View Full Version : I minimi salariali visti dal lato della veltronomics
dasdsasderterowaa
16-02-2008, 23:28
edit
scorpionkkk
17-02-2008, 00:01
I minimi salariali visti dal lato della veltronomics
di Giuseppe Pennisi
Fonte: http://www.loccidentale.it/node/13348
La Veltronomics ne ha fatta un’altra: uno sgambetto a quelle tre sigle sindacali confederali che pur dovrebbero essere i suoi grandi elettori.
Ma nell'articolo di Pennisi dell'altro thread lo stesso giornalista non diceva "il “partito della spesa” che, sindacati in prima linea (soprattutto Cgil e Cisl), è l’architrave stessa del Partito Democratico ed ha già posto sul piatto una richiesta di 7 miliardi di euro di aumenti di stipendio ai dipendenti pubblici.??
Bè non c'è che dire..un volpone della flessibilità questo Pennisi..riesce a cambiare analisi ogni giorno per creare mistero nei suoi lettori..
Non vedo l'ora che arrivi domani..cosa ci aspetta nel nuovo articolo??
Almeno cari signori..postiamo delle analisi campate su cose concrete...fatte da gente che ha veramente qualcosa da dire:
tutto l'articolo si può riassumere in 5 paragrafi:
a) ironia su Veltroni (primi due capoversi) e descrizione ironica delle dichiarazioni.
b) capoverso confuso in cui si vuole far credere che il giornalista (Pennisi) si sia guardato tutta la documentazione relativa sia ai dibattiti sul tema che si tengono al congresso USA sia relativa a quelli dell'istituto tedesco traendone una fantomatica conlcusione che però non ci dice..questa conclusione è talmente ovvia che a Veltroni è dato il consiglio di leggersela da solo. Il lettore ovviamente è conscio della genialità di Pennisi che già sa tutto ma non vuole annoiraci con dei tecnicismi.
c)Due righe in cui in realtà non si fa altro che copiare due nomi molto ricorrenti nella documentazione del sito internet sopra citati e si dice che hanno fatto dei rapporti..
d)breve descrizione di tali rapporti..la cosa è generica e fondamentale inutile ai fini della critica a Veltroni..messo lì per dare una parvenza di "expertise" sulla materia.
e)il paragrafo zizzania traducibile in questo modo: "Come si permette Veltroni di intromettersi in faccende di competenza dei sindacati".
francamente rimango perplesso..con un articolo del genere potrei criticare anche un tizio che salva un bambino dalle fiamme.
Da politico, che indossa abiti di taglio americano, avrebbe dovuto seguire, però, il recente dibattito sul tema al Congresso Usa; quanto meno si sarebbe dovuto fare fornire un sunto dei lavori dello Institute for Policy Studies di Washington D.C, il pensatoio per eccellenza del movimento sindacale collaterale alla sinistra americana (negli Usa ci sono anche sindacati molto vicini alla destra). Ove l’America fosse troppo distinta e distante, sarebbe stato utile, prima di esporsi su questo tema, che prendesse visione della ricca, e freschissima, letteratura disponibile sul sito dell’Istituto tedesco di studi del lavoro (www.iza.org); gran parte della documentazione è in lingua inglese e – come Veltroni certamente sa (si spera, ne abbiano contezza i suoi consiglieri) – nella Repubblica Federale ci sono state negli ultimi mesi discussioni molto accese sull’argomento. Il maggior sindacato tedesco, la Deutscher Gewerkschaftsbund, DGB, è stato seriamente diviso, al proprio interno, su che posizione prendere in materia. Il potentissimo IG Metall si è espresso contro la misura.
Le ragioni dell’opposizione sindacale al salario minimo riflettono soltanto in parte le determinanti economiche documentate da Assar Lindbeck e Edmund Phelps.
Hanno a che fare con la “politics” (l’analisi politica) oltre che con l’”econonomics” (l’analisi economica) del salario minimo normato: come documentato da lustri di studi comprati dell’Ocse e dell’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro- agenzia delle Nazioni Unite nei cui organi di governo e di gestione sono rappresentati i sindacati), i Paesi in cui esiste il “minumun wage” la contrattazione collettiva nazionale non riguarda minimi salariali (punto centrale del sindacalismo dell’Europa continentale, e fiore all’occhiello, ad esempio, della IG Metall) ma altri aspetti (dalle consultazioni in fabbrica, alle vacanze, a soprattutto i salari aziendali).
