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View Full Version : [Piccoli grandi sprechi] Non vi lamentate degli aumenti... 2200% in più....


LUVІ
12-02-2008, 10:33
http://www.repubblica.it/2006/a/rubriche/piccolaitalia/mostra-callas/mostra-callas.html

Torna la mostra della Callas e dopo 6 anni costa il 2.200% in più

Signora mia, tutto costa tanto. A Reggio Calabria la velocità di moltiplicazione dell'euro, cioè la quantità di monete che servono per fare un nonnulla, è decisamente superiore alla più nefasta delle previsioni possibili. Il comune, governato da Giuseppe Scopelliti, un giovane e aitante sindaco di Alleanza Nazionale che il Sole 24 Ore nella sua annuale classifica dei politici del fare colloca al terzo posto assoluto, ha dovuto spendere 330 mila euro per aggiudicarsi la riproposizione di una mostra su Maria Callas che sei anni fa incantò i concittadini.

Scopelliti ha chiesto e ottenuto che tutto fosse esattamente ripetuto, rivisto, riscoperto. Vestiti, filmati, gioielli, foto della divina che i reggini oramai amano alla follia. Quel che separa il 2002, anno delle foto della prima Callas, al 2008, anno delle foto della seconda Callas, è solo l'assegno richiesto per metterle in mostra. Il centrosinistra, che governava sei anni fa, si aggiudicò la mostra per soli 15 mila euro. Al centrodestra hanno invece presentato un conto stratosferico: 330mila, un 2200% di maggiorazione.
Polemiche a non finire, richieste a non finire. Ma è possibile che a Reggio Calabria tutto costi sempre così caro?

I vecchi amministratori hanno subito gridato allo scandalo: "Scandaloso!", ha detto l'assessore del tempo Demetrio Naccari. "Intervenga Mister Prezzi", ha aggiunto la collega Seby Romeo. "No, intervenga la Procura", ha rettificato un terzo, Frank Benedetto. A Marco Minniti, segretario del Partito democratico, tutto è infine parso molto "inquietante".

E invece il conto è stato presto fatto. Scopelliti l'ha reso pubblico e ha diradato la nebbia fitta, ha cancellato con un tratto di penna l'appellativo di sindaco più sprecone d'Italia che la città gli stava ingiustamente affibiando.

E dunque. La mostra della Callas del 2008, divina come quella del 2002, è stata infiocchettata come meglio non si sarebbe potuto fare. Innanzitutto - ha refertato il cronista del Quotidiano di Calabria - c'è voluta una sapiente e accurata progettazione architettonica della location che ha ospitato vestiti e gioielli, sorrisi e incanti della voce più famosa del mondo. 130mila euro sono volati via così: progettazione e realizzazione delle strutture tecnologiche. E anche la stampa degli inviti (16mila euro) è stata curata per far divenire l'evento indimenticabile. Diecimila euro per far partire gli sms ai cittadini, allertare i giornalisti, comunicare via web, tv e stampa scritta. Fuochi d'artificio di inchiostro. Ovunque. E 52mila 800 euro per la pubblicità istituzionale, i pannelli, i teli (montaggio e smontaggio). E 50mila euro per la vigilanza armata, diurna e notturna. E 1200 euro per una conferenza stampa di presentazione. E 12mila euro per l'info-point.
Reggio Calabria avrà anche i suoi problemi. Avrà forse le fogne bucate, l'acqua a singhiozzo, i muri scrostati, le strade a gruviera, però quando deve fare bella figura non bada a spese. A Roma si dice: quanno ce vo', ce vo'.
Segnala una storia a: a.caporale@repubblica.it

(12 febbraio 2008)

:doh: :banned:

tdi150cv
12-02-2008, 10:35
dove e' successo ? :cool:

eriol
12-02-2008, 10:53
chissà se gli uffici delle forze dell' ordine e dell' antimafia godono di finanziamenti così sostanziosi...

kaysersoze
12-02-2008, 11:10
dove e' successo ? :cool:

Ma hai letto l'articolo o leggi solo i titoli e le figurine (quando ci sono)???? :D :D :D
E' scritto a chiare lettere Reggio Calabria!!!!!
:D

P.S. si scherza eh....:)

LUVІ
12-02-2008, 12:07
Ma hai letto l'articolo o leggi solo i titoli e le figurine (quando ci sono)???? :D :D :D
E' scritto a chiare lettere Reggio Calabria!!!!!
:D

P.S. si scherza eh....:)

Lascia perdere, tu non capisci, è la superiorità della razza padana.
Peccato che in questo caso si scroci pure con la superiorità morale di AN.

