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View Full Version : Aborto, blitz della polizia nella clinica ostetrica


Trabant
12-02-2008, 15:24
http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900

Aborto, blitz della polizia nella clinica ostetrica

"Nessuna violazione della 194"

Una donna abortisce un feto malformato nato morto e dopo venti minuti arrivano gli agenti in corsia. Pazienti e personale interrogati, sequestrata la cartella clinica. L'Unione delle donne denuncia il clima da caccia alle streghe e annuncia una manifestazione di piazza
Blitz della polizia al Nuovo Policlinico. Sette uomini in divisa si sono presentati ieri pomeriggio nella Clinica Ostetrica per indagare su un´interruzione di gravidanza effettuata su una 39 enne che aveva in grembo un feto malformato. Il sospetto delle forze dell´ordine, dicono i medici, sarebbe nato da una denuncia anonima secondo cui la donna avrebbe ottenuto un aborto fuori legge per disfarsi del neonato.

A svelare che si trattava di un equivoco è stato Francesco Leone, responsabile del Servizio Ivg arrivato in clinica proprio durante il blitz. «Abbiamo praticato l´interruzione di gravidanza terapeutica nel secondo trimestre», ha spiegato lo specialista, «quindi nei termini di legge. D´altronde il feto era affetto da una grave malattia congenita». «L´espulsione del feto», ha raccontato Leone, «è avvenuta alle 18 e gli agenti sono arrivati dopo 20 minuti». E in reparto è successo il finimondo.

Tre uomini hanno raggiunto la corsia dove era ricoverata la donna. L'hanno interrogata chiedendole i particolari della gravidanza, poi sono passati alla degente che le stava vicino, e anche lei è stata interrogata. Intanto altri due agenti hanno chiesto notizie a un´infermiera del reparto e altri quattro hanno voluto sapere dagli specialisti i particolari tecnici. «Mi è sembrato - ha detto Leone - un atto spropositato, neanche fosse stato un blitz anticamorra».

Gli agenti hanno acquisito la cartella clinica su autorizzazione del pm. E oggi è arrivata la dura condanna dell'Udi, l'Unione delle donne in Italia. La storica associazione ha preso posizione su quanto avvenuto al Policlinico dell'Università Federico II. "Si trattava - hanno dichiarato le portavoci - di un aborto terapeutico alla quarta settimana, regolarmente effettuato nel rispetto della legge 194 e della salute della donna che ha subito l'intervento e che ha espulso, peraltro, un feto morto". Stando alla lettura che danno dell'episodio, i medici, di fronte ad un inedito agire della forza pubblica, hanno tutelato la donna, ma non hanno potuto evitare il sequestro del materiale abortivo e della fotocopia della cartella (anonima) della paziente. Gli agenti, sempre secondo quanto riferisce l'Udi, hanno poi intimidito la vicina di letto della donna, esortandola a testimoniare in quel momento altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice.

L'Udi denuncia "il clima che sta montando contro le donne, nel nostro paese e nel caso specifico in Campania, che genera procedure ai limiti della legittimità, ma soprattutto contrarie ad ogni buon senso" e dà appuntamento a tutte le donne napoletane per giovedì prossimo, in piazza Vanvitelli, alle ore 17. "La nostra mobilitazione - affermano - partirà da Napoli e diventerà vigilanza e presidio permanente in ogni piazza d'Italia. Autodenciamoci tutte per aver deciso nella nostra vita".
(12 febbraio 2008)
Beh, certo che se è vero, si vede che per le FdO a Napoli non c'è molto lavoro da fare, evidentemente è una città tutto sommato tranquilla se possono permettersi di impiegare 7 agenti per un'operazione del genere :stordita:

Senza Fili
12-02-2008, 15:45
http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900

Aborto, blitz della polizia nella clinica ostetrica


Beh, certo che se è vero, si vede che per le FdO a Napoli non c'è molto lavoro da fare, evidentemente è una città tutto sommato tranquilla se possono permettersi di impiegare 7 agenti per un'operazione del genere :stordita:




Sempre la solita storia...molto più facile e meno rischioso fare "operazioni" bluff del genere, piuttosto che rischiare andando a stanare ladri e criminali veri...

Sp4rr0W
12-02-2008, 15:46
Cioè ma siamo pazzi??? Questa povera donna già aveva subito un trauma e questi hanno pure avuto il coraggio di interrogarla?

Ma in che cavolo di paese viviamo? Mi sa che perfino l'Afghanistan è più civile

the_joe
12-02-2008, 15:57
Cioè ma siamo pazzi??? Questa povera donna già aveva subito un trauma e questi hanno pure avuto il coraggio di interrogarla?

Ma in che cavolo di paese viviamo? Mi sa che perfino l'Afghanistan è più civile

*

etzocri
12-02-2008, 16:06
per una denuncia anonima :muro:

lowenz
12-02-2008, 16:16
Ma se il feto è nato morto che aborto indotto sarebbe? :confused: :mbe:

attix
12-02-2008, 16:18
qua si mette male...

Lorekon
12-02-2008, 16:26
iniziamo a cogliere i primi frutti della campagna iniziata ormai un annetto fa...

Sp4rr0W
12-02-2008, 16:39
qui ci vuole una nuova rivoluzione però stavolta il vaticano devono raderlo al suolo :D

radiovoice
12-02-2008, 17:29
Al solito in Itaglia ci facciamo traviare dalle cazzate di questo o quel politico, di questo o quel predicatore (e spesso è la stessa cosa) e spesso con consguenze inaccettabili, come in questo caso...
E intanto i problemi veri vanno a farsi benedire.
Quando impareremo a fare le cose e a valutarle cum intelligentia? :O

FastFreddy
12-02-2008, 17:34
Scusate, ma secondo voi tutta la vicenda delle denunce per aborti clandestini praticati nelle cliniche private di esimi primari come sono venute fuori?

Un'improvvisa presa di coscienza da parte dei medici implicati oppure è stato frutto dei controlli effettuati dalle forze dell'ordine?

Mi stupisco che ci si scandalizzi per un semplice controllo del rispetto delle regole. In questo caso le rispettavano, meglio così...

Hitman04
12-02-2008, 17:50
No comment. Talebani.

Hitman04
12-02-2008, 17:51
Scusate, ma secondo voi tutta la vicenda delle denunce per aborti clandestini praticati nelle cliniche private di esimi primari come sono venute fuori?

Un'improvvisa presa di coscienza da parte dei medici implicati oppure è stato frutto dei controlli effettuati dalle forze dell'ordine?

Mi stupisco che ci si scandalizzi per un semplice controllo del rispetto delle regole. In questo caso le rispettavano, meglio così...

7 Agenti per questo, invece che piuttosto pattugliare la città? lol

FastFreddy
12-02-2008, 17:58
7 Agenti per questo, invece che piuttosto pattugliare la città? lol

Beh questo è un altro discorso, un pò come vedere 5 vigili urbani che controllano lo stesso incrocio....

( A mia mamma, dopo uno scippo in cui era rimasta ferita, son venuti in tre a trovarla in ospedale per raccogliere la denuncia)

Raven
12-02-2008, 18:19
Cioè ma siamo pazzi??? Questa povera donna già aveva subito un trauma e questi hanno pure avuto il coraggio di interrogarla?

Ma in che cavolo di paese viviamo? Mi sa che perfino l'Afghanistan è più civile

*

Alexi@
12-02-2008, 18:28
Scusate, ma secondo voi tutta la vicenda delle denunce per aborti clandestini praticati nelle cliniche private di esimi primari come sono venute fuori?

Un'improvvisa presa di coscienza da parte dei medici implicati oppure è stato frutto dei controlli effettuati dalle forze dell'ordine?

Mi stupisco che ci si scandalizzi per un semplice controllo del rispetto delle regole. In questo caso le rispettavano, meglio così...

1) il Nuovo Policlinico di Napoli in cui è avvenuto il bliz è una clinica privata?
2) Mandare 7 agenti per un intervento del genere è assurdo
3) "Esortare" addirittura la testimonianza della vicina di stanza è vergognoso
4) I controlli sono sempre necessari,ma non in quel modo, infliggere ulteriore dolore ad una donna che aveva dovuto già prendere una dolorosissima e difficilissima decisione doveva essere evitato

lowenz
12-02-2008, 18:49
Scusate se mi ripeto, ma se il feto è stato espulso GIA' MORTO come può essere aborto? :boh:

FastFreddy
12-02-2008, 19:21
1) il Nuovo Policlinico di Napoli in cui è avvenuto il bliz è una clinica privata?


