View Full Version : Almunia: "Avanti sulla linea Padoa-Schioppa"
Ramingo^^
31-01-2008, 08:18
Il commissario Ue Almunia: "Politiche lodevoli da portare avanti"
"Fare la riforma pensionistica e liberare risorse per la crescita"
Conti pubblici, l'auspicio di Bruxelles
"Avanti sulla linea Padoa-Schioppa"
La Commissione avverte: "Obiettivi più ambiziosi o a rischio il 2008"
BRUXELLES - Le definisce "politiche lodevoli da portare avanti". Arriva dal commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia una sorta di riconoscimento per le politiche economiche del governo Prodi e un invito a continuare nel solco tracciato. Un governo che, continua Almunia, "ha avuto grandissimo successo nel ridurre il deficit, controllare la spesa pubblica e affrontare il debito".
Il commissario, presentando la valutazione del programma di stabilità italiano, annunciato che "l'Italia, una volta che saranno notificati ad aprile i dati sul deficit del 2007 e una volta che avremo le previsioni del 2008 a maggio, con altissima probabilità vedrà abrogata la procedura per deficit eccessivo, aperta nei suoi confronti nel 2005".
Dalla Commissione Ue, però, arriva un secco monito al nostro Paese. Nel rapporto sul programma di stabilità 2007-2011 si legge come "i progressi verso il suo obiettivo di medio termine del pareggio di bilancio debbano essere più ambiziosi", devono essere "raffrorzati per il 2008, sulla base dei positivi risultati del 2007". Sottolineando, infine, come "nel 2008 il bilancio strutturale rischi di deteriorarsi sostanzialmente", visto che "l'andamento dell'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine appare inadeguato".
L'Italia, dunque, continua la Commissione Ue, pur riportando il suo deficit "ben al di sotto del 3% nel 2007", resta tra i Paesi "a medio rischio sul fronte della sostenibilità di lungo periodo delle proprie finanze".
E' cauto, Almunia, quando parla della situazione politica italiana. Cerca di non sconfinare su temi che non lo riguardano ma lancia però un invito a chi guiderà il nuovo governo: "Attuare pianamente la riforma pensionistica e liberare risorse per stimolare la crescita economica". Perché, continua il commissario, "le autorità italiane sanno abbastanza bene che cosa devono fare per accelerare il percorso di consolidamento del bilancio verso l'obiettivo di medio termine entro i tempi previsti".
(30 gennaio 2008)
E ora???? :cry:
Marco83_an
31-01-2008, 08:43
ma no ???? vuoi vedere che Prodi ha fatto qualcosa di giusto ? che magari pagare le famigerate + tasse che il nano sventola come oltraggio al povero cittadino , sono servite a qualcosa ?.
Vabè , sicuramente Almunia sarà un centrosocialista-comunista-piddino-mangiabambini !! :D
:.Blizzard.:
31-01-2008, 08:49
Se solo avessimo avuto la possibilità di arrivare a 5 anni di governo, anche contro il volere di tutti ... :/
Dimenticavo, ovviamente passerà tutto merito del prossimo governo :asd:
e intanto l'italia schioppa sempre di +... :confused: :rolleyes:
Se per quello l'unione europea aveva a suo tempo approvato anche quello che aveva fatto tremonti.
Un altro esempio di una cosa approvata dall' europa era la riforma delle pensioni, poi annullata dal centrosinistra.
Io sono dell'idea che di destra, di sinistra o del centro ................ sempre il quel posto ce lo mettono a noi cittadini :mc:
E' brutto da dire ma se si ha la fortuna di avere qualcuno in politica, tra portaborse, segretari, sottosegretari, consulenti etcc.................. tutta la famiglia viene sistemata :D :D :D
Pucceddu
31-01-2008, 09:14
Se per quello l'unione europea aveva a suo tempo approvato anche quello che aveva fatto tremonti.
APPROVATO, o APPREZZATO? :rolleyes:
DonaldDuck
31-01-2008, 09:26
Padoa Schioppa alza la cornetta:« Ciao Almù, come va? In questo frangente politico avrei bisogno di un favore urgente, potresti dire qualcosa di buono?».
E Almunia:« Cooome no, per te questo ed altro».
scorpionkkk
31-01-2008, 09:28
Padoa Schioppa alza la cornetta:« Ciao Almù, come va? In questo frangente politico avrei bisogno di un favore urgente, potresti dire qualcosa di buono?».
E Almunia:« Cooome no, per te questo ed altro».
uno scenario verosimile..
Padoa Schioppa alza la cornetta:« Ciao Almù, come va? In questo frangente politico avrei bisogno di un favore urgente, potresti dire qualcosa di buono?».
E Almunia:« Cooome no, per te questo ed altro».
gomblotto!!!
gomblotto della BCE, di Almunia, di Trichet, di Standard&P, del sole24, dell'Istat, dell'eurostat, goblotto!!!
Pucceddu
31-01-2008, 09:36
Padoa Schioppa alza la cornetta:« Ciao Almù, come va? In questo frangente politico avrei bisogno di un favore urgente, potresti dire qualcosa di buono?».
E Almunia:« Cooome no, per te questo ed altro».
uno scenario verosimile..
No, ma siete seri?
VOI che avete sempre ritenuto un certo bonifico di una certa persona come cosa POCO plausibile per un certo tipo di corruzione?
:asd:
EarendilSI
31-01-2008, 09:54
Stime sbagliate sulla Riforma delle Pensioni voluta dal CSX
Costerà molto più del previsto la riforma delle pensioni approvata in via definitiva poco prima di Natale dalla maggioranza di centrosinistra. Secondo il piano finanziario preparato a corredo della legge, per abbattere lo scalone previdenziale dell’ex ministro Roberto Maroni (innalzamento repentino del requisito per l’accesso alla pensione di anzianità da 57 a 60 anni a partire dal 2008) lo Stato avrebbe dovuto sborsare 7,4 miliardi di euro in più nel decennio in corso. Ma dalle previsioni ufficiali di spesa elaborate dai tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze risulta che quelle stime iniziali erano sbagliate per difetto e che probabilmente le uscite saranno molto più elevate.
Cresceranno infatti di circa 7 miliardi di euro già nel 2009, poi di altri 9 miliardi nel 2010 e di ulteriori 8 miliardi nell’anno successivo. Con la riforma Maroni, invece, la spesa sarebbe addirittura diminuita.
L’anno prossimo gli esborsi per le pensioni saliranno a quasi 231 miliardi dai 224 miliardi del 2008, con un incremento di 3,1 punti percentuali; nel 2010 supereranno i 239 miliardi (più 3,6) e nel 2011 schizzeranno oltre 247 miliardi (più 3,4).
Si tratta di variazioni così consistenti che rischia di essere terremotato il delicatissimo equilibrio del sistema previdenziale conquistato a fatica con oltre un decennio di correzioni avviate con la riforma di Lamberto Dini del 1995.
Le previsioni sulla ripresa della corsa per le uscite previdenziali sono contenute in un documento elaborato dal ministero dell’Economia nell’ambito del monitoraggio della spesa per prestazioni sociali. Il testo è stato preparato in vista della presentazione delle stime che l’Istat renderà pubbliche alla fine di febbraio.
In base a queste previsioni si profila la possibilità che non sia scongiurata la tanto temuta impennata di spesa per le pensioni prevista tra il 2025 e il 2040, con un picco di uscite statali pari al 15,8 per cento del prodotto interno lordo. E che proprio in seguito alla riforma approvata dal governo di Romano Prodi quello sfondamento possa avvenire in anticipo, risultando oltretutto più acuto del previsto. Se un evento del genere si verificasse davvero, i contraccolpi sulla finanza pubblica sarebbero molto gravi, perché sarebbe messo seriamente a repentaglio il piano di rientro del debito (ora superiore al 104 per cento del pil) concordato dall’Italia con l’Unione Europea.
Il mancato rispetto degli impegni assunti accrescerebbe le perplessità nei confronti del nostro Paese sia dei partner Ue sia delle organizzazioni economiche internazionali come il Fondo monetario che in più occasioni hanno invitato l’Italia a contenere la spesa pubblica, a cominciare da quella previdenziale.
La conseguenza potrebbe essere un peggioramento della valutazione del debito pubblico italiano da parte delle maggiori agenzie di rating e comporterebbe un aggravio del costo dello stesso debito che già oggi pesa sulle casse statali per circa 70 miliardi di euro all’anno.
Le preoccupanti previsioni del ministero dell’Economia, inoltre, potrebbero avere conseguenze immediate dal punto di vista della politica interna.
[...]
Il metodo degli scalini e delle quote introdotto con la riforma previdenziale approvata alcune settimane fa consente di andare in pensione di anzianità sommando gli anni di contributi versati (almeno 35) con un’età minima che per i lavoratori dipendenti è di 59 anni nel 2009 (quota 95) e sale fino a 61 nel 2013 (quota 97).
Con questo sistema probabilmente lo Stato dovrà erogare molte più pensioni di anzianità rispetto a quelle che avrebbe riconosciuto se fosse stato conservato lo scalone Maroni approvato nel luglio 2004: 345 mila pensioni in più in 10 anni, secondo le previsioni della relazione tecnica che accompagna il testo approvato dalla maggioranza; almeno mezzo milione, invece, in base alla valutazione di centri di studi non governativi come l’associazione Giovane Italia, il cui comitato scientifico è presieduto dall’esperto di previdenza Giuliano Cazzola.
In pratica il 2008 sarà l’ultimo anno in cui la spesa per le pensioni seguirà una dinamica contenuta, ma non a causa del nuovo testo votato dal centrosinistra, piuttosto per effetto soprattutto della riforma Dini che faticosamente stava andando a regime dopo un lungo periodo di transizione. Nell’anno in corso lo Stato spenderà 1 miliardo e mezzo di euro in meno per la previdenza rispetto ai 12 mesi precedenti, per una serie di motivi, alcuni di natura contabile e altri più sostanziali. Tra i motivi di sostanza spicca il meccanismo delle cosiddette finestre di uscita per il pensionamento di vecchiaia che assicurano risparmi dal punto di vista della cassa.
Inoltre sul contenimento delle spese previdenziali nel 2008 influirà il sistema di conteggio dell’inflazione. La stima della variazione dei prezzi è molto importante dal punto di vista previdenziale perché influenza la previsione degli stanziamenti statali complessivi e perché in un secondo tempo si riflette anche sull’entità degli assegni percepiti dai circa 23 milioni di pensionati. In un primo momento era stato fissato un tasso di inflazione per il 2007 dell’1,7 per cento, ma all’inizio dell’anno quel dato è stato ritoccato e ridotto di 1 decimale di punto proprio nel momento in cui molti centri studi economici attestavano, invece, una ripresa inflazionistica e indicavano intorno al 2 per cento la valutazione corretta del fenomeno. Grazie a questa minuscola variazione lo Stato riuscirà a risparmiare circa 200 milioni di euro.
http://gallery.panorama.it/albums/userpics/10028/normal_graf_pensioni280108.jpg
Continuiamo certo sulla strada del governo del csx... :muro: :rolleyes:
DonaldDuck
31-01-2008, 10:05
gomblotto!!!
gomblotto della BCE, di Almunia, di Standard&P, del sole24, dell'Istat, goblotto!!!
Un intervento più costruttivo e meno presa per i fondelli no, vero? Ritieni che aver tappato il debito pubblico con il gettito fiscale sia strategia da lodare a medio/lungo termine? Hai letto bene cosa ha detto Almunia?
PAREGGIO DI BILANCIO - «Le autorità italiane sanno molto bene ciò che devono fare per rafforzare il cammino verso l'obbiettivo del pareggio di bilancio nei tempi previsti e per ridurre adeguatamente l'elevato livello del debito pubblico»: ha aggiunto Almunia, che ha invitato le autorità del nostro paese «ad attuare pienamente la riforma pensionistica e a liberare risorse per stimolare la crescita economica».
L'Italia, si legge nel testo, «è un paese a medio rischio per la sostenibilità delle finanze pubbliche». Tuttavia, «la spesa per le pensioni in percentuale sul Pil rimane tra le più alte dell'Ue e le proiezioni si basano sull'assunto che le riforme adottate di recente siano pienamente attuate, in particolare che la revisione dei coefficienti di trasformazione dal 2010 come previsto, e senza allontanarsi dal principio contributivo alla base della riforma del sistema pensionistico».
Il rilancio economico si realizza con tasse e pezze o con riforme ed investimenti? Ad esempio peccato che i provvedimenti della precedente finanziaria siano stati attuati solo per un terzo
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2007/12/finanziaria-manovra-palo.shtml?uuid=7811bb1a-b38c-11dc-8249-00000e25108c&DocRulesView=Libero
Ma quanto è rosea la situazione, c'è da fare i salti di gioia :D.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/mdg230108commento.shtml?uuid=62d0aa50-c993-11dc-8450-00000e251029&DocRulesView=Libero
Azienda Italia, rischio crescita zero nel 2008
di Michele De Gaspari
Le previsioni per quest'anno sulla dinamica del Pil sono state tutte significativamente ridotte (all'1% e anche meno). Ma tra l'incombente recessione Usa e una prolungata crisi dei mercati finanziari la nostra economia potrebbe non crescere affatto.
Dopo l'estate, la produzione industriale italiana ha messo in evidenza un netto arretramento: l'indice destagionalizzato è diminuito per tre mesi consecutivi (da settembre a novembre) e il modesto rimbalzo stimato a dicembre non impedisce una brusca flessione dell'attività manifatturiera nel quarto trimestre sia nei dati congiunturali, così come in quelli tendenziali annui. Nella media del 2007 l'andamento della produzione è, dunque, tornato in crescita zero, a fronte della buona espansione (+2,6%) messa a segno l'anno precedente, con il picco ciclico toccato proprio a fine 2006, quando aveva temporaneamente recuperato il livello di sei anni prima. Nei mesi successivi del 2007 si è registrata una fase di assestamento, che si è via via trasformata in una nuova stagnazione, non lasciando intravedere nel breve termine una possibile inversione di tendenza. La frenata dell'industria in Italia è stata, ancora una volta, più sensibile rispetto agli altri paesi dell'area euro, dove la battuta d'arresto ha interessato sia la Germania che la Francia e la Spagna. Con il dato di novembre, in particolare, la produzione si è riportata ai minimi degli ultimi due anni, mentre il dettaglio dei settori offre un quadro di complessiva stazionarietà.
Come effetto della nuova debolezza della produzione industriale, anche il Pil sta segnando il passo tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008, con una crescita congiunturale ormai stimata intorno allo zero. La media dello scorso anno, innanzitutto, si sarebbe attestata all'1,7-1,8%, se corretta o meno per i giorni lavorativi (tre in più rispetto al 2006). Nelle previsioni d'autunno la stima era superiore di due decimali, persi con i negativi risultati del quarto trimestre, chiaramente influenzati dal caro petrolio e dal supereuro, oltre che dalla stretta nel settore del credito. Ma le conseguenze più rilevanti si avranno nel 2008, in cui la crescita del Pil è prevista in forte rallentamento, dall'1,3-1,5% in autunno all'attuale 1% o anche meno (0,6-0,8%), se dovesse farsi sentire in Europa l'incombente recessione dell'economia americana, con un sensibile calo della domanda mondiale. A pesare sulla produzione e sul Pil ci sono sia i rincari del petrolio e delle materie prime, sia la minore competitività della nostra industria legata all'apprezzamento dell'euro, in cui le imprese italiane appaiono svantaggiate rispetto a quelle degli altri paesi dell'eurozona, a causa di fattori strutturali, quali il ristagno della produttività e i maggiori costi unitari conseguenti.
Insieme agli elementi di debolezza sul versante dell'offerta, occorre inoltre tenere conto che la situazione e le prospettive della domanda sono non meno problematiche. Guardando ai prossimi mesi, il recente andamento degli indicatori di fiducia di imprese e famiglie mostra un profilo cedente destinato a protrarsi nel corso dell'anno, aumentando così i rischi di una sostanziale stagnazione nella dinamica del Pil. I consumi privati continueranno prevedibilmente a languire, a causa della modesta crescita del reddito reale disponibile, aggravata dal rialzo dell'inflazione che sottrae potere d'acquisto alla famiglie, già ridotto dall'elevata pressione fiscale. A questo si aggiunge il rincaro del petrolio e dei prodotti energetici, con i suoi negativi effetti sulla capacità di spesa dei consumatori; la sopravvalutazione del cambio dell'euro sul dollaro e le monete collegate limita, a sua volta, le esportazioni in un contesto di crescenti difficoltà per il commercio mondiale. La dinamica dei consumi si sta indebolendo, del resto, in tutte le principali economie dell'eurozona e contribuirà alla generale frenata del Pil nel corso del 2008. Il rallentamento interesserà, poi, gli investimenti delle imprese, a cominciare dal settore delle costruzioni, su cui pesano l'esaurimento della ripresa ciclica e la stretta creditizia.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Speciali/osservatorio_economia_italiana/produzione_industriale/tendenza_produzione.shtml?uuid=9b24286c-7561-11d8-81c6-000e25108c01&DocRulesView=Libero
Le previsioni Isae sulla produzione industriale
(dicembre 2007-febbraio 2008)
Le più recenti aspettative degli imprenditori italiani - rilevate dall'Isae, fra il 2 e il 21 gennaio, presso il consueto campione di 4mila imprese industriali - sull’evoluzione a breve termine della domanda (ordini) e dell'attività produttiva confermano, al netto della componente stagionale, il quadro di peggioramento nelle prospettive congiunturali in atto a partire dalla fine dell'estate, sia pure tra segnali non univoci, dopo l'andamento nel complesso altalenante (ma con tendenza al declino) dei primi due terzi del 2007. Mostrano, in particolare, un calo le attese sull'andamento della produzione e, nello stesso tempo, una nuova tendenza riflessiva quelle sull'evoluzione a breve termine degli ordini e della domanda; rimane pressoché stabile la fiducia degli operatori, che si conferma tuttavia sui valori più bassi dall'inizio del 2006, dopo una sequenza di ininterrotti rialzi fino a metà dello scorso anno, dai minimi toccati nel secondo trimestre 2005. E' sempre orientato al pessimismo, riguardo alle tendenze a breve dell'economia italiana, il clima di opinione degli operatori sullo scenario interno. Persistono, poi, gli effetti di freno sulla domanda estera, a causa dei vincoli all'attività di esportazione, dell'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro e dei dubbi sulle prospettive di tenuta della ripresa internazionale, in un contesto sempre condizionato dal caro petrolio e dalle crescenti pressioni competitive (a cominciare dai maggiori paesi Ue e dalla Cina). A livello territoriale, la fiducia è stabile nelle regioni del Nord-Ovest, migliora leggermente nel Centro, mentre peggiora nel Nord-Est e nel Mezzogiorno.
Il saldo (destagionalizzato) delle risposte, per quanto concerne la tendenza degli ordini e della produzione a 3-4 mesi, si è attestato in gennaio, rispettivamente, a +12 e +10 (+13 e +11 a dicembre). Le imprese interpellate si dichiarano pessimiste sull'andamento della produzione, mentre consolida il segno negativo, dopo la risalita del secondo trimestre e la flessione nel terzo, il saldo dei giudizi sul portafoglio ordini, in un contesto di valutazioni che avevano visto, nella seconda metà del 2006, i saldi delle risposte diventare positivi per la prima volta dal dicembre 2000. Esse mostrano, inoltre, un orientamento volto al pessimismo sulla situazione economica generale del paese, date le persistenti difficoltà del quadro politico interno. Ciò sembra anticipare un ritorno della fase di prolungato ristagno che ha caratterizzato il recente ciclo congiunturale, in cui ha stentato ad avviarsi un processo di ripresa, sia pure a ritmi moderati. Le aspettative sull'evoluzione della congiuntura internazionale hanno contribuito a migliorare la posizione competitiva delle aziende italiane, con la conferma della fase di ripresa nel corso della seconda metà del 2007, ma le previsioni sulla domanda estera sono via via apparse in deterioramento; crescono, poi, le incertezze sui prossimi mesi, effetto del rallentamento ciclico in atto, insieme ai vincoli all'attività di esportazione, legati alle difficoltà di finanziamento oltre che ai fattori di prezzo e costo (cambio forte).