La proposta di Veltroni, dunque, spezza una delle spade a cui il sindacalismo italiano è più affezionato. I leader sindacali italiani sanno leggere e scrivere (anche in lingue straniere). Non vogliono essere mandati in pensione da un “ex”. Consigliano, quindi, di guardare con attenzione all’Arcobaleno.
Bell'articolo. In sostanza dice che Veltroni ( o chi per lui) non sa un cazzo di tanta bella roba che c'è in giro sui minimi salariali senza perlatro meglio deffinire questa bella roba ne perchè Veltroni (o chi per lui) non dovrebbe conoscerla e a nome dei sindacati, che siccome sono furbi condivideranno l'articolo, chiede di votare per l'Arcobaleno...
Gargoyle
17-02-2008, 07:22
Assar Lindbeck, Premio Nobel per l’Economia, da sempre considerato contiguo alla sinistra e insignito dell’importante onorificenza proprio perché ha dimostrato come il “minimum wage” danneggia individui e famiglie negli scalini più bassi dei redditi e dei consumi.
Infatti si è visto come, prima delle leggi Treu e Biagi che hanno creato il lavoro "flessibile" in Italia, ci fossero miliardi di famiglie italiane che non arrivavano alla fine del mese :rolleyes:
Non so che articolo avete letto, ma a me pare che ci sia scritto chiaramente che il salario minimo non è una buona idea perchè ferma la crescita. Il perchè è scritto nei libri e documenti citati e quindi chi vuole approfondire può farlo... Poi c'è l'effetto collaterale di togliere qualche potere al sindacato.
C'è una imprecisione.
La discussione degli economisti sul minimo salariale non può prescindere dal livello a cui questo minimo è fissato
Gli studi svedesi che mostrano la dannosità sui ceti deboli sono legati alla premessa di un minimo salariale fissato a livelli troppo elevati rispetto a un equilibrio economico
Così come messa nell'articolo sembra che la discussione in germania verta attualmente sull'utilità o meno dello strumento in se
Ma questo è FALSO. Le discussioni e le divisioni soprattutto in ambito sindacale vertono soprattutto sul livello di tale minimo
non so chi siano questi dell'Occidente, ma è il secondo articolo che posti in cui imho c'è una semplificazione piuttosto tendenziosa nei loro articoli
Non so che articolo avete letto, ma a me pare che ci sia scritto chiaramente che il salario minimo non è una buona idea perchè ferma la crescita. Il perchè è scritto nei libri e documenti citati e quindi chi vuole approfondire può farlo... Poi c'è l'effetto collaterale di togliere qualche potere al sindacato.
E invece non c'è scritto quello
Anche perchè se ci fosse scritto quello mistificherebbe i risultati degli studi che anche egli cita
Cercando un po' su internet si scopre che l'occidentale è il quotidiano della fondazione "Magna Carta" fondazione fondata da Mediaset, di cui il presidente è
Gaetano Quagliarello, senatore di Forza Italia
Il Presidente onorario è Marcello Pera
non so che obiettività possano onestamente avere i loro articoli
ma soprattutto non so se postare gli articoli di una associazione di questo tipo non violi le regole del forum
qua
http://www.magna-carta.it/persone
c'è l'elenco del comitato scientifico dell'associazione... la metà sono deputati di forza italia
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 15:30
Non è così, non è fondata solo da Mediaset, ma da un gruppo di società (non appartenenti tutte a Silvio Berlusconi):
i fondatori e gli aderenti di Magna-Carta sono:
fonte: xxxx
Fondatori
Erg s.p.a.
Fondiaria Sai s.p.a.
Nuova Editoriale soc. coop. s.r.l.
Siteba s.p.a.
British American Tobacco Italia s.p.a.
Mediaset s.p.a.
Comipac s.p.a.
Acqua Pia Antica Marcia s.p.a.
Securfin Holdings s.p.a.
Viaggi del Ventaglio s.p.a.
Meliorbanca s.p.a.
T.C.I. s.p.a.
Aderenti
Caronte Tourist s.p.a.
Finmeccanica
H3G
Officine Meccaniche Giovanni Cerutti s.p.a.
Olimpia Splendid s.p.a.
Rso s.p.a.
Valtur s.p.a.
Sky Link and Logistic Service Italy s.p.a.
Dove hai letto che Marcello Pera è il presidente onorario?