No, ma ciò non esclude che qualcuno possa venir meno alle prescrizioni della legge. Era un esempio tanto per dire che far controlli mi sembra legittimo.

Raven
12-02-2008, 19:28
No, ma ciò non esclude che qualcuno possa venir meno alle prescrizioni della legge. Era un esempio tanto per dire che far controlli mi sembra legittimo.

Certo... ma hanno COMPLETAMENTE sbagliato modi e tempi... hanno fatto un "blitz" come se si trattasse di un boss della mala! :muro:
7 AGenti?!... avevano paura che il feto scappasse?!... :rolleyes: E ci voleva tanto ad usare un po' più di rispetto per la signora (interrogata per ORE subito dopo l'intervento)?!...

FastFreddy
12-02-2008, 19:32
Certo... ma hanno COMPLETAMENTE sbagliato modi e tempi... hanno fatto un "blitz" come se si trattasse di un boss della mala! :muro:
7 AGenti?!... avevano paura che il feto scappasse?!... :rolleyes: E ci voleva tanto ad usare un po' più di rispetto per la signora (interrogata per ORE subito dopo l'intervento)?!...


Leggi sopra.

P.s.
Dove l'hai letto che l'hanno interrogata per ORE? :confused:

Fil9998
12-02-2008, 19:50
qui ci vuole una nuova rivoluzione però stavolta il vaticano devono raderlo al suolo :D

...


hai voglia... 60-70% dei politici fan di tutto per ingraziarselo...

ci sarebbe sempre l'opzione 3x2 ... ma non credo che l'italia ne uscirebbe granchè bene...

Fil9998
12-02-2008, 19:54
Scusate se mi ripeto, ma se il feto è stato espulso GIA' MORTO come può essere aborto? :boh:

vabbhè...



qua palesemente la cosa è montata ad arte da taleban-cristiani...


... ma anche no ...


... viste le reazioni e visto il famoso qui prodest... si potrebbe ipotizzare che sia stato proprio qualcuno dei medici -evidentemente non in sintonia con la CEI- a chiamare l'arma generando questo can can mediatico in cui le posizioni clericali vengono dipinte -imho quali sono- come quelle di intransigenti visionari millennaristi filo-medievali.

Raven
12-02-2008, 20:03
Leggi sopra.

Mi era sfuggito! :p


P.s.
Dove l'hai letto che l'hanno interrogata per ORE? :confused:

Mi pare alla radio... "sentita per più di un'ora..." ocio però che in effetti non ci metterei la mano sul fuoco, eh... :stordita:

Comunque la sostanza non cambia... :O

LUVІ
13-02-2008, 06:48
Questi sono fuori di testa.
E non mi riferisco certo alla magistratura ed alle fdo che hanno, di fatto, eseguito in buona fede degli atti dovuti, ma a chi, privato cittadino, si fa bruciare il cervello dal vaticano, da ferrara e dal berlusconi di turno.

LuVi

Amu_rg550
13-02-2008, 07:36
Parla la donna vittima del blitz della polizia dopo l'aborto
"Dai poliziotti un vero terzo grado, penso ad una denuncia"
"Sarebbe stato il primo figlio un dolore non farlo nascere"



NAPOLI - "Mi hanno trattata in un modo assurdo. Interrogata come se avessi fatto chissà che. E invece io soffrivo, quel figlio lo volevo a tutti i costi. Mai avrei abortito se non avessi avuto quel terribile verdetto".
Silvana, napoletana, vive ad Arzano (un paese alle porte di Napoli) con la mamma. Magra, poco più di un metro e 60. Sta per essere dimessa dal reparto di Ostetricia del Nuovo Policlinico dove è ricoverata da giovedì scorso. Ed è qui che l'altro ieri è stata sottoposta a un duro interrogatorio da cui non si è ancora ripresa. "Ero appena rientrata dalla sala operatoria", sibila con un filo di voce.

Come e quando ha saputo che il bimbo aveva una grave malattia?
"Ho 39 anni e mi era sembrato indispensabile sottopormi all'amniocentesi. L'ho fatto alla sedicesima settimana nell'ospedale di Frattamaggiore, non lontano da dove abito. Era il 18 gennaio e il referto con la diagnosi me l'hanno consegnato il 31. Sul foglio c'era scritto "Sindrome di Klinefelter". Poi mi hanno tradotto il significato, una cosa terribile".

Una brutta malattia?
"Sì, un difetto dei cromosomi che poteva comportare ritardo mentale, problemi al cuore, diabete e l'assenza di alcuni ormoni".

Ed è così che ha deciso di abortire?
"Non c'era altra scelta. Appena mi hanno comunicato che mio figlio sarebbe stato un malato per tutta la sua vita, non ho avuto dubbi. Ho deciso al momento, d'istinto: abortisco. Anche se sapevo che per me rappresentava una scelta particolarmente dolorosa. Mai avrei messo al mondo, da sola visto che non sono sposata, un bimbo in condizioni così gravi per il resto dei suoi giorni. E per favore che nessuno si permetta di parlarmi di egoismo, la mia è stata una scelta che va nella direzione opposta".

Quando è andata la prima volta al Policlinico?
"Il 31 gennaio, per sottopormi a tutte le indagini preliminari, dai prelievi di sangue all'elettrocardiogramma, compresa la visita dallo psichiatra".

E che le ha detto?
"Che la mia salute psichica sarebbe stata a rischio se non abortivo. E venerdì scorso mi sono ricoverata nel reparto di Ostetricia dove avevo conosciuto il dottor Leone. A lui avevo portato il referto e poi manifestato la volontà di abortire. La decisione è stata mia. Nessuno è intervenuto in questo senso. Il giorno prima ero stata anche al Cardarelli per sottopormi a consulenza genetica, me lo avevano chiesto gli specialisti del Policlinico per spiegarmi meglio la situazione del bimbo e della sua patologia. Intanto ero entrata nella 21esima settimana".

Nei termini di legge.
"Certo. Mi avevano comunicato che si poteva fare entro la 23esima settimana. Per tre giorni mi hanno somministrato i farmaci per stimolare le contrazioni dell'utero. Ma lunedì alle 11 il medico mi ha rifatto l'ecografia e si è accorto che il feto era morto".

Quindi?
"Ho continuato con la terapia e finalmente alle 6 e mezza di sera ho abortito. Poi mi hanno portato in sala operatoria e, con l'anestesia, mi hanno ripulito l'utero".

E infine, di nuovo in corsia.
"Sì, e lì ci ho trovato una poliziotta pronta a interrogarmi. Non capivo cosa stava succedendo, ero ancora sotto l'effetto dell'anestesia".

Cosa le ha chiesto?
"Mi ha bombardato di domande. Mi ha fatto terzo grado: come era successo, perché avevo abortito, chi era il padre. Addirittura se avevo pagato".

Pagato chi?
"Sospettavano che avessi dato soldi ai medici per abortire. Insistevano. E poi sono passati anche a Veronica, la compagna di stanza ricoverata per gravidanza a rischio. Mi sono trovata in una situazione assurda appena fuori dalla sala operatoria".

Sporgerà denuncia?
"Ci sto pensando, visto il trattamento che la polizia mi ha riservato, avendo già affrontato un trauma terribile che mi fa ancora soffrire".

(13 febbraio 2008)

http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/napoli-aborto/parla-donna/parla-donna.html

no comment..

Korn
13-02-2008, 07:44
che paese e cattolicesino vomitevoli abbiamo...

FabioGreggio
13-02-2008, 07:48
Ricordiamo che queste cose succedono perchè ci sono reazionari che usano i media per fomentare l'odio contro chi abortisce.
Tipo Ferrara che farà un partito anti aborto e si unirà a Berlusconi.

Berlusconi aderirà alla nuova forza di Ferrara.
Il nano, la cui moglie abortì al settimo mese perchè gli dissero che il feto era malformato.

Al settimo mese è omicidio.

Ricordiamolo= centrodestra:antiabortisti.:mad:

fg

cocis
13-02-2008, 08:32
polizia vaticana -???? :confused: :muro:

nomeutente
13-02-2008, 09:00
qui ci vuole una nuova rivoluzione però stavolta il vaticano devono raderlo al suolo :D

Evitiamo

Fil9998
13-02-2008, 09:06
Ricordiamo che queste cose succedono perchè ci sono reazionari che usano i media per fomentare l'odio contro chi abortisce.
Tipo Ferrara che farà un partito anti aborto e si unirà a Berlusconi.

