View Full Version : [MEGA OT] architettura, bioclimatica e risprmio energetico
pollione
03-02-2008, 23:52
"la discussione trae origine da un confronto tra autocad e autocad architecture. essendo stata devata su un altro argomento diamo vita a questo MEGA OFF-TOPIC sull'architettura con i frequentatoria abituali di CG, nonchè architetti. (thegiox non me ne volere...anzi partecipa visto che fai parte della categoria! :O )"
frikes
______________________________________________________________________
Spietato concorrente? Prego: si accomodi in fila.. c'è posto per tutti...:D
Scherzi a parte: in bocca al lupo per la conclusione dei tuoi studi e l'avvio della tanto sospirata professione (o meglio: mestiere) di architetto.;)
Dunque Revit come AllPlan? Ehmm.. il problema è che non ho mai usato il secondo, trovandomi in un team che utilizza esclusivamente i sw che ti ho elencato prima.
Però posso dirti questo, nel caso tu stia pensando di passare ad un parametrico: il vantaggio -eccezionale rispetto al tradizionale CAD- sta tutto nella "propagazione". Mi spiego.
Il progetto, in Revit-ArchiCAD-AutoCad Architecture, è un insieme di "viste" collegate ad un database (ovvero: il modello 3d). Per creare il modello vengono aggiunti diversi componenti parametrici: finestre, solai, muri, etc..
Dal modello ottengo le "viste" che mi occorrono: prospetti, piante, sezioni, abachi degli infissi, computi metrici, vedute tridimensionali, e così via. Se opero una modifica alla porta "x" da una vista (per es. la pianta), tale modifica viene esguita sul modello e "propagata" al resto delle viste, che in qualunque momento vengano consultate, saranno sempre aggiornate. La rivoluzione è qui, e non solo..
Pensa alla filosofia del BIM:
1.facilità di utilizzo: perchè "parlare" con le linee in architettura e non con i componenti che ne conformano l'essenza, come muri, finestre, porte...
2.Nel '97 il parametrico prese origine dalla progettazione meccanica, ma per approdare all'architettura (al "sistema edificio") ci si è posto il problema delle "relazioni". Bisognava trovare una relazione tra i componenti parametrici che riproducessero la stessa coerenza presente negli edifici che costruiamo. Cioè: una porta ha significato di esistere se è ricavata in un vano praticato all'interno di un muro. Dunque: deve esserci un muro da forare perchè vi si possa inserire una porta. La soluzione si chiama "motore parametrico di modifica basato sul contesto", il cuore del BIM.
Certo, nel mondo reale, non mancano i paradossi: ho visto tempo fa realizzare un progetto in BIM in uno studio, per poi passare alla redazione della documentazione di computo in un altro -dove però la parola BIM era nota solo come quella conclusiva della formula del mago Silvan:eek: - il simpatico geometra addetto al computo ha pensato bene di stampare le tavole di progetto e misurare con la SQUADRETTA le superfici degli ambienti da computare.:muro:
Detto questo.. è il caso di continuare questo mestiere? Mah.:mbe:
Spietato concorrente? Prego: si accomodi in fila.. c'è posto per tutti...:D
stai mentendo :cry:
diciamo che la fila è abbastanza lunga...concordi? :stordita:
Scherzi a parte: in bocca al lupo per la conclusione dei tuoi studi e l'avvio della tanto sospirata professione (o meglio: mestiere) di architetto.;)
grazie mille...il mio obiettivo è "invadere" campi ancora poco esplorati come il risparmio energetico applicato sia alla progettazione ex-novo che al restauro...ma non si può mai dire cosa offra il futuro...spero solo di non trovarmi immischiato in appalti pubblici, giunte comunali e tutto ciò che ci gira attorno...o almeno starne alla dovuta distanza.
Dunque Revit come AllPlan? Ehmm.. il problema è che non ho mai usato il secondo, trovandomi in un team che utilizza esclusivamente i sw che ti ho elencato prima. [CUT]
si praticamente allplan (non che lo conosca tanto) ha lo stesso funzionamento. una serie di "viste" chiamate "quadri" se non ricordo male, che fanno parte di un unico database
Certo, nel mondo reale, non mancano i paradossi: ho visto tempo fa realizzare un progetto in BIM in uno studio, per poi passare alla redazione della documentazione di computo in un altro -dove però la parola BIM era nota solo come quella conclusiva della formula del mago Silvan:eek: - il simpatico geometra addetto al computo ha pensato bene di stampare le tavole di progetto e misurare con la SQUADRETTA le superfici degli ambienti da computare.:muro:
:rotfl: ... :stordita: ... :muro: ...:tapiro: :tapiro: :tapiro: :tapiro: :tapiro: :tapiro:
Detto questo.. è il caso di continuare questo mestiere? Mah.:mbe:
secondo me in QUESTA nazione:
NO
la maggiorparte del territorio italiano sembra far parte di una piccola, antica e graziosa bomboniera. tutti l'ammirano, tutti se ne vantano, e nessuno la può toccare. :mad:
chiudo qui altrimenti inizio a scrivere fiumi di parole
secondo me in QUESTA nazione:
NO
la maggiorparte del territorio italiano sembra far parte di una piccola, antica e graziosa bomboniera. tutti l'ammirano, tutti se ne vantano, e nessuno la può toccare. :mad:
chiudo qui altrimenti inizio a scrivere fiumi di parole
E' un mondo che conosco bene ed io sono scappato :D
Mio nonno aveva una buona impresa edile e mia madre ha uno studio di architettura.