Questo è lo staff di Magna Carta:
fonte: xxxx
Eventi e formazione
Giambattista Clemente
Attività internazionali
Andrea Loquenzi
Comunicazione
Claudia Passa
Pubblicazioni e sito web
Michele Donno
Segreteria Amministrativa
Carlo Evangelista
Segreteria Organizzativa
Luana Coluzzi
Dove sta scritto che metà di quelle persone sono di Forza Italia? :confused:
Io leggo anche nomi importanti del giornalismo, come Magdi Allam, facenti parte del Comitato scientifico. ;)
xxx
Non è così, non è fondata solo da Mediaset, ma da un gruppo di società (non appartenenti tutte a Silvio Berlusconi):
i fondatori e gli aderenti di Magna-Carta sono:
fonte: http://www.magna-carta.it/fondatori
Fondatori
Erg s.p.a.
Fondiaria Sai s.p.a.
Nuova Editoriale soc. coop. s.r.l.
Siteba s.p.a.
British American Tobacco Italia s.p.a.
Mediaset s.p.a.
Comipac s.p.a.
Acqua Pia Antica Marcia s.p.a.
Securfin Holdings s.p.a.
Viaggi del Ventaglio s.p.a.
Meliorbanca s.p.a.
T.C.I. s.p.a.
Aderenti
Caronte Tourist s.p.a.
Finmeccanica
H3G
Officine Meccaniche Giovanni Cerutti s.p.a.
Olimpia Splendid s.p.a.
Rso s.p.a.
Valtur s.p.a.
Sky Link and Logistic Service Italy s.p.a.
Il progetto è nato in "ambito mediaset"
tra i fondatori ci sono anche altri, ma appunto è un think tank politico che si colloca in modo ben preciso
visto che i presidenti sono di forza italia
mica ho detto che sono criminali.
Volevo solo far notare che si tratta di una fonte schierata e che essendo riconducibile a un partito non so se violi le regole del forum
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 15:36
Il progetto è nato in "ambito mediaset"
tra i fondatori ci sono anche altri, ma appunto è un think tank politico che si colloca in modo ben preciso
visto che i presidenti sono di forza italia
mica ho detto che sono criminali.
Volevo solo far notare che si tratta di una fonte schierata e che essendo riconducibile a un partito non so se violi le regole del forum
Ma dove sta scritto che sono di Forza Italia? :confused:
i fondatori sono quelle società e non "qualcuno di forza italia".
Mediaset è una società italiana di multimedia e non un partito politico. ;)
Dove hai letto il nome di Gaetano Quagliarello? :confused:
Prima di pubblicare notizie di questo quotidiano online, mi sono assicurato che non appartenesse ad alcun partito politico.
Ma dove sta scritto che sono di Forza Italia? :confused:
i fondatori sono quelle società e non "qualcuno di forza italia".
Mediaset è una società italiana di multimedia e non un partito politico. ;)
forse hai prso questo
il presidente è Gaetano Quagliarello, senatore di Forza Italia
Il Presidente onorario è Marcello Pera
Nel comitato scientifico ci sono:
La loggia, Brunetta, Binover, Mantovano, Calderisi, Della Vedova, Taradash, La Malfa, Lucio Stanca e altri che puoi leggere sul loro sito
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 15:42
forse hai prso questo
il presidente è Gaetano Quagliarello, senatore di Forza Italia
Il Presidente onorario è Marcello Pera
Nel comitato scientifico ci sono:
La loggia, Brunetta, Binover, Mantovano, Calderisi, Della Vedova, Taradash, La Malfa, Lucio Stanca e altri che puoi leggere sul loro sito
Ma dove sta scritto? mi indichi il link alla pagina? :confused:
Comunque, resta il fatto che il quotidiano è indipendente a livello editoriale da questa Fondazione.
Gli organi direttivi
Presidente
Sen. Prof. Gaetano Quagliariello
http://www.magna-carta.it/organi
Gaetano Quagliariello (Napoli, 23 aprile 1960) è un docente universitario ed un uomo politico italiano. E' presidente della Fondazione Magna Carta fondata dall' ex-presidente del Senato, Marcello Pera, di cui è stato consigliere per gli Affari Culturali.
Politica [modifica]
Attualmente Senatore della Repubblica Italiana nelle liste di Forza Italia (membro della Commissione permanente Affari Costituzionali).
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Quagliariello
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 15:48
Ah ok, il presidente della Fondazione Magna Carta è lui, ma resta il fatto che il quotidiano, a livello editoriale, è indipendente.
