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View Full Version : RATZINGER: L'inferno esiste, non c'è salvezza per tutti, bene parlare di peccato.


LotharInt
07-02-2008, 19:43
E' con una terminalogia in puro stile medioevale che il Pontefice si esprime sul concetto di peccato e salvezza , che ribadisce non essere garantita per tutti e che anzi, l'inferno è una realtà con cui i peccatori a quanto pare dovranno fare i conti. Affermazioni di questo tipo , obsolete e minacciose,a mio parere oltre ad infondere inutili paure nei piu' suscettibili , sono estremamente dannose per la conflittualità che generano nei fedeli cristiani e completamente incompatibili con la realtà moderna in cui viviamo. Ecco a voi,

Incontro tradizionale del Pontefice con i parroci di Roma nel periodo penitenziale
"Nei giorni che precedono Pasqua serve silenzio per riaprire il nostro cuore"

Papa Ratzinger: "L'inferno esiste
In Quaresima digiuno dai media"

Papa Benedetto XVI

ROMA - L'inferno esiste e non è vuoto. Benedetto XVI lo riafferma nel tradizionale incontro di inizio Quaresima con i parroci romani, sottolineando che la salvezza non è automatica, non arriverà per tutti, e l'inferno è una possibilità reale. Il papa teologo ha anche avanzato una proposta: se il periodo che precede la Pasqua deve essere di digiuno dal cibo, lo sia anche dalle parole e dai media. "Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini, di crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera".

E' durato un'ora e quaranta minuti l'incontro del Papa con il clero di Roma. I parroci hanno rivolto al pontefice diedi domande a cui Ratzinger ha risposto secondo lo schema di una conversazione. Sulla Quaresima, "tempo di digiuno e penitenza iniziato ieri", papa Ratzinger ha invitato ad estendere il digiuno anche ai media: "Serve un digiuno dalle immagini e dalle parole. Abbiamo bisogno di un po' di silenzio. Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permamente delle immagini, di crearci spazi di silenzio per riaprire il nostro cuore".

Era stato il teologo svizzero Urs Von Balthasar, grande amico oltre che collega di Ratzinger, a ipotizzare che l'inferno fosse vuoto. Ribadendo un concetto che espresse anche recentemente durante la visita alla parrocchia Santa Felicita nella periferia romana, Benedetto XVI ha ripetuto oggi, con parole ferme e chiare, la verità sulla punizione eterna: l'inferno c'è.

Rispondendo a un sacerdote che gli chiedeva della necessità, per la Chiesa, di tornare a parlare delle "cose ultime", come peccato, inferno, vita dopo la morte, papa Ratzinger ha detto che non bisogna dare per scontato che la salvezza sia una cosa gratuita e che ''non tutti ci presenteremo uguali al banchetto del Paradiso'' ma sarrano anzi invece molti quelli che dovranno purificarsi. Citando la sua ultima enciclica Spe Salvi, il pontefice ha ricordato infatti la realtà del Giudizio ultimo e, a questo proposito, ha accennato ai totalitarismi del XX secolo che, volendo cambiare solo il mondo, hanno rischiato di distruggerlo: "Chi non lavora per il paradiso non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra: nazismo e comunismo che volevano cambiare solo il mondo, lo hanno distrutto".

(7 febbraio 2008)

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/esteri/benedettoxvi-20/inferno-papa/inferno-papa.html


grazie a dio sono ateo :asd:....

Onisem
07-02-2008, 19:46
Ma io spererei che ci fosse un giudizio supremo ed ultimo! Perchè se è come dicono loro non so se le gerachie vaticane verrebbero ammesse di default in paradiso. :asd:

LotharInt
07-02-2008, 19:47
Ma io spererei che ci fosse un giudizio supremo ed ultimo! Perchè se è come dicono loro non so se le gerachie vaticane verrebbero ammesse di default in paradiso. :asd:

credo proprio di no :asd: , considerata la massa di gente che hanno bruciato e torturato qualche secolo fa ..

federuko
07-02-2008, 19:53
esiste l'inferno? grazie per l'info. esistono anche paradiso e purgatorio: 1 X 2
c'è gente che ci ha scritto addirittura una commedia....credo si chiamasse divina.

pare che il paradiso sia meglio per il clima, l'inferno per la compagnia.

Visto che sei un professionista, qualche dettaglio in più lo potresti fornire, razzi? roba tipo il menu', l'arredamento etc...

Charonte
07-02-2008, 19:54
roba da non credere nel 2007
siamo al ridicolo

che differenza ce tra credere a questo e credere agli ufo?
nessuna , lo 0 assoluto
anzi volendo ben vedere sono molti di piu i filmati sugli ufo che i filmati sulle presunte apparizioni di dio
quindi io credo agli ufo

cocis
07-02-2008, 19:56
dubito che quello che abitano nel vaticano vadano in paradiso .. :stordita: :mbe: :stordita:

Fil9998
07-02-2008, 19:57
grazie a Dio (:) ) le religioni non mi annoverano fra i loro adepti ... :D :D :D


per il resto:

classico discorso fatto dal capo dei cristiani ai cristiani su tema di esclusiva fede con zero risvolti sulla vita dei non cristiani, non fedeli (una volta tano insomma non fa politica erga omnes) .


SO' FATTI LORO, ai non cattolici la cosa non dovrebbe tangere !!

Fil9998
07-02-2008, 19:59
roba da non credere nel 2007
siamo al ridicolo

che differenza ce tra credere a questo e credere agli ufo?
nessuna , lo 0 assoluto
anzi volendo ben vedere sono molti di piu i filmati sugli ufo che i filmati sulle presunte apparizioni di dio
quindi io credo agli ufo



mhà ... ci son serie possibilità che gli UFO siano molto molto più plausibili che non i demoni con i forconi nelle fiamme...

LotharInt
07-02-2008, 20:00
grazie a Dio (:) ) le religioni non mi annoverano fra i loro adepti ... :D :D :D


per il resto:

classico discorso fatto dal capo dei cristiani ai cristiani su tema di esclusiva fede con zero risvolti sulla vita dei non cristiani, non fedeli (una volta tano insomma non fa politica erga omnes) .


SO' FATTI LORO, ai non cattolici la cosa non dovrebbe tangere !!

purtroppo non è cosi', la nostra società e la nostra storia sono comunque di matrice cristiana, avete idea di che effetto possano fare sulla mente di un bambino ad esempio, affermazioni di questo genere? orribile..

Senza Fili
07-02-2008, 20:02
"Nei giorni che precedono Pasqua serve silenzio per riaprire il nostro cuore"

"Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini, di crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera".



Perchè non inizia lui a stare in silenzio, piuttosto che deliziarci ogni giorno con invettive a rotazione verso chiunque?

D.O.S.
07-02-2008, 20:07
mi fa venire in mente la trama del film di South Park : Kenny muore come al solito perché i dottori gli trapiantano una patata arrosto al posto del cuore e finisce in paradiso ma quando bussa ai cancelli si vede negato l'ingresso ed appare un cartello con scritto " PARADISO : POPOLAZIONE 1023 ANIME " .... viene così spedito all'inferno dove invece un cartello dice "INFERNO POPOLAZIONE 1939453452346235623562456000234"

arrivato si ritrova con gente tipo Hiltler e Mussolini e anche Gandhi che gli sussurra : c'è armonia nell'universo !!


veramente surreale ...

cocis
07-02-2008, 20:08
Perchè non inizia lui a stare in silenzio, piuttosto che deliziarci ogni giorno con invettive a rotazione verso chiunque?

ha detto quaresima dei media .. giusto .. iniziamo a cancellare l'angelus su raiuno :stordita:

iuccio
07-02-2008, 20:10
E' con una terminalogia in puro stile medioevale che il Pontefice si esprime sul concetto di peccato e salvezza , che ribadisce non essere garantita per tutti e che anzi, l'inferno è una realtà con cui i peccatori a quanto pare dovranno fare i conti. Affermazioni di questo tipo , obsolete e minacciose,a mio parere oltre ad infondere inutili paure nei piu' suscettibili , sono estremamente dannose per la conflittualità che generano nei fedeli cristiani e completamente incompatibili con la realtà moderna in cui viviamo. Ecco a voi,

Incontro tradizionale del Pontefice con i parroci di Roma nel periodo penitenziale
"Nei giorni che precedono Pasqua serve silenzio per riaprire il nostro cuore"

Papa Ratzinger: "L'inferno esiste
In Quaresima digiuno dai media"

Papa Benedetto XVI

ROMA - L'inferno esiste e non è vuoto. Benedetto XVI lo riafferma nel tradizionale incontro di inizio Quaresima con i parroci romani, sottolineando che la salvezza non è automatica, non arriverà per tutti, e l'inferno è una possibilità reale. Il papa teologo ha anche avanzato una proposta: se il periodo che precede la Pasqua deve essere di digiuno dal cibo, lo sia anche dalle parole e dai media. "Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permanente delle immagini, di crearci spazi di silenzio e anche senza immagini, per riaprire il nostro cuore all'immagine vera e alla parola vera".

E' durato un'ora e quaranta minuti l'incontro del Papa con il clero di Roma. I parroci hanno rivolto al pontefice diedi domande a cui Ratzinger ha risposto secondo lo schema di una conversazione. Sulla Quaresima, "tempo di digiuno e penitenza iniziato ieri", papa Ratzinger ha invitato ad estendere il digiuno anche ai media: "Serve un digiuno dalle immagini e dalle parole. Abbiamo bisogno di un po' di silenzio. Abbiamo bisogno di uno spazio senza il bombardamento permamente delle immagini, di crearci spazi di silenzio per riaprire il nostro cuore".

Era stato il teologo svizzero Urs Von Balthasar, grande amico oltre che collega di Ratzinger, a ipotizzare che l'inferno fosse vuoto. Ribadendo un concetto che espresse anche recentemente durante la visita alla parrocchia Santa Felicita nella periferia romana, Benedetto XVI ha ripetuto oggi, con parole ferme e chiare, la verità sulla punizione eterna: l'inferno c'è.

Rispondendo a un sacerdote che gli chiedeva della necessità, per la Chiesa, di tornare a parlare delle "cose ultime", come peccato, inferno, vita dopo la morte, papa Ratzinger ha detto che non bisogna dare per scontato che la salvezza sia una cosa gratuita e che ''non tutti ci presenteremo uguali al banchetto del Paradiso'' ma sarrano anzi invece molti quelli che dovranno purificarsi. Citando la sua ultima enciclica Spe Salvi, il pontefice ha ricordato infatti la realtà del Giudizio ultimo e, a questo proposito, ha accennato ai totalitarismi del XX secolo che, volendo cambiare solo il mondo, hanno rischiato di distruggerlo: "Chi non lavora per il paradiso non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra: nazismo e comunismo che volevano cambiare solo il mondo, lo hanno distrutto".

(7 febbraio 2008)

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/esteri/benedettoxvi-20/inferno-papa/inferno-papa.html


grazie a dio sono ateo :asd:....

Non ho capito cosa abbiate da ridire... non è che Paradiso ed Inferno erano scomparsi perchè non se ne parlava...

Imrahil
07-02-2008, 20:19
Io sono agnostico. Però a volte spero di sbagliarmi... da non credente mi troverei a bruciare all'inferno :asd: ma ci sarebbe da divertirsi, troverei il 90% della Chiesa :asd:

y4k
07-02-2008, 22:12
bah, chissà in quanti inferni dovremmo andare se fossimo nati in altre religioni :asd: ...

Hitman04
07-02-2008, 22:50
Massì, lasciamo che si scavino la fossa da soli :asd:

joesun
07-02-2008, 22:53
Non ho capito cosa abbiate da ridire... non è che Paradiso ed Inferno erano scomparsi perchè non se ne parlava...

:eek:

http://it.youtube.com/watch?v=3O5Dp87LnAU
:asd:

Capellone
07-02-2008, 23:20
perchè stupirsi tanto? non ha fatto altro che un discorso da papa.
se uno è cristiano deve accettare questo ed altro, non è che essere nel 2008 o nel 3008 trasformi la religione in un'istituzione moderna ed efficiente
di fronte a simili prediche non sono gli atei e gli agnostici a doversi indignare, sono i cristiani a doversi dare una svegliata.

Fritz!
07-02-2008, 23:26
esiste l'inferno? grazie per l'info. esistono anche paradiso e purgatorio: 1 X 2
c'è gente che ci ha scritto addirittura una commedia....credo si chiamasse divina.

pare che il paradiso sia meglio per il clima, l'inferno per la compagnia.

Visto che sei un professionista, qualche dettaglio in più lo potresti fornire, razzi? roba tipo il menu', l'arredamento etc...

ma il purgatorio non l'avevano abolito???:confused:

o forse era il limbo
:mbe:

Capellone
07-02-2008, 23:32
ma il purgatorio non l'avevano abolito???:confused:

o forse era il limbo
:mbe:

si vede che l'inferno è sovraffollato e bisogna recuperare spazio

blackgnat
07-02-2008, 23:41
...ce lo aavesse ricordato in occasione della lectio magistralis alla Sapienza... Sarebbe stato il luogo più adatto !!!

Xilema
08-02-2008, 00:07
Il giorno delle ceneri mi sono mangiato un bel paninazzo con la mortadella; pazienza se finirò nel girone dei golosi, mi consolerò nel sapere B16 in quello dei bugiardoni...

FelixR6
08-02-2008, 02:11
penso che neanche l'anticristo potrebbe fare più danni alla chiesa di quanti ne sta facendo b16 ...

FabioGreggio
08-02-2008, 05:46
Esiste l'Inferno?
Cioè esiste una cosa che sia peggiore di questo mondo?
Io ero convinto che noi fossimo già all'inferno.

E come è strutturato? C'è una logistica?
Più o meno a che coordinate?
E' sotto terra o su Omega 14?

