View Full Version : Economia : Plafond IVA
Vorrei porre la stessa domanda di questo utente:
http://groups.google.it/group/it.economia.fisco/browse_thread/thread/bf4866d43a2de84f/f929371df31d1be0?#f929371df31d1be0
in pratica : i fornitori di esportatori abituali possono avvalersi della facoltà di acquistare in esenzione iva, pur non esportando direttamente?
la risposta che ottiene Massimo Martini è negativa:
"SOLO gli esportatori abituali possono emettere
dichiarazione d'intento.
I fornitori di esportatori abituali saranno a credito di iva. "
che mi pare in contraddizione con quanto riportato qui:
http://www.mglobale.it/interna.asp?sez=357&info=19900
"Ai sensi dell'art. 8, primo comma, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972 sono effettuate in regime di non imponibilità "le cessioni anche tramite commissionari, di beni diversi dai fabbricati e dalle aree edificabili, e le prestazioni di servizi rese a soggetti che, avendo effettuato cessioni all'esportazione od operazioni intracomunitarie, si avvalgono della facoltà di acquistare, anche tramite commissionari, o importare beni e servizi senza pagamento dell'imposta".
Chi mi sa dire come stanno realmente le cose?
[A+R]MaVro
12-02-2008, 06:39
Scusa ma mi pare la stessa cosa: il comma dell'art 8c che hai riportato tradotto dal burocratese individua i soggetti che possono avvalersi del regime di non imponibilità degli acquisti negli esportatori abituali:
sono effettuate in regime di non imponibilità "le cessioni .. [Cut]...a soggetti che, avendo effettuato cessioni all'esportazione od operazioni intracomunitarie, si avvalgono della facoltà di acquistare, anche tramite commissionari, o importare beni e servizi senza pagamento dell'imposta".
La condizione per la non applicabilità dell'imposta è che la vendita sia fatta ai soggetti in neretto. Quindi il fornitore di un esportatore, dopo aver ricevuto la lettera d'intento, effettuerà vendite in esenzione IVA; il fornitore del fornitore invece no perchè il rapporto lo ha con un soggetto che non è esportatore diretto anche in caso di triangolazioni (su questo punto però dovrei verificare)
Forse non mi sono spiegato bene.
Il mio obiettivo è capire CHI può acquisire lo status di esportatore abituale, e quindi avvalersi della possibilità di acquistare in regime di esenzione IVA.
Solo l'azienda che esporta oppure anche i relativi subfornitori che appunto fatturano alla stessa senza applicare l'IVA, a seguito di una dichiarazione di intenti?
Leggendo l'articolo da me linkato:
http://www.mglobale.it/interna.asp?sez=357&info=19900
sembrerebbe che:
Gli operatori che nell'anno solare precedente, o negli ultimi dodici mesi, hanno registrato cessioni all'esportazione, cessioni intracomunitarie ed altre operazioni assimilate per un importo complessivo superiore al 10% del volume d'affari del periodo di riferimento, acquisiscono lo status di esportatori abituali.
Conseguentemente, tali operatori possono acquistare od importare, nell'anno o nei dodici mesi successivi, beni e servizi senza pagamento dell'IVA nei limiti delle operazioni attive registrate nel periodo di riferimento.
In questo modo possono alleggerire la loro posizione di strutturale credito d'imposta (va considerata la lentezza con la quale l'Amministrazione finanziaria provvede all'esecuzione dei rimborsi IVA).
Ai sensi dell'art. 8, primo comma, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972 sono effettuate in regime di non imponibilità "le cessioni anche tramite commissionari, di beni diversi dai fabbricati e dalle aree edificabili, e le prestazioni di servizi rese a soggetti che, avendo effettuato cessioni all'esportazione od operazioni intracomunitarie, si avvalgono della facoltà di acquistare, anche tramite commissionari, o importare beni e servizi senza pagamento dell'imposta".
cioè acquisisco lo status di esportatore abituale tramite cessioni intra/extra CEE ma anche tramite vendita a chi si è avvalso della facoltà di acquistare senza pagamento dell'imposta? Quindi non solo l'esportatore diretto, ma anche i relativi subfornitori, e così via?
Ho capito bene?
[A+R]MaVro
15-02-2008, 07:18
Mmmm solitamente con cessione tramite commissionari ci si riferisce alle triangolazioni. La fornitura di beni o servizi ad un esportatore non è operazione assimilabile all'esportazione stessa a mio modo di vedere.
Ai sensi dell'art. 8, primo comma, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972 sono effettuate in regime di non imponibilità "le cessioni anche tramite commissionari, di beni diversi dai fabbricati e dalle aree edificabili, e le prestazioni di servizi rese a soggetti che, avendo effettuato cessioni all'esportazione od operazioni intracomunitarie, si avvalgono della facoltà di acquistare, anche tramite commissionari, o importare beni e servizi senza pagamento dell'imposta".
Questo comma io lo interpreto solo dal lato delle vendite. ossia in soldoni ti dice che se sei fornitore di un esportatore abituale puoi fare fatture in esenzione art 8.c, cosa ben diversa è l'acquisizione dello status di esportatore che permette di emettere lettere di intento ai fornitori. Per quello secondo me ci vuole il limite del 10% del fatturato all'esportazione come indicato dal primo capoverso.
Comunque non sono espertissimo IVA e potrei sbagliarmi.
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