Il direttore de "L'Occidentale" è Giancarlo Loquenzi che non mi risulta essere un politico. ;)
Possiamo paragonarlo allora all'Unità, a livello editoriale è indipendente, ma è ancora collegata al gruppo parlamentare degli ex DS, tant'è che prende ancora il più alto contributo pubblico.
Comunque, ora che ho notato che dietro il comitato scientifico della Fondazione ci sono esponenti politici, eviterò di pubblicare ancora notizie prelevate da questo quotidiano.
EDIT:
ho rimosso l'articolo, per correttezza. :)
Ah ok, il presidente della Fondazione Magna Carta è lui, ma resta il fatto che il quotidiano, a livello editoriale, è indipendente.
Ma a quanto si può capire non è un quotidiano
è solo un sito internet, collegato alla fondazione, di cui il banner è ben visibile
Quale sia lo statuto dell'occidentale non lo so, non lo scirvono da nessuna parte
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 15:59
Ma a quanto si può capire non è un quotidiano
è solo un sito internet, collegato alla fondazione, di cui il banner è ben visibile
Quale sia lo statuto dell'occidentale non lo so, non lo scirvono da nessuna parte
Assolutamente no, si tratta di una vera e propria testata giornalistica, regolarmente registrata presso il Tribunale di Roma: n° 141 del 5 Aprile 2007.
Comunque noto che anche dietro l'Unità ci sono esponenti politici, quindi dovrebbe essere bandito da questa sezione:
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=56700
Presidente della società editrice: Marialina Marcucci
http://www.consiglio.regione.toscana.it/politica/archivio-elettorale/navicella/marcucci-marialina.asp
:)
Assolutamente no, si tratta di una vera e propria testata giornalistica, regolarmente registrata presso il Tribunale di Roma: n° 141 del 5 Aprile 2007.
Strano perchè non lvedo sul loro sito nessuna pagina sullo statuto, cosa che una testata giornalistica normalmente ha...
Comunque se sono registrati come quotidiano avranno di certo il contributo statale, basta essere sottoscritti da due parlamentari.
Ci sono una marea di pseudogiornali che poi in edicola non ci sono mai, ma prendono il finanziamento
Comunque il 3d non era sulla realtà editoriale dell'occidentale. E' solo che non avendo mai visto prima questa fonte mi sono incuriosito.
Per me non c'ènulla di male a postare i loro articoli. Solo che un think tank fondato da Pera non può che parlare male di Veltroni. non è certo una fonte super partes
di per sè nel contenuto non si capisce bene dove vogliono andare a parare
La questione sul minimo salariale è di certo uno dei temi economici piu dibattutti. Ma non è corretto trattarlo come se fosse un residuo marxista.
E' una regola che esiste in tutti i paesi capitalistici, in primis usa e UK
Il labour di blair aveva tra i suoi punti forti l'aumento del salario minimo. Quindi trattare questo argomento in modo semplicistico è un po' fazioso.
Di per se sarebe un tema interessante per l'Italia. che è uno dei pochi paesi occidentali senza una norma sul minimo salariale
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 16:13
Strano perchè non lvedo sul loro sito nessuna pagina sullo statuto, cosa che una testata giornalistica normalmente ha...
Comunque se sono registrati come quotidiano avranno di certo il contributo statale, basta essere sottoscritti da due parlamentari.
Ci sono una marea di pseudogiornali che poi in edicola non ci sono mai, ma prendono il finanziamento
Comunque il 3d non era sulla realtà editoriale dell'occidentale. E' solo che non avendo mai visto prima questa fonte mi sono incuriosito.
Per me non c'ènulla di male a postare i loro articoli. Solo che un think tank fondato da Pera non può che parlare male di Veltroni.
Ma non è vero: né la fondazione né la testata giornalistica sono fondate da Marcello Pera.
La Fondazione è stata fondata da queste società:
Erg s.p.a.
Fondiaria Sai s.p.a.
Nuova Editoriale soc. coop. s.r.l.
Siteba s.p.a.
British American Tobacco Italia s.p.a.
Mediaset s.p.a.
Comipac s.p.a.
Acqua Pia Antica Marcia s.p.a.
Securfin Holdings s.p.a.
Viaggi del Ventaglio s.p.a.
Meliorbanca s.p.a.
T.C.I. s.p.a.