Io non penso di avere grandi peccati,
a parte il sesso sfrenato
e aver insultato nomeutente e Lucrezio in pvt....:rolleyes:

fg

nomeutente
08-02-2008, 07:33
Cerchiamo tutti di non flammare, altrimenti chiudo il thread.

nomeutente
08-02-2008, 07:35
Io non penso di avere grandi peccati,
a parte il sesso sfrenato
e aver insultato nomeutente e Lucrezio in pvt....:rolleyes:


Così è già troppo complicato: devi scegliere un solo peccato e dedicarti esclusivamente a quello.

cdimauro
08-02-2008, 07:36
Per i cristiani l'inferno c'è: ci sono vari riferimenti biblici inequivocabili. E mi pare più che naturare che B16 ne parli, visto che la materia in oggetto è la sua...

Non capisco, quindi, che senso ha aprire un thread sull'argomento: è come se si accusasse un panettiere di aver parlato di come si fa il pane... :mc:

cdimauro
08-02-2008, 07:37
Cerchiamo tutti di non flammare, altrimenti chiudo il thread.
A mio avviso questo thread non ha motivo di restare aperto. Vedi messaggio precedente. ;)

raph45
08-02-2008, 07:47
SO' FATTI LORO, ai non cattolici la cosa non dovrebbe tangere !!

mi spiace dirtelo, ma dopo la morte saranno anche fatti tuoi, a prescindere se tu starai in paradiso, purgatorio o inferno, tanto per chiarire.

lordfrigo
08-02-2008, 07:51
mi spiace dirtelo, ma dopo la morte saranno anche fatti tuoi, a prescindere se tu starai in paradiso, purgatorio o inferno, tanto per chiarire.

non credo proprio...io credo che dopo la morte non ci sia niente come tu credi che ci sia qualcosa.. chi avrà ragione?

Killer Application
08-02-2008, 07:57
è bello vedere tante persone che sparano a 0 su chiesa/cristiani.


Se solo sapeste quante persone su letto di morte si convertono;)








ahh e se uno dice: "Almeno ci provo!" sbaglia in pieno perche una conversione del genere è inutile e viene spiegato prima della conversione/battesimo

CYRANO
08-02-2008, 08:02
è bello vedere tante persone che sparano a 0 su chiesa/cristiani.


Se solo sapeste quante persone su letto di morte si convertono;)








ahh e se uno dice: "Almeno ci provo!" sbaglia in pieno perche una conversione del genere è inutile e viene spiegato prima della conversione/battesimo

Quindi si accede ad un impotetico paradiso solo se si ha la tesserina della chiesa cattolica ?

mazza però...proprio magnanimo questo dio...


C,òa,òzò,a

Killer Application
08-02-2008, 08:05
Quindi si accede ad un impotetico paradiso solo se si ha la tesserina della chiesa cattolica ?

mazza però...proprio magnanimo questo dio...


C,òa,òzò,a

si accede ai piani alti solo se si è uomini giusti e corretti.

Il fatto è che, almeno che una persona è santa, qualche peccato nella sua vita l'ha fatto(tipo condannare chiesa/cristianesimo) e quindi ha bisogno di un bel reset dei peccati, chiamata confessione.

Il fatto è che per confessarsi si deve essere cattolici,quindi.....:stordita:




Ti ho semplificato molto la cosa per evitare di balzellare 2 ore in sofismi vari

cocis
08-02-2008, 08:06
si vede che l'inferno è sovraffollato e bisogna recuperare spazio

mastella deve essere arrivato anche li :stordita:

raph45
08-02-2008, 08:06
Quindi si accede ad un impotetico paradiso solo se si ha la tesserina della chiesa cattolica ?

mazza però...proprio magnanimo questo dio...


C,òa,òzò,a


No, non si accede in paradiso se hai il tesserino della chiesa cattolica, potresti anche salvarti essendo un ateo ma un uomo giusto, ovvio che se non ti penti dei tuoi peccati andrai al lato opposto.

cocis
08-02-2008, 08:07
è bello vedere tante persone che sparano a 0 su chiesa/cristiani.


Se solo sapeste quante persone su letto di morte si convertono;)


ahh e se uno dice: "Almeno ci provo!" sbaglia in pieno perche una conversione del genere è inutile e viene spiegato prima della conversione/battesimo


lo ha fatto un boss mafioso ... :stordita: .. sepellito accanto a papi mi pare .. perchè aveva donato la sua eredità alla "chiesa" :stordita:

FabioGreggio
08-02-2008, 08:07
non credo proprio...io credo che dopo la morte non ci sia niente come tu credi che ci sia qualcosa.. chi avrà ragione?

Nessuno è mai tornato indietro a dircelo.
E nessuno ha mai fatto una foto dell'inferno.

fg

CYRANO
08-02-2008, 08:08
si accede ai piani alti solo se si è uomini giusti e corretti.

Il fatto è che, almeno che una persona è santa, qualche peccato nella sua vita l'ha fatto(tipo condannare chiesa/cristianesimo) e quindi ha bisogno di un bel reset dei peccati, chiamata confessione.

Il fatto è che per confessarsi si deve essere cattolici,quindi.....:stordita:




Ti ho semplificato molto la cosa per evitare di balzellare 2 ore in sofismi vari

Capito. quindi tutti i cattolici morti in incidenti ed altro ovviamente senza avere tempo della confessione , finiranno all'inferno...



cpoapzpa

FabioGreggio
08-02-2008, 08:10
Quindi si accede ad un impotetico paradiso solo se si ha la tesserina della chiesa cattolica ?

mazza però...proprio magnanimo questo dio...


C,òa,òzò,a

Non saprei se uno Scintoista o Animista acceda al paradiso avendone i titoli.
Forse ogni religione ha il suo paradiso.
Quello dei mussulmani prevede 7 vergini per ogni eletto.

Il problema è se lei è donna. Sette Camionisti nerboruti?
O alle donne ciccia?

fg

CYRANO
08-02-2008, 08:13
Non saprei se uno Scintoista o Animista acceda al paradiso avendone i titoli.
Forse ogni religione ha il suo paradiso.
Quello dei mussulmani prevede 7 vergini per ogni eletto.

Il problema è se lei è donna. Sette Camionisti nerboruti?
O alle donne ciccia?

fg

probabilmente le donne vengono trasformate in lesbiche :asd:


coapzpa

Ramingo^^
08-02-2008, 08:14
Nessuno è mai tornato indietro a dircelo.
E nessuno ha mai fatto una foto dell'inferno.

fg

Gesù Cristo è l'unica persona nella storia dell'umanità che tornato in vita dopo la morte, Lui ha parlato di paradiso ed inferno.

E' su questo che si basa la fede. Dopotutto fede significa credere in qualcosa non dimostrabile.

Se poi uno non ci crede...pazienza...

raph45
08-02-2008, 08:15
Nessuno è mai tornato indietro a dircelo.
E nessuno ha mai fatto una foto dell'inferno.

fg

Bè uno c'è stato ed è Gesù Cristo e lo aveva detto prima di morire che c'erano inferno e paradiso.

trallallero
08-02-2008, 08:16
mastella deve essere arrivato anche li :stordita:

e secondo me ha già preparato un bel indultino anche per l'inferno :asd:

raph45
08-02-2008, 08:17
Capito. quindi tutti i cattolici morti in incidenti ed altro ovviamente senza avere tempo della confessione , finiranno all'inferno...



cpoapzpa

guarda non potremo mai sapere se l'anima nel momento del distacco dal corpo si è pentita o no dei propri peccati, ma fai conto che gesu' è stato chiaro, bisogna vivere tutti i giorni come l'ultimo giorno perchè non sappiamo quando verrà il Figlio dell'Uomo, ossia verra' la morte.

FabioGreggio
08-02-2008, 08:17
Bè uno c'è stato ed è Gesù Cristo e lo aveva detto prima di morire che c'erano inferno e paradiso.

Il fatto che lo abbia detto non sostituisce la prova della foto.

Gli umani dicono di tutto, sta ad altri crederci. Ma crederci non è una prova, è un atto di fede, come tifare per l'Inter.

fg

cdimauro
08-02-2008, 08:19
Gesù Cristo è l'unica persona nella storia dell'umanità che tornato in vita dopo la morte, Lui ha parlato di paradiso ed inferno.

E' su questo che si basa la fede. Dopotutto fede significa credere in qualcosa non dimostrabile.

Se poi uno non ci crede...pazienza...
Veramente Lazzaro l'ha preceduto... :p

FabioGreggio
08-02-2008, 08:23
guarda non potremo mai sapere se l'anima nel momento del distacco dal corpo si è pentita o no dei propri peccati, ma fai conto che gesu' è stato chiaro, bisogna vivere tutti i giorni come l'ultimo giorno perchè non sappiamo quando verrà il Figlio dell'Uomo, ossia verra' la morte.

Secondo me, all'atto della morte,
l'unica cosa che si stacca
è l'assegno alle pompe funebri.

fg

Ramingo^^
08-02-2008, 08:25
Il fatto che lo abbia detto non sostituisce la prova della foto.

Gli umani dicono di tutto, sta ad altri crederci. Ma crederci non è una prova, è un atto di fede, come tifare per l'Inter.

fg

Ma credere in Dio E' un atto di fede.

Ramingo^^
08-02-2008, 08:26
Secondo me, all'atto della morte,
l'unica cosa che si stacca
è l'assegno alle pompe funebri.

fg

Quello lo staccano i parenti, non la persona defunta.

FabioGreggio
08-02-2008, 08:27
Ma credere in Dio E' un atto di fede.

e io cosa ho detto?

fg

Vic24
08-02-2008, 08:27
roba da non credere nel 2007
siamo al ridicolo
che differenza ce tra credere a questo e credere agli ufo?
nessuna , lo 0 assoluto
anzi volendo ben vedere sono molti di piu i filmati sugli ufo che i filmati sulle presunte apparizioni di dio
quindi io credo agli ufo
E' molto più probabile trovare un batterio in tutto l'universo che un dio, anche solo per la semplicità organica del primo rispetto al secondo

grazie a Dio (:) ) le religioni non mi annoverano fra i loro adepti ... :D :D :D
per il resto:
classico discorso fatto dal capo dei cristiani ai cristiani su tema di esclusiva fede con zero risvolti sulla vita dei non cristiani, non fedeli (una volta tano insomma non fa politica erga omnes) .
SO' FATTI LORO, ai non cattolici la cosa non dovrebbe tangere !!
SBAGLIATO! :O Tange sempre e comunque perchè influenza l'opinione comune che si riflette sui comportamenti sociali
è bello vedere tante persone che sparano a 0 su chiesa/cristiani.
Se solo sapeste quante persone su letto di morte si convertono;)

Se solo sapessi quante madri e quanti padri accanto ad un letto di morte hanno rinnegato dio
si accede ai piani alti solo se si è uomini giusti e corretti.
Il fatto è che, almeno che una persona è santa, qualche peccato nella sua vita l'ha fatto(tipo condannare chiesa/cristianesimo) e quindi ha bisogno di un bel reset dei peccati, chiamata confessione.
Il fatto è che per confessarsi si deve essere cattolici,quindi.....:stordita:
Ti ho semplificato molto la cosa per evitare di balzellare 2 ore in sofismi vari
E perchè semplificare? Andiamo avanti!
Per confessarsi si deve essere cattolici hai detto, beh aggiungiamo che per essere cattolici bisogna avere la fede, il problema si può ridurre a "se hai la fede ti salvi se no bruci nei garage divini" il problema quindi è "dove si acquisisce la fede per salvarsi?" Se è innata (per cui uno nasce con la fede o senza fede) vorrebbe dire che è dio stesso che tra le qualità la inserisce o meno in una persona e sarebbe piuttosto crudele dato che senza questa qualità di finisce dritti all'inferno. Unica possibilità è che la fede si acquisisca nel viaggio terreno. Questo ci costringe ad affermare che la FEDE che dovrebbe elevarci alla trascendenza è indissolubilmente legata all'immanenza, anzi è l'immanenza stessa che la genera e qui si cade nel nonsense più palese.

Gio22
08-02-2008, 08:51
è bello vedere tante persone che sparano a 0 su chiesa/cristiani.

lo diceva cristo che chi crede in lui sarà perseguitato.
mah cmq chi si diverte cosi tanto a criticare deve fare una vita bellissima**,e quindi sottolinea la misera vita dei cattolici

**[si si :D]




Se solo sapeste quante persone su letto di morte si convertono;)




ti giuro,x esperienza personale, sono stato in vari ospedali,è una cosa incredibile vedere quante persone ci sono nella cappella del nosocomio
di turno.
e nn parliamo delle sale d'attesa per gli esiti degl'esami...persone che snoccialono rosari immprovvisati .

coerenza,povera bistratta coerenza.


Quello dei mussulmani prevede 7 vergini per ogni eletto.




sono 72 per la precisione

FabioGreggio
08-02-2008, 09:02
sono 72 per la precisione

Sto pensando di aderire.....
:rolleyes:


fg

danny2005
08-02-2008, 09:13
Non mi va di commentare.............

basta la mia firma........:cool:

gardos
08-02-2008, 09:16
Bè uno c'è stato ed è Gesù Cristo e lo aveva detto prima di morire che c'erano inferno e paradiso.

Be a voler ben vedere di messia tornato dalla morte gesu è solo il 53esimo mi pare...

Comunque mi piace sto papa,più baggianate spara meglio è. :)

LightIntoDarkness
08-02-2008, 09:32
Innanzitutto vorrei capire un attimo la coerenza di chi spara a zero appena vede un 3d con scritto Papa o Chiesa: ma non si diceva che il Papa deve occuparsi esclusivamente della sua religione?
E quando lo fa.... non va bene lo stesso? Ci si affretta a sparare giudizi sulla dottrina, considerandola "medievale" o altro... Mah.
Comunque, visto che ha parlato 1ora e 40, oltre a queste già interessanti estrapolazioni, farebbe piacere avere qualcosa di più corposo e meno frazionato.
Aspettiamo e speriamo nel sito del vaticano.

si accede ai piani alti solo se si è uomini giusti e corretti.

Il fatto è che, almeno che una persona è santa, qualche peccato nella sua vita l'ha fatto(tipo condannare chiesa/cristianesimo) e quindi ha bisogno di un bel reset dei peccati, chiamata confessione.