Berlusconi aderirà alla nuova forza di Ferrara.
Il nano, la cui moglie abortì al settimo mese perchè gli dissero che il feto era malformato.

Al settimo mese è omicidio.

Ricordiamolo= centrodestra:antiabortisti.:mad:

fg


*

certo ceh se da una parte e pure dall'altra si arriva a strumentalizzare l'aborto
per evitare di parlaer di indulti fatti per sarvare la casta, di conflitto di interessi mai affrontato da nessuno, di leggi ad personam, di magistrati rimossi se scomodi, di condannati che siedono in parlamento e in senato a puntellare entrambi gli schieramenti ...

nessuno dei nostri politici affronta 'sti argomenti, eh...

solo tifo da stadio ...

Ziosilvio
13-02-2008, 09:17
iniziamo a cogliere i primi frutti della campagna iniziata ormai un annetto fa...
qui ci vuole una nuova rivoluzione però stavolta il vaticano devono raderlo al suolo :D
Al solito in Itaglia ci facciamo traviare dalle cazzate di questo o quel politico, di questo o quel predicatore (e spesso è la stessa cosa) e spesso con consguenze inaccettabili, come in questo caso...
E intanto i problemi veri vanno a farsi benedire.
Quando impareremo a fare le cose e a valutarle cum intelligentia? :O
Questi sono fuori di testa.
E non mi riferisco certo alla magistratura ed alle fdo che hanno, di fatto, eseguito in buona fede degli atti dovuti, ma a chi, privato cittadino, si fa bruciare il cervello dal vaticano, da ferrara e dal berlusconi di turno.

LuVi
che paese e cattolicesino vomitevoli abbiamo...
Ricordiamo che queste cose succedono perchè ci sono reazionari che usano i media per fomentare l'odio contro chi abortisce.
Tipo Ferrara che farà un partito anti aborto e si unirà a Berlusconi.

Berlusconi aderirà alla nuova forza di Ferrara.
Il nano, la cui moglie abortì al settimo mese perchè gli dissero che il feto era malformato.

Al settimo mese è omicidio.

Ricordiamolo= centrodestra:antiabortisti.:mad:

fg
polizia vaticana -???? :confused: :muro:
Non mi è chiaro da quali punti, di entrambi gli articoli finora postati, si capisca che la signora ha passato il momentaccio che ha passato perché la polizia è stata in qualche modo "sobillata" dal Vaticano e/o dagli antiabortisti.

Tutto quello che ho letto, finora, è stato un accenno a una denuncia anonima.
Se questo è quanto accaduto, allora sembra più facile pensare a una cattiveria proveniente da una singola persona, la quale non si capisce perché debba rappresentare un intero gruppo.

FabioGreggio
13-02-2008, 09:29
Non mi è chiaro da quali punti, di entrambi gli articoli finora postati, si capisca che la signora ha passato il momentaccio che ha passato perché la polizia è stata in qualche modo "sobillata" dal Vaticano e/o dagli antiabortisti.

Tutto quello che ho letto, finora, è stato un accenno a una denuncia anonima.
Se questo è quanto accaduto, allora sembra più facile pensare a una cattiveria proveniente da una singola persona, la quale non si capisce perché debba rappresentare un intero gruppo.


Mettiamola giù terra terra così capisci quello che non riesci a capire.

Perchè incolpare Hitler o i nazisti se un ebreo era stanato e portato ai lagher, quando la colpa era del suo vicino di casa che con cattiveria ha denunciato la cosa?

fg

Ziosilvio
13-02-2008, 09:50
Perchè incolpare Hitler o i nazisti se un ebreo era stanato e portato ai lagher, quando la colpa era del suo vicino di casa che con cattiveria ha denunciato la cosa?
Perché se una persona può denunciarne un'altra per "essere ebreo", la causa sta nel regime nazista e nell'essenza della persona denunciata; mentre se la denuncia è per "violazione della legge sull'aborto", la causa sta nella legge sull'aborto e nel comportamento della persona denunciata.

Siamo su due livelli differenti, e il tuo paragone è poco sensato (anche se a te piacerebbe che lo fosse).

Senza dimenticare che, in genere, è proprio la reductio ad Hitlerum (http://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum) a non essere un argomento logico valido.

lowenz
13-02-2008, 09:51
Ma lunedì alle 11 il medico mi ha rifatto l'ecografia e si è accorto che il feto era morto.
Era già morto.....ergo non è aborto ergo la denuncia è stata fatta ad hoc per creare problemi alla donna.

LUVІ
13-02-2008, 09:53
Ricordiamo che queste cose succedono perchè ci sono reazionari che usano i media per fomentare l'odio contro chi abortisce.
Tipo Ferrara che farà un partito anti aborto e si unirà a Berlusconi.

Berlusconi aderirà alla nuova forza di Ferrara.
Il nano, la cui moglie abortì al settimo mese perchè gli dissero che il feto era malformato.

Al settimo mese è omicidio.

Ricordiamolo= centrodestra:antiabortisti.:mad:

fg

Quoto.

Non mi è chiaro da quali punti, di entrambi gli articoli finora postati, si capisca che la signora ha passato il momentaccio che ha passato perché la polizia è stata in qualche modo "sobillata" dal Vaticano e/o dagli antiabortisti.

Tutto quello che ho letto, finora, è stato un accenno a una denuncia anonima.
Se questo è quanto accaduto, allora sembra più facile pensare a una cattiveria proveniente da una singola persona, la quale non si capisce perché debba rappresentare un intero gruppo.

Si, certo, una cattiveria personale perchè questa tipa gli aveva rubato il ragazzo 19 anni prima :rolleyes:
Non c'è bisogno di una correlazione tecnica, per vedere una causalità fra quanto sta avvenendo nel mondo politico in questi ultimi anni e quello che una persona ritiene sia giusto dover denunciare, causando danni e sofferenze al prossimo inutilmente.

LuVi

FabioGreggio
13-02-2008, 09:55
Si, certo, una cattiveria personale perchè questa tipa gli aveva rubato il ragazzo 19 anni prima :rolleyes:
Non c'è bisogno di una correlazione tecnica, per vedere una causalità fra quanto sta avvenendo nel mondo politico in questi ultimi anni e quello che una persona ritiene sia giusto dover denunciare, causando danni e sofferenze al prossimo inutilmente.

LuVi

capito Luvi, ma se dobbiamo spiegare anche questi concetti elementari, allora ripassiamo anche gli aggettivi qualificativi...

fg

Ziosilvio
13-02-2008, 09:56
Non c'è bisogno di una correlazione tecnica, per vedere una causalità fra quanto sta avvenendo nel mondo politico in questi ultimi anni e quello che una persona ritiene sia giusto dover denunciare, causando danni e sofferenze al prossimo inutilmente.
Questo è un non sequitur, visto che causalità implica correlazione (è il viceversa, a non valere) e quindi, se si osserva una causalità, si osserva anche una correlazione.

LUVІ
13-02-2008, 10:13
Quisquilie, pinzillacchere :O
Io dico che la causalità con la crociata antiabortista e la denuncia anonima C'E'
Tu dici che la causalità non c'è perchè la denuncia anonima è partita per ragioni personali.

A questo punto, visto che la mia tesi è ampiamente e mediaticamente dimostrabile, a te dimostrare, con la conoscenza diretta della persona, che ci sia del risentimento personale alla base della denuncia.