Quando decisi di non ritirarmi dall'università mi sono ritrovato a disegnare nello studio di mia madre.
Dopo 2 anni sono letteralmente fuggito anche a gambe levate.
Tra committenza, uffici pubblici, ignoranza tecnica e le imprese edili non so qual'è la cosa peggiore ma questo mix era proprio insopportabile.
Così ho fatto altri corsi e me ne sono andato a lavorare in campo automotive.
A distanza di 9 anni sto ancora lodando il giorno che ho preso questa decisione.
grazie mille...il mio obiettivo è "invadere" campi ancora poco esplorati come il risparmio energetico applicato sia alla progettazione ex-novo che al restauro...ma non si può mai dire cosa offra il futuro...spero solo di non trovarmi immischiato in appalti pubblici, giunte comunali e tutto ciò che ci gira attorno...o almeno starne alla dovuta distanza.
Per farsi spazio bisogna essere innovativi, il problema è che alcune tecnologie, specialmente in ambito risparmio energetico, ancora non vengono importate in Italia.
Se vai a vedere in Germania, le case popolari sono praticamente autosufficienti dal punto di vista energetico.
I risultati sono:
1) sociale visto che le bollette gas+energia ormai costano come un affitto ed una famiglia che vive nelle case popolari purtroppo non naviga nell'oro.
2) ambientale considerato che si ricicla tutto e si trasforma in energia pulita.
3) politico
Non mi dilungo.....
E' un mondo che conosco bene ed io sono scappato :D
Mio nonno aveva una buona impresa edile e mia madre ha uno studio di architettura.
Quando decisi di non ritirarmi dall'università mi sono ritrovato a disegnare nello studio di mia madre.
Dopo 2 anni sono letteralmente fuggito anche a gambe levate.
Tra committenza, uffici pubblici, ignoranza tecnica e le imprese edili non so qual'è la cosa peggiore ma questo mix era proprio insopportabile.
Così ho fatto altri corsi e me ne sono andato a lavorare in campo automotive.
A distanza di 9 anni sto ancora lodando il giorno che ho preso questa decisione.
io non ci sono ancora dentro ma ho potuto fare un assaggio, avendo a che fare con bancarotta di studi di architetturada da un giorno all'altro e veder andare in fumo il mio piccolo stipendio guadagnato col sudore :mad: , e facnedo un tirocinio presso il comune di firenze ho capito un po' che ambiente marcio e di nullafacenza c'è dietro. ma questa immagino sia solo una sbirciata al sistema che c'è dietro...
Per farsi spazio bisogna essere innovativi, il problema è che alcune tecnologie, specialmente in ambito risparmio energetico, ancora non vengono importate in Italia.
Se vai a vedere in Germania, le case popolari sono praticamente autosufficienti dal punto di vista energetico.
I risultati sono:
1) sociale visto che le bollette gas+energia ormai costano come un affitto ed una famiglia che vive nelle case popolari purtroppo non naviga nell'oro.
2) ambientale considerato che si ricicla tutto e si trasforma in energia pulita.
3) politico
Non mi dilungo.....
http://www.agenziacasaclima.it/index.php?id=3&L=1 :read:
certo bolzano è proprio alla punta dell'italia, però è sempre italia.
certo però che potrebbero avere dei prezzi più umani :rolleyes: sono stato ad una loro conferenza, organizzano corsi anche qui a firenze, ma 700€ per un corso base con nozioni di fisica e termodinamica, e le basi per l'architettura bioclimatica della durata di 20ore mi pare eagerato, visto che viene tanto "implorata" la partecipazione dei giovani...vabè...
concordo sul discorso che hai fatto comunque, germania e i paesi bassi sono avanti anni luce rispetto a noi. qui abbiamo ancora le stufe a kerosene!!! :doh:
stiamo facendo un mega OT...ma per una volta esercito l'abuso di potere e dico chi se ne frega! :ciapet: :ciapet: :ciapet:
ragazzi certo che vi siete allontanati un bel pò dal topic :D :D :D
comunque argomenti più che interessanti, anche a mio parere il futuro è nello sviluppo del risparmio energetico e nell'utilizzo delle energie alternative
ragazzi certo che vi siete allontanati un bel pò dal topic :D :D :D
comunque argomenti più che interessanti, anche a mio parere il futuro è nello sviluppo del risparmio energetico e nell'utilizzo delle energie alternative
si in effetti...con autocad non centra molto...
