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View Full Version : Non vi danno la pillola? Denunciateli!


indelebile
05-02-2008, 20:31
copio incollo da un blog (http://metilparaben.blogspot.com/2008/02/denunciateli.html)....sarebbe ora di svegliarsi...

La Stampa di oggi (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200802articoli/29842girata.asp) racconta l'odissea notturna di una donna che cerca inutilmente di farsi prescrivere la pillola del giorno dopo, compiendo una vera e propria via crucis negli ospedali romani e ottenendo in risposta una interminabile serie di dinieghi, motivati dall'obiezione di coscienza dei vari medici di turno.
Stante il fatto che questa stucchevole tiritera, a quanto risulta, si ripete continuamente in numerosi ospedali italiani, mi corre l'obbligo di ricordare che la pillola del giorno dopo non è un presidio abortivo (http://www.associazioneaglietta.it/comunicatistampa1007.html#30-10b), e che la legge 194/78 prevede la possibilità dell'obiezione di coscienza esclusivamente nel caso di interruzione di gravidanza.
Tanto premesso, invito le donne che dovessero vedersi rifiutata la prescrizione della pillola del giorno dopo a seguire i suggerimenti che seguono:

1. farsi sempre registrare all’entrata del Pronto Soccorso;
2. chiedere al personale medico e infermieristico con cui vengono in contatto di qualificarsi;
3. se viene detto loro che il ginecologo di turno non può riceverle, chiedere cosa glielo impedisce e farsi dare le sue generalità complete;
4. farsi rilasciare una cartella di Pronto Soccorso contenente i motivi della mancata prescrizione;
5. in caso di non adesione del personale ospedaliero alle legittime richieste di cui ai punti precedenti, chiamare immediatamente le forze dell’ordine e denunciare l'accaduto sul posto e in loro presenza.

Una volta ottenuti questi dati sarà possibile denunciare il medico che non ha voluto prescrivere la pillola del giorno dopo dichiarandosi obiettore (già che ci sono, aggiungo che identica misura può essere adottata nei confronti dei farmacisti che si rifiutano di venderla).
Qua (http://www.lucacoscioni.it/pillola_del_giorno_dopo) tutte le informazioni; qua (http://www.lucacoscioni.it/files/Esposto%20pillola%20del%20giorno%20dopo.pdf) e qua (http://www.lucacoscioni.it/files/Modello%20denuncia%20farmacisti.doc) i modelli da utilizzare per le denunce.
Svegliamoci, gente, o questi ci si mangiano.
Vivi, ché godono di più.


Ah per la cronaca la stessa odissea si ha con l'aborto...

MaxArt
05-02-2008, 20:37
la pillola del giorno dopo non è un presidio abortivo (http://www.associazioneaglietta.it/comunicatistampa1007.html#30-10b), e che la legge 194/78 prevede la possibilità dell'obiezione di coscienza esclusivamente nel caso di interruzione di gravidanza.Non sono d'accordo. Non puoi cambiare le carte in tavola ad un medico che pensa così di fare un omicidio: libertà di coscienza anche per la "pillola del giorno dopo".

Andala
05-02-2008, 20:44
Chi ha scritto queste righe non è solo un cretino, ma un ignorante.
Il medico non può e non deve procurare danno, di conseguenza somministrare un farmaco che porta ad un alterazione di un percorso naturale và visto in tal senso.

Una volta ottenuti questi dati sarà possibile denunciare il medico che non ha voluto prescrivere la pillola del giorno dopo dichiarandosi obiettore

E qui ne esce una contro denuncia per mancato addebito.
La gente in questo paese, e solo in questo paese, ha scambiato il medico per l'impiegato allo sportello postale e il meccanico sotto casa.


2438 anni ma Ippocrate è sempre attuale:

"Consapevole dell' importanza e della solennità dell' atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro:

* di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
* di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell' uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
* di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
* di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
* di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
* di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
* di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
* di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
* di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
* di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente;
* di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
* di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell' esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
* di astenermi dall' "accanimento" diagnostico e terapeutico."

ulk
05-02-2008, 20:48
Basterebbe liberarla dalla prescrizione e già che ci siamo metterla in libera vendità chesso alla Coop.....

D.O.S.
05-02-2008, 20:49
“Leggo su alcuni quotidiani, a volte con tanto di schemi illustrativi allegati, che la contraccezione di emergenza agirebbe bloccando l’impianto in utero dell’ovulo fecondato. Non è così. La contraccezione di emergenza, più nota come “pillola del giorno dopo” (sarebbe meglio dell’ora dopo), non agisce sull’ovulo fecondato e tanto meno agisce impedendone l’impianto. Essa, come tutti i contraccettivi ormonali, agisce in fase pre e peri-ovulatoria impedendo la penetrazione dello spermatozoo nell’ovulo. Ovviamente, se viene assunta in tempo, poiché l’efficacia dipende dalla distanza tra il rapporto e l’ovulazione.
Contrariamente a quanto molti credono, non si rimane incinta al momento del rapporto, ma nei giorni successivi, quando ci sarà l’ovulazione. Di solito, quando c’è l’ovulazione gli spermatozoi sono già lì in agguato. E’ in questo intervallo che agisce la contraccezione di emergenza, cioè un progestinico come il levonorgestrel.

preso dal link messo sopra.

quindi l'obiezione di coscienza non ha senso non essendo un aborto.
è come trovare un medico che si rifiuta di dare dei preservativi.

LucaTortuga
05-02-2008, 20:51
Ma non scherziamo, per favore.
L'obiezione di coscienza ha senso solo in caso di attività obbligatorie per tutti i cittadini (vedi servizio militare di leva, quando c'era).
Esiste già la libertà di non fare il medico, in special modo il ginecologo.
Non inventiamoci altre "libertà di coscienza" che servono solo a peggiorare un servizio e ad affermare assurde posizioni ideologiche.
Hai problemi con l'aborto o la pillola del giorno dopo?
Fai il dentista o il muratore o la pop-star... proprio ginecologia devi andarti a scegliere?
Ben vengano le denunce, questi soggetti se le meritano tutte.

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 20:52
una volta un medico si rifiutava di prescrivere la pillola ad una donna all'ospedale policlinico di milano.


Cosa ho fatto?

Semplice, sono andato in guardiola, ho chiamato il carabiniere, e l'ho fatto arrivare giusto in tempo per far ritrattare il medico e fargli firmare la prescrizione.

Killian
05-02-2008, 20:54
preso dal link messo sopra.

quindo l'obiezione di coscienza non ha senso non essendo un aborto.
è come trovare un medico che si rifiuta di dare dei preservativi.
esatto, non si tratta di aborto, ma di impedire che spermatozoo ed ovulo entrino in contatto.

Altrimenti qualunque metodo contraccettivo sarebbe da considerare aborto.

Andala
05-02-2008, 20:56
Ma non scherziamo, per favore.
L'obiezione di coscienza ha senso solo in caso di attività obbligatorie per tutti i cittadini (vedi servizio militare di leva, quando c'era).
Esiste già la libertà di non fare il medico, in special modo il ginecologo.
Non inventiamoci altre "libertà di coscienza" che servono solo a peggiorare un servizio e ad affermare assurde posizioni ideologiche.
Hai problemi con l'aborto o la pillola del giorno dopo?
Fai il dentista o il muratore o la pop-star... proprio ginecologia devi andarti a scegliere?
Ben vengano le denunce, questi soggetti se le meritano tutte.

Come ho scritto sopra: per te il medico è come l'impiegato allo sportello, fornisce un servizio.


Un medico è nel proprio diritto quando nega una prestazione se questa risulti non necessaria o urgente.

Leggetevi il giuramento di Ippocrate.

Andala
05-02-2008, 20:57
una volta un medico si rifiutava di prescrivere la pillola ad una donna all'ospedale policlinico di milano.


Cosa ho fatto?

Semplice, sono andato in guardiola, ho chiamato il carabiniere, e l'ho fatto arrivare giusto in tempo per far ritrattare il medico e fargli firmare la prescrizione.

Evita va

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 20:59
Evita va

cosa evita?

CYRANO
05-02-2008, 21:00
Come ho scritto sopra: per te il medico è come l'impiegato allo sportello, fornisce un servizio.


Un medico è nel proprio diritto quando nega una prestazione se questa risulti non necessaria o urgente.

Leggetevi il giuramento di Ippocrate.

la pillola del giorno e' urgente.


copapzpa

Senza Fili
05-02-2008, 21:02
preso dal link messo sopra.

quindi l'obiezione di coscienza non ha senso non essendo un aborto.
è come trovare un medico che si rifiuta di dare dei preservativi.

Esatto.

Ma non scherziamo, per favore.
L'obiezione di coscienza ha senso solo in caso di attività obbligatorie per tutti i cittadini (vedi servizio militare di leva, quando c'era).
Esiste già la libertà di non fare il medico, in special modo il ginecologo.
Non inventiamoci altre "libertà di coscienza" che servono solo a peggiorare un servizio e ad affermare assurde posizioni ideologiche.
Hai problemi con l'aborto o la pillola del giorno dopo?
Fai il dentista o il muratore o la pop-star... proprio ginecologia devi andarti a scegliere?
Ben vengano le denunce, questi soggetti se le meritano tutte.

Sante parole...è come se un musulmano scegliesse di fare il macellaio pur sapendo che, tra le varie cose che dovrà maneggiare, ci sarà del maiale :muro:

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 21:03
Come ho scritto sopra: per te il medico è come l'impiegato allo sportello, fornisce un servizio.


Un medico è nel proprio diritto quando nega una prestazione se questa risulti non necessaria o urgente.

Leggetevi il giuramento di Ippocrate.

Quale parte, quella sugli dei?

LucaTortuga
05-02-2008, 21:05
Come ho scritto sopra: per te il medico è come l'impiegato allo sportello, fornisce un servizio.


Un medico è nel proprio diritto quando nega una prestazione se questa risulti non necessaria o urgente.

Leggetevi il giuramento di Ippocrate.

Ma lo sai di cosa stiamo parlando?
Se una persona ti chiede la pillola del giorno dopo vuol dire che le serve e che le serve subito (visto come funziona).

CYRANO
05-02-2008, 21:06
Come ho scritto sopra: per te il medico è come l'impiegato allo sportello, fornisce un servizio.


Un medico è nel proprio diritto quando nega una prestazione se questa risulti non necessaria o urgente.

Leggetevi il giuramento di Ippocrate.

Allora che venga consentita la vendita della pillola ai fruttivendoli , che non devono attenersi al giuramento di ippocrate , dato che e' un DIRITTO del cittadino poterne usufruire in caso di necessita'.


c,a,;z;a

lowenz
05-02-2008, 21:09
Non sono d'accordo. Non puoi cambiare le carte in tavola ad un medico che pensa così di fare un omicidio: libertà di coscienza anche per la "pillola del giorno dopo".
E' un medico un po' sciocchino, dato che lo zigote potrebbe tranquillamente NON radicarsi per conto suo sull'utero entro la prima settimana dal concepimento.....ergo non è uno "zigoticidio volontario", altrimenti nessuna donna avrebbe problemi di fertilità (non inerente alle ovaie).

Mi sembra si tenti di utilizzare una forma di reductio ad hitlerum anche in questi casi francamente: "Reduction ad percussor" :D

Senza Fili
05-02-2008, 21:09
Allora che venga consentita la vendita della pillola ai fruttivendoli , che non devono attenersi al giuramento di ippocrate , dato che e' un DIRITTO del cittadino poterne usufruire in caso di necessita'.


c,a,;z;a

esatto...se questa gente si rifiuta di somministrare qualcosa che è di libera vendita che allora fosse permesso di venderla da esercizi senza paranoici al banco.

p.s. mi domando: ma se domani mi presentassi al lavoro, e dicessi al capo che ho deciso di non contattare più i clienti (parte integrante del mio lavoro), perchè la mia coscienza mi dice che fare ciò è sbagliato, sapete quanto ci metterebbe a buttarmi fuori? :sofico:

naitsirhC
05-02-2008, 21:27
una volta un medico si rifiutava di prescrivere la pillola ad una donna all'ospedale policlinico di milano.


Cosa ho fatto?

Semplice, sono andato in guardiola, ho chiamato il carabiniere, e l'ho fatto arrivare giusto in tempo per far ritrattare il medico e fargli firmare la prescrizione.

Così per curiosità... se non avesse prescritto la pillola cosa sarebbe successo all'arrivo del carabbbbbiniere?

strat09
05-02-2008, 21:28
Il medico non può e non deve procurare danno, di conseguenza somministrare un farmaco che porta ad un alterazione di un percorso naturale và visto in tal senso.

ma, biologicamente, quali danni procurerebbe la pillola del giorno dopo?

Ma non scherziamo, per favore.
L'obiezione di coscienza ha senso solo in caso di attività obbligatorie per tutti i cittadini (vedi servizio militare di leva, quando c'era).
Esiste già la libertà di non fare il medico, in special modo il ginecologo.
Non inventiamoci altre "libertà di coscienza" che servono solo a peggiorare un servizio e ad affermare assurde posizioni ideologiche.
Hai problemi con l'aborto o la pillola del giorno dopo?
Fai il dentista o il muratore o la pop-star... proprio ginecologia devi andarti a scegliere?
Ben vengano le denunce, questi soggetti se le meritano tutte.

perfettamente d'accordo, ed aggiungerei anche che i medici "obiettori" procurano un danno all'azienda sanitaria non svolgendo adeguatamente il lavoro per il quale sono pagati. mi auguro che prima o poi si inserisca come requisito per lavorare in p.s. o ginecologia il non essere cattolici.
è come mettere un cieco alla guida di un tram, non serve a niente.

Senza Fili
05-02-2008, 21:37
ma, biologicamente, quali danni procurerebbe la pillola del giorno dopo?



perfettamente d'accordo, ed aggiungerei anche che i medici "obiettori" procurano un danno all'azienda sanitaria non svolgendo adeguatamente il lavoro per il quale sono pagati. mi auguro che prima o poi si inserisca come requisito per lavorare in p.s. o ginecologia il non essere cattolici.
è come mettere un cieco alla guida di un tram, non serve a niente.



*

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 21:39
Così per curiosità... se non avesse prescritto la pillola cosa sarebbe successo all'arrivo del carabbbbbiniere?

credo nulla sai?

però ho imparato a mie spese che bisogna SEMPRE rivolgersi ai carabinieri.

Ad esempio una volta un tipo si era messo in un angolo del PS a fumarsi una sigaretta, alchè un paziente mi ha chiamato e me lo ha indicato. Io l'ho invitato a spegnerla ma lui si è rifiutato, quindi io gli ho preso il polso e gli ho fatto cadere la sigaretta, spegnendola con il piede. Me ne sono andato, quando 15 minuti dopo il carabiniere mi ha chiamato nella guardiola per farmi una bella lavata di capo.

E io che credevo di aver fatto una buona azione.... :(

Fratello Cadfael
05-02-2008, 21:43
Chi ha scritto queste righe non è solo un cretino, ma un ignorante.
Il medico non può e non deve procurare danno, di conseguenza somministrare un farmaco che porta ad un alterazione di un percorso naturale và visto in tal senso.
...
Porcapaletta! Spero che tu non diventi mai medico.
Anche un antiinfiammatorio o un antipiretico portano ad un'alterazione di un percorso naturale. Che fai, non li prescrivi? Suggerisci la preghiera contro le malattie?

LucaTortuga
05-02-2008, 21:44
Così per curiosità... se non avesse prescritto la pillola cosa sarebbe successo all'arrivo del carabbbbbiniere?

Che il buon milite, accecato dalla luce divina, avrebbe estratto il maganello e le avrebbe suonate al medico fino a fargli sputare la dannata pillola da buco del c...
Questo nei miei sogni.
Nella realtà, l'"obiettore", di fronte al Carabiniere, si sarebbe trovato a dover scegliere tra una bella denuncia per omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio, oltre ad una causa civile di risarcimento danni da parte della paziente, o rilasciare la benedetta ricetta senza fiatare.

plut0ne
05-02-2008, 21:49
è inutile che sclerate...anche secondo me il medico dovrebbe fare sempre il bene del paziente...quindi stic dell'obiezione di coscienza...

ma è inutile....nessuno può fare nulla al medico che non prescrive la pillola del giorno dopo..dato che l'obiezione comprende anche solo ste pillole..oltre all'aborto...quindi potete chiamare pure L FBI...ma tanto il medico gli piscia in faccia...sia al carabiniere sia mulder e a scully :asd: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

insomma...se non ve la fanno..andate dal un ginecologo (che spero che tutte le donne/ragazze che scopano abbiano)...penso che non esista un ginecologo obiettore :asd:

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 21:51
è inutile che sclerate...anche secondo me il medico dovrebbe fare sempre il bene del paziente...quindi stic dell'obiezione di coscienza...

ma è inutile....nessuno può fare nulla al medico che non prescrive la pillola del giorno dopo..dato che l'obiezione comprende anche solo ste pillole..oltre all'aborto...quindi potete chiamare pure L FBI...ma tanto il medico gli piscia in faccia...sia al carabiniere sia mulder e a scully :asd: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

insomma...se non ve la fanno..andate dal un ginecologo (che spero che tutte le donne/ragazze che scopano abbiano)...penso che non esista un ginecologo obiettore :asd:

Beh obbiettore al 100% no, di solito sono obbiettori finchè stanno nel pubblico. Nel loro ufficio se paghi ti fanno quello che vuoi.

LucaTortuga
05-02-2008, 21:56
Per chi sostiene il diritto del medico all'obiezione, cito dal modello di denuncia linkato in fondo all'articolo (e mi pare convincente):

"Come è noto, in Italia, qualche anno fa, è stato dato il via alla
commercializzazione di due preparati, distribuiti con i nomi di Levonelle
e Norlevo, che contengono una dose costituita da due compresse di
Levonorgestrel (LNG), per la cui assunzione è in ogni caso necessario il
previo rilascio di una ricetta nominativa non ripetibile.
Come già ricordato, la tempestività è l’aspetto principale nell’assunzione
della pillola del giorno dopo: il farmaco in questione (due compresse a
distanza di 12 ore una dall’altra) va infatti assunto entro e non oltre le
72 ore successive ad un rapporto non protetto, pena la sua perdita di
efficacia. In pratica la distanza di tempo trascorsa tra il rapporto a rischio
e la somministrazione della contraccezione, raddoppia ogni 12 ore il
rischio di un concepimento indesiderato.
Date le sue caratteristiche, dunque, il personale sanitario richiesto è
tenuto a considerare il predetto farmaco una prescrizione d’urgenza,
il cui rilascio è dovuto in assenza di qualsivoglia possibilità di diagnosi
(non sono previste, tanto per dire, né visita vaginale né ecografia per
via vaginale); la pillola del giorno dopo rientra infatti nella “Classe 1”
dell’OMS, cioè senza restrizioni d’uso, di tal che dovere del personale
medico è proprio quello di ottemperare con sollecitudine - in base alla
dizione “d’emergenza” - alle richieste delle pazienti."

naitsirhC
05-02-2008, 21:56
Che il buon milite, accecato dalla luce divina, avrebbe estratto il maganello e le avrebbe suonate al medico fino a fargli sputare la dannata pillola da buco del c...
Questo nei miei sogni.
Nella realtà, l'"obiettore", di fronte al Carabiniere, si sarebbe trovato a dover scegliere tra una bella denuncia per omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio, oltre ad una causa civile di risarcimento danni da parte della paziente, o rilasciare la benedetta ricetta senza fiatare.

La presenza fisica del carabiniere non dovrebbe influire sulla scelta del medico.
E la denuncia di querela avrebbe dovuto tenerla in debita considerazione già al momento in cui ha optato per il rifiuto di fornire la pillola del giorno dopo.
Probabile è che il vedere la divisa abbia fatto più effetto di mille richieste o imprecazioni.

ps: presentare querela comunque non da assolutamente la certezza che il convenuto soccomba in giudizio.

strat09
05-02-2008, 21:56
Nel loro ufficio se paghi ti fanno quello che vuoi.

detto così pare brutto, però è purtroppo vero.

e comunque esistono, ri-purtroppo, ginecologi con cilicio e rosario anti-anticoncezionali e, perfino, giuro, genetisti obiettori che non fanno diagnosi prenatale.