La tendenza sia della domanda che della produzione è indicata in aumento da appena un quinto delle imprese intervistate; e tale quota, che si conferma in ribasso sulle precedenti medie trimestrali, sembra annullare il progresso rispetto ai livelli minimi toccati nel corso del 2005. Consolidano il saldo negativo a gennaio, in linea con il trimestre precedente, i giudizi sull'evoluzione del portafoglio ordini, mettendo in evidenza un calo, al netto della stagionalità, più pronunciato sul mercato estero rispetto alla relativa tenuta di quello interno. La tendenza della produzione, in particolare, è negativamente orientata nei comparti dei beni di investimento, rimane pressoché stazionaria in quelli intermedi, mentre migliora nei beni di consumo. Un andamento sostanzialmente analogo a quello della produzione caratterizza le attese sugli ordini negli stessi comparti. Indicazioni meno favorevoli, anche se con segnali intermittenti fra i settori, arrivano dai mercati internazionali; per la domanda estera le previsioni segnalano una tendenza all'indebolimento, si stabilizzano le tensioni sui prezzi di vendita, influenzati dai persistenti forti rialzi nelle quotazioni del petrolio e di molte materie prime industriali, peraltro contenuti dal rafforzamento del cambio.
DonaldDuck
31-01-2008, 10:12
No, ma siete seri?
Non solo, anche preoccupato.
VOI che avete sempre ritenuto un certo bonifico di una certa persona come cosa POCO plausibile per un certo tipo di corruzione?
:asd:
No, più che altro mi sono scocciato l'anima di subire stè propagande.
Un intervento più costruttivo e meno presa per i fondelli no, vero? Ritieni che aver tappato il debito pubblico con il gettito fiscale sia strategia da lodare a medio/lungo termine?
cioè non ho parole.. commentati da solo in base a quello che hai scritto sopra:
Padoa Schioppa alza la cornetta:« Ciao Almù, come va? In questo frangente politico avrei bisogno di un favore urgente, potresti dire qualcosa di buono?».
E Almunia:« Cooome no, per te questo ed altro».
c'è poco da commentare vero? "intervento costruttivo" e di alto spessore politico economico..
detto questo, andiamo avanti
Ritieni che aver tappato il debito pubblico con il gettito fiscale sia strategia da lodare a medio/lungo termine?
siccome più volte ho ripetuto come la penso insieme ad altri, ti riporto alcuni link interessanti:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20759312&postcount=625
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20764877&postcount=643
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20647154&postcount=150
in questi link si riportano e si commentano i DATI dell'ultimo anno e mezzo quindi cose verificabili del recente passato.. quelli che posti tu sono previsioni del futuro che probabilmente si verificheranno anzi quasi sicuramente, ma di cui bisognerebbe discuterne le cause..
ma siccome il topic ha preso la piega sui dati del passato mi sembra doveroso dire le cose come stanno e non fare gli spot elettorali..
infine ti metto anche quest'altro link dove si fa un bel riassuntino del sole24 di come ha lasciato l'economia il governo di cdx e di come è ora:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/01/governo-bilancio-conti-fisco.shtml?uuid=cace4818-cb1b-11dc-a2df-00000e251029&DocRulesView=Libero
(interessanti i primi righi leggili attentamente)
Riforma Castelli (ordinamento giudiziario) 20 Luglio 2005
Legge elettorale Dicembre 2005
Riforma processo civile 14 marzo 2005
Istituzione del poliziotto di quartiere Dicembre 2002
Riforma della protezione civile 7 settembre 2001
Legge Bossi-Fini 30 luglio 2002
Legge Biagi 14 febbraio 2003
Legge Conflitto di interessi n°215 del 2004
Legge Riforma delle pensioni 28 LUGLIO 2004
Legge Obiettivo per le grandi opere 21 dicembre 2001
Riforma del diritto societario 17 gennaio 2003
Riforma del diritto fallimentare 09 Gennaio 2006
Riforma del risparmio e della Banca d'Italia 28 dicembre 2005
Legge Marzano 2003
Legge Gasparri 3 maggio 2004
Riforma degli incentivi e fondo unico per il Mezzogiorno 1 Febbraio 2006
Riforma dell'impresa sociale 13 giugno 2005
Abolizione della leva obbligatoria 23 agosto 2004
Riforma Moratti 28 marzo 2003
Riforma della docenza universitaria 25 ottobre 2005
Ma in un anno e mezzo sto governo che doveva fare? Rivoluzionare l'Italia?
Riforma Castelli (ordinamento giudiziario) 20 Luglio 2005
Legge elettorale Dicembre 2005
Riforma processo civile 14 marzo 2005
Istituzione del poliziotto di quartiere Dicembre 2002
Riforma della protezione civile 7 settembre 2001
Legge Bossi-Fini 30 luglio 2002
Legge Biagi 14 febbraio 2003
Legge Conflitto di interessi n°215 del 2004
Legge Riforma delle pensioni 28 LUGLIO 2004
Legge Obiettivo per le grandi opere 21 dicembre 2001
Riforma del diritto societario 17 gennaio 2003
Riforma del diritto fallimentare 09 Gennaio 2006
Riforma del risparmio e della Banca d'Italia 28 dicembre 2005
Legge Marzano 2003
Legge Gasparri 3 maggio 2004
Riforma degli incentivi e fondo unico per il Mezzogiorno 1 Febbraio 2006
Riforma dell'impresa sociale 13 giugno 2005
Abolizione della leva obbligatoria 23 agosto 2004
Riforma Moratti 28 marzo 2003
Riforma della docenza universitaria 25 ottobre 2005
Ma in un anno e mezzo sto governo che doveva fare? Rivoluzionare l'Italia?
però le fondamentali e necessarie leggi ad personam che hanno funzionato perfettamente nella recente sentenza SME sono state immediate e rapidissime.. ma questo è OT e poi mi direbbero che sono fazioso e che ho il "pallino"..:rolleyes:
cioè non ho parole.. commentati da solo in base a quello che hai scritto sopra:
c'è poco da commentare vero? "intervento costruttivo" e di alto spessore politico economico..
detto questo, andiamo avanti
siccome più volte ho ripetuto come la penso insieme ad altri, ti riporto alcuni link interessanti:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20759312&postcount=625
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20764877&postcount=643
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20647154&postcount=150
in questi link si riportano e si commentano i DATI dell'ultimo anno e mezzo quindi cose verificabili del recente passato.. quelli che posti tu sono previsioni del futuro che probabilmente si verificheranno anzi quasi sicuramente, ma di cui bisognerebbe discuterne le cause..
ma siccome il topic ha preso la piega sui dati del passato mi sembra doveroso dire le cose come stanno e non fare gli spot elettorali..
infine ti metto anche quest'altro link dove si fa un bel riassuntino del sole24 di come ha lasciato l'economia il governo di cdx e di come è ora:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/01/governo-bilancio-conti-fisco.shtml?uuid=cace4818-cb1b-11dc-a2df-00000e251029&DocRulesView=Libero
(interessanti i primi righi leggili attentamente)
Perchè quando c'era il governo Berlusconi e l'economia andava male, non c'era il bisogno di discuterne le cause, ma si dava per scontato che fosse colpa sua? :)
nomeutente
31-01-2008, 11:31
però le fondamentali e necessarie leggi ad personam che hanno funzionato perfettamente nella recente sentenza SME sono state immediate e rapidissime.. ma questo è OT e poi mi direbbero che sono fazioso e che ho il "pallino"..:rolleyes:
In effetti sei ot.
DonaldDuck
31-01-2008, 11:34
cioè non ho parole.. commentati da solo in base a quello che hai scritto sopra:
Ripeto: cerca di portare rispetto.
c'è poco da commentare vero? "intervento costruttivo" e di alto spessore politico economico..
Se l'ho capito io che non sono un economista...c'è davvero poco da commentare. Tu sei un economista? Ripeto: porta rispetto.
siccome più volte ho ripetuto come la penso insieme ad altri, ti riporto alcuni link interessanti:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20759312&postcount=625
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20764877&postcount=643
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20647154&postcount=150
in questi link si riportano e si commentano i DATI dell'ultimo anno e mezzo quindi cose verificabili del recente passato.. quelli che posti tu sono previsioni del futuro che probabilmente si verificheranno anzi quasi sicuramente, ma di cui bisognerebbe discuterne le cause..
ma siccome il topic ha preso la piega sui dati del passato mi sembra doveroso dire le cose come stanno e non fare gli spot elettorali..
Appunto, evitiamo la propaganda. Dici che "forse" si verificheranno? Iniziamo ad accampare giustificazioni? Non era prevedibile questo risultato ottenuto con una politica "tappabuchi chechiunquesarebbestatobravoapraticare"?
infine ti metto anche quest'altro link dove si fa un bel riassuntino del sole24 di come ha lasciato l'economia il governo di cdx e di come è ora:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/01/governo-bilancio-conti-fisco.shtml?uuid=cace4818-cb1b-11dc-a2df-00000e251029&DocRulesView=Libero
(interessanti i primi righi leggili attentamente)
però le fondamentali e necessarie leggi ad personam che hanno funzionato perfettamente nella recente sentenza SME sono state immediate e rapidissime.. ma questo è OT e poi mi direbbero che sono fazioso e che ho il "pallino"..:rolleyes:
Credo ti sia risposto da solo.
A mio modestissimo parere la politica economica del governo Prodi è stata l'unica cosa buona fatta dal governo ormai caduto.
Ripeto: cerca di portare rispetto.
Se l'ho capito io che non sono un economista...c'è davvero poco da commentare. Tu sei un economista? Ripeto: porta rispetto.
ho sempre rispettato tutti e non me lo devi ricordare certo tu.. ho risposto al tuo commento di non essere costruttivo e di prendere per i fondelli, quando è visibile a tutti che prima di me tu hai fatto ben peggio.. giusto?
ps. ma perchè ti inquieti sempre così e la metti sul personale? bah..
Credo ti sia risposto da solo.
ho riportato degli interventi e un articolo del sole24.. e vabbè so fazioso..
EarendilSI
31-01-2008, 11:45
Ma in un anno e mezzo sto governo che doveva fare? Rivoluzionare l'Italia?
Nessuno chiedeva a questo governo di rivoluzionare l'Italia, anche perché visto cosa ha fatto (leggiti il post che ho su riportato la cui fonte è lo stesso Ministero) e come voleva rivoluzionare l'Italia aumentando tasse, bloccando l'economia e nessuna riforma strutturale è meglio che abbia fatto poco o niente... :rolleyes:
DonaldDuck
31-01-2008, 11:46
Voglio vedere come si riuscirà a far fronte...Vabbè, Padoa Schioppa farà un'altra telefonata e tornerà tutto a posto.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/mdg230108commento.shtml?uuid=62d0aa50-c993-11dc-8450-00000e251029&DocRulesView=Libero
Azienda Italia, rischio crescita zero nel 2008
di Michele De Gaspari
Le previsioni per quest'anno sulla dinamica del Pil sono state tutte significativamente ridotte (all'1% e anche meno). Ma tra l'incombente recessione Usa e una prolungata crisi dei mercati finanziari la nostra economia potrebbe non crescere affatto.
Dopo l'estate, la produzione industriale italiana ha messo in evidenza un netto arretramento: l'indice destagionalizzato è diminuito per tre mesi consecutivi (da settembre a novembre) e il modesto rimbalzo stimato a dicembre non impedisce una brusca flessione dell'attività manifatturiera nel quarto trimestre sia nei dati congiunturali, così come in quelli tendenziali annui. Nella media del 2007 l'andamento della produzione è, dunque, tornato in crescita zero, a fronte della buona espansione (+2,6%) messa a segno l'anno precedente, con il picco ciclico toccato proprio a fine 2006, quando aveva temporaneamente recuperato il livello di sei anni prima. Nei mesi successivi del 2007 si è registrata una fase di assestamento, che si è via via trasformata in una nuova stagnazione, non lasciando intravedere nel breve termine una possibile inversione di tendenza. La frenata dell'industria in Italia è stata, ancora una volta, più sensibile rispetto agli altri paesi dell'area euro, dove la battuta d'arresto ha interessato sia la Germania che la Francia e la Spagna. Con il dato di novembre, in particolare, la produzione si è riportata ai minimi degli ultimi due anni, mentre il dettaglio dei settori offre un quadro di complessiva stazionarietà.
Come effetto della nuova debolezza della produzione industriale, anche il Pil sta segnando il passo tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008, con una crescita congiunturale ormai stimata intorno allo zero. La media dello scorso anno, innanzitutto, si sarebbe attestata all'1,7-1,8%, se corretta o meno per i giorni lavorativi (tre in più rispetto al 2006). Nelle previsioni d'autunno la stima era superiore di due decimali, persi con i negativi risultati del quarto trimestre, chiaramente influenzati dal caro petrolio e dal supereuro, oltre che dalla stretta nel settore del credito. Ma le conseguenze più rilevanti si avranno nel 2008, in cui la crescita del Pil è prevista in forte rallentamento, dall'1,3-1,5% in autunno all'attuale 1% o anche meno (0,6-0,8%), se dovesse farsi sentire in Europa l'incombente recessione dell'economia americana, con un sensibile calo della domanda mondiale. A pesare sulla produzione e sul Pil ci sono sia i rincari del petrolio e delle materie prime, sia la minore competitività della nostra industria legata all'apprezzamento dell'euro, in cui le imprese italiane appaiono svantaggiate rispetto a quelle degli altri paesi dell'eurozona, a causa di fattori strutturali, quali il ristagno della produttività e i maggiori costi unitari conseguenti.
Insieme agli elementi di debolezza sul versante dell'offerta, occorre inoltre tenere conto che la situazione e le prospettive della domanda sono non meno problematiche. Guardando ai prossimi mesi, il recente andamento degli indicatori di fiducia di imprese e famiglie mostra un profilo cedente destinato a protrarsi nel corso dell'anno, aumentando così i rischi di una sostanziale stagnazione nella dinamica del Pil. I consumi privati continueranno prevedibilmente a languire, a causa della modesta crescita del reddito reale disponibile, aggravata dal rialzo dell'inflazione che sottrae potere d'acquisto alla famiglie, già ridotto dall'elevata pressione fiscale. A questo si aggiunge il rincaro del petrolio e dei prodotti energetici, con i suoi negativi effetti sulla capacità di spesa dei consumatori; la sopravvalutazione del cambio dell'euro sul dollaro e le monete collegate limita, a sua volta, le esportazioni in un contesto di crescenti difficoltà per il commercio mondiale. La dinamica dei consumi si sta indebolendo, del resto, in tutte le principali economie dell'eurozona e contribuirà alla generale frenata del Pil nel corso del 2008. Il rallentamento interesserà, poi, gli investimenti delle imprese, a cominciare dal settore delle costruzioni, su cui pesano l'esaurimento della ripresa ciclica e la stretta creditizia.
DonaldDuck
31-01-2008, 11:50
ho sempre rispettato tutti e non me lo devi ricordare certo tu.. ho risposto al tuo commento di non essere costruttivo e di prendere per i fondelli, quando è visibile a tutti che prima di me tu hai fatto ben peggio.. giusto?
ps. ma perchè ti inquieti sempre così e la metti sul personale? bah..
Mi inquieto non appena mi si manca di rispetto e si ha il coraggio di rivoltare la frittata. Come altre volte è accaduto.
ho riportato degli interventi e un articolo del sole24.. e vabbè so fazioso..
No, sei andato off topic ed hai irriso l'interlocutore. Oltre che aver insozzato la discussione con una polemica CHE POTEVA ESSERE EVITATA.
Pucceddu
31-01-2008, 11:57
Voglio vedere come si riuscirà a far fronte...Vabbè, Padoa Schioppa farà un'altra telefonata e tornerà tutto a posto.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/mdg230108commento.shtml?uuid=62d0aa50-c993-11dc-8450-00000e251029&DocRulesView=Libero
Perche' prendersela con padoa schioppa per una cosa che non gestira' lui?
Il 2008 e' l'anno delle elezioni, no?
Gli anni 2006-7 sono stati un successo dal punto di vista di ripresa dei problemi lasciati in eredita', ora perche' porsi problemi all'inizio di un anno che verra' gestito da altri?
Metto 10E sul tavolo e accetto scommesse: il cdx aumentera' le tasse con gli introiti della sx finora riottenuti, e si fara' pubblicita', facendo sprofondare dinuovo l'italia nello stato in cui era.
Brrr...
DonaldDuck
31-01-2008, 12:03
Perche' prendersela con padoa schioppa per una cosa che non gestira' lui?
Il 2008 e' l'anno delle elezioni, no?
Gli anni 2006-7 sono stati un successo dal punto di vista di ripresa dei problemi lasciati in eredita', ora perche' porsi problemi all'inizio di un anno che verra' gestito da altri?
Metto 10E sul tavolo e accetto scommesse: il cdx aumentera' le tasse con gli introiti della sx finora riottenuti, e si fara' pubblicita', facendo sprofondare dinuovo l'italia nello stato in cui era.
Brrr...
Perchè fa tanto campagna elettorale su un successo fittizio :D.
Se solo avessimo avuto la possibilità di arrivare a 5 anni di governo, anche contro il volere di tutti ... :/
Dimenticavo, ovviamente passerà tutto merito del prossimo governo :asd:
ed è per questo che bisogna salvare sia questo thread sia upparlo per la durata del prossimo governo...5 anni di up ahime :(
Nessuno chiedeva a questo governo di rivoluzionare l'Italia, anche perché visto cosa ha fatto (leggiti il post che ho su riportato la cui fonte è lo stesso Ministero) e come voleva rivoluzionare l'Italia aumentando tasse, bloccando l'economia e nessuna riforma strutturale è meglio che abbia fatto poco o niente... :rolleyes:
Nessuno chiedeva niente a questo governo. Già, intanto dal giorno successivo all'elezione fino a pochi giorni fa è stato un continuo susseguirsi di accuse. Neanche avevano iniziato a lavorare e già piovevano accuse di essere incapaci, di rovinare l'operato del centro destra (rovinare poi? sarebbe stato possibile?) e che l'Italia sarebbe andata a picco.
Prima non si chiedeva niente al governo, poi si dice che non hanno fatto niente.
La prima è chiaramente una cosa falsa, la seconda in parte altrettanto per due ovvi motivi:
1) In un anno e mezzo, come è stato dimostrato sopra, il centro destra aveva fatto solo una minima parte di tutte le riforme che hanno poi fatto durante tutta la loro legislatura. Il centro sinistra cosa avrebbe dovuto fare?
2) Andare avanti sotto una pioggia di critiche dal primo giorno di legislatura, critiche continue, asfisianti, ritengo non sia per niente facile. Se non sbaglio, qualcuno del centrodestra uno dei primi giorni disse "faremo di tutto per far cadere questo governo" (o una cosa del genere). Giustamente, ottimo modo di porsi, maturo e utile allo sviluppo del paese.
Detto questo, l'Europa ha più volte lodato lo sviluppo economico dell'Italia durante questo governo Prodi, sottolineando lo stato in cui gravavano le casse italiane prima e durante il governo Prodi.
Ma, ovvio, l'Europa si è fatta influenzare dall'Italia e dal ministro corrotto Padoa Schioppa. L'Europa, che considera l'Italia il fanalino di coda e in alcuni momenti si è parlato anche di una possibile espulsione, si fa influenzare dall'Italia. Giustamente, l'Italia che non conta praticamente niente può tranquillamente alterare i dati dell'Unione Europea come meglio vuole.
Certo, pressione economica asfisiante, tasse in più per tutti...che schifo.