cmq sono daccordissimo, anche perchè si inquina mooooooooolto meno, si investe più inizialmente e poi con il tempo i risparmi sono notevoli.
alla conferenza di cui parlavo hanno esposto un'abitazione costruita a bolzano interamente in legno e con impianti di climatizzazione QUASI TOTALMENTE PASSIVI. praticamente si autoriscalda :stordita:
questo è possibile, in gran parte, grazie all'eliminazione di ponti termici che rappresentano la principale dissipazione del calore.
l'abitazione è inserita nella categoria "A+ gold" :eek:
(casa mia a firenze sarà in categoria W+++ :( )
lelepanz
05-02-2008, 08:07
Se vi può interessare...visto che ormai siamo completamente OT..:) nell'ultimo anno anche l'Italia ha fatto passi da gigante.
Da dati sembra che siano stati installati circa 43 MW di "pannelli solari-fotovoltaici" nel 2007. Più o meno la stessa quantità installata in Germania...(e qui averi dubbi..però...)
Cmq, almeno dalle mie parti, ogni giorno dell'anno passato c'è stato sempre almeno una pubblicità di automobile dove su una spesa di 20.000-25.000 € il governo ti "ridà" 1000 € di incentivo di rottamazione...ma NON ho sentito una sola pubblicità sui quasi 70% che il governo ti ridava (in 3 anni fino ad un max di 60000 €) se cambiavi il tuo "parco serramentistico"....
Aimè... :(
In OT: ma architectural è parametrico? Non è come mechanical...che è autocad infarcito di librerie, strumenti per quote, ogggetti, deformate blocchi etc.
Ovvero un autocad abbellito ma sempre autocad rimane?
Mi associo volentieri anch'io alla discussione!
Tanto per stare ot... mi fa un sacco piacere trovare dei progettisti con questa sensibilità! Non è cosa da poco..
Il discorso Germania è molto complesso a mio parere. Le esperienze di strutture a basso consumo non si limitano al pannello fotovoltaico o alla qualità dell'isolamento. :sofico:
Le nuove costruzioni mirano ad una visione ancora più d'insieme. Vengono realizzati interi quartieri residenziali con la logica del risparmio energetico, cercando di migliorare la resa a livello complessivo, ad esempio riducendo il percorso delle materie prime..
...e noi qui siamo veramente indietro :muro: (Bolzano a parte, che è un'isola felice..)
Alberto230269
06-02-2008, 08:59
Il discorso è sicuramente molto interessante (e complesso).
In realtà, siamo ancora in un campo un po' sperimentale, per una serie di motivi: innanzitutto per i materiali che vengono utilizzati:il cappotto esterno è sicuramente la soluzione che mi garantisce una resa migliore per quanto riguarda il risparmio energetico, ma alla fine bisognerà vedere come i materiali si comporteranno nel lungo periodo (coefficienti di dilatazione diversi dei materiali, resa nel tempo, etc, etc, etc).
Sono poi molti i fattori da prendere in considerazione (forma dell'edificio, esposizione, rapporto volume, superficie, etc), comunque c'è da dire che se fino a un po' di tempo si poneva molta più attenzione sul risparmio energetico nel periodo invernale, ora si cerca di porre attenzione anche al problema nel periodo estivo:in Germania se è vero che hanno costruito dei quartieri con la concezione della casa passiva, in molti hanno poi dovuto installare dei condizionatori per l'estate.
Comunque l'argomento, oltre ad essere attuale è interessantissimo è complesso: entrano in gioco diverse variabili e nuove tecnologie di costruzione che fino a qualche anno fa non venivano prese neanche in considerazione (se costruisco un edificio ex-novo, forse è il caso di prendere in considerazione anche un buon inpianto di ventilazione meccanizzata, a meno che in fase progettuale non riesca ad ottenrere un sufficiente ventilazione naturale).
Ma mi sa che sono andato tremendamente [OT]
andrea1897
06-02-2008, 09:26
Il discorso è sicuramente molto interessante (e complesso).
In realtà, siamo ancora in un campo un po' sperimentale, per una serie di motivi: innanzitutto per i materiali che vengono utilizzati:il cappotto esterno è sicuramente la soluzione che mi garantisce una resa migliore per quanto riguarda il risparmio energetico, ma alla fine bisognerà vedere come i materiali si comporteranno nel lungo periodo (coefficienti di dilatazione diversi dei materiali, resa nel tempo, etc, etc, etc).