Anakin
05-02-2008, 22:01
la pillola del giorno dopo blocca l'ovulazione nel caso che non sia avvenuta.

nel caso essa sia già avvenuta, e questa cosa non si puo a priori sapere, ha una funzione antinidatoria, cioè impedisci che l'embrione si impianti nella parete uterina, in modo che muoia e non possa svilupparsi.
da qui l'obiezione di coscienza.

la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?
forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

Fratello Cadfael
05-02-2008, 22:03
Intanto mi piacerebbe sapere quanti di quelli che plaudono ai medici obiettori che non prescrivono la pillola del giorno dopo avrebbero lo stesso atteggiamento qualora rischiassero grosso perché capitati sotto le mani di un medico Testimone di Geova che non gli avesse praticato una trasfusione di sangue...
Ah, dite che i medici Testimoni di Geova non li mettono in strutture operatorie? E allora perché i ginecologi obiettori li mettono al contatto col pubblico? Sarebbe tanto semplice, basterebbe non assumere medici obiettori... che dite? Sarebbe una discriminazione? Se è per questo non si può partecipare ai concorsi per entrare nelle forze di polizia se ci si è dichiarati obiettori di coscienza... discriminazione anche quella?

LucaTortuga
05-02-2008, 22:03
La presenza fisica del carabiniere non dovrebbe influire sulla scelta del medico.
E la denuncia di querela avrebbe dovuto tenerla in debita considerazione già al momento in cui ha optato per il rifiuto di fornire la pillola del giorno dopo.
Probabile è che il vedere la divisa abbia fatto più effetto di mille richieste o imprecazioni.

ps: presentare querela comunque non da assolutamente la certezza che il convenuto soccomba in giudizio.

Con la presenza del carabiniere, intendevo sottolineare la rilevanza giudiziale della testimonianza diretta di un pubblico ufficiale.
Cosa che, presumo, possa ragionevolmente spaventare il medico, ben consapevole dei propri obblighi giuridici e delle conseguenze di una violazione.

strat09
05-02-2008, 22:05
la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?

ma dove?

forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

quali sarebbero le sciocchezze? che un medico che lavora in un presidio dubblico DEVE fornire tutte le prestazioni previste dalle linee guida ministeriali? altrimenti, se vuole stare apposto con la propria coscienza, si mette in privato?

LucaTortuga
05-02-2008, 22:06
la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?
forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

Forse che l'Italia rigurgita di strutture ospedaliere controllate dal Vaticano, nelle quali è molto più facile essere assunti se obiettori?

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 22:07
la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?
forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

Si il cash. Perchè nel loro studio se vuoi ti strappano pure le ovaie a mani nude.


Questa percentuale cosi alta è una esclusiva solo italiana, dettata dalla cattoipocrisia e dall'avarizia.

Andala
05-02-2008, 22:09
Porcapaletta! Spero che tu non diventi mai medico.
Anche un antiinfiammatorio o un antipiretico portano ad un'alterazione di un percorso naturale. Che fai, non li prescrivi? Suggerisci la preghiera contro le malattie?

Oh!!!!!
Io sono un MEDICO!!!!

Cos'è questo paragone tra un anti-infiammatorio e la pillola del giorno dopo!
L'etica per voi non ha proprio senso.

Mi tiro via da questa futile discussione.
Saluti,

Andala

majino
05-02-2008, 22:12
la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?
forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

spiegati meglio. altrimenti, mi verrebbe da pensare che dato che molti medici fumano, fumare non fa male, vista la posizione privilegiata che hanno loro :)

@lessandro
05-02-2008, 22:14
Oh!!!!!
Io sono un MEDICO!!!!

Cos'è questo paragone tra un anti-infiammatorio e la pillola del giorno dopo!
L'etica per voi non ha proprio senso.

Mi tiro via da questa futile discussione.
Saluti,

Andala

Andale andale :asd:

Cmq per me è una stupidaggine.

Cioè, sei obiettore e non vuoi prescrivere la pillola???

E' come se volessi far il badante e poi non pulir il culo al 90enne che mi tocca, perchè per me non è etico :asd:

Ma dai, cazzate sono.

E come già detto, negli studi privati, se fai sventolar bigliettoni verdi da 100€ a gran quantità, ti danno anche un utero nuovo...:muro:

Fratello Cadfael
05-02-2008, 22:16
Oh!!!!!
Io sono un MEDICO!!!!

Cos'è questo paragone tra un anti-infiammatorio e la pillola del giorno dopo!
L'etica per voi non ha proprio senso.

Mi tiro via da questa futile discussione.
Saluti,

Andala
Se vuoi tirarti fuori perché pensi di averla sparata grossa fai pure, ma non mettermi in bocca cose che non ho detto. Mi sembra ovvio chesono due cose distinte. Ma mi sembra ovvio anche che qualsiasi intervento medico e/o farmacologico vada ad alterare un percorso naturale e se per te quella è la discriminante... beh, anche impedire a una malattia di fare il suo corso altera un percorso naturale...

Senza Fili
05-02-2008, 22:19
Andale andale :asd:

Cmq

Cioè, sei obiettore e non vuoi prescrivere la pillola???

E' come se volessi far il badante e poi non pulir il culo al 90enne che mi tocca, perchè per me non è etico :asd:


...o fare il meccanico e non voler fare i lavori in cui ci si sporca le mani...un delirio :asd:

coldd
05-02-2008, 22:21
prima dovete farvi assumere nel pubblico, poi potete obiettare a quel cazz che vi pare, tanto qualcuno che vi da ragione lo trovate sempre :asd:

Senza Fili
05-02-2008, 22:24
prima dovete farvi assumere nel pubblico, poi potete obiettare a quel cazz che vi pare, tanto qualcuno che vi da ragione lo trovate sempre :asd:

nel privato sta gente sarebbe tutta già a raccogliere i cartoni ;)

Anakin
05-02-2008, 22:28
non si capisce se quella esposta da tanti, sia una difficolta sincera nel non capire la differenza, o se ci si giri attorno di proposito.

la medicina in tutta la sua storia (bello il riferimento al giuramento di Ippocrate), si è contraddistinta come quella disciplina volta a difendere ed aiutare la vita umana.
come si fa ora a dire ad un medico che il suo mestiere è sopprimere una vita umana?
uno si è iscritto a medicina animato dal proposito di aiutare la vita, e gliela si fa distruggere la vita?
apparte il voler calpestare il principio di obiezione di coscienza, ma poi è irrealistico dire che coloro che fanno medicina perche vogliono SOLO salvare vite umane non possono farlo in una struttura pubblica... per il semplice fatto, che gli ospedali pubblici si svuoterebbero.
strat09 in Italia la maggioranza dei medici ginecologi obietta, basta che guardi qualunque statistica.


tralascio la ridicola sparata che il Vaticano controlla i posti di lavoro degli ospedali :D LOL :D

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 22:30
strat09 in Italia la maggioranza dei medici ginecologi obietta, basta che guardi qualunque statistica.

Si ma è una caratteristica tutta italiana, assolutamente non dettata dalla coscienza, ma dal portafogli.

A me basterebbe che mettessero una piccola legge: chi obbietta nel pubblico deve obbiettare anche nel privato.

Senza Fili
05-02-2008, 22:35
come si fa ora a dire ad un medico che il suo mestiere è sopprimere una vita umana?


Ma quale VITA UMANA?
Non stiamo parlando di sopprimere un feto di 7 mesi, ovvero un essere già formato, ma di impedire che un ammasso di cellule, qualcosa che ancora non è formato, si formi, non a caso si chiama pillola del giorno dopo, non pillola di 7 mesi dopo...:doh:
Manca solo qualcuno che proponga di raccattare lo sperma di chi fa sesso solitario e siamo a posto.

Anakin
05-02-2008, 22:40
Si ma è una caratteristica tutta italiana, assolutamente non dettata dalla coscienza, ma dal portafogli.

A me basterebbe che mettessero una piccola legge: chi obbietta nel pubblico deve obbiettare anche nel privato.

boh non avrei nulla in contrario con la legge che proponi.
ma non credo che sia un problema che riguardi la maggioranza dei casi.

ad ogni modo, guando aspetterete (la vostra donna se siete uomini) un figlio e vi farete assistere da un medico, io vi auguro che ci tenga alla creatura che la madre avrà in grembo, per il solo fatto che è una vita, e non che ci tenga o la voglia distruggere, in base al ticket che avete pagato giu in portineria, secondo tutte le possibilità previste dall'ultimo decreto ministeriale 12992/bis.
sempre che non diate a vostro figlio lo stesso valore di un neo, che si puo levare o no, con la chirurgia facciale.

fsdfdsddijsdfsdfo
05-02-2008, 22:41
boh non avrei nulla in contrario con la legge che proponi.
ma non credo che sia un problema che riguardi la maggioranza dei casi.


te lo dico per esperienza diretta. Non è la maggioranza. E' la quasi totalità.

Senza Fili
05-02-2008, 22:41
boh non avrei nulla in contrario con la legge che proponi.
ma non credo che sia un problema che riguardi la maggioranza dei casi.

ad ogni modo, guando aspetterete (la vostra donna se siete uomini) un figlio e vi farete assistere da un medico, io vi auguro che ci tenga alla creatura che la madre avrà in grembo, per il solo fatto che è una vita, e non che ci tenga o la voglia distruggere, in base al ticket che avete pagato giu in portineria, secondo tutte le possibilità previste dall'ultimo decreto ministeriale 12992/bis.
sempre che non diate a vostro figlio lo stesso valore di un neo, che si puo levare o no, con la chirurgia facciale.

Il giorno dopo, questo "figlio" che citi, ancora non esiste!

Anakin
05-02-2008, 22:42
Ma quale VITA UMANA?
Non stiamo parlando di sopprimere un feto di 7 mesi, ovvero un essere già formato, ma di impedire che un ammasso di cellule, qualcosa che ancora non è formato, si formi, non a caso si chiama pillola del giorno dopo, non pillola di 7 mesi dopo...:doh:
Manca solo qualcuno che proponga di raccattare lo sperma di chi fa sesso solitario e siamo a posto.

la pillola del giorno dopo, puo agire come contraccettivo se è prima della ovulazione.

oppure se l'ovulazione è avvenuta, impedisce all'embrione di attechire sulla parete uterina, facendolo morire.

Anakin
05-02-2008, 22:44
te lo dico per esperienza diretta. Non è la maggioranza. E' la quasi totalità.

tu hai idea della percentuale di medici con studio privato per fare le affermazioni che fai?

@lessandro
05-02-2008, 22:45
boh non avrei nulla in contrario con la legge che proponi.
ma non credo che sia un problema che riguardi la maggioranza dei casi.

ad ogni modo, guando aspetterete (la vostra donna se siete uomini) un figlio e vi farete assistere da un medico, io vi auguro che ci tenga alla creatura che la madre avrà in grembo, per il solo fatto che è una vita, e non che ci tenga o la voglia distruggere, in base al ticket che avete pagato giu in portineria, secondo tutte le possibilità previste dall'ultimo decreto ministeriale 12992/bis.
sempre che non diate a vostro figlio lo stesso valore di un neo, che si puo levare o no, con la chirurgia facciale.

Che ci tenga chi, il medico...o la futura mamma? :mbe:

Fratello Cadfael
05-02-2008, 22:46
...
come si fa ora a dire ad un medico che il suo mestiere è sopprimere una vita umana?
...
Beh, allora bisogna intendere cosa si intende per vita umana.
Non sono aggiornato, ma fino a qualche anno fa per noi Cristiani e per gli Ebrei la vita era delimitata dal battito cardiaco, per i Musulmani dalla presenza del respiro e per la scienza dall'attività cerebrale... fino a poco fa per noi Cattolici esisteva addirittura il Limbo, dove andavano i bambini morti prima che li si potesse battezzare, come se senza il battesimo si trattasse di una vita minore.
Addirittura soltanto 6 anni fa a una mia amica che ha perso il bambino che aspettava per un aborto spontaneo al sesto mese il Cappellano dell'ospedale ha dichiarato che in base al Diritto Canonico non avrebbe potuto neanche impartire una benedizione al feto che gli aveva richiesto lei stessa ed infatti gliel'ha rifiutata...
E invece uno spermatozoo e un ovulo che ancora non sono neanche venuti a contatto sono vita?

Alexi@
05-02-2008, 22:48
la pillola del giorno dopo, puo agire come contraccettivo se è prima della ovulazione.

oppure se l'ovulazione è avvenuta, impedisce all'embrione di attechire sulla parete uterina, facendolo morire.

ma tu pensi sia più giusto che quella persona abortisca poi chirurgicamente, dovendo subire i rischi maggiori che derivano da un'operazione? Pensi che negando la pillola del giorno dopo in caso di gravidanza scelga portrarla avanti lo stesso?

strat09
05-02-2008, 22:53
la medicina in tutta la sua storia (bello il riferimento al giuramento di Ippocrate), si è contraddistinta come quella disciplina volta a difendere ed aiutare la vita umana.
come si fa ora a dire ad un medico che il suo mestiere è sopprimere una vita umana?
uno si è iscritto a medicina animato dal proposito di aiutare la vita, e gliela si fa distruggere la vita?
apparte il voler calpestare il principio di obiezione di coscienza, ma poi è irrealistico dire che coloro che fanno medicina perche vogliono SOLO salvare vite umane non possono farlo in una struttura pubblica... per il semplice fatto, che gli ospedali pubblici si svuoterebbero.
strat09 in Italia la maggioranza dei medici ginecologi obietta, basta che guardi qualunque statistica.

te dici?

mi sono iscritto a medicina con l'intenzione di procurare il maggior grado di benessere possibile. a volte può significare evitare una nascita, ma anche sopprimere una vita. la questione è parecchio complessa, ma non credo sia giusto discuterne qui.
ah, la cosa vale per la stragrande maggioranza dei miei colleghi, spero che le prossime generazioni di medici vengano su meno bigotte.

il principio di obiezione di coscienza in questo caso è un pretesto futile, perchè non serve a niente appellarsi all'etica e bla bla bla quando per lavoro tu, medico, accetti di seguire le linee di appropriatezza ministeriali. quindi, se una commissione di medici decide che la pillola X può essere utilizzata senza contro indicazioni come anticoncezionale e deve essere prescritta su richiesta senza necessità di accertamenti vari tu, medico, la devi prescrivere. se hai scrupoli e la tua coscienza non permette certe azioni puoi benissimo non fare medicina o se proprio non resisti alla tentazione almeno non lavorare in un p.s. pubblico. ripeto, oltretutto agendo così procuri danno all'asl in quanto non svolgi correttamente il lavoro per il quale sei pagato. non ho mai visto un chirurgo monco in policlinico però ci sono medici che lavorano al 50% e fanno solo quello che piace a loro. strano vero?

infine: io certe cose le sto studiando e toccando con mano ma non mi ha creato problemi, anzi, ha rafforzato le mie idee. e di questo ringrazio anche la prof di embriologia che, pur cattolica, non ci ha mai stracciato le palle su anticoncezionali. questo per dire che se i ginecologi italiani sono in maggioranza obiettori è a causa della religione che è radicatissima nella nostra società, non a causa della conoscenza scientifica

Anakin
05-02-2008, 22:53
Beh, allora bisogna intendere cosa si intende per vita umana.
Non sono aggiornato, ma fino a qualche anno fa per noi Cristiani e per gli Ebrei la vita era delimitata dal battito cardiaco, per i Musulmani dalla presenza del respiro e per la scienza dall'attività cerebrale... fino a poco fa per noi Cattolici esisteva addirittura il Limbo, dove andavano i bambini morti prima che li si potesse battezzare, come se senza il battesimo si trattasse di una vita minore.
Addirittura soltanto 6 anni fa a una mia amica che ha perso il bambino che aspettava per un aborto spontaneo al sesto mese il Cappellano dell'ospedale ha dichiarato che in base al Diritto Canonico non avrebbe potuto neanche impartire una benedizione al feto che gli aveva richiesto lei stessa ed infatti gliel'ha rifiutata...
E invece uno spermatozoo e un ovulo che ancora non sono neanche venuti a contatto sono vita?

non mettiamo in mezzo la religione che non c'entra.
scientificamente con la fecondazione inizia una nuova forma di vita.
questo con buona pace di tutti.
se si parlasse di una pianta nessuno questionerebbe
poi uno puo dire che è una vita "felina" o chesso cos'altro, i fatti sono che trattandosi di ovulo e spermatozooi umani, e considerato che dopo salta fuori un uomo, la si chiama vita umana, (sono ironico)

poi la società, per poter fare quello che gli pare, si è inventata una distinzione tra persona e vita umana. e allora si dice che la persona è solo da un certo momento in poi.
per me, come per tanti medici obiettori, la definizione di persona, che si sovrappone a vita umana è assolutamente posticcia.
a livello logico non se ne sente davvero il bisogno, l'unico bisogno è di comodo.
cosi la vita umana non ancora persona la posso fare a pezzi, impacchettare, prenderci ingredienti, ecc ecc

-kurgan-
05-02-2008, 22:54
tralascio la ridicola sparata che il Vaticano controlla i posti di lavoro degli ospedali :D LOL :D

ma si, CL è una leggenda urbana! (:D LOL:D !)

Senza Fili
05-02-2008, 22:55
E invece uno spermatozoo e un ovulo che ancora non sono neanche venuti a contatto sono vita?

Ovvio che ancora non sono vita, anche se i fanatici religiosi li equiparano assurdamente a feti o addirittura a bambini :doh:

-kurgan-
05-02-2008, 22:57
cmq se dovesse DI NUOVO capitarmi un'esperienza con la mia ragazza come da titolo del topic.. questa volta sporgerò denuncia. Se poi non andrà a buon fine lo si vedrà, lo deciderà la magistratura.

Fratello Cadfael
05-02-2008, 23:00
non mettiamo in mezzo la religione che non c'entra.
scientificamente con la fecondazione inizia una nuova forma di vita.
questo con buona pace di tutti.
...
Visto che questa visione scientifica, come il dichiararsi cattolici, è comune a tutti i medici obiettori non credo che si possa prescindere ;) .

strat09
05-02-2008, 23:01
scientificamente con la fecondazione inizia una nuova forma di vita.
questo con buona pace di tutti.

se vogliamo fare i precisi è vivo, biologicamente, un essere che è in grado di mantenere autonomamente la propria forma e la propria funzione bioenergetica.

Anakin
05-02-2008, 23:03
Senza fili, hai nel quote una frase non mia.
comunque uno spermatozoo e un ovulo che non sono venuti a contatto, non sono ovviamente una vita.
questo mi fa capire che contesti una posizione che non hai capito.

Anakin
05-02-2008, 23:06
se vogliamo fare i precisi è vivo, biologicamente, un essere che è in grado di mantenere autonomamente la propria forma e la propria funzione bioenergetica.

esattamente.
questo non toglie che abbia bisogno di un ambiente ospitale, o degli aiuti esterni in termini di risorse, della madre.
altrimenti non sarebbe vita nemmeno un feto di 6 mesi, o anche solo un bambino di 1 anno (prova a lasciarlo in mezzo alla strada).

ad ogni modo, non è che chi non la pensa come te è bigotto.
speriamo che le nuove generazioni di medici siano piuttosto un po meno intolleranti verso le opinioni differenti.

Senza Fili
05-02-2008, 23:07
Senza fili, hai nel quote una frase non mia.
comunque uno spermatozoo e un ovulo che non sono venuti a contatto, non sono ovviamente una vita.
questo mi fa capire che contesti una posizione che non hai capito.

Ho corretto, avevo fatto casino con un multiquote che poi ho rimosso.

A parte questo imho non ha senso anche solo parlare di "uccidere" qualcosa che ancora nemmeno è nato nè tantomeno si è formato.

strat09
05-02-2008, 23:12
esattamente.
questo non toglie che abbia bisogno di un ambiente ospitale, o degli aiuti esterni in termini di risorse, della madre.
altrimenti non sarebbe vita nemmeno un feto di 6 mesi, o anche solo un bambino di 1 anno (prova a lasciarlo in mezzo alla strada).

parlavo di reazioni biochimiche, non di farsi imboccare il plasmon...

ad ogni modo, non è che chi non la pensa come te è bigotto.
speriamo che le nuove generazioni di medici siano piuttosto un po meno intolleranti verso le opinioni differenti.

bigotto, ma sarebbe meglio definirlo in altro modo... fannullone? è chi accetta un contratto di lavoro e poi non lo rispetta perchè "non gli va" o "non gli piace" o "gliel'ha detto il papa". io sono intollerante con chi entra in ospedale per fregarsi lo stipendio senza lavorare. se te sei contro gli anticoncezionali o contro l'aborto... nessuno ti obbliga a farne uso. ma se sei nella posizione di dover fornire un aiuto a chi ha DIRITTO di richiederne allora la situazione cambia radicalmente.

Anakin
05-02-2008, 23:14
Ho corretto, avevo fatto casino con un multiquote che poi ho rimosso.