LuVi

Ziosilvio
13-02-2008, 10:20
Io dico che la causalità con la crociata antiabortista e la denuncia anonima C'E'
E fin qui ci siamo.
Tu dici che la causalità non c'è perchè la denuncia anonima è partita per ragioni personali.
Io dico che la tua spiegazione non è l'unica possibile, e ne suggerisco un'altra.
La tua interpretazione "la causalità non c'è perchè la denuncia anonima è partita per ragioni personali" della mia frase "tutto quello che ho letto, finora, è stato un accenno a una denuncia anonima. Se questo è quanto accaduto, allora sembra più facile pensare a una cattiveria proveniente da una singola persona", poi, è semplicemente sbagliata, e non vale la pena di essere discussa oltre.
A questo punto, visto che la mia tesi è ampiamente e mediaticamente dimostrabile,
Ah, quindi ti appelli al vox populi vox dei?
a te dimostrare, con la conoscenza diretta della persona, che ci sia del risentimento personale alla base della denuncia.
Come ho spiegato, non era questa la mia tesi.
Come puoi immaginare, non ho interesse a dimostrare una tesi non mia, meno che mai con i metodi che fanno comodo alla tua causa.

matteo1
13-02-2008, 10:22
A me non torna la denuncia anonima vista la tipologia di intervento :confused:

Fritz!
13-02-2008, 10:27
Scusate se mi ripeto, ma se il feto è stato espulso GIA' MORTO come può essere aborto? :boh:

ma infatti nell'ordinanza hanno scritto "feticidio" (almeno pare a leggere i giornali)

una stronzata che non sta giuridicamente ne in cielo ne in terra

LUVІ
13-02-2008, 10:27
Ah, quindi ti appelli al vox populi vox dei?

No.
Casomai vox media vox populi.

Comunque ok, ci siamo abbastanza fraintesi ;)

LuVi

Ziosilvio
13-02-2008, 10:27
A me non torna la denuncia anonima vista la tipologia di intervento :confused:
Perché no?

lowenz
13-02-2008, 10:28
A me non torna la denuncia anonima vista la tipologia di intervento :confused:
Io voglio fare il delatore per rompere le balle a qualcuno e gli agenti posso fare un lavoretto facile facile e senza pericoli.....cosa c'è di più italiano di questo?

NIENTE.

Korn
13-02-2008, 10:30
Non mi è chiaro da quali punti, di entrambi gli articoli finora postati, si capisca che la signora ha passato il momentaccio che ha passato perché la polizia è stata in qualche modo "sobillata" dal Vaticano e/o dagli antiabortisti.

Tutto quello che ho letto, finora, è stato un accenno a una denuncia anonima.
Se questo è quanto accaduto, allora sembra più facile pensare a una cattiveria proveniente da una singola persona, la quale non si capisce perché debba rappresentare un intero gruppo.in nessun punto si capisce se la polizia sia al soldo vaticano, di certo è strano che proprio in questo periodo venga commessa una cosa del genere ancora più strano sottoporre la donna ad un interrogatorio duro, semmai dovrebberlo stati essere i medici sottoposti e non con metodi fa gestapo, ma ormai l'attacco alla 194 è frontale

Fritz!
13-02-2008, 10:31
Io voglio fare il delatore per rompere le balle a qualcuno e gli agenti posso fare un lavoretto facile facile e senza pericoli.....cosa c'è di più italiano di questo?

NIENTE.

Si ma un giudice deve aver basare le sue scelte su delle prove un minimo consistenti.

Se si organizzassero Blitz per ogni chiamata anonima avremmo bisogno di 100 milioni di poliziotti

matteo1
13-02-2008, 10:31
Perché no?

7 agenti per una denuncia anonima?Capisco mandarne 2 a valutare e poi nel caso altri a dare manforte.

Ziosilvio
13-02-2008, 10:35
Da Repubblica (http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/napoli-aborto/crudele-ideologia/crudele-ideologia.html):

(L'articolo sembra abbracciare la tesi "ideologica". Offre comunque degli spunti di riflessione. Metto in grassetto quelli che sembrano importanti a me.)

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L'ANALISI
La crudeltà dell'ideologia
di FRANCESCO MERLO

Cosa avrebbero fatto i sette agenti di polizia se in quell'ospedale di Napoli fossero arrivati durante l'operazione e non subito dopo? Avrebbero rimesso il feto dentro la donna? "Fermi tutti, in nome della legge: controabortisca o sparo!".

Davvero la polizia che a Napoli irrompe in sala operatoria e sequestra un feto malformato è roba da teatro del grottesco e della crudeltà, da dramma di Artaud. Sembra un episodio inventato per dimostrare la stupidità dei fanatici della vita ad oltranza, per far vedere a quale ferocia si può arrivare in nome di un principio nobile e astratto ridotto ad ossessione e sventolato come un'ideologia, persino elettorale.

È difficile anche ragionare dinanzi a questa violenza che è stata commessa a Napoli. Una violenza contro la legge, innanzitutto, perché l'aborto era terapeutico e quindi legittimo, nel pieno rispetto della 194. Anche se va detto forte e chiaro che l'oscenità dell'irruzione non sarebbe cambiata di molto se quell'aborto fosse stato ai limiti della legge o persino fuorilegge, come si era arrogato il diritto di credere il giudice napoletano, informato - nientemeno! - da una telefonata anonima.

Ed ecco la domanda che giriamo ai lettori: perché un giudice, che ha studiato il Diritto laico e che sa che la giustizia mai dovrebbe muoversi in base ad una qualsiasi convinzione religiosa; perché un giudice che si è formato in un'Italia civile e tollerante non capisce che ci sono ambiti delicatissimi nei quali comunque non si interviene con i blitz, con le sirene, con le manette e con le pistole? Amareggia e addolora che questo signor giudice di Napoli si sia comportato come il burocrate di quella ferocia ideologica che si sta diffondendo in Italia su temi sensibili - e l'aborto è fra questi - che invece richiedono silenzio, rispetto, solidarietà. È come se un diavolo collettivo, un diavolo arrogante che presume di incarnare la morale pubblica, avesse spinto giudice e poliziotti a trattare un'intera struttura ospedaliera - dagli amministratori ai medici, dagli anestesisti agli infermieri - come un covo sordido di mammane abortiste.

Solo il fanatismo, che come sempre nasce da un'intenzione apparentemente buona, può fare credere che i medici di Napoli non siano persone per bene ma stregoni sadici, allegri assassini di nascituri. Il signor giudice, mandando la polizia in sala operatoria, ha trasformato un luogo di lenimento della sofferenza in un quadro di Bosch. E alla fine invece di mostrare il presunto orrore della professione medica, ha mostrato tutta l'asfissia di un'altra professione, della sua professione.

Quante telefonate anonime riceve un giudice a Napoli? Davvero ad ogni telefonata ordina un blitz in tempo reale? E come ha misurato l'urgenza dell'intervento? E quali rei stava cercando? La mamma? Il papà? I medici e gli anestesisti? Cosa voleva mettere sotto sequestro preventivo: l'utero di quella donna? Adesso, a quella signora che, appena uscita dalla sala operatoria, è stata sottoposta ad un incredibile interrogatorio, bisognerebbe che lo Stato chiedesse scusa. L'hanno trattata come un'omicida, come una snaturata che si vuole sbarazzare di un feto alla ventunesima settimana. Hanno inventato per lei il reato di feticidio, hanno applicato contro di lei il loro stupido estremismo che inutilmente vorrebbe deformare e deturpare il buon cattolicesimo italiano in schemi da sermoneggiatori fondamentalisti, con tutto questo parlare di Dio e dividersi su Dio.

La polizia non ha sorpreso una gang di infanticidi ma una donna provata da un terribile dramma personale, costretta ad abortire per non mettere al mondo, nel migliore dei casi, un infelice menomato. Per questa signora come per tutti gli italiani, di destra e di sinistra, l'aborto è, qualche volta, una disgrazia necessaria. Perché il diritto all'aborto, in questo caso terapeutico, risponde sempre e comunque a una legislazione d'eccezione. Speriamo dunque che serva questo orribile episodio di Napoli a mostrare tutta la miseria di un'idea che attribuisce alla sinistra di questo infelice paese la voglia matta di abortire e alla destra invece la difesa della vita. Non è così. Non ci sono in Italia da un lato gli abortisti che ballano attorno ai feti e dall'altro gli antiabortisti che si organizzano in squadre di polizia. In questo paese per tutti, e anche per la legge, l'aborto è sempre una tragedia.

Ecco perché, prima che il clima diventi infernale, ci permettiamo una volta tanto nella vita di esser d'accordo con Silvio Berlusconi che ha sconsigliato a Giuliano Ferrara di presentare una lista elettorale "per la vita". C'è forse in Italia qualcuno "per la morte"?
Berlusconi ha aggiunto ieri che secondo lui il dibattito sull'aborto andrebbe tenuto lontano dalla campagna elettorale. Ha ragione. E non perché il dibattito non meriti l'attenzione e il rispetto che anche Ferrara merita.