Sono poi molti i fattori da prendere in considerazione (forma dell'edificio, esposizione, rapporto volume, superficie, etc), comunque c'è da dire che se fino a un po' di tempo si poneva molta più attenzione sul risparmio energetico nel periodo invernale, ora si cerca di porre attenzione anche al problema nel periodo estivo:in Germania se è vero che hanno costruito dei quartieri con la concezione della casa passiva, in molti hanno poi dovuto installare dei condizionatori per l'estate.
Comunque l'argomento, oltre ad essere attuale è interessantissimo è complesso: entrano in gioco diverse variabili e nuove tecnologie di costruzione che fino a qualche anno fa non venivano prese neanche in considerazione (se costruisco un edificio ex-novo, forse è il caso di prendere in considerazione anche un buon inpianto di ventilazione meccanizzata, a meno che in fase progettuale non riesca ad ottenrere un sufficiente ventilazione naturale).
Ma mi sa che sono andato tremendamente [OT]
Hai detto bene! Qui al sud puglia facciamo molta attenzione all'isolamento termico nel periodo estivo. Nel 2009 dovrebbe cambiare la normativa per quanto riguarda le nuove costruzione in materia di risparmio energetico. Io ho già frequentato un corso che ho trovato molto interessante e utile.
Il discorso è sicuramente molto interessante (e complesso).
In realtà, siamo ancora in un campo un po' sperimentale, per una serie di motivi: innanzitutto per i materiali che vengono utilizzati:il cappotto esterno è sicuramente la soluzione che mi garantisce una resa migliore per quanto riguarda il risparmio energetico, ma alla fine bisognerà vedere come i materiali si comporteranno nel lungo periodo (coefficienti di dilatazione diversi dei materiali, resa nel tempo, etc, etc, etc).
Sono poi molti i fattori da prendere in considerazione (forma dell'edificio, esposizione, rapporto volume, superficie, etc), comunque c'è da dire che se fino a un po' di tempo si poneva molta più attenzione sul risparmio energetico nel periodo invernale, ora si cerca di porre attenzione anche al problema nel periodo estivo:in Germania se è vero che hanno costruito dei quartieri con la concezione della casa passiva, in molti hanno poi dovuto installare dei condizionatori per l'estate.
Comunque l'argomento, oltre ad essere attuale è interessantissimo è complesso: entrano in gioco diverse variabili e nuove tecnologie di costruzione che fino a qualche anno fa non venivano prese neanche in considerazione (se costruisco un edificio ex-novo, forse è il caso di prendere in considerazione anche un buon inpianto di ventilazione meccanizzata, a meno che in fase progettuale non riesca ad ottenrere un sufficiente ventilazione naturale).
Ma mi sa che sono andato tremendamente [OT]
quanto hai esposto sarà il vero banco di prova della progettazione del futuro. Un aspetto che non bisognerebbe mai trascurare è lo studio di quanto fatto in passato, oggi senti parlare solo di nuovi materiali e tecniche che costringono spesso gli utenti a fare i collaudatori e poi ti capita di andare a tunisi in estate e mentre fuori ci sono 40° nelle vecchie case progettate dagli architetti arabi del 700 si sta a meraviglia. Io penso che il recupero di quanto fatto di buono nel passato
vada messo in una posizione di primo piano insieme a quanto offerto dalle nuove tecnologie.
Frikes l'OT ormai è clamoroso :sofico: , forse conviene spostare in una discussione apposita
ecco fatto...creata nuova discussione! :D
Hai detto bene! Qui al sud puglia facciamo molta attenzione all'isolamento termico nel periodo estivo. Nel 2009 dovrebbe cambiare la normativa per quanto riguarda le nuove costruzione in materia di risparmio energetico. Io ho già frequentato un corso che ho trovato molto interessante e utile.
andrea io sono di taranto...ma sinceramente non ho visto tutta questa attenzione all'isolamento termico estivo...anzi vedo fin troppi sprechi a partire dal modo di progettare, e nel utilizzo di impianti convenzionali che di certo non favoriscono il risparmio energetico.
ma potrei sbagliarmi :)
quanto hai esposto sarà il vero banco di prova della progettazione del futuro. Un aspetto che non bisognerebbe mai trascurare è lo studio di quanto fatto in passato, oggi senti parlare solo di nuovi materiali e tecniche che costringono spesso gli utenti a fare i collaudatori e poi ti capita di andare a tunisi in estate e mentre fuori ci sono 40° nelle vecchie case progettate dagli architetti arabi del 700 si sta a meraviglia. Io penso che il recupero di quanto fatto di buono nel passato
vada messo in una posizione di primo piano insieme a quanto offerto dalle nuove tecnologie.