Se non ci sono i soldi perché qualcuno se li è mangiati, da qualche parte bisognerà pure riprenderli.
Certo, diminuire lo stipendo dei politici. Vero (nessuna delle due legislature ha fatto niente del genere, tranne qualche minimo abbassamento in questa legislatura - non dico inutile ma poco ci manca).
- Far pagare chi non paga le tasse. Vero (non mi sembra che la passata legislatura abbia fatto niente a riguardo)
- Aumentare le tasse ai cittadini. Purtroppo (e dico purtroppo, perché ci sono anche io a pagare le tasse) è vero anche questo.
Che facciamo? Ormai siamo in questa situazione perché qualcuno s'è mangiato dei soldi. Che facciamo? rimaniamo a darci le colpe a vicenda oppure ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di sistemare la falla? Falla che va sì sistemata NON SOLO alzando le tasse ai cittadini, ma purtroppo c'è anche quello.
Il problema di tutti noi italiani è che vogliamo tutto e subito. Vogliamo risolvere il problema, ma allo stesso tempo vogliamo pagare meno tasse, però lo vogliamo immediatamente.
nomeutente
31-01-2008, 12:17
No, sei andato off topic ed hai irriso l'interlocutore. Oltre che aver insozzato la discussione con una polemica CHE POTEVA ESSERE EVITATA.
Adesso la fate finita entrambi e tornate in topic.
Se uno dei due si sbaglia a fare un intervento appena sopra le righe gli consiglio di editare prima che lo veda io.
- Far pagare chi non paga le tasse. Vero (non mi sembra che la passata legislatura abbia fatto niente a riguardo)
Falso. Ci sono almeno due provvedimenti del precedente governo (potrebbero essercene altri):
- Obbligo di presentazione della fattura del meccanico/carrozziere, per avere il rimborso delle spese dall'assicurazione
- 30% dell'evaso scoperto va al comune/provincia/regione che ha denunciato l'evasore (ci sono comuni che si sono dotati di personale atto proprio a questo)
Falso. Ci sono almeno due provvedimenti del precedente governo (potrebbero essercene altri):
- Obbligo di presentazione della fattura del meccanico/carrozziere, per avere il rimborso delle spese dall'assicurazione
- 30% dell'evaso scoperto va al comune/provincia/regione che ha denunciato l'evasore (ci sono comuni che si sono dotati di personale atto proprio a questo)
Hai ragione, mi sono sbagliato. Mi ero scordato. ;)
Grazie mille per la precisazione, giusta tra l'altro :)
Detto ciò, non cambia di molto il senso del mio messaggio precedente
Tanto adesso torna Tremonti con la sua finanza "creativa"...altro che Padoa Schioppa :(
FiSHBoNE
31-01-2008, 12:32
Nessuno chiedeva niente a questo governo. Già, intanto dal giorno successivo all'elezione fino a pochi giorni fa è stato un continuo susseguirsi di accuse. Neanche avevano iniziato a lavorare e già piovevano accuse di essere incapaci, di rovinare l'operato del centro destra (rovinare poi? sarebbe stato possibile?) e che l'Italia sarebbe andata a picco.
Prima non si chiedeva niente al governo, poi si dice che non hanno fatto niente.
La prima è chiaramente una cosa falsa, la seconda in parte altrettanto per due ovvi motivi:
1) In un anno e mezzo, come è stato dimostrato sopra, il centro destra aveva fatto solo una minima parte di tutte le riforme che hanno poi fatto durante tutta la loro legislatura. Il centro sinistra cosa avrebbe dovuto fare?
2) Andare avanti sotto una pioggia di critiche dal primo giorno di legislatura, critiche continue, asfisianti, ritengo non sia per niente facile. Se non sbaglio, qualcuno del centrodestra uno dei primi giorni disse "faremo di tutto per far cadere questo governo" (o una cosa del genere). Giustamente, ottimo modo di porsi, maturo e utile allo sviluppo del paese.
Detto questo, l'Europa ha più volte lodato lo sviluppo economico dell'Italia durante questo governo Prodi, sottolineando lo stato in cui gravavano le casse italiane prima e durante il governo Prodi.
Ma, ovvio, l'Europa si è fatta influenzare dall'Italia e dal ministro corrotto Padoa Schioppa. L'Europa, che considera l'Italia il fanalino di coda e in alcuni momenti si è parlato anche di una possibile espulsione, si fa influenzare dall'Italia. Giustamente, l'Italia che non conta praticamente niente può tranquillamente alterare i dati dell'Unione Europea come meglio vuole.
Certo, pressione economica asfisiante, tasse in più per tutti...che schifo.
Se non ci sono i soldi perché qualcuno se li è mangiati, da qualche parte bisognerà pure riprenderli.
Certo, diminuire lo stipendo dei politici. Vero (nessuna delle due legislature ha fatto niente del genere, tranne qualche minimo abbassamento in questa legislatura - non dico inutile ma poco ci manca).
- Far pagare chi non paga le tasse. Vero (non mi sembra che la passata legislatura abbia fatto niente a riguardo)
- Aumentare le tasse ai cittadini. Purtroppo (e dico purtroppo, perché ci sono anche io a pagare le tasse) è vero anche questo.
Che facciamo? Ormai siamo in questa situazione perché qualcuno s'è mangiato dei soldi. Che facciamo? rimaniamo a darci le colpe a vicenda oppure ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di sistemare la falla? Falla che va sì sistemata NON SOLO alzando le tasse ai cittadini, ma purtroppo c'è anche quello.
Il problema di tutti noi italiani è che vogliamo tutto e subito. Vogliamo risolvere il problema, ma allo stesso tempo vogliamo pagare meno tasse, però lo vogliamo immediatamente.
quoto.
a parlare con qualcuno sembra che Prodi avrebbe dovuto reperire una bacchetta magica per cercare di correggere la tendenza all'aumento sconsiderato del debito pubblico e la vaporizzazione del disavanzo primario by cdx.... Non dico che abbia fatto tutto al meglio di come si poteva fare, ma di sicuro andava presa in mano la situazione e affrontato il problema senza rimandare oltre: la strategìa è stata quella di un'azione pesante nel primo anno di legislatura per poi effettuare una redistribuzione successivamente. Cosa che ha una logica. Che il mancato aumento degli stipendi, l'aumento del costo della vita, esasperati da una campagna mediatica assillante, abbia messo il pallino nella testa della gente che l'unione sia stata una manica di avvoltoi era prevedibile e può essere anche plausibile, ma in prospettiva e con un pò di lucidità ci va visto sicuramente un tentativo di sanamento delle finanze pubbliche che ANDAVA FATTO. Ormai i frutti di questo operato, costato sacrificio a molte persone (nessuno lo ha mai negato nemmeno nel governo), sono i balìa di una situazione politica alquanto incerta, ma l'idea che questo gruzzoletto possa finire nelle mani di un leader che ha liquefatto il disavanzo primario con la sua ragnatela di consulenze esterne & co e i suoi cantieri aperti rigorosamente a chiodo non mi stuzzica per nulla.
Pucceddu
31-01-2008, 12:38
Falso. Ci sono almeno due provvedimenti del precedente governo (potrebbero essercene altri):
- Obbligo di presentazione della fattura del meccanico/carrozziere, per avere il rimborso delle spese dall'assicurazione
- 30% dell'evaso scoperto va al comune/provincia/regione che ha denunciato l'evasore (ci sono comuni che si sono dotati di personale atto proprio a questo)
Ma guarda che ti sbagli con questa storia dell'assicurazione!
Non c'e' alcun bisogno di presentare fattura, il perito fa la perizia e ti paga.
Con o senza fattura.
Con la fattura ti rimborsano quanto speso, senza ti sganciano i dindi, ma da sempre, che io sappia!
Ma guarda che ti sbagli con questa storia dell'assicurazione!
Non c'e' alcun bisogno di presentare fattura, il perito fa la perizia e ti paga.
Con o senza fattura.
Con la fattura ti rimborsano quanto speso, senza ti sganciano i dindi, ma da sempre, che io sappia!
Ho trovato questo: http://www.bolac.net/diago5.html
La legge c'è, ma secondo questo sito, non è ancora sufficiente.
EDIT: legge 273/2002 ...
Pucceddu
31-01-2008, 14:21
Ho trovato questo: http://www.bolac.net/diago5.html
La legge c'è, ma secondo questo sito, non è ancora sufficiente.
EDIT: legge 273/2002 ...
Il sito dice che e' inutile...
E infatti a me non hanno mai chiesto alcuna fattura, tanto piu' che se io la macchina non la voglio riparare non la riparo, ma comunque il danno me lo devono pagare...
Riguardo la cosa dei comuni:
che strumenti avevano per poter sgamare gli evasori?
Non vorrei fosse solo un altro modo per mettere gente a lavorare.
Il sito dice che e' inutile...
E infatti a me non hanno mai chiesto alcuna fattura, tanto piu' che se io la macchina non la voglio riparare non la riparo, ma comunque il danno me lo devono pagare...
Riguardo la cosa dei comuni:
che strumenti avevano per poter sgamare gli evasori?
Non vorrei fosse solo un altro modo per mettere gente a lavorare.
Non so, penso che facessero controlli incrociati. Un comune di ischia ha assunto a tempo determinato una parente del mio collega solo per questo motivo...
sid_yanar
31-01-2008, 23:23
secondo me sotto l'aspetto economico Prodi si è invece almeno in parte comportato in maniera positiva, da qui l'apprezzamento da parte di Almunia; dove ha invece fallito in toto è nel non avere rispettato nel complesso molte parti del programma per il quale era stato votato. Cosa quindi non da poco. Per il resto trovo invece del tutto ridicoli alcuni commenti espressi in questo thread, dove si suggeriscono telefonate fra almunia e tpds. Basterebbe usare lo stesso metro di giudizio, indignarsi allo stesso modo per telefonate ben provate, documentate ed ascoltabili come quelle tra b ed il buon saccà. Oppure come già suggerito per certi bonifici, anche quelli altrettanto bene documentati. Eppure....
In ogni caso la storia recente dovrebbe pur insegnarci qualcosa: gli anni di berlusconi, tremonti e soci sono stati anni di forte recessione economica ed aumento del rapporto deficit-pil. L'unico che si è arricchito è stato in buona sostanza lui, più (sebbene secondo me in minor parte) le tradizionali fasce della popolazione dedite all'evasione fiscale, incoraggiate dai molti condoni e dal susseguirsi di dichiarazioni eversive sull'argomento. Del resto gli evasori -poracci- sono un bacino elettorale e pure ampio, perchè non tutelarli a dovere?
Per meglio ricordare quanto accaduto conviene postare un articolo risalente alle scorse elezioni e che contiene dati e grafici di Eurostat, Jp Morgan, Goldman Sachs, Confindustria, Prometeia e Morgan Stanley, noti organi di propaganda bolscevica.
Quanto ci è costato Silvio Berlusconi
di Stefano Livadiotti
Il premier dice di aver onorato il Contratto con gli italiani. E di aver fatto miracoli. Ma le fonti e gli indici più autorevoli lo smentiscono. Ecco la fotografia del flop del governo di centro-destra
L'Italia ha fatto un salto enorme..., ha scolpito giovedì 9 febbraio nel salotto televisivo di 'Matrix'. "Abbiamo mantenuto tutte le promesse, ma la gente non se n'è accorta", aveva garantito tutto serio due giorni prima dai microfoni di 'Radio anch'io'. "I giornali tacciono su quel che questo governo ha realizzato", s'era lagnato all'inizio dell'anno in una comparsata a 'Otto e mezzo'.
È il Silvio Berlusconi di sempre. Quello che nella primavera del 2001 s'era presentato festoso alle assise di Parma della Confindustria di Antonio D'Amato, sottolineando la perfetta coincidenza del suo programma di governo con le richieste degli imprenditori. Lo stesso che l'8 maggio sempre del 2001, officiante Bruno Vespa, seduto davanti a una scrivania di ciliegio, aveva letto in diretta tv il 'Contratto con gli italiani', dove si era solennemente impegnato a ridurre tasse e reati, aumentare pensioni e posti di lavoro e far decollare le grandi opere pubbliche.
Sono passati cinque anni. Berlusconi ha continuato ad approfittare di ogni palco e qualunque gazzetta per spargere ottimismo a piene mani. Malcelando la propria irritazione davanti ai moniti del Quirinale come dell'Europa o della Corte dei Conti. Nel frattempo sono caduti 12 dei suoi ministri (il primo fu il titolare del Commercio con l'Estero Renato Ruggiero e Gianni Agnelli parlò di "paese dei fichi d'India"). È stato rispedito al paesello natìo di Alvito l'ex governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, che gli aveva offerto una sponda parlando di miracolo economico a portata di mano. Giulio Tremonti, "il nostro genio", il superministro dell'Economia che nel 2001 si era presentato agli italiani con un 'Documento di programmazione economica e finanziaria' da pieno boom, è tornato al suo posto dopo essere stato licenziato con l'accusa (pubblico ministero Gianfranco Fini) di aver truccato i conti.
Indeciso a tutto, strattonato da una maggioranza variopinta e rissosa, Berlusconi ha tirato a campare. Rinvia oggi e rimanda domani, le sue promesse hanno cominciato a perdere credibilità. "I parametri della competitività del nostro sistema industriale sono i più negativi dal dopoguerra a oggi", ha scandito il 17 dicembre del 2005 il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. E quando, il 19 dicembre gennaio scorso, il premier s'è ripresentato negli studi tv di Vespa, tentando di leggere il solito elenco delle cose fatte, Diego Della Valle è sbottato: "Non abbiamo bisogno di qualcuno che gira con dei foglietti e pensa che gli italiani siano tutti analfabeti".
Lui è preoccupato, se è vero che nei giorni scorsi ha chiamato il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, per chiedergli consiglio sulla strategia elettorale (sentendosi rispondere: "La Casa delle libertà potrebbe anche vincere: servirebbe un grande attentato internazionale di cui lei rimanesse vittima..."). Così, s'è intestardito ancora di più sulla sua strada ("Tutti, nessuno escluso, dicono che le cose vanno bene", ha proclamato di nuovo il 20 febbraio). Anche perché non ha scelta. Il 'Contratto con gli italiani' si concludeva con una clausola: se non fosse riuscito a mantenere almeno quattro promesse su cinque, nel 2006 Berlusconi avrebbe rinunciato a ricandidarsi alla guida del paese. Nella maratona mediatica delle scorse settimane s'è dunque presentato vestendo di volta in volta i panni di Napoleone e Gesù Cristo. Nessuno s'è preso la briga di contestare le sue sparate. Eppure, dargli del Pinocchio non sarebbe stato difficile. Gli indicatori socio-economici elaborati in questi anni dai più autorevoli centri di ricerca nazionali e internazionali dipingono un quadro ben diverso. 'L'espresso' ne ha utilizzati 34 (vedi tabella in basso), ottenuti consultando 23 fonti diverse, per ricavare le fotografie del paese prima e dopo la cura Berlusconi. Il confronto è devastante. Ecco, cifra per cifra, come si è arrivati al declino.
Crescita zero Nel 2001 il prodotto interno lordo italiano viaggiava al passo dell'1,7 per cento. Esattamente al pari dell'Europa a 15. E al di sopra della media del mondo, inchiodato all'1,4 per cento. I numeri del Consensus Forecast (che si basa su dati di istituti come Jp Morgan e Goldman Sachs, Confindustria e Prometeia, Eni e Morgan Stanley) dicono che il 2005 s'è chiuso a quota 0,2 per cento. In pratica, a crescita zero.
La politica fiscale del governo, un mix di tagli a livello nazionale e aumenti di prelievo su base locale, accompagnato da una raffica di condoni, ha avuto un effetto perverso. La somma delle imposte dirette e di quelle indirette è passata dai 359 miliardi del 2001 ai 399 del 2005, con un aumento (dal 49,13 per cento al 51 tondo) dell'incidenza delle seconde, a tutto vantaggio dei redditi più alti. E solo l'incremento dell'evasione, come documentano i dati del centro-studi Nens, ha portato a una riduzione della pressione fiscale (mezzo punto, secondo l'Istat, tra il 2001 e il 2004). Pressione che è invece tornata a crescere sul mondo delle imprese: il 'Tax misery index' calcolato da 'Forbes' era sceso dai 153,9 punti del 2002 a 144 nel 2004. Lo scorso anno è risalito a 146. Sul fronte opposto, nello stesso tempo è decollata la spesa pubblica. Così, l'avanzo primario è praticamente scomparso, crollando dal 3,4 allo 0,6 per cento.
Il deficit pubblico, che era pari al 3,2 per cento nel 2001, è salito a quota 4,3. E il rapporto tra debito pubblico e Pil, che dal 2001 era in costante discesa, è ripartito a razzo: quest'anno arriverà al 108,5 per cento, due punti in più rispetto al 2004. Nel luglio di due anni fa l'agenzia di rating Standard&Poor's ha declassato il nostro debito, portandolo da 'AA' a 'AA-'. Lo scorso 8 febbraio gli uomini di S&P hanno fatto sapere che se i conti non verranno rimessi in carreggiata al più presto, potrebbe arrivare una nuova revisione al ribasso. Sarebbe una mazzata formidabile sulla spesa per gli interessi, il cui tasso medio s'è ridotto di soli 1,2 punti tra il 2001 e il 2004 (tra il 1996 e il 2000 era calato di 3,7 punti).
Promesse da marinaio L'aumento della spesa pubblica che ha mandato in tilt i conti dello Stato non è certo servito a far fronte alle priorità per il rilancio dell'Azienda Italia. I pochi dati aggiornati disponibili sul fronte Ricerca & Sviluppo sono da mettersi le mani nei capelli. Gli investimenti della pubblica amministrazione nel 2001 crescevano del 5,8 per cento. Nel 2005 il loro incremento s'è fermato all'1,6 per cento. Sempre nel 2001 si erano registrati (dati del ministero) 182 interventi per la creazione di nuove aziende high tech, con uno stanziamento pari a 266 milioni di euro. Nel 2005 le iniziative sono precipitate a 31, per un valore di 14 milioni. Su scuola e università, poi, è meglio stendere un velo pietoso. Con buona pace dei proclami del premier sulle 'tre i' (Internet, inglese, impresa), il Censis rileva che la percentuale di italiani in grado di sostenere una conversazione in una lingua diversa da quella di casa s'è ridotta dal 46 per cento del 2001 al 36 del 2005. Dieci punti in meno in cinque anni. E perfino il tormentone sulle infrastrutture s'è rivelato solo un maldestro bluff. Secondo i ricercatori del Cresme, ad aprile scorso era stato ultimato appena lo 0,01 per cento delle grandi opere strategiche indicate nella cosiddetta legge obiettivo del 2002 (dal ponte sullo Stretto di Messina alla Salerno-Reggio Calabria, passando per il Mose di Venezia). Vuol dire che Berlusconi & C. hanno mantenuto molto meno dell'1 per diecimila di quanto avevano promesso. Che si trattasse di parole in libertà, del resto, i primi a saperlo erano proprio gli uomini del governo. Lo dimostrano i dati del rapporto dell'associazione tra i costruttori, secondo i quali gli stanziamenti nel bilancio dello Stato per nuove infrastrutture sono diminuiti dai 22.500 milioni del 2001 ai 18.188 del 2005.
Competitività bye bye In questo quadro, l'Italia ha continuato a perdere terreno nei confronti del resto del mondo. Nella classifica sulla competitività dell'International institute for management development nel 2001 occupava il trentaduesimo posto su 49 paesi. Nel 2005 è finita al cinquantatreesimo (su 60), alle spalle di Brasile, Filippine, Turchia e Colombia. Uno scivolone causato dai pessimi voti ottenuti, in particolare, su due capitoli: la capacità del governo di creare competitività (cinquattottesimo posto) e la sua politica fiscale (sessantesimo e ultimo posto). Il giudizio sull'evoluzione negativa conosciuta dal paese negli ultimi anni è pienamente confermato dalla graduatoria del World economic forum: ventiquattresima su 75 nel 2001, l'Italia è scivolata oggi al quarantasettesimo posto su 117, dietro a Corea, Qatar, Cile e Thailandia.