È stato Ferrara a dichiarare al "Corriere" che mai egli vorrebbe incriminare una donna che ha abortito, e che non è a cambiare la legge 194 che aspira con la sua battaglia. Chi allora, secondo lui, ha armato di ferocia l'interventismo del giudice e dei poliziotti di Napoli? Si sa che i cattolici sostengono che la vita va protetta sin dal concepimento, col risultato estremo di giudicare ogni aborto come una violazione del quinto comandamento. I protestanti invece considerano la nascita come la soglia decisiva senza tuttavia negare che la morte del feto sia un danno per i genitori. Per gli ebrei lo statuto del feto è una questione controversa perché un feto nel ventre della madre è un progetto di vita in corso d'opera. Per i musulmani il feto diventa un persona umana a quattro mesi dal concepimento anche se si tratta di "una persona umana allo stato vegetativo".

Come si vede - e ci scusiamo per il necessario schematismo - le religioni si dividono. E anche la scienza si divide. Ma nessuno stato laico, nessun legislatore laico può risolvere per legge questa disputa e nessuna sentenza di qualche Cassazione può fissare il momento in cui il nascituro diventa un individuo da proteggere giuridicamente. Senza arroganza dunque lo stato laico ha stabilito quel giorno e quell'ora nell'atto di nascita. Prima, il feto e la donna che lo porta in grembo vengono tutelate da un legge che, per quanto carente, è una buona legge, che ha fatto progressivamente diminuire il numero degli aborti, ha insegnato alle italiane che il diritto all'aborto è una drammatica conquista, un'angosciosa soluzione d'eccezione, e che la destra e la sinistra per una volta non c'entrano nulla.

(13 febbraio 2008)

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matteo1
13-02-2008, 10:38
cut
, come si era arrogato il diritto di credere il giudice napoletano, informato - nientemeno! - da una telefonata anonima.


[B]Quante telefonate anonime riceve un giudice a Napoli? Davvero ad ogni telefonata ordina un blitz in tempo reale? E come ha misurato l'urgenza dell'intervento? E quali rei stava cercando?


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Ecco questo articolo sembra seguire il mio dubbio

beach_man
13-02-2008, 10:42
.... un'angosciosa soluzione d'eccezione, e che la destra e la sinistra per una volta non c'entrano nulla.
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Non ci metterei la mano sul fuoco.....non dimentichiamoci che ufficialmente o ufficiosamente siamo gia in campagna elettorale....:eekk:

matteo1
13-02-2008, 12:38
http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_13/aborto_pm_napoli_40849132-da23-11dc-be67-0003ba99c667.shtml

Ziosilvio
13-02-2008, 12:44
http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_13/aborto_pm_napoli_40849132-da23-11dc-be67-0003ba99c667.shtml
Riporto, evidenziando qualche punto:

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Blitz della polizia dopo un'Interruzione di gravidanza alla 21ma settimana
Aborto, bufera per il blitz della polizia
Il pm: «Solo un atto dovuto»
«Volevamo assicurarci che la legge fosse rispettata: c'era una segnalazione che indicava il contrario»

NAPOLI - «Nessun procedimento penale aperto, era solo un atto dovuto». Lo ha spiegato il pm di Napoli Vittorio Russo in merito agli accertamenti su un aborto alla 21ma settimana al policlinico del capoluogo campano. «Abbiamo soltanto inteso assicurarci che la legge fosse rispettata, dato che c'era una segnalazione che indicava il contrario. Tant'è vero che non c'è alcun procedimento penale aperto a carico di chicchessia, ma solo un fascicolo per atti», ha detto Russo. Il pm ha aggiunto che ha disposto l'accertamento autoptico sul feto (secondo i medici con un'alterazione genetica - sindrome di Klinefelter - che al 40% avrebbe potuto causare anche una menomazione psichica), dandone incarico a un perito «proprio per accertare che tutto sia stato fatto nel rispetto della normativa vigente».

INCHIESTA - Il direttore sanitario del Policlinico sta completando la relazione su quanto accaduto lunedì sera nel dipartimento di ostetricia dove hanno fatto irruzione sette agenti di polizia dopo una segnalazione anonima, privi dell'autorizzazione del magistrato, ottenuta solo in un secondo tempo e con una telefonata al pm Vincenzo Russo.

MEDICI CATTOLICI: «BLITZ ECCESSIVO» - Secondo Enzo Saraceni, presidente dell'Associazione medici cattolici italiani (Amci), si è trattato di un «blitz fuoriluogo». «Di fronte a un esposto anonimo, poteva essere inviata eventualmente un'ispezione del ministero della Salute. Mandare la polizia a interrogare una donna appena uscita da una sala operatoria, sottoposta a un'interruzione di gravidanza comunque drammatica, mi è sembrato eccessivo», ha detto Saraceni.

13 febbraio 2008

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Io, più che di "crociata antiabortista", "caccia alle streghe" e simili, sto cominciando a sentir odore (puzza?) di magistrato a caccia di celebrità...





















... beh, con questa alzata d'ingegno sembra essersi guadagnato una nomea mica da ridere. Andrà bene lo stesso? :rolleyes:

Korn
13-02-2008, 13:10
se così fosse avrebbe dato subito l'autorizzazione non dopo...

Ziosilvio
13-02-2008, 13:36
se così fosse avrebbe dato subito l'autorizzazione non dopo...
Potrebbe (ribadisco: potrebbe) aver agito "di corsa" ed essersi lasciato sfuggire qualche dettaglio in prima battuta...
Rimane comunque una buona obiezione.

Imrahil
13-02-2008, 13:41
Clima di terrorismo inaccettabile. E poi dicono dei talebani.

beach_man
13-02-2008, 13:42
Potrebbe (ribadisco: potrebbe) aver agito "di corsa" ed essersi lasciato sfuggire qualche dettaglio in prima battuta...
Rimane comunque una buona obiezione.

Si in quanto al telefono qualcuno gli stava urlando di mandare la polizia all'ospedale in quanto sulla base di una chiamata ANONIMA (non ci mettono nemmeno in galera i camorristi su chiamate anonime) una donna stava vivendo il momento piu brutto della sua vita........siamo al ridicolo.

Sp4rr0W
13-02-2008, 14:03
una donna stava vivendo il momento piu brutto della sua vita........siamo al ridicolo.

forse aveva visto ferrara nudo su un vecchio novella 2000 lì in ospedale :D

laico79
13-02-2008, 14:35
La sindrome di Klinefelter può essere diagnosticata con una semplice analisi citogenetica, ora non sò se si può applicare su un embrione, ma se lo fosse è un altro esempio dell'idiozia della legge 40. Cmq il clima imposto dalla chiesa cattolica è abbastanza pesante, e se il giudice era a caccia di notorietà di certo lo ha fatto in conseguenza di questo clima.

Onisem
13-02-2008, 22:11
Spero che quella donna chieda ed ottenga 100.000.000€ di risarcimento danni.

Ziosilvio
14-02-2008, 01:49
Da Reubblica (http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/napoli-aborto/scotti-verifica/scotti-verifica.html):

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Il Guardasigilli Scotti interviene con la Procura. Vuol sapere
chi ha autorizzato l'intervento sul presunto "feticidio"
Il blitz a Napoli contro l'aborto
Il ministro chiede una verifica
Un comunicato della Questura spiega: "Una telefonata aveva avvertito
che una donna stava abortendo da sola in bagno. Intervento corretto"
di DARIO DEL PORTO


ROMA - Il ministro della Giustizia e il Csm dispongono accertamenti sul caso dell'intervento della polizia nel reparto di Ostetricia del II Policlinico di Napoli dove era stata da poco eseguita un'interruzione di gravidanza a scopo terapeutico. Diventano dunque quattro i fascicoli sulla vicenda dopo l'inchiesta della Procura, entrata in azione a seguito della telefonata anonima che denunciava, "in maniera estremamente circostanziata", un "infanticidio" in corso nella struttura ospedaliera, e l'indagine interna avviata dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera II Policlinico, Giovanni Canfora.

Il pm Vittorio Russo ha disposto l'autopsia sul feto e il sequestro della cartella clinica. Da un primo esame della documentazione non sono però scaturiti comportamenti irregolari da parte dell'equipe medica. "Dagli accertamenti compiuti dalla commissione interna - sottolinea Canfora - è emerso che tutto si è svolto ai sensi della normativa vigente". E il primario Carmine Nappi sottolinea: "Si è svolto tutto nell'ambito della legge 194, gli atti sono in regola, noi chiediamo solo tranquillità per tutelare la privacy delle nostre pazienti".