A parte questo imho non ha senso anche solo parlare di "uccidere" qualcosa che ancora nemmeno è nato nè tantomeno si è formato.

ribadisco:
la pillola del giorno dopo se agisce prima della fecondazione, blocca tutto, ed è come dici sopra e saremmo daccordo.

se interviene ad ovulazione avvenuta,agisce impedendo che questo qualcosa che si è formato ed è vita indipendente alla madre, riesca ad annidarsi sulla parete uterina.
in questo secondo caso, si pone fine (e quindi dico si uccide) alla nuova forma di vita.

Onisem
05-02-2008, 23:18
Non sono d'accordo. Non puoi cambiare le carte in tavola ad un medico che pensa così di fare un omicidio: libertà di coscienza anche per la "pillola del giorno dopo".

Si certo... Negli ospedali romani, milanesi e del sud i non obiettori si contano sulle dita di una mano. Poi però gli stessi che nel pubblico si dichiarano obiettori, in libera professione li praticano facendosi pagare cash. Questo non è essere cattolici, è essere italiani paraculi e sempre lacchè di qualcuno.

Anakin
05-02-2008, 23:20
parlavo di reazioni biochimiche, non di farsi imboccare il plasmon...



bigotto, ma sarebbe meglio definirlo in altro modo... fannullone? è chi accetta un contratto di lavoro e poi non lo rispetta perchè "non gli va" o "non gli piace" o "gliel'ha detto il papa". io sono intollerante con chi entra in ospedale per fregarsi lo stipendio senza lavorare. se te sei contro gli anticoncezionali o contro l'aborto... nessuno ti obbliga a farne uso. ma se sei nella posizione di dover fornire un aiuto a chi ha DIRITTO di richiederne allora la situazione cambia radicalmente.

una definzione è una definizione.

ad ogni modo stiamo scadendo dai, il medico obiettore = medico fannullone..
ma dai..

Onisem
05-02-2008, 23:20
Che poi il problema non è nemmeno l'obiettore, ipocrita e ruffiano o veramente convinto che sia, ma è che il sistema deve garantirti comunque determinate prestazioni, se è laico.

Onisem
05-02-2008, 23:23
Ma non scherziamo, per favore.
L'obiezione di coscienza ha senso solo in caso di attività obbligatorie per tutti i cittadini (vedi servizio militare di leva, quando c'era).
Esiste già la libertà di non fare il medico, in special modo il ginecologo.
Non inventiamoci altre "libertà di coscienza" che servono solo a peggiorare un servizio e ad affermare assurde posizioni ideologiche.
Hai problemi con l'aborto o la pillola del giorno dopo?
Fai il dentista o il muratore o la pop-star... proprio ginecologia devi andarti a scegliere?
Ben vengano le denunce, questi soggetti se le meritano tutte.

Che poi la figa è una cosa brutta per un fervente cattolico, facessero i rianimatori! :D

Anakin
05-02-2008, 23:23
Si certo... Negli ospedali romani, milanesi e del sud i non obiettori si contano sulle dita di una mano. Poi però gli stessi che nel pubblico si dichiarano obiettori, in libera professione li praticano facendosi pagare cash. Questo non è essere cattolici, è essere italiani paraculi e sempre lacchè di qualcuno.

questo sono daccordo che è senza senso.

^v3rsus
05-02-2008, 23:30
Trovo questa storia assurda...

Sono d'accordissimo sulla "regolamentazione" italiana per l'acquisto della pillola del giorno dopo, ritengo giustissimo che si possa richiedere solo sotto prescrizione medica dato che la "libera" vendita ad un popolo di capre come noi italiani(me compreso, ma penso a tutti i ragazzetti che non usano alcun contraccettivo...) porterebbe cmq ad una deresponsabilizzazione generale. Dalla serie: "vada come vada tanto c'è la pillola del giorno dopo" e via di rapporti non protetti(con rischi anche più gravi di mettere al mondo un figlio non voluto, in termini di malattie infettive).
Alla fine il norlevo nasce come farmaco "d'emergenza" e in questo caso citato di EMERGENZA si trattava, mi sembra abbastanza palese...Questa storia dell'obiezione la reputo una grandissima stronzata, se ci sono delle regole ci si deve attenere alle stesse...STOP
Sul fatto che sia morale o no potremmo star a discutere per ore, così come della "sottile" differenza tra l'impedire una fecondazione e bloccarla 2ore dopo(dovremmo anche metter un Timer nella vagina magari???Così aiuterebbe i moralisti a sentirsi meglio o peggio a seconda dei casi???).
O magari anche inneggiare all'astinenza(visto che è l'unico contraccettivo sicuro al 100%???), mah...quando leggo determinate cose quasi mi vergogno di essere Italiano e non immagino se mi ci fossi trovato IO in una situazione del genere...sarei stato un obiettore nel rispetto della vita, quella del medico però...Visto che va tanto di moda l'obiezione...

LucaTortuga
05-02-2008, 23:33
ribadisco:
la pillola del giorno dopo se agisce prima della fecondazione, blocca tutto, ed è come dici sopra e saremmo daccordo.

se interviene ad ovulazione avvenuta,agisce impedendo che questo qualcosa che si è formato ed è vita indipendente alla madre, riesca ad annidarsi sulla parete uterina.
in questo secondo caso, si pone fine (e quindi dico si uccide) alla nuova forma di vita.

Benissimo, ma se la legge dice che quella pillola dev'essere prescritta su richiesta, tu medico obiettore, metti da parte le tue remore morali e fai il tuo lavoro. Oppure cambi mestiere.
Secondo il tuo ragionamento un boia cattolico cosa farebbe, ferie perenni?
E non dirmi "non farebbe il boia" perchè se è così ti rispondo "basta che quell'altro non faccia il medico", visto che non l'ha obbligato nessuno.
Quest'assurda tolleranza nei confronti delle urgenze etiche di una certa religione (quando tutte le altre, vedi testimoni di Geova, sono trattate come meritano) nonostante contrastino con le legittime esigenze e i "sacrosanti" diritti di altri cittadini (mentre non si può dire il contrario), ci rende pericolosamente simili al teocratico Iran.

Allure
05-02-2008, 23:58
Non capisco il senso dell'obiezione, la ragazza mica ha chiesto ai dottori di imboccargli la pillola a forza, sta a lei decidere come agire una volta che ha la pillola in mano.

Onisem
06-02-2008, 00:02
Non capisco il senso dell'obiezione, la ragazza mica ha chiesto ai dottori di imboccargli la pillola a forza, sta a lei decidere come agire una volta che ha la pillola in mano.

Penso che la tesi sostenuta sia che è come dare una pistola carica in mano ad uno che ha dichiaratamente intenzione di fare fuori un altro.

Anakin
06-02-2008, 00:08
Benissimo, ma se la legge dice che quella pillola dev'essere prescritta su richiesta, tu medico obiettore, metti da parte le tue remore morali e fai il tuo lavoro. Oppure cambi mestiere.
Secondo il tuo ragionamento un boia cattolico cosa farebbe, ferie perenni?
E non dirmi "non farebbe il boia" perchè se è così ti rispondo "basta che quell'altro non faccia il medico", visto che non l'ha obbligato nessuno.
Quest'assurda tolleranza nei confronti delle urgenze etiche di una certa religione (quando tutte le altre, vedi testimoni di Geova, sono trattate come meritano) nonostante contrastino con le legittime esigenze e i "sacrosanti" diritti di altri cittadini (mentre non si può dire il contrario), ci rende pericolosamente simili al teocratico Iran.

rispondo solo due cose, poi non so se avro modo di guardare ancora il 3D.

le argomentazioni sono assolutamente di tipo laico.
con la fecondazione una vita indipendente dalla madre inizia prendere forma.
non è un dogma, è una cosa che si puo vedere col microscopio.
da qui certe persone, non necessariamente minorate mentali o bigotte, non vedendo significativi punti di discontinuità nello sviluppo di questa vita, fino alla nascita del bambino (discontinuità invece rappresentata dalla fecondazione) si interrogano sulla moralità di sopprimere quella stessa vita, che 9 mesi dopo sarà il bambino.
si potrà condividere o no (lecito), ma il discorso ha un suo senso e si fa solo brutta figura a banalizzarlo, come un capriccio, o una pippa mentale da preti.


il mestiere del boia è uccidere, quindi ha poco senso un boia obiettore.
il mestiere del medico è guarire e salvare la vita, quindi non è detto che tutti i medici debbano essere convinti che una creatura in grembo sia una malattia da curare distruggendola.
quindi sono esempi proprio rozzi quelli che si fanno.


se è cosi pieno di medici obiettori che poi esercitano in privato, facciamo una legge che colpisca loro, visto che cosi poi siete pieni di medici che praticano aborti, e non prendiamocela con chi vuole esercitare l'obiezione di coscienza, su un tema tanto delicato.

zerothehero
06-02-2008, 00:10
Fare obiezione su una pillola (che non è abortiva) mi pare un tantinello esagerato...il medico deve prescriverla, in caso di necessità. :)

Anakin
06-02-2008, 00:12
se la fecondazione non è avvenuta agisce come contraccettivo, se invece è avvenuta agisce come abortivo.

jumpermax
06-02-2008, 00:15
Come ho scritto sopra: per te il medico è come l'impiegato allo sportello, fornisce un servizio.


Un medico è nel proprio diritto quando nega una prestazione se questa risulti non necessaria o urgente.

Leggetevi il giuramento di Ippocrate.

Non l'ha obbligato nessuno a fare il medico. Non vuoi prescrivole pillole del giorno dopo? Vai a dare martellate in fabbrica e prova a rispondere al tuo capo che oggi non ritieni urgente alzare il martello....

zerothehero
06-02-2008, 00:18
se la fecondazione non è avvenuta agisce come contraccettivo, se invece è avvenuta agisce come abortivo.

Si, ma cerchiamo di essere pratici....con la pillola del giorno dopo si evita una gravidanza indesiderata ad uno stadio che non è traumatico nè per la donna, nè per l'ovulo fecondato (2-3 cellule al massimo, senza apparato nervoso, senza pensiero, senza niente..).
Sono d'accordo a limitare per quanto possibile l'aborto di feti già ben formati (alla 23-24 settimana ad es), mi pare inutile porre ostacoli ad uno stadio così precoce...meglio una pillola del giorno dopo che un aborto di un feto al 3 mese di vita.

jumpermax
06-02-2008, 00:28
non si capisce se quella esposta da tanti, sia una difficolta sincera nel non capire la differenza, o se ci si giri attorno di proposito.

la medicina in tutta la sua storia (bello il riferimento al giuramento di Ippocrate), si è contraddistinta come quella disciplina volta a difendere ed aiutare la vita umana.
come si fa ora a dire ad un medico che il suo mestiere è sopprimere una vita umana?
uno si è iscritto a medicina animato dal proposito di aiutare la vita, e gliela si fa distruggere la vita?
apparte il voler calpestare il principio di obiezione di coscienza, ma poi è irrealistico dire che coloro che fanno medicina perche vogliono SOLO salvare vite umane non possono farlo in una struttura pubblica... per il semplice fatto, che gli ospedali pubblici si svuoterebbero.
strat09 in Italia la maggioranza dei medici ginecologi obietta, basta che guardi qualunque statistica.


tralascio la ridicola sparata che il Vaticano controlla i posti di lavoro degli ospedali :D LOL :D

Il TUO diritto all'obiezione di coscienza finisce dal momento in cui viene meno il MIO diritto ad ottenere una prestazione medica per questioni che NIENTE hanno a che vedere con la medicina ma soltanto con le TUE personali, opinabili e PER NIENTE condivise convinzioni religiose. Per cui un medico che non vuole prescrivere pillole abortive vada a fare qualcos'altro, nessuno glielo impedisce. E' così difficile da capire? Arriverete mai ad comprendere un concetto così semplice ed elementare come quello del libero arbitro?

jumpermax
06-02-2008, 00:32
Si, ma cerchiamo di essere pratici....con la pillola del giorno dopo si evita una gravidanza indesiderata ad uno stadio che non è traumatico nè per la donna, nè per l'ovulo fecondato (2-3 cellule al massimo, senza apparato nervoso, senza pensiero, senza niente..).
Sono d'accordo a limitare per quanto possibile l'aborto di feti già ben formati (alla 23-24 settimana ad es), mi pare inutile porre ostacoli ad uno stadio così precoce...meglio una pillola del giorno dopo che un aborto di un feto al 3 mese di vita.

zero, non è questione di pratica ma di fede. Discutere razionalmente di queste cose con un cattolico non ha alcun senso, per lui un embrione e un bambino di 5 anni sono la stessa cosa, non vede la differenza tra la pillola del giorno dopo e sparare in testa ad un bambino. Ragionando in modo razionale tutti ci rendiamo conto di quanto mostruosa sia una visione del genere, ma la fede su questo rende ciechi...

Anakin
06-02-2008, 00:34
Non l'ha obbligato nessuno a fare il medico. Non vuoi prescrivole pillole del giorno dopo? Vai a dare martellate in fabbrica e prova a rispondere al tuo capo che oggi non ritieni urgente alzare il martello....

magari uno quando si è iscritto a medicina nemmeno esistevano le pillole del giorno dopo.
eppoi cosa vuol dire? un medico è un meccanico del corpo che deve eseguire direttive senza poter aver nessuno principio morale?

il problema, è che facendo sti esempi, voi non distinguete tra chiodi da martellare e pazienti.
il medico non è un meccanico.
perche un uomo non è un pezzo di ferro.
un pezzo di ferro uno lo martella secondo qualunque direttiva gli venga proposta (basta l'efficacia), se parliamo di vita umana uno non puo agire senza porsi delle domande.
come non puo agire eseguendo le direttive senza neanche interrogarsi, un soldato, un poliziotto, un magistrato,ecc e chiunque faccia un lavoro che ha conseguenze dirette sugli uomini.

Anakin
06-02-2008, 00:35
zero, non è questione di pratica ma di fede. Discutere razionalmente di queste cose con un cattolico non ha alcun senso, per lui un embrione e un bambino di 5 anni sono la stessa cosa, non vede la differenza tra la pillola del giorno dopo e sparare in testa ad un bambino. Ragionando in modo razionale tutti ci rendiamo conto di quanto mostruosa sia una visione del genere, ma la fede su questo rende ciechi...

come sei diventato "aperto" di mente Jumper col tempo.

Banus
06-02-2008, 00:35
se interviene ad ovulazione avvenuta,agisce impedendo che questo qualcosa che si è formato ed è vita indipendente alla madre, riesca ad annidarsi sulla parete uterina.
in questo secondo caso, si pone fine (e quindi dico si uccide) alla nuova forma di vita.
Veramente questa parte è controversa :D
Studi sugli animali hanno mostrato che ad ovulazione avvenuta non c'è effetto sul tasso di gravidanze, e negli esseri umani (qui (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15541405)) si verifica un'interruzione dell'ovulazione con un tasso pari all'efficacia della pillola (ufficiale 89%, nello studio 93%).
Anche nel caso l'embrione si formi, ha una probabilità del 30% di impiantarsi nell'utero in assenza di interferenze... la probabilità di "uccidere" con la pillola un embrione è quindi molto bassa, se non del tutto nulla.

Ciao Jumper e Anakin... :D

Amu_rg550
06-02-2008, 00:39
che dejà vù 'sto thread :D

jumpermax
06-02-2008, 00:43
come sei diventato "aperto" di mente Jumper col tempo.

La mia apertura mentale si ferma ad accettare le tue scelte che non condivido, in effetti confesso di essere un tantino limitato. La tua arriva allo stesso punto? Perché è questa la questione, voler girare la frittata, ribaltare il discorso e presentare il medico come parte lesa quando invece chi sta affrontando un dramma umano ed emotivo certo non è lui. Chi fa obiezione di coscienza ne subisce le conseguenze non le fa subire al prossimo.

Lorekon
06-02-2008, 00:43
minchia pure io deja vù! :asd:

approfitto per salutare Anakin che non passava di qua dal 2005 se no sbaglio... :)

Anakin
06-02-2008, 00:46
ciao Banus
la questione è come dici controversa,
ad ogni modo gli studi che riporti sono lontani dall'essere inequivocabili, la letteratura sull'argomento ha sempre evidenziato che le probabilità non sono cosi ininfluenti.
ma ad ogni modo, anche fossero poche le probablità..per me è come dire..usare un veleno poco potente, rispetto ad uno potente, non cambia molto il discorso.
se infine si arrivasse a provare che non provoca nessuna alterazione della parete uterina, che impedisce ad un ovulo fecondato di attecchire, beh non ci sarebbero problemi a considerarlo un contraccettivo e basta.

zerothehero
06-02-2008, 00:48
zero, non è questione di pratica ma di fede. Discutere razionalmente di queste cose con un cattolico non ha alcun senso, per lui un embrione e un bambino di 5 anni sono la stessa cosa, non vede la differenza tra la pillola del giorno dopo e sparare in testa ad un bambino. Ragionando in modo razionale tutti ci rendiamo conto di quanto mostruosa sia una visione del genere, ma la fede su questo rende ciechi...

Io ho idee molto restrittive sull'aborto :D , però davvero arrivare a porre ostacoli per la pillola del giorno dopo è eccessivo...non c'è solo l'etica della convinzione, ma anche l'etica della responsabilità (cioè calcolare con attenzione le conseguenze non volute delle politiche pubbliche e delle convinzioni personali)..è perfettamente inutile impedire che venga somministrata la pillola del giorno dopo, quando poi la conseguenza di questo diniego sarà probabilmente un aborto di un feto < 90gg.
Sono d'accordo a rianimare i feti nati vivi (in quanto persone) a seguito di un aborto tardivo (24-25 sett), sono d'accordo affinchè lo stato faccia di tutto per ridurre per quanto possibile le pratiche abortive, però ricordiamoci che l'Italia non è un'isola in mezzo al mare dell'iperuranio...bisogna anche fare i conti con la realtà sociale..se così non fosse sarei il primo (per motivi etici) a combattere per vietare l'aborto in toto, ma mi rendo conto che rendere illegale l'aborto (e non limitare per legge la pratica abortiva con dei paletti legislativi) non ridurrebbe affatto la pratica abortiva in Italia, anzi.
In soldoni: vogliamo rendere illegale la pillola del giorno dopo?
Benissimo, così si finisce per aumentare gli aborti chirurgici (mediante aspirazione o raschiamento) dei feti umani...gran bel guadagno, non c'è che dire. :D

jumpermax
06-02-2008, 00:49
magari uno quando si è iscritto a medicina nemmeno esistevano le pillole del giorno dopo.
eppoi cosa vuol dire? un medico è un meccanico del corpo che deve eseguire direttive senza poter aver nessuno principio morale?

il problema, è che facendo sti esempi, voi non distinguete tra chiodi da martellare e pazienti.
il medico non è un meccanico.
perche un uomo non è un pezzo di ferro.
un pezzo di ferro uno lo martella secondo qualunque direttiva gli venga proposta (basta l'efficacia), se parliamo di vita umana uno non puo agire senza porsi delle domande.
come non puo agire eseguendo le direttive senza neanche interrogarsi, un soldato, un poliziotto, un magistrato,ecc e chiunque faccia un lavoro che ha conseguenze dirette sugli uomini.

Ma interrogarsi di che anakin... ma dico in che mondo vivi? Ma secondo te davvero un medico lo fa per coscienza? In Italia? ci sono mille motivi molto più pratici e tangibili che non le questioni di coscienza... qua la vera domanda che dobbiamo farci è di che colore politico sono le lobby che controllano certi ospedali... e secondo te se la direzione di un ospedale è in mano a, diciamo una sigla a caso, cl, quanti dottori si azzardano a fare certe scelte? Quanti si conformano? Queste sono le domande che bisogna farsi, altrochè... non ho più l'età per le favolette...

Lorekon
06-02-2008, 00:51
si dice anche che ci siano anche dei medici (veri e proprio FETENTI e mi assumo la responsabilità di quanto scrivo) che obiettano nel pubblico e dirottano le pazienti all'ambulatorio privato.

per questi soggetti provo il massimo del ribrezzo.

@lessandro
06-02-2008, 00:52
Il TUO diritto all'obiezione di coscienza finisce dal momento in cui viene meno il MIO diritto ad ottenere una prestazione medica per questioni che NIENTE hanno a che vedere con la medicina ma soltanto con le TUE personali, opinabili e PER NIENTE condivise convinzioni religiose. Per cui un medico che non vuole prescrivere pillole abortive vada a fare qualcos'altro, nessuno glielo impedisce. E' così difficile da capire? Arriverete mai ad comprendere un concetto così semplice ed elementare come quello del libero arbitro?

