View Full Version : Servizio sul tg1 su ricercatrice italiana
Sul tg1 delle 20 ho visto un servizio un pò sospetto: Ricercatrice italiana trova gene implicato in una malattia rara nei reni, intervista alla ricercatrice, una tipa di 30 anni, il giornalista dice è vero che ci sono difficoltà per le donne ad entrare nel mondo della ricerca? risponde la ricercatrice No lavoro in un gruppo fatto di molte donne. La seconda domanda molti giovani ricercatori italiani vanno all'estero è vero che si incontra difficoltà a rimanere in italia per i giovani ricercatori? Risposta Io non ho trovato nessuna difficoltà, lavoro in un ambiente di lavoro stimolante, dove siamo in continuo contatto con ricercatori stranieri.
Ora il punto è che mi sembra una visione un pò paradisiaca della ricerca italiana è possibile che un tg nell'ora di punta lanci un messaggio cosi distorto.
La notizia sembrava diretta a dare una visione distorta delle cose, non mi ha dato l'impressione che parlava della ricerca di per se.
Ora vorrei sapere da voi la vostra opinione in merito, se noi italiani ci meritiamo questo tipo di disinformazione?
Blue Spirit
12-02-2008, 20:33
Sul tg1 delle 20 ho visto un servizio un pò sospetto: Ricercatrice italiana trova gene implicato in una malattia rara nei reni, intervista alla ricercatrice, una tipa di 30 anni, il giornalista dice è vero che ci sono difficoltà per le donne ad entrare nel mondo della ricerca? risponde la ricercatrice No lavoro in un gruppo fatto di molte donne. La seconda domanda molti giovani ricercatori italiani vanno all'estero è vero che si incontra difficoltà a rimanere in italia per i giovani ricercatori? Risposta Io non ho trovato nessuna difficoltà, lavoro in un ambiente di lavoro stimolante, dove siamo in continuo contatto con ricercatori stranieri.
Ora il punto è che mi sembra una visione un pò paradisiaca della ricerca italiana è possibile che un tg nell'ora di punta lanci un messaggio cosi distorto.
La notizia sembrava diretta a dare una visione distorta delle cose, non mi ha dato l'impressione che parlava della ricerca di per se.
Ora vorrei sapere da voi la vostra opinione in merito, se noi italiani ci meritiamo questo tipo di disinformazione?
Anche a me ha dato una brutta impressione, e mi ha lasciato moooolto perplesso...lì per lì non credevo alle mie orecchie, mi sembrava tutta una manovra propagandistica...come ricercatore (anche se non nel campo medico) posso dire che a) si, è verissimo che ci sono molte donne ricercatrici b) è vero che spesso siamo stimolati dall'interazione con gli stranieri, specie nei convegni, è vero che ci possono essere stimoli importanti, soprattutto è verissimo che in quanto a competenze e capacità non temiamo il confronto con NESSUNO, anzi... ma la risposta alla domanda del giornalista "molti giovani ricercatori italiani vanno all'estero è vero che si incontra difficoltà a rimanere in italia per i giovani ricercatori" non può che essere ASSOLUTAMENTE SI, e qualsiasi cosa venga detta in contrasto con questa triste realtà denota scarsa informazione, volontà di non guardare in faccia la realtà o, peggio, malafede. E' inutile sottolineare che siamo il paese europeo che investe meno nella ricerca scientifica, che tanti ragazzi validi abbandonano il settore della ricerca per disperazione (per non dire "per fame", e non sto esagerando), tanto nessuno fa niente per noi, nè a sinistra nè (tantomeno) a destra. Per le cronache, ormai siamo stati superati anche da molti paesi considerati del "terzo mondo" come il brasile e il venezuela (lo so per esperienza diretta), dove i ricercatori vengono trattati assai meglio, sia in materia di strutture, che di laboratori, che di retribuzioni, che di agevolazioni di tutti i tipi. Quindi alla tua affermazione "la notizia sembrava diretta a dare una visione distorta delle cose, non mi ha dato l'impressione che parlava della ricerca di per se" non posso che replicare "ho avuto una spiacevole, analoga sensazione", anche perchè si è parlato pochissimo riguardo il tema centrale della scoperta fatta da questa ricercatrice...non si è capito nemmeno se appartenga ad una struttura privata, o pubblica, o cmq pubblica ma finanziata da privati...
