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View Full Version : Siete d'accordo con le nomine dei direttori delle ASL?


dasdsasderterowaa
10-02-2008, 17:08
Chi di voi è a conoscenza della storia dell'ex direttore della ASL di Crotone, Thomas Schael?

E' incredibile che avvengano queste cose in Italia :(

Fonte: http://www.calabrianotizie.it/2008/01/31/riceviamo-e-pubblichiamo-una-dichiarazione-dellex-dg-dellasl-di-crotone-thomas-schael/



Caro Direttore,

Le scrivo in relazione agli avvenimenti successi in Italia nelle ultime settimane: intercettazioni del Ministro Mastella e altri parlamentari su presunti casi di corruzione nel settore della Sanità in Basilicata, la bufera sempre intorno alla famiglia Mastella e l’Udeur in Campania per le pressioni politiche sui Direttori Generali delle ASL, e non per ultimo gli eclatanti arresti in Calabria del Consigliere Regionale Domenico Crea, del Direttore Generale Vicario dell’Assessorato alla Salute Peppino Biamonte ed altri personaggi istituzionali legati alla Sanità con la pesante accusa di legami tra politica e l’indrangheta.
Purtroppo temo che le indagini delle varie Procure riflettano la verità in molte realtà italiane. Per farlo capire meglio vorrei condividere con i lettori la mia esperienza vissuta come Direttore Generale all’ASL Magna Grecia di Crotone in Calabria.

Sono andato in Calabria a fine 2005 dopo il delitto al Vice-Presidente Fortugno. Vorrei rendere chiaro che ero consapevole delle difficoltà che avrei incontrato in un progetto di riordino della Sanità andando in Calabria, ma ho accettato la sfida professionale perché pronto a mettere a disposizione le mie capacità e competenze anche per una scelta personale chi mi lega a Crotone. Con questa consapevolezza personale penso di aver lavorato per quasi due anni in Calabria dimostrando alti valori professionali ed etici, operando nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità e senza nessun interesse personale, cercando di non sottostare alle interferenze della politica di cui si parla in questi giorni sulle prime pagine dei giornali.

Per quanto riguarda la mia esperienza a Crotone devo dire che come in altre realtà italiane concentrate soprattutto al Sud, persiste una situazione di profonda difficoltà, in parte ereditata e calcificata negli ultimi dieci anni, che stentava ancora a risollevarsi, sviluppando le giuste sinergie per colmare le proprie storiche inefficienze.

Dopo la nomina ho messo in atto dall’inizio 2006 in primo luogo un radicale tentativo di liberare l’ASL Magna Grecia di Crotone di elementi personali e strutturali, che risultano inadeguati, inappropriati, negativi: ossia “svuotare” l’ASL da zavorra e incrostazioni, da ciò che è vecchio e non serve più, eliminando prassi, regolamenti, procedure, interferenze, posizioni di lavoro inutili, processi e aree di attività inefficienti. Per eliminare eventuali comportamenti illeciti sono state attivate numerose collaborazioni con le forze dell’ordine e con la Procura della Repubblica.

Forse però avevo interpretato in modo troppo “mitteleuropeo” sia la legge 502 per la divisione dei compiti tra politica (programmazione e indirizzi senza interferenze gestionali) e Manager, che i valori etici e morali da portare in campo.