:ave:

jumpermax
06-02-2008, 00:54
Io ho idee molto restrittive sull'aborto :D , però davvero arrivare a porre ostacoli per la pillola del giorno dopo è eccessivo...non c'è solo l'etica della convinzione, ma anche l'etica della responsabilità (cioè calcolare con attenzione le conseguenze non volute a seguito di decisioni di politiche pubbliche)..è perfettamente inutile impedire che venga somministrata la pillola del giorno dopo, quando poi la conseguenza di questo diniego sarà probabilmente un aborto di un feto < 90gg.
Sono d'accordo a rianimare i feti nati vivi (in quanto persone) a seguito di un aborto tardivo (24-25 sett), sono d'accordo affinchè lo stato faccia di tutto per ridurre per quanto possibile le pratiche abortive, però ricordiamoci che l'Italia non è un'isola in mezzo al mare dell'iperuranio...bisogna anche fare i conti con la realtà sociale..se così non fosse sarei il primo (per motivi etici) a combattere per vietare l'aborto in toto, ma mi rendo conto che rendere illegale l'aborto (e non limitare per legge la pratica abortiva con dei paletti legislativi) non ridurrebbe affatto la pratica abortiva in Italia, anzi.
In soldoni: vogliamo rendere illegale la pillola del giorno dopo?
Benissimo, così si finisce per aumentare gli aborti chirurgici (mediante aspirazione o raschiamento) dei feti umani...gran bel guadagno, non c'è che dire. :D

La rianimazione di un feto nato vivo è un assurdo, meglio piuttosto anticipare di 2-3 settimane il periodo in cui è possibile un aborto. Chi sceglie di abortire alla 20° settimana di norma lo fa per le malformazioni del feto e non certo per una gravidanza indesiderata, è una scelta anche nell'interesse del nascituro nell'ottica dei genitori, perché non è sempre detto che nascere sia la migliore delle sorti che ti può capitare.

rgart
06-02-2008, 00:55
tralascio la ridicola sparata che il Vaticano controlla i posti di lavoro degli ospedali :D LOL :D

Il vaticano no.... ma I ciellini come te di posti ne controllano.... e se ne controllano....


si dice anche che ci siano anche dei medici (veri e proprio FETENTI e mi assumo la responsabilità di quanto scrivo) che obiettano nel pubblico e dirottano le pazienti all'ambulatorio privato.

per questi soggetti provo il massimo del ribrezzo.

Sorbole se ce ne sono.... la peggior specie.... se vuoi privato domani, in ospedale con la mutua tra 6 mesi... costo visita 180 euro.... ma vaccagare!!!!!

Ho già dato disposizioni, se impazzisco e divento così mi devono prendere a calci in culo fino a lampedusa...

:D

loncs
06-02-2008, 00:56
magari uno quando si è iscritto a medicina nemmeno esistevano le pillole del giorno dopo.
eppoi cosa vuol dire? un medico è un meccanico del corpo che deve eseguire direttive senza poter aver nessuno principio morale?

il problema, è che facendo sti esempi, voi non distinguete tra chiodi da martellare e pazienti.
il medico non è un meccanico.
perche un uomo non è un pezzo di ferro.
un pezzo di ferro uno lo martella secondo qualunque direttiva gli venga proposta (basta l'efficacia), se parliamo di vita umana uno non puo agire senza porsi delle domande.
come non puo agire eseguendo le direttive senza neanche interrogarsi, un soldato, un poliziotto, un magistrato,ecc e chiunque faccia un lavoro che ha conseguenze dirette sugli uomini.

Se vuole può farlo con le vite dei suoi figli o di quelli di sua moglie, ma non è giusto che il suo "rimorso di coscienza" abbia delle ripercussioni sulle vite degli altri. E' giusto che ci sia un organo coercitivo che costringa il ginecologo a compiere il suo dovere. Altrimenti è né più né meno un assenteista, una persona che farebbe meglio a liberare il suo posto di lavoro in favore di un ginecologo che non procuri problemi, con il suo personale giudizio, solo perché crede di saperla più lunga dei diritti (pochi) che lo Stato ci da.

Poi c'è da vedere il caso, perché è successo che ci sono persone così sciagurate che pretendono la pillola del giorno dopo ... dopo una settimana ... e li sono cazzi perché è chiaro che ci vorrebbe tutt'altra procedura, che lo Stato già prevede.

Anakin
06-02-2008, 00:56
ciao Lorekon:)

si è da un paio di anni, che non frequentavo..ma mi sa che mi riassento, non mi sembra ci sia un ambiente di dialogo.

zerothehero
06-02-2008, 00:57
La rianimazione di un feto nato vivo è un assurdo, meglio piuttosto anticipare di 2-3 settimane il periodo in cui è possibile un aborto. Chi sceglie di abortire alla 20° settimana di norma lo fa per le malformazioni del feto e non certo per una gravidanza indesiderata, è una scelta anche nell'interesse del nascituro nell'ottica dei genitori, perché non è sempre detto che nascere sia la migliore delle sorti che ti può capitare.

Se nè è già discusso fino allo sfinimento in questo thread, in cui sono intervenuto più volte
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1668893 :D ... ..qui forse è meglio concentrarsi sulla pillola. :fagiano:

jumpermax
06-02-2008, 00:59
Il vaticano no.... ma I ciellini come te di posti ne controllano.... e se ne controllano....


e non solo cl ovviamente, ma tutto il variopinto mondo politico...

lowenz
06-02-2008, 01:44
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.
Ma ci sei ancora? :D

lowenz
06-02-2008, 01:46
e non solo cl ovviamente, ma tutto il variopinto mondo politico...
Anche tu qui :eek: !

Manca solo Samu....:asd:

lowenz
06-02-2008, 01:48
che dejà vù 'sto thread :D
Io ho MOLTI dejà vu guardando chi si è materializzato in questo thread! :asd:

fsdfdsddijsdfsdfo
06-02-2008, 01:51
e non solo cl ovviamente, ma tutto il variopinto mondo politico...

ommiodio sei un ciellino? :O:O:O

Banus
06-02-2008, 01:52
ad ogni modo gli studi che riporti sono lontani dall'essere inequivocabili, la letteratura sull'argomento ha sempre evidenziato che le probabilità non sono cosi ininfluenti.
I medici ammettono candidamente che forse non riusciranno mai a dire con certezza se la pillola influenza anche l'impianto dell'embrione... è normale in scienza, e ancora di più in medicina :D
Se vuoi qualcuno che ti assicuri che la parete uterina non viene alterata, eccolo (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11747872) :p
In addition, peri- and post-ovulatory administration of LNG did not impair corpus luteum function or endometrial morphology.

Comunque, anche se ci fosse una certa probabilità di uccidere un embrione, secondo me è ancora preferibile la pillola del giorno dopo a un probabile aborto. Certo, dovrebbero essere usati i classici contraccettivi invece di sistemi di emergenza, ma in un mondo ideale :D

(anche Amu e lowenz... sembra una riunione di famiglia :D )

lowenz
06-02-2008, 01:54
se la fecondazione non è avvenuta agisce come contraccettivo, se invece è avvenuta agisce come abortivo.
No, perchè NON è ancora gravidanza e l'aborto è interruzione della gravidanza e gravidanza=gestazione=>quello che succede dopo l'annidamento in utero :p

Come ha ben detto Banus allora ci sarebbero "aborti" nel 70% della casistica naturale, il che è semplicemente senza senso come affermazione (cioè usare la parola "aborto" per il "mancato impianto").

lowenz
06-02-2008, 01:58
(anche Amu e lowenz... sembra una riunione di famiglia :D )
Aspettiamo StefAno, Bet e Mau :O

ChristinaAemiliana
06-02-2008, 01:59
http://digilander.libero.it/absinthlacasinista/immagini/varie/munch_urlo.gif

Aiuto, i fantasmi!!! :eek:




(Sono passata solo a salutare, non ho il tempo materiale di partecipare al thread! :D)

lowenz
06-02-2008, 02:05
(Sono passata solo a salutare, non ho il tempo materiale di partecipare al thread! :D)
Torna a pulire il reattore nucleare in solaio, donna ingegnere :O :D

ChristinaAemiliana
06-02-2008, 02:09
Torna a pulire il reattore nucleare in solaio, donna ingegnere :O :D

Le vedi queste barre di combustibile esaurito (anche se non quanto me dopo una sessione di conversazione con te)? :O

Ecco...ci siamo capiti, uomo piscina di decadimento. :asd: :sofico:

CYRANO
06-02-2008, 06:23
la pillola del giorno dopo blocca l'ovulazione nel caso che non sia avvenuta.

nel caso essa sia già avvenuta, e questa cosa non si puo a priori sapere, ha una funzione antinidatoria, cioè impedisci che l'embrione si impianti nella parete uterina, in modo che muoia e non possa svilupparsi.
da qui l'obiezione di coscienza.

la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?
forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

:eek: :eek: :eek:



Cò,aòz,,a

CYRANO
06-02-2008, 06:33
zero, non è questione di pratica ma di fede. Discutere razionalmente di queste cose con un cattolico non ha alcun senso, per lui un embrione e un bambino di 5 anni sono la stessa cosa, non vede la differenza tra la pillola del giorno dopo e sparare in testa ad un bambino. Ragionando in modo razionale tutti ci rendiamo conto di quanto mostruosa sia una visione del genere, ma la fede su questo rende ciechi...

concordo con te , ogni tanto me tocca... :ciapet:



Cl,mal,zl,a

Gemma
06-02-2008, 07:55
Il medico non può e non deve procurare danno, di conseguenza somministrare un farmaco che porta ad un alterazione di un percorso naturale và visto in tal senso.


Già questa frase, di per stessa, non ha senso.
Soprattutto in ambito medico.
Perchè altrimenti non esisterebbe, in primis, la fecondazione assistita, che è per definizione stessa una alterazione di un percorso naturale.

E poi mi domando:
c'è un elenco delle pratiche a cui un medico obiettore si sottrae?

Gemma
06-02-2008, 08:08
Io ho idee molto restrittive sull'aborto :D , però davvero arrivare a porre ostacoli per la pillola del giorno dopo è eccessivo...non c'è solo l'etica della convinzione, ma anche l'etica della responsabilità (cioè calcolare con attenzione le conseguenze non volute delle politiche pubbliche e delle convinzioni personali)..è perfettamente inutile impedire che venga somministrata la pillola del giorno dopo, quando poi la conseguenza di questo diniego sarà probabilmente un aborto di un feto < 90gg.
Sono d'accordo a rianimare i feti nati vivi (in quanto persone) a seguito di un aborto tardivo (24-25 sett), sono d'accordo affinchè lo stato faccia di tutto per ridurre per quanto possibile le pratiche abortive, però ricordiamoci che l'Italia non è un'isola in mezzo al mare dell'iperuranio...bisogna anche fare i conti con la realtà sociale..se così non fosse sarei il primo (per motivi etici) a combattere per vietare l'aborto in toto, ma mi rendo conto che rendere illegale l'aborto (e non limitare per legge la pratica abortiva con dei paletti legislativi) non ridurrebbe affatto la pratica abortiva in Italia, anzi.
In soldoni: vogliamo rendere illegale la pillola del giorno dopo?
Benissimo, così si finisce per aumentare gli aborti chirurgici (mediante aspirazione o raschiamento) dei feti umani...gran bel guadagno, non c'è che dire. :D

OMG!
Sono d'accordo con zero.... :eek:
e adesso cosa accadrà?
l'universo sta per ripiegarsi su se stesso!
Moriremo tutti! :eekk:



:D

indelebile
06-02-2008, 08:29
La rianimazione di un feto nato vivo è un assurdo, meglio piuttosto anticipare di 2-3 settimane il periodo in cui è possibile un aborto. Chi sceglie di abortire alla 20° settimana di norma lo fa per le malformazioni del feto e non certo per una gravidanza indesiderata, è una scelta anche nell'interesse del nascituro nell'ottica dei genitori, perché non è sempre detto che nascere sia la migliore delle sorti che ti può capitare.

Senza contare le file che ci sono in certi ospedali , adesso non ho il link, dove magari si decide di abortire alla 15...e si rischia di abortire oltre alla legge...e quindi o si rischi o si va ad abortire ad un altro ospedale a decine/centinaia di km di distanza

ciao Lorekon:)

si è da un paio di anni, che non frequentavo..ma mi sa che mi riassento, non mi sembra ci sia un ambiente di dialogo.

La tua tristemente forma di dialogo è dire a te ,a voi ,che avete sempre ragione, che supponenza

Senza Fili
06-02-2008, 10:24
Non l'ha obbligato nessuno a fare il medico. Non vuoi prescrivole pillole del giorno dopo? Vai a dare martellate in fabbrica e prova a rispondere al tuo capo che oggi non ritieni urgente alzare il martello....


Ma ovvio.

Si, ma cerchiamo di essere pratici....con la pillola del giorno dopo si evita una gravidanza indesiderata ad uno stadio che non è traumatico nè per la donna, nè per l'ovulo fecondato (2-3 cellule al massimo, senza apparato nervoso, senza pensiero, senza niente..).
Sono d'accordo a limitare per quanto possibile l'aborto di feti già ben formati (alla 23-24 settimana ad es), mi pare inutile porre ostacoli ad uno stadio così precoce...meglio una pillola del giorno dopo che un aborto di un feto al 3 mese di vita.

Esatto.



Il TUO diritto all'obiezione di coscienza finisce dal momento in cui viene meno il MIO diritto ad ottenere una prestazione medica per questioni che NIENTE hanno a che vedere con la medicina ma soltanto con le TUE personali, opinabili e PER NIENTE condivise convinzioni religiose. Per cui un medico che non vuole prescrivere pillole abortive vada a fare qualcos'altro, nessuno glielo impedisce. E' così difficile da capire? Arriverete mai ad comprendere un concetto così semplice ed elementare come quello del libero arbitro?

Ineccepibile



zero, non è questione di pratica ma di fede. Discutere razionalmente di queste cose con un cattolico non ha alcun senso, per lui un embrione e un bambino di 5 anni sono la stessa cosa, non vede la differenza tra la pillola del giorno dopo e sparare in testa ad un bambino. Ragionando in modo razionale tutti ci rendiamo conto di quanto mostruosa sia una visione del genere, ma la fede su questo rende ciechi...


Esatto...è parlare al vento.





Sorbole se ce ne sono.... la peggior specie.... se vuoi privato domani, in ospedale con la mutua tra 6 mesi... costo visita 180 euro.... ma vaccagare!!!!!


:D


Mia madre anni fa mandò a cagare un ginecologo che gli propose di farsi operare nella sua clinica privata, piuttosto che al policlinico.

Fil9998
06-02-2008, 11:17
..... non è questione di pratica ma di fede. Discutere razionalmente di queste cose con un cattolico non ha alcun senso, per lui un embrione e un bambino di 5 anni sono la stessa cosa, non vede la differenza tra la pillola del giorno dopo e sparare in testa ad un bambino. Ragionando in modo razionale tutti ci rendiamo conto di quanto mostruosa sia una visione del genere, ma la fede su questo rende ciechi ...













stiamo all'assurdo: non stiam parlando di embrione ANCORA... e quindi rientra nella piena facoltà decisionale della donna decidere cosa farne del suo ciclo e dei suoi ovuli!!



imho denuncia e vie legali.

certi medici con le loro fisime da medioevo fan più danni degli stregoni.

Ziosilvio
06-02-2008, 11:49
Ho poco in contrario a che un medico, ritenendo che la somministrazione di un preparato porti alla soppressione di una vita, si rifiuti di prescriverlo.

Ho ancora meno in contrario che si becchi una denuncia per interruzione di pubblico servizio, se questo è ciò che il suo rifiuto comporta.

E per quanto riguarda chi cambia idea tra pubblico e privato... è troppo poco il taglio delle mani?

Fallen Angel
06-02-2008, 11:51
Secondo me si tratta semplicemente di rispettare un contratto.
Perchè un'istituto pubblico dovrebbe pagare lo stesso stipendio ad un ginecologo in grado di compiere tutte le procedure rispetto a quello percepito da un ginecologo a "Mezzo Servizio"?
(Che non ti garantisce cioè copertura di tutte le procedure)

Il numero di obiettori è facilmente spiegabile non dalla migliore visione che un ipotetico medico ha del problema ma dal fatto che questa è un'obiezione che comporta esclusivamente vantaggi.
Non eseguendo i raschiamenti, che alla fine sono operazioni di routine si ha più tempo per se stessi o da spendere in procedure molto più utili e formative ai fini della carriera. Problema questo che si sta facendo via via più grave, raggiungendo picchi tragici in certi ospedali. Visto il numero di obiettori i non obiettori che hanno a cuore la salute delle donne e la loro libertà si trovano a passare giornate intere ad eseguire raschiamenti che non sono la cosa più piacevole del mondo neppure per un non obiettore, invece di poter migliorarsi in altre tecniche e far carriera.
A fronte di tutto questo non c'è nessuno svantaggio o caveat per i "Non Abortisti".
E' quindi facile immaginare un effetto valanga con la posizione da obiettore che diviene via via più appetibile al diminuire del numero di non obiettori.

Per chi confronta questo tipo di obiezione con quella del servizio militare vorrei rimarcare che, non solo questo era obbligatorio, ma l'obiezione comportava anche una qualche forma di svantaggio come per esempio non poter partecipare a determinati concorsi statali o non poter ottenere il porto d'armi.
LA mia proposta sarebbe di decurtare lo stipendio di un 25% agli obiettori cosa anche logica, sei meno versatile e copri meno il servizio per cui ti pago di meno. Oltre ad indire concorsi per posti da medici esclusivamente per non obiettori, cosa altrettanto logica visto che è necessario avere più personale disponibile, come anche questa vicenda dimostra ampiamente.
Non posso girare mezza regione se ad una certa ora mi serve un servizio sanitario.
Vorrei proprio vedere quanti continuerebbero nella loro obiezione dopo queste tutto sommato razionali modifiche...
A quel punto onore a chi mantiene la propria sincera e sposabilissima visione e sputtanamento sugli altri...

Per chi dice che le pressioni non siano di tipo religioso: Perchè non è prevista, ad esempio, una simile possibilita di obiezione per i testimoni di Geova che vogliono astenersi dal praticare trasfusioni?

gabi.2437
06-02-2008, 11:59
la pillola del giorno e' urgente.


copapzpa
Non mi pare che nel caso la donna sia in urgente pericolo di vita...anzi...

^v3rsus
06-02-2008, 12:22
Non mi pare che nel caso la donna sia in urgente pericolo di vita...anzi...

Perchè evidentemente non sai che l'efficacia è tanto maggiore quanto prima viene somministrata dopo il "rapporto a rischio"...Idem per le "probabilità" di avvenuta fecondazione...

LucaTortuga
06-02-2008, 12:37
Non mi pare che nel caso la donna sia in urgente pericolo di vita...anzi...

Urgenza non è sempre uguale a "pericolo di vita".
L'urgenza, in questo caso, è dovuta alla necessità di assumere il farmaco quanto prima possibile perchè esso possa essere efficace.
E' forse un concetto difficile da comprendere?

Senza Fili
06-02-2008, 12:38
Urgenza non è sempre uguale a "pericolo di vita".
L'urgenza, in questo caso, è dovuta alla necessità di assumere il farmaco quanto prima possibile perchè esso possa essere efficace.
E' forse un concetto difficile da comprendere?

Per chi ha fisime religiose pare di sì...solo che le loro fisime dovrebbero rimanere in ambito privato, non andare ad inficiare il lavoro per il quale sono pagati.

CYRANO
06-02-2008, 12:39
Non mi pare che nel caso la donna sia in urgente pericolo di vita...anzi...

pericolo di gravidanze indesiderate , si.


C,la,òz,òa

Lorekon
06-02-2008, 12:48
Ho poco in contrario a che un medico, ritenendo che la somministrazione di un preparato porti alla soppressione di una vita, si rifiuti di prescriverlo.

Ho ancora meno in contrario che si becchi una denuncia per interruzione di pubblico servizio, se questo è ciò che il suo rifiuto comporta.


e a un medico che decide che per lui uno zigote è un uomo, al contrario di quanto affermano le leggi e la quasi totalità della comunità medica?



E per quanto riguarda chi cambia idea tra pubblico e privato... è troppo poco il taglio delle mani?

io pensavo al taglio del pene :O

Red_Star
06-02-2008, 13:09
Ma mettiamo per assurdo, il medico non mi fornisce la pillola del giorno dopo, e mi ritrovo in grembo un figlio che per una serie di motivi non voglio.

Che faccio ?

LucaTortuga
06-02-2008, 13:19
Però, vi siete mai chiesti se esistono tabaccai cattolici?
Se esistessero, imho, dovrebbero rifiutarsi di vendere prodotti cancerogeni.

Red_Star
06-02-2008, 13:25
Però, vi siete mai chiesti se esistono tabaccai cattolici?
Se esistessero, imho, dovrebbero rifiutarsi di vendere prodotti cancerogeni.