Frikes l'OT ormai è clamoroso :sofico: , forse conviene spostare in una discussione apposita
valis secondo me il problema è che NESSUNO sa più costruire come si faceva in passato. e considera che oggi prima che al risprmio energetico si mira al risparmio economico.. quindi materiali e tecniche costruttive ben diverse.
:)
Il discorso è sicuramente molto interessante (e complesso).
In realtà, siamo ancora in un campo un po' sperimentale, per una serie di motivi: innanzitutto per i materiali che vengono utilizzati:il cappotto esterno è sicuramente la soluzione che mi garantisce una resa migliore per quanto riguarda il risparmio energetico, ma alla fine bisognerà vedere come i materiali si comporteranno nel lungo periodo (coefficienti di dilatazione diversi dei materiali, resa nel tempo, etc, etc, etc).
Sono poi molti i fattori da prendere in considerazione (forma dell'edificio, esposizione, rapporto volume, superficie, etc), comunque c'è da dire che se fino a un po' di tempo si poneva molta più attenzione sul risparmio energetico nel periodo invernale, ora si cerca di porre attenzione anche al problema nel periodo estivo:in Germania se è vero che hanno costruito dei quartieri con la concezione della casa passiva, in molti hanno poi dovuto installare dei condizionatori per l'estate.
Comunque l'argomento, oltre ad essere attuale è interessantissimo è complesso: entrano in gioco diverse variabili e nuove tecnologie di costruzione che fino a qualche anno fa non venivano prese neanche in considerazione (se costruisco un edificio ex-novo, forse è il caso di prendere in considerazione anche un buon inpianto di ventilazione meccanizzata, a meno che in fase progettuale non riesca ad ottenrere un sufficiente ventilazione naturale).
Ma mi sa che sono andato tremendamente [OT]
concordo: nuove tecnolgie, nuovi problemi ancora da scoprire. però bisognerà iniziare prima o poi no? :muro:
facciamo uno studio associato?? :
la "no hot no freeze SRL" :O
:stordita:
lelepanz
06-02-2008, 12:53
Cmq, io lavoro presso una ditta che produce forni per vetri.
E voi architetti... potete fare le case belle belle...ma più del 60% della potenza riscaldante se ne va dalle finestre...o sbaglio. :)
L'anno scorso sono andato ad un convegno su vetri-serramenti.
E in effetti dal 2009 diventeranno moooolto più severe le normative per quanto riguarda produzione/certificazione di vetrate con basso coefficiente k di scambio termico.
Di pochi punti ma si abbassa. Quindi più intercapedine, isolamento con argon anzichè aria. Vetri bassoemissivi. Nuovi coating che in effetti stanno facendo impazzire poi i fabbricanti.
PS: è vero che poi dal 2008 (oppure è il 2009) per vendere una casa si è obbligati ad avere un certificato che ne attesti anche l'appartenenza alla classe di "risparmio" più alta, in base alla fascia climatica di appartenenza?
EDIT : si dovrebbe chiamare Attestato di qualificazione energetica.
E voi architetti... potete fare le case belle belle...ma più del 60% della potenza riscaldante se ne va dalle finestre...o sbaglio. :)
L'anno scorso sono andato ad un convegno su vetri-serramenti.
E in effetti dal 2009 diventeranno moooolto più severe le normative per quanto riguarda produzione/certificazione di vetrate con basso coefficiente k di scambio termico.
hai perfettamente ragione :doh:
io no sono ancora architetto, ma da studente a fine corsa posso dire (per quanto mi riguarda) che già a partire dall'università c'è molta disinformazione.
generalmente infatti vengono studiati i ponti termici e vengono classificate le relative tipologie, ma manca il concetto fondamentale!!! COME SI RISOLVONO??? :muro:
se tutta la mia e le future generazioni venissero educate ad un progettazione che rispetti l'ambiente, che non faccia spreco di energia e che utilizzi anche piccoli espedienti (come il ricircolo naturale dell'aria per climatizzare parzialmente gli ambienti per dirne una) sarebbe già un passo avanti.
già risolvendo la questione serramenti come facevi notare sarebbe un grande passo avanti. ma io sono fiducioso! :O
(come prima cosa, se ne avessi il potere, multe SALATISSIME e tutti quei negozi che a luglio sotto un sole che sforna 40° lasciano gli ingressi spalancati :mad: )
pollione
06-02-2008, 23:09
già a partire dall'università c'è molta disinformazione.
generalmente infatti vengono studiati i ponti termici e vengono classificate le relative tipologie, ma manca il concetto fondamentale!!! COME SI RISOLVONO??? :muro:
Verissimo, frikes. Il limite dell'università italiana sta proprio nell'essere esageratamente accademica e, al tempo stesso, eccessivamente distante dalla professione a cui il titolo da conseguire darà -prima o poi- accesso.
