dell'Agcom, l'Autorita' (teorica) per le garanzie nelle comunicazioni, che da oltre un anno continua ad annunciare provvedimenti risolutivi per bloccare lo stillicidio delle bollette gonfiate, ma senza far seguire alle parole i fatti.
http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=210619
http://it.reuters.com/article/internetNews/idITDIG65513920080216
il testo integrale del provvedimento cautelare adottato dall'Antitrust a tutela dei consumatori:
http://www.giurdanella.it/8034
TELECOM ASCOLTA? FACCIAMOCI SENTIRE. LUNEDI' LAGNATEVI ALL'800 166 661 DELL'ANTITRUST
Firenze, 14 Febbraio 2008. Telecom Italia spende la faccia e le orecchie dell'amministratore delegato Franco Bernabe' per un'iniziativa di immagine. Lunedi' prossimo, 18 febbraio, Bernabe' sara' presente al call center del numero verde dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato per ascoltare le segnalazioni dei consumatori.
Invitiamo tutti gli utenti dell'ex monopolista a telefonare all'800 166 661, per ribadire a Bernabe' cio' che ben conosce: la cialtroneria gestionale e le furberie della societa' che dirige. Bollette gonfiate dai numeri speciali, attivazioni di servizi non richiesti e mancate attivazioni servizi indispensabili.
In particolare occorre ricordare all'amministratore delegato di Telecom l'inutilita' del 187 :D e del 191 (il call center per le utenze business). Per conoscere il perche' di questa situazione rimandiamo a quanto scritto oltre un anno fa, quando a proposito delle balle che i call center rifilano agli italiani, avevamo parlato di 'call centerite', una sorta di pandemia che in non pochi casi crea forti squilibri emotivi. La sintesi e' che il muro di gomma che il gestore frappone tra la risoluzione dei problemi e gli utenti non e' casuale, ma frutto di una cieca strategia di 'outsourcing', resa possibile solo dal sostanziale monopolio che Telecom detiene ancora nella telefonia fissa.