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View Full Version : Telecom si riorganizza e nasce «Open Access» per la gestione indipendente della rete


Lord Archimonde
13-02-2008, 17:56
Da sole24ore online:

"Telecom Italia ha varato una riorganizzazione delle attività che prevede la creazione di una divisione autonoma e separata dalle funzioni commerciali per gestire la rete d'accesso del Gruppo. La struttura si chiamerà «Open Access» e dipenderà dalla nuova direzione Technology & Operations, affidata a affidata a Stefano Pileri. L'obiettivo della riorganizzazione è di aumentare l'efficienza, sviluppare l'innovazione, ridurre i costi e dare maggiore trasparenza alla rete d'accesso.


La direzione Technology & Operations è articolata in quattro strutture. Oltre a «Open access», figurano «Network», «Information technology» e «Technical infrastructures»

Open access garantirà sviluppo e manutenzione delle infrastrutture della rete di accesso, il presidio dei processi di delivery (attivazione) e assistenza dei servizi relativi. La nuova struttura Open access dovrà gestire in modo indipendente e trasparente la rete d'accesso. La divisione avrà il compito di assicurare agli altri operatori e ai clienti interni un servizio sempre più efficiente e in linea con le aspettative del mercato, e con le indicazioni più volte espresse dall'Autorità per le comunicazioni, all'interno di un percorso che la stessa Autorità per le telecomunicazioni ha già delineato. L'attività sarà completamente autonoma e separata da quella delle funzioni commerciali.


Network si occuperà dell'innovazione tecnologica, della pianificazione tecnica e architetturale delle reti tlc, le attività di sviluppo, realizzazione e manutenzione della piattaforma di backbone e delle piattaforme regionali. Information technology dovrà presidiare l'innovazione, lo sviluppo e l'esercizio delle infrastrutture e dei sistemi informativi per il business e le operations per le telecomunicazioni. Istituita anche la figura del Chief information officer (Cio) che guiderà appunto la divisione Information technology.Technical infrastructures assicura il presidio di immobili e impianti del gruppo. La costituzione delle nuove realtà dovrebbe consentire all'azienda di focalizzarsi sul miglioramento dei livelli di qualità del servizio, sull'efficienza della rete, sulla revisione dei processi di customer care e di assistenza tecnica alla clientela e agli altri operatori.


«Sono soddisfatto - ha afferma il presidente dell'Authority Corrado Calabrò - della risposta che il nuovo management di Telecom Italia ha dato all'esigenza da me tante volte manifestata di una nuova e separata organizzazione per le attività connesse alla rete di accesso di Telecom Italia. L'Autorità, com'è ovvio, si riserva una valutazione compiuta del progetto Open Access anche all'esito della presentazione di impegni precisi sulla governance. Il nostro giudizio oggi è comunque decisamente positivo. Le nostre indicazioni principali sulla separazione funzionale (i 13 punti che avevamo indicato nella consultazione pubblica) appaiono in buona misura soddisfatte.

«Nel corso del prossimo mese - ha spiegato ancora Calabrò - nell'ambito del procedimento che abbiamo aperto nel dicembre scorso, lavoreremo con Telecom Italia e con tutte le parti interessate per affinare il sistema di governance e dei controlli sulle funzioni di Open Access». (M.Cia) "

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/02/telecom-open-acces.shtml?uuid=06e819a8-da55-11dc-864a-00000e251029&DocRulesView=Libero

Forse qua interessa di più..:)

jarry
13-02-2008, 20:42
Non è buona volontà: sono stati costretti.
E' la risposta organizzativa di Telecom dopo che 2 anni di scontri con l' Autorità per le Comunicazioni rischiavano di concludersi in modo clamoroso : perdita della proprietà degli apparati di rete .
Così Bernabè ha detto: "E' meglio che gli investimenti li facciamo noi invece che la concorrenza".
Va detto però che Bernabè è oro rispetto ai predecessori.

gionnico
14-02-2008, 22:24
Non è buona volontà: sono stati costretti.
E' la risposta organizzativa di Telecom dopo che 2 anni di scontri con l' Autorità per le Comunicazioni rischiavano di concludersi in modo clamoroso : perdita della proprietà degli apparati di rete .
Così Bernabè ha detto: "E' meglio che gli investimenti li facciamo noi invece che la concorrenza".
Va detto però che Bernabè è oro rispetto ai predecessori.

Hanno FATTO BENE!

Hai ragione, gli è stato imposto di scorporare la rete: richiesta che non ha senso, basti vedere la situazione inglese con BT che è l'ultimo ISP nazionale
Telecom ha risposto furbamente, creando una divisione all'interno dell'azienda, sperando di liberarsi dall'obbligo per esempio di fornire una NGN in fibra ottica agli operatori (che non la vorrebbero nemmeno pagare).

Francamente non capisco come l'AGCOM possa rispondere subito positivamente: come un ebete IMHO, non posso credere che non si rendano conto della grossa fregatura proposta da telecom.
Secondo me se ne rendono conto ma vogliono prendere tempo con la situazione politica attuale.

Come dicevo, hanno fatto comunque bene, perché in caso di scorporo, la società che gestisce la rete non avrebbe più alcun interesse a sviluppare la rete: una soluzione di questo tipo richiederebbe che la rete fosse pubblica - cosa che ormai non è possibile (SIP manuteneva le reti in rame, telecom ha praticamente smesso).

Inoltre la telecom è un'azienda seria, non come tanti altri ISP locali che offrono servizi penosi cercando i massimi guadagni.

Leggevo che a Milano la telecom aveva proposto un mesetto fa (potrebbero essere anche 2 o 3) di mettere - in alcune zone - armadi VDSL. Questo richiede che dalla centrale all'armadio ci sia un collegamento in fibra ottica.
Ora, sotto terra o ci passi il rame o ci passi la fibra, tutt'e due non c'entrano e fare nuovi scavi/tubature ovviamente non conviene più.

Ebbene, alcuni ISP si sono "ribellati", perché volevano continuare ad avere la possibilità di fornire servizi di fonia/adsl tradizionale su rame - che costano meno.
Ma è ovvio che in VDSL gli ISP dovrebbero pagare di più, e che per passare la fibra è richiesto anche il loro contributo, dato che la sfrutterebbero.
Invece no, si vedono ISP che nascono come funghi e pretendono di guadagnare fornendo un servizio che qualcun'altro fa meglio - sovraccaricando tra l'altro le proprie linee a limiti inaccettabili (e qui parlo per esperienza personale).

pierodj
15-02-2008, 09:46
Invece no, si vedono ISP che nascono come funghi e pretendono di guadagnare fornendo un servizio che qualcun'altro fa meglio - sovraccaricando tra l'altro le proprie linee a limiti inaccettabili (e qui parlo per esperienza personale).

quoto, a mio avviso le cosiddette "wholesale" non dovrebbero proprio esistere.

mavelot
15-02-2008, 10:55
quoto, a mio avviso le cosiddette "wholesale" non dovrebbero proprio esistere.

Sono anche queste imposte per legge....

pierodj
15-02-2008, 11:12
Sono anche queste imposte per legge....

lo so ;)
il punto è che secondo me come legge è sbagliata :D

MaxRob
15-02-2008, 11:16
mi sembra una cosa buona.

"ridurre i costi e dare maggiore trasparenza alla rete d'accesso."


Cosa intendono per trasparenza?

gionnico
15-02-2008, 12:30
Cosa intendono per trasparenza?
Che si riferiscano alla fibra ottica? :D

A parte scherzi e a parte che sono tutte chiacchere, vogliono dare impressione di essere distaccati dagli apparati fisici di rete, almeno di avere un dipartimento dell'azienda che se ne occupa, evitando eventuali conflitti d'interesse.
(cosa che non accade, i conflitti d'interesse ci sono, ma sono fermati per legge.)


lo so ;)
il punto è che secondo me come legge è sbagliata :D
Appunto: passi che la loro rete devono fornirla a tutti. Certo l'hanno ereditata dalla SIP piripì piripà.
Ma:
1) Un operatore se vuole farlo deve almeno prendersi un DSLAM. La telecom al massimo può (come già accade) affittare i locali, oppure può dover partecipare alla spesa per posare la fibra tra DSLAM e NAS. Ma un operatore WS che non abbia DSLAM è un operatore virtuale che non ha alcun significato.

2) La rete già esistente come dicevo capisco che vada condivisa con gli ISP.
Ma l'eventuale nuova rete in fibra che si farebbe telecom non c'è motivo per cui dovrebbe essere condivisa. Ogni operatore potrebbe farlo (sempre che sia in ULL - ovvero abbia apparati a cui collegarla - altrimenti si ritorna al WS che è distruttivo come dicevo su 1) ). Telecom non ha alcun vantaggio sugli operatori seri.