Infatti sono rimasto perplesso + per la seconda domanda. Da quello che sento in giro essere assunto come ricercatore in italia è un impresa, secondo sono ampiamente sottopagati circa 1200 euro al mese (quelli all'inzio) e da quello che so sono solitamente sotto contratti precari. Loro invece sono andati a travera l'unica ricercatrice che non ha incontrato difficoltà, e francamente non ho capito neanche lo scopo di negare questo problema.
cuompagni pravda dice no essere frieddo uoggi ....
è que ieri stato truoppo caldo ...
:muro: :muro: :muro:
ormai i mass media sono a livello istituto-lvce ...
Varilion
12-02-2008, 22:28
Più che un servizio da telegiornale sembrava uno spot del mulino bianco.....quelli con la famigliola felice i prati in piazza e per le strade etc...
Il Tg1 è da un pò che fa questi servizi assolutamente fuorvianti: prende un caso eccezzionale per ogni settore e te lo presenta quasi a dirti che l'italia non è la merda che crediamo noi.
dr-omega
12-02-2008, 22:43
Il Tg1 è da un pò che fa questi servizi assolutamente fuorvianti: prende un caso eccezzionale per ogni settore e te lo presenta quasi a dirti che l'italia non è la merda che crediamo noi.
Il nuovo TG1 è la risposta a Studio Aperto.Preparatevi all'invasione di culi e tette!:O
Il Tg1 è da un pò che fa questi servizi assolutamente fuorvianti: prende un caso eccezzionale per ogni settore e te lo presenta quasi a dirti che l'italia non è la merda che crediamo noi.
Se la ricercatrice intervistata fosse veramente eccezionale avrebbe detto la verità, non avrebbe dipinto la stato dei ricercatori italiani cosi idiliaco.
Se la ricercatrice intervistata fosse veramente eccezionale avrebbe detto la verità, non avrebbe dipinto la stato dei ricercatori italiani cosi idiliaco.
Eccezionale nel senso che è un'eccezione, non che ha capacità eccezionali. :D
gigio2005
13-02-2008, 00:20
Niente risorse stop alla ricerca sul papilloma
Due anni fa scoprì e identificò una nuova variante dell’Hpv82, un virus responsabile del cancro alla cervice uterina. Oggi, all’ospedale Ascalesi, Angela Giannattasio, si ritrova a fare i turni all’accettazione. Non ha una stanza, non ha un laboratorio. Soprattutto, non ha soldi per continuare la ricerca e la diagnostica di un cancro che colpisce e uccide sempre più donne. La sua storia la racconta «Il Giornalista», periodico della Scuola di giornalismo di Salerno, diretto da Biagio Agnes, che sarà in edicola domenica, nell’articolo firmato da Emiliana Avellino. La Giannattasio accusa l’Asl «per la quale ci sono virus di serie A, che destano più attenzione, e altri di serie B che vengono messi da parte», contro i «raccomandati dalla politica» e «contro i privati come il Calcio Napoli al quale avevo chiesto un aiuto economico». Il risultato? «Nessuno, sia ente pubblico che privato si è fatto vivo». E poi, aggiunge, «io ad oggi sono rimasta in silenzio perché temevo anche di perdere il posto dopo venti anni di sacrifici, ma ora voglio parlare». Eppure una scoperta della Giannattasio è registrata alla Banca Genetica Mondiale, con la sigla «Hpv 82-Ba 10». Sigla dove la «B» sta per Bianca, il nome della madre, la «A» come Antuono, il nome del padre, e il 10 è il numero del calciatore Maradona, visto che la Giannattasio ha una passione per il Napoli. Ora, invece, tutto è fermo. «È ferma la diagnostica - dice - se viene una donna all’ospedale Ascalesi che vuole essere sottoposta ad esami per verificare se ha il papilloma virus io non posso fare nulla. Dopo innumerevoli proteste, mi hanno promesso che la diagnostica potrà riprendere, al momento è arrivato un kit solo per venti test ma, nel frattempo, io faccio i turni all’accettazione e quelli di urgenza, e molte donne rischiano di morire». Eppure di appelli la Giannattasio ne ha lanciati, anche al Calcio Napoli. «Mi ero rivolta al dg Pier Paolo Marino per cercare di avere fondi al fine di portare avanti la ricerca e la diagnostica, ma nessuno si è fatto vivo - ribadisce - forse al presidente Aurelio De Laurentiis neanche glielo hanno detto. Vuol dire che lo faccio io ora, presidente mi aiuti lei». «Quello della ricerca è un mondo dove è vero che vanno avanti i figli dei cosiddetti baroni - conclude - io sono figlia della ricerca, di anni di studi, di sacrifici. Sono soprattutto figlia di un obiettivo, fare il massimo per aiutare gli altri. E non dimentichiamo che la ricerca salva davvero la vita».
