View Full Version : [Alpinismo] Grande impresa di Cristian Brenna & Co. sul cerro Piergiorgio!
http://www.montagna.org/node/4790
Dei campioni, non c'è altro da dire, dei fenomeni.
Trentatrè ore di scalata non stop su oltre 900 roccia marcia. Arrampicata artificiale su lame e placche lisce sotto crolli continui di pietre e ghiaccio. E poi, finalmente, la cima. O meglio, la "cumbre". Raggiunta di notte con la tempesta in arrivo. Ecco le immagini esclusive della prima assoluta sulla Nordovest del Cerro Piergiorgio, messa a segno da Hervè Barmasse e Cristian Brenna in Patagonia la scorsa settimana.
La via è stata battezzata "Routa de l’hermano". Ecco i dati: Cerro Piergiorgio. Parete Nord Ovest, 950 metri. Prima salita 7-8 febbraio 2008 (H. Barmasse- C. Brenna), 28 lunghezze (6b +, A3, ED+).
http://www.montagna.org/files/ALBUMS/cumbrepiergiorgio/Cumbre-Aggiornamento.jpg
fa paura solo a guardarlo :|
ma poi per scendere? Spero abbiano chiamato l'elicottero :asd:
andy3n76
13-02-2008, 23:14
pazzesco
Pazzesco ma ... allora non ne capisco molto di scalate, ma l'utilità di fare queste imprese è solo per competizione o serve ad aprire delle vie altrimenti senza alternativa? Mi spiego meglio: non c'era una via più semplice per arriva in vetta?
Pazzesco ma ... allora non ne capisco molto di scalate, ma l'utilità di fare queste imprese è solo per competizione o serve ad aprire delle vie altrimenti senza alternativa? Mi spiego meglio: non c'era una via più semplice per arriva in vetta?
Beh, aprire nuove vie è sempre una sfida... alla fine si potrebbe discutere anche sull'utilità di averne una di via, per certe montagne come quelle! :D
Ma probabilmente è proprio il bello dell'alpinismo, quest'elemento di sfida! :)
Beh, aprire nuove vie è sempre una sfida... alla fine si potrebbe discutere anche sull'utilità di averne una di via, per certe montagne come quelle! :D
Ma probabilmente è proprio il bello dell'alpinismo, quest'elemento di sfida! :)
L'utilità storica deriva dalla posizione strategica di stare in alto. Religiosa è il senso di stare più vicini a Dio.
Quanto a scalare una parete per il solo gusto della sfida ... mi domando perché usare i ramponi ... mi sembrano una vantaggio mica da ridere ...
L'utilità storica deriva dalla posizione strategica di stare in alto. Religiosa è il senso di stare più vicini a Dio.
Quanto a scalare una parete per il solo gusto della sfida ... mi domando perché usare i ramponi ... mi sembrano una vantaggio mica da ridere ...
Sei mai salito sul ghiaccio? Mmm... credo di no! :D
Pazzesco ma ... allora non ne capisco molto di scalate, ma l'utilità di fare queste imprese è solo per competizione o serve ad aprire delle vie altrimenti senza alternativa? Mi spiego meglio: non c'era una via più semplice per arriva in vetta?
Questa è una vetta secondaria del gruppo del Fitz Roy, l'importanza di questa scalata sta nella difficoltà e nell'esposizione della parete.
Questa scalata è stata tentata molte volte, senza successo.
Tutto il gruppo, inoltre, è spesso investito da venti gelidi, bufere improvvise... il clima della zona è terribile.
Quindi, anche una vetta non altissima, in un gruppo dove il maggior richiamo è dato dal Cerro Torre, se ha una parete del genere, diventa importante.
Le motivazioni psicologiche dell'alpinismo sono assolutamente varie e difficili da spiegare, per cui non mi ci avventuro.
Per quanto mi riguarda arrampico da quando riesco a camminare, e quando ero piccolo i miei dovevano tenermi al guinzaglio, quando andavamo in montagna :D Ogni sasso era l'Everest!
La mia prima scalata l'ho fatta, da solo, e slegato, sulla cima Piccolissima di Lavaredo, per il camino Preuss, e non mi ha visto nessuno :D
LuVi
L'utilità storica deriva dalla posizione strategica di stare in alto. Religiosa è il senso di stare più vicini a Dio.
Quanto a scalare una parete per il solo gusto della sfida ... mi domando perché usare i ramponi ... mi sembrano una vantaggio mica da ridere ...