Sono soprattutto le modalità del controllo effettuato dalla polizia su disposizione del pm Russo che fanno discutere. Protestano ministre come Linda Lanzillotta, che si è detta "inorridita all'idea di quanto può essere successo a Napoli", Giovanna Melandri, che ha definito "l'incursione dei poliziotti in una camera d'ospedale un fatto agghiacciante, raccapricciante" e Barbara Pollastrini. Sulla stessa linea Marina Sereni, vicepresidente dei deputati del Pd ma anche Roberto Calderoli, della Lega, che sollecita "maggiore equilibrio".

E ora una "verifica rigorosa" sull'operato degli inquirenti viene richiesto dalle componenti donna dell'organo di autogoverno dei magistrati. Palazzo dei Marescialli, spiegano, dovrà "riflettere sull'intervento dell'autorità giudiziaria, sulle sue modalità di esecuzione, sulla tutela dei valori costituzionalmente protetti". Il presidente della prima commissione, Antonio Patrono, assicura: "Nei prossimi giorni disporremo i primi accertamenti. In base a quello che si sa è prematuro esprimersi, bisognerà verificare cosa è effettivamente accaduto e quale è stato il ruolo del pm e della polizia giudiziaria".

Ma nella polemica entra anche Giuliano Ferrara: "Osservo soltanto che, oltre a un possibile atto di insensibilità o di maleducazione verso pazienti del Nuovo Policlinico, da giudicare severamente se accertato, se non vado errato ieri in quell'ospedale è morto un bambino. E me ne dispiaccio, senza giudicare la sensibilità e la coscienza di nessuno". Va controcorrente anche Luca Volontè, capogruppo dell'Udc alla Camera: "Questa si chiama eugenetica, la questura ha fatto il proprio dovere chiarendo i dettagli della vicenda".

La Procura di Napoli in serata ha diffuso una nota nella quale ricostruisce così i fatti: "Intorno alle 20 di lunedì la centrale operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione con la quale si riferiva che, presso il reparto di Ostetricia del II Policlinico era ricoverata una donna che si era chiusa nel bagno del reparto e stava partorendo da sola "consumando pertanto un infanticidio".

A quel punto veniva inviata una pattuglia e "veniva nel contempo avvertito il magistrato di turno. Questi - prosegue la Procura - veniva in effetti contattato dall'ispettrice che si era recata sul posto con un collega". La poliziotta riferiva al pm che "una donna ivi ricoverata poco prima aveva espulso il feto nel bagno a seguito di trattamento farmacologico induttivo all'aborto" e precisava che "al loro arrivo in abiti civili e con auto con segnali acustici disattivati, la paziente si trovava in sala operatoria per le cure del caso e sembrava trattarsi di aborto terapeutico".

A quel punto il pm "dava incarico all'ispettrice di acquisire informazioni più dettagliate dal sanitario responsabile e dalle persone informate sull'accaduto. Con una successiva telefonata veniva comunicato che la donna era uscita dalla sala operatoria ed era in condizione di rilasciare dichiarazioni". Secondo quanto risulta alla Procura, si legge ancora nella nota, la condotta dei poliziotti "è stata improntata, oltre che ad assoluta professionalità, al pieno rispetto sia della privacy che del luogo di degenza". Già fonti della Questura, nel pomeriggio, avevano ribadito che l'intervento era avvenuto "secondo legge".

(13 febbraio 2008)

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FabioGreggio
14-02-2008, 06:01
La sindrome di Klinefelter può essere diagnosticata con una semplice analisi citogenetica, ora non sò se si può applicare su un embrione, ma se lo fosse è un altro esempio dell'idiozia della legge 40. Cmq il clima imposto dalla chiesa cattolica è abbastanza pesante, e se il giudice era a caccia di notorietà di certo lo ha fatto in conseguenza di questo clima.


Ad onor del vero occorre dire che la sindrome di Klinefelter è una malformazione solo apparente da un punto di vista fisico e che comporta la sicura sterilità oltre a qualche alterazione fisica di scarso rilievo, accentuata solo nei casi più acuti.
Infatti viene spesso diagnosticata in età adulta all'insaputa per analisi sulla difficoltà a procreare.
Lessi una volta la lettera in un forum di un tipo che aveva questa cosa, ma apparentemente la persona è normalissima.

Certo con un'analisi sul feto la cosa è diagnosticabilissima in quanto trattasi di indagine cromosomica.

fg

Ziosilvio
15-02-2008, 10:34
Dal Corriere del Mezzogiorno (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/02_Febbraio/14/telefonata_aborto.shtml):

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La denuncia dell'anonimo
Ecco la telefonata che ha fatto scattare
il blitz: «Una sta abortendo nel bagno»
«Ho chiamato anche "Striscia la Notizia", non mi hanno risposto
Sono del personale, ma non ce la faccio a vedere queste cose»

NAPOLI — Più che di un problema morale sembrava preoccuparsi di straordinari, di reparti che a una cert'ora chiudono, di infermieri che devono farsi carico di troppi pazienti. L'uomo che lunedì, alle 18.54, ha telefonato ai carabinieri per segnalare un aborto oltre la ventunesima settimana di gestazione, è un dipendente del policlinico di mezz'età, che parla con forte accento napoletano. Questo è il testo della telefonata, che è durata 4 minuti e 10 secondi: «Buonasera, per piacere, io non lo so se posso parlare con lei per una specie di denuncia. Il problema è questo: io sono un parente di una signora, S.S. Al Policlinico di Napoli, al quinto piano, ci sta il centro aborti e fanno partorire. Questa persona ha partorito nel cesso, detto proprio bello napoletano, e la signora che sta a fianco, la 208, si è sentita male. Ma come si potrebbe fare per fare un rimedio, guardate».

A questo punto, il carabiniere che ha ricevuto la chiamata chiede delucidazioni: «Vi dico la verità, rimane tra di noi, io sono del personale, io lavoro, però non ce la faccio più a vedere queste cose. Guardate, è assurdo. Al centro aborti del quinto piano, per risparmiare sugli straordinari, mettono le donne nei piani. La signora sta male, non fa in tempo ad arrivare sopra e partorisce nella stanza. La signora che sta vicino sta male perché scorre sangue, 'o criatur' 'mmiez' 'e cosce... ». Nuova interruzione del carabiniere, che invita l'uomo ad andare al più vicino posto di polizia per sporgere denuncia. Ma lui non può: «Ho telefonato anche a Striscia la notizia, ma non mi hanno risposto. Sono in servizio e non posso uscire. Il fatto è accaduto adesso: c'è una signora che dev'essere operata addirittura con i ferri in mezzo alle gambe. Non posso fare una cosa del genere. Ancora dev'essere operata, c'è il bambino nella bacinella. Ha abortito con i ferri in mezzo alle gambe e sta in sala operatoria. Policlinico nuovo, Ostetricia, secondo piano: non vi ho detto niente. Noi abbiamo il centro sopra, però sopra a un certo orario se ne vanno a f... Poi quando le donne stanno male le portano a noi dei piani e noi dobbiamo intervenire, poi la signora partorisce nel gabinetto e non ce la fa. Quella che sta vicino a lei è una poveretta che è incinta per i fatti suoi e non ce la fa, vede 'sta scena... Se mandate adesso una macchina, li prendete 'ncopp' o fatto ».

E in effetti l'ispettore della polizia appena giunto sul posto in borghese ha riferito alla Procura che la donna aveva abortito in bagno. «La paziente aveva effettuato il trattamento farmaceutico per l'aborto la mattina — spiega il primario Carmine Nappi — ed è rimasta ricoverata tutto il giorno, perché non si può prevedere quando il farmaco farà effetto. Quando ha avvertito dolori alla pancia, la donna non ha chiamato il personale ma si è recata da sola in bagno e ha espulso il feto. È un episodio che può capitare».