http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20080209&ediz=NAZIONALE&npag=38&file=SPALLA.xml&type=STANDARD
Niente risorse stop alla ricerca sul papilloma
Due anni fa scoprì e identificò una nuova variante dell’Hpv82, un virus responsabile del cancro alla cervice uterina. Oggi, all’ospedale Ascalesi, Angela Giannattasio, si ritrova a fare i turni all’accettazione. Non ha una stanza, non ha un laboratorio. Soprattutto, non ha soldi per continuare la ricerca e la diagnostica di un cancro che colpisce e uccide sempre più donne. La sua storia la racconta «Il Giornalista», periodico della Scuola di giornalismo di Salerno, diretto da Biagio Agnes, che sarà in edicola domenica, nell’articolo firmato da Emiliana Avellino. La Giannattasio accusa l’Asl «per la quale ci sono virus di serie A, che destano più attenzione, e altri di serie B che vengono messi da parte», contro i «raccomandati dalla politica» e «contro i privati come il Calcio Napoli al quale avevo chiesto un aiuto economico». Il risultato? «Nessuno, sia ente pubblico che privato si è fatto vivo». E poi, aggiunge, «io ad oggi sono rimasta in silenzio perché temevo anche di perdere il posto dopo venti anni di sacrifici, ma ora voglio parlare». Eppure una scoperta della Giannattasio è registrata alla Banca Genetica Mondiale, con la sigla «Hpv 82-Ba 10». Sigla dove la «B» sta per Bianca, il nome della madre, la «A» come Antuono, il nome del padre, e il 10 è il numero del calciatore Maradona, visto che la Giannattasio ha una passione per il Napoli. Ora, invece, tutto è fermo. «È ferma la diagnostica - dice - se viene una donna all’ospedale Ascalesi che vuole essere sottoposta ad esami per verificare se ha il papilloma virus io non posso fare nulla. Dopo innumerevoli proteste, mi hanno promesso che la diagnostica potrà riprendere, al momento è arrivato un kit solo per venti test ma, nel frattempo, io faccio i turni all’accettazione e quelli di urgenza, e molte donne rischiano di morire». Eppure di appelli la Giannattasio ne ha lanciati, anche al Calcio Napoli. «Mi ero rivolta al dg Pier Paolo Marino per cercare di avere fondi al fine di portare avanti la ricerca e la diagnostica, ma nessuno si è fatto vivo - ribadisce - forse al presidente Aurelio De Laurentiis neanche glielo hanno detto. Vuol dire che lo faccio io ora, presidente mi aiuti lei». «Quello della ricerca è un mondo dove è vero che vanno avanti i figli dei cosiddetti baroni - conclude - io sono figlia della ricerca, di anni di studi, di sacrifici. Sono soprattutto figlia di un obiettivo, fare il massimo per aiutare gli altri. E non dimentichiamo che la ricerca salva davvero la vita».
http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20080209&ediz=NAZIONALE&npag=38&file=SPALLA.xml&type=STANDARD
Questo è il vero stato della ricerca in italia, ecco perchè fa ancora + ribrezzo l'operazione fatta dal Tg1.
John Cage
13-02-2008, 03:14
Sul tg1 delle 20 ho visto un servizio un pò sospetto: Ricercatrice italiana trova gene implicato in una malattia rara nei reni, intervista alla ricercatrice, una tipa di 30 anni, il giornalista dice è vero che ci sono difficoltà per le donne ad entrare nel mondo della ricerca? risponde la ricercatrice No lavoro in un gruppo fatto di molte donne. La seconda domanda molti giovani ricercatori italiani vanno all'estero è vero che si incontra difficoltà a rimanere in italia per i giovani ricercatori? Risposta Io non ho trovato nessuna difficoltà, lavoro in un ambiente di lavoro stimolante, dove siamo in continuo contatto con ricercatori stranieri.