Tutti i principali indicatori testimoniano la perdita di competitività italiana. La produzione industriale ha fatto registrare una vera e propria débâcle. Se nel 2001 era diminuita dello 0,6 per cento, lo scorso anno ha lasciato sul campo 1,8 punti, record negativo dal 1993. L'export è letteralmente tracollato. La quota sul mercato mondiale dell'Italia, che all'arrivo di Berlusconi stazionava a quota 4 per cento, s'è assottigliata fino al 2,9 per cento. Con il risultato che la bilancia commerciale s'è ribaltata: nel 2001 vantava un attivo di 9.233 milioni; ora è in rosso per 10.368 (peggior risultato dagli anni Ottanta).
Che l'Italia oggi sia considerata un paese dal quale è molto meglio girare alla larga lo dicono con chiarezza anche i dati sugli investimenti esteri diretti: nel 2001 erano arrivati, secondo i tecnici di via Nazionale, a 17.787 milioni di euro; nel 2004 non sono andati oltre i 13.542. Fa meno 23,9 per cento. L'osservatorio sulle acquisizioni di aziende della Kpmg conferma la tendenza: nel primo anno della legislatura gli stranieri avevano messo mano al portafoglio per entrare nel capitale di 111 aziende italiane. Lo scorso anno si sono fermati a 95. E che l'Italia non convenga più lo pensano anche i turisti: nel 2001 erano sbarcati 35 milioni e 767 mila stranieri; nel 2005, secondo le prime stime dell'United Nations World Tourism, sono stati 34 milioni e 429 mila.
Far West Italia Del resto, anche la situazione dell'ordine pubblico, che soprattutto al Sud condiziona pesantamente ogni attività economica, con buona pace di Berlusconi presenta un bilancio drammatico. L'Istat dice che tra il 2001 e il 2004 il totale dei delitti denunciati è passato da 2 milioni 163 mila e 826 a 2 milioni 415 mila e 023. Secondo i calcoli di Luca Ricolfi, che ha elaborato dati dell'Istituto di statistica e del Viminale, nel primo triennio di questo governo il totale dei delitti ha conosciuto un'impennata del 17,5 per cento ('Tempo scaduto', il Mulino).
Il piatto piange Sostiene Berlusconi che il suo governo ha fatto il miracolo di creare un milione di nuovi posti di lavoro. Il premier dimentica di aggiungere che oltre la metà del risultato è dovuto alla regolarizzazione di immigrati già da tempo presenti in Italia. E comunque i dati ufficiali di Eurostat dicono che quella sull'occupazione è un'altra delle battaglie perse dal suo governo: all'inizio della legislatura cresceva del 2 per cento l'anno; nel 2004 solo dello 0,9. E un andamento altrettanto mesto si rileva nel Sud: più 2,3 nel 2001 e meno 0,3 nel 2004 (Nicola Rossi, 'Mediterraneo del Nord', Editori Laterza). Quello che cresce, semmai, è il lavoro irregolare: dal 26 per cento del totale nel 2001 al 27,9 nel 2005, almeno secondo il Censis.
Così, il portafoglio degli italiani è sempre più asciutto. Nel Sud il tasso di diffusione della povertà relativa tra le famiglie è cresciuto, arrivando al 25 per cento tondo nel 2004 (dopo essere diminuito dal 24,3 del 2001 al 21,6 del 2003). Ma il trend investe l'intero paese. Secondo l'ultima indagine sul risparmio di Bnl e Centro Einaudi, la quota di italiani convinti di poter contare su un reddito "più che sufficiente" è diminuita dal 15,8 per cento (2001) al 13,8 (2005). E la percentuale degli italiani che non hanno risparmiato nel corso dell'anno è salita dal 38 per cento del 2002 al 51,4 dello scorso anno. Dove invece c'è stato il boom è nei prestiti bancari alle famiglie: da 251.964 milioni di euro (2001) a 384.867 (2005).
Se le famiglie se la passano male, le aziende peggio. Uno studio targato Euler Hermes, la società del gruppo Allianz che è leader mondiale nell'assicurazione sui crediti, rivela che nel 2001 in Italia i fallimenti erano diminuiti dell'8 per cento. Dopo cinque anni di cura Berlusconi, nel 2005 hanno fatto un balzo in avanti del 6 per cento. Data la situazione, gli indici di fiducia non potevano che scendere in picchiata. Quello delle imprese da 89,3 a 87,5. Quello delle famiglie addirittura da 122,7 a 104,2.
Il declino Con ben dieci new entry, nel 2001 l'Italia era stata la protagonista assoluta della classifica dei miliardari in dollari di 'Forbes'. "Lo stato della loro economia è vibrante", aveva detto nella conferenza stampa di presentazione la responsabile editoriale della ricerca, Luisa Kroll, per spiegare la performance che aveva portato 17 italiani in lista. Cinque anni dopo la nostra rappresentanza s'è ridotta a dieci mega-miliardari (capitanati, guarda un po', proprio da Berlusconi, passato dal ventinovesimo posto con 10,3 miliardi di dollari al al venticinquesimo con 12 miliardi). E s'è assottigliata pure la pattuglia delle aziende italiane che trovano spazio nella classifica Top-500 del 'Financial Times': 15 nel 2001 e 12 lo scorso anno.
Incapace di competere, l'Italia s'è arroccata. L''Index of economic freedom' elaborato ogni anno dal centro-studi ultra-conservatore di Washington Heritage Foundation in collaborazione con il 'Wall Street Journal', e basato su 50 variabili, dice che siamo un paese sempre più ingessato. Nel 2001 eravamo al trentacinquesimo posto nella classifica guidata da Hong Kong. Nel 2005 siamo scesi al quarantaduesimo, a pari merito con Trinidad e Tobago. Surclassati dal Botswana. E tallonati da Madagascar e Mongolia.
Stessa musica se si guarda all'indice di globalizzazione elaborato dalla società di consulenza A.T. Kearney in collaborazione con 'Foreign Policy' e che misura l'integrazione economica, politica e tecnologica in 62 paesi (insieme fanno l'85 per cento della popolazione e il 96 per cento del Pil mondiale). Nel 2001 l'Italia era al tredicesimo posto, un gradino al di sotto degli Stati Uniti. In cinque anni è sprofondata al ventisettesimo, mentre gli Usa scalavano otto posizioni. Un paese chiuso alla globalizzazione, avevano ammonito cinque anni fa gli autori della ricerca, diventa terreno fertile per la corruzione. E infatti, tra l'inizio e la fine di questa legislatura, l'Italia ha visto peggiorare la propria posizione anche nella classifica basata sul 'Transparency international corruption perception index' e redatta dall'Università tedesca di Passau su incarico di Transparency (un'organizzazione non governativa sostenuta dall'Onu). Nel 2001 eravamo ventinovesimi nella graduatoria guidata dalla Finlandia. Cinque anni di berlusconismo dopo, siamo affondati al quarantesimo posto. Superati dalla Malesia.
"I dati che conosco inducono all'ottimismo", ha giurato lui il 20 febbraio. E vai a sapere dove li ha presi.
Tanto adesso torna Tremonti con la sua finanza "creativa"...altro che Padoa Schioppa :(
già... mi mancava... "povca tvoia... povca puttana"
http://it.youtube.com/watch?v=ZYR2x0qPuLs&feature=related
:cry:
secondo me sotto l'aspetto economico Prodi si è invece almeno in parte comportato in maniera positiva, da qui l'apprezzamento da parte di Almunia; dove ha invece fallito in toto è nel non avere rispettato nel complesso molte parti del programma per il quale era stato votato. Cosa quindi non da poco. Per il resto trovo invece del tutto ridicoli alcuni commenti espressi in questo thread....
Ti provo a rispondere io mettendomi nei panni di un berlusconiano:
1. C'era la crisi in tutto il mondo
2. Colpa dell'euro
3. Sono tutti buoni a risollevare un pò l'economia con i soldi degli italiani...
4. Però le famiglie muoiono di fame, invece quando c'era B. potevano comprarsi i SUV a rate
1. Non è vero
2. Ancor meno vero
3. Beh se è per questo è facile anche affossare l'economia con i soldi degli italiani
4. Quando c'era B. si poteva evadere in santa pace, tanto prima o poi arriva un condono..
DonaldDuck
01-02-2008, 05:14
Per il resto trovo invece del tutto ridicoli alcuni commenti espressi in questo thread, dove si suggeriscono telefonate fra almunia e tpds. Basterebbe usare lo stesso metro di giudizio, indignarsi allo stesso modo per telefonate ben provate, documentate ed ascoltabili come quelle tra b ed il buon saccà. Oppure come già suggerito per certi bonifici, anche quelli altrettanto bene documentati. Eppure....
...Eppure non ci sono intercettazioni a suffragare quelle telefonate di Padoa Schioppa. E se anche ci fossero si cercherebbe di sminuirle, annullarle, negarle. Come tante altre che sono state dichiarate "non rilevanti dal punto di vista penale". Salvo poi mettere in mezzo il Mastella di turno e fucilare i magistrati con i disintegratori. Questo mi rimane di 18 mesi di legislatura con proclami, promesse (non mantenute) e giuramenti. Se riusciremo ad arrivare, aggirando gli ostruzionismi, ad elezioni vincendole potremo ben dire di averla scampata per un pelo.
...Eppure non ci sono intercettazioni a suffragare quelle telefonate di Padoa Schioppa.
Ma al di la' di fantasia piu' o meno fertili, c'e' qualcosa che suffraga quelle telefonate di Pds? :eek:
Perche' qua mi pare che siamo al "non trovo capelli sulla tua giacca. Mi tradisci con una donna calva!"
DonaldDuck
01-02-2008, 08:18
Ma al di la' di fantasia piu' o meno fertili, c'e' qualcosa che suffraga quelle telefonate di Pds? :eek:
Perche' qua mi pare che siamo al "non trovo capelli sulla tua giacca. Mi tradisci con una donna calva!"
Supposizioni come tante altre che si possono esprimere in una discussione. Non sarebbe lecito qualche dubbio su una dichiarazione di Almunia proprio in questo momento? Coincidenza? San Gennaro? Toglimi una curiosità: è ancora possibile scrivere due righe più o meno articolate?
Supposizioni come tante altre che si possono esprimere in una discussione. Non sarebbe lecito qualche dubbio su una dichiarazione di Almunia proprio in questo momento? Coincidenza? San Gennaro? Toglimi una curiosità: è ancora possibile scrivere due righe più o meno articolate?
ma proprio in questo momento de che??
Almunia non ha fatto una dichiarazione estemporanea.. ha parlato durante la conferenza programmata in cui si discuteva il programma di stabilità di Francia e Italia e il programma di convergenza di Slovacchia e Romania..
E' obbligatorio OGNI ANNO presentare il programma di stabilità che poi viene valutato dalla commissione..
Vale per tutti gli Stati membri! In questi giorni fino a metà febbraio Almunia discuterà il programma di tutti gli stati membri..
Non è nè una dichiarazione nè una coincidenza, è una procedura programmata e obbligatoria che fanno tutti gli Stati membri OGNI INZIO ANNO
Oltre a questo, che già smentirebbe i tuoi dubbi sulla misteriosa "coincidenza", come ho già detto, sono dati confermati dalla BCE, da Trichet, da S&P, dalla FMI, da Bankitalia e da altre società di valutazione..
DonaldDuck
01-02-2008, 09:53
ma proprio in questo momento de che??
CUT
Toh! Ma guarda un pò, con accenno vagamente "partigiano" sul nostro governo (speriamo) uscente :eek:
http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_24/almunia_davos_f3ee855e-ca59-11dc-bbdc-0003ba99c667.shtml
le valutazioni del commissario ue a margine del World Economic Forum di Davos
Almunia: «Allarme Italia per alto deficit»
Il commissario: «Le crisi politiche sono in questo momento particolarmente sgradite»
BRUXELLES - «Un debito pubblico molto al di sopra del 100% e la persistente debolezza dei conti, nonostante i miglioramenti, aumentano l'incertezza sulla crescita dell'economia e generano costi elevati, rendono l'Italia vulnerabile ad aumenti dei tassi di interesse». Lo afferma il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, nel rapporto sul Programma di stabilità italiano
DAVOS - Almunia ha poi parlato da Davos, a margine del World Economic Forum. «Non ci sarà una recessione nell'Ue, la crescita sarà più bassa di quanto si prevedeva, ma non in modo così netto». Sono ottimistiche e rassicuranti le previsioni di Almunia, che ha spiegato che «i rischi per la crescita in Europa sono aumentati ma, negli ultimi anni, le economie europee hanno costruito fondamentali solidi e un buon assetto dei conti pubblici con risultati molto buoni sul mercato del lavoro che hanno fatto scendere la disoccupazione a nuovi minimi degli ultimi 25 anni». Quindi, ha concluso il commissario Ue, «siamo in una situazione migliore per affrontare questa fase di turbolenza dei mercati».
«ITALIA INSTABILE» - «Vedremo cosa succederà in questi giorni. Spero in una prospettiva di stabilità politica in Italia per affrontare la difficile situazione dell'economia», ha aggiunto Almunia, il quale ha indicato di essere «preoccupato» per le difficoltà del governo italiano. .«Ho le preoccupazioni che può avere chiunque quando un Paese ha difficoltà politiche, e in questi giorni l’Italia ha difficoltà a causa dell’instabilità del governo in Parlamento», ha detto Almunia.
CONTI PUBBLICI - Dopo i buon i risultati del 2007, il rallentamento dell'economia peserà sui conti pubblici nel 2008, ha spiegato il commissario europeo. «I risultati sui conti pubblici nel 2007 sono piuttosto buoni - ha detto Almunia - ma per l'Italia le prospettive economiche del 2008 non sono più così buone come erano qualche mese fa, e questo creerà pressioni sulla finanza pubblica». «Il punto - ha proseguito Almunia - è che in Italia il risanamento dei conti pubblici è meno avanzato che in altri Paesi. Questo richiede particolare attenzione sul risanamento, per creare una situazione favorevole per investitori e consumatori».
«CRISI SGRADITE» - «Penso che c'è una difficile situazione del governo al Senato e penso che la situazione politica debba essere chiarita il prima possibile. Ritengo che solo in questo modo si potranno affrontare gli argomenti veri, come i problemi dell'economia, che comunque rappresentano una questione molto politica» ha detto Almunia parlando della situazione politica italiana. Il commissario Ue ha sottolineato inoltre che con l'attuale congiuntura dei mercati «le crisi politiche sono in questo momento particolarmente sgradite».
24 gennaio 2008(ultima modifica: 25 gennaio 2008)
tdi150cv
01-02-2008, 09:56
ma no ???? vuoi vedere che Prodi ha fatto qualcosa di giusto ? che magari pagare le famigerate + tasse che il nano sventola come oltraggio al povero cittadino , sono servite a qualcosa ?.
Vabè , sicuramente Almunia sarà un centrosocialista-comunista-piddino-mangiabambini !! :D
son servite si ... a mandare sul lastrico le famiglie ...
Toh! Ma guarda un pò, con accenno vagamente "partigiano" sul nostro governo (speriamo) uscente :eek:
http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_24/almunia_davos_f3ee855e-ca59-11dc-bbdc-0003ba99c667.shtml
per quanto riguarda l'articolo sono cose note da tempo e che non cambiano nulla di quello che ho detto..anzi confermano..
vabbè prendo solo atto che non conoscevi l'esistenza del patto di stabilità e del fatto che si discute ogni anno, pensando invece che fosse una coincidenza organizzata via telefonica tra Almunia e TPS..
almeno l'onestà di dire che hai sbagliato..
son servite si ... a mandare sul lastrico le famiglie ...
Cazzo in due anni siamo passati da "In Italia stanno tutti benissimo, hanno tutti più di un telefonino, il SUV e la TV al Plasma!" a essere "sul lastrico"... e se non ci fossero i telegiornali e dovessimo giudicare solo dal forum di HwUpgrade, dalle targhe delle macchine, e dal centro città il Venerdì sera non si direbbe proprio.
Questo governo è stato meglio di Lupin terzo! :D
DonaldDuck
01-02-2008, 10:21
Almunia non ha fatto una dichiarazione estemporanea.. ha parlato durante la conferenza programmata in cui si discuteva il programma di stabilità di Francia e Italia e il programma di convergenza di Slovacchia e Romania..
http://www.confcommercio.it/home/ArchivioGi/2008/Ue25.doc_cvt.htm
Ue: conti pubblici a rischio nel 2008
La Commissione Ue su appresta a lanciare un nuovo allarme sui conti pubblici italiani. Bene il 2007 sul fronte del deficit, che “scenderà più del previsto, ben al di sotto del 3%”. Ma nel 2008 la situazione “rischia di deteriorarsi sostanzialmente”, per colpa di una spesa pubblica che resta elevata e di una crescita economica che sarà ancor più debole del previsto. In prospettiva, se l’Italia non farà un ulteriore sforzo sul fronte del risanamento, il rischio è quello di non raggiungere il pareggio di bilancio nemmeno nel 2011. E di assistere ad una nuova impennata del già elevatissimo debito pubblico.
La valutazione è contenuta nel rapporto sul Programma di stabilità 2007-2011 - anticipato dall’Ansa - che il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, presenterà mercoledì prossimo. Rapporto in cui l’Italia viene descritta come un Paese “vulnerabile” di fronte all'attuale crisi dei mercati e di un eventuale aumento dei tassi di interesse. E la situazione politica di queste ore certo non aiuta: Almunia - dal forum di Davos - si è infatti detto “preoccupato” per la crisi del governo Prodi, auspicando che si risolva presto e sottolineando come la stabilitaà politica sia necessaria per portare a compimento il risanamento delle finanze.
Data: 25-Jan-2008
Il mercoledì successivo era il 30 Gennaio, uhm...:what: :wtf: ... ma il governo era già caduto :idea: . Almù dicci qualcosa di buono che poi andiamo in campagna elettorale!
per quanto riguarda l'articolo sono cose note da tempo e che non cambiano nulla di quello che ho detto..anzi confermano..
vabbè prendo solo atto che non conoscevi l'esistenza del patto di stabilità e del fatto che si discute ogni anno, pensando invece che fosse una coincidenza organizzata via telefonica tra Almunia e TPS..
almeno l'onestà di dire che hai sbagliato..
:read: :nonsifa:
http://www.confcommercio.it/home/ArchivioGi/2008/Ue25.doc_cvt.htm
Il mercoledì successivo era il 30 Gennaio, uhm...:what: :wtf: ... ma il governo era già caduto :idea: . Almù dicci qualcosa di buono che poi andiamo in campagna elettorale!
:read: :nonsifa:
ah bene adesso la versione è leggermente cambiata..non è più una dichiarazione estemporanea ("coincidenza") di Almunia sotto la guida (telefonica!) di P.Schioppa, ma si sono messi d'accordo sulla data.. hanno aspettato che il governo cadesse per organizzare successivamente la conferenza internazionale del patto di stabilità dei paesi dell'EU..
vabbè siccome ti interessa solo avere l'ultima parola contro anche l'evidenza dei fatti te la lascio..
Schioppa, Almunia, la Bce, la FMI, Bankitalia, S&P etc, si sono messi d'accordo per dare una mano al governo cambiando opportunamente date di conferenze informazione articoli e dati..
:mc: :mc: :mc: :mc: :mc:
DonaldDuck
01-02-2008, 11:11
ah bene adesso la versione è leggermente cambiata..non è più una dichiarazione estemporanea di Almunia sotto la guida di P.Schioppa, ma si sono messi d'accordo sulla data.. hanno aspettato che il governo cadesse per organizzare successivamente la conferenza internazionale del patto di stabilità dei paesi dell'EU..
vabbè siccome ti interessa solo avere l'ultima parola contro anche l'evidenza dei fatti te la lascio..