Il fatto è che per confessarsi si deve essere cattolici,quindi.....:stordita:Occhio che la dottrina cattolica dice altro: pensare alla tesserina dei peccati "resettati" o meno ci riconduce alla visione caricaturale del cattolicesimo, quella particolarmente diffusa e utilizzata dai media.
Confronta i numeri 1451-1452-1453 del catechismo (disponibile sul web).

Un pluriomicida, se al suo ultimo respiro vive una "contrizione perfetta”, secondo la dottrina cattolica va "dritto" in paradiso.

Non è semplice da accettare, così come non lo è mai stato il ladrone in croce subitissimo in paradiso. ;)


Il fatto che lo abbia detto non sostituisce la prova della foto.

Gli umani dicono di tutto, sta ad altri crederci. Ma crederci non è una prova, è un atto di fede, come tifare per l'Inter.

fgAppunto: la fede non si basa su una prova, altrimenti non è fede.
Ma non condivido il fatto di denigrare una fede solo per il fatto di esistere.

GianoM
08-02-2008, 09:35
Massì, lasciamo che si scavino la fossa da soli :asd:
*

nestle
08-02-2008, 09:48
ma scusate, cosa c'è di nuovo?

c'è gente che crede in queste, permettetemi il termine, favole, e gente che crede in altre.

il problema non è in quello che credono, la libertà di pensiero è sacra, ma lo è il fatto che se io mi permetto di dire che certe favole sono finte e inventate quanto quella dei tre porcellini e di qualsiasi altra favola, e che il fatto che la raccontino da 2000 anni non fa di una favola più veritiera di un'altra (se fosse così tra 2000 anni potranno venerare gandalf senza essere presi per matti :D :D ) allora vengo preso per matto, irresponsabile, relativista etc etc :D

che poi le gerarchie vaticane, che predicano povertà e navigano nel lusso prendendo per il culo milioni di poveri, sarebbero le prime a finire nel loro "inferno"... beh questa è un'altra storia ;)

Redux
08-02-2008, 09:52
Il fatto che lo abbia detto non sostituisce la prova della foto.

Gli umani dicono di tutto, sta ad altri crederci. Ma crederci non è una prova, è un atto di fede, come tifare per l'Inter.

fg

che tristezza

Trabant
08-02-2008, 10:00
roba da non credere nel 2007
siamo al ridicolo
che differenza ce tra credere a questo e credere agli ufo?
nessuna , lo 0 assoluto

Ti faccio rispondere da lui :D

http://www.guerrestellari.it/gallery/images/_a39/208.jpg

"... ssshhh .... ssshhh ... TROVO INSOPPORTABILE LA TUA MANCANZA DI FEDE!"



Scusate non ho saputo trattenermi :p

Redux
08-02-2008, 10:06
roba da non credere nel 2007
siamo al ridicolo



tenderei a dire che un dogma religioso, proprio per esser tale, non dovrebbe adeguarsi ai tempi e ai costumi, sennò è una moda, non una religione.
Che ti serve? una rivisitazione "fescion" della Bibbia? una fede digitale? che si deve dire nel 2007? nel 2007 non possiamo più credere in Dio? se è così poveri noi, bella roba il progresso!

blackgnat
08-02-2008, 10:36
si accede ai piani alti solo se si è uomini giusti e corretti.

Il fatto è che, almeno che una persona è santa, qualche peccato nella sua vita l'ha fatto(tipo condannare chiesa/cristianesimo) e quindi ha bisogno di un bel reset dei peccati, chiamata confessione.

Il fatto è che per confessarsi si deve essere cattolici,quindi.....:stordita:


scusa ... ammetto la mia ignoranza ... ma questo,( la confessione ..come occasione per un bel reset..) Cristo quando lo ha detto ??

LightIntoDarkness
08-02-2008, 10:41
scusa ... ammetto la mia ignoranza ... ma questo,( la confessione ..come occasione per un bel reset..) Cristo quando lo ha detto ??Come già segnalato, nè Cristo nè tantomeno la Chiesa lo hanno detto... la Misericordia Divina non è mai assoggettata al sacramento della riconciliazione.
Consiglio di leggere il catechismo della chiesa cattolica on-line per maggiori chiarimenti.

nestle
08-02-2008, 10:44
scusa ... ammetto la mia ignoranza ... ma questo,( la confessione ..come occasione per un bel reset..) Cristo quando lo ha detto ??

sei rimasto un po' indietro...
sono tante le cose non scritte nei vangeli e inventate di sana pianta... (non che quelle dei vangeli non lo siano...).

perchè cristo (o chiunque esso sia stato) ha mai parlato di indulgenze, strutture ecclesiastiche, papi,etc...?

diciamo che la struttura ecclesiastica ha preso una base da una storia e poi ha costruito intorno il suo impero; nei secoli ha distorto il messaggio di base e ha imposto i suoi "valori".

quindi andare a vedere quello che ha detto il così detto "cristo" è l'ultima cosa sensata da fare per capire la chiesa...

LightIntoDarkness
08-02-2008, 10:47
sei rimasto un po' indietro...
sono tante le cose non scritte nei vangeli e inventate di sana pianta... (non che quelle dei vangeli non lo siano...).

perchè cristo (o chiunque esso sia stato) ha mai parlato di indulgenze, strutture ecclesiastiche, papi,etc...?

diciamo che la struttura ecclesiastica ha preso una base da una storia e poi ha costruito intorno il suo impero; nei secoli ha distorto il messaggio di base e ha imposto i suoi "valori".

quindi andare a vedere quello che ha detto il così detto "cristo" è l'ultima cosa sensata da fare per capire la chiesa...Meglio approfondire un po' la dottrina cattolica.
Suggerisco il catechismo (magari il compendio che è più leggero), le encicliche più recenti (partendo dalla Spe Salvi), tutte disponibili on-line.

;)

Ziosilvio
08-02-2008, 10:49
questo,( la confessione ..come occasione per un bel reset..) Cristo quando lo ha detto ??
nè Cristo nè tantomeno la Chiesa lo hanno detto
Come no?
E le parole agli apostoli: "Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi"? (Vangelo di Giovanni, capitolo 20, versetti 22 e 23)

nestle
08-02-2008, 10:53
Meglio approfondire un po' la dottrina cattolica.
Suggerisco il catechismo (magari il compendio che è più leggero), le encicliche più recenti (partendo dalla Spe Salvi), tutte disponibili on-line.

;)

no grazie ;)

so come impiegare il mio tempo in modo più costruttivo ;)

e se dovessi andare alla ricerca della verità sulla dottrina cattolica di certo non la cercherei nelle encicliche o nel catechismo...

Ziosilvio
08-02-2008, 10:57
Tornando in topic:
Affermazioni di questo tipo , obsolete e minacciose,a mio parere oltre ad infondere inutili paure nei piu' suscettibili , sono estremamente dannose per la conflittualità che generano nei fedeli cristiani e completamente incompatibili con la realtà moderna in cui viviamo.
A me, leggendo il tuo post, sembra che il Papa abbia detto le cose seguenti:

che la salvezza richiede impegno---cosa che la Chiesa cattolica dice da sempre, e che certi "nuovi movimenti religiosi" molto di moda oggigiorno preferiscono negare;
che si dovrebbe digiunare dal rumore come si digiuna dal cibo---cosa che mi pare si dica anche qui quando ci si lamenta del TGCom o del Giornale o di Libero

e che nessuna delle cose seguenti sia, di per sé, cattiva.

Ziosilvio
08-02-2008, 10:58
Meglio approfondire un po' la dottrina cattolica.
"Conosci il tuo nemico" è uno dei precetti di Sun-Tzu, mi pare.

cdimauro
08-02-2008, 11:05
Ma qui serve prima conoscere il tuo amico... :p

LightIntoDarkness
08-02-2008, 11:26
Come no?
E le parole agli apostoli: "Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi"? (Vangelo di Giovanni, capitolo 20, versetti 22 e 23)Occhio che non si è cristiani cattolici semplicemente estrapolando delle frasi dalle scritture: sappiamo bene che lo fanno in moltissimi, dagli atei ai TdG.
"Egli come ai discepoli di Emmaus, ci svela il senso delle scritture e spezza il pane con noi": è fondamentale scoprire come Cristo ci svela questo senso, attraverso la Chiesa ma in primis con la luce dello Spirito nell'inviolabilità sacrale della nostra coscienza.

Per il fatto in questione, partiamo dal catechismo (http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P45.HTM):

IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE


1422 “Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11].

1423 E' chiamato sacramento della conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione, [Cf ⇒ Mc 1,15 ] il cammino di ritorno al Padre [Cf ⇒ Lc 15,18 ] da cui ci si è allontanati con il peccato.
E' chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore.

1428 Ora, l'appello di Cristo alla conversione continua a risuonare nella vita dei cristiani. Questa seconda conversione è un impegno continuo per tutta la Chiesa che “comprende nel suo seno i peccatori” e che, “santa insieme e sempre bisognosa di purificazione, incessantemente si applica alla penitenza e al suo rinnovamento” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8]. Questo sforzo di conversione non è soltanto un'opera umana. E' il dinamismo del “cuore contrito” ( ⇒ Sal 51,19 ) attirato e mosso dalla grazia [Cf ⇒ Gv 6,44; ⇒ Gv 12,32 ] a rispondere all'amore misericordioso di Dio che ci ha amati per primo [Cf ⇒ 1Gv 4,10 ].

1429 Lo testimonia la conversione di san Pietro dopo il triplice rinnegamento del suo Maestro. Lo sguardo d'infinita misericordia di Gesù provoca le lacrime del pentimento ( ⇒ Lc 22,61 ) e, dopo la Risurrezione del Signore, la triplice confessione del suo amore per lui [Cf ⇒ Gv 21,15-17 ]. La seconda conversione ha pure una dimensione comunitaria. Ciò appare nell'appello del Signore ad un'intera Chiesa: “Ravvediti!” ( ⇒ Ap 2,5; 1429 ⇒ Ap 2,16 ).

1430 Come già nei profeti, l'appello di Gesù alla conversione e alla penitenza non riguarda anzitutto opere esteriori, “il sacco e la cenere”, i digiuni e le mortificazioni, ma la conversione del cuore, la penitenza interiore. Senza di essa, le opere di penitenza rimangono sterili e menzognere; la conversione interiore spinge invece all'espressione di questo atteggiamento in segni visibili, gesti e opere di penitenza [Cf ⇒ Gl 2,12-13; ⇒ Is 1,16-17; ⇒ Mt 6,1-6; 1430 ⇒ Mt 6,16-18 ].

1431 La penitenza interiore è un radicale riorientamento di tutta la vita, un ritorno, una conversione a Dio con tutto il cuore, una rottura con il peccato, un'avversione per il male, insieme con la riprovazione nei confronti delle cattive azioni che abbiamo commesse. Nello stesso tempo, essa comporta il desiderio e la risoluzione di cambiare vita con la speranza della misericordia di Dio e la fiducia nell'aiuto della sua grazia. Questa conversione del cuore è accompagnata da un dolore e da una tristezza salutari, che i Padri hanno chiamato “ animi cruciatus [afflizione dello spirito]”, “compunctio cordis [contrizione del cuore]” [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1676-1678; 1705; Catechismo Romano, 2, 5, 4].

1432 Il cuore dell'uomo è pesante e indurito. Bisogna che Dio dia all'uomo un cuore nuovo [Cf ⇒ Ez 36,26-27 ]. La conversione è anzitutto un'opera della grazia di Dio che fa ritornare a lui i nostri cuori: “Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo” (⇒ Lam 5,21 ). Dio ci dona la forza di ricominciare. E' scoprendo la grandezza dell'amore di Dio che il nostro cuore viene scosso dall'orrore e dal peso del peccato e comincia a temere di offendere Dio con il peccato e di essere separato da lui. Il cuore umano si converte guardando a colui che è stato trafitto dai nostri peccati [Cf ⇒ Gv 19,37; 1432 ⇒ Zc 12,10 ].

1433 Dopo la Pasqua, è lo Spirito Santo che convince “il mondo quanto al peccato” ( ⇒ Gv 16,8-9 ), cioè al fatto che il mondo non ha creduto in colui che il Padre ha inviato. Ma questo stesso Spirito, che svela il peccato, è il Consolatore [Cf ⇒ Gv 15,26 ] che dona al cuore dell'uomo la grazia del pentimento e della conversione [Cf ⇒ At 2,36-38; cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Dominum et Vivificantem, 27-48].

1435 La conversione si realizza nella vita quotidiana attraverso gesti di riconciliazione, attraverso la sollecitudine per i poveri, l'esercizio e la difesa della giustizia e del diritto, [Cf ⇒ Am 5,24; 1435 ⇒ Is 1,17 ] attraverso la confessione delle colpe ai fratelli, la correzione fraterna, la revisione di vita, l'esame di coscienza, la direzione spirituale, l'accettazione delle sofferenze, la perseveranza nella persecuzione a causa della giustizia. Prendere la propria croce, ogni giorno, e seguire Gesù è la via più sicura della penitenza [Cf ⇒ Lc 9,23 ].

