gigio2005
03-02-2008, 19:24
Iervolino contestata per l’ex Manifattura Tabacchi. Gli universitari: spazi tolti a noi. La replica: fate solo comizi
SALVO SAPIO La contestazione per il sindaco Iervolino è arrivata nella maniera più inattesa. Nel corso della inaugurazione dell’anno accademico della Parthenope l’intervento successivo a quello del rettore Gennaro Ferrara è affidato al presidente del consiglio degli studenti Alberto Corona. Il giovane senatore accademico prende la parola e attacca: «Mussi è stato più un ministro attento a una demagogia di sinistra che un reale conoscitore del funzionamento degli atenei». In prima fila il sindaco scuote il capo ma lo studente prosegue: «La nostra forse è la prima generazione che ha ricevuto in consegna una società peggiore di quella che ereditarono i nostri padri. È possibile che in 15 anni di amministrazione locale del centrosinistra, sempre attenta a creare slogan sul valore della formazione e dell’accesso ai saperi, la Campania abbia uno dei sistemi di welfare studentesco peggiori d’Italia? Come facciamo noi studenti a pensare che qualcosa stia cambiando se appena un mese fa festeggiavamo l’acquisto da parte del nostro ateneo di uno stabile destinato alla costruzione di residenze universitarie e in questi giorni di emergenza circola la notizia che lo stesso stabile possa essere utilizzato per lo stoccaggio di rifiuti?». Chiaro il riferimento all’ex area Fintecna, l’ex Manifattura tabacchi destinata a sito per i rifiuti. Ma, a questo punto, il sindaco stoppa il discorso ed esclama: «Non si fanno qui i comizi». Lo studente non si lascia intimorire e incalza: «Siamo stanchi di sopportare gli effetti dell’incapacità di governare dei nostri politici». Frase che colpisce ancora di più la Iervolino che fa chiari gesti di diniego nei confronti del rettore Ferrara seduto di fronte a lei. «Così non si fa» ripete più volte il sindaco. A fine cerimonia è lo stesso rettore che la avvicina per dirsi dispiaciuto dell’accaduto. Ma il sindaco non risparmia nessuno: «Questi ragazzi vengono aizzati. A me è venuta in mente una cosa - spiega il primo cittadino - Qualche giorno ho letto su un giornale una lettera di Tina Anselmi, personalità al di sopra di ogni sospetto. La Anselmi ha scritto una cosa molto bella: aizzare i giovani contro le istituzioni era il progetto di Licio Gelli. Il progetto di Gelli e della P2 in una università non me l’aspettavo». E a chi gli chiede dei rifiuti il sindaco dà una risposta altrettanto dura: «Chi può dare risposte sui rifiuti si chiama Gianni De Gennaro. Io mi chiamo Rosa Iervolino e faccio il sindaco di Napoli». Toni molto sereni, invece, per l’incontro con il cardinale: «Sono oltre trent’anni che il cardinale ed io ci conosciamo. Sono anni che abbiamo un’interlocuzione vivace ma affettuosissima». E, seduti accanto, Sepe e la Iervolino hanno lungamente discusso con il sindaco che ha spiegato che lei stessa avrebbe voluto prendere parte alla veglia in Duomo. Sullo sfondo l’inaugurazione di una nuova sede della Parthenope al Centro direzionale ed ospiti come il premio Nobel Rita Levi Montalcini, il direttore generale della Rai, Claudio Cappon. Prolusione del professor Raffaele Santamaria con in platea il procuratore generale di Napoli, Vincenzo Galgano, il procuratore Giovandomenico Lepore e il presidente della Corte di Appello, Raffaele Numeroso. Dal rettore Ferrara, quindi, la puntualizzazione sul fatto che «l’apertura della nuova sede conclude una vicenda iniziata nel lontano 1986 caratterizzata da ingiustificati ritardi».
http://www.ilmattino.it/mattino/page_view.php?pbk=1&Date=20080203&Edition=NAZIONALE&Section=NAZIONALE&Number=39&vis=G
che risposta vogliamo dare alla nostra cara sindachessa?