Schioppa, Almunia, la Bce, la FMI, Bankitalia, S&P etc, si sono messi d'accordo per dare una mano al governo cambiando opportunamente date di conferenze informazione articoli e dati..
Hai dimenticato Banca Intesa-San Paolo :D . Il motivo della battuta cercatelo in privato, magari se ne può discutere in un'altro thread ;) .
P.S.
Mai parlato di dichiarazione estemporanea di Almunia, lo stai arzigogolando tu. Casomai conferenza stampa nel giorno della presentazione del rapporto di stabilità tenutasi dopo la caduta del governo.
Supposizioni come tante altre che si possono esprimere in una discussione.
"Ciao DonaldDuck, sono Fini. Senti, hai sentito le dichiarazioni di Almunia? Mi faresti un post in qualche forum per far passare l'idea che TPS le abbia suggerite? Grazie, eh.. alla prossima."
Non sarebbe lecito qualche dubbio su una dichiarazione di Almunia proprio in questo momento? Coincidenza? San Gennaro?
Dichiarazioni di Almunia sull'operato di TPS non mi sembra siano mai mancate.
E sono pronto a scommettere che ne fa altrettante anche sugli altri pariruolo della CE, visto che e' il suo mestiere.
Toglimi una curiosità: è ancora possibile scrivere due righe più o meno articolate?
Tu, nei limiti del regolamento, puoi postare liberamente. Chi ti legge, nei limiti del regolamento, puo' rispondere liberamente.
E' ancora possibile risponderti che per me questa tua "teoria" sia basata sul nulla?
DonaldDuck
01-02-2008, 13:44
"Ciao DonaldDuck, sono Fini. Senti, hai sentito le dichiarazioni di Almunia? Mi faresti un post in qualche forum per far passare l'idea che TPS le abbia suggerite? Grazie, eh.. alla prossima."
:D
Naaaa, non lo farei mai. Contrario ai miei principi.
Dichiarazioni di Almunia sull'operato di TPS non mi sembra siano mai mancate.
E sono pronto a scommettere che ne fa altrettante anche sugli altri pariruolo della CE, visto che e' il suo mestiere.
Certo :)
Tu, nei limiti del regolamento, puoi postare liberamente. Chi ti legge, nei limiti del regolamento, puo' rispondere liberamente.
E' ancora possibile risponderti che per me questa tua "teoria" sia basata sul nulla?
Ci mancherebbe altro ;) . Per ora non ho il dono dell'infallibilità :D .
FiSHBoNE
01-02-2008, 13:45
son servite si ... a mandare sul lastrico le famiglie ...
a me pare che la situazione senza i continui proclama a reti unificate sul "come stiamo male" sarebbe stata vissuta molto più serenamente. Che le condizioni dopo il quinquennio azzurro fossero estremamente critiche per il bilancio dello stato è ovvio, che la presunta "genialità" di Tremonti sia rimasta quantomeno inespressa è altrettanto ovvio, ed è altrettanto ovvio che il governo Prodi pur con passo incerto si sia mosso nella direzione richiesta dalla comunità europea, checchè se ne dica (.... e se ne inventi). In una situazione del genere ho il timore che Berlusconi, pregustando una probabile presa di potere, si stia già leccando i baffi e pensando a come drenare il gruzzoletto nel modo più pomposo e meno saggio possibile.
dantes76
01-02-2008, 13:46
spero che l'alternativa non sia tremonti.....:rolleyes:
DonaldDuck
01-02-2008, 14:41
a me pare che la situazione senza i continui proclama a reti unificate sul "come stiamo male" sarebbe stata vissuta molto più serenamente. Che le condizioni dopo il quinquennio azzurro fossero estremamente critiche per il bilancio dello stato è ovvio, che la presunta "genialità" di Tremonti sia rimasta quantomeno inespressa è altrettanto ovvio, ed è altrettanto ovvio che il governo Prodi pur con passo incerto si sia mosso nella direzione richiesta dalla comunità europea, checchè se ne dica (.... e se ne inventi). In una situazione del genere ho il timore che Berlusconi, pregustando una probabile presa di potere, si stia già leccando i baffi e pensando a come drenare il gruzzoletto nel modo più pomposo e meno saggio possibile.
Tutti santi prima del famigerato quinquennio :D ? Se il gruzzoletto è stato impiegato per intero nel tentativo di chiudere il debito pubblico beh...mi sa che rimane ben poco ;). E se la presunta "genialità" di Tremonti è rimasta inespressa mi sa che al contrario la scelta attuale è quantomeno discutibile. Per i motivi che spiegavo poco sopra. Dopo pochi mesi ci ritroveremmo punto e a capo se non in una situazione peggiore a meno di non mantenere, per assurdo, costante o incrementata la pressione fiscale. Riguardo l'influenza mediatica sul "quanto stiamo male" c'è poco da dire. Certamente non è una situazione da "dopo-guerra ma non lascia molto spazio alla fantasia. Se hai dato un'occhiata agli articoli che ho postato...
altra notizia fresca fresca...
2008-02-01 18:10
Fabbisogno, a gennaio segno positivo
per i conti pubblici
Gennaio con il segno positivo per i conti pubblici. Il saldo di cassa del settore statale ha chiuso il primo mese dell'anno con un avanzo di circa 300 milioni di euro, migliorando di circa 1,5 miliardi rispetto al gennaio 2007 quando si era registrato un fabbisogno di 1,2 miliardi di euro.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_8886220.html
:rolleyes: :rolleyes:
tdi150cv
02-02-2008, 08:56
Cazzo in due anni siamo passati da "In Italia stanno tutti benissimo, hanno tutti più di un telefonino, il SUV e la TV al Plasma!" a essere "sul lastrico"... e se non ci fossero i telegiornali e dovessimo giudicare solo dal forum di HwUpgrade, dalle targhe delle macchine, e dal centro città il Venerdì sera non si direbbe proprio.
Questo governo è stato meglio di Lupin terzo! :D
non lo dico io ... ma i consumi che sono calati di brutto ... fai tu ...
Jamal Crawford
02-02-2008, 09:14
Stime sbagliate sulla Riforma delle Pensioni voluta dal CSX
Costerà molto più del previsto la riforma delle pensioni approvata in via definitiva poco prima di Natale dalla maggioranza di centrosinistra. Secondo il piano finanziario preparato a corredo della legge, per abbattere lo scalone previdenziale dell’ex ministro Roberto Maroni (innalzamento repentino del requisito per l’accesso alla pensione di anzianità da 57 a 60 anni a partire dal 2008) lo Stato avrebbe dovuto sborsare 7,4 miliardi di euro in più nel decennio in corso. Ma dalle previsioni ufficiali di spesa elaborate dai tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze risulta che quelle stime iniziali erano sbagliate per difetto e che probabilmente le uscite saranno molto più elevate.
Cresceranno infatti di circa 7 miliardi di euro già nel 2009, poi di altri 9 miliardi nel 2010 e di ulteriori 8 miliardi nell’anno successivo. Con la riforma Maroni, invece, la spesa sarebbe addirittura diminuita.
L’anno prossimo gli esborsi per le pensioni saliranno a quasi 231 miliardi dai 224 miliardi del 2008, con un incremento di 3,1 punti percentuali; nel 2010 supereranno i 239 miliardi (più 3,6) e nel 2011 schizzeranno oltre 247 miliardi (più 3,4).
Si tratta di variazioni così consistenti che rischia di essere terremotato il delicatissimo equilibrio del sistema previdenziale conquistato a fatica con oltre un decennio di correzioni avviate con la riforma di Lamberto Dini del 1995.
Le previsioni sulla ripresa della corsa per le uscite previdenziali sono contenute in un documento elaborato dal ministero dell’Economia nell’ambito del monitoraggio della spesa per prestazioni sociali. Il testo è stato preparato in vista della presentazione delle stime che l’Istat renderà pubbliche alla fine di febbraio.
In base a queste previsioni si profila la possibilità che non sia scongiurata la tanto temuta impennata di spesa per le pensioni prevista tra il 2025 e il 2040, con un picco di uscite statali pari al 15,8 per cento del prodotto interno lordo. E che proprio in seguito alla riforma approvata dal governo di Romano Prodi quello sfondamento possa avvenire in anticipo, risultando oltretutto più acuto del previsto. Se un evento del genere si verificasse davvero, i contraccolpi sulla finanza pubblica sarebbero molto gravi, perché sarebbe messo seriamente a repentaglio il piano di rientro del debito (ora superiore al 104 per cento del pil) concordato dall’Italia con l’Unione Europea.
Il mancato rispetto degli impegni assunti accrescerebbe le perplessità nei confronti del nostro Paese sia dei partner Ue sia delle organizzazioni economiche internazionali come il Fondo monetario che in più occasioni hanno invitato l’Italia a contenere la spesa pubblica, a cominciare da quella previdenziale.
La conseguenza potrebbe essere un peggioramento della valutazione del debito pubblico italiano da parte delle maggiori agenzie di rating e comporterebbe un aggravio del costo dello stesso debito che già oggi pesa sulle casse statali per circa 70 miliardi di euro all’anno.
Le preoccupanti previsioni del ministero dell’Economia, inoltre, potrebbero avere conseguenze immediate dal punto di vista della politica interna.
[...]
Il metodo degli scalini e delle quote introdotto con la riforma previdenziale approvata alcune settimane fa consente di andare in pensione di anzianità sommando gli anni di contributi versati (almeno 35) con un’età minima che per i lavoratori dipendenti è di 59 anni nel 2009 (quota 95) e sale fino a 61 nel 2013 (quota 97).
Con questo sistema probabilmente lo Stato dovrà erogare molte più pensioni di anzianità rispetto a quelle che avrebbe riconosciuto se fosse stato conservato lo scalone Maroni approvato nel luglio 2004: 345 mila pensioni in più in 10 anni, secondo le previsioni della relazione tecnica che accompagna il testo approvato dalla maggioranza; almeno mezzo milione, invece, in base alla valutazione di centri di studi non governativi come l’associazione Giovane Italia, il cui comitato scientifico è presieduto dall’esperto di previdenza Giuliano Cazzola.
In pratica il 2008 sarà l’ultimo anno in cui la spesa per le pensioni seguirà una dinamica contenuta, ma non a causa del nuovo testo votato dal centrosinistra, piuttosto per effetto soprattutto della riforma Dini che faticosamente stava andando a regime dopo un lungo periodo di transizione. Nell’anno in corso lo Stato spenderà 1 miliardo e mezzo di euro in meno per la previdenza rispetto ai 12 mesi precedenti, per una serie di motivi, alcuni di natura contabile e altri più sostanziali. Tra i motivi di sostanza spicca il meccanismo delle cosiddette finestre di uscita per il pensionamento di vecchiaia che assicurano risparmi dal punto di vista della cassa.
Inoltre sul contenimento delle spese previdenziali nel 2008 influirà il sistema di conteggio dell’inflazione. La stima della variazione dei prezzi è molto importante dal punto di vista previdenziale perché influenza la previsione degli stanziamenti statali complessivi e perché in un secondo tempo si riflette anche sull’entità degli assegni percepiti dai circa 23 milioni di pensionati. In un primo momento era stato fissato un tasso di inflazione per il 2007 dell’1,7 per cento, ma all’inizio dell’anno quel dato è stato ritoccato e ridotto di 1 decimale di punto proprio nel momento in cui molti centri studi economici attestavano, invece, una ripresa inflazionistica e indicavano intorno al 2 per cento la valutazione corretta del fenomeno. Grazie a questa minuscola variazione lo Stato riuscirà a risparmiare circa 200 milioni di euro.
http://gallery.panorama.it/albums/userpics/10028/normal_graf_pensioni280108.jpg
Continuiamo certo sulla strada del governo del csx... :muro: :rolleyes:
al sud ci sono interi paesi dove si beccano la pensione d'invalidita' persone che stanno benissimo
come al solito il problema sta sempre a sud del Po
non lo dico io ... ma i consumi che sono calati di brutto ... fai tu ...
Consumi rilevati dalle stesse statistiche che nel quinquennio precedente non erano valide, suppongo :D
da ex di sinistra, oggi anarchico,ANTIPOLITICO, ANTI-TUTTO.... dico: PRODI HA PORTATO L'ITALIA ANCORA PIÙ IN GIÙ DI DOVE ERA!
sPIACE DIRLO, MA IN DUE ANNI HA RIDOTTO MOLTE FAMIGLIE SUL LASTRICO, CI HA MESSO IN TESTA FALSI MITI E PROSPETTIVE E COME SE NON BASTASSE LA FAMIGERATA LOTTA ALL'EVASIONE HA PORTATO E SORTITO EFFETTI DIVERSI!!!
Caro PRODI, CARO MINISTRO PADOA SCHIOPPA, AVETE CONCESSO E PERMESSO AI LIBERI PROFESSIONISTI DI EVADERE, FARSI LE CASE, I MACCHINONI E QUANT'ALTRO A DISCAPITO DI LEGGI E REGOLE DI BUON SENSO!
Se io umile operaio vado da un dentista o altro medico specialista perchè ne ho bisogno ma SONO CON LE PEZZE AL CULO , quando chiedo la fattura mi dice altri 50 €....SECONDO VOI CARI MINISTRI, COSA DOVREI FARE???
dato che non è più reato:
aBBIAMO UNA CLASSE POLITICA COMPLETAMENTE INETTA, DECREPITA E SORDA ALLE GRIDA DI DOLORE.
BUFFONI
al sud ci sono interi paesi dove si beccano la pensione d'invalidita' persone che stanno benissimo
come al solito il problema sta sempre a sud del Po
:muro: :muro: :muro: :muro:
Consumi rilevati dalle stesse statistiche che nel quinquennio precedente non erano valide, suppongo :D
IIL 50% DEGLI ITALIANI NON HA PIÙ SOLDI O È INDEBITATA FINO ALL'OSSO, AVANTI VERSO IL BARATRO!;)
RIpeto, HANNO DATO CARTA BIANCA AGLI EVASORI: UNO STATALE NON PUÒ EVADERE, UN COMMERCIANTE O LIBERO PROFESSIONISTA PUÒ FARE QUEL CHE VUOLE....
E NOn ditemi ma no, guarda che le tasse le pagano...perchè altrimenti non mi spiego come cavolo è che qua girano più porsche da 90 mila € che utilitarie ultra econome!!!
In due giorni ho contato più macchinoni (almeno 15 carrera diverse viste in due gg più svariati cayenne, cayman ml, classe s,cls,ferrari bmw serie 5, coupè, M5, M6 serie 6, maserati!!!!....e NON sto a MONTECARLO!!!!!!!) che punto,panda etc....!!!!:eek:
IIL 50% DEGLI ITALIANI NON HA PIÙ SOLDI O È INDEBITATA FINO ALL'OSSO, AVANTI VERSO IL BARATRO!;)
RIpeto, HANNO DATO CARTA BIANCA AGLI EVASORI: UNO STATALE NON PUÒ EVADERE, UN COMMERCIANTE O LIBERO PROFESSIONISTA PUÒ FARE QUEL CHE VUOLE....
E NOn ditemi ma no, guarda che le tasse le pagano...perchè altrimenti non mi spiego come cavolo è che qua girano più porsche da 90 mila € che utilitarie ultra econome!!!
In due giorni ho contato più macchinoni (almeno 15 carrera diverse viste in due gg più svariati cayenne, ml, classe s,cls,ferrari....e NON sto a MONTECARLO!!!!!!!) che punto,panda etc....!!!!:eek:
non c'e' bisogno di urlare ;)
BTW non sto certo dicendo che tutto va bene. Non va tutto bene, come non andava tutto bene 3 anni fa.
non c'e' bisogno di urlare ;)
BTW non sto certo dicendo che tutto va bene. Non va tutto bene, come non andava tutto bene 3 anni fa.
sono incacchiato;)
NOn va bene per nulla, loro lo stipendi a più zeri se lo portano a casuccia...ma NOI?
E' aumentato tutto già dal governo Berlusconi, con prodi invece di risollevarci siamo andati ancora più giù per una serie di manovre assurde e suicide!
NON vedo serie prospettive di crescita, il caro Almunia sarebbe meglio che si metta l'anima in pace e metta una croce sopra sul nostro paese...NON ci sono assolutamente le condizioni affinchè possa migliorare come dice lui!
Qua si peggiora di gg in gg...;)
non lo dico io ... ma i consumi che sono calati di brutto ... fai tu ...
certo certo, come al solito è successo tutto successo negli ultimi 18 mesi..
http://img240.imageshack.us/img240/2849/consumihh8.jpg (http://imageshack.us)
la propaganda martellante su alcuni ha fatto una gran presa..
sono incacchiato;)
NOn va bene per nulla, loro lo stipendi a più zeri se lo portano a casuccia...ma NOI?
E' aumentato tutto già dal governo Berlusconi, con prodi invece di risollevarci siamo andati ancora più giù per una serie di manovre assurde e suicide!
NON vedo serie prospettive di crescita, il caro Almunia sarebbe meglio che si metta l'anima in pace e metta una croce sopra sul nostro paese...NON ci sono assolutamente le condizioni affinchè possa migliorare come dice lui!
Qua si peggiora di gg in gg...;)
Ho l'impressione tu stia mischiando il discorso carovita con il discorso conti pubblici. Anche se ovviamente non sono compartimentati ermeticamente, sono due cose ben diverse.
sid_yanar
02-02-2008, 10:54
certo certo, come al solito è successo tutto successo negli ultimi 18 mesi..
http://img240.imageshack.us/img240/2849/consumihh8.jpg (http://imageshack.us)
la propaganda martellante su alcuni ha fatto una gran presa..
inutile sottolineare che il minimo in quel grafico ma anche in molti altri facilmente reperibili in rete e di fonti diverse (eurispes, istat ecc ecc...) coincida sempre con un ben preciso periodo di finanza creativa, condoni fiscali ed altre amenità. Un sentito grazie quindi a tremonti, mister b ed il resto dell'allegra brigata. In ogni caso costoro hanno fatto davvero un gran lavoro nell'ottenere la cieca approvazione da parte di soggetti che nella maggioranza dei casi sono stati da loro stessi danneggiati. Potere del martellamento mediatico di questi anni e tuttora in corso, anche se molte persone applicano gustose fette di prosciutto sui loro stessi occhi. Forse consapevoli, forse no.
Molto verosimile.
E' un verosimile del tipo "e' probabile"? "E' vicino al vero"?
Se e' cosi', sarebbe interessante sapere su che basi lo ritieni tali.
Inoltre mi fa incazzare a morte l'unione europea che si permette di ipotizzare preovvedimenti di penalizzazione dell'italia per quanto riguarda la spazzatura. Ciò costituisce, al di la della gravità del fatto spazzatura, una inaccettabile interferenza negli affari interni del nostro paese come inaccettabile è il rilascio ad orologeria della sentenza sui fatti riguardanti la televisione fantasma "europa 7" perchè anch'essa costituisce una altrettanto inaccettabile interferenza negli affari interni di questo paese da parte di altri paesi con interessi intrecciati. Ciò senza discutere sul fatto assodato che il duopolio televisivo sia una mostruosità conclamata e criticabile, quindi anche rai3 dovrebbe migrare sul satellite per rispettare gli equilibri di mercato rilasciando, al contempo, frequenze da vendere per arricchire la concorrenza nel settore con l'ingresso di nuovi soggetti.
Evidentemente decidendo di dar vita all'unione europea si e' accettato che essa si pronunci su determinate cose.
L'Itala e' parte dell'unione europea, una volta assodato questo lamentarsi dei pronunciamenti di quest'ultima e' come lamentarsi del fegato che dice al cervello "guarda che l'hai fatto bere troppo".
E' un verosimile del tipo "e' probabile"? "E' vicino al vero"?
Se e' cosi', sarebbe interessante sapere su che basi lo ritieni tali.
Evidentemente decidendo di dar vita all'unione europea si e' accettato che essa si pronunci su determinate cose.