Ammetto di aver scoperto un disavanzo pregresso per la sola ASL di Crotone di quasi 70 milioni di Euro non dichiarato nei bilanci di esercizio fino al mio insediamento. Probabilmente c’è il rischio della Regione Calabria di uscire dal Patto di Stabilità per la cifra da me dichiarata per la sola ASL di Crotone; e fu bocciato il mio progetto di bilancio 2004 e 2005 dalla Giunta Regionale con l’istruttoria curata da Peppino Biamonte, oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di aver “stornato” 500.000 Euro del bilancio della Regione a favore della struttura privata di Domenico Crea. Ammetto di aver licenziato tre dipendenti assunti senza concorso pubblico. E forse qualche santo padrone politico si è sentito delegittimato con questo atto “barbarico” visto che le raccomandazioni politiche a sistemare qualcuno non sono mancate? E secondo la CGIL l’indagato Peppino Biamonte ha assunto recentemente in modo illegittimo quattro dipendenti a tempo determinato all’ASL Magna Grecia di Crotone. Ammetto di aver negato l’aumento di budget di qualche milione di Euro ad alcune strutture private e di aver ridotto il budget di due cliniche convenzionate. Non so con che arroganza la politica possa pretendere di entrare nella definizione del bilancio preventivo di una ASL indicando i budget da dare a qualcuno se non ai fini su cui sta indagando la Procura di Reggio Calabria? Ammetto di aver costretto tre cliniche private a fare i lavori di ristrutturazione per soddisfare i criteri minimi di accreditamento a pena di revoca del convenzionamento con il Sistema Sanitario Nazionale. Non è abbastanza singolare che la politica calabrese metta in discussione l’applicazione della norma da parte del Direttore Schael commentando che dall’altra parte non si faceva il “duro” sui requisiti come a Crotone? Infatti sono stati iscritti nel elenco degli indagati i componenti del nucleo di accreditamento dell’ASL di Reggio Calabria che hanno accertato i requisiti minimi di Villa Anya per poter essere convenzionato con il sistema sanitario pubblico; oggi sembra che questi requisiti invece non ci sono stati, parlando nelle indagini addirittura della mancanza del personale medico nella “clinica degli orrori”. Ammetto di aver deciso di indire gara pubblica per la scelta del broker assicurativo mettendo in chiaro la percentuale massima da riconoscere al broker. Come si fa a non rispettare la normativa anche se la gran parte dei broker veniva accompagnato da una persona vicina alla politica dicendo che il broker non si paga e perciò si può fare l’incarico diretto fiduciario? Ammetto di aver disdetto nella città di Crotone un numero significativo di locali, di cui gran parte fuori legge, per unificare i servizi distrettuali, la prevenzione e gli uffici amministrativi in un unico centro direzionale di fronte alla stazione dei pullman che collega tutti i comuni di competenza dell’ASL. Forse la politica amava più il frazionamento in modo antifunzionale su tanti soggetti per la numerosità dei potenziali sostenitori elettorali? Ammetto di aver chiuso transazioni legali per parecchi milioni di Euro facendo l’interesse pubblico. Forse qualche politico era abituato ad essere coinvolto nelle trattative per far pensare ai beneficiari che per ottenere il proprio diritto bisogna cercare la disponibilità politica? Ammetto di aver sistemato una serie di imperfezioni amministrative su questioni di edilizia sanitaria e patrimonio immobiliare. Faccio l’esempio del vecchio ospedale di Crotone che non era mai stato ceduto al Comune di Crotone con un atto notarile di voltura – senza il possesso del suolo si stava costruendo il nuovo teatro comunale finanziato dalla Comunità Europea.

Questi sono solo alcuni esempi della mia esperienza gestionale a Crotone. Dopo tutto questo alla fine ho capito che la volontà della politica calabrese, a differenza delle premesse iniziali, era lontana dal mio modo di fare e dai miei valori etici e professionali. E l’evento del mio licenziamento non si è fatto attendere: il 3 Agosto 2007 sono stato sostituito da Peppino Biamonte come Commissario per volontà della Giunta Regionale; sembrava la vincita di Biamonte dopo che è stato principale autore delle contestazioni formali sulla mia gestione da Direttore Generale all’ASL Magna Grecia di Crotone e “la sua visione” diversa dalla mia sulla chiusura dei bilanci in forte disavanzo mai rilevato dai miei predecessori insieme al Direttore Vicario dell’Assessorato. Oggi forse qualcuno, compresi i politici che si sono complimentati con il mio successore Biamonte, ci ripenserebbe a fare gli auguri a una persona indagata per reati gravissimi?

Avevo scritto una lettera sulla mia esperienza a Crotone prima degli avvenimenti nelle regioni del sud al ex-Ministro Turco e al Segretario Veltroni visto che si sono espressi per lo “sgombero” delle influenze politiche sui Direttori Generali in Sanità. Purtroppo non ho avuto risposte ne da Roma, ne dal Presidente Loiero, ma forse ci pensano più le Procure che la Politica a dare seguito a quanto accade in Calabria. So che probabilmente queste cose succedono anche da altre parti, ma è possibile che non si riesca proprio a fare nulla per cambiare la Sanità e la Politica in Italia?

Thomas Schael

Ex-Direttore Generale ASL Magna Grecia di Crotone





Tristezza! :(