Se è per questo quasi tutta la parete è sata salita in artificiale, ma non per questo è stato facile.
Sono approcci differenti; puoi salire una big wall a mani nude e slegato, oppure assicurandoti con mezzi artificiali rimovibili, oppure sfruttare la chiodatura in sito o farne una nuova....
Sul ghiaccio, comunque, non puoi salire senza ramponi e piccozze.
LuVi
ma mi sono sempre chiesto...ma poi...per scendere ?? Stesso sbatti al contrario ?? Mazza che palle :D :D :D
Scusate l intrusione di uno che nn capisce un cazzo (lo ammetto candidamente) di alpinismo, e faccio fatica ad apprezzarlo anche se mi rendo conto e percepisco la grandzza di un impresa simile...a me guardando quella parete viene solo in mente "ah che bello che lei è li ed io sono qui nel mio caldo e confortevole ufficietto di periferia" :D :D ...
Però sono curioso ...qualcuno mi risponde ? LU'...parlo con te se nn l avessi capito (va beh, vale per chiunque... :D ...solo che visto sei autore del 3d e praticante, immagino saprai darmi spiega precisa) ;)
CIao. ALe
Per scendere, per fortuna (anche se non sempre è possibile) c'è la corda doppia :D
Spiegazione terra terra: prendi la corda da 60 metri, la doppi facendola passare in un anello attaccato ad un chiodo (semplicisticamente) "sicuro", in fondo, agli altri capi, fai un nodo, e la butti giù.
A quel punto la fai passare in un occhiello chiamato "otto" (figure eight)
http://en.petzl.com/images/Produits/Produit_Image_189.jpg
, doppiata, e ci metti un moschettone di traverso, e leghi moschettone e altro capo dell'otto alla tua imbragatura, e poi via giù di corsa :D
Dai una occhiata qui: http://en.petzl.com/petzl/SportActivite?Activite=3
Ovviamente questo è possibile su pareti non strapiombanti, altrimenti vai a finire a penzolare nel vuoto, appeso a 30 metri di corda; ci sono vie su pareti dove, superato un certo punto, praticamente, non puoi realmente tornare indietro... penso alla nord di cima ovest, con un tetto di, mi pare, 20 metri in orizzontale....
Se la parete è di 950 metri puoi immaginare di dover fare, come minimo, 32 volte questa manovra :D Se va bene.
LuVi
Si la fatica si percepisce senza bisogno di immaginazione.
Indipendentemente dalla fatica comunque qui si fa veramente a gara a farla sempre più difficile ;)
E poi parli di perni semplicisticamente "sicuri" ... fa rabbrividire sta cosa ... partire con questi presupposti vuol dire che sei segnato e prima o poi succede ... com'è successo a Dan Osman & Co ... anche se va detto che gente così se la cerca veramente.
Si la fatica si percepisce senza bisogno di immaginazione.
Indipendentemente dalla fatica comunque qui si fa veramente a gara a farla sempre più difficile ;)
E poi parli di perni semplicisticamente "sicuri" ... fa rabbrividire sta cosa ... partire con questi presupposti vuol dire che sei segnato e prima o poi succede ... com'è successo a Dan Osman & Co ... anche se va detto che gente così se la cerca veramente.
La sicurezza puoi averla in palestra di arrampicata o in falesia, dove al massimo rischi una sbucciatura, in montagna non puoi avere la sicurezza assoluta, fa parte del "gioco".
Una salita senza tensione è impossibile, la paura deve far parte del bagaglio di qualsiasi alpinista, dal più bravo al principiante; la paura consapevole (non quella isterica, che colpisce il principiante che si cimenta su cose non alla sua portata) fa bene e impedisce di prendersi rischi inutili.
Una sosta attrezzata per una doppia deve essere fatta con tutti i crismi, si piantano due, tre chiodi, si passa una fettuccia di corda attorno ad una sporgenza della roccia, al limite si lascia anche del materiale costoso (perchè al termine di una doppia, ovviamente, quello che è rimasto su rimane li, mentre sfili la corda), e poi si unisce il tutto con un cordino.
Però la roccia marcia si rompe, il ghiaccio cade, le pietre volano e spaccano i chiodi, ne so qualcosa io :D
LuVi
No no no...mi cago addosso solo al pensiero. Grazie della spiega Lù, ero curioso di capire.
Ciao. Ale
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