No, business is business, lo stesso discorso vale anche per i ginecologi :D

zerothehero
06-02-2008, 16:08
OMG!
Sono d'accordo con zero.... :eek:
e adesso cosa accadrà?
l'universo sta per ripiegarsi su se stesso!
Moriremo tutti! :eekk:



:D

Ritiro tutto quello che ho detto.. :eek:

evelon
06-02-2008, 17:05
Possibile che non ci sia legislativamente un modo per impedire che non sia erogato un diritto del cittadino in una struttura publica(=pgata da tutti) ?

Gos
06-02-2008, 22:15
Possibile che non ci sia legislativamente un modo per impedire che non sia erogato un diritto del cittadino in una struttura publica(=pgata da tutti) ?

finchè saremo una nazione religiosa ma tollerante (fino ad un certo punto) e non una nazione laica ma tollerante c'è poco da fare....

Onisem
06-02-2008, 22:50
A questo punto mi chiedo se medici e paramedici testimoni di Geova si possano astenere dal trasfondere un pz. a rischio di vita. Vorrei proprio vedere.

alphacygni
06-02-2008, 22:54
come sei diventato "aperto" di mente Jumper col tempo.

il quadro sara' enfatizzato quanto vuoi... ma in soldoni tant'e'.

Fallen Angel
07-02-2008, 01:08
A questo punto mi chiedo se medici e paramedici testimoni di Geova si possano astenere dal trasfondere un pz. a rischio di vita. Vorrei proprio vedere.

L'avevo scritto giusto qualche post fa...
Forse è un paragone che si preferisce evitare.

Insert coin
07-02-2008, 11:28
Ho corretto, avevo fatto casino con un multiquote che poi ho rimosso.

A parte questo imho non ha senso anche solo parlare di "uccidere" qualcosa che ancora nemmeno è nato nè tantomeno si è formato.

Però altri ti potrebbero contestare: "dove sta il trauma dell'aborto evocato ad orologeria se tanto quella non è vita umana, anzi non è proprio nulla?"

francoisk
07-02-2008, 14:50
che stessero più attente queste donnucce, che facessero usare il preservativo

Aku
07-02-2008, 14:53
che stessero più attente queste donnucce, che facessero usare il preservativo

Certo poi il "cappuccio" si rompe e diventano mamme pur avendo usato un anticoncezionale. Secondo me se viene chiesta la pillola del giorno dopo; deve essere prescritta; senza se e senza ma. Tutto imho

Senza Fili
07-02-2008, 14:55
A questo punto mi chiedo se medici e paramedici testimoni di Geova si possano astenere dal trasfondere un pz. a rischio di vita. Vorrei proprio vedere.

Eh già, se lo facessero quelli qui li metterebbero virtualmente sul rogo, ma siccome stavolta le fisime sono da parte di cattolici allora vanno bene...che tristezza :rolleyes:


p.s. vi ricordate il caso della donna medico inglese di religione islamica che non voleva visitare pazienti maschi?
Sui forum tutti a dire (giustamente) che non si puo rifiutare un compito che fa parte del proprio mestiere per fisse intime e religiose, ora che i fissati li abbiamo tra noi tutti zitti.

harbinger
07-02-2008, 15:09
cut cut cut...

p.s. vi ricordate il caso della donna medico inglese di religione islamica che non voleva visitare pazienti maschi?
Sui forum tutti a dire (giustamente) che non si puo rifiutare un compito che fa parte del proprio mestiere per fisse intime e religiose, ora che i fissati li abbiamo tra noi tutti zitti.

*

Meglio: non si può rifiutare un compito che fa parte del proprio mestiere quando si è scelto di far parte del servizio pubblico.

Comunque non dimenticarti che verranno tirati in ballo, a seconda della cultura dell'interlocutore:
1) non è la stessa roba;
2) non puoi paragonare il visitare col sopprimere una (potenziale) vita;
3) il relativismo morale che distorce la tua visione e ottenebra un così limpido giudizio morale;
4) ad nauseam...

Sp4rr0W
07-02-2008, 15:19
Ma mettiamo per assurdo, il medico non mi fornisce la pillola del giorno dopo, e mi ritrovo in grembo un figlio che per una serie di motivi non voglio.

Che faccio ?

Penso che potresti fargli causa visto che l'ospedale fino a prova contraria è un servizio pubblico.

Senza Fili
07-02-2008, 15:24
*

Meglio: non si può rifiutare un compito che fa parte del proprio mestiere quando si è scelto di far parte del servizio pubblico.

Comunque non dimenticarti che verranno tirati in ballo, a seconda della cultura dell'interlocutore:
1) non è la stessa roba;
2) non puoi paragonare il visitare col sopprimere una (potenziale) vita;
3) il relativismo morale che distorce la tua visione e ottenebra un così limpido giudizio morale;
4) ad nauseam...

Ma infatti...se un tizio sa di essere schiavo di fisime religiose che vada a fare una lavoro che non gli crei conflitti interiori, conflitti intimi e personali che però poi generano disservizi a spese della collettività. :muro:

francoisk
07-02-2008, 15:37
Eh già, se lo facessero quelli qui li metterebbero virtualmente sul rogo, ma siccome stavolta le fisime sono da parte di cattolici allora vanno bene...che tristezza :rolleyes:



non ho detto che non deve esser prescritta, ma secondo me se ne fa un abuso, conosco ragazze che ogni 3 e 4 si fanno prescrivere questa pillola, e che si rompono sempre preservativi, che sfortunate :rolleyes:

Senza Fili
07-02-2008, 15:56
non ho detto che non deve esser prescritta, ma secondo me se ne fa un abuso, conosco ragazze che ogni 3 e 4 si fanno prescrivere questa pillola, e che si rompono sempre preservativi, che sfortunate :rolleyes:

Il topic non parlava di chi ri rifiuta di darle a chi ne abusa, ma parlava di medici che si rifiutano di darle a tutti indiscriminatamente, anche a chi magari è la prima volta che ne ha bisogno, mettendo le proprie fisse davanti al servizio per il quale percepiscono uno stipendio.

Alexi@
07-02-2008, 15:58
non ho detto che non deve esser prescritta, ma secondo me se ne fa un abuso, conosco ragazze che ogni 3 e 4 si fanno prescrivere questa pillola, e che si rompono sempre preservativi, che sfortunate :rolleyes:

In effetti la "pillola del giorno dopo" non è da considerarsi come un contraccettivo "abituale" dato l'elevato contenuto ormonale che usato troppo spesso può causare danni.
Quelle che ne abusano sono soprattutto incuranti della propria salute.
Come in ogni cosa c'è da fare una differenza tra uso e abuso. Il medico che si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo perchè la paziente pretende di consumarle come fossero caramelle tutela la salute della paziente e quindi fa il suo lavoro; un medico che per convinzioni morali personali nega l'accesso ad una procedura medica secondo me sbaglia. Poi un obiettore non è obbligato a fare il ginecologo, potrebbe scegliere semplicemente una specializzazione diversa che non vada in contrasto con le sue convinzioni morali o in alternativa lavorare privatamente. In una struttura pubblica secondo me deve essere garantito l'accesso ad ogni tipo di cura o procedura medica prevista dal nostro SSN

Senza Fili
07-02-2008, 17:12
Come in ogni cosa c'è da fare una differenza tra uso e abuso. Il medico che si rifiuta di prescrivere la pillola del giorno dopo perchè la paziente pretende di consumarle come fossero caramelle tutela la salute della paziente e quindi fa il suo lavoro; un medico che per convinzioni morali personali nega l'accesso ad una procedura medica secondo me sbaglia.

Esatto, e questo vale per ogni medicinale esistente.

LucaTortuga
07-02-2008, 19:21
Ma infatti...se un tizio sa di essere schiavo di fisime religiose che vada a fare una lavoro che non gli crei conflitti interiori, conflitti intimi e personali che però poi generano disservizi a spese della collettività. :muro:

Eh, già, bravo tu...
Trovami uno schiavo di fisime religiose che si renda conto di esserlo, o che lo ammetta pubblicamente... e ti do un bel premio! ;)

Senza Fili
07-02-2008, 19:35
Eh, già, bravo tu...
Trovami uno schiavo di fisime religiose che si renda conto di esserlo, o che lo ammetta pubblicamente... e ti do un bel premio! ;)

E allora gli andrebbe fatto notare dai suoi superiori, fermo restando che uno che si rifiuta di dare la pillola del giorno dopo, o una che si rifiuta di visitare pazienti maschi, ammette pubblicamente di essere schiavo di fisime.

LightIntoDarkness
08-02-2008, 11:13
Mah... a me pare scientificamente oggettivo che, nel momento in cui si ha lo zigote, si ha il primo stadio di un essere umano.

Avendo un patrimonio genetico ereditato da i due gameti e quindi distinto da esso, abbiamo un nuovo "progetto" completo di essere umano, all'inizio del suo sviluppo.

Questo credo proprio non sia contestabile da nessuno.

Questo credo proprio basti a giustificare la legittimità dell'obiezione di coscienza.

E non ha senso fare un dibattito scienza vs. religione: la scienza non dichiara una "verità scientifica" che definisca quando si può parlare di persona, lascia ad ognuno l'interpretazione personale.

lowenz
08-02-2008, 11:27
Mah... a me pare scientificamente oggettivo che, nel momento in cui si ha lo zigote, si ha il primo stadio di un essere umano.

Avendo un patrimonio genetico ereditato da i due gameti e quindi distinto da esso, abbiamo un nuovo "progetto" completo di essere umano, all'inizio del suo sviluppo.

Questo credo proprio non sia contestabile da nessuno.

No, perchè da uno zigote possono nascere 10 bambini (gemelli omozigoti) come può non impiantarsi nell'utero e non esserci nessuna gravidanza.
Si può parlare di "individuo" solo quando è avvenuto il radicamento (che identifica l'essere umano in via di sviluppo come individuo e l'inizio della gravidanza), prima possono essere molti come nessuno.

Ragiona etimologicamente sul termine IN-DIVIDUO, non è difficile: lo zigote può ancora DIVIDERSI in più zigoti :D

evelon
08-02-2008, 11:34
La questione è talmente semplice, imho, che nemmeno se ne dovrebbe parlare.


La scienza, in questo caso, è tirata in ballo a sproposito: essa si limita infatti a fare il suo lavoro.

La scienza descrive "cosa succede" ovvero l'insieme delle reazioni biochimiche che avvengono tra le molecole coinvolte.

Punto.

Il resto è solo una sovrastruttura morale.

La lingua italiana definisce quell'insieme di molecole "zigote".

Dato che la stessa definizione di "vita" non è definita rigorosamente vi si possono far sopra tutte le speculazioni personali che si vuole.


Per alcune religioni è "vita", per me un medico è uno "zigote, per me è "un mucchio di molecole".



Il problema non è scientifico, è solo legale : quanto il diritto all'obiezione di coscienza è superiore al diritto del cittadino ad accedere ad un servizio cui ha pieno diritto ad accedere ?

La morale è privata e non deve entrare

LightIntoDarkness
08-02-2008, 11:38
No, perchè da uno zigote possono nascere 10 bambini (gemelli omozigoti) come può non impiantarsi nell'utero e non esserci nessuna gravidanza.
Si può parlare di "individuo" solo quando è avvenuto il radicamento (che identifica l'essere umano in via di sviluppo come individuo), prima possono essere molti come nessuno.

Ragiona etimologicamente sul termine IN-DIVIDUO, non è difficile: lo zigote può ancora DIVIDERSI in più zigoti :DSento un lieve deja-vù :D

Distinguiamo le 2 cose:
1) uno zigote può impiantarsi o meno.
2) da uno zigote possono nascere uno o più esseri umani


1) Ovvio che si parlerebbe di aborto solo in caso si impianti, ma è altrettanto ovvio che l'obiezione vale lo stesso: c'è una grossa possiblità che succeda, nei casi affrontati.

2)Prendo da wikipedia "Altri ricercatori (tra cui J.G. Rogers, S.M. Voullaire, H. Gold), al contrario, sostengono che i fenomeni delle gemellazione e dell' ibridazione non possono in alcun modo contrastare il fatto che lo zigote possieda una propria identità individuale fin dalla fecondazione.".

Dal mio punto di vista è semplicemente un ragionamento assurdo dire "siccome potrebbero essere più gemelli, allora non sono niente".

In ogni caso, mi basta portare ancora una volta a conoscenza che il problema non è scienza vs. fede, ma investe la coscienza e libertà di ognuno: la scienza non si pronuncia in merito, lascia ad ognuno la decisione.

lowenz
08-02-2008, 11:45
Per te è assurdo, per me no, anzi è logicissimo: se non è UN (numero cardinale) individuo non ha senso parlare di UN individuo.

lowenz
08-02-2008, 11:48
"Altri ricercatori (tra cui J.G. Rogers, S.M. Voullaire, H. Gold), al contrario, sostengono che i fenomeni delle gemellazione e dell' ibridazione non possono in alcun modo contrastare il fatto che lo zigote possieda una propria identità individuale fin dalla fecondazione."
Se ci sono "altri" significa che la posizione della comunità scientifica è divisa su questo.....fossi in te mi informerei sul BIAS morale che hanno i 3 suddetti :D

LightIntoDarkness
08-02-2008, 11:49
Per te è assurdo, per me no, anzi è logicissimo: se non è UN (numero cardinale) individuo non ha senso parlare di UN individuo.
Per me la logica dice che se esistono i diritti di UN individuo, esistono anche quelli di DUE o PIU' individui.

Invece pare che se non è UNO ma "PIU' di UNO", allora non esiste.

lowenz
08-02-2008, 11:52
Per me la logica dice che se esistono i diritti di UN individuo, esistono anche quelli di DUE o PIU' individui.

Invece pare che se non è UNO ma "PIU' di UNO", allora non esiste.
Ma sono POTENZIALI individui, non ha senso dare diritti a qualcosa che non si sa ANCORA id-entificare! (anche qui leggere il termine a livello etimologico).

Quando è radicato e inizia la gravidanza è un in-dividuo, questo è sicuro, ma prima no.

lowenz
08-02-2008, 11:57
Cmq come facciamo per i "diritti dello zigote a non essere espulso naturalmente" come accade nel 70% dei casi?

Se si vuole affrontare la questione cercando di dare più diritti si arriva ad un assurdo, tipo condannare una donna per omicidio colposo perchè il giorno in cui dovrebbe avere il radicamento ha assunto un medicinale (magari per una malattia che ha) che lo blocca e quindi ha causato colposamente la morte dello zigote.

LucaTortuga
08-02-2008, 12:12
La questione è talmente semplice, imho, che nemmeno se ne dovrebbe parlare.


La scienza, in questo caso, è tirata in ballo a sproposito: essa si limita infatti a fare il suo lavoro.

La scienza descrive "cosa succede" ovvero l'insieme delle reazioni biochimiche che avvengono tra le molecole coinvolte.

Punto.

Il resto è solo una sovrastruttura morale.

La lingua italiana definisce quell'insieme di molecole "zigote".

Dato che la stessa definizione di "vita" non è definita rigorosamente vi si possono far sopra tutte le speculazioni personali che si vuole.


Per alcune religioni è "vita", per me un medico è uno "zigote, per me è "un mucchio di molecole".



Il problema non è scientifico, è solo legale : quanto il diritto all'obiezione di coscienza è superiore al diritto del cittadino ad accedere ad un servizio cui ha pieno diritto ad accedere?

La morale è privata e non deve entrare

Perfetto, quoto e sottoscrivo in pieno! :mano:

LucaTortuga
08-02-2008, 12:23
In ogni caso, mi basta portare ancora una volta a conoscenza che il problema non è scienza vs. fede, ma investe la coscienza e libertà di ognuno: la scienza non si pronuncia in merito, lascia ad ognuno la decisione.

Forse vado leggermente OT, ma volevo chiederti una cosa che mi incuriosisce.
Questa concezione di assoluta sacralità della vita in ogni sua forma, anche la più elementare, riguarda solo la vita umana, o si estende alla vita in generale? E se sì, qual'è la ragione di questa distinzione?

lowenz
08-02-2008, 12:41
Forse vado leggermente OT, ma volevo chiederti una cosa che mi incuriosisce.
Questa concezione di assoluta sacralità della vita in ogni sua forma, anche la più elementare, riguarda solo la vita umana, o si estende alla vita in generale? E se sì, qual'è la ragione di questa distinzione?
Beh ma questo per un cristiano è ovvio: l'uomo è a immagine e somiglianza di Dio, da qui ne deriva la "dignità suprema", insieme al fatto che il corpo è il tempio della Spirito (santo).

La questione è che appunto un corpo almeno deve esserci e imho ha senso parlarne quando C'E', non "quando ci sarà", altrimenti ci si incammina su una strada - quella dei diritti di un in-dividuo id-entificabile - che può "logicamente" portare come ho detto prima a incolpare la donna per omicidio colposo quando non sapendo di avere in sè una nuova vita (che NON è ancora in-dividuabile però :D) assume qualcosa che uccide lo zigote (o addirittura nei primi giorni della gravidanza l'embrione).

Direi che è un "eccesso" giuridico.

naitsirhC
09-02-2008, 14:50
A chi può interessare, consiglio di scaricarsi e di ascolare il file presente a questo indirizzo:

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/Viva-Voce/aborto-legge-194-parlameto-governo-donne-08-02-08.php?uuid=c062e40c-d5bf-11dc-b6f8-00000e25108c&DocRulesView=Libero

Di cui allego l'estratto dalla pagina:


Viva Voce
PILLOLA DEL GIORNO DOPO: UN DIRITTO?
A Viva Voce, in primo piano, la polemica scaturita intorno all'erogazione della pillola del giorno dopo. Alcuni articoli di giornale, infatti, hanno reaccontato di come è difficile per una donna riuscire a procacciarsela per l'aumento in strutture ospedaliere e nelle farmacie di medici obiettori. Il presidente della Federazione nazionale ordine dei medici, Amedeo Bianco ha, tuttavia, chiarito che per la pillola in questione non sussite sotto il profilo giuridico il rifiuto a non prescriverla. Alessandro Milan ne discute con Filippo Boscia, vicepresidente dell'Associazione medici cattolici italiani, Flavia Amabile, giornalista de La Stampa, Pietro Uroda, presidente Nazionale dei farmacisti cattolici e Silvio Viale, ginecologo dell'Ospedale S. Anna di Torino...

Onisem
09-02-2008, 15:31
Per me la logica dice che se esistono i diritti di UN individuo, esistono anche quelli di DUE o PIU' individui.

Invece pare che se non è UNO ma "PIU' di UNO", allora non esiste.

Non esageriamo adesso, non è che anche lo zigote è persona giuridica. :rolleyes:

fabio80
09-02-2008, 15:33
ma ci sono seriamente estremi per un'azione legale?

naitsirhC
09-02-2008, 21:07
ma ci sono seriamente estremi per un'azione legale?

Verso il medico o verso il farmacista?

naitsirhC
09-02-2008, 21:26
Leggendo l'articolo riportato sul corriere: http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_15/donne_pillola_giorno_dopo_voltattorni.shtml

Mi ha colpito questa parte:

Dal giugno 2006 al luglio 2007 sono state acquistate in Italia 356.000 confezioni di “pillole del giorno dopo”, con un incremento del 59,5 per cento rispetto all’anno di introduzione sul mercato, il 2001. Ben il 55 per cento delle donne che ha fatto ricorso a questo farmaco è costituito da ragazze al di sotto dei 20 anni. Questo significa che in questa fascia d’età – tra i 14 e i 20 anni, dunque – si utilizza il farmaco in misura molto superiore rispetto a tutti i trent’anni successivi (20-50 anni)!

:eek:

Red_Star
09-02-2008, 21:54
Leggendo l'articolo riportato sul corriere: http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_15/donne_pillola_giorno_dopo_voltattorni.shtml

Mi ha colpito questa parte:

Dal giugno 2006 al luglio 2007 sono state acquistate in Italia 356.000 confezioni di “pillole del giorno dopo”, con un incremento del 59,5 per cento rispetto all’anno di introduzione sul mercato, il 2001. Ben il 55 per cento delle donne che ha fatto ricorso a questo farmaco è costituito da ragazze al di sotto dei 20 anni. Questo significa che in questa fascia d’età – tra i 14 e i 20 anni, dunque – si utilizza il farmaco in misura molto superiore rispetto a tutti i trent’anni successivi (20-50 anni)!

:eek:

Per il semplice motivo che in Italia la prevenzione le ragazze la provano sulla propria pelle.

naitsirhC
09-02-2008, 22:30
Per il semplice motivo che in Italia la prevenzione le ragazze la provano sulla propria pelle.

Certo che la prevenzione dovrebbe essere ben altro...

Red_Star
10-02-2008, 00:57
Certo che la prevenzione dovrebbe essere ben altro...