SALVO SAPIO La contestazione per il sindaco Iervolino è arrivata nella maniera più inattesa. Nel corso della inaugurazione dell’anno accademico della Parthenope l’intervento successivo a quello del rettore Gennaro Ferrara è affidato al presidente del consiglio degli studenti Alberto Corona. Il giovane senatore accademico prende la parola e attacca: «Mussi è stato più un ministro attento a una demagogia di sinistra che un reale conoscitore del funzionamento degli atenei». In prima fila il sindaco scuote il capo ma lo studente prosegue: «La nostra forse è la prima generazione che ha ricevuto in consegna una società peggiore di quella che ereditarono i nostri padri. È possibile che in 15 anni di amministrazione locale del centrosinistra, sempre attenta a creare slogan sul valore della formazione e dell’accesso ai saperi, la Campania abbia uno dei sistemi di welfare studentesco peggiori d’Italia? Come facciamo noi studenti a pensare che qualcosa stia cambiando se appena un mese fa festeggiavamo l’acquisto da parte del nostro ateneo di uno stabile destinato alla costruzione di residenze universitarie e in questi giorni di emergenza circola la notizia che lo stesso stabile possa essere utilizzato per lo stoccaggio di rifiuti?». Chiaro il riferimento all’ex area Fintecna, l’ex Manifattura tabacchi destinata a sito per i rifiuti. Ma, a questo punto, il sindaco stoppa il discorso ed esclama: «Non si fanno qui i comizi». Lo studente non si lascia intimorire e incalza: «Siamo stanchi di sopportare gli effetti dell’incapacità di governare dei nostri politici». Frase che colpisce ancora di più la Iervolino che fa chiari gesti di diniego nei confronti del rettore Ferrara seduto di fronte a lei. «Così non si fa» ripete più volte il sindaco. A fine cerimonia è lo stesso rettore che la avvicina per dirsi dispiaciuto dell’accaduto. Ma il sindaco non risparmia nessuno: «Questi ragazzi vengono aizzati. A me è venuta in mente una cosa - spiega il primo cittadino - Qualche giorno ho letto su un giornale una lettera di Tina Anselmi, personalità al di sopra di ogni sospetto. La Anselmi ha scritto una cosa molto bella: aizzare i giovani contro le istituzioni era il progetto di Licio Gelli. Il progetto di Gelli e della P2 in una università non me l’aspettavo». E a chi gli chiede dei rifiuti il sindaco dà una risposta altrettanto dura: «Chi può dare risposte sui rifiuti si chiama Gianni De Gennaro. Io mi chiamo Rosa Iervolino e faccio il sindaco di Napoli». Toni molto sereni, invece, per l’incontro con il cardinale: «Sono oltre trent’anni che il cardinale ed io ci conosciamo. Sono anni che abbiamo un’interlocuzione vivace ma affettuosissima». E, seduti accanto, Sepe e la Iervolino hanno lungamente discusso con il sindaco che ha spiegato che lei stessa avrebbe voluto prendere parte alla veglia in Duomo. Sullo sfondo l’inaugurazione di una nuova sede della Parthenope al Centro direzionale ed ospiti come il premio Nobel Rita Levi Montalcini, il direttore generale della Rai, Claudio Cappon. Prolusione del professor Raffaele Santamaria con in platea il procuratore generale di Napoli, Vincenzo Galgano, il procuratore Giovandomenico Lepore e il presidente della Corte di Appello, Raffaele Numeroso. Dal rettore Ferrara, quindi, la puntualizzazione sul fatto che «l’apertura della nuova sede conclude una vicenda iniziata nel lontano 1986 caratterizzata da ingiustificati ritardi».
http://www.ilmattino.it/mattino/page_view.php?pbk=1&Date=20080203&Edition=NAZIONALE&Section=NAZIONALE&Number=39&vis=G
che risposta vogliamo dare alla nostra cara sindachessa?