Al contrario dei tedeschi.. un collega di Amburgo, in riferimento alla mancanza di "professionalità" (nel senso letterale: una minima presenza di tracce di professione) nei corsi universitari italiani, ama ripetermi:
"il nostro miglior pregio.. è il vostro peggior difetto: noi non separiamo mai la teoria dalla pratica, mentre voi italiani..".:read: Mah..
Anche nel mio caso, la correzione dei ponti termici (ottenibile in tre possibili modi: 1. applicando un isolamento dall'interno; 2. applicandone uno dall'esterno [cappotto/facciata ventilata]; 3. realizzando il c.d. taglio termico) l'ho scoperta una volta uscito dall'università. Non quando ne ho affrontato la nozione.
Per quanto riguarda l'energia.. il discorso, come già detto da altri, è in forte evoluzione (per lo meno sulla carta). Le nuove norme (d.lgs.192/2005 e 311/2006) hanno responsabilizzato il DL, penalizzando pesantemente i professionisti che attestino la falsa conformità delle opere al progetto (5.000,00 euro di multa + segnalazione all'Ordine + effetti artt.359 e 481 C.P.); e, allo stesso tempo, con l'obbligo -prima- dell'attestazione energetica -e poi- del certificato energetico al termine dei lavori, hanno smascherato progettisti e imprenditori compiacenti che promettevano consumi da classe A.
Il professionista, al momento, nell'applicare la normativa per il risparmio energetico deve raggiungere un preciso indicatore delle prestazioni energetiche richieste agli edifici di nuova costruzione. Mi spiego.
Una volta stabilito il luogo in cui edificare (sei fasce climatiche dividono l'Italia) e la forma dell'edificio (grado di compattezza del volume), la legge assegna un valore ben preciso di energia primaria (FEP) necessaria a garantire, in inverno, i 20°C in ambienti riscaldati, una volta superate tutte le inevitabili dispersioni: caldaia, reti di distribuzione, etc..
Le tabelle di trasmittanza termica aiutano a muoversi nella scelta di materiali, spessori e n. di strati da andare a realizzare per le tamponature perimetrali, solai di copertura e via dicendo. In questo modo, il progettista o DL, dovrà assolutamente verificare (sia in fase progettuale che in cantiere) una serie di indicatori dei prodotti (per.es. materiali isolanti) che le imprese forniranno e poseranno in opera:
1.marcatura CE (o attestato di conformità alle prescrizioni progettuali);
2.schede tecniche;
3.manuali di corretta posa in opera;
4.bolle di consegna.
Punto 4 essenziale per gli isolanti: nevva verificata la quantità effettivamente presente in cantiere.. perchè una volta posti in opera non sono più visibili.
Insomma la partita si gioca in fase progettuale: è necessario porsi il problema della tipologia della muratura perimetrale, perchè a questa ne corrisponderà un preciso spessore (che a seconda dell'isolante varia tra 32 e 55 cm circa) e sarà composta da idonei materiali con precise caratteristiche (blocchi in laterizio porizzato, cls. gettato in casseri di legno a perdere, cls. cellulare autoclavato, etc.. etc..).
Una volta il termotecnico ti sollevava da ogni problema di conoscenza relativa a impianti termici e idro-sanitari. Tu badavi all'articolazione degli spazi, lui ti organizzava l'impianto "a misura" di spazio.
Oggi, visto che le cosestanno diversamente, avremo edifici di classe A, solo se a progettarli saranno progettisti.. di classe A.
Non credete?:rolleyes:
andrea1897
07-02-2008, 15:42
andrea io sono di taranto...ma sinceramente non ho visto tutta questa attenzione all'isolamento termico estivo...anzi vedo fin troppi sprechi a partire dal modo di progettare, e nel utilizzo di impianti convenzionali che di certo non favoriscono il risparmio energetico.
ma potrei sbagliarmi :)
Guarda nel mio comune è stata fatta una piccola riunione tra tecnici per far si che si cambi il modo di costruire.
Purtroppo se il cliente vuole risparmiare si può fare ben poco,inutile spiegare che il riasparmio si avrà nel medio lungo periodio.
Fortunatamente nel mio paese chi decide di trasferirsi in campagna per vivere si convice ad accettare soluzioni adeguete.
Fortunamente grazie alla normativa che entrerà in vigore l'isolamento termico diventerà la norma...salvo furbate!
in italia diverrà norma quando sarà una moda, almeno per quanto riguarda la collettività. (già ci mette 14 anni di stipendi a pagarsi un appartamento, figuriamoci la classe A)
PURTROPPO aggiungerei.
ciao a tutti
veramente un bell'OT:D
sono un paio di mesi che lavoro in uno studio (mentre tento di finire gli studi) e mi occupo della "certificazione energetica"; non ricordo chi l'ha detto più su, ma il problema più grande è realmente convincere i progettisti stessi a cambiare modo di progettare per adattarsi alle nuove tecnologie o all'ubicazione dell'edificio (molti non fanno minimamente differenza tra esposizione a nord o a sud con tutte le relative problematiche che questo comporta).