1439 Il dinamismo della conversione e della penitenza è stato meravigliosamente descritto da Gesù nella parabola detta “del figlio prodigo” il cui centro è “il padre misericordioso” ( ⇒ Lc 15,11-24 ): il fascino di una libertà illusoria, l'abbandono della casa paterna; la miseria estrema nella quale il figlio viene a trovarsi dopo aver dilapidato la sua fortuna; l'umiliazione profonda di vedersi costretto a pascolare i porci, e, peggio ancora, quella di desiderare di nutrirsi delle carrube che mangiavano i maiali; la riflessione sui beni perduti; il pentimento e la decisione di dichiararsi colpevole davanti a suo padre; il cammino del ritorno; l'accoglienza generosa da parte del padre; la gioia del padre: ecco alcuni tratti propri del processo di conversione. L'abito bello, l'anello e il banchetto di festa sono simboli della vita nuova, pura, dignitosa, piena di gioia che è la vita dell'uomo che ritorna a Dio e in seno alla sua famiglia, la Chiesa. Soltanto il cuore di Cristo, che conosce le profondità dell'amore di suo Padre, ha potuto rivelarci l'abisso della sua misericordia in una maniera così piena di semplicità e di bellezza.
1440 Il peccato è anzitutto offesa a Dio, rottura della comunione con lui. Nello stesso tempo esso attenta alla comunione con la Chiesa. Per questo motivo la conversione arreca ad un tempo il perdono di Dio e la riconciliazione con la Chiesa, ciò che il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione esprime e realizza liturgicamente [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11].
1441 Dio solo perdona i peccati [Cf ⇒ Mc 2,7 ]. Poiché Gesù è il Figlio di Dio, egli dice di se stesso: “Il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati” ( ⇒ Mc 2,10 ) ed esercita questo potere divino: “Ti sono rimessi i tuoi peccati!” ( ⇒ Mc 2,5; ⇒ Lc 7,48 ). Ancor di più: in virtù della sua autorità divina dona tale potere agli uomini [Cf ⇒ Gv 20,21-23 ] affinché lo esercitino nel suo nome.
1442 Cristo ha voluto che la sua Chiesa sia tutta intera, nella sua preghiera, nella sua vita e nelle sue attività, il segno e lo strumento del perdono e della riconciliazione che egli ci ha acquistato a prezzo del suo sangue. Ha tuttavia affidato l'esercizio del potere di assolvere i peccati al ministero apostolico. A questo è affidato il “ministero della riconciliazione” ( ⇒ 2Cor 5,18 ). L'apostolo è inviato “nel nome di Cristo”, ed è Dio stesso che, per mezzo di lui, esorta e supplica: “Lasciatevi riconciliare con Dio” ( ⇒ 2Cor 5,20 ).
1443 Durante la sua vita pubblica, Gesù non ha soltanto perdonato i peccati; ha pure manifestato l'effetto di questo perdono: egli ha reintegrato i peccatori perdonati nella comunità del Popolo di Dio, dalla quale il peccato li aveva allontanati o persino esclusi. Un segno chiaro di ciò è il fatto che Gesù ammette i peccatori alla sua tavola; più ancora, egli stesso siede alla loro mensa, gesto che esprime in modo sconvolgente il perdono di Dio [Cf ⇒ Lc 15 ] e, nello stesso tempo, il ritorno in seno al Popolo di Dio [ Cf ⇒ Lc 19,9 ].
1444 Rendendo gli Apostoli partecipi del suo proprio potere di perdonare i peccati, il Signore dà loro anche l'autorità di riconciliare i peccatori con la Chiesa. Tale dimensione ecclesiale del loro ministero trova la sua più chiara espressione nella solenne parola di Cristo a Simon Pietro: “A te darò le chiavi del Regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” ( ⇒ Mt 16,19 ). Questo “incarico di legare e di sciogliere, che è stato dato a Pietro, risulta essere stato pure concesso al collegio degli Apostoli, unito col suo capo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 22].
1445 Le parole legare e sciogliere significano: colui che voi escluderete dalla vostra comunione, sarà escluso dalla comunione con Dio; colui che voi accoglierete di nuovo nella vostra comunione, Dio lo accoglierà anche nella sua. La riconciliazione con la Chiesa è inseparabile dalla riconciliazione con Dio.
1458 Sebbene non sia strettamente necessaria, la confessione delle colpe quotidiane (peccati veniali) è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1680; ⇒ Codice di Diritto Canonico, 988, 2]. In effetti, la confessione regolare dei peccati veniali ci aiuta a formare la nostra coscienza, a lottare contro le cattive inclinazioni, a lasciarci guarire da Cristo, a progredire nella vita dello Spirito. Ricevendo più frequentemente, attraverso questo sacramento, il dono della misericordia del Padre, siamo spinti ad essere misericordiosi come lui: [Cf ⇒ Lc 6,36 ]

Chi riconosce i propri peccati e li condanna, è già d'accordo con Dio. Dio condanna i tuoi peccati; e se anche tu li condanni, ti unisci a Dio. L'uomo e il peccatore sono due cose distinte: l'uomo è opera di Dio, il peccatore è opera tua, o uomo. Distruggi ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò che egli ha fatto. Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone, perché condanni le tue opere cattive. Le opere buone cominciano col riconoscimento delle opere cattive. Operi la verità, e così vieni alla Luce [Sant'Agostino, In Evangelium Johannis tractatus, 12,
1466 Il confessore non è il padrone, ma il servitore del perdono di Dio. Il ministro di questo sacramento deve unirsi “all'intenzione e alla carità di Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 13]. Deve avere una provata conoscenza del comportamento cristiano, l'esperienza delle realtà umane, il rispetto e la delicatezza nei confronti di colui che è caduto; deve amare la verità, essere fedele al magistero della Chiesa e condurre con pazienza il penitente verso la guarigione e la piena maturità. Deve pregare e fare penitenza per lui, affidandolo alla misericordia del Signore.

LightIntoDarkness
08-02-2008, 11:28
no grazie ;)

so come impiegare il mio tempo in modo più costruttivo ;)

e se dovessi andare alla ricerca della verità sulla dottrina cattolica di certo non la cercherei nelle encicliche o nel catechismo...Benissimo, sono contento per te, se davvero pensi che sia la cosa migliore da fare: lascia allora gentilmente questo 3d, onde evitare che gli altri sprechino tempo ed energie a cercare di discutere con te, energie che magari potrebbero essere dedicate a rispondere a persone più "sincere" nel porsi in un forum.

:)

FabioGreggio
08-02-2008, 11:29
Occhio che non si è cristiani cattolici semplicemente estrapolando delle frasi dalle scritture: sappiamo bene che lo fanno in moltissimi, dagli atei ai TdG.
"Egli come ai discepoli di Emmaus, ci svela il senso delle scritture e spezza il pane con noi": è fondamentale scoprire come Cristo ci svela questo senso, attraverso la Chiesa ma in primis con la luce dello Spirito nell'inviolabilità sacrale della nostra coscienza.

Per il fatto in questione, partiamo dal catechismo (http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P45.HTM):

IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE


1422 “Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11].

1423 E' chiamato sacramento della conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione, [Cf ⇒ Mc 1,15 ] il cammino di ritorno al Padre [Cf ⇒ Lc 15,18 ] da cui ci si è allontanati con il peccato.
E' chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore.

1428 Ora, l'appello di Cristo alla conversione continua a risuonare nella vita dei cristiani. Questa seconda conversione è un impegno continuo per tutta la Chiesa che “comprende nel suo seno i peccatori” e che, “santa insieme e sempre bisognosa di purificazione, incessantemente si applica alla penitenza e al suo rinnovamento” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8]. Questo sforzo di conversione non è soltanto un'opera umana. E' il dinamismo del “cuore contrito” ( ⇒ Sal 51,19 ) attirato e mosso dalla grazia [Cf ⇒ Gv 6,44; ⇒ Gv 12,32 ] a rispondere all'amore misericordioso di Dio che ci ha amati per primo [Cf ⇒ 1Gv 4,10 ].

1429 Lo testimonia la conversione di san Pietro dopo il triplice rinnegamento del suo Maestro. Lo sguardo d'infinita misericordia di Gesù provoca le lacrime del pentimento ( ⇒ Lc 22,61 ) e, dopo la Risurrezione del Signore, la triplice confessione del suo amore per lui [Cf ⇒ Gv 21,15-17 ]. La seconda conversione ha pure una dimensione comunitaria. Ciò appare nell'appello del Signore ad un'intera Chiesa: “Ravvediti!” ( ⇒ Ap 2,5; 1429 ⇒ Ap 2,16 ).

1430 Come già nei profeti, l'appello di Gesù alla conversione e alla penitenza non riguarda anzitutto opere esteriori, “il sacco e la cenere”, i digiuni e le mortificazioni, ma la conversione del cuore, la penitenza interiore. Senza di essa, le opere di penitenza rimangono sterili e menzognere; la conversione interiore spinge invece all'espressione di questo atteggiamento in segni visibili, gesti e opere di penitenza [Cf ⇒ Gl 2,12-13; ⇒ Is 1,16-17; ⇒ Mt 6,1-6; 1430 ⇒ Mt 6,16-18 ].

1431 La penitenza interiore è un radicale riorientamento di tutta la vita, un ritorno, una conversione a Dio con tutto il cuore, una rottura con il peccato, un'avversione per il male, insieme con la riprovazione nei confronti delle cattive azioni che abbiamo commesse. Nello stesso tempo, essa comporta il desiderio e la risoluzione di cambiare vita con la speranza della misericordia di Dio e la fiducia nell'aiuto della sua grazia. Questa conversione del cuore è accompagnata da un dolore e da una tristezza salutari, che i Padri hanno chiamato “ animi cruciatus [afflizione dello spirito]”, “compunctio cordis [contrizione del cuore]” [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1676-1678; 1705; Catechismo Romano, 2, 5, 4].

1432 Il cuore dell'uomo è pesante e indurito. Bisogna che Dio dia all'uomo un cuore nuovo [Cf ⇒ Ez 36,26-27 ]. La conversione è anzitutto un'opera della grazia di Dio che fa ritornare a lui i nostri cuori: “Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo” (⇒ Lam 5,21 ). Dio ci dona la forza di ricominciare. E' scoprendo la grandezza dell'amore di Dio che il nostro cuore viene scosso dall'orrore e dal peso del peccato e comincia a temere di offendere Dio con il peccato e di essere separato da lui. Il cuore umano si converte guardando a colui che è stato trafitto dai nostri peccati [Cf ⇒ Gv 19,37; 1432 ⇒ Zc 12,10 ].

1433 Dopo la Pasqua, è lo Spirito Santo che convince “il mondo quanto al peccato” ( ⇒ Gv 16,8-9 ), cioè al fatto che il mondo non ha creduto in colui che il Padre ha inviato. Ma questo stesso Spirito, che svela il peccato, è il Consolatore [Cf ⇒ Gv 15,26 ] che dona al cuore dell'uomo la grazia del pentimento e della conversione [Cf ⇒ At 2,36-38; cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Dominum et Vivificantem, 27-48].

1435 La conversione si realizza nella vita quotidiana attraverso gesti di riconciliazione, attraverso la sollecitudine per i poveri, l'esercizio e la difesa della giustizia e del diritto, [Cf ⇒ Am 5,24; 1435 ⇒ Is 1,17 ] attraverso la confessione delle colpe ai fratelli, la correzione fraterna, la revisione di vita, l'esame di coscienza, la direzione spirituale, l'accettazione delle sofferenze, la perseveranza nella persecuzione a causa della giustizia. Prendere la propria croce, ogni giorno, e seguire Gesù è la via più sicura della penitenza [Cf ⇒ Lc 9,23 ].

1439 Il dinamismo della conversione e della penitenza è stato meravigliosamente descritto da Gesù nella parabola detta “del figlio prodigo” il cui centro è “il padre misericordioso” ( ⇒ Lc 15,11-24 ): il fascino di una libertà illusoria, l'abbandono della casa paterna; la miseria estrema nella quale il figlio viene a trovarsi dopo aver dilapidato la sua fortuna; l'umiliazione profonda di vedersi costretto a pascolare i porci, e, peggio ancora, quella di desiderare di nutrirsi delle carrube che mangiavano i maiali; la riflessione sui beni perduti; il pentimento e la decisione di dichiararsi colpevole davanti a suo padre; il cammino del ritorno; l'accoglienza generosa da parte del padre; la gioia del padre: ecco alcuni tratti propri del processo di conversione. L'abito bello, l'anello e il banchetto di festa sono simboli della vita nuova, pura, dignitosa, piena di gioia che è la vita dell'uomo che ritorna a Dio e in seno alla sua famiglia, la Chiesa. Soltanto il cuore di Cristo, che conosce le profondità dell'amore di suo Padre, ha potuto rivelarci l'abisso della sua misericordia in una maniera così piena di semplicità e di bellezza.
1440 Il peccato è anzitutto offesa a Dio, rottura della comunione con lui. Nello stesso tempo esso attenta alla comunione con la Chiesa. Per questo motivo la conversione arreca ad un tempo il perdono di Dio e la riconciliazione con la Chiesa, ciò che il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione esprime e realizza liturgicamente [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11].
1441 Dio solo perdona i peccati [Cf ⇒ Mc 2,7 ]. Poiché Gesù è il Figlio di Dio, egli dice di se stesso: “Il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati” ( ⇒ Mc 2,10 ) ed esercita questo potere divino: “Ti sono rimessi i tuoi peccati!” ( ⇒ Mc 2,5; ⇒ Lc 7,48 ). Ancor di più: in virtù della sua autorità divina dona tale potere agli uomini [Cf ⇒ Gv 20,21-23 ] affinché lo esercitino nel suo nome.
1442 Cristo ha voluto che la sua Chiesa sia tutta intera, nella sua preghiera, nella sua vita e nelle sue attività, il segno e lo strumento del perdono e della riconciliazione che egli ci ha acquistato a prezzo del suo sangue. Ha tuttavia affidato l'esercizio del potere di assolvere i peccati al ministero apostolico. A questo è affidato il “ministero della riconciliazione” ( ⇒ 2Cor 5,18 ). L'apostolo è inviato “nel nome di Cristo”, ed è Dio stesso che, per mezzo di lui, esorta e supplica: “Lasciatevi riconciliare con Dio” ( ⇒ 2Cor 5,20 ).
1443 Durante la sua vita pubblica, Gesù non ha soltanto perdonato i peccati; ha pure manifestato l'effetto di questo perdono: egli ha reintegrato i peccatori perdonati nella comunità del Popolo di Dio, dalla quale il peccato li aveva allontanati o persino esclusi. Un segno chiaro di ciò è il fatto che Gesù ammette i peccatori alla sua tavola; più ancora, egli stesso siede alla loro mensa, gesto che esprime in modo sconvolgente il perdono di Dio [Cf ⇒ Lc 15 ] e, nello stesso tempo, il ritorno in seno al Popolo di Dio [ Cf ⇒ Lc 19,9 ].
1444 Rendendo gli Apostoli partecipi del suo proprio potere di perdonare i peccati, il Signore dà loro anche l'autorità di riconciliare i peccatori con la Chiesa. Tale dimensione ecclesiale del loro ministero trova la sua più chiara espressione nella solenne parola di Cristo a Simon Pietro: “A te darò le chiavi del Regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” ( ⇒ Mt 16,19 ). Questo “incarico di legare e di sciogliere, che è stato dato a Pietro, risulta essere stato pure concesso al collegio degli Apostoli, unito col suo capo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 22].
1445 Le parole legare e sciogliere significano: colui che voi escluderete dalla vostra comunione, sarà escluso dalla comunione con Dio; colui che voi accoglierete di nuovo nella vostra comunione, Dio lo accoglierà anche nella sua. La riconciliazione con la Chiesa è inseparabile dalla riconciliazione con Dio.
1458 Sebbene non sia strettamente necessaria, la confessione delle colpe quotidiane (peccati veniali) è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1680; ⇒ Codice di Diritto Canonico, 988, 2]. In effetti, la confessione regolare dei peccati veniali ci aiuta a formare la nostra coscienza, a lottare contro le cattive inclinazioni, a lasciarci guarire da Cristo, a progredire nella vita dello Spirito. Ricevendo più frequentemente, attraverso questo sacramento, il dono della misericordia del Padre, siamo spinti ad essere misericordiosi come lui: [Cf ⇒ Lc 6,36 ]

Chi riconosce i propri peccati e li condanna, è già d'accordo con Dio. Dio condanna i tuoi peccati; e se anche tu li condanni, ti unisci a Dio. L'uomo e il peccatore sono due cose distinte: l'uomo è opera di Dio, il peccatore è opera tua, o uomo. Distruggi ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò che egli ha fatto. Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone, perché condanni le tue opere cattive. Le opere buone cominciano col riconoscimento delle opere cattive. Operi la verità, e così vieni alla Luce [Sant'Agostino, In Evangelium Johannis tractatus, 12,
1466 Il confessore non è il padrone, ma il servitore del perdono di Dio. Il ministro di questo sacramento deve unirsi “all'intenzione e alla carità di Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 13]. Deve avere una provata conoscenza del comportamento cristiano, l'esperienza delle realtà umane, il rispetto e la delicatezza nei confronti di colui che è caduto; deve amare la verità, essere fedele al magistero della Chiesa e condurre con pazienza il penitente verso la guarigione e la piena maturità. Deve pregare e fare penitenza per lui, affidandolo alla misericordia del Signore.





10 euro a chi lo legge tutto.

:cool:

fg

Gio22
08-02-2008, 11:32
10€ !!!

nel tempo che perdo a leggerlo (e capirlo)
li pedo di lavoro :D


naaa

preferisco la religione fai da te.

nestle
08-02-2008, 11:38
Benissimo, sono contento per te, se davvero pensi che sia la cosa migliore da fare: lascia allora gentilmente questo 3d, onde evitare che gli altri sprechino tempo ed energie a cercare di discutere con te, energie che magari potrebbero essere dedicate a rispondere a persone più "sincere" nel porsi in un forum.

:)

dove non sarei "sincero"?

primo, se vedi il mio post non sono entrato nel merito dell'esistenza o meno dell'inferno, o solo espresso la mia opinione su una notizia senza entrare nei meriti di questioni religiose.

secondo, posso benissimo parlare di religione cattolica senza per questo dover leggere il catechismo o le encicliche ma semplicemente basandomi sulla storia. non sei te a decidere chi abbia l'onore di partecipare alle discussioni.

terzo, leggere il catechismo o le encicliche equivale per me a leggere i testi "sacri" di scentology, hanno la stessa importanza e attendibilità, quindi preferisco pensare con il mio cervello e basarmi su quello che vedo e che la storia ci ha mostrato.

quarto, forse sarò presuntuoso io, sicuramente, ma vedo molta più sincerità in me che in un vecchio ricoperto d'oro che predica la povertà e l'umiltà, come insegna la sua religione e di cui dovrebbe essere portavoce.

Marco!
08-02-2008, 11:40
bene se l'inferno esiste lui sarà di sicuro uno dei primi ad andarci.

FabioGreggio
08-02-2008, 11:41
10€ !!!

nel tempo che perdo a leggerlo (e capirlo)
li pedo di lavoro :D


naaa

preferisco la religione fai da te.

Miscredente!

fg

FabioGreggio
08-02-2008, 11:41
bene se l'inferno esiste lui sarà di sicuro uno dei primi ad andarci.

Sei stato nominato.

fg

raph45
08-02-2008, 11:53
ti giuro,



Non giurare in maniera facile perchè proprio nel Vangelo gesu' ci ha detto di non giurare affatto perchè non abbiamo il potere di far nulla da soli.

Gio22
08-02-2008, 11:56
Non giurare in maniera facile perchè proprio nel Vangelo gesu' ci ha detto di non giurare affatto perchè non abbiamo il potere di far nulla da soli.

giuro che nn conoscevo questa frase di cristo.

raph45
08-02-2008, 12:18
giuro che nn conoscevo questa frase di cristo.

Eccoti il testo integrale: matteo 5,33-37:"Avete anche inteso che fu detto dagli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: nè per il cielo, perchè è il trono di Dio; nè per la terra perchè è lo sgabello dei suoi piedi;
nè per Gerusalemme, perchè è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perchè non il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia il vostro parlare si,si; no,no; il di piu' viene dal maligno."

LightIntoDarkness
08-02-2008, 12:20
10 euro a chi lo legge tutto.

:cool:

fgSe questa è la forma di rispetto accettata su un forum, allora non c'è davvero speranza di discutere seriamente, sinceramente e serenamente.
Scritto da un utente che non si risparmia a riportare post ben più lunghi di questo poi, fa pensare.

Mi sono sempre sforzato di credere che chiunque si ponesse in modo civile ed educato, sforzandosi di scrivere il proprio pensiero e di rispondere alle idee degli altri utenti, fosse il benvenuto, a prescindere dalle proprie idee.

Ho sempre pensato che l'interesse dei vari moderatori fosse questo, ma purtroppo probabilmente è già difficile evitare flame, intervenire sulla qualità e validità del discutere rimane alla buona volontà di chi posta.

Detto questo, lo sconforto di vedere la più grande board italiana affondare sempre più in un declino di questo tipo è grande, ma va accettata.

Ci sono sempre degli ottimi spunti per pensare di continuare a frequentarla, ma l'unica formula valida è il lurking dei pochi volenterosi rimasti.

Io stacco, almeno per un altro bel po'.

Auguri a tutti, ci si incontra nelle vite reali, senza nick, guardandosi negli occhi.
Si discute in maniera diversa così, garantito ;)


Non giurare in maniera facile perchè proprio nel Vangelo gesu' ci ha detto di non giurare affatto perchè non abbiamo il potere di far nulla da soli.
Matteo, cap.5:
33 «Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento". 34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. 37 Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno.


Ognuno può leggerci, come dici tu, una minimizzazione dell'uomo o l'insegnamento per avere la libertà nella verità.

Lo Spirito soffia e bussa ad ognuno, sempre, instancabile: spero e prego di essere sempre in grado di accoglierlo e seguirlo, prego perchè succeda lo stesso ad ognuno.

:)

goldorak
08-02-2008, 12:26
purtroppo non è cosi', la nostra società e la nostra storia sono comunque di matrice cristiana, avete idea di che effetto possano fare sulla mente di un bambino ad esempio, affermazioni di questo genere? orribile..



:rotfl: :sbonk: :rotfl: :sbonk:
Suvvia se vuoi criticare il discorso del Papa trova un altra scusa che non i bambini i bambini. Mi chiedo come abbiano fatto a crescere le generazioni precedenti, con tutti i discorsi sugli angeli, l'inferno, il paradiso e quant'altro.

goldorak
08-02-2008, 12:30
mi spiace dirtelo, ma dopo la morte saranno anche fatti tuoi, a prescindere se tu starai in paradiso, purgatorio o inferno, tanto per chiarire.

Parli per esperienza diretta ?
Maddai che discorsi fai ? :p

Fritz!
08-02-2008, 12:35
[/SIZE] 37 Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno.
[/B]


:)

Mi ricordo che ai tempi in cui frequentavo la parrocchia e sentivo questo pezzo, mi dicevo che il dippiu erano i preti

Onestamente sentire/leggere qualunque cosa di Ratzinger, Ruini, Bagnasco e compagnia pregante avendo in testa quel pezzo del vangelo non può che far sorridere

Redux
08-02-2008, 12:36
Se questa è la forma di rispetto accettata su un forum, allora non c'è davvero speranza di discutere seriamente, sinceramente e serenamente.


Hai la mia comprensione. Questa mancanza di rispetto, questa vergognosa derisione degli altrui valori, rendono improponibile ogni tentativo di discussione.

Gio22
08-02-2008, 12:38
Se questa è la forma di rispetto accettata su un forum, allora non c'è davvero speranza di discutere seriamente, sinceramente e serenamente.
Scritto da un utente che non si risparmia a riportare post ben più lunghi di questo poi, fa pensare.



spe.

credo nn bisogni risentirsi per quella che ovviamente era una battuta,seppur cattiva.

onestamente sfido chiunque nel pieno della giornata lavorativa a leggersi il testo che hai postato tu,vabbè che in ufficio si cazzeggia :D

detto questo sono davvero ben altri i motivi per cui indignarsi.

tipo che nn fanno certo le stesse storie (x storie intendo i 3 topic di media ..al giorno contro la chiesa e il cattolicesimo) x le altre religioni.

detto questo in effetti ,per parlare di questi argomenti,bisognerebbe leggere anche i documenti che hai postato ,sopratutto per evitare di criticare a ragion NON veduta.

Ziosilvio
08-02-2008, 12:40
Se questa è la forma di rispetto accettata su un forum, allora non c'è davvero speranza di discutere seriamente, sinceramente e serenamente.
Hai la mia comprensione. Questa mancanza di rispetto, questa vergognosa derisione degli altrui valori, rendono improponibile ogni tentativo di discussione.
Secondo me state dando troppa importanza alla persona sbagliata.

Redux
08-02-2008, 12:42
onestamente sfido chiunque nel pieno della giornata lavorativa a leggersi il testo che hai postato tu,vabbè che in ufficio si cazzeggia :D


Ma lui ha fatto espresso riferimento alla persona da cui proveniva la battuta, persona che in molte, moltissime occasioni ha tempo e modo non solo di leggere, ma anche di scrivere altrettanto e di più ancora.
Dai, siete vergognosi, cantatevela e suonatevela da soli.

FabioGreggio
08-02-2008, 12:43
Se questa è la forma di rispetto accettata su un forum, allora non c'è davvero speranza di discutere seriamente, sinceramente e serenamente.
Scritto da un utente che non si risparmia a riportare post ben più lunghi di questo poi, fa pensare.

Mi sono sempre sforzato di credere che chiunque si ponesse in modo civile ed educato, sforzandosi di scrivere il proprio pensiero e di rispondere alle idee degli altri utenti, fosse il benvenuto, a prescindere dalle proprie idee.

Ho sempre pensato che l'interesse dei vari moderatori fosse questo, ma purtroppo probabilmente è già difficile evitare flame, intervenire sulla qualità e validità del discutere rimane alla buona volontà di chi posta.

Detto questo, lo sconforto di vedere la più grande board italiana affondare sempre più in un declino di questo tipo è grande, ma va accettata.

Ci sono sempre degli ottimi spunti per pensare di continuare a frequentarla, ma l'unica formula valida è il lurking dei pochi volenterosi rimasti.

Io stacco, almeno per un altro bel po'.

Auguri a tutti, ci si incontra nelle vite reali, senza nick, guardandosi negli occhi.
Si discute in maniera diversa così, garantito ;)



Matteo, cap.5:
33 «Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento". 34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. 37 Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno.


Ognuno può leggerci, come dici tu, una minimizzazione dell'uomo o l'insegnamento per avere la libertà nella verità.

Lo Spirito soffia e bussa ad ognuno, sempre, instancabile: spero e prego di essere sempre in grado di accoglierlo e seguirlo, prego perchè succeda lo stesso ad ognuno.

:)

Il problema è che è impensabile leggere post copiaincollati lunghissimi.
Esiste perfino un articolo in policy che forse lo vieta proprio per evitare che il forum si trasformi in una enciclopedia svilita dalla mancanza di dialogo.

Non era offensivo, era solo un consiglio: esprimiti a parole senza pubblicare tomi.
Costringi a contropubblicazioni che si avvicinirebebbero ad una froma di flame fatta di tomi interi copiaincollati.
Abbi pazienza...


fg

Spectrum7glr
08-02-2008, 12:52
Quindi si accede ad un impotetico paradiso solo se si ha la tesserina della chiesa cattolica ?

mazza però...proprio magnanimo questo dio...


C,òa,òzò,a

evitiamo di buttare in vacca...la dottrina della Chiesa Cattolica non esclude chi non è cattolico dal paradiso...per semplificare dipende più o meno esclusivamente da come ti sei comportato indipendentemente da quella che è la tua religione... chi è cattolico o è nato Cattolico semmai ha una responsabilità in più rispetto a chi non lo è: secondo la dottrina ha conosciuto la "vera fede" ed allontanarsene sarebbe un peccato grave.

Ziosilvio
08-02-2008, 12:58
la nostra società e la nostra storia sono comunque di matrice cristiana, avete idea di che effetto possano fare sulla mente di un bambino ad esempio, affermazioni di questo genere?
Ho la sensazione che stiamo mitizzando un po' troppo i piccoli della nostra specie.
Il che è bizzarro, visto che simultaneamente ce ne facciamo scudo per portare avanti idee che sono nostre e non necessariamente anche loro.

Detto ciò: va bene, magari rimarrà spaventato, ma se a casa avrà una mamma e un papà che lo metteranno in guardia e gli spiegheranno come dovrebbero stare le cose, sicuramente sarà in grado di superare lo spavento e crescere diventando più forte e più capace di tirare dritto per la propria strada.

cdimauro
08-02-2008, 12:59
Occhio che non si è cristiani cattolici semplicemente estrapolando delle frasi dalle scritture: sappiamo bene che lo fanno in moltissimi, dagli atei ai TdG.
"Egli come ai discepoli di Emmaus, ci svela il senso delle scritture e spezza il pane con noi": è fondamentale scoprire come Cristo ci svela questo senso, attraverso la Chiesa ma in primis con la luce dello Spirito nell'inviolabilità sacrale della nostra coscienza.
Capisco che il cattolico (e in generale il credente della setta X, con X che pone alla base la bibbia) la chiesa debba essere quella che "mostra la strada" (cioé la "verace" interpretazione delle sacre scritture), ma permettimi una domanda: è più importante LA parola o un suo surrogato (il catechismo)?

cdimauro
08-02-2008, 13:01
Non giurare in maniera facile perchè proprio nel Vangelo gesu' ci ha detto di non giurare affatto perchè non abbiamo il potere di far nulla da soli.
Io penso di averlo questo potere (non per tutte le cose): non sono dio, ma dici che faccio male? :p

Maverick18
08-02-2008, 13:02
Detto ciò: va bene, magari rimarrà spaventato, ma se a casa avrà una mamma e un papà che lo metteranno in guardia e gli spiegheranno come dovrebbero stare le cose, sicuramente sarà in grado di superare lo spavento e crescere diventando più forte e più capace di tirare dritto per la propria strada.

Scommetto che molti genitori darebbero ragione al papa, in fondo anche loro sono stati piccoli e l'influenza della chiesa l'han ricevuta anche loro.
Fortuna , o sfortuna relativamente parlando, che al giorno d'oggi le generazioni nascono sempre più menefreghiste ed irrispettose.

cdimauro
08-02-2008, 13:03
Secondo me state dando troppa importanza alla persona sbagliata.
*

Onestamente non vedo tutto questo spirito polemico. Poi posso anche sbagliarmi, eh: forse dipende tutto dalla sensibilità di ognuno. :)

goldorak
08-02-2008, 13:08
Scommetto che molti genitori darebbero ragione al papa, in fondo anche loro sono stati piccoli e l'influenza della chiesa l'han ricevuto anche loro.
Fortuna , o sfortuna relativamente parlando, che al giorno d'oggi le generazioni nascono sempre più menefreghiste ed irrispettose.

Eh gia' abbiamo avuto tutti il lavaggio del cervello da piccoli. :fagiano:

nomeutente
08-02-2008, 13:08
10 euro a chi lo legge tutto.
:cool:



Se questa è la forma di rispetto accettata su un forum, allora non c'è davvero speranza di discutere seriamente, sinceramente e serenamente.
Scritto da un utente che non si risparmia a riportare post ben più lunghi di questo poi, fa pensare.



Il problema è che è impensabile leggere post copiaincollati lunghissimi.
Esiste perfino un articolo in policy che forse lo vieta proprio per evitare che il forum si trasformi in una enciclopedia svilita dalla mancanza di dialogo.


Invito LightIntoDarkness a non inalberarsi per così poco: Greggio ha fatto una battuta, mi sembra che la tua sia stata una reazione esagerata.

D'altro canto, la mancanza di dialogo sul forum non è causata solo dai lunghi articoli, ma anche dal susseguirsi di post di contenuto discutibile come quello di Greggio (come tanti di Greggio, oserei dire).

In sintesi: le battute non hanno mai fatto male a nessuno, il trolleggio sì (soprattutto a chi lo pratica può cagionare un danno). Uomo avvisato...

Gio22
08-02-2008, 13:11
Ma lui ha fatto espresso riferimento alla persona da cui proveniva la battuta, persona che in molte, moltissime occasioni ha tempo e modo non solo di leggere, ma anche di scrivere altrettanto e di più ancora.
Dai, siete vergognosi, cantatevela e suonatevela da soli.

si ho capito a chi si riferiva,mi è "SEMBRATO" che in quella particolare occasione
la battuta fatta ,fosse si sbagliata,però onestamente dopo quel papiro :D era come 1 assist a porta vuota.

siete vergognosi
ehm

perchè mi hai messo nell'altro schieramento ?? :D

federuko
08-02-2008, 13:15
devo andare a farmi i capelli, oggi al tg il papa non mi ha detto che taglio scegliere.......aiuto!!!!!!!!!!!!!

Maverick18
08-02-2008, 13:21
Eh gia' abbiamo avuto tutti il lavaggio del cervello da piccoli. :fagiano:

Lavaggio del cervello no, influenza sì. Il problema di molte persone è che accettano quello che gli viene imposto fin dalla nascita, senza pensare a quello che gli viene detto.

Ziosilvio
08-02-2008, 13:21
devo andare a farmi i capelli, oggi al tg il papa non mi ha detto che taglio scegliere.......aiuto!!!!!!!!!!!!!
"Se il tuo capello ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo nel mare."













:D
(Scusa, ma questa me l'hai veramente servita su un piatto d'argento...)

cdimauro
08-02-2008, 13:31
ROTFL :rotfl: :rotfl: :rotfl:

songoge
08-02-2008, 13:37
"Molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno"

"Non c’è altro capo della Chiesa all’infuori del Signore Gesù Cristo. E il papa di Roma non può essere il suo capo, in alcun senso: piuttosto, egli è l’Anticristo, un peccatore, un figlio di perdizione, che si autoesalta, nella Chiesa, contro Cristo e tutto ciò che si chiama Dio"

Direi che la chiesa ha posti in primafila per il suo Inferno :sbonk: :ave: :rotfl: :asd: :asd:

D1o
08-02-2008, 13:38
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhh!!! moriremo TUTTI!!!!! :eekk: :eekk: :nera: :cry: :cry: :cry: :eekk:

e poi andremo tutti all'inferno!!!!! :eekk: :eekk: :nera: :cry: :cry: :cry: :eekk:

CYRANO
08-02-2008, 13:48
guarda non potremo mai sapere se l'anima nel momento del distacco dal corpo si è pentita o no dei propri peccati, ma fai conto che gesu' è stato chiaro, bisogna vivere tutti i giorni come l'ultimo giorno perchè non sappiamo quando verrà il Figlio dell'Uomo, ossia verra' la morte.

quindi potrebbe non essere indispensabile la confessione no?
Allora , poniamo che ci sia un ateo o un agnostico ( tipo me ).
poniamo che bene o male ha avuto una vita retta , non ha ucciso nessuno , non ha rubato ( sempre che scaricare 3 mp3 non sia rubare :asd: ) ecc ecc
certo , ha tirato qualche bestemmia , e , come dicevate , non essendo un santo ha peccato , magari di lussuria :oink:
comunque in sincerita' sente rimorso per gli errori che ha fatto , non per accedere al paradiso ma perche' in fondo e' una buona persona e la sua coscienza sa che certe volte non e' stato cosi' buono.
Unico problema , non e' cattolico. ma non si puo' cambiare la natura delle cose , spesso si nasce cosi' e non ci si cambia.
Ora , a sta persona , non interessa andare in paradiso , non ci pensa , vede la morte come qualcosa di naturale come il cibarsi o il dormire , per cui quel che sara' sara'.
Ma , dovesse succedere che effettivamente esiste il paradiso , secondo voi , il dio cristiano , potrebbe precudergli l'accesso malgrado il pentimento , anche se non a fine religiosi , del soggetto in questione la cui unica colpa e' che non gli e' stata data la fede ( che a ben volerci ragionare su , non e' manco colpa sua... come uno nato 3000 anni fa , mica colpa sua se e' nato 1000 anni prima di cristo no? e che ne sapeva lui... ).


cmlamlzmla

nestle
08-02-2008, 13:52
quindi potrebbe non essere indispensabile la confessione no?
Allora , poniamo che ci sia un ateo o un agnostico ( tipo me ).
poniamo che bene o male ha avuto una vita retta , non ha ucciso nessuno , non ha rubato ( sempre che scaricare 3 mp3 non sia rubare :asd: ) ecc ecc
certo , ha tirato qualche bestemmia , e , come dicevate , non essendo un santo ha peccato , magari di lussuria :oink:
comunque in sincerita' sente rimorso per gli errori che ha fatto , non per accedere al paradiso ma perche' in fondo e' una buona persona e la sua coscienza sa che certe volte non e' stato cosi' buono.
Unico problema , non e' cattolico. ma non si puo' cambiare la natura delle cose , spesso si nasce cosi' e non ci si cambia.
Ora , a sta persona , non interessa andare in paradiso , non ci pensa , vede la morte come qualcosa di naturale come il cibarsi o il dormire , per cui quel che sara' sara'.
Ma , dovesse succedere che effettivamente esiste il paradiso , secondo voi , il dio cristiano , potrebbe precudergli l'accesso malgrado il pentimento , anche se non a fine religiosi , del soggetto in questione la cui unica colpa e' che non gli e' stata data la fede ( che a ben volerci ragionare su , non e' manco colpa sua... come uno nato 3000 anni fa , mica colpa sua se e' nato 1000 anni prima di cristo no? e che ne sapeva lui... ).


cmlamlzmla

e da un ragionamento come questo che ci si rende conto del senza senso di tutta quella religione... ;)

bluelake
08-02-2008, 13:53
"Non c’è altro capo della Chiesa all’infuori del Signore Gesù Cristo. E il papa di Roma non può essere il suo capo, in alcun senso: piuttosto, egli è l’Anticristo, un peccatore, un figlio di perdizione, che si autoesalta, nella Chiesa, contro Cristo e tutto ciò che si chiama Dio"
credo che tu debba rivedere la tua fonte, il papa di Roma è il successore di Pietro e vicario di Cristo, non ne è formalmente il capo :fagiano:

Maverick18
08-02-2008, 14:00
e da un ragionamento come questo che ci si rende conto del senza senso di tutta quella religione... ;)

Esatto, e pensare che quello è solo uno dei tanti.

joesun
08-02-2008, 14:41
quindi potrebbe non essere indispensabile la confessione no?
Allora , poniamo che ci sia un ateo o un agnostico ( tipo me ).
poniamo che bene o male ha avuto una vita retta , non ha ucciso nessuno , non ha rubato ( sempre che scaricare 3 mp3 non sia rubare :asd: ) ecc ecc
certo , ha tirato qualche bestemmia , e , come dicevate , non essendo un santo ha peccato , magari di lussuria :oink:
comunque in sincerita' sente rimorso per gli errori che ha fatto , non per accedere al paradiso ma perche' in fondo e' una buona persona e la sua coscienza sa che certe volte non e' stato cosi' buono.
Unico problema , non e' cattolico. ma non si puo' cambiare la natura delle cose , spesso si nasce cosi' e non ci si cambia.
Ora , a sta persona , non interessa andare in paradiso , non ci pensa , vede la morte come qualcosa di naturale come il cibarsi o il dormire , per cui quel che sara' sara'.
Ma , dovesse succedere che effettivamente esiste il paradiso , secondo voi , il dio cristiano , potrebbe precudergli l'accesso malgrado il pentimento , anche se non a fine religiosi , del soggetto in questione la cui unica colpa e' che non gli e' stata data la fede ( che a ben volerci ragionare su , non e' manco colpa sua... come uno nato 3000 anni fa , mica colpa sua se e' nato 1000 anni prima di cristo no? e che ne sapeva lui... ).


cmlamlzmla

:ave: :ave: :ave:

ho una nuova religione...il cyranesimo :asd:

songoge
08-02-2008, 15:24
credo che tu debba rivedere la tua fonte, il papa di Roma è il successore di Pietro e vicario di Cristo, non ne è formalmente il capo :fagiano:

A parte che il papa non è il successore di Pietro, perchè Pietro non è mai stato papa.
Puoi rigirare la frittata come vuoi. Uno che viene in nome di Cristo, che ha la presunzione che ogni cosa lui dica è legge sia in terra che in cielo, bhe io lo chiamo anticristo. :fagiano:

nestle
08-02-2008, 15:29
A parte che il papa non è il successore di Pietro, perchè Pietro non è mai stato papa.
Puoi rigirare la frittata come vuoi. Uno che viene in nome di Cristo, che ha la presunzione che ogni cosa lui dica è legge sia in terra che in cielo, bhe io lo chiamo anticristo. :fagiano:

io lo chiamo in un altro modo... :rolleyes:

songoge
08-02-2008, 15:31
io lo chiamo in un altro modo... :rolleyes:

Come?

nestle
08-02-2008, 15:35
tu come mi chiameresti se avessi la presunzione dell'infallibilità del mio pensiero, se ti dicessi che dio mi parla e che per suo volere io porto l'unica giusta e unica verità?

sider
08-02-2008, 15:41
tu come mi chiameresti se avessi la presunzione dell'infallibilità del mio pensiero, se ti dicessi che dio mi parla e che per suo volere io porto l'unica giusta e unica verità?

Un ateo chiamerebbe la neurodeliri, ma non è questo il caso.

bluelake
08-02-2008, 15:45
A parte che il papa non è il successore di Pietro, perchè Pietro non è mai stato papa.
"Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" sono parole che ti sono sfuggite? :mbe:

nestle
08-02-2008, 15:45
Un ateo chiamerebbe la neurodeliri, ma non è questo il caso.

sinceramente credo che chiunque la dovrebbe chiamare...

e cmq la chiamerebbe anche un cattolico, se la persona interessata fosse di un'altra religione...

o sono matto o sono molto furbo da riuscire a convincere milioni di persone...

songoge
08-02-2008, 15:47
tu come mi chiameresti se avessi la presunzione dell'infallibilità del mio pensiero, se ti dicessi che dio mi parla e che per suo volere io porto l'unica giusta e unica verità?

Mi rispondi con un'altra domanda? :D
Va bhe! Direi che sei un pazzo visionario!
Ma scherzandoci su, ti definisco con le parole del tuo stesso libro "Molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno", cioè anticristo come fu definito qualche secolo più tardi.