Prevenzione ? Parlare di sessualità è un tabu nell'80% dell'Italia. :mbe:
Con quale faccia una ragazza si presenta davanti ad un ginecologo ?

Concordo che la pillola del giorno dopo andrebbe usata solo in determinate situazione, ma non perchè lo zigote rappresenta qualcosa per me,ma per il semplice motivo che la scienza mette a disposizioni altri mezzi per avere rapporti sicuri e a prova di bimbo.

Che poi quei mezzi, in Italia, non vengano correttamente usati è un'altro discorso.
Non sarebbe male se oltre al catechismo i ragazzi seguissero altri corsi.
E' bello sapere che tutto quello che ci circonda fa parte del creato del Signore, ma nella vita reale, questo ti serve a poco.

fabio80
10-02-2008, 11:04
Leggendo l'articolo riportato sul corriere: http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_15/donne_pillola_giorno_dopo_voltattorni.shtml

Mi ha colpito questa parte:

Dal giugno 2006 al luglio 2007 sono state acquistate in Italia 356.000 confezioni di “pillole del giorno dopo”, con un incremento del 59,5 per cento rispetto all’anno di introduzione sul mercato, il 2001. Ben il 55 per cento delle donne che ha fatto ricorso a questo farmaco è costituito da ragazze al di sotto dei 20 anni. Questo significa che in questa fascia d’età – tra i 14 e i 20 anni, dunque – si utilizza il farmaco in misura molto superiore rispetto a tutti i trent’anni successivi (20-50 anni)!

:eek:

per me niene d nuovo, ci sono torme di ragazze che la danno senza protezione...

fabio80
10-02-2008, 11:05
Verso il medico o verso il farmacista?

il medico, il farmacista me la deve dare, può fare obiezione pure lui? :mbe:

naitsirhC
11-02-2008, 21:41
il medico, il farmacista me la deve dare, può fare obiezione pure lui? :mbe:

Son capitati casi in cui i farmacisti si sono rifiutati di fornire il farmaco...
mi sa che neanche conoscevano nemmeno il loro codice deontologico.
E cosa rischiano.

Onisem
11-02-2008, 21:46
Leggendo l'articolo riportato sul corriere: http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_15/donne_pillola_giorno_dopo_voltattorni.shtml

Mi ha colpito questa parte:

Dal giugno 2006 al luglio 2007 sono state acquistate in Italia 356.000 confezioni di “pillole del giorno dopo”, con un incremento del 59,5 per cento rispetto all’anno di introduzione sul mercato, il 2001. Ben il 55 per cento delle donne che ha fatto ricorso a questo farmaco è costituito da ragazze al di sotto dei 20 anni. Questo significa che in questa fascia d’età – tra i 14 e i 20 anni, dunque – si utilizza il farmaco in misura molto superiore rispetto a tutti i trent’anni successivi (20-50 anni)!

:eek:

A naso non mi pare così strano: non è una misura anticoncezionale "normale", ma d'emergenza. Più facile che simili "emergenze" riguardino ragazze più giovani e meno consapevoli.

fabio80
11-02-2008, 21:48
Son capitati casi in cui i farmacisti si sono rifiutati di fornire il farmaco...
mi sa che neanche conoscevano nemmeno il loro codice deontologico.
E cosa rischiano.

non lo sapevo, ma è possibile agire legalmente contro costoro?

naitsirhC
11-02-2008, 22:07
non lo sapevo, ma è possibile agire legalmente contro costoro?

C'è chi si appella al punto 1 b del primo articolo riportato nel vecchio codice deontologico http://www.ministerosalute.it/ecmimgs/C_18_presentazione_5_listafile_file_1_linkfile.pdf
(come sono aggiornati al ministero della salute... :rolleyes:) o all'articolo 3 comma 1 lettera c del codice approvato dal Consiglio Nazionale dei farmacisti nel giugno del 2007 per dimostrare di avere una parvenza di legittimità nell'obiezione di coscienza nel loro ambito lavorativo che però a mio giudizio non sussiste.
Devono si "operare in piena autonomia e coscienza professionale, conformemente ai principi etici e tenendo sempre presenti i diritti del malato e il rispetto della vita" ma senza dimenticare che il cardine principale è sempre il diritto del cittadino ad essere assistito in modo adeguato e consono al suo stato di salute.
L'obiezione di coscienza non è permessa ai farmacisti (Regio Decreto n.1706/1938) visto che esercitano una funzione pubblica, autorizzata e regolamentata.
Per cui il farmacista che rifiuta di fornire il farmaco richiesto con ricetta, si assume la completa responsabilità di tale scelta.
Indipendentemente dall'instaurazione di un procedimento penale, può essere ordinata la sospensione dell'esercizio della farmacia e in caso di recidiva, pronunciata la decadenza dell'autorizzazione (da Regio Decreto n. 1265 del 1934).
Inoltre, la farmacia deve essere provvista dei medicinali prescritti nei formulari come obbligatori. L'eventuale violazione è punita con una sanzione amministrativa (da Regio decreto n.1265 del 1934).
Non so se questo farmaco ne faccia parte. Comunque, se non rientrasse nella lista di quelli obbligatori, il farmacista che non detiene a scaffale il farmaco, deve ottenere la fornitura dal proprio grossista/distributore con la massima sollecitudine.

naitsirhC
11-02-2008, 22:10
A naso non mi pare così strano: non è una misura anticoncezionale "normale", ma d'emergenza. Più facile che simili "emergenze" riguardino ragazze più giovani e meno consapevoli.


Meno consapevoli?

Non penso... sanno pure che esiste la pillola del giorno dopo, dovrebbero essere a conoscenza anche degli altri sistemi anticoncezionali e dei rischi a cui vanno incontro facendo sesso non protetto.

fabio80
11-02-2008, 22:11
tks

certo che per taluni il non rompere le OO al prossimo è proprio difficile. poi si sentono perseguitati... :rolleyes:

Onisem
11-02-2008, 22:17
Meno consapevoli?

Non penso... sanno pure che esiste la pillola del giorno dopo, dovrebbero essere a conoscenza anche degli altri sistemi anticoncezionali e dei rischi a cui vanno incontro facendo sesso non protetto.
Dai, sai com'è... ad una certa età la testa è quella che è e gli ormoni pure: magari una si fa problemi ad andare in farmacia a prendere i preservativi (anche se ci sono i distributori) o dal dottore o ginecologo, che magari conosce la madre, per la pillola. O magari non ci pensa proprio, però poi conosce uno in discuteca e la voglia è tanta... :asd: E' normale che una certa testa si abbia più a 18 anni che a 30 o a 50, no?

naitsirhC
11-02-2008, 22:19
tks

certo che per taluni il non rompere le OO al prossimo è proprio difficile. poi si sentono perseguitati... :rolleyes:

Ogni caso è a se stante.

Cetrto che quando la chiesa decide di "scendere in campo" deve mettere in conto che ci saranno sia i supporter sia chi osteggerà le scelte che farà.

La cosa importante, è il vedere il tutto in modo più distaccato possibile senza estremizzare le proprie posizioni, sia da una parte, che dall'altra.

fabio80
11-02-2008, 22:21
Ogni caso è a se stante.

Cetrto che quando la chiesa decide di "scendere in campo" deve mettere in conto che ci saranno sia i supporter sia chi osteggerà le scelte che farà.

La cosa importante, è il vedere il tutto in modo più distaccato possibile senza estremizzare le proprie posizioni, sia da una parte, che dall'altra.

quando la chiesa scende in campo lo fa con la presunzione di agire nel conto della verità e per nome di tutti, e se qualcuno li osteggia beh grida alla persecuzione.

naitsirhC
11-02-2008, 22:22
Dai, sai com'è... ad una certa età la testa è quella che è e gli ormoni pure: magari una si fa problemi ad andare in farmacia a prendere i preservativi (anche se ci sono i distributori) o dal dottore o ginecologo, che magari conosce la madre, per la pillola. O magari non ci pensa proprio, però poi conosce uno in discuteca e la voglia è tanta... :asd: E' normale che una certa testa si abbia più a 18 anni che a 30 o a 50, no?

Puoi trovare tutte le attenuanti che vuoi, resta il fatto che questo non è indice di un notevole quoziente di intelligenza... dato che poi, il coraggio lo trovano per andare dal medico a farsi prescrivere la pillola del giorno dopo.

naitsirhC
11-02-2008, 22:25
quando la chiesa scende in campo lo fa con la presunzione di agire nel conto della verità e per nome di tutti, e se qualcuno li osteggia beh grida alla persecuzione.

E la maggioranza del mondo laico, sotto sotto non si comporta così?

Onisem
11-02-2008, 22:25
Puoi trovare tutte le attenuenti che vuoi, resta il fatto che non è certo indice di intelligenza dato che poi, il coraggio lo trovano per andare dal medico a farsi prescrivere la pillola del giorno dopo... :rolleyes:

A quel punto non è coraggio, è necessità. Ma nessuno dice che sia indice di intelligenza, solo che statisticamente credo che sia più normale siano sprovvedute e meno consapevoli diciottenni piuttosto che cinquantenni. Però non facciamo nemmeno tutti i nati grandi e responsabili, che io a 18-19 anni se potevo lo infilavo anche nei buchi dei muri. :asd:

fabio80
11-02-2008, 22:28
E la maggioranza del mondo laico, sotto sotto non si comporta così?

no, è lo schema di valori della chiesa quello può restrittivo, in un mondo dominato dalla legge laica un religioso può operare tutte le scelte che vuole, il viceversa non è vero.

naitsirhC
11-02-2008, 22:34
no, è lo schema di valori della chiesa quello può restrittivo, in un mondo dominato dalla legge laica un religioso può operare tutte le scelte che vuole, il viceversa non è vero.


Ti ho detto, io valuto caso per caso.

Sarà una mia abitudine, cosa ti devo dire.

ania
11-02-2008, 22:40
A quel punto non è coraggio, è necessità. Ma nessuno dice che sia indice di intelligenza, solo che statisticamente credo che sia più normale siano sprovvedute e meno consapevoli diciottenni piuttosto che cinquantenni. Però non facciamo nemmeno tutti i nati grandi e responsabili, che io a 18-19 anni se potevo lo infilavo anche nei buchi dei muri. :asd:
Ciascuno è libero di viversi la sessualità come ritiene più coerente con i propri valori, ideali, princìpi.

Io ho fatto le mie scelte, e di certo, le spiegherò/proporrò ai miei figli, poi, starà a loro decidere come viversi la propria sessualità, di certo, mi dispiacerebbe molto se scegliessero di viverla come un gioco, banalizzandola, e svilendone quello che per me è il significato più profondo.

Tuttavia, se come genitore non riuscissi nemmeno a fare acquisire a mio figlio/a il valore del rispetto di se stesso/a, che si traduce anche nella necessità della tutela della propria incolumità e salute, personalmente mi sentirei parecchio fallita.



Le donne e la pillola del giorno dopo:
mille ogni 24 ore
Vendite aumentate del 59 per cento in 7 anni.
La usano soprattutto le giovani: una su due

MILANO — La ragazzina crede nel loro amore. «Stiamo insieme da quasi tre mesi, ci conosciamo e ci amiamo », confida a internet. Di lui si fida. Nulla può succedere. Malattie, Aids, figli: solo parole. E per un grande amore così «il preservativo non è necessario », perché «se si usa un attimo il cervello, non serve». Tanto poi «per fortuna esiste la pillola del giorno dopo».
Il boom La pensano così in tante. Ragazzine e donne. Da giugno 2006 a luglio 2007 sono state vendute in Italia 356mila pillole del giorno dopo. Quasi mille al giorno. Oltre la metà delle acquirenti ha meno di vent'anni (55%), il resto delle pillole è andato alle signore dai 20 ai 50 anni (45%).
Donne che hanno scelto di pensare dopo anziché prima, che alla prevenzione dei tradizionali metodi contraccettivi preferiscono la soluzione dell'ultimo minuto. Più facile. Ma anche più dolorosa.
La pillola del giorno dopo non è un aborto. Però la quantità di ormoni che rilascia per impedire l'ovulazione e l'eventuale fecondazione non è una passeggiata. Invece per molte signore e signorine è diventata un contraccettivo.

E non sono poche ad averla assunta più di una volta. Eppure l'offerta di contraccettivi non è limitata. Pillola tradizionale, anelli, spirali, preservativi, cerotti sarebbero un buon aiuto a limitare o eliminare la trasmissione di malattie sessuali e a evitare gravidanze non programmate. Invece, pur essendo la pillola ancora il metodo più diffuso, non è più così scelta per proteggersi, in particolare dalle under 20. E il preservativo diventa «solo un oggetto fastidioso »: dal '95 al 2005 l'incremento di vendite è stato solo di duemila pezzi (da 98.200 a 100.200). E se il numero degli aborti tra le italiane nel 2005 è molto calato (132.790 casi, meno 60%) rispetto al picco dell'82 (234.801), di quelle quasi 133mila interruzioni volontarie di gravidanza, 4.040 sono state effettuate su ragazze tra i 15 e i 17 anni.
Contraccezione negli anni «Questo dimostra il fallimento dell'educazione contraccettiva: negli ultimi dieci anni c'è stato un disinvestimento sulla contraccezione e un metodo d'emergenza come la pillola del giorno dopo diventa un metodo contraccettivo, soprattutto tra le giovanissime », riflette Alessandra Graziottin ( www.alessandragraziottin.it), ginecologa, direttrice del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele di Milano.

Spiega: «Negli anni '80, l'attenzione è stata altissima: c'era l'Aids». Si sono fatte un mucchio di campagne per l'uso del preservativo, anche tra gli adolescenti, «ricorda l'opuscolo con Lupo Alberto? ». Poi, dal '95, «l'Aids da malattia mortale è diventata malattia croni ca e la guardia è stata abbassata, dimenticando che esistono altre malattie ». Ogni giorno la dottoressa si trova di fronte decine di madri e figlie: «Quando chiedo alle ragazze che contraccettivo usano e mi rispondono "nessuno", le mamme ridono. E io vorrei strozzarle! Ma come "nessuno"?
Ed elenco le malattie che rischiano di contrarre proprio a causa di quel "nessuno"».
Le altre malattie.
Perché la mancanza di contraccezione sta portando ad un aumento nella diffusione delle malattie veneree.
Papillomavirus, chlamydia, herpes genitale, gonorrea, sifilide: «C'è stato un raddoppio di casi — sostiene la Graziottin —, per la chlamydia siamo a 6 volte di più». E infatti il ministero della Sanità la scorsa estate ha lanciato la campagna «Non solo Aids » (numero verde 800.861.061) per sottolineare che ci sono anche altre malattie trasmissibili sessualmente.
E il prossimo primo dicembre, giornata mondiale contro l'Aids, uno spot della regista Francesca Archibugi ricorderà che anche l'Aids non è scomparsa: ogni anno in Italia vengono registrati quasi 4.000 nuovi casi. L'educazione sessuale «Ma sono tanti i ragazzi e le ragazze che nonostante tutto ancora non si decidono ad usare il preservativo, però non è tutta colpa loro».

Perché, ragiona Camila Raznovich, «non c'è la minima educazione sessuale». La vj di Mtv conduce da anni «LoveLine », programma tv che parla di sesso. Ne ha sentite e ne ha lette parecchie sul forum, soprattutto di giovanissimi. Come Luana che scrive: «Io non uso nulla... in realtà non penso alle malattie, non credo che una persona sia così cattiva da non dirlo se avesse qualcosa...». O Anonima: «Io e il mio ragazzo qualche volta lo usiamo qualche volta no, ma senza è veramente meglio». Perciò la Raznovich chiede «l'ora di educazione sessuale obbligatoria nelle scuole, come l'inglese e l'informatica, ma subito, dalle medie: è fondamentale», insiste, perché «i ragazzini sanno tutto di tecnologie ma nessuno gli spiega che le malattie si prendono ancora e che ancora si resta incinta». È d'accordo anche la Graziottin, che in più suggerisce una responsabilizzazione dei maschi: «La contraccezione è sempre più solo un affare da donne, invece l'amore si fa in due, i ragazzi vanno coinvolti». Così come è necessario riscoprire i consultori. Un'inchiesta fatta tra gli adolescenti del Nord-Est rivela che il 64% delle ragazze e l'86% dei ragazzi non sa neanche dove siano. Da parte sua, il ministro della Sanità Livia Turco appoggia e promuove l'educazione sessuale, soprattutto a scuola, ma chiede anche di «investire sulla relazione, sull'apertura all'altro, su una vera educazione sentimentale per i giovani». Compiti non delegabili però solo a scuola e professori: «Dobbiamo assumerci collettivamente una responsabilità sociale più vasta, che coinvolga tutti, nessuno escluso, pubblicità, media, tv, cinema ».

Claudia Voltattorni


Ania

zerothehero
11-02-2008, 22:48
E' giusto che i pedofili vivano la propria sessualità? :confused:

naitsirhC
11-02-2008, 22:52
Ciascuno è libero di viversi la sessualità come ritiene più coerente con i propri valori, ideali, princìpi.

Io ho fatto le mie scelte, e di certo, le spiegherò/proporrò ai miei figli, poi, starà a loro decidere come viversi la propria sessualità, di certo, mi dispiacerebbe molto se scegliessero di viverla come un gioco, banalizzandola, e svilendone quello che per me è il significato più profondo.

Tuttavia, se come genitore non riuscissi nemmeno a fare acquisire a mio figlio/a il valore del rispetto di se stesso/a, che si traduce anche nella necessità della tutela della propria incolumità e salute, personalmente mi sentirei parecchio fallita.


Ania

Non si rischierebbe così di "indottrinare" i figli?
Libero arbitrio o servo arbitrio?
E' giusto indicare loro la strada, seguirli durante la crescita e l'apprendimento e cercare anche di evitare che commettano gli errori dei genitori, ma poi sta nella loro volontà decidere come comportarsi e vivere la vita.

mortimer86
11-02-2008, 22:58
la maggioranza dei medici ginecologi, fanno obiezione di coscienza, ci sarà un motivo?
forse che chi certe cose le ha studiate e le tocca con mano, ha una visione privilegiata rispetto all'italiano medio?
ma va, come possono venirmi in mente simili sciocchezze.

Ma si... meglio abortire al II° mese di gravidanza.... anzi, no meglio ancora... abbandoniamo la povera creatura che non ha nessuna colpa all'ospedale e speriamo che trovi una famiglia o, qualora non si conosca quest'ultima possiblità, direttamente in un bel cassonetto :mad: :rolleyes:

Meglio una di queste alternative invece di uccidere una "persona" di 4 cellule... non credete?

ania
11-02-2008, 22:59
Non si rischierebbe così di "indottrinare" i figli?No, se cerchi di aiutarli anche a sviluppare una propria coscienza critica.

Non vorrei di certo che i miei figli divenissero delle "copie sbiadite di me", ma non potrei esimermi , nell'educarli e crescerli, dallo spiegare e proporre loro ciò in cui io ho scelto di credere.

Poi, starà a loro fare le proprie scelte, e costruirsi autonomamente la propria tavola di valori, esattamente come ho fatto io rispetto a quanto mi era stato proposto/offerto dai miei genitori.


Libero arbitrio o servo arbitrio?Libero arbitrio, ma poi anche assunzione di responsabilità.

Fai delle scelte ?

Devi anche essere disposto ad accollarti le conseguenze delle tue scelte.


E' giusto indicare loro la strada, seguirli durante la crescita e l'apprendimento e cercare anche di evitare che commettano gli errori dei genitori, ma poi sta nella loro volontà decidere come comportarsi e vivere la vita.Certamente.


Ania

naitsirhC
11-02-2008, 22:59
E' giusto che i pedofili vivano la propria sessualità? :confused:


Hai sbagliato tread o cosa?

naitsirhC
11-02-2008, 23:08
No, se cerchi di aiutarli anche a sviluppare una propria coscienza critica.

Non vorrei di certo che i miei figli divenissero delle "copie sbiadite di me", ma non potrei esimermi , nell'educarli e crescerli, dallo spiegare e proporre loro ciò in cui io ho scelto di credere.

Poi, starà a loro fare le proprie scelte, e costruirsi autonomamente la propria tavola di valori, esattamente come ho fatto io rispetto a quanto mi era stato proposto/offerto dai miei genitori.

Libero arbitrio, ma poi anche assunzione di responsabilità.

Fai delle scelte ?

Devi anche essere disposto ad accollarti le conseguenze delle tue scelte.

Certamente.


Ania

Adesso ho compreso meglio. :)


ps: siamo andati un pò ot? :wtf:

Comunque adesso vo a nanna. :ronf:

Saluto tutti.