I committenti dal canto loro ci mettono il carico, cercando di risparmiare il più possibile (e molto spesso finiscono con il rimetterci anche nell'immediato oltre che nel non risparmio futuro).
Io però ho un dubbio su quello che succederà con l'uso (anzi abuso) che presto si farà dei pannelli solari (soprattutto con l'obligo di garantire il 50% dell'energia per acqua calda sanitaria da energie rinnovabili)e fotovoltaici...questi panneli saranno sicuramenti sempre più utilizzati ma sono fatti di silicio, che va lavorato in stabilimenti che consumano molta energia e che inquinano perchè usano prodotti chimici.... e poi dopo 20 anni circa il pannello perde efficacia .... dove si getteranno?? altro inquinamento??
voi cosa ne pensate?
posso aprire una specie di sondaggio?
1-qual'è secondo voi l'energia del futuro?
2-meglio materiali tecnilogici da sperimentare, o come qualcuno faceva giustamente notare, materiali e tecnologie del passato dimenticate?
un piccolo OT nell'OT: posso rompere il naso a chi, dopo che ho speso 15 min per spiegare le caratteristiche tecniche e di isolamento acustico e termico di una casa, come se non avessi detto niente si risente perchè non ci sono i mattoncini intorno alle finestre?
1-qual'è secondo voi l'energia del futuro?
IDROGENO
Ma visto che questa tecnologia arriverà tardi, a mio parere a causa di problemi politici piuttosto che tecnologici, dico solo che in Italia siamo messi male.
2-meglio materiali tecnilogici da sperimentare, o come qualcuno faceva giustamente notare, materiali e tecnologie del passato dimenticate?
tecnologie innovative sfruttando le esperienze delle tecnologie passate
IDROGENO
Ma visto che questa tecnologia arriverà tardi, a mio parere a causa di problemi politici piuttosto che tecnologici, dico solo che in Italia siamo messi male.
tecnologie innovative sfruttando le esperienze delle tecnologie passate
QUOTO
in particolare le parti in grassetto :doh:
anche se i problemi non sono solo politici. per creare una rete di distribuzione a livello nazionale ci vorrebbero un bel po' di soldini, impegno, CERVELLI, e capi di governo sensibili alla questione ovviamente.
c'èla necessità di una rete infrastrutturale completamente nuova anche perchè teniamo presente che l'idrogeno liquidi no può di certo passare attraverso tubi di gomma :sbonk:
e da qui una serie di questioni:
problemi di stoccaggio del materiale, sensibilizzazione, campagne pubblicitarie, fondi, sovvenzioni.
ma come diceva bebeto l'ostacolo principale è di natura economica politica...ma qui si parla di scala mondiale. attorno al petrolio ci girano troppi soldi, e meno ce ne sarà più soldi gireranno per il rincaro dei prezzi.
qui ragazzi è un po' come mangiare il pane vecchio finchè non si esaurisce. e una volta terminato togliere dal freezer un altro pezzo pronto per essere mangiato. e la scena si ripete inmaniera ciclica.
la differenza? un kg di pane costa meno, è più gustoso e al massimo fa prendere qualche kg se mangiato in eccedenza.
il petrolio invece? beh...andando avanti così troveremo tracce dei suoi "effetti collaterali" anche nel pane :stordita:
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
:dissident:
12-02-2008, 13:23
Fortunamente grazie alla normativa che entrerà in vigore l'isolamento termico diventerà la norma...
Ehm è già così eh..
Zimmemme
12-02-2008, 15:24
andrea io sono di taranto...ma sinceramente non ho visto tutta questa attenzione all'isolamento termico estivo...anzi vedo fin troppi sprechi a partire dal modo di progettare, e nel utilizzo di impianti convenzionali che di certo non favoriscono il risparmio energetico.
ma potrei sbagliarmi :)
Guarda, io sono di Gallipoli e devo dire che gli antichi prestavano molta più attenzione di adesso agli sprechi termici.
Le case vecchie sono con i muri spessi, fresche d'estate e calde d'inverno, le cisterne dell'acqua sono esterne (generalmente posizionate sul tetto), in questo modo in estate l'acqua calda è gratis mentre d'inverno è raro che la temperatura scenda sotto i 10 gradi.
Non mensiono nemmeno i sistemi di filtraggio dell'acqua piovana che oggi come oggi non sono presi nemmeno in considerazione per avere acqua per innaffiare il giardino.
Le case più moderne, inutile dirlo, sono solo mura e calce... nessun pensiero al risparmio energetico ed all'ecologia.
Zimmemme
12-02-2008, 15:25
Ehm è già così eh..
Vero.