LuVi

das
12-02-2008, 12:15
Lascia perdere, tu non capisci, è la superiorità della razza padana.
Peccato che in questo caso si scroci pure con la superiorità morale di AN.

LuVi

Non veniamo fuori con storie. La superiorità morale l'ha inventata la sinistra, mica la destra. Per cui ve la siete fatta e ve la tenete.:)

Deppe
12-02-2008, 13:43
dove e' successo ? :cool:

Così, giusto per rinfrescare la memoria...

Super auto blu nel Veneto di Galan, l'ira dei vescovi

Il governatore e gli assessori regionali del Veneto, nell'incessante dedizione al bene collettivo, hanno deciso di rinnovare il parco macchine puntando al risparmio. E così, rinunciando parsimoniosi a Bentley, Rolls Royce e fuoriserie con sedili di zibellino e maniglie d'oro, si sono accontentati d'una flotta di auto superlusso da 300 chilometri l'ora. L'ideale, per mettersi in coda negli ingorghi.
Fatto sta che la spesa, 436.800 euro più Iva, ha fatto arrabbiare non solo i cittadini ma anche i vescovi di Rovigo, Padova e soprattutto quello di Vittorio Veneto. Il quale ha invitato la gente a «ribellarsi» contro «questa corsa di politici e amministratori a chi arraffa di più». Certo, la progressiva e inarrestabile voglia di auto blu sempre più potenti, più costose, più luccicanti, non riguarda solo il Veneto.
Basti ricordare che la Regione Campania ha speso nel 2004 per la gestione dell'intero parco automezzi (furgoni compresi?) e le «tessere viacard con servizio Telepass» 2 milioni 120 mila euro: 312.410 più di quelli che aveva speso due anni prima. O che la «virtuosa» Lombardia, per le sole macchine di servizio, è arrivata a sborsare nel 2005 cinque volte di più che nel 2000: un milione e 250 mila euro contro 154 mila. Per non dire di chi dovrebbe dare il buon esempio: Palazzo Chigi. Dove, come abbiamo già scritto, le auto blu a disposizione della presidenza e di pochi ministri senza portafoglio sono 115.
Nove in meno rispetto agli ultimi tempi del governo Berlusconi, ma sempre una enormità. Per una spesa che nel solo 2005 è stata di 2 milioni e 152 mila euro: più del doppio rispetto ai 940 mila euro del 2001.
Né si può dire che le polemiche intorno alle auto blu della Regione Veneto siano una cosa inedita. Chi ha buona memoria ricorda ancora, ad esempio, il caso strepitoso di Franco Borghetto, il leggendario autista di Carlo Bernini, presidente della Regione prima di diventare ministro dei trasporti. Arrivò a farsi pagare, in un solo mese di febbraio, la bellezza di 382 ore di straordinario. Che sommate alle 144 contrattuali facevano 19 ore al giorno, sabati e domeniche compresi. Un ritmo che avrebbe stroncato anche il mitico Alexei Stakanov.

Ciò che colpisce, nel caso di questi giorni, sollevato dal Corriere del Veneto, è il tipo di auto che il forzista Giancarlo Galan e i suoi 12 assessori hanno ritenuto di scegliere. Eliminate le «vecchie» 15 Lancia Thesis 2.400 turbodiesel, versione executive da 185 cavalli (costo del noleggio complessivo nel 2004 per 75 mila chilometri l'una: 424.800 euro) e scartate come pidocchiose utilitarie tutte le auto dai 1.800 ai 2.500 centimetri cubici altrove utilizzate anche re, regine e capi di governo, la giunta regionale di Venezia ha infatti delineato le auto di suo gusto. Con una tale precisione nei dettagli che nel bando della gara d'appalto mancano soltanto i colori della tappezzeria o le preferenze sulle casse acustiche.

Interpretando a modo loro la legge europea, che non consente di pretendere questa o quella marca, gli amministratori veneti spiegano tutto ma proprio tutto. Vogliono tredici «grandi berline» a noleggio «a lungo termine» per 24 mesi che facciano 60 mila chilometri e abbiano come «cilindrata: 3.000 c.c. circa» e «alimentazione diesel» e «trazione integrale» e «lunghezza non inferiore a 480 cm» e «larghezza non inferiore a 180 cm. (riferita alla vettura senza retrovisori)». E poi vogliono, «a pena di esclusione dalla gara», il navigatore satellitare e la «selleria in pelle» e il «climatizzatore automatico» e i «sensori di parcheggio» e la «presa accendisigari posti posteriori» e i «cristalli laterali e lunotti scuri» e la «tendina parasole lunotto posteriore» e via così.