Titti Beneduce
14 febbraio 2008

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Maxmel
16-02-2008, 19:31
Aborto, la fuga delle donne
Interruzione di gravidanza, strutture in crisi «Attese e umiliazioni». E tante vanno all’estero
NOTIZIE CORRELATE
I numeri della legge:la scheda


«Le prenotazioni per la legge 194 sono esaurite. Riprenderanno il 19 febbraio dalle 11 alle 12». Così la segreteria telefonica dell’ospedale Macedonio Melloni, tra i più importanti di Milano. Inutile meravigliarsi. Prendere un appuntamento per interrompere la gravidanza è solo l’inizio dell’odissea che le donne devono affrontare per abortire oggi in Italia. Un percorso a ostacoli tra ambulatori aperti solo un’ora alla settimana, accettazioni a numero chiuso, colloqui, visite ginecologiche ed ecografie che costringono ad andare in ospedale anche quattro volte, liste d’attesa che superano i 15 giorni almeno in un caso su due, l’insistenza dei volontari del Movimento per la vita in corsia, umiliazioni emblematiche come il cartello con la scritta «Interruzioni di gravidanza» appeso ai lettini delle donne in procinto di abortire al Niguarda, eliminato solo dopo l’intervento dei sindacati dell’ospedale milanese. L’irruzione della polizia al Federico II di Napoli dopo un aborto terapeutico è la punta dell’iceberg di un fenomeno che spinge sempre più donne a rivolgersi a cliniche estere. In fuga dall’Italia per abortire.

I viaggi dell’aborto
«Are there a lot of italian women coming here? », «Yes. Lately even more». Alla domanda se ci sono numerose italiane che prendono un appuntamento, la centralinista della Leigham Clinic non ha dubbi: «Si. Ultimamente sempre di più». La clinica a sud di Londra è diventata uno dei punti di riferimento delle donne che con 780 sterline possono interrompere la gravidanza nel giro di una settimana. Un numero che non ha eguali in Europa. Lo dimostrano le statistiche del ministero della Salute inglese. Con l’arrivo in Gran Bretagna di una donna ogni due giorni, l’Italia è in cima alla classifica dei viaggi per abortire, seconda solo all’Irlanda (dove le Ivg sono illegali ameno che non siano in pericolo la vita e la salute della donna). Avverte Vicky Claeys, direttore per l’Europa dell’International Planned Parenthood Federation, il network mondiale per la tutela della maternità e della salute sessuale con sede a Bruxelles: «Il clima che si respira in Italia è preoccupante. La legge c’è. Il problema è la sua esecuzione: abortire sta diventando quasi impossibile ». Due le conseguenze dietro l’angolo, almeno secondo Bruxelles: «Chi ha i soldi va all’estero, le altre rischiano di tornare agli aborti clandestini». Tra i medici contattati spesso dall’Italia, ginecologi famosi come il londinese Kypros Nicolaides e il parigino Yves Ville. Le donne prendono il volo verso Londra e Parigi soprattutto per le interruzioni terapeutiche di gravidanza (quelle dopo i tre mesi, qui vietate di fatto dalla 24ma settimana). Ma sono in crescita anche quelle che si dirigono in auto in Svizzera per prendere la pillola Ru486 non ammessa in Italia e ottenibile in Canton Ticino con 400 euro. «Ne arriva almeno una a settimana solo da noi—ammette il ginecologo ostetrico Jürg Stamm, balzato spesso all’onore delle cronache per la sua attività al centro di fertilità che guida all’ospedale «La Carità » di Locarno —. Io di solito aiuto le donne che vogliono un figlio e non riescono ad averlo. Ma l’Ivg non è un reato: perché, dunque, negare alle pazienti la possibilità di abortire senza entrare in sala operatoria? ».

Anti-abortisti in corsia
Tra i motivi che spingono ad andarsene, anche le difficoltà con cui spesso deve fare i conti chi si rivolge agli ospedali. Al San Paolo di Milano gli appuntamenti per le Ivg vengono presi un’ora alla settimana il venerdì, dalle 13.30 alle 14.30. Al Buzzi di via Castelvetro gli sportelli sono aperti il mercoledì e il venerdì alle 7.30, ma la segreteria telefonica avvisa già: «Vengono accettate le prime 16 donne». Altra città, nuove situazioni. Agli ospedali Riuniti di Bergamo la sede del Movimento della vita è all’interno del reparto di Ostetricia e Ginecologia guidato dal 2000 da Luigi Frigerio (vicino a Comunione e Liberazione). Al San Matteo di Pavia se n’è appena andato via anche l’ultimo non obiettore: gli aborti li fanno due giovani con borsa di studio. A Desenzano c’è un solo medico che esegue le Ivg (quando è malato o in vacanza ne deve arrivare uno da fuori). Stesse scene anche fuori dalla Lombardia. Al Ca’ Foncello di Treviso c’è un solo ginecologo su 15. E, proprio in Veneto, è atteso a settimane l’arrivo in consiglio regionale del progetto di legge di iniziativa popolare che prevede, tra l’altro, la presenza di volontari antiabortisti negli ospedali. Il consigliere di Alleanza Nazionale, Raffaele Zanon, ha chiesto di mettere in discussione la proposta subito dopo l’approvazione del Bilancio 2008. Ancora. «In Basilicata la percentuale di camici bianchi che non praticano aborti è vicina al 93%, anche se i dati del ministero della Salute, fermi al 2005, li danno al 42%—denuncia il radicale Valerio Federico —. All’ospedale San Carlo di Potenza raggiungono la quota del 95%».

Le liste d’attesa
In Italia, insomma, in media sei ginecologi su dieci sono obiettori, con punte del 70% al Centro. «Così hanno più chance di fare carriera e diventare primari, ma i tempi di attesa per le pazienti si allungano», fanno notare al Ced, uno dei principali consultori laici di Milano. Per almeno una donna su due trascorrono più di due settimane tra il certificato del medico e la data dell’intervento. Il 25% deve aspettare fino a 15 giorni. E adesso con la fuga all’estero per le Ivg si rischia un déjà vu di quanto già successo con la fecondazione assistita (a quattro anni dall’approvazione della legge 40, «I viaggi per la provetta» sono al centro proprio oggi di un convegno organizzato da SOS Infertilità allo Spazio Guicciadini di Milano). Non finisce qui. C’è chi teme che mentre negli ospedali pubblici si moltiplicano le difficoltà per abortire, nelle cliniche private prendano piede le interruzioni di gravidanza clandestine. Mascherate da aborti spontanei. Da codice penale.

Benedetta Argentieri, Simona Ravizza
16 febbraio 2008

fonte http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_16/aborto_la_fuga_delle_donne_c3015578-dc67-11dc-8a42-0003ba99c667.shtml

Io vieterei l'assunzione in reparti di ginecologia pubblici di medici cattolici antiabortisti visto che da soli sono incapaci di rispettare quel banale principio democratico che consisterebbe nel non negare la libertà altrui. Per non parlare dei movimenti antiabortisti in corsia... perchè restarsene nei consultori sembrava brutto.:rolleyes:

Ziosilvio
19-02-2008, 14:10
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_19/aborto_csm_indagine_1cb75428-deed-11dc-9d37-0003ba99c667.shtml):

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Pratica aperta in I Commissione su richiesta delle consigliere donne
Blitz anti-aborto, il Csm apre l'indagine
Avviata un'istruttoria sul caso di Napoli. Chiesta una relazione al procuratore generale


NAPOLI - Il Csm avvia l'istruttoria sul blitz al Policlinico di Napoli, dove una donna è stata interrogata dalla polizia subito dopo aver subito un aborto. Gli agenti erano intervenuti, con l'autorizzazione del pm Vittorio Russo, dopo la segnalazione di un infermiere. Ricevuta dal comitato di presidenza la richiesta di intervento inizialmente avanzata dalle sei consigliere donne di Palazzo dei Marescialli, la Prima Commissione ha deciso infatti di chiedere informazioni su quanto accaduto al procuratore generale della Corte d'Appello del capoluogo campano. Una volta ricostruito quanto accaduto, i rappresentanti dell'organo di autogoverno della magistratura decideranno se e come andare avanti nell'indagine.

INDAGINE - Il caso, come annunciato già dal vicepresidente di Palazzo dei Marescialli Nicola Mancino, verrà affidato alla Prima commissione «che si occupa dei comportamenti dei magistrati», e a cui è stato trasmesso il documento presentato nei giorni scorsi dalle consigliere laiche e togate dell'organo di autogoverno. «L'obiettivo è comprendere come si sono svolti i fatti - ha spiegato ieri Mancino - le versioni date sono diverse e perciò c'è bisogno di un accertamento. Si tratta di capire bene cos'è accaduto in quell'ospedale, che peraltro è una struttura pubblica». Il bisogno del Csm di fare una verifica è legato anche alle proteste scoppiate dopo il blitz della polizia. Proteste forti che continuano ad esserci. «È per questa ragione - sottolinea il vicepresidente - che ci porta ad approfondire l'accaduto e a valutarlo».