L'Itala e' parte dell'unione europea, una volta assodato questo lamentarsi dei pronunciamenti di quest'ultima e' come lamentarsi del fegato che dice al cervello "guarda che l'hai fatto bere troppo".
Sono dell'idea che meno male che c'è l'UE che ci mette in riga (o almeno ci prova) perchè abbiamo visto tutti come si risolvono i problemi all'italiana
Certo che in alcuni ambiti non può entrare l'Europa, ma in quello economico e di pluralismo si...
greasedman
02-02-2008, 16:13
Fate domande a Berlusconi sull'ultimo Bollettino di bankitalia.
Sentiamo che ci dice sulla caduta dei redditi dal 2000 al 2006, mentre schizzavano su quelli degli autonomi....
La riforma Tremonti dell'Irpef, i condoni con il conseguente sbrago fiscale (vedi record dell'evasione nel 2004), l'ignorare per due anni di seguito la speculazione sull'euro. Quante volte abbiamo denunciato questo in quegli anni? Ci meravigliamo che adesso che è in crisi il ceto medio, di avere un bolletino di bankitalia che è un bollettino di guerra dei redditi?
E questo signore, responsabile di questo squasso sociale e di una legge elettorale che ha reso il paese instabile come un ponte marcio, si presenta per la quarta volta, con le stesse battute e gli stessi slogan, come se non avesse mai avuto in mano la cosa pubblica e non avesse prodotto tutto quello che il paese sopporta sulla propria pelle.
Ma io mi meraviglio di Fini e di Casini, due lacchè da quattro soldi si sono dimostrati, mentre 20 mln di lavoratori stipendiati vanno in malora. (Oddio, a dire il vero non mi stupisco nemmeno più di tanto).... :rolleyes:
Questo pensa di giocare. Già sta risistemando le sue aziende in previsione di... sulle intercettazioni ha già fatto outing.
Ovviamente tramite le esperienze passate, tramite le quali è possibile ipotizzare i comportamenti di questiu "personaggi" con ottime probabilità di azzeccare ola giusta combinazione vimncente.
Fammi capire: in passato hai assistito a telefonate di Padoa Schioppa? Hai parlato con Padoa Schioppa? O con Almunia?
In cosa si confanno queste esperienze passate?
L'unione europea non è un governo sovranazionale e siccome sappiamo bene che è ricettacolo di lobby economiche che non ci azzeccano nulla con l'italia è pià che probabile si diano da fare per cautelare i loro interessi a scapito dei nostri.
E quali sarebbero i nostri interesse, tenere il pattume per le strade?
Auanto ne sò francesi e tedeschi sono in gara nell'aggiudicarsi appalti per la costruzione di termovalorizzatori in italia, scommettiamo che finiranno per essere aziende estere, scommettiamo che finiranno per vincerli loro perchè la commissione europea ricatterà l'italia con la minaccia di provvedimenti ?.
Iniziamo a vedere se ci sara' qualche azienda italiana a presentarsi con le carte in regola per la costruzione di termovalorizzatori.
Perche' se i risultati devono essere quelli che hanno avuto fin'ora le italinissime aziende che gestiscono i rifiuti, beh.. ben vengano francesi e tedeschi.
Siete proprio ingenui a credere ancora nel cavaliere senza macchia ne paura che viene in vostro aiuto cavalcando un bianco destriero.
E chi ci crede? Tu hai detto che trovi inacettabile un pronunciamento della comunità europea, io ho risposto esponendo il perche' non sia d'accordo.
Ci sono delle regole stabilite a livello europeo per lo smaltimento dei rifiuti, regole stabilite ed accettate anche dall'italia.
Nemmeno ho mai detto "meno male che ci sanzioneranno", non e' certo cosa che mi rende felice. Quindi per me l'unione europea non ci sta dando una mano piu' di quanto mi dia una mano un arbitro che mi fischia contro un rigore, non vedo cosa possano entrarci cavalieri lindi o meno ed equini bianchi o neri che siano
se decidi di giocare una partita, e l'Italia ha deciso di farlo, decidi anche che ci sia chi valuti che la partita sia giocata in modo regolare.
Prio, finiscila con i giochetti concettuali, conosci benissimo il significato di quanto hai quotato quindi sai pure che le tue risposte sono incongruenti in quanto ti sei affidato alla lettera, a quella hai risposto con qualche strumentalizzazione, trascurando la sostanza ed io non ho nessuna voglia di discutere su queste basi in quanto totalmente inutile perchè non posso ricavarne null'altro se non tempo perso.
Nessun giochetto.
Dici di ritenere probabile quella telefonata sulla base delle tue esperienze passate, ed io ti ho chiesto quelli tue esperienze passate tu possa avere per suffragare tale ipotesi.
Dici di ritenere inaccettabile un pronunciamento dell'UE, ed io ti ho detto perche' io lo ritenga accettabile.
Sull'incongruenza delle mie risposte, beh.. le mie sono risposte a quello che hai scritto, certo non a quello che non hai scritto.
Come possa aver frainteso la sostanza da quello che hai postato tu non riesco ad immaginarlo. Posta la sostanza cosi' posso capire se sono d'accordo o meno con te.
Economico di certo perchè abbiamo aderito ad un trattato, capestro per la nostra situazione, che ci impegna al rispetto dfi certi parametri in quanto se non lo facessimo finiremmo perr danneggiare anche gli altri partners. In campo pluralistico direi che trattasi di interferenza indebita negli affari interni e pertanto ingiustificabile quanto intollerabile.
E invece può "interferire" perchè in questo caso il pluralismo ha fortissime ripercussioni sull'aspetto economico (ti dicono nulla "ricavi dalla pubblicita"?)
DonaldDuck
03-02-2008, 19:08
certo certo, come al solito è successo tutto successo negli ultimi 18 mesi..
Nessuno ha detto questo. Come al solito ti piace arzigogolare sulle parole. Ma, come alcuni sostengono, non tutto è accaduto nella scorsa legislatura. Ripeto una domanda già posta prima che non ha ancora ricevuto risposta: tutti bravi prima del quinquennio 2001-2006? Malgrado le molte promesse, rassicurazioni e giuramenti iniziali non vedo eroi all'orizzonte ma tassatori scatenati e null'altro. Il paese in realtà è fermo e di questo possiamo tranquillamente ringraziare Prodi & co. , 18 mesi sono sufficienti per la messa in opera di tale capolavoro. Qualcuno per caso ha sentito parlare di alcuni imprenditori che hanno spontaneamente integrato gli stipendi dei propri operai oppure gratificato lo scorso anno gli stessi di una quota una tantum? Tipo Della Valle in contrasto con i sindacati? Chissà perchè...
http://news.centrodiascolto.it/view/233164/d=2008-01-31/w=caro+vita/bonus_agli_operai_della_tod_s_ma_è_polemica
la propaganda martellante su alcuni ha fatto una gran presa..
Verissimo:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/eurispes-rapporto-famiglie.shtml?uuid=44a1d8a8-cb3a-11dc-a2df-00000e251029&DocRulesView=Libero
Eurispes: le famiglie italiane in difficoltà dal 20 del mese
di Claudio Tucci
Peggiorano le condizioni economiche e le previsioni degli italiani per il futuro. Crescita complessiva dell'inflazione e perdita del potere di acquisto delle retribuzioni portano le famiglie a stringere sempre più le cinghia per arrivare alla fine del mese, con le prime difficoltà che iniziano a sorgere già dalla "terza settimana". Mai così tanto pessimismo nel corso degli ultimi 6 anni, soprattutto sul fronte del lavoro, con salari sempre più bassi e impieghi flessibili e precari. Forte il senso di insicurezza e precarietà dei nostri concittadini, fotografato dal solco sempre più profondo tra politica e società, diventati ormai due veri e propri "separati in casa". E' questa, in sintesi, la diapositiva scattata dal rapporto Italia 2008, presentato, a Roma, dall'Eurispes che analizza, in sei distinte sezioni tematiche, lo stato di salute del Belpaese dall'economia al lavoro passando attraverso legalità, politica, ambiente e comunicazione. "Ciò che serve al Paese e che i cittadini chiedono – spiega il presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara – è una politica che si assuma la responsabilità di decidere, di compiere scelte, di elaborare progetti, di immaginare il futuro". Per Fara, poi, primo passo è restituire alle Istituzioni e allo Stato autorevolezza e credibilità, ma soprattutto che ci si difenda dall'idea che il destino di milioni di cittadini possa essere affidato alla globalizzazione o alla mano invisibile del mercato.
Dal rapporto emerge una vera e propria caduta libera della situazione economica delle famiglie italiane. Solo poco più di un terzo (38,2%) riesce ad arrivare a fine mese e l'aumento generalizzato dei prezzi, avvertito dal 90,3% della popolazione, rafforza l'abitudine ad acquistare prodotti in saldo o la disponibilità a cambiare marca di un bene se conveniente. Sempre più spesso si cerca aiuto nella famiglie di origine, destinate ad assumere il ruolo di vere e proprie "erogatrici di servizi" Il peggioramento delle condizioni economiche, spinge, poi, gli italiani verso il sommerso, che, nel 2007, evidenzia l'Eurispes, ha generato almeno 549 miliardi di euro di fatturato. Secondo l'Istituto, grazie al lavoro nero, si riesce a integrare il reddito delle famiglie di 1.330 euro mensili. Forte, anche, il ricorso al credito al consumo (1.495 euro pro capite): vi fa ricorso un italiano su quattro. Ciò dimostra come per arrivare a fine mese si prova davvero di tutto di più.
E non confortano gli italiani nemmeno le notizie provenienti dal mondo del lavoro, caratterizzato da professioni precarie e mal retribuite. I nostri salari sono tra i più bassi d'Europa, inferiori del 10% rispetto alla Germania, del 20% del Regno Unito e, addirittura, del 25% della Francia. Nel 2006, il trend negativo dell'Italia si è ulteriormente accentuato , occupando la penultima posizione, superiore solo al Portogallo.
Condizioni queste che non fanno che aumentare il generalizzato senso di insicurezza e di sfiducia nel futuro. degli italiani. Eppure,sottolineano dall'Eurispes, l'Italia spende in sicurezza il 2% del Pil, pari a circa 480 euro per cittadino, a fronte di una media Ue dell'1,7 per cento. Ma nonostante il forte investimento pubblico, non si riescono ad arginare in maniera significativa i fenomeni criminali. Significativo è il dato relativo al vero e proprio "arsenale bellico" che circola nelle case degli italiani: almeno 4 milioni di famiglie sono "armate", in possesso di una pistola. A livello locale, da segnalare Bologna e Milano dove si denunciano di più furti e borseggi, mentre Lazio e Sicilia guidano la classifica delle rapine in banca. Campania, Sicilia e Puglia le regioni più colpite dai furti in negozio. Attenzione, infine, a non lasciare la propria auto incustodita. ogni ora ne vengono rubate 20.
certo certo, come al solito è successo tutto successo negli ultimi 18 mesi..
Nessuno ha detto questo.
le ultime parole famose:
Il paese in realtà è fermo e di questo possiamo tranquillamente ringraziare Prodi & co. , 18 mesi sono sufficienti per la messa in opera di tale capolavoro.
:rolleyes:
oppure queste:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20880222&postcount=59
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poi:
Ripeto una domanda già posta prima che non ha ancora ricevuto risposta: tutti bravi prima del quinquennio 2001-2006?
e che vuol dire?? se vuoi andiamo indietro fina ad Adamo ed Eva oppure ci possiamo fermare a Craxi diamo la colpa a lui e siamo tutti contenti.. (la differenza è che io metto in rilievo le variazioni, tu dai la colpa ad altri; detto questo ti dirò anche di più, in altri thread ho specificato che nel quinquiennio del cdx l'andamento dell'economia europea fu particolarmente negativo per motivi esterni)
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Verissimo:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/eurispes-rapporto-famiglie.shtml?uuid=44a1d8a8-cb3a-11dc-a2df-00000e251029&DocRulesView=Libero
Anche qui ti ho già risposto.. purtroppo devo ripetermi, ma la situazione dei conti è una cosa (e questo era l'argomento del topic) altro paio di maniche è la riduzione progressiva del potere di acquisto..
per non ripetermi:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20764877&postcount=643
Infine proprio di questi giorni a conferma di quello che sto dicendo sono usciti i dati riguardanti i redditi delle famiglie italiane di bankitalia.. redditi fermi dal 2000.. (dal 2000.. ti viene in mente qualcosa??)
ti metto un bel link che sicuramente non puoi dichiarare di parte:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=237384
Roma - I redditi reali dei lavoratori dipendenti sono rimasti sostanzialmente al palo fra il 2000 e il 2006 (+ 0,96%), mentre i redditi degli autonomi hanno registrato un aumento del 13,86%. È vero che nel biennio 2005-2006 i redditi dei capifamiglia dipendenti sono aumentati del 4,3%, ma questo incremento «compensa solo in parte la riduzione osservata fra il 2000 e il 2004».
L’indagine della Banca d’Italia sui bilanci 2006 delle famiglie italiane conferma nelle cifre sia l’esistenza di un «problema salari», sia un ampliamento della forbice fra la grande maggioranza di famiglie a basso reddito e un 10% delle famiglie che detiene il 45% della ricchezza complessiva. La metà delle famiglie italiane non supera infatti un reddito, al netto delle imposte e dei contributi, di 26mila euro l’anno, mentre il 20% arriva a solo 15.334 euro (1.278 euro netti al mese).
Nella eterogenea categoria degli lavoratori indipendenti, la performance migliore è quella dei nuclei con capofamiglia artigiano o titolare di impresa familiare che, dal 2004 al 2006, hanno visto il loro reddito incrementarsi dell’11,2%. Non va bene, invece, il bilancio dei professionisti e dei lavoratori atipici, che mostra addirittura il segno meno. A livello individuale gli uomini guadagnano più delle donne - la differenza è in media di 5mila euro l’anno - e i laureati guadagnano il doppio rispetto ai lavoratori senza titolo di studio. E se l’indagine suona come una conferma dell’andamento dei redditi dal punto di vista dell’attività lavorativa, arriva invece una imprevista novità dal punto di vista «geografico»: il reddito familiare medio cresce, fra il 2004 e il 2006, più al Sud e nelle Isole (+5,6%) che nel Centro Italia (+3,5%) e nel Nord (+0,7%).
Oltre al reddito, Bankitalia esamina anche la ricchezza delle famiglie italiane, la cui media (tutto compreso: immobili, investimenti finanziari etc.) ha raggiunto, nel 2006, i 150mila euro. Si tratta di un forte incremento (+ 18% in termini reali rispetto al 2004), ovvviamente trascinata dal rialzo delle quotazioni dei valori delle case. Le attività finanziarie sono infatti in calo del 6% in termini reali, raggiungendo una media di soli 6.888 euro a famiglia. Per quanto riguarda la composizione del portafoglio, è aumentato il numero delle famiglie che detiene Bot o altri titoli di Stato (+ 1%), mentre è diminuita la quota di nuclei familiari che hanno azioni o quote di Fondi comuni.
Non voglio esagerare ...ma è l'inizio per diventare un paese del terzo mondo dove la massa è sempre più povera e pochi son sempre più ricchi ................................................................................... ma avete visto lo scandalo degli aumenti degli stipendi italiani dal 2000 a adesso ? I lavoratori autonomi sono aumentati del 13% e tutti gli altri dello 0,4 % circa ............................... grazie politici ............ ma :Prrr: :Prrr: :Prrr:
DonaldDuck
04-02-2008, 07:00
le ultime parole famose:
:rolleyes:
oppure queste:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20880222&postcount=59
Supponevo fosse una risposta generica. Ad ogni modo se lo stato mi tartassa io non posso più spendere come prima. Che ne dici? I soldi in tasca crescono come per magia o diminuiscono?
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/02/iva-frenata-2007.shtml?uuid=9b4154a2-d1b3-11dc-a28e-00000e25108c&DocRulesView=Libero
L'Iva cresce ancora, ma rallenta. Nell'analisi effettuata dall'Ufficio studi dell'agenzia delle Entrate si nota infatti che l'imposta sul valore aggiunto, pur raggiungendo un buon risultato a fine 2007, ha segnato il passo nel confronto trimestrale. In tutto l'anno, l'Iva lorda ha incassato 122 miliardi (contro i quasi 116 dell'anno precedente). Ma guardando solo ai dati da ottobre a giugno, l'incasso è di quasi 41 miliardi contro i 39,2 dell'anno precedente.
Secondo lo stesso ufficio studi "il consuntivo è decisamente positivo", perché "tutte le componenti del gettito presentano variazioni verso l'alto, sia pure con minore intensità rispetto al 2006". Tra i motivi della "minore intensità", l'Ufficio studi delle Entrate cita la congiuntura economica, con l'indebolimento della produzione industriale, dei consumi di beni durevoli e di generi alimentari.
Manco questo è sufficiente? Riproponiamo anche il link del Sole 24 ore riguardo il rischio di crescita zero nel 2008
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20848964&postcount=24
e che vuol dire?? se vuoi andiamo indietro fina ad Adamo ed Eva oppure ci possiamo fermare a Craxi diamo la colpa a lui e siamo tutti contenti.. (la differenza è che io metto in rilievo le variazioni, tu dai la colpa ad altri; detto questo ti dirò anche di più, in altri thread ho specificato che nel quinquiennio del cdx l'andamento dell'economia europea fu particolarmente negativo per motivi esterni)
Oh, menomale :D . Ma, senza dare sempre la colpa ad altri :rolleyes: , si tratta di una parziale giustificazione. E non è indispensabile risalire fino ad Adamo ed Eva, basta legge stè parole di Visco ad inizio legislatura. O meglio un autogol clamoroso :D. Vennero pubblicato da La Stampa e dal sito dei DS.
ROMA.
Romano Prodi ha l’impressione di guidare un Paese impazzito. E lei, professor Visco?
«Più che impazzito, direi spaventato. Che non accetta il principio di realtà. Che si sente abbandonato dalle classi dirigenti, alle quali non riconosce una dignità adeguata ai compiti. Un Paese in difficoltà grandissima, al quale per troppo tempo nessuno ha spiegato in modo onesto come stanno le cose».
Cosa bisognerebbe spiegare agli italiani?
«La cruda verità: l’Italia stava andando a picco. In Europa siamo quelli che crescono meno, dove si registrano i tassi di attività più bassi e quelli di povertà più elevati, con la distribuzione della ricchezza più sperequata. Dove i redditi pro-capite sono fermi, la produttività è stagnante e si passa da una crisi industriale all’altra».
Da quando succede?
«Dal 1992. Allorché vennero al pettine i nodi dei dissennati Anni Ottanta, gli anni della grande illusione. Del cloroformio. Della mancanza di coraggio. In cui il debito pubblico era schizzato dal 57 per cento del Pil nel 1980 al 120 per cento nel 1992. Con tremende responsabilità dei governi di allora, di una classe dirigente con vocazioni profonde all’egoismo e alla rapina, ma non senza colpe dell’opposizione. Dove rari erano i grilli parlanti
Ma Visco non era già di casa in via XX Settembre come consulente del ministero delle Finanze, al tempo dei ministri socialisti Rino Formica e Franco Reviglio?
http://www.governo.it/Governo/Biografie/sottosegretari/vincenzo_visco.it.html
Dal 1983 è membro del Parlamento: dapprima (IX e X Legislatura) alla Camera dei Deputati; poi al Senato nella XI Legislatura e di nuovo alla Camera nella XII, XIII e XIV. Nelle diverse Legislature fa parte del Comitato direttivo del gruppo parlamentare, della Commissione Finanze e Tesoro, di cui è vice presidente dal 1987 al 1994, e della Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria (1994-96).
Detto questo...
Anche qui ti ho già risposto.. purtroppo devo ripetermi, ma la situazione dei conti è una cosa (e questo era l'argomento del topic) altro paio di maniche è la riduzione progressiva del potere di acquisto..
per non ripetermi:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=20764877&postcount=643
Si è toccato anche il punto del potere d'acquisto. Sarebbe una richiesta di rimanere in topic :D ? Piuttosto singolare, si ficca Berlusconi ovunque e, a volte, anche a sproposito. E' possibile criticare questo ex governo o sono intoccabili?
Infine proprio di questi giorni a conferma di quello che sto dicendo sono usciti i dati riguardanti i redditi delle famiglie italiane di bankitalia.. redditi fermi dal 2000.. (dal 2000.. ti viene in mente qualcosa??)
ti metto un bel link che sicuramente non puoi dichiarare di parte:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=237384
Lo conosco già. Eppure Visco dice che sono fermi al palo da molto prima :what: . Battute a parte quella cifra di incremento del + 0,96% riportato dalla Banca d’Italia forse è un tantino pessimistico:
http://speciali.rdbcub.it/index.php?id=20&tx_ttnews%5Btt_news%5D=5253&cHash=a45670ac95&MP=63-779
CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO: LA CORTE DEI CONTI DA’ I NUMERI
Nello stesso calderone tutte le varie tipologie di personale presente nel comparto
mercoledì, 27 giugno 2007
La Corte dei Conti, nella relazione sul rendiconto generale dello Stato, denuncia che il rinnovo dei contratti pubblici per il biennio 2004-2005 ha comportato un aumento complessivo dei redditi superiore all’inflazione sfiorando incrementi del 9% e, nel contempo, non si è verificata alcuna significativa riduzione delle unità lavorative facendo così saltare i conti sugli effetti economici dei rinnovi contrattuali.
Per cui, secondo il relatore della Corte dei Conti Balsamo, bisogna cambiare il metodo con cui determinare le risorse per i rinnovi contrattuali: riduzione degli incrementi retributivi e il loro aggancio all’incremento della produttività.
Premesso che gli incrementi contrattuali del passato biennio economico (come del resto anche quelli che verranno nell’attuale) sono arrivati dopo due anni dalla scadenza del contratto e sotto forma di arretrati che hanno gravato in modo non corretto sui conti del 2006, i costi del personale del Pubblico Impiego non possono essere valutati gettando nel calderone tutte le varie tipologie di personale presente nel comparto.
Su un totale di 2.250.000 dipendenti pubblici il personale contrattualizzato rappresenta il 78,4% e incide per il 76,4% sui costi del personale pubblico mentre quello non contrattualizzato (Polizia, Forze Armate, Magistratura, Diplomatici e Prefetti) conta per il 21,6% del personale e incide nei costi per il 23,6%.
Salta agli occhi in questo quadro il peso della magistratura che a fronte di 10.627 unità (pari allo 0,5% del personale totale) ha un costo di 1.609.395.712 euro (pari all’1,5% dei costi per il personale pubblico).
Quanto all’andamento del personale dobbiamo registrare una diminuzione complessiva del personale contrattualizzato, che negli 2001-2005 ha subito una contrazione di 24.099 unità con punte di 14.961 unità in meno nei comparti Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie Fiscali; mentre per il personale non contrattualizzato assistiamo ad un incremento di 17.625 unità nello stesso periodo.
Queste considerazioni, per quanto superficiali e limitate, dovrebbero indurre la Corte dei Conti a correggere il tiro rispetto ai (cattivi) “consigli” per i rinnovi contrattuali e la gestione del personale. I carichi di lavoro per effetto della riduzione del personale contrattualizzato sono già alti nei comparti pubblici; la presenza di precari nella pubblica amministrazione ha raggiunto livelli inusitati (245.431 nel 2005 secondo la Ragioneria Generale dello Stato) mentre invece si dovrebbe procedere alla stabilizzazione per tutti. Per quanto poi riguarda le retribuzioni, è innegabile la perdita del potere di acquisto dei salari pubblici, che in assenza di qualsiasi meccanismo di adeguamento all’inflazione sono ormai sulla soglia di povertà.
RdB CUB Pubblico Impiego
Il commissario Ue Almunia: "Politiche lodevoli da portare avanti"
"Fare la riforma pensionistica e liberare risorse per la crescita"
Conti pubblici, l'auspicio di Bruxelles
"Avanti sulla linea Padoa-Schioppa"
La Commissione avverte: "Obiettivi più ambiziosi o a rischio il 2008"
BRUXELLES - Le definisce "politiche lodevoli da portare avanti". Arriva dal commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia una sorta di riconoscimento per le politiche economiche del governo Prodi e un invito a continuare nel solco tracciato. Un governo che, continua Almunia, "ha avuto grandissimo successo nel ridurre il deficit, controllare la spesa pubblica e affrontare il debito".
Il commissario, presentando la valutazione del programma di stabilità italiano, annunciato che "l'Italia, una volta che saranno notificati ad aprile i dati sul deficit del 2007 e una volta che avremo le previsioni del 2008 a maggio, con altissima probabilità vedrà abrogata la procedura per deficit eccessivo, aperta nei suoi confronti nel 2005".
Dalla Commissione Ue, però, arriva un secco monito al nostro Paese. Nel rapporto sul programma di stabilità 2007-2011 si legge come "i progressi verso il suo obiettivo di medio termine del pareggio di bilancio debbano essere più ambiziosi", devono essere "raffrorzati per il 2008, sulla base dei positivi risultati del 2007". Sottolineando, infine, come "nel 2008 il bilancio strutturale rischi di deteriorarsi sostanzialmente", visto che "l'andamento dell'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine appare inadeguato".
L'Italia, dunque, continua la Commissione Ue, pur riportando il suo deficit "ben al di sotto del 3% nel 2007", resta tra i Paesi "a medio rischio sul fronte della sostenibilità di lungo periodo delle proprie finanze".
E' cauto, Almunia, quando parla della situazione politica italiana. Cerca di non sconfinare su temi che non lo riguardano ma lancia però un invito a chi guiderà il nuovo governo: "Attuare pianamente la riforma pensionistica e liberare risorse per stimolare la crescita economica". Perché, continua il commissario, "le autorità italiane sanno abbastanza bene che cosa devono fare per accelerare il percorso di consolidamento del bilancio verso l'obiettivo di medio termine entro i tempi previsti".
(30 gennaio 2008)
L'analisi di Almunia conferma i positivi risultati ottenuti dal governo Prodi nel fronte dei conti pubblici, sopratutto dopo la mala gestione del quinquennio precedente.
Questo è stato anche sottolineato poche settimane or sono da S&P
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/economia/conti-pubblici-66/standard-poor/standard-poor.html
Ricordiamoci che quello che il csx sbandiera come "risanamento" è in realtà solo un rientro nei limiti stabiliti dalla UE: dal vero risanamento dei conti pubblici siamo ancora molto lontani (quando si raggiungerà il pareggio di bilancio e il debito avrà peso ben inferiore al PIL).
E teniamo ben presenti gli altri nodi rimasti, che lo stesso Eurocommissario evidenzia.
Con la prospettiva della riduzione della crescita economica alle porte, con l'inflazione che nella UE ha superato il 3% e con i possibili contraccolpi per le note vicende di oltreoceano c'è da stare molto attenti.
quoto.
a parlare con qualcuno sembra che Prodi avrebbe dovuto reperire una bacchetta magica per cercare di correggere la tendenza all'aumento sconsiderato del debito pubblico e la vaporizzazione del disavanzo primario by cdx.... Non dico che abbia fatto tutto al meglio di come si poteva fare, ma di sicuro andava presa in mano la situazione e affrontato il problema senza rimandare oltre: la strategìa è stata quella di un'azione pesante nel primo anno di legislatura per poi effettuare una redistribuzione successivamente. Cosa che ha una logica.
Non solo scelta logica, ma obbligata dalla procedura di infrazione in atto dal 2005 contro il nostro paese per deficit eccessivo, in base agli impegni di rientro al più presto allora presi dall'allora governo con l'€commissario.
certo certo, come al solito è successo tutto successo negli ultimi 18 mesi..
http://img240.imageshack.us/img240/2849/consumihh8.jpg (http://imageshack.us)
la propaganda martellante su alcuni ha fatto una gran presa..
Fai benissimo a mettere a tacere i consueti slogan di certi personaggi, ma per favore ti chiedo: concentriamoci solo sull'argomento della discussione, che NON riguarda il costo della vita.
inutile sottolineare che il minimo in quel grafico ma anche in molti altri facilmente reperibili in rete e di fonti diverse (eurispes, istat ecc ecc...) coincida sempre con un ben preciso periodo di finanza creativa, condoni fiscali ed altre amenità. Un sentito grazie quindi a tremonti, mister b ed il resto dell'allegra brigata. In ogni caso costoro hanno fatto davvero un gran lavoro nell'ottenere la cieca approvazione da parte di soggetti che nella maggioranza dei casi sono stati da loro stessi danneggiati. Potere del martellamento mediatico di questi anni e tuttora in corso, anche se molte persone applicano gustose fette di prosciutto sui loro stessi occhi. Forse consapevoli, forse no.
Osservazioni corrette anche le tue, ma per favore lasciamo fuori l'argomento del costo della vita, diventato cavallo di battaglia negli ultimi 18 mesi per quelli che precedentemente parlavano solo dei "tanti telefonini" ecc...
Fate domande a Berlusconi sull'ultimo Bollettino di bankitalia.
Sentiamo che ci dice sulla caduta dei redditi dal 2000 al 2006, mentre schizzavano su quelli degli autonomi....
La riforma Tremonti dell'Irpef, i condoni con il conseguente sbrago fiscale (vedi record dell'evasione nel 2004), l'ignorare per due anni di seguito la speculazione sull'euro. Quante volte abbiamo denunciato questo in quegli anni? Ci meravigliamo che adesso che è in crisi il ceto medio, di avere un bolletino di bankitalia che è un bollettino di guerra dei redditi?
...
Idem come sopra.
Osservazioni corrette che condivido le tue, ma prego anche te: non lasciamo portare OT la discussione.
Di fronte ad una notizia (le dichiarazioni di Almunia) che ha ricordato DATI CERTI, prima di è tentato di inventare di sana pianta una specie di contronotizia (PDS che chiede ad Almunia un sostegno) che in ogni caso non smuove di 1 millimetro il contenuto dei DATI CERTI prima esposti, poi si è passati al consueto tentativo di sviare la discussione.
:rolleyes:
Anche qui ti ho già risposto.. purtroppo devo ripetermi, ma la situazione dei conti è una cosa (e questo era l'argomento del topic) altro paio di maniche è la riduzione progressiva del potere di acquisto..
Bravo!
:)
Ciao
Federico
Certo ma mi pare che noi non abbiamo mai interferito con i comportamenti tedeschi o francesi, ad esempio, anche se non tutto fila liscio anche in quei lidi.
P.S. Non ti viene il sospetto che, considerando che le lobby bancarie e le multinazionali la fanno da padrone nei centri nevralgici della ue e che noi siamo privi di gruppi significativi a parte mediaset, qualcuno si mascheri da cavaliere sul bianco destriero ma abbia in realtà interessi assai poco consoni a quell'immagine da difendere ?.
"Noi non abbiamo mai interferito" non vuol dire nulla... è l'UE che interviene, non l'Italia e basta... e poi anche se non tutto fila liscio da quelle parti a livello economico stanno sicuramente meglio di noi...
P.S. Sono solamente tue supposizioni, non è così IMHO
O io non mi spiego, possibile, oppure non mi capisci. In ogni caso sono scoraggiato dal confrontarmi con chi ignora, volutamente o meno poco importa, certe implicazioni perchè forse non vuole vederle/prenderne atto come sarebbe tempo di prendere atto che l'ue non è quello che certi spiriti candidi ed in buonafede pensano sia ma che invece è ben altra cosa e potrebbe far piangere amaramente, se continueranno a chiudere gli occhi, molti comuni cittadini in un futuro poco distante.
Grazie per la chiacchierata e ciao.
Vabbeh abbiamo capito che tu vuoi parlare solo con chi ti dà ragione...
Per me non è come dici, posso cambiare idea solo se mi porti argomentazioni/prove certe di quello che dici.. altrimenti sono e rimarranno tue supposizioni..
Abolizione della leva obbligatoria 23 agosto 2004
La leva non è stata abolita ;)
non entro in merito perchè non ho seguito la diatriba, comunque in generale penso che come Italia abbiamo poco peso politico nella UE a cominciare dal valore esagerato dato nel cambio Euro/Lira
non entro in merito perchè non ho seguito la diatriba, comunque in generale penso che come Italia abbiamo poco peso politico nella UE a cominciare dal valore esagerato dato nel cambio Euro/Lira
Risposta sbagliata...
Il valore del cambio è stato calcolato in base al marco tedesco
Risposta sbagliata...
Il valore del cambio è stato calcolato in base al marco tedesco
Ed il fatto che siamo tra i membri europei quelli che hanno lo stipendio + basso :confused: :mc:
Il fatto che se andiamo in Francia vicino al confine con ventimiglia una confezione di aspirina costa meno ?? :eek:
Il fatto che la benzina è sempre + cara qui da noi ???
Però ricordo che l'UE ci ha imposto le quote latte :muro: per non parlare di altri prodotti alimentari .......
Allora com'è quando dobbiamo prenderlo in quel posto allora facciamo parte dell'UE, quando invece dobbiamo appellarci all'UE per avere pari opportunità come gli altri stati :Prrr: :Prrr: ........se si potesse tornare indietro sarei curioso di sapere con un referendum quanti voterebbero la piena adesione all'UE piuttosto era meglio fare come l'Inghilterra che ha conservato la sua moneta ........................
Per non parlare dell'aumento dilagante della criminalità sempre + spesso imputabile ad extracomunitari ????
Però di questo do solo la colpa ai vari politici italiani che ciapano la famosa cadrega eppoi se ne fregano dei reali problemi degli italiani, le leggi ci sono e basterebbe solo applicarle, un pò come fanno in Svizzera :sofico: dove si dice ci sia meno criminalità legata agli immigrati. Il mio non è razzismo perchè se uno viene qui in Italia, si adegua alLE leggi italiane, alla ns. religione e lavora tranquillamente, per me ha i ns. stessi diritti e DOVERI :ciapet:
tdi150cv
11-02-2008, 11:56
........se si potesse tornare indietro sarei curioso di sapere con un referendum quanti voterebbero la piena adesione all'UE piuttosto era meglio fare come l'Inghilterra che ha conservato la sua moneta ........................
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO .... :cry: :sofico:
hai toccato l'unico tasto che non si deve nemmeno provare a mettere in discussione ...
L'europa l'unica salvezza colei che ci ha ridato la vita ... ringrazia Prodi e prostrati davanti a quello che fu un progetto studiato e realizzato in maniera magistrale ... :sofico: :help:
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO .... :cry: :sofico:
hai toccato l'unico tasto che non si deve nemmeno provare a mettere in discussione ...
L'europa l'unica salvezza colei che ci ha ridato la vita ... ringrazia Prodi e prostrati davanti a quello che fu un progetto studiato e realizzato in maniera magistrale ... :sofico: :help:
ma nemmeno più la destra sostiene questa sciocchezza madornale..
mi sarebbe proprio piaciuto vederti con le pezze al culo con la moneta che ci ritrovavamo e senza crescita nel periodo di recessione degli usa o il recente tracollo delle borse...
bluelake
11-02-2008, 12:15
non entro in merito perchè non ho seguito la diatriba, comunque in generale penso che come Italia abbiamo poco peso politico nella UE a cominciare dal valore esagerato dato nel cambio Euro/Lira
valore che era quello di cambio tra le varie monete alla metà degli anni '90 e non imposto "dall'alto", la lira era stata svalutata più volte a cavallo tra gli '80 e i '90
Ed il fatto che siamo tra i membri europei quelli che hanno lo stipendio + basso :confused: :mc:
Il fatto che se andiamo in Francia vicino al confine con ventimiglia una confezione di aspirina costa meno ?? :eek:
Il fatto che la benzina è sempre + cara qui da noi ???
gli stipendi sono stati convertiti in euro al centesimo, da noi come negli altri paesi :mbe: il costo dell'aspirina dipende dalle politiche adottate nei singoli stati dalla multinazionale che la produce, e sulla benzina incidono le tasse nazionali come si sa ormai da ere geologiche. Se non sbaglio è stato introdotto un meccanismo che abbassa le tasse sui carburanti quando il prezzo del carburante stesso raggiunge una determinata soglia...
L'europa l'unica salvezza colei che ci ha ridato la vita ... ringrazia Prodi e prostrati davanti a quello che fu un progetto studiato e realizzato in maniera magistrale ... :sofico: :help:
furbone, senza l'Euro pagheresti i derivati del petrolio il 45% in più di quello che li paghi ora, il gasolio alla pompa sarebbe intorno a 3600 lire :D
tdi150cv
11-02-2008, 12:16
ma nemmeno più la destra sostiene questa sciocchezza madornale..
mi sarebbe proprio piaciuto vederti con le pezze al culo con la moneta che ci ritrovavamo e senza crescita nel periodo di recessione degli usa o il recente tracollo delle borse...
piuttosto direi che nemmeno piu' a sinistra sostengono che l'europa sia stato un progetto studiato bene ...
poi se tu vuoi insistere fai pure ... bada pero' che i risultati cozzano con quello che sostieni.
tdi150cv
11-02-2008, 12:17
valore che era quello di cambio tra le varie monete alla metà degli anni '90 e non imposto "dall'alto", la lira era stata svalutata più volte a cavallo tra gli '80 e i '90
gli stipendi sono stati convertiti in euro al centesimo, da noi come negli altri paesi :mbe: il costo dell'aspirina dipende dalle politiche adottate nei singoli stati dalla multinazionale che la produce, e sulla benzina incidono le tasse nazionali come si sa ormai da ere geologiche. Se non sbaglio è stato introdotto un meccanismo che abbassa le tasse sui carburanti quando il prezzo del carburante stesso raggiunge una determinata soglia...
furbone, senza l'Euro pagheresti i derivati del petrolio il 45% in più di quello che li paghi ora, il gasolio alla pompa sarebbe intorno a 3600 lire :D
io non ho detto che entrare nell'euro sia stat un errore ... riprova e controlla ...
fermo restando che piu' di qualche volta sono stati diversi gli economisti che hanno detto di essere impossibile pensare a cosa sarebbe successo economicamente parlando se l'Italia fosse imasta fuori dall'euro. (forse erano tutti economisti di Silvio)
Detto questo , punto comunque che non ho toccato , qualcuno e' rimasto fuori o c'è entrato ben piu' tardi eppure non mi pare di aver sentito parlare di una nuova africa ...
piuttosto direi che nemmeno piu' a sinistra sostengono che l'europa sia stato un progetto studiato bene ...
poi se tu vuoi insistere fai pure ... bada pero' che i risultati cozzano con quello che sostieni.
Quali?
:confused:
Ciao
Federico
tdi150cv
11-02-2008, 12:25
Quali?
:confused:
Ciao
Federico
per esempio le speculazioni sui prezzi ? gia non ricordi piu' ?
Bene adesso partrai con i tuoi dati , con il fatto che doveva badarci il Sivlio , con i vari bla bla bla bla ...
Fermati e non sprecare parole ... fior fior di economisti all'epoca preventivarono per tempo quello che poi successe ... e il governo in carica non si mosse minimamente per tentare un programma di prevenzione ; cosa che per me gia ne decreta un fallimento sul nascere.
... e il governo in carica non si mosse minimamente per tentare un programma di prevenzione.
oddio! QUOTO!
tdi150cv
11-02-2008, 12:29
oddio! QUOTO!
tentativo di prevenzione ... non risoluzione ...
la prevenzione si fa prima che accada il problema ... quindi l'accusato e' il tuo governo ...
come mai ora ho l'impressione che non quoti piu' ? :D :cool:
tentativo di prevenzione ... non risoluzione ...
la prevenzione si fa prima che accada il problema ... quindi l'accusato e' il tuo governo ...
come mai ora ho l'impressione che non quoti piu' ? :D :cool:
aaah.. mi sembrava strano quotarti.. hai fatto il giochetto.. :O
però ora non diciamo che i prezzi sono aumentati per colpa di quelli prima del governo del cdx e che loro non hanno potuto fare niente e sono incolpevoli che mi vien da ridere..
altrimenti per punizione ti faccio postare tutti i dati da flisi..