Ora il punto è che mi sembra una visione un pò paradisiaca della ricerca italiana è possibile che un tg nell'ora di punta lanci un messaggio cosi distorto.
La notizia sembrava diretta a dare una visione distorta delle cose, non mi ha dato l'impressione che parlava della ricerca di per se.
Ora vorrei sapere da voi la vostra opinione in merito, se noi italiani ci meritiamo questo tipo di disinformazione?
Hai perfettamente ragione. Hai colto benissimo il significato di quel servizio. Peccato che molti non capiscano queste cose così palesi.. :muro:
Io sono figlio di nessuno. Mio padre è un operaio in pensione. Mia madre una casalinga. Un mio professore mi ha proposto di fare la tesi per un istituto del CNR. Il mio attuale capo ha visto quanto valgo. Ma poichè le assunzioni erano e sono bloccate, sono andato avanti ad assegni di ricerca. Ora ho un contratto a TD di ricerca che mi da gli stessi diritti di un ricercatore normale, a parte il TI (ma sembra che nessuno sia mai stato licenzioato con questo contratto e prima o poi dovrei essere assunto a TI). Niente mi è stato regalato. Concorsi per l'assegno di ricerca e per il contratto. Si è presentata altra gente, meno titolata di me (dei fisici o matematici per un compito prettamente informatico) ed ho vinto io. Nel mio istituto è anche capitato che ha vinto qualcuno che non era previsto. Perchè il massimo che fanno è ritagliare il concorso attorno al probabile candidato. Ma di più non possono fare. Anche perchè se prendono un incompetente ci rimettono: con i fondi statali il CNR ci paga a stento l'ordinaria amministrazione. Macchinari, computer, assegni e borse e addirittura stipendi dei ricercatori ordinari devono essere caricati su qualche commessa (pagata da privati) o progetto europeo. Se non produci nulla di interessante non hai commesse. Senza commesse, non hai soldi. Senza soldi... Beh... L'istituto chiude e i ricercatori vengono assorbiti da quanche altro istituto... E i precari si fregano, ovviamente... L'ultimo concorso per ricercatori a TI è stato nel 2004. Ed hanno preso servizio ora a gennaio 2008...
Beh io conosco ricercatori e ricercatrici italiane in posti di eccellenza QUI in Italia (ST Microelectronics e Brembo).
Certo non bisogna essere bravi.....bisogna essere i migliori.....e anche di più :D
(mi tocca citare il Pelatone :muro: )
Blue Spirit
13-02-2008, 09:18
Beh io conosco ricercatori e ricercatrici italiane in posti di eccellenza QUI in Italia (ST Microelectronics e Brembo).
Certo non bisogna essere bravi.....bisogna essere i migliori.....e anche di più :D
(mi tocca citare il Pelatone :muro: )
Le aziende sono un caso a parte...e delle cattedrali nel deserto. All'estero si fa molta più ricerca, sia a livello di aziende, che di istituti di ricerca privati, per non parlare poi di quelli pubblici. E' qui il problema.
Le aziende sono un caso a parte...e delle cattedrali nel deserto. All'estero si fa molta più ricerca, sia a livello di aziende, che di istituti di ricerca privati, per non parlare poi di quelli pubblici. E' qui il problema.
Beh io posso dirti che al PoliMI di ricerca se ne fa, e pure in ambiti molto molto interessanti (almeno per il sottoscritto, ambito audio-informatico).....imho è il settore medico (e indotto) intasato.
Blue Spirit
13-02-2008, 12:25
Beh io posso dirti che al PoliMI di ricerca se ne fa, e pure in ambiti molto molto interessanti (almeno per il sottoscritto, ambito audio-informatico).....imho è il settore medico (e indotto) intasato.
ovvio che si faccia ai politecnici di milano e torino... se ne fa tanta anche da noi, pur avendo una quasi totale assenza di finanziamenti priivati (quelli pubblici fanno ridere, ma è un problema generalizzato), figurati lì...ma se facciamo un discorso su scala nazionale, la situazione è comunque tragica...soprattutto per la tutela (nulla) nei confronti dei ricercatori (e questo vale ovunque, anche a milano, sebbene in misura leggermente minore per via dei finanziamenti privati largamente superiori alla media), e la carenza di strutture ed apparecchiature...il filo conduttore è da cercarsi anzitutto nella carenza cronica di finanziamenti pubblici di base...proprio il punto in cui siamo ultimi nella comunità europea, e non solo...