19 febbraio 2008

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fsdfdsddijsdfsdfo
19-02-2008, 14:15
quindi mi pare di capire che senza proteste non avrebbero fatto alcunchè?


Ho capito. Bisogno scendere in piazza per il diritto civile dell'aborto, per difendere lo stato laico e contro i cattolici.

Sp4rr0W
19-02-2008, 14:24
quindi mi pare di capire che senza proteste non avrebbero fatto alcunchè?


Ho capito. Bisogno scendere in piazza per il diritto civile dell'aborto, per difendere lo stato laico e contro i cattolici.

guarda se fanno ferrara ministro della salute e/o modificano la legge 194 è la volta buona che emigro in svizzera :D

Ziosilvio
20-02-2008, 16:13
Da Repubblica (http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/napoli-aborto/supplemento-indagini/supplemento-indagini.html):

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Il caso dell'interruzione terapeutica della gravidanza conclusa con l'intervento della polizia
Il Guardasigilli incarica gli ispettori del ministero. Relazione del Pg e della Prefettura
Aborto a Napoli, nuove indagini
"Le ricostruzioni sono discordanti"
Livia Turco: "La procedura seguita dai medici è conforme alla legge"


ROMA - Disposto dal ministro della Giustizia Luigi Scotti un supplemento di accertamenti sulla vicenda dell'intervento della polizia giudiziaria al secondo Policlinico di Napoli, dopo che una donna si era sottoposta a un aborto terapeutico.

Rispondendo alla commissione Giustizia e Affari Sociali, il ministro ha spiegato che l'intervento dell'ispettorato generale del ministero è "motivato dall'inesistenza al momento di una ricostruzione completa e univoca dei fatti".

Scotti si era attivato subito dopo l'accaduto, chiedendo una relazione al procuratore generale di Napoli Vincenzo Galgano. Ma dal raffronto tra questa relazione ed un'altra fatta dalla prefettura di Napoli sono emerse, ha fatto notare il guardasigilli, "difformità". Di qui l'esigenza di proseguire gli approfondimenti anche tenuto conto del fatto che "non risultano ancora essere stati sentiti né la paziente né il personale sanitario presente quella sera".

Per valutare il comportamento del pm che ha coordinato l'indagine giudiziaria, anche il Consiglio superiore della magistratura ha aperto un'indagine sull'episodio della settimana scorsa. L'inchiesta è stata affidata dal Comitato di presidenza della Prima Commissione, che ha deciso di chiedere una relazione sull'accaduto al procuratore generale di Napoli, Vincenzo Galgano.

Alla Commissione parlamentare è intervenuto pure il ministro della Salute che ha difeso "la procedura seguita dai sanitari, del tutto conforme alla specifica normativa di riferimento. Quanto emerso dall'ispezione - ha aggiunto Turco - conferma quanto già evidenziato all'indomani dell'accaduto. Sono profondamente turbata per un episodio che penso debba farci riflettere tutti che rispecchia il clima di tensione inaccettabile che si è venuto a creare attorno a una delle scelte più drammatiche per una donna''.


(20 febbraio 2008)

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Ziosilvio
20-02-2008, 16:18
Da Repubblica (http://napoli.repubblica.it/dettaglio/Aborto-il-boom-degli-obiettori/1425327):

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Aborto, il boom degli obiettori
Su 1370 donne solo 862 sono state sottosposte a ivg. Una ginecologa: "Di molte altre si perdono le tracce"

di Giuseppe Del Bello

«Quando la lista è particolarmente lunga», osserva Nicola Scuteri, uno degli appena quattro specialisti non obiettori del Nuovo Policlinico, «sospendiamo le prenotazioni. Tanto, già lo sappiamo, molte delle donne prenotate non si presenteranno all´appuntamento. E d´altronde è ovvio che finisca così: se una arriva alla nona settimana di gravidanza e si sente rinviata per un mese e più, decide di rivolgersi altrove. Non escludendo una strada illegale».

Napoli e la Campania off limits. Mancano strutture sul territorio, quasi il 90 per cento degli specialisti è obiettore di coscienza e le liste d´attesa sono lunghissime. Per chi vuole (o deve) interrompere una gravidanza, rimangono due alternative: l´ovattata e costosissima clinica privata o il fiorente mercato dell´aborto clandestino. Nel 2007, sempre al Nuovo Policlinico, le sedute operatorie nella Clinica Ostetrica sono calate da 5 a 3, mentre su 1370 donne in lista solo 862 sono state sottoposte a interruzione di gravidanza. E le altre 508? «Alcune si prenotano in più ospedali», risponde il direttore del Dipartimento Materno infantile della Napoli 1 Rosetta Papa, «ma di tante altre si perde traccia». «Sono tante le donne che non avendo trovato disponibilità nelle strutture pubbliche», aggiunge Stefania Cantatore, responsabile dell´Udi campana, «vengono qui. Bene, se interveniamo, il posto esce. E allora mi chiedo: cosa succede a quelle che non si rivolgono a noi?».

A esasperare la drammatica situazione, rincara Scuteri, contribuisce il fatto che finora «non è stata attivata un´accettazione unica regionale per le prenotazioni. Ognuno si arrangia, rivolgendosi ad un presidio diverso». Il disservizio significa anche che diventa impossibile sia il monitoraggio dei tempi d´attesa che lo smistamento delle utenti verso strutture dove c´è più disponibilità. Ad esempio ci sono Asl che hanno un unico punto di riferimento per le Ivg. Come nella Napoli 2 (manager Raffaele Ateniese), in cui è disponibile solo il reparto dell´ospedale La Schiana di Pozzuoli diretto da Nicola Gasbarri. Negli altri comuni, zero. Al Rizzoli di Ischia (dove due anni fa il primario obbiettore Attilio Conte finì al centro di un´inchiesta della magistratura con il suo aiuto Giovanni Strudel per una storia di presunti aborti clandestini) il servizio Ivg non è mai stato istituito. Nell´ospedale di Giugliano (bacino di circa 300 mila residenti), il primario di Ginecologia Salvatore Iorio riconosce che «l´attivazione del servizio è stata sempre rinviata per motivi logistici». Che vuol dire? «Decidemmo di soprassedere in attesa del completamento del reparto (avvenuto tre anni fa, ndr) e nel frattempo di smistare le pazienti a Pozzuoli». «Ma adesso», aggiunge, «ci stiamo attivando e tra poco partiremo».

Da una parte lo scarso numero di medici non obiettori, dall´altra la carenza di presidi: di chi la responsabilità dello sfascio? «Sono anni che i manager avrebbero dovuto darsi da fare», osserva Gasbarro, «e istituire un numero congruo di Ivg nel settore pubblico per soddisfare le richieste. E invece, niente. La situazione è quasi quella di 20 anni fa. Io ho insistito per tre anni prima di ottenere il servizio». Anche per sopperire alle carenze di personale (ginecologi, anestesisti e infermieri), Gasbarri ha una ricetta: «Dando per scontato che la maggioranza sia rappresentata da obiettori, basterebbe far ruotare (pagandoli adeguatamente) quei pochi colleghi che non lo sono nei vari ospedali. O, anche, basterebbe assumere personale ad ore solo per le Ivg. In Piemonte si fa così da anni, come mai qui non è possibile?». Perché, come spiega la Papa, «accade spesso di ritrovarsi con medici che, assunti per le Ivg, dopo soli sei mesi diventano obiettori».

(20 febbraio 2008)

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lowenz
20-02-2008, 16:22
«accade spesso di ritrovarsi con medici che, assunti per le Ivg, dopo soli sei mesi diventano obiettori».
Sono ansioso di sentire i motivi, spero non ci sia solo l' "incubo del macellaio".....perchè non ci crederei.

Maxmel
20-02-2008, 16:25
«accade spesso di ritrovarsi con medici che, assunti per le Ivg, dopo soli sei mesi diventano obiettori».





Mi sembra anche logico: cosi li mettono fare anche altro invece di essere i precari ghettizzati dell'aborto. :rolleyes: Anche se il credo che il grassetto volesse alludere ad altri motivi, magari mi sbaglio eh...

Maxmel
20-02-2008, 16:30
Sono ansioso di sentire i motivi,

Il motivo: carriera.