LucaTortuga
11-02-2008, 12:44
tentativo di prevenzione ... non risoluzione ...
la prevenzione si fa prima che accada il problema ... quindi l'accusato e' il tuo governo ...
come mai ora ho l'impressione che non quoti piu' ? :D :cool:
Perchè un tentativo di prevenzione è stato fatto (obbligo di doppia indicazione dei prezzi lira/euro).
Sarebbe stato sufficiente prorogarne la scadenza (2002), ma il governo in carica (Berlusconi) se ne è "dimenticato".
tdi150cv
11-02-2008, 14:27
aaah.. mi sembrava strano quotarti.. hai fatto il giochetto.. :O
però ora non diciamo che i prezzi sono aumentati per colpa di quelli prima del governo del cdx e che loro non hanno potuto fare niente e sono incolpevoli che mi vien da ridere..
altrimenti per punizione ti faccio postare tutti i dati da flisi..
approposito di Flisi ... si e' gia dimenticato ? ed io che volevo i suoi dati ... :cool: :D
comunque non ho fatto il giochetto ... e' quello che e' accaduto ... come suggerisce Luca l'esposizione dei prezzi sia in lire che in euro come poteva bloccare chi stava speculando ???
No no ... nessuna esposizione poteva limitare il fenomeno ... l'unica era tenere sottocontrollo il rincaro e sanzionare chi andava oltre una certa percentuale ... forse un mtodo dittatoriale ma l'unico che poteva arginare il fenomeno ...
tdi150cv
11-02-2008, 14:29
Perchè un tentativo di prevenzione è stato fatto (obbligo di doppia indicazione dei prezzi lira/euro).
Sarebbe stato sufficiente prorogarne la scadenza (2002), ma il governo in carica (Berlusconi) se ne è "dimenticato".
a parte il dubbio tentativo perchè nonostante questa doppia esposizione i prezzi sono comunque andati alle stelle nll'immediato , direi che non mi risulta che dal 2002 la doppia esposizione sia sparita.
nomeutente
11-02-2008, 15:01
approposito di Flisi ... si e' gia dimenticato ? ed io che volevo i suoi dati ... :cool: :D
Flisi è attualmente sospeso: quando rientrerà posterà sicuramente tutti i dati che gli chiederai.
tentativo di prevenzione ... non risoluzione ...
la prevenzione si fa prima che accada il problema ... quindi l'accusato e' il tuo governo ...
come mai ora ho l'impressione che non quoti piu' ? :D :cool:
si ma ci vuoi illuminare su questo nuovo concetto di prevenzione (a me mi sa tanto del solito scaricabarile)??
ci vuoi dire quale meccanismo preventivo sarebbe servito?
Fatto da chi? come?
perchè serviva in primo luogo solo in Italia?
e perchè il problema si è manifestato in tutta evidenza in Italia più che in altri paesi??
PS. ma che dati vuoi?? quelli dell'aumento e del raddoppio dei prezzi??
e questa fantomatica prevenzione (scusa se insisto ma è davvero un concetto nuovo sbucato dal nulla molto "creativo") QUANDO doveva essere attuata? in cosa consiste?
dall'estate 2001 al governo c'era il cdx..
oppure doveva essere attuata da Prodi ,nel 1998, per vigilare sulla conversione dei prezzi del 2002?
io non ho detto che entrare nell'euro sia stat un errore ... riprova e controlla ...
fermo restando che piu' di qualche volta sono stati diversi gli economisti che hanno detto di essere impossibile pensare a cosa sarebbe successo economicamente parlando se l'Italia fosse imasta fuori dall'euro.
visto che ci sei dicci anche quali sono questi economisti e cosa hanno detto..
mah mi sembrano tutte risposte da politico e comunque nessuno mi toglie dal pensare che stavo meglio prima quando qualcosina risparmiavo a fine mese ora ....................... no
Mediamente spendo circa € 500/mese di spesa . Inoltre a conferma di ciò secondo il telegiornale ai dipendenti lo stipendio è aumentato solo del 0,4 % mentre il caro vita di più e Vi sfido a dimostrarmi il contrario... basta pensare al costo delle verdure e frutta dove nei vari passaggi si arricchiscono tuttio tranne i produttori e l'utente finale, ma qui lo stato che dovrebbe controllare dov'è :rolleyes: :muro: :muro:
LucaTortuga
12-02-2008, 11:57
a parte il dubbio tentativo perchè nonostante questa doppia esposizione i prezzi sono comunque andati alle stelle nll'immediato , direi che non mi risulta che dal 2002 la doppia esposizione sia sparita.
Sugli aumenti nessun governo poteva fare nulla (non ricordiamoci del libero mercato solo quando fa comodo, questo c'è e questo ci dobbiamo tenere).
Se i prezzi sono aumentati lo stesso (anche se dubito di quanto dici) la colpa è esclusivamente dei consumatori, i quali non possono appellarsi alla scusa "psicologica" dell'equivalenza 1€=1000 lire, almeno non finchè c'è stato l'obbligo di indicare la doppia dicitura sul cartellino.
Obbligo che scadeva, appunto, nel 2002 e che il Governo in carica non ha pensato di prorogare.
Sugli aumenti nessun governo poteva fare nulla (non ricordiamoci del libero mercato solo quando fa comodo, questo c'è e questo ci dobbiamo tenere).
Se i prezzi sono aumentati lo stesso (anche se dubito di quanto dici) la colpa è esclusivamente dei consumatori, i quali non possono appellarsi alla scusa "psicologica" dell'equivalenza 1€=1000 lire, almeno non finchè c'è stato l'obbligo di indicare la doppia dicitura sul cartellino.
Obbligo che scadeva, appunto, nel 2002 e che il Governo in carica non ha pensato di prorogare.
Ti faccio un'altro esempio, non so se hai figli... io si .
Dunque prima un giro sulla macchinina in riva al mare costava 1000 Lire, ora costa € 1,00 se non € 2,00
Scusa ma non capisco perchè colpa dei consumatori ...... chi è l'organo preposto al controllo dei prezzi ed all'esagerato aumento nei vari passaggi dal contadino al consumatore ? Perchè le quote latte ci sono state imposte e dobbiamo importare latte dalla Romania a noi Italiani dove sicuramente no manca il latte nostrano??? Perchè fino a pochi anni fa con la storia della mucca pazza in Inghilterra non potevamo mangiare la fiorentina ??? Secondo te nessuno l'ha mia mangiata ?? Eppure non si sono sentiti casi ecclatanti a causa della fiorentina .. insomma non so ma mi sembra che lo stare in Europa non ci dia tutti sti vantaggi ....forse c'è la moneta unica ...e chi se ne frega ce lo mettiamo ....... altro esempio stupido ma vero ..... la PSP (playstation portable) in Germania è venduta a meno di € 100,00 e qui in Italia a € 169,00 perchè ........ siamo fessi noi italiani ................ perchè mediamente lo stipendio di un Tedesco è più alto del nostro , ma detto dai telegiornali gli eurodeputati italiani sono i più pagati rispetto ai colleghi europei ...allora cominciamo a parificare tutto (passami il termine parificare) ....... :cool:
per esempio le speculazioni sui prezzi ? gia non ricordi piu' ?
Bene adesso partrai con i tuoi dati , con il fatto che doveva badarci il Sivlio , con i vari bla bla bla bla ...
...
approposito di Flisi ... si e' gia dimenticato ? ed io che volevo i suoi dati ... :cool: :D
Non mi sono affatto dimenticato ma ero in evidente difficoltà a selezionare i dati necessari; infatti, vista la confusione che regna nei tuoi post, non riesco a capire quale sia l'obiettivo dei tuoi strali. Infatti poco prima si leggeva:
L'europa l'unica salvezza colei che ci ha ridato la vita ... ringrazia Prodi e prostrati davanti a quello che fu un progetto studiato e realizzato in maniera magistrale ...
:sofico: :help:
piuttosto direi che nemmeno piu' a sinistra sostengono che l'europa sia stato un progetto studiato bene ...
A quale Europa ti riferisci?
All'Europa quale entità geografica?
All'Europa quale mitica figlia di Agenore e madre di Minosse?
Magari si vorrebbe intendere il processo di integrazione che ha portato alla UE?
Oppure si intende l'allargamento a 25 avvenuto quando era presidente della Commissione Romano Prodi?
:confused:
Anche sul seguito nutro molte perplessità:
Fermati e non sprecare parole ... fior fior di economisti all'epoca preventivarono per tempo quello che poi successe ...
e il governo in carica non si mosse minimamente per tentare un programma di prevenzione ; cosa che per me gia ne decreta un fallimento sul nascere.
fermo restando che piu' di qualche volta sono stati diversi gli economisti che hanno detto di essere impossibile pensare a cosa sarebbe successo economicamente parlando se l'Italia fosse imasta fuori dall'euro. (forse erano tutti economisti di Silvio)
E' evidente la necessità di chiarire l'oggetto del contendere, troppe sono le affermazioni generiche, per cui ripropongo le domande, già proposte dall'utente er-next, che sono rimaste inevase:
si ma ci vuoi illuminare su questo nuovo concetto di prevenzione (a me mi sa tanto del solito scaricabarile)??
ci vuoi dire quale meccanismo preventivo sarebbe servito?
Fatto da chi? come?
perchè serviva in primo luogo solo in Italia?
e perchè il problema si è manifestato in tutta evidenza in Italia più che in altri paesi??
e questa fantomatica prevenzione (scusa se insisto ma è davvero un concetto nuovo sbucato dal nulla molto "creativo") QUANDO doveva essere attuata? in cosa consiste?
dall'estate 2001 al governo c'era il cdx..
oppure doveva essere attuata da Prodi ,nel 1998, per vigilare sulla conversione dei prezzi del 2002?
visto che ci sei dicci anche quali sono questi economisti e cosa hanno detto..
Non mi resta che attendere eventuali risposte nei prossimi giorni.
Ciao
Federico
LucaTortuga
18-02-2008, 10:45
........ siamo fessi noi italiani ................
Esatto.
Nel mio post ho fatto riferimento al mercato proprio per questo.
Il funzionamento di quest'ultimo si basa sul fatto che il prezzo non può essere imposto dall'alto, lo decide liberamente il venditore in base a quanto suppone i consumatori siano disposti a pagare per quel bene.
Evidentemente, i tedeschi non sono diposti a pagare più di 100,00 per la PSP, mentre gli italiani accettano di pagarla 169,00 (altrimenti sarebbero ancora tutte sugli scaffali).
E' il consumatore, non comprando, che deve comunicare al venditore il messaggio "prezzo esagerato".
Quest'ultimo, se vuole vendere, dovrà adeguarsi abbassando il prezzo.
Ma se il prodotto va a ruba comunque, chi glielo fa fare??
Esatto.
Nel mio post ho fatto riferimento al mercato proprio per questo.
Il funzionamento di quest'ultimo si basa sul fatto che il prezzo non può essere imposto dall'alto, lo decide liberamente il venditore in base a quanto suppone i consumatori siano disposti a pagare per quel bene.
Evidentemente, i tedeschi non sono diposti a pagare più di 100,00 per la PSP, mentre gli italiani accettano di pagarla 169,00 (altrimenti sarebbero ancora tutte sugli scaffali).
E' il consumatore, non comprando, che deve comunicare al venditore il messaggio "prezzo esagerato".
Quest'ultimo, se vuole vendere, dovrà adeguarsi abbassando il prezzo.
Ma se il prodotto va a ruba comunque, chi glielo fa fare??
Esatto LucaTortuga sono completamente d'accordo .
Infatti io un gioco della PS2 che costava € 59 l'ho pagato € 29 dandogli dentro 2 giochi PS2 presi in omaggio coi punti esselunga ...si non c'entra un acca ma se uno si organizza ci sono vari modi per risparmiare .
Comuqnue facendo il tuo ragionamento al contrario, se dall'alto nessuno glie lo impone di abbassare i prezzi è altettanto vero che i venditori italiani si arricchiscono il doppio rispetto ai tedeschi ..............:stordita:
tdi150cv
21-02-2008, 16:30
si ma ci vuoi illuminare su questo nuovo concetto di prevenzione (a me mi sa tanto del solito scaricabarile)????
ma sai ... se io faccio l'analisi di un progetto prima di realizzarlo tendo gia a calcolare tutti i possibili aspetti negativi. Cosi' so cosa mi aspetta e come correre ai ripari ... questo e' quello che fa un buon analista ... un incapace non pensa agli aspetti negativi ma fa fronte mano a mano che essi avanzano ...
p.s. "a me mi" non si dice ...
ci vuoi dire quale meccanismo preventivo sarebbe servito?
Fatto da chi? come?
perchè serviva in primo luogo solo in Italia?
e perchè il problema si è manifestato in tutta evidenza in Italia più che in altri paesi????
discorso trito e ritrito ... inutile una qualsiasi risposta se non accetti il prere altrui ... anche perchè il mio lavoro non e' l'economista , sono chiamato a dare soluzioni informatiche. Quindi c'è gente pagata per dare risposte alle tue domande ... peccato che tali domande non avrebbero dovuto nemmeno prendere vita. E te lo ripeto ... tutti sapevano che il rischio era quello del raddoppio dei prezzi. Sarebbe bastato imporre dei limiti ... in che maniera non lo posso sapere.
Immagino che la finanza non sia pagata per controllare solo se un alimentari fa o meno lo scontrino ...
Voglio dire se a livello nazionale avessimo monitorato l'andamento dei prezzi e previsto sanzioni nel caso di aumenti non giustificati ... magari ora non saremo in queste condizioni.
Infine il problema non e' vero che si e' manifestato solo in Italia ... mi pare che in Spagna siano messi nella stessa maniera ...
PS. ma che dati vuoi?? quelli dell'aumento e del raddoppio dei prezzi??
quelli li vedo ogni mese quando apro il mio cedolino !
tdi150cv
21-02-2008, 16:37
A quale Europa ti riferisci?
All'Europa quale entità geografica?
All'Europa quale mitica figlia di Agenore e madre di Minosse?
Magari si vorrebbe intendere il processo di integrazione che ha portato alla UE?
Oppure si intende l'allargamento a 25 avvenuto quando era presidente della Commissione Romano Prodi?
:confused:
Il progetto europa si intende ingresso dell'italia in europa ... e' cosi' difficile ?
E' evidente la necessità di chiarire l'oggetto del contendere, troppe sono le affermazioni generiche, per cui ripropongo le domande, già proposte dall'utente er-next, che sono rimaste inevase:
Non mi resta che attendere eventuali risposte nei prossimi giorni.
Ciao
Federico
c'è poco da attendere ... vuoi negare che il raddoppio dei prezzi fu un fenomeno previsto da tempo ?
Vuoi negare che chi ci ha permesso di entrare in Europa non ha fatto nulla per limitare il fenomeno di cui sopra ?
Se neghi ste due cose siamo alla follia ...
kaysersoze
21-02-2008, 16:56
Il progetto europa si intende ingresso dell'italia in europa ... e' cosi' difficile ?
c'è poco da attendere ... vuoi negare che il raddoppio dei prezzi fu un fenomeno previsto da tempo ?
Vuoi negare che chi ci ha permesso di entrare in Europa non ha fatto nulla per limitare il fenomeno di cui sopra ?
Se neghi ste due cose siamo alla follia ...
Ti faccio notare che come detto da altri utenti solo in italia alla fine del 2002 sono spariti i doppi prezzi in lire euro, mentre nel resto d'europa io li ho trovati fino al 2005 e non so se ci sono ancora da qualche parte!!!
Come mai il governo in carica non ha fatto niente per garantire anche gli anni successivi la doppia esposizione dei prezzi????
tdi150cv
21-02-2008, 17:04
Ti faccio notare che come detto da altri utenti solo in italia alla fine del 2002 sono spariti i doppi prezzi in lire euro, mentre nel resto d'europa io li ho trovati fino al 2005 e non so se ci sono ancora da qualche parte!!!
Come mai il governo in carica non ha fatto niente per garantire anche gli anni successivi la doppia esposizione dei prezzi????
e tu mi vuoi dire che i prezzi sono raddoppiati solo dopo il 2002 ?
e come l'evidenza lire euro poteva fermare il raddoppiare del prezzo ?
... tutti sapevano che il rischio era quello del raddoppio dei prezzi. Sarebbe bastato imporre dei limiti ... in che maniera non lo posso sapere.
Voglio dire se a livello nazionale avessimo monitorato l'andamento dei prezzi e previsto sanzioni nel caso di aumenti non giustificati ... magari ora non saremo in queste condizioni.
Questo passaggio farà inorridire tutti i sostenitori dell'economia di mercato.
Infine il problema non e' vero che si e' manifestato solo in Italia ... mi pare che in Spagna siano messi nella stessa maniera ...
Si è manifestato primariamente in Italia.
Per la Spagna, senza bisogno di scomodare i dati, chiedi all'utente gpc, che ci ha vissuto per alcuni mesi quale studente Erasmus.
Il progetto europa si intende ingresso dell'italia in europa ... e' cosi' difficile ?
L'Italia è stata uno dei sei paesi fondatori della CECA prima e, con il Trattato di Roma firmato il 25 marzo 1957, anche della CEE.
c'è poco da attendere ... vuoi negare che il raddoppio dei prezzi fu un fenomeno previsto da tempo ?
Vuoi negare che chi ci ha permesso di entrare in Europa non ha fatto nulla per limitare il fenomeno di cui sopra ?
Se neghi ste due cose siamo alla follia ...
Io non nego nulla, l'evidenza è sotto gli occhi di tutti.
Metto solo in risalto che specialmente nel nostro paese c'è stato un aumento in gran parte ingiustificato dei prezzi di molti dei beni/servizi, specialmente quelli di uso quotidiano, MA non di tutti.
Questo porta ad escludere la teoria che tutto sia dipeso dal basso valore unitario della moneta precedentemente in vigore.
D'altra parte è impossibile dare la colpa alla nuova valuta, di per sè strumento neutro, anche perchè in caso contrario avrebbe dovuto manifestare gli stessi identici effetti malefici in tutti i paesi, cosa che non è stata.
Infine faccio ancora notare: anche ammesso che un governo fosse in grado di attuare politiche di controllo, quando avrebbero dovuto essere applicate? Mica mi dirai nel 1998, vero? Il change over era fissato per l'inizio del 2002. Al limite avrebbe dovuto prendere provvedimenti e vigilare chi era stato eletto nel maggio 2001.
La soluzione era forse un maggior periodo di coesistenza fra vecchia moneta ed €? Non credo, visto che in certi paesi non c'è neppure stata la doppia circolazione.
Penso che la maggior responsabilità di questo andamento dei prezzi incontrollato e di questa speculazione (con relativa fortissima diminuzione del potere d'acquisto per moltissime famiglie, specialmente quelle che vivono di stipendi e salari) sia dovuta alla "mentalità italica", per cui chi ha potuto ha approfittato indisturbato della situazione per "arrotondamenti creativi".
E questo è avvenuto non solo nel settore privato, ma anche nel pubblico: non è difficile ricordare che nel 2002 fu improvvisamente la giocata minima ai giochi controllati dal Ministero delle Finanze (superenalotto, totocalcio ecc..) passò da 1.000 lire a 1 €, oppure l'arrotondamento delle tariffe dei biglietti dei mezzi pubblici in molte città.
Quello che realmente va rimproverato all'allora esecutivo è l'aver minimizzato per troppo tempo il problema, quasi non esistesse, e poi, quando l'evidenza era lampante, trovare a chi scaricare la colpa: dapprