FabioGreggio
07-02-2008, 11:45
C’è anche un insegnante tra le sette vittime di un giovedì mattina a Gaza. Un primo raid dell’esercito israeliano, che ha colpito un settore vicino a Jabalyah, nel nord della Striscia, uccide cinque miliziani di Hamas e uno della Jihad Islamica. Mentre un secondo attacco è stato sferzato su Beit Hanoun, dove è stato colpito un liceo, ucciso un insegnante e feriti due alunni della scuola.
Un'altra giornata cominciata tragicamente, dopo l’attacco di martedì scorso, nel corso del quale sono morti sei poliziotti e due miliziani di Hamas. Israele non ha intenzione di fermare le attività militari né di revocare l’embargo economico fino a che dalla Striscia non cesserà il lancio di razzi Qassam, che proprio mercoledì hanno colpito il kibbutz di Beeri, ferendo due bambini. Altri Qassam hanno di nuovo colpito la città di Sderot, ma questa volta senza provocare danni o vittime.
Intanto, si costruisce un altro “muro”. Il governo Olmert ha infatti deciso di ha deciso di rafforzare la frontiera con l'Egitto, costruendo nuove sezioni della barriera di separazione. Obiettivo del nuovo “muro” è quello di arginare le infiltrazioni di palestinesi provenienti proprio dall’Egitto. Dopo l’abbattimento del valico di Rafah, sfondato dai miliziani di Hamas qualche settimana fa, infatti, Israele ritiene che alcuni palestinesi siano entrati nel suo territorio attraverso il confine con l’Egitto.
L’attentato compiuto lunedì a Dimona, nel sud di Israele, non ha fatto che aumentare la chiusura del governo Olmert che continua a ordinare raid sulla Striscia di Gaza. La prima sezione della barriera sarà innalzata nei pressi della località balneare di Nitzana, nel mezzo del confine tra Egitto e Israele: dovrebbe essere costruita in filo spinato, metodo più economico rispetto al muro vero e proprio, quello innalzato tra Israele e Cisgiordania.
L'Unità
Un'altra giornata cominciata tragicamente, dopo l’attacco di martedì scorso, nel corso del quale sono morti sei poliziotti e due miliziani di Hamas. Israele non ha intenzione di fermare le attività militari né di revocare l’embargo economico fino a che dalla Striscia non cesserà il lancio di razzi Qassam, che proprio mercoledì hanno colpito il kibbutz di Beeri, ferendo due bambini. Altri Qassam hanno di nuovo colpito la città di Sderot, ma questa volta senza provocare danni o vittime.
Intanto, si costruisce un altro “muro”. Il governo Olmert ha infatti deciso di ha deciso di rafforzare la frontiera con l'Egitto, costruendo nuove sezioni della barriera di separazione. Obiettivo del nuovo “muro” è quello di arginare le infiltrazioni di palestinesi provenienti proprio dall’Egitto. Dopo l’abbattimento del valico di Rafah, sfondato dai miliziani di Hamas qualche settimana fa, infatti, Israele ritiene che alcuni palestinesi siano entrati nel suo territorio attraverso il confine con l’Egitto.
L’attentato compiuto lunedì a Dimona, nel sud di Israele, non ha fatto che aumentare la chiusura del governo Olmert che continua a ordinare raid sulla Striscia di Gaza. La prima sezione della barriera sarà innalzata nei pressi della località balneare di Nitzana, nel mezzo del confine tra Egitto e Israele: dovrebbe essere costruita in filo spinato, metodo più economico rispetto al muro vero e proprio, quello innalzato tra Israele e Cisgiordania.
L'Unità