Leggi l'ultimo rigo della loro home page: c'è scritto chiaramente "testata giornalistica registrata preso.. bla bla bla"
P.S:
a me non risulta che prendano contributi pubblici, mentre l'Unità ne prende più di tutti.
Sei cocciuto eh
questo è l'annuncio della nascita dell'occidentale.
Domenica, 1 Aprile 2007
E’ nato “l’Occidentale”
Lo scorso 20 marzo è nato un nuovo quotidiano on-line, unico nel suo genere in Italia. L’abbiamo chiamato l’Occidentale. Potete visitarlo su www.loccidentale.it. E’ frutto della riflessione e dell’esperienza della Fondazione Magna Carta e si ispira ai principi e agli impegni dell’Appello per l’Occidente.
Il direttore dell’Occidentale è Giancarlo Loquenzi che sino a ora ha curato la comunicazione di Magna Carta e lo sviluppo del sito della fondazione.
Molti dei membri dei board di Magna Carta hanno già assicurato la loro collaborazione al quotidiano on line. Ma l’Occidentale sarà soprattutto aperto ai contributi di idee e di lavoro dei suoi lettori. Sfrutterà sino in fondo tutte le opportunità offerte dalla rete per coinvolgere e far crescere una comunità viva e creativa di persone.
L’Occidentale non sarà solo un giornale da leggere, ma anche da scrivere, da discutere, da illustrare, da inventare. Dentro questa iniziativa c’è tutta l’innovazione che la tecnologia rende possibile ma anche - e fin dalla testata - l’intero richiamo alla tradizione di libertà e democrazia che vogliamo di difendere. Fate di www.loccidentale.it il vostro nuovo "orientamento quotidiano".
L'appello per l'occidente è il manifesto di Pera di un paio di anni fa che conteneva i principi programmatici di un manifesto politico neocon per l'italia
dasdsasderterowaa
17-02-2008, 16:42
Ho capito, ma continuo a non leggere da nessuna parte "Marcello Pera è il presidente onorario". :)
Ho capito, ma continuo a non leggere da nessuna parte "Marcello Pera è il presidente onorario". :)
fai una ricerca con google
e fai anche una ricerca sul manifesto per l'occidente
così saprai di che area stiamo parlando
Il Papa è una fonte attendibilie? :-)
All'Onorevole Senatore MARCELLO PERA
Presidente Onorario della Fondazione Magna Carta
Ho appreso con piacere che la Fondazione Magna Carta e la Fondazione per la Sussidiarietà hanno promosso a Norcia un incontro di studio sul tema "Libertà e laicità". Per tale circostanza sono lieto di inviare il mio beneaugurante pensiero a Lei, Signor Presidente, agli organizzatori, ai relatori e a quanti prenderanno parte ai lavori, che intendono contribuire al necessario confronto su un argomento di così grande importanza.
Formulo poi l'auspicio che la riflessione che si farà al riguardo tenga conto della dignità dell'uomo e dei suoi diritti fondamentali, che rappresentano valori previi a qualsiasi giurisdizione statale. Questi diritti fondamentali non vengono creati dal legislatore, ma sono inscritti nella natura stessa della persona umana, e sono pertanto rinviabili ultimamente al Creatore. Se, quindi, appare legittima e proficua una sana laicità dello Stato, in virtù della quale le realtà temporali si reggono secondo norme loro proprie, alle quali appartengono anche quelle istanze etiche che trovano il loro fondamento nell'essenza stessa dell'uomo. Tra queste istanze, primaria rilevanza ha sicuramente quel "senso religioso" in cui si esprime l'apertura dell'essere umano alla Trascendenza. Anche a questa fondamentale dimensione dell'animo umano uno Stato sanamente laico dovrà logicamente riconoscere spazio nella sua legislazione. Si tratta, in realtà, di una "laicità positiva", che garantisca ad ogni cittadino il diritto di vivere la propria fede religiosa con autentica libertà anche in ambito pubblico.
Per un rinnovamento culturale e spirituale dell'Italia e del Continente Europeo occorrerà lavorare affinché la laicità non venga interpretata come ostilità alla religione, ma, al contrario, come impegno a garantire a tutti, singoli e gruppi, nel rispetto delle esigenze del bene comune, la possibilità di vivere e manifestare le proprie convinzioni religiose.
Con tali voti, mi è gradito rinnovare a Lei ed ai partecipanti al Convegno il mio deferente e cordiale saluto.
Benedetto PP XVI
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