Guarda, io sono di Gallipoli e devo dire che gli antichi prestavano molta più attenzione di adesso agli sprechi termici.
Le case vecchie sono con i muri spessi, fresche d'estate e calde d'inverno, le cisterne dell'acqua sono esterne (generalmente posizionate sul tetto), in questo modo in estate l'acqua calda è gratis mentre d'inverno è raro che la temperatura scenda sotto i 10 gradi.
Non mensiono nemmeno i sistemi di filtraggio dell'acqua piovana che oggi come oggi non sono presi nemmeno in considerazione per avere acqua per innaffiare il giardino.
Le case più moderne, inutile dirlo, sono solo mura e calce... nessun pensiero al risparmio energetico ed all'ecologia.
le case in cui viviamo ora sono figlie degli anni 50-60 dove il petrolio costava poco e dell'ambiente non se ne fregava nessuno; purtroppo in Italia la gente ragiona ancora con quella testa, basta fare 2+2...
:dissident:
13-02-2008, 11:42
Guarda, io sono di Gallipoli e devo dire che gli antichi prestavano molta più attenzione di adesso agli sprechi termici.
Le case vecchie sono con i muri spessi, fresche d'estate e calde d'inverno, le cisterne dell'acqua sono esterne (generalmente posizionate sul tetto), in questo modo in estate l'acqua calda è gratis mentre d'inverno è raro che la temperatura scenda sotto i 10 gradi.
Non mensiono nemmeno i sistemi di filtraggio dell'acqua piovana che oggi come oggi non sono presi nemmeno in considerazione per avere acqua per innaffiare il giardino.
Le case più moderne, inutile dirlo, sono solo mura e calce... nessun pensiero al risparmio energetico ed all'ecologia.
E' verissimo, del resto in passato si doveva fare di necessità virtù non avendo la tecnologia per risolvere altrimenti questi problemi....noi in questo senso siamo involuti tantissimo
Zimmemme
13-02-2008, 12:29
E' verissimo, del resto in passato si doveva fare di necessità virtù non avendo la tecnologia per risolvere altrimenti questi problemi....noi in questo senso siamo involuti tantissimo
Un altro esempio è il colore delle case.
Un tempo al mio paese come tutti quelli meridionali le case erano tutte bianche.
Questo colore, infatti, riflette il sole e lascia l'abitazione più fresca.
Se vi fate un giro oggi vedrete case in paramano o pitturate di blu!
Per carità, saranno più belle esteticamente ma una volta era l'uomo che si adattava all'ambiente, oggi è il contrario.
Per carità, saranno più belle esteticamente ma una volta era l'uomo che si adattava all'ambiente, oggi è il contrario.
già, peccato che questo richieda un grande dispendio di energia (pompe di calore etc.),
vi vorrei segnalare questo sito http://www.paesaggio.net/ dove si parla spesso di architettura ecocompatibile e energie alternative
ops... si possono segnalare altri siti?
Zimmemme
13-02-2008, 13:18
già, peccato che questo richieda un grande dispendio di energia (pompe di calore etc.),
vi vorrei segnalare questo sito http://www.paesaggio.net/ dove si parla spesso di architettura ecocompatibile e energie alternative
ops... si possono segnalare altri siti?
Fare le case come le si fanno oggi è un grandissimo dispendio di energia in parte ripagato dal fatto che sono costruite per contenere gli sprechi energetici.
(Coibentazione, termoisolamento, riscaldamento autonomo programmabile...)
Le case anni 60-70 sono costruite senza badare a nulla di nulla.
Le case anni 30-40 dei paesini cono costruite pensando al minimo dispendio di energia sia per la realizzazione sia per la vita della struttura.
Questo perchè, mi ripeto, l'altro ieri l'uomo si adattava all'ambiente, ieri l'ambiente si doveva piegare all'uomo ed oggi si sta cercando di correre ai ripari.
Fare le case come le si fanno oggi è un grandissimo dispendio di energia in parte ripagato dal fatto che sono costruite per contenere gli sprechi energetici.
(Coibentazione, termoisolamento, riscaldamento autonomo programmabile...)
Le case anni 60-70 sono costruite senza badare a nulla di nulla.
Le case anni 30-40 dei paesini cono costruite pensando al minimo dispendio di energia sia per la realizzazione sia per la vita della struttura.
Questo perchè, mi ripeto, l'altro ieri l'uomo si adattava all'ambiente, ieri l'ambiente si doveva piegare all'uomo ed oggi si sta cercando di correre ai ripari.
è verissimo... come tutto il resto che hai accennato sul sistema costruttivo che utilizzavano soprattutto in puglia e alcune cose in sicilia.
hai accennato anche al colore...anche in questo concordo pienamente...il colore usato con buon senso anche se non rientra nel gusto di chi possiede la casa può aiutare molto il confort climatico.
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