Nemios
08-02-2008, 15:53
"Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" sono parole che ti sono sfuggite? :mbe:

A dire il vero sembra più che Gesù stesse parlando di sè, riconoscendo a Simone il merito di averlo capito (e nell'occasione lo chiama Pietro). Lo stesso Pietro, così come Paolo, nelle loro lettere danno questa interpretazione, attribuendo a Cristo la figura di pietra principale, angolare.
I vangeli raccontano che gli apostoli disputavano tra loro su chi fosse il più grande, anche dopo quest'episodio. Se tutti avessero inteso che Pietro aveva un qualche tipo di maggiore autorità, non ci sarebbe stata ragione di discutere, no?

songoge
08-02-2008, 17:30
"Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" sono parole che ti sono sfuggite? :mbe:

No. Non mi erano sfuggite.
Da Matteo:

"Disse loro: «Chi voi dite che io sia?» Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone Bariona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli Inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli,e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»."

Questo brano è considerato dalla Chiesa l’atto ufficiale della propria fondazione da un lato, e l’investitura ufficiale di Pietro a suo capo dall’altro, ma si tratta di una fondazione più sulle sabbie mobili che sulla roccia. Anzitutto, infatti, e come anche l’edizione ufficiale CEI ammette, il termine “chiesa” compare nei Vangeli soltanto in questo brano e in un altro poco successivo, in cui però ha solo un significato generico di “assemblea”, e così viene tradotto. Inoltre, la ribattuta di Gesù e il gioco di parole “Pietro-pietra” (nell’originale greco petros-petra, “pietra-roccia”) non ci sono in nessun altro Vangelo, nonostante negli altri due sinottici vi sia il precedente scambio di battute tra Gesù e Pietro. Infine, la faccenda del “legare e slegare”, riportata appunto dal solo Matteo, viene poco dopo da lui estesa a tutti gli apostoli, e il potere di intercessione presso Dio addirittura ad ogni comunità di «due o tre riuniti nel mio nome», abolendo di fatto ogni posizione privilegiata sia della Chiesa che di Pietro.
Come se non bastasse, e questa volta non solo in Matteo ma anche in Marco, immediatamente dopo il brano precedente Pietro si ribella all’idea che Gesù possa essere ucciso, e questi gli si rivolta contro inveendo: «Lungi da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!» Un’altra bella investitura questa, non c’è che dire, in cui il primo papa viene paragonato al Diavolo direttamente dal Principale...
Ora, demonio è forse eccessivo, ma che Pietro fosse un tipino non lo si può certo negare. Abbiamo infatti già visto che fu lui a mozzare con la spada l’orecchio al servo del Sommo Sacerdote. Così come fu lui a rinnegare Gesù tre volte prima che il gallo cantasse, com’era stato previsto con suo grande scandalo durante l’Ultima Cena. E fu sempre lui a far cadere stecchiti i due coniugi Anania e Saffira, rei di non aver versato alla comunità l’intero ricavato della vendita di un loro podere, così che «un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose».
Un edificante episodio, quest’ultimo, a proposito del quale l’edizione ufficiale CEI ha da dire soltanto che «per la prima volta la comunità cristiana è chiamata Chiesa». E non, invece, che esso rivela come fin dai primordi quella «comunità chiamata Chiesa» avesse incominciato ad incamerare con la forza i beni dei Cristiani, inaugurando un business le cui modalità erano che «quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto, e lo deponevano ai piedi degli apostoli.
Ma forse è una leggenda didascalica l’intera storia di Pietro, visto che anche per lui, come già per Gesù, non esistono testimonianze storiche al di fuori di quelle neotestamentarie. In particolare, non ci sono prove di una sua permanenza e morte a Roma.
Leggenda, perché non solo non vi sono testimonianze di alcun genere (neppure bibliche) a suo favore, ma ce ne sono di contrarie. Ad esempio, la Lettera ai Romani del 57 o 58 a.c. saluta per nome una trentina di esponenti della comunità cristiana romana, ma non Pietro. La lista dei primi vescovi di Roma compilata da Ireneo verso il 200 elenca i primi dodici, ma parte da Lino e non da Pietro. E una Costituzione Apostolica del 270 precisa che Lino fu nominato direttamente da Paolo , senza menzionare Pietro.
Oggi anche i biblisti ecumenici, cattolici e protestanti, sono dunque costretti ad ammettere:
"Non c’è alcuna testimonianza sicura del fatto che Pietro abbia mai diretto come capo supremo o vescovo la locale chiesa di Roma. Stando al Nuovo Testamento, non sappiamo nulla di una successione di Pietro a Roma."

momo-racing
08-02-2008, 18:17
quello che mi sono sempre domandato è: esistendo più religioni, i casi possibili sono i seguenti:

1° tutte le religioni hanno ragione: ergo, esistono più divinità. ma questa mi sembra una condizione di assurdo, dato che ogni religione offre interpretazioni della vita e della morte differenti e sarebbe perlomeno asssurdo che la vita assuma un significato totalmente differente semplicemente in funzione del luogo in cui nasci ( a questo punto tanto vale diventare buddisti dove mal che vada ti reincarni in una tenia ). Inoltre l'esistenza di più divinità di pari livello che si spartiscono le anime della terra delegittimerebbe l'idea stessa di divino, in quanto nessuno di loro potrebbe definirsi supremo essendo in una condizione di parità con gli altri.

2° a loro modo tutte hanno ragione: ciò significa che un Dio effettivamente esiste, si è manifestato agli uomini in varie forme e in varie epoche ma ciascuna di loro riesce a coglierne solo un aspetto o darne una personale interpretazione. Ergo, non avrebbe senso aderire a una religione, in quanto nessuna di esse ha carattere universale.

3° una sola di loro ha ragione mentre tutte le altre sbagliano: in questo caso guadagnarsi il paradiso sarebbe una pura questione di fortuna, in quanto io potrei essere l'uomo più retto del pianeta, ma avendo sempre adorato il Dio sbagliato, quello vero non mi garantirebbe l'accesso al paradiso.

4° tutte le religioni si sbagliano e Dio esiste. In questo caso non avrebbe senso aderire nuovamente a nessuna religione.

5° tutte le religioni si sbagliano e Dio non esiste, e in questo caso si ricadrebbe nell'idea dell'uomo che inventa Dio per dare un senso a se stesso e alla vita. In questo caso più che mai non avrebbe senso aderire a nessuna religione, anzi tecnicamente tutto sarebbe considerabile come lecito.


in totale, alla luce di quelle che mi sembrano essere le uniche possibili alternative, nessuna di queste 5 mi fornisce razionalmente il motivo della necessità di aderire ad una qualsiasi religione perchè nella più ottimistica delle ipotesi, ovvero la terza, l'idea di guadagnarsi il paradiso è legata puramente a una questione di statistica. Ciò non significa ignorare l'esistenza di un Dio, o della possibilità dell'esistenza di un qualcosa dopo la morte, e ciò non significa legittimare il perpetrarsi di una qualsiasi azione meschina, ma semplicemente la reale non necessità di aderire a una religione precostituita.
Di fatto, per fare un esempio, ciascuno di noi è in grado di provare amore, e ciascuno lo fa a proprio modo, senza bisogno di operare secondo dettami predefiniti. Allo stesso modo credo che se ciascuno esercitasse la propria fede semplicemente orientandosi seguendo il proprio cuore e il proprio cervello senza aderire ad ordini precostituiti il pianeta ne avrebbe solamente da guadagnarci

CYRANO
08-02-2008, 18:52
Fossi in dio , con tutti i superpoteri del caso , darei ad ogni meritevole il paradiso in cui crede o comunque cio' che desidera nell'aldila'.
il cattolico vorra' un paradiso di nuvole , clima mite , angeli svolazzanti ecc ecc
l'islamico , che e' furbo , vorra' un paradiso con le sue 7 vergini da randellare da mattina a sera.
l'induista vorra' rincarnarsi e famolo rincanarne. dove? vacca , puccello o maresciallo? dove vuoi.
e cosi' via...

nel film " aldila' dei sogni " col grande robin williams , il paradiso era proprio cosi' , era qualunque cosa il trapassato voleva che fosse...

:O


Cmazalza

Charonte
08-02-2008, 18:58
mah , hitler sara all'inferno?
si direbbe proprio di si visto cosa ha combinato

allora
se io x ipotesi sono 1 disinfestatore , mi chiamano x 1 commissione , prendo 1 lanciafiamme e vado a trovare 1 colonia di formiche in 1 casa abbandonata ora rimessa a nuovo e le faccio arrosto
come minimo ne avro ammazzate milioni in 1 solo minuto

sono paragonabile a hitler? se non peggio?
tutte sono creature di dio quindi lui a conti fatti mi vedra come 1 sterminatore delle sue creature
dio mi perdonera? :rolleyes:

Gio22
08-02-2008, 19:05
mah , hitler sara all'inferno?
si direbbe proprio di si visto cosa ha combinato

allora
se io x ipotesi sono 1 disinfestatore , mi chiamano x 1 commissione ,prendo 1 lanciafiamme e vado a trovare 1 colonia di formiche in 1 casa abbandonata ora rimessa a nuovo e le faccio arrosto
come minimo ne avro ammazzate milioni in 1 solo minuto

sono paragonabile a hitler? se non peggio?
tutte sono creature di dio quindi lui a conti fatti mi vedra come 1 sterminatore delle sue creature
dio mi perdonera? :rolleyes:

Non lo sò!

però sembra divertende dai :D

cdimauro
08-02-2008, 19:44
No. Non mi erano sfuggite.
Da Matteo:

"Disse loro: «Chi voi dite che io sia?» Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone Bariona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli Inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli,e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»."

Questo brano è considerato dalla Chiesa l’atto ufficiale della propria fondazione da un lato, e l’investitura ufficiale di Pietro a suo capo dall’altro, ma si tratta di una fondazione più sulle sabbie mobili che sulla roccia. Anzitutto, infatti, e come anche l’edizione ufficiale CEI ammette, il termine “chiesa” compare nei Vangeli soltanto in questo brano e in un altro poco successivo, in cui però ha solo un significato generico di “assemblea”, e così viene tradotto. Inoltre, la ribattuta di Gesù e il gioco di parole “Pietro-pietra” (nell’originale greco petros-petra, “pietra-roccia”) non ci sono in nessun altro Vangelo, nonostante negli altri due sinottici vi sia il precedente scambio di battute tra Gesù e Pietro. Infine, la faccenda del “legare e slegare”, riportata appunto dal solo Matteo, viene poco dopo da lui estesa a tutti gli apostoli, e il potere di intercessione presso Dio addirittura ad ogni comunità di «due o tre riuniti nel mio nome», abolendo di fatto ogni posizione privilegiata sia della Chiesa che di Pietro.
Come se non bastasse, e questa volta non solo in Matteo ma anche in Marco, immediatamente dopo il brano precedente Pietro si ribella all’idea che Gesù possa essere ucciso, e questi gli si rivolta contro inveendo: «Lungi da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!» Un’altra bella investitura questa, non c’è che dire, in cui il primo papa viene paragonato al Diavolo direttamente dal Principale...
Ora, demonio è forse eccessivo, ma che Pietro fosse un tipino non lo si può certo negare. Abbiamo infatti già visto che fu lui a mozzare con la spada l’orecchio al servo del Sommo Sacerdote. Così come fu lui a rinnegare Gesù tre volte prima che il gallo cantasse, com’era stato previsto con suo grande scandalo durante l’Ultima Cena. E fu sempre lui a far cadere stecchiti i due coniugi Anania e Saffira, rei di non aver versato alla comunità l’intero ricavato della vendita di un loro podere, così che «un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose».
Un edificante episodio, quest’ultimo, a proposito del quale l’edizione ufficiale CEI ha da dire soltanto che «per la prima volta la comunità cristiana è chiamata Chiesa». E non, invece, che esso rivela come fin dai primordi quella «comunità chiamata Chiesa» avesse incominciato ad incamerare con la forza i beni dei Cristiani, inaugurando un business le cui modalità erano che «quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto, e lo deponevano ai piedi degli apostoli.
Ma forse è una leggenda didascalica l’intera storia di Pietro, visto che anche per lui, come già per Gesù, non esistono testimonianze storiche al di fuori di quelle neotestamentarie. In particolare, non ci sono prove di una sua permanenza e morte a Roma.
Leggenda, perché non solo non vi sono testimonianze di alcun genere (neppure bibliche) a suo favore, ma ce ne sono di contrarie. Ad esempio, la Lettera ai Romani del 57 o 58 a.c. saluta per nome una trentina di esponenti della comunità cristiana romana, ma non Pietro. La lista dei primi vescovi di Roma compilata da Ireneo verso il 200 elenca i primi dodici, ma parte da Lino e non da Pietro. E una Costituzione Apostolica del 270 precisa che Lino fu nominato direttamente da Paolo , senza menzionare Pietro.
Oggi anche i biblisti ecumenici, cattolici e protestanti, sono dunque costretti ad ammettere:
"Non c’è alcuna testimonianza sicura del fatto che Pietro abbia mai diretto come capo supremo o vescovo la locale chiesa di Roma. Stando al Nuovo Testamento, non sappiamo nulla di una successione di Pietro a Roma."
Piergiorgio Odifreddi. :D

Agat
08-02-2008, 20:03
mah , hitler sara all'inferno?
si direbbe proprio di si visto cosa ha combinato

allora
se io x ipotesi sono 1 disinfestatore , mi chiamano x 1 commissione , prendo 1 lanciafiamme e vado a trovare 1 colonia di formiche in 1 casa abbandonata ora rimessa a nuovo e le faccio arrosto
come minimo ne avro ammazzate milioni in 1 solo minuto

sono paragonabile a hitler? se non peggio?
tutte sono creature di dio quindi lui a conti fatti mi vedra come 1 sterminatore delle sue creature
dio mi perdonera? :rolleyes:

Per il dogma gli animali non hanno anima: quindi il problema non si pone :O

LotharInt
08-02-2008, 20:06
Per il dogma gli animali non hanno anima: quindi il problema non si pone :O

vero, anche questa ovviamente è una decisione puramente arbitraria presa dagli uomini..