Chip77
11-02-2008, 23:19
Non ho letto tutto ma....son da denuncia! :O

:muro:

Tjherg
11-02-2008, 23:32
Segnalo una puntata trasmessa su radio 24 dove si è parlato dell'argomento in topic, erano presenti medici cattolici e laici e si sono ascoltate le parole anche dell'ordine dei farmacisti e del Ministero della salute. Vi invito all'ascolto il formato è real player.


http://www.radio24.ilsole24ore.com/Radio/Assets/ram/vivavoce080208.ram

Sottolineo che dalle parole delle istituzioni pubbliche si sono evidenziate le stesse idee sollevate dall'autore del topic.

loncs
11-02-2008, 23:50
Puoi trovare tutte le attenuanti che vuoi, resta il fatto che questo non è indice di un notevole quoziente di intelligenza... dato che poi, il coraggio lo trovano per andare dal medico a farsi prescrivere la pillola del giorno dopo.

Quando realizzi di essere nei guai non è più coraggio ma semplicemente l'unica via che ti resta.

yurassik
12-02-2008, 00:33
Giusto per mettere un po' di puntini sulle i

Il medico può rifiutarsi per obiezione di prescrivere una pillola del giorno dopo ma deve adoperarsi perchè la paziente ottenga quanto richiesto da un altro collega nei tempi utili.
Il farmacista NON può fare obiezione di coscienza ed è obbligato a dare la pillola del giorno dopo dietro prescrizione medica.

Detto questo, la scelta non è del medico, ma di chi decide di prendere la pillola. Se un medico decidesse che è contro la sua etica curare la gonorrea perchè indice di una vita sessuale dissoluta?
La morale CATTOLICA è una cosa, la medicina è un'altra.

jumpermax
13-02-2008, 23:06
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=17284&showtab=Copertina
questo per chi ritiene che l'obiezione di coscienza sia un diritto dei medici (a discapito ovviamente del diritto alle cure mediche da parte dei pazienti)

ania
22-02-2008, 07:27
http://www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/02/21/attualitagrave/006dop5686.html
Cosa è la pillola del giorno dopo


CHE cos'è e come funziona la pillola del giorno dopo? È considerato un contraccettivo d'emergenza, da usare sporadicamente entro le 72 ore da un rapporto sessuale a rischio, per esempio per il fallimento di uno strumento contraccettivo tradizionale (per esempio, la rottura di un profilattico). Il principio attivo è il levonorgestrel, presente in molti contraccettivi, ma ad un dosaggio superiore.
Come funziona? Se il rapporto sessuale si è verificato nei giorni precedenti l'ovulazione, la pillola la blocca. Se invece l'ovulazione è già avvenuta, la pillola del giorno dopo agisce impedendo l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato. Nel caso, infine, che la gravidanza fosse già iniziata, la pillola non la interrompe. Questa circostanza potrebbe verificarsi, per esempio, per un'assunzione tardiva del farmaco.
L'efficacia della pillola è legata alla precocità dell'assunzione: è massima, vicina al 98 per cento, entro le 24 ore dal rapporto e decresce fino ad annullarsi dopo le 72 ore.
In molti paesi del mondo la pillola del giorno dopo è venduta tra i medicinali da banco, in alcuni paesi liberamente, in altri soltanto alle maggiorenni e dopo la compilazione di un questionario. In Europa è in vendita senza prescrizione nel Regno Unito, Francia, Svizzera, Albania, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Svezia.


http://www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/02/21/attualitagrave/006leg5686.html
La legge


codice deontologico dei medici
- L'articolo 22 prevede che il sanitario, al quale vengano chieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico, possa rifiutare la propria opera, a meno che questo comportamento non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita. Nel contempo il medico deve fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento.

La legge 194, art. 9
- Il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure (...) e agli interventi per l'interruzione di gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza, con preventiva dichiarazione. La dichiarazione deve essere comunicata al medico provinciale e, nel caso di dipendenti di ospedale o casa di cura, anche al direttore sanitario, entro un mese dall'entrata in vigore della presente legge o dal conseguimento dell'abilitazione o dall'assunzione presso un ente tenuto a fornire prestazioni dirette alla interruzione della gravidanza o dalla stipula di una convenzione con enti previdenziali che comporti l'esecuzione di tali prestazioni... Può sempre essere revocata o venire proposta anche al di fuori dei termini di cui al precedente comma, ma in tale caso produce effetto dopo un mese dalla sua presentazione al medico provinciale... Esonera il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificamente e necessariamente dirette a determinare l'interruzione della gravidanza, e non dall'assistenza antecedente e conseguente all'intervento. Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare (...) l'effettuazione degli interventi... Non può essere invocata dal personale sanitario, ed esercente le attività ausiliarie quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo e si intende revocata, con effetto immediato, se chi l'ha sollevata prende parte a procedure o a interventi per l'interruzione della gravidanza previsti dalla presente legge.

La legge 40, art. 16
- Il personale sanitario ed esercente le attività sanitarie ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure per l'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita disciplinate dalla presente legge quando sollevi obiezione di coscienza con preventiva dichiarazione. La dichiarazione deve essere comunicata entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge al direttore dell'azienda unità sanitaria locale o dell'azienda ospedaliera, nel caso di personale dipendente, al direttore sanitario, nel caso di personale dipendente da strutture private autorizzate o accreditate. L'obiezione può essere sempre revocata o venire proposta anche al di fuori dei termini di cui al comma 1, ma in tale caso produce effetto dopo un mese dalla sua presentazione agli organismi di cui al comma 1. ... esonera il personale sanitario ed esercente le attività sanitarie ausiliarie da... procedure e ... attività ... dirette a...(l)l'intervento di procreazione... assistita e non dall'assistenza antecedente e conseguente l'intervento.

ania
22-02-2008, 07:30
http://www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/02/21/attualitagrave/006med5686.html

Se il medico fa obiezione

Ma il contraccettivo è un diritto
L'appello a questioni di coscienza è previsto esplicitamente solo in certi casi.
Conflitto tra diritto di chi chiede e quello dei sanitari
di Elvira Naselli

Si dichiarano obiettori di coscienza e dicono di no. All'interruzione di gravidanza, ovviamente, alla prescrizione della pillola abortiva, la RU486, adesso anche alla pillola del giorno dopo, considerata invece un contraccettivo d'emergenza, e non un abortivo. Una donna romana se l'è vista rifiutare in tre diversi ospedali della Capitale, dove i medici del pronto soccorso si sono dichiarati obiettori. Nel nostro paese, secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità (2004), si dichiara obiettore il 60 per cento dei ginecologi, il 46 degli anestesisti, il 39 per cento del personale non medico. Ma la percentuale dei medici sarebbe molto più elevata, il 75 per cento, a Roma.

L'ambito d'applicazione
Ma che cosa succede se l'ambito per il quale medici e operatori sanitari chiedono l'applicazione dell'obiezione di coscienza diventa in qualche modo discrezionale? È un comportamento lecito, il cittadino può opporsi, denunciare il medico che gli nega una prescrizione? E il medico può essere sanzionato? Infatti, una cosa è rifiutarsi di applicare la legge sull'interruzione di gravidanza, poiché la legge lo prevede espressamente, altra è rifiutare la prescrizione di un contraccettivo, seppure d'emergenza. "In ogni caso", obietta Paolo Quartararo, Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'università di Palermo, esperto in contraccezione, "perché ci si appella alla coscienza per la pillola del giorno dopo e non per la spirale, che funziona impedendo l'annidamento dell'uovo eventualmente fecondato? Non dimentichiamo che in Francia, dove è distribuita anche nelle scuole, la pillola del giorno dopo ha contribuito a ridurre in modo significativo le interruzioni di gravidanza nelle adolescenti".

I farmacisti non possono
L'obiezione di coscienza, inoltre, oltreché dai medici, potrebbe essere rivendicata anche dai farmacisti cattolici, ai quali il Papa si è rivolto non più tardi di qualche mese fa invitandoli a non vendere farmaci propedeutici all'aborto o ad evitare l'annidamento dell'embrione. "I farmacisti cattolici hanno rivendicato la possibilità di non vendere il contraccettivo d'urgenza", premette Annarosa Racca, presidente del Comitato esecutivo di Federfarma, "ma per legge i farmacisti sono tenuti a dare o procurare nel più breve tempo possibile ogni farmaco che sia prescritto da un medico di medicina generale o da uno specialista su carta bianca. I farmacisti sono tenuti a rispettare la ricetta, che deve ovviamente essere non ripetibile". Questo almeno finché la categoria non contempli la possibilità di un rifiuto nel proprio codice deontologico, cosa che oggi non c'è.
Ben diversa la posizione dei medici, per i quali ci sono norme specifiche (vedi articolo accanto) che prevedono il rifiuto di eseguire alcune pratiche mediche, anche se vengono effettuate nella struttura in cui si presta la propria opera. Ma non solo.
"Non dimentichiamo la clausola di coscienza", premette il presidente della Federazione nazionale degli ordine dei medici e degli odontoiatri, Amedeo Bianco, "che non ha legittimità giuridica ma che per i medici è un principio generale invalicabile: agire secondo scienza e coscienza. Il problema, semmai, è se della clausola di coscienza se ne fa un uso ragionevole e intelligente. Perché certo non possiamo negare il diritto dei medici di potersi appellare alla coscienza, ma nello stesso tempo bisogna garantire ai cittadini la possibilità di accesso a un diritto. Dunque, se il medico non vuole prescrivere il farmaco deve però adoperarsi perché la donna lo abbia nei tempi dovuti, che sono ristrettissimi. Se non lo facesse, tra l'altro, non è neppure escluso il rischio che qualche giudice possa individuare nel suo comportamento un'omissione di atti dovuti. Non mi pare che i medici abbiano capito a fondo che la clausola di coscienza non ha lo stesso impianto giuridico dell'obiezione di coscienza, è più aggredibile".

L'obbligo di aiutare
Dunque, che deve fare una cittadina, è giusto che pretenda da una struttura ospedaliera la prescrizione di un contraccettivo d'urgenza? "Prima che sia la cittadina a pretenderlo, deve essere il medico a offrirle l'accesso alla prescrizione e alla somministrazione", puntualizza Bianco, "anche perché parliamo di un contraccettivo, non di un abortivo. Forse bisognerebbe attrezzarsi con un numero verde che possa comunicare ai cittadini l'ospedale più vicino dove trovare un medico che possa fare una prescrizione in caso di necessità. È inaccettabile che una donna non abbia la prescrizione di cui ha diritto da un ospedale. Chiarito questo, credo che non si possa più prescindere da una seria politica della contraccezione, anche a scuola, non soltanto con gli spot".
E di diritto violato parla anche Francesca Moccia, coordinatrice del Tribunale dei diritti del malato-Cittadinanzattiva: "Da un lato c'è il diritto dei medici di poter esprimere la propria obiezione, dall'altro quello di tutelare chi ha un bisogno che deve essere soddisfatto. Quindi è giusto che sia la struttura a garantire una risposta ai pazienti, e credo sia giusto anche prevedere sanzioni quando le risposte non arrivano".

Il parere cattolico
Di parere ovviamente diverso è Giuseppe Noia, ginecologo e docente di Medicina Prenatale alla Cattolica di Roma. Che parte forse da lontano, ma con una precisazione che può aiutare anche i non cattolici a capire i perché dell'obiezione alla pillola del giorno dopo. "Ci sono metodi contraccettivi", spiega, "che impediscono l'incontro tra i gameti, e metodi che invece si definiscono intercettivi, come la pillola del giorno dopo, perché appunto interrompono qualche cosa. In questo caso spezzano quel dialogo che si instaura tra l'embrione nei primi 8 giorni, dunque non ancora impiantato, e la madre e che è propedeutico all'impianto stesso. Un dialogo che serve a farsi riconoscere dalla madre e a farsi accettare. Bloccare il colloquio vuol dire alterare la preparazione dell'endometrio ad accogliere l'embrione. Non un'obiezione fondata sulla religione ma sulla ragione scientifica. Ma c'è di più: la pillola del giorno dopo, che ha dosaggi 15 volte più elevati dei contraccettivi ormonali, è spesso utilizzata da adolescenti e rischia di provocare un danno sull'equilibrio endocrino di un organismo non ancora del tutto formato. Inoltre può far passare l'idea di una sessualità banalizzata".
Intanto, anche gli infermieri riflettono sull'obiezione di coscienza e, nella prima bozza del nuovo codice deontologico presentato a Roma la settimana scorsa, si prevede, qualora venisse richiesta un'attività in contrasto con i principi etici della propria professione e con i propri valori, di avvalersi dell'obiezione di coscienza. A patto, però, di trovare un sostituto. E se questo non è possibile, dovrà ugualmente effettuare la pratica, perché il bene del paziente è la priorità assoluta. Chissà se e quanto verrà modificato il nuovo codice, che comunque sarà pronto nel 2009.

Ania

Ziosilvio
24-02-2008, 12:26
Da Repubblica (http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/legge-194/documento-medici/documento-medici.html):

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Documento su aborto e contraccezione del Consiglio Nazionale della Fnomceo
"Sostenere la possibilità di vita autonoma del feto, ma senza arrivare ad accanimento"
Ordine medici: "Sostenere la 194
sì a pillola giorno dopo e a Ru486"


ROMA - La legge 194 va sostenuta in quanto, anche a distanza di anni, "dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale", l'uso della pillola del giorno dopo come contraccettivo d'emergenza non deve essere sottoposto a "surrettizie limitazioni" e deve essere finalmente ammesso l'uso della pillola abortiva, la Ru486, quando c'è la possibilità va sempre garantita "la possibilità di vita autonoma del feto": sono le posizioni assunte dalla Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) in un documento approvato oggi Roma dal suo Consiglio nazionale.

Sostenere la legge. La legge 194, "pur scontando ritardi e omissioni applicative, a distanza di 30 anni dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale. Occorre supportarla", si legge nel documento. Pur con "ritardi ed omissioni applicative", secondo la Fnomceo la legge 194 ha contribuito "alla sostanziale scomparsa dell'aborto clandestino" e anche alla "drastica riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza".

Non ostacolare la pillola del giorno dopo. Nel testo si parla anche di pillola del giorno dopo, il contraccettivo d'emergenza che troppo spesso è difficile riuscire ad avere. "Non può incontrare surrettizie limitazioni - afferma la Fnomceo - che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata e un probabile successivo ricorso all'aborto".

Introdurre la RU486. I rappresentanti dei camici bianchi sono anche a favore della pillola abortiva Ru486, non ancora autorizzata in Italia: va data piena attuazione alla legge, sottolineano, "compreso l'articolo 15, laddove raccomanda 'l'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità psicofisica della donna e meno rischiose per l'interruzione di gravidanza".

L'assistenza ai feti abortiti. Ogni volta che ci sono possibilità di vita autonoma del feto secondo la Fnomceo questa va sostenuta. Legge 194 sull'interruzione di gravidanza e Codice deontologico dei medici, si rileva nel documento, contengono già orientamenti condivisi sulla questione dei nati prematuri. Ad esempio, la legge 194 prevede che "quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto ... il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto". Secondo il Codice deontologico, prosegue il documento, il medico deve "ispirare il proprio comportamento caso per caso, secondo un'appropriata e autonoma valutazione clinica", evitando ogni forma di accanimento terapeutico.

(23 febbraio 2008)

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Alexi@
24-02-2008, 12:44
La risposta non si fa attendere

da :http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_24/avvenire_medici_194_veronesi_4b7cb6fc-e2c3-11dc-a3c3-0003ba99c667.shtml


Avvenire: «Testo dei medici è un falso»
Il quotidiano dei cattolici: «Il documento diffuso non è quello approvato dai 103 presidenti degli Ordini»

(Emblema)
ROMA - Un documento «choc» che però non è quello votato dal consiglio dei 103 presidenti degli Ordini provinciali dei medici: è l'accusa lanciata dal quotidiano dei vescovi 'Avvenire' contro la nota diffusa sabato - in nome dell'associazione dei camici bianchi - su aborto, pillola del giorno dopo, diagnosi pre-impianto nella fecondazione assistita e assistenza ai neonati estremamente prematuri. Si tratta «di un fantomatico documento», afferma il giornale cattolico: il consiglio nazionale della Fnomceo - spiega 'Avvenire' - aveva in realtà approvato una riflessione in nove cartelle sul ruolo dei medici nella società. «Strane manovre - si legge nell'occhiello dell'articolo -: l'assemblea approva una relazione sulle politiche sanitarie in vista delle prossime elezioni. Invece alle agenzie di stampa ne viene inviata una su pillola abortiva e assistenza neo-natale».

TURCO - Opinione opposta per il ministro della Salute, Livia Turco: «Il documento siglato dai medici sia un monito, non soltanto per ciò che vi è contenuto, ma anche per la fonte da cui proviene». «È un documento molto importante - ha aggiunto la Turco - un documento senza precedenti, di grandissimo rilievo. Sono rimasta molto colpita. Se i medici, a partire dalla loro scienza e coscienza, dalla loro autonomia, in modo unitario all'interno del loro ordine professionale, hanno sentito il bisogno di dire cose così chiare sulla legge 194, sul modo di sostenere la maternità, sulla tutela della vita a partire dall'attenzione ai parti molti pretermine, addirittura sulla Ru486, vuol dire che anche loro hanno avvertito un pericolo e hanno sentito il dovere di rassicurare il clima mettendoci la voce dell'esperienza clinica e del sapere medico». Secondo il ministro Turco «questo documento deve far riflettere molto la politica, deve suggerire alla politica di ascoltare quello che nella 194 è indicato con un grande punto di riferimento, cioè proprio l'autonomia e la responsabilità del sapere medico».

CONTRO VERONESI - "Avvenire"attacca anche la candidatura dell'oncologo Umberto Veronesi nelle liste del Pd, come pure la presenza di radicali. «È impossibile ignorare quale sia l'antropologia di Umberto Veronesi», si legge in un editoriale firmato da Francesco D'Agostino. «È impossibile - aggiunge - ignorare la visione libertaria (e non liberale, come viene spesso arbitrariamente presentata) di chi ha sempre militato nel Partito Radicale». «Gli esempi - si legge - potrebbero moltiplicarsi. Da visioni antropologiche 'riduzionistichè (come quella radicale o quella di Veronesi), derivano inevitabilmente - ammonisce D'Agostino - ampie conseguenze sul piano delle scelte politiche, non solo per quel che concerne i temi che oggi vengono definiti 'eticamente sensibili' (dalla procreazione assistita all'eutanasia), ma anche per temi di ancor più ampio rilievo sociale, primi fra tutti quelli del matrimonio, della famiglia e delle adozioni».

Onisem
24-02-2008, 12:59
A quanto pare l'organo più rappresentativo dei medici ha posizioni piuttosto contrastanti e decisamente più moderne rispetto a chi pretende di parlare sempre con la massima autorevolezza ed investitura (o forse erroneamente gliela si da senza verificare a nome di chi parlano veramente?). Ennesima dimostrazione che in sto paese chi ha più voce e potere non è mai la maggioranza.

fabio80
24-02-2008, 13:26
quando sbatteranno fuori la CEI dalla politica non sarà mai troppo tardi

CYRANO
24-02-2008, 14:07
quando sbatteranno fuori la CEI dalla politica non sarà mai troppo tardi

*


cmlamlzmla

lowenz
24-02-2008, 15:07
Faccio una richiesta ESPLICITA a tutti quelli che condanno le proteste come mezzo di diffusione delle proprio idee su questo forum (tipicamente elettori di destra e destra inoltrata): perchè quando a protestare sono le persone che la pensano come vuoi (come sull'aborto, ecc. sia a livello di media che di prassi nei luoghi deputati) non vi fate vivi? :D

Sono proteste, no? Bene dovrebbe andare sedate, no? :D No? Ma dai.....

indelebile
24-02-2008, 15:52
http://www.corriere.it/Media/Foto/2008/02/24/FERRA.jpg

:O non è un fotomontaggio

fabio80
24-02-2008, 15:54
ma non era laico?

naitsirhC
24-02-2008, 19:01
Faccio una richiesta ESPLICITA a tutti quelli che condanno le proteste come mezzo di diffusione delle proprio idee su questo forum (tipicamente elettori di destra e destra inoltrata): perchè quando a protestare sono le persone che la pensano come vuoi (come sull'aborto, ecc. sia a livello di media che di prassi nei luoghi deputati) non vi fate vivi? :D

Sono proteste, no? Bene dovrebbe andare sedate, no? :D No? Ma dai.....

:wtf:

Potresti approfondire? (cit.)

indelebile
24-02-2008, 19:52
altra immagine

prima sembrava in contemplazione ..ma qua ha la bava? :mbe:

http://bp3.blogger.com/_vuzO_ww5xIc/R8GD3K7Q_AI/AAAAAAAAJoM/WzMZUkjGjKg/s400/ferrara3.jpg

CYRANO
24-02-2008, 20:04
mi ricorda palpatine col giovane anakin...