ovvio che si faccia ai politecnici di milano e torino... se ne fa tanta anche da noi, pur avendo una quasi totale assenza di finanziamenti priivati (quelli pubblici fanno ridere, ma è un problema generalizzato), figurati lì...ma se facciamo un discorso su scala nazionale, la situazione è comunque tragica...soprattutto per la tutela (nulla) nei confronti dei ricercatori (e questo vale ovunque, anche a milano, sebbene in misura leggermente minore per via dei finanziamenti privati largamente superiori alla media), e la carenza di strutture ed apparecchiature...il filo conduttore è da cercarsi anzitutto nella carenza cronica di finanziamenti pubblici di base...proprio il punto in cui siamo ultimi nella comunità europea, e non solo...
Beh su questo ti invito a chiedere il parere di GPC che ha ben esposto la sua esperienza qui sul forum, non si tratta solo di un problema di finanziamenti ma di motivazione :D
Il problema forse si sente meno nell'area dell'informatica, anche perchè molti trovano uno sblocco occupazionale, ma se chiedi a biologi, chimici e matematici il problema è molto più vasto c'è una conconcorrenza spietata, ora mi chiedo è possibile che in altri paesi queste categorie sono ricercate e ben pagate mentre qui in italia devono fare letterlmente la fame?
Da quello che ho visto l'unica buona opportunità di lavoro per un biologo (sono direttamente interessato) è andare all'estero.
Poi volevo chiedere a bjt2 se le strutture messe a disposizione sono adeguate, tutti i biologi che ho sentito dicono che siamo abbastanza indietro anche sotto questo punto di vista.
trallallero
13-02-2008, 14:06
Il Tg1 è da un pò che fa questi servizi assolutamente fuorvianti: prende un caso eccezzionale per ogni settore e te lo presenta quasi a dirti che l'italia non è la merda che crediamo noi.
lodevole no ? almeno diffonde un pò di sano ottimismo :O
Niente risorse stop alla ricerca sul papilloma
http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20080209&ediz=NAZIONALE&npag=38&file=SPALLA.xml&type=STANDARD
Ma il papilloma virus non era quello che provoca tumori del collo dell'utero, e per il quale esiste un vaccino che in Italia ha trovato l'opposizione del comitato bioetico del Gemelli, secondo il quale una vaccinazione a tappeto delle adolescenti favorirebbe comportamenti sessuali incontrollati?
Ma il papilloma virus non era quello che provoca tumori del collo dell'utero, e per il quale esiste un vaccino che in Italia ha trovato l'opposizione del comitato bioetico del Gemelli, secondo il quale una vaccinazione a tappeto delle adolescenti favorirebbe comportamenti sessuali incontrollati?
Idiozia cavalcante:mad:
Ma il papilloma virus non era quello che provoca tumori del collo dell'utero, e per il quale esiste un vaccino che in Italia ha trovato l'opposizione del comitato bioetico del Gemelli, secondo il quale una vaccinazione a tappeto delle adolescenti favorirebbe comportamenti sessuali incontrollati?
Yes.....e costa pure un bordello di soldi :muro:
Francamente, non riesco proprio a capire perchè una ricercatrice del genere si ostini a restare in Italia, e soprattutto a Napoli :muro: :muro: (e lo dice uno che a Napoli ci ha vissuto per 30 anni).
Il problema forse si sente meno nell'area dell'informatica, anche perchè molti trovano uno sblocco occupazionale, ma se chiedi a biologi, chimici e matematici il problema è molto più vasto c'è una conconcorrenza spietata, ora mi chiedo è possibile che in altri paesi queste categorie sono ricercate e ben pagate mentre qui in italia devono fare letterlmente la fame?
Da quello che ho visto l'unica buona opportunità di lavoro per un biologo (sono direttamente interessato) è andare all'estero.
Poi volevo chiedere a bjt2 se le strutture messe a disposizione sono adeguate, tutti i biologi che ho sentito dicono che siamo abbastanza indietro anche sotto questo punto di vista.
Il mio istituto è ospitato in un policlinico universitario. Pazienti, medici e macchinari non mancano. E neanche i finanziamenti: trial clinici di farmaci pagati da ditte farmaceutiche, sperimentazione di nuove metodiche o macchinari, ecc... Il nostro istituto è fortunato... O forse siamo noi che siamo bravi... :D
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.