Charonte
08-02-2008, 20:35
Per il dogma gli animali non hanno anima: quindi il problema non si pone :O


sono comunque nate da dio
come noi del resto , come tutte le spece viventi su questo universo
o comunque cosi mi è stato detto :rolleyes:
quindi sono figli suoi pure loro , anhche se non a immagine e somiglianza lol
quindi il problema rimane
quando crepo dove vado?

y4k
08-02-2008, 20:39
quello che mi sono sempre domandato è: esistendo più religioni, i casi possibili sono i seguenti:

1° tutte le religioni hanno ragione: ergo, esistono più divinità. ma questa mi sembra una condizione di assurdo, dato che ogni religione offre interpretazioni della vita e della morte differenti e sarebbe perlomeno asssurdo che la vita assuma un significato totalmente differente semplicemente in funzione del luogo in cui nasci ( a questo punto tanto vale diventare buddisti dove mal che vada ti reincarni in una tenia ). Inoltre l'esistenza di più divinità di pari livello che si spartiscono le anime della terra delegittimerebbe l'idea stessa di divino, in quanto nessuno di loro potrebbe definirsi supremo essendo in una condizione di parità con gli altri.

2° a loro modo tutte hanno ragione: ciò significa che un Dio effettivamente esiste, si è manifestato agli uomini in varie forme e in varie epoche ma ciascuna di loro riesce a coglierne solo un aspetto o darne una personale interpretazione. Ergo, non avrebbe senso aderire a una religione, in quanto nessuna di esse ha carattere universale.

3° una sola di loro ha ragione mentre tutte le altre sbagliano: in questo caso guadagnarsi il paradiso sarebbe una pura questione di fortuna, in quanto io potrei essere l'uomo più retto del pianeta, ma avendo sempre adorato il Dio sbagliato, quello vero non mi garantirebbe l'accesso al paradiso.

4° tutte le religioni si sbagliano e Dio esiste. In questo caso non avrebbe senso aderire nuovamente a nessuna religione.

5° tutte le religioni si sbagliano e Dio non esiste, e in questo caso si ricadrebbe nell'idea dell'uomo che inventa Dio per dare un senso a se stesso e alla vita. In questo caso più che mai non avrebbe senso aderire a nessuna religione, anzi tecnicamente tutto sarebbe considerabile come lecito.


in totale, alla luce di quelle che mi sembrano essere le uniche possibili alternative, nessuna di queste 5 mi fornisce razionalmente il motivo della necessità di aderire ad una qualsiasi religione perchè nella più ottimistica delle ipotesi, ovvero la terza, l'idea di guadagnarsi il paradiso è legata puramente a una questione di statistica. Ciò non significa ignorare l'esistenza di un Dio, o della possibilità dell'esistenza di un qualcosa dopo la morte, e ciò non significa legittimare il perpetrarsi di una qualsiasi azione meschina, ma semplicemente la reale non necessità di aderire a una religione precostituita.
Di fatto, per fare un esempio, ciascuno di noi è in grado di provare amore, e ciascuno lo fa a proprio modo, senza bisogno di operare secondo dettami predefiniti. Allo stesso modo credo che se ciascuno esercitasse la propria fede semplicemente orientandosi seguendo il proprio cuore e il proprio cervello senza aderire ad ordini precostituiti il pianeta ne avrebbe solamente da guadagnarci

io sono per la seconda in un certo senso

songoge
08-02-2008, 20:43
Piergiorgio Odifreddi. :D

Si. Bel libro ;)

Agat
08-02-2008, 20:57
sono comunque nate da dio

Sono nati da Dio anche i sassi, ma analogamente a questi ultimi, non avendo anima, una volta morti non vanno da nessuna parte :D

LotharInt
08-02-2008, 21:09
Sono nati da Dio anche i sassi, ma analogamente a questi ultimi, non avendo anima, una volta morti non vanno da nessuna parte :D

giusto, e i mammiferi superiori? gli ominidi vari , l'homo habilis e il neanderthal l'anima ce l'avevano? boh? forse è tipica solo del sapiens sapiens , sarà nata con lui..:D

Giovannino
08-02-2008, 21:31
Gli animali quando muoiono respawnano da un'altra parte.
A no, quello e' ultima online scusate :D

Capellone
09-02-2008, 00:19
salve
non sono molto contento di vedere che nelle ultime ore il thread si è ridotto ad una sequenza di battutine, ma stimolato da pezzi interessanti letti nelle pagine precedenti torno a dire modestamente la mia.
in epoca protocristiana, quando i cristiani erano pagani o ebrei battezzati, c'era una concezione un po' diversa di come guiadagnarsi la gloria di Dio. La prospettiva era di salire al cielo o essere morti per sempre; infatti si viveva aspettando la venuta del regno dei cieli e la fine del mondo con la resurrezione dei morti. per la gente che si accostava alla religione la vera salvezza si compiva con il battesimo, un vero e proprio punto di svolta nella vita perchè sanciva il pentimento e l'abbandono della vita peccaminosa e irrispettosa di Dio per imboccare con impegno la via della rettitudine. Oggi il battesimo viene somministrato ai neonati conla stessa facilità con cui si cambia un pannolino, il cristinano cresce già purificato di default dal peccato originale e non vive contando i giorni che mancano all'apocalisse. quindi dove si sposta il "punto di non ritorno"? al giorno della morte. se subito dopo questo evento si colloca l'ingresso in pardiso o inferno ecco che cambia l'approccio alla vita del fedele: da religione di conversione progressista il cristianesimo diventa amministrazione conservativa di un gregge di anime suddite, le quali più che ambire al paradiso devono stare attente ad evitare orribili castighi eterni.
so di esprimermi in modo abbastanza grossolano ma penso che il concetto si capisca.

LotharInt
09-02-2008, 07:41
salve
non sono molto contento di vedere che nelle ultime ore il thread si è ridotto ad una sequenza di battutine, ma stimolato da pezzi interessanti letti nelle pagine precedenti torno a dire modestamente la mia.
in epoca protocristiana, quando i cristiani erano pagani o ebrei battezzati, c'era una concezione un po' diversa di come guiadagnarsi la gloria di Dio. La prospettiva era di salire al cielo o essere morti per sempre; infatti si viveva aspettando la venuta del regno dei cieli e la fine del mondo con la resurrezione dei morti. per la gente che si accostava alla religione la vera salvezza si compiva con il battesimo, un vero e proprio punto di svolta nella vita perchè sanciva il pentimento e l'abbandono della vita peccaminosa e irrispettosa di Dio per imboccare con impegno la via della rettitudine. Oggi il battesimo viene somministrato ai neonati conla stessa facilità con cui si cambia un pannolino, il cristinano cresce già purificato di default dal peccato originale e non vive contando i giorni che mancano all'apocalisse. quindi dove si sposta il "punto di non ritorno"? al giorno della morte. se subito dopo questo evento si colloca l'ingresso in pardiso o inferno ecco che cambia l'approccio alla vita del fedele: da religione di conversione progressista il cristianesimo diventa amministrazione conservativa di un gregge di anime suddite, le quali più che ambire al paradiso devono stare attente ad evitare orribili castighi eterni.
so di esprimermi in modo abbastanza grossolano ma penso che il concetto si capisca.


il concetto è chiarissimo, sono d'accordo, trovo inoltre profondamente ingiusto il fatto che il battesimo e l'indottrinamento siano somministrati sin dalla nascita fra i cristiani, cosa che non lascia alcuna scelta di giudizio. Il sentimento di fede, se puro, deve essere maturato quando la persona ha un minimo di capacità di raziocinio, almeno nell'età adolescenziale-giovane adulta
e non dovrebbe essere inculcato per tradizione nella mente dei bambini, che non hanno nè la capacità, nè la maturità per comprendere concetti del genere. Ecco quindi che alla fine si ritrovano tutti questi ragazzini contenti della comunione e cresima perchè gli arrivano fior di regali, altro che comunione con dio..per non parlare poi dei milioni (la maggioranza) di finti cristiani che non osservano i precetti della dottrina nella loro vita quotidiana (come fare del resto..) e bestemmiano a destra e a manca, e poi vanno tutti in giro col crocifisso al collo, che sbaciucchiano e pregano solo quando hanno bisogno di qualcosa.

giannola
09-02-2008, 09:39
esiste l'inferno? grazie per l'info. esistono anche paradiso e purgatorio: 1 X 2
c'è gente che ci ha scritto addirittura una commedia....credo si chiamasse divina.

pare che il paradiso sia meglio per il clima, l'inferno per la compagnia.

Visto che sei un professionista, qualche dettaglio in più lo potresti fornire, razzi? roba tipo il menu', l'arredamento etc...

il purgatorio è un'invenzione medievale.

giannola
09-02-2008, 09:43
salve
non sono molto contento di vedere che nelle ultime ore il thread si è ridotto ad una sequenza di battutine, ma stimolato da pezzi interessanti letti nelle pagine precedenti torno a dire modestamente la mia.
in epoca protocristiana, quando i cristiani erano pagani o ebrei battezzati, c'era una concezione un po' diversa di come guiadagnarsi la gloria di Dio. La prospettiva era di salire al cielo o essere morti per sempre; infatti si viveva aspettando la venuta del regno dei cieli e la fine del mondo con la resurrezione dei morti. per la gente che si accostava alla religione la vera salvezza si compiva con il battesimo, un vero e proprio punto di svolta nella vita perchè sanciva il pentimento e l'abbandono della vita peccaminosa e irrispettosa di Dio per imboccare con impegno la via della rettitudine. Oggi il battesimo viene somministrato ai neonati conla stessa facilità con cui si cambia un pannolino, il cristinano cresce già purificato di default dal peccato originale e non vive contando i giorni che mancano all'apocalisse. quindi dove si sposta il "punto di non ritorno"? al giorno della morte. se subito dopo questo evento si colloca l'ingresso in pardiso o inferno ecco che cambia l'approccio alla vita del fedele: da religione di conversione progressista il cristianesimo diventa amministrazione conservativa di un gregge di anime suddite, le quali più che ambire al paradiso devono stare attente ad evitare orribili castighi eterni.
so di esprimermi in modo abbastanza grossolano ma penso che il concetto si capisca.

si capisce e mi trovi d'accordo, d'altronde ho sempre detto che essere cristiano non lo si domstra con la conoscenza della bibbia, con la dialettica o con la frequentazione della messa.

Essere cristiano è una cosa molto difficile, tremendamente dura, potrei dare una immagine dicendo che alle volte ti sembra di dover masticare fango amaro e tuttavia ti sforzi di sorridere.

das
09-02-2008, 09:51
quello che mi sono sempre domandato è: esistendo più religioni, i casi possibili sono i seguenti:

1° tutte le religioni hanno ragione: ergo, esistono più divinità. ma questa mi sembra una condizione di assurdo, dato che ogni religione offre interpretazioni della vita e della morte differenti e sarebbe perlomeno asssurdo che la vita assuma un significato totalmente differente semplicemente in funzione del luogo in cui nasci ( a questo punto tanto vale diventare buddisti dove mal che vada ti reincarni in una tenia ). Inoltre l'esistenza di più divinità di pari livello che si spartiscono le anime della terra delegittimerebbe l'idea stessa di divino, in quanto nessuno di loro potrebbe definirsi supremo essendo in una condizione di parità con gli altri.

2° a loro modo tutte hanno ragione: ciò significa che un Dio effettivamente esiste, si è manifestato agli uomini in varie forme e in varie epoche ma ciascuna di loro riesce a coglierne solo un aspetto o darne una personale interpretazione. Ergo, non avrebbe senso aderire a una religione, in quanto nessuna di esse ha carattere universale.

3° una sola di loro ha ragione mentre tutte le altre sbagliano: in questo caso guadagnarsi il paradiso sarebbe una pura questione di fortuna, in quanto io potrei essere l'uomo più retto del pianeta, ma avendo sempre adorato il Dio sbagliato, quello vero non mi garantirebbe l'accesso al paradiso.

4° tutte le religioni si sbagliano e Dio esiste. In questo caso non avrebbe senso aderire nuovamente a nessuna religione.

5° tutte le religioni si sbagliano e Dio non esiste, e in questo caso si ricadrebbe nell'idea dell'uomo che inventa Dio per dare un senso a se stesso e alla vita. In questo caso più che mai non avrebbe senso aderire a nessuna religione, anzi tecnicamente tutto sarebbe considerabile come lecito.


in totale, alla luce di quelle che mi sembrano essere le uniche possibili alternative, nessuna di queste 5 mi fornisce razionalmente il motivo della necessità di aderire ad una qualsiasi religione perchè nella più ottimistica delle ipotesi, ovvero la terza, l'idea di guadagnarsi il paradiso è legata puramente a una questione di statistica. Ciò non significa ignorare l'esistenza di un Dio, o della possibilità dell'esistenza di un qualcosa dopo la morte, e ciò non significa legittimare il perpetrarsi di una qualsiasi azione meschina, ma semplicemente la reale non necessità di aderire a una religione precostituita.
Di fatto, per fare un esempio, ciascuno di noi è in grado di provare amore, e ciascuno lo fa a proprio modo, senza bisogno di operare secondo dettami predefiniti. Allo stesso modo credo che se ciascuno esercitasse la propria fede semplicemente orientandosi seguendo il proprio cuore e il proprio cervello senza aderire ad ordini precostituiti il pianeta ne avrebbe solamente da guadagnarci

La terza opzione e' quella giusta, con la differenza che per i cristiani se uno appartiene ad un'altra religione ma si comporta bene v comunque in paradiso.

Ecco dunque risolto il tuo dilemma.

Jackdaw
09-02-2008, 14:01
La terza opzione e' quella giusta, con la differenza che per i cristiani se uno appartiene ad un'altra religione ma si comporta bene v comunque in paradiso.

Ecco dunque risolto il tuo dilemma.

..a me sembra non ci sia niente di risolto.... o perlomeno che se lo era già risolto da solo...