:O


Cnkankznka

lowenz
24-02-2008, 20:53
:wtf:

Potresti approfondire? (cit.)
Sul forum c'è chi dice che chi protesta (in questo particolare caso i medici cattolici che insistono per l'obiezione e che obiettando NON forniscono un servizio) ha sempre torto e non ha un cazzo da fare.
Perchè costoro non si fanno vivi? :D

_TeRmInEt_
24-02-2008, 21:03
mi ricorda palpatine col giovane anakin...

:O


Cnkankznka

Mi hai fatto ridere per mezz'ora :sofico:

ahahaha

Ziosilvio
25-02-2008, 11:49
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_24/avvenire_medici_194_veronesi_4b7cb6fc-e2c3-11dc-a3c3-0003ba99c667.shtml):
(versione estesa di un documento già postato)

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AMEDEO BIANCO (ORDINI DEI MEDICI) :«PROPONGO INCONTRO CON MEDICI CATTOLICI»
Avvenire: «Testo dei medici è un falso»
Il quotidiano dei cattolici: «Il documento diffuso non è quello approvato dai 103 presidenti degli Ordini»


ROMA - Un documento «choc» che però non è quello votato dal consiglio dei 103 presidenti degli Ordini provinciali dei medici: è l'accusa lanciata dal quotidiano dei vescovi "Avvenire" contro la nota diffusa sabato - in nome dell'associazione dei camici bianchi - su aborto, pillola del giorno dopo, diagnosi pre-impianto nella fecondazione assistita e assistenza ai neonati estremamente prematuri. Si tratta «di un fantomatico documento», afferma il giornale cattolico: il consiglio nazionale della Fnomceo - spiega Avvenire - aveva in realtà approvato una riflessione in nove cartelle sul ruolo dei medici nella società. «Strane manovre - si legge nell'occhiello dell'articolo -: l'assemblea approva una relazione sulle politiche sanitarie in vista delle prossime elezioni. Invece alle agenzie di stampa ne viene inviata una su pillola abortiva e assistenza neo-natale».

CONTRO VERONESI- "Avvenire"attacca anche la candidatura dell'oncologo Umberto Veronesi nelle liste del Pd, come pure la presenza di radicali (il cui comitato nazionale ha dato nel frattempo il via libera all'unanimità alla mozione generale che prevede di dare "immediata attuazione" all'accordo elettorale e politico con il Partito democratico). «È impossibile ignorare quale sia l'antropologia di Umberto Veronesi», si legge in un editoriale firmato da Francesco D'Agostino. «È impossibile - aggiunge - ignorare la visione libertaria (e non liberale, come viene spesso arbitrariamente presentata) di chi ha sempre militato nel Partito Radicale».

PANTI (ORDINE MEDICI DI FIRENZE): «ACCUSA FALSO IDEA OFFENSIVA» - «L'accusa di falso la respingo come idea offensiva e balzana. Non scherziamo su queste cose». Lo ha affermato il presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, Antonio Panti, interpellato sulla presa di posizione del quotidiano «Avvenire». «Faccio parte del comitato ristretto che ha redatto il documento. Un gruppo dove ci sono anche esponenti di varie filosofie», ha riferito Panti. Il dibattito è stato intenso nel comitato ristretto e il documento scaturito «è stato distribuito in cartella già venerdì mattina e illustrato, insieme ad altri documenti presenti in cartella, ai presidenti degli ordini. Non è stato cambiato nessun testo. È stato approvato tal quale». «Non è un testo fatto all'ultimo momento ed è stato presentato a una riunione ufficiale, non clandestina, ci sono i verbali», ha detto ancora Panti.

BIANCO(ORDINI MEDICI) PROPORRÒ INCONTRO CON MEDICI CATTOLICI - Cerca invece di trovare una mediazione il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) Amedeo Bianco, che propone due giorni di confronto su Scienza e coscienza insieme ai medici cattolici. «Proporrò ai medici cattolici due giorni di lavoro insieme, il primo giorno - ha riferito Bianco - per affrontare la scienza, il secondo giorno la coscienza». Bianco ha parlato di «offerta di dialogo». Il presidente degli Ordini dei Medici ha annunciato inoltre che scriverà al movimento Scienza&Vita e ai medici cattolici «per trovare le ragioni per dialogare insieme».

LIVIA TURCO: «DOCUMENTO DEI MEDICI E' UN MONITO» - Per il ministro della Salute, Livia Turco, «il documento siglato dai medici sia un monito, non soltanto per ciò che vi è contenuto, ma anche per la fonte da cui proviene». «È un documento molto importante - ha aggiunto la Turco - un documento senza precedenti, di grandissimo rilievo. Sono rimasta molto colpita. Se i medici, a partire dalla loro scienza e coscienza, dalla loro autonomia, in modo unitario all'interno del loro ordine professionale, hanno sentito il bisogno di dire cose così chiare sulla legge 194, sul modo di sostenere la maternità, sulla tutela della vita a partire dall'attenzione ai parti molto pre-termine, addirittura sulla Ru486, vuol dire che anche loro hanno avvertito un pericolo e hanno sentito il dovere di rassicurare il clima mettendoci la voce dell'esperienza clinica e del sapere medico».

MANTOVANO (AN): «MANIPOLAZIONE DA ORDINE MEDICI»- «Da parte dell'Ordine dei medici c'è una manipolazione contro la salute delle donne». Così il senatore Alfredo Mantovano (An), commenta il documento della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) a difesa dell'aborto. «Il quotidiano "Avvenire" - ha osservato Mantovano - ha avanzato dubbi sull'attribuibilità a tutti i medici del documento pro pillola abortiva. Il presidente dell'ordine di Firenze, Antonio Panti, prova a smentire, ma invece conferma: il documento è stato sottoposto ai presidenti degli ordini delle varie province italiane, all'interno di una cartella che ne conteneva altri ed è il frutto di una discussione avvenuta in un comitato ristretto di cui egli faceva parte». Dunque, sottolinea, «dandogli credito, emerge che il confronto, se c'è stato, è avvenuto fra pochi intimi (un comitato ristretto); che non è stato seguito da una discussione altrettanto ampia con i presidenti degli ordini provinciali; che ancor di meno possa essere riferito a tutti i medici italiani». «Non è la prima volta - ricorda il senatore - che l'arbitrio di pochi viene spacciato per volontà generale. Che ciò avvenga in una compagna elettorale che ha al centro il tema del diritto alla vita qualifica la strumentalità dell' intervento dell'ordine dei medici. Che ciò sia preso a pretesto dal ministro della Salute per accelerare l'autorizzazione della Ru 486 - conclude - è il segno che per qualche voto in più, da strappare alla sinistra radicale, esponenti di un Pd rinforzato da radicali e sono capaci di giocare sulla salute delle donne».

FINOCCHIARO: «SMETTERE DI FARNE TEMA POLITICO» - La presa di posizione del quotidiano dei vescovi suscita una serie di reazioni. Per Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato e candidata alla presidenza della Regione Sicilia, «è davvero strano che ci sia chi contesta la presa di posizione della Federazione degli Ordini dei medici sulla 194. Sarebbe ora di smettere di fare di questo argomento un tema di polemica politica».

SGOBIO (PDCI): «NON RIPORTARE INDIETRO IL TEMPO» - Pino Sgobio, capogruppo del PdCI alla camera dei Deputati, dice «no a chi vuole riportare indietro le lancette del tempo e no alla continua ingerenza della Chiesa su questo argomento. Le critiche dei fondamentalisti italiani al documento della Federazione dell'ordine dei medici mirano a mettere in discussione la 194, che è una legge che tutela la libertà e la dignità della donna».

VOLONTE' (UDC): «RU486 FRUTTO DI INTERESSI LOBBISTICI» - Secondo il presidente dei deputati dell'Udc, Luca Volontè, invece, «la pillola Ru486 è una kill-pill, ha ucciso 16 donne e quindi la sua introduzione in Italia è frutto di esclusivi interessi lobbistici non di oggettive ragioni curative. Il falso documento dell'ordine dei medici conferma le preoccupazioni sulla campagna ideologica ed economica che muove una certa 'medicina'».


24 febbraio 2008

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Sp4rr0W
25-02-2008, 17:07
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_24/avvenire_medici_194_veronesi_4b7cb6fc-e2c3-11dc-a3c3-0003ba99c667.shtml):
(versione estesa di un documento già postato)

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AMEDEO BIANCO (ORDINI DEI MEDICI) :«PROPONGO INCONTRO CON MEDICI CATTOLICI»
Avvenire: «Testo dei medici è un falso»
Il quotidiano dei cattolici: «Il documento diffuso non è quello approvato dai 103 presidenti degli Ordini»


ROMA - Un documento «choc» che però non è quello votato dal consiglio dei 103 presidenti degli Ordini provinciali dei medici: è l'accusa lanciata dal quotidiano dei vescovi "Avvenire" contro la nota diffusa sabato - in nome dell'associazione dei camici bianchi - su aborto, pillola del giorno dopo, diagnosi pre-impianto nella fecondazione assistita e assistenza ai neonati estremamente prematuri. Si tratta «di un fantomatico documento», afferma il giornale cattolico: il consiglio nazionale della Fnomceo - spiega Avvenire - aveva in realtà approvato una riflessione in nove cartelle sul ruolo dei medici nella società. «Strane manovre - si legge nell'occhiello dell'articolo -: l'assemblea approva una relazione sulle politiche sanitarie in vista delle prossime elezioni. Invece alle agenzie di stampa ne viene inviata una su pillola abortiva e assistenza neo-natale».

CONTRO VERONESI- "Avvenire"attacca anche la candidatura dell'oncologo Umberto Veronesi nelle liste del Pd, come pure la presenza di radicali (il cui comitato nazionale ha dato nel frattempo il via libera all'unanimità alla mozione generale che prevede di dare "immediata attuazione" all'accordo elettorale e politico con il Partito democratico). «È impossibile ignorare quale sia l'antropologia di Umberto Veronesi», si legge in un editoriale firmato da Francesco D'Agostino. «È impossibile - aggiunge - ignorare la visione libertaria (e non liberale, come viene spesso arbitrariamente presentata) di chi ha sempre militato nel Partito Radicale».

PANTI (ORDINE MEDICI DI FIRENZE): «ACCUSA FALSO IDEA OFFENSIVA» -

Al Vaticano stanno diventando veramente sempre più assurdi...

CYRANO
25-02-2008, 17:23
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_24/avvenire_medici_194_veronesi_4b7cb6fc-e2c3-11dc-a3c3-0003ba99c667.shtml):
«Non è la prima volta - ricorda il senatore - che l'arbitrio di pochi viene spacciato per volontà generale.

beh questo i cattolici dovrebbero saperlo bene...



Cmlamz,.a

Onisem
25-02-2008, 17:49
http://www.corriere.it/Media/Foto/2008/02/24/FERRA.jpg
http://bp3.blogger.com/_vuzO_ww5xIc/R8GD3K7Q_AI/AAAAAAAAJoM/WzMZUkjGjKg/s400/ferrara3.jpg

:Puke: :Puke: :Puke:

Ziosilvio
25-02-2008, 17:55
Al Vaticano stanno diventando veramente sempre più assurdi...
Casomai, alla CEI.
(È Avvenire, mica l'Osservatore romano.)
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_24/avvenire_medici_194_veronesi_4b7cb6fc-e2c3-11dc-a3c3-0003ba99c667.shtml):
«Non è la prima volta - ricorda il senatore - che l'arbitrio di pochi viene spacciato per volontà generale.
beh questo i cattolici dovrebbero saperlo bene...
E secondo te perché l'avrei evidenziato? :Perfido:



:D

ania
06-03-2008, 10:25
+

ania
06-03-2008, 12:11
http://www.repubblica.it/supplementi/salute/2008/03/06/noievoi/003cod5703.html
Per i medici c'è un Codice da rispettare
di Guglielmo Pepe

Quello che è avvenuto dopo la presa di posizione della Federazione nazionale degli ordini dei medici a difesa della legge 194, dimostra che in Italia c'è un brutto clima di intolleranza, di polemica astiosa, di voluta e forzata contrapposizione tra cattolici e laici.
Le dure accuse mosse alla Fnomceo sono andate ben oltre la normale dialettica tra punti di vista diversi.
Lo confermano i fatti avvenuti. Il 22 e 23 febbraio si è riunito il Consiglio nazionale della Fnomceo, che ha approvato un documento generale e ha discusso alcuni "report" su determinate materie di competenza medico-sanitaria, al fine di ribadire dei punti fermi per i camici bianchi.
Tra questi documenti, uno si riferiva ad "aborto, pillola del giorno dopo, procreazione assistita, rianimazione dei neonati con bassa età gestazionale".
Ebbene proprio su tali argomenti si è scatenato un attacco, destabilizzante, verso i medici, con la chiara intenzione di seminare confusione anche nell'opinione pubblica.
Eppure la Fnomceo non ha fatto altro che ricordare le norme del Codice deontologico che regolano i comportamenti della categoria sui temi "sensibili".
Per esempio sulla pillola del giorno dopo, che non è abortiva, è stato ribadito che "non può incontrare surrettizie limitazioni che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata ed un probabile ricorso all'aborto".
La Fnomceo sottolinea il diritto del medico alla clausola di coscienza (prevista dall'articolo 22 del Codice), e al tempo stesso il dovere di "fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento". Insomma, si legge nel documento, l'obiezione di coscienza "non fa venire meno l'obbligo anche deontologico dei medici ad operarsi al fine di tutelare l'accesso alla prestazione nei tempi appropriati".
Questo "capitolo" è un richiamo netto, chiaro verso tutti i camici bianchi che rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo.
Si è molto detto e scritto sul sostegno del documento alla legge sull'aborto, la 194, "...incrementando l'educazione alla procreazione responsabile, il supporto economico e sociale alla maternità, soprattutto in quelle aree dove il ricorso all'interruzione di gravidanza resta alta".
E ancora, sull'uso del farmaco RU486 associato alle prostaglandine, si richiamava nuovamente la 194 e in particolare l'articolo 15 dove viene raccomandato "...l'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità della donna e meno rischiose per l'interruzione di gravidanza".
Come è appunto la RU486.
I medici hanno anche ricordato che in caso di neonati prematuri "...il medico, quando sussistano possibilità di vita autonoma del feto, deve adottare tutte le misure idonee a salvaguardarne la vita, ispirando il proprio comportamento caso per caso...evitando ogni forma di accanimento terapeutico".
La sostanza delle parole della Federazione è comunque una: i medici hanno un Codice al quale attenersi.
Dovrebbero forse star zitti sui problemi che riguardano la loro attività quotidiana?
Ma andiamo: il documento è un atto doveroso, che tratta con molto equilibrio questioni delicate. Inoltre va lodata la sensibilità verso le coppie e le donne, spesso lasciate sole "in drammatiche circostanze e tormentati cammini".
Ha ragione Miriam Mafai a scrivere (su "la Repubblica") che le italiane hanno ora un alleato in più, la Fnomceo.
Ma purtroppo le parole e le buone intenzioni, sono anche destinate a scontrarsi con la realtà quotidiana.
Basta leggere la nostra inchiesta sui consultori: ne risulta un quadro deprimente.
Per le donne, in particolare.
E alla luce di quel che sta avvenendo in Italia, l'8 marzo non sembra davvero una data da poter festeggiare.

ania
07-03-2008, 00:16
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/scienza_e_tecnologia/contraccettivi/contraccettivi/contraccettivi.html

Lavande alla Coca e sesso lampo
i contraccettivi delle adolescenti
Vademecum anti bufale della Società italiana di ginecologia e ostetricia per smascherare tutte le false credenze del 30% delle giovanissime
Dure a morire anche molte false credenze sulla pillola anticoncezionale
L'esperto: "L'unico modo per fare l'amore sereni è informarsi per tempo"

LISBONA - Adolescenti convinte di poter rimanere incinta con un bacio e metodi contraccettivi a base di lavande alla Coca Cola, rapporti lampo di meno di un minuto oppure in piedi o in acqua. Almeno il 30 per cento dei ragazzi crede nella validità dei metodi concezionali fai-da-te e moltissimi pensano che sia impossibile rimanere incinta la prima volta che si fa l'amore o se non si raggiunge l'orgasmo. Tutti luoghi comuni presenti nei blog per giovanissime, bufale antiche che ritornano nel web.

"Sesso senza sorprese - tutto quello che (non) devi sapere per non rimanere incinta" è una guida che si propone di smontare uno alla volta i più diffusi consigli sulla contraccezione "alternativa", un'idea del progetto Scegli Tu, il programma per una contraccezione consapevole della Società italiana di ginecologia e ostetricia. Il vademecum, che rientra nell'ambito dello "Yasminelle study", sarà diffuso nelle università, ai concerti e nelle discoteche, per educare divertendo anche chi è totalmente a digiuno in una materia in cui i giovani italiani sono particolarmente ignoranti, ma che rappresenta un problema anche per gli altri paesi del vecchio continente.

Dal congresso europeo di Ginecologia e Ostetricia in corso fino a sabato a Lisbona arriva infatti il richiamo degli esperti a non abbassare la guardia in tema di sicurezza contraccettiva. "Una guida di questo genere può far sorridere - commenta Giorgio Vittori, Presidente della Sigo - ma è sufficiente un'analisi sommaria di quanto i ragazzi ci chiedono e si raccontano per capire che il livello di informazione è ancora davvero molto scarso. Vanno per la maggiore rimedi del tutto privi di fondamento scientifico e antichi pregiudizi duri a morire nei confronti del più sicuro anticoncezionale: la pillola. Con questo primo opuscolo ci auguriamo di riuscire a chiarire una volta per tutte che l'unico modo per fare l'amore sereni è informarsi per tempo, per non farsi cogliere impreparati". L'8 marzo, giorno della Festa della Donna, la guida "antibufale" sarà distribuita in anteprima nelle piazze di Ancona, Bologna, Milano, Roma, Firenze, Cagliari, Torino, Palermo, Bari e Napoli.

Al congresso europeo ampio spazio è riservato al tema della contraccezione e, in particolare, a come migliorare la consapevolezza e ridurre ulteriormente il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza. Tutti concordano: la priorità è migliorare l'informazione.

In Italia, secondo le ultime stime, solo lo 0,3% delle under 19 possiede una buona educazione sessuale. Solo una su 4 raggiunge un livello sufficiente. Anche per questo nel nostro Paese l'utilizzo di mezzi contraccettivi fatica a decollare: "Fortunatamente il trend sta iniziando ad invertirsi - commenta il professor Gianbenedetto Melis, direttore della clinica di ostetricia e ginecologia di Cagliari - In Italia l'uso degli estroprogestinici è in aumento, ma il nostro Paese rimane ancora il fanalino di coda dell'Europa: attualmente solo il 17 per cento delle donne li utilizza. I motivi di questa riluttanza sono senza dubbio culturali e scontano preconcetti e luoghi comuni ancora molto diffusi".

In particolare, intorno alla pillola continuano ad esserci tutta una serie di convinzioni errate: fra le più dure a morire la necessità di sospendere temporaneamente l'assunzione, il fatto che aumenti la crescita di peli, che faccia perdere i capelli, che sia opportuno un periodo di "disintossicazione" prima di avere figli, che faccia diminuire la libido. Ma senza dubbio, il timore più frequente è quello di ingrassare. "E' questo il motivo principale per cui tante donne rifiutano di utilizzare questo contraccettivo, esponendosi al rischio di gravidanze indesiderate - continua Melis - Oggi invece, grazie alle ridotte dosi di estrogeni e all'uso di progestinici di nuova generazione, il rischio di aumentare di peso si è considerevolmente ridotto. In particolare si sono dimostrati efficaci i progestinici di quarta generazione, come il drospirenone, contenuto nella pillola Yasminelle".

Un altro pregiudizio molto diffuso, soprattutto fra i più giovani, è l'impossibilità di utilizzare contemporaneamente pillola e preservativo. La "doppia barriera" è invece il metodo che si consiglia di preferenza alle giovanissime. La pillola è infatti il metodo più sicuro per evitare una gravidanza ed è una scelta autonoma della donna, che in questo modo non delega al partner la responsabilità della contraccezione. Il preservativo è invece attualmente l'unico strumento che protegge dal rischio di malattie sessualmente trasmissibili, come l'Aids, l'epatite, ma anche patologie molto diffuse come herpes genitale, candidosi o clamidia.

(6 marzo 2008)

Red_Star
07-03-2008, 01:07
Sarebbe interessante confrontare i dati con altri paesi europei, per separe se è un problema che riguarda solo ed esclusivamente i nostri adolescenti o meno.