Risultato: non c'è una sola auto italiana che risponda a quelle caratteristiche. Di più: la scelta si restringe a una manciata di macchine di lusso dell'Audi, della Bmw, della Mercedes e della Volkswagen.
Domanda: non potevano, il governatore e i suoi dodici apostoli, accontentarsi di ciò che altrove soddisfa ministri e presidenti? No, risponde la delibera. La trazione integrale, ad esempio, servirà a «migliorare in modo significativo la sicurezza attiva» e assicurare non solo «un migliore comfort» grazie al «controllo del beccheggio e del rollio» ma anche «una miglior conduzione e controllo del veicolo anche in condizioni di strada con scarsa aderenza».

Vi chiederete: che se ne fanno di macchine che corrono a trecento all'ora se il Veneto è ormai immensa area urbana coi limite di velocità a 50 e se da Padova a Bassano i navigatori prevedono una media di 41 chilometri l'ora perché ogni giorno è intasata da 65 mila auto e tir e se la tangenziale di Mestre è quotidianamente invasa da 140 mila veicoli con punte di 180 mila e se insomma le strade sono spesso un enorme ingorgo? Boh... Questione di status, probabilmente.

Certo è che il capriccio motoristico della giunta, oltre che alle opposizioni e a larga parte dell'opinione pubblica, non è piaciuto a un po' di vescovi veneti, che già avevano arricciato il naso quando i consiglieri regionali, pochi giorni fa, si erano messi al sicuro la vecchiaia auto-aumentandosi le pensioni. Il padovano Antonio Mattiazzo, dopo aver invitato i politici a «uno stile di vita ispirato a sobrietà e solidarietà», ha insistito col Corriere del Veneto che «non va seguito il profitto individualistico fine a se stesso ma la promozione del bene comune».

Il rodigino Lucio Soravito De Franceschi ha bacchettato: «I compensi eccessivamente alti dei politici sono una vera e propria ingiustizia nei confronti dei tanti che non sanno come arrivare a fine mese». Il più duro, però, è stato il vescovo di Vittorio Veneto, Giuseppe Zenti: «La Chiesa non è indifferente a questa corsa a chi arraffa di più. Chi amministra ha il dovere di farsi un forte esame di coscienza: cosa li ha indotti a scegliere la politica? In funzione di che cosa sono lì? Solo per mantenere un posto di lavoro ad alto livello? E se fare politica dev'essere finalizzato al bene della società, perché aumentarsi stipendi e pensioni o utilizzare auto di rappresentanza più costose? Bisogna intervenire per calmierare questa tendenza. Parlo da vescovo, ma anche da cittadino: chi governa deve riflettere, pensioni e stipendi che lievitano, auto blu e altri privilegi... se fossi un politico mi vergognerei». E allora? «Cittadini svegliatevi. Dovete far sentire la vostra voce, ribellarvi. E se gli amministratori si comportano in questo modo, lo strumento della gente per cambiare le cose è di non votarli più».

G.A. Stella

www.corriere.it

- Questo non significa giustificare ciò che accade in Calabria e nelle regioni del Sud, qui si tratta di una questione "nazionale", altrimenti tutto si riduce a demagogia, non credi?

dr-omega
12-02-2008, 15:57
Si arrabbiano al sud per gli sprechi...
Si arrabbiano al nord per gli sprechi...
Al sud si è sprecato, si spreca e si sprecherà...
Al nord si è sprecato, si spreca e si sprecherà...

Meno male che ora si vota e cambierà tutto!!!:rolleyes:

Se se... come no![Marmotta confezionatrice mode=ON]

Nel film di Forrest Gump si diceva:"stupido è chi lo stupido fa", imho tutti quelli che voteranno Tizio o Caio "x cambiare l'Italia" faranno una cosa davvero molto molto stupida.

naitsirhC
12-02-2008, 21:12
Si arrabbiano al sud per gli sprechi...
Si arrabbiano al nord per gli sprechi...
Al sud si è sprecato, si spreca e si sprecherà...
Al nord si è sprecato, si spreca e si sprecherà...

Meno male che ora si vota e cambierà tutto!!!:rolleyes:

Se se... come no![Marmotta confezionatrice mode=ON]

Nel film di Forrest Gump si diceva:"stupido è chi lo stupido fa", imho tutti quelli che voteranno Tizio o Caio "x cambiare l'Italia" faranno una cosa davvero molto molto stupida.

Capisco il tuo pensiero e in linea di massima lo condivido.
Sono in disaccordo sul votare scheda bianca.
Se si va alle urne e non si vuole dare il voto a nessuno dei candidati, è meglio annullare la scheda.

sid_yanar
12-02-2008, 21:17
per coerenza segnalerei il tutto su www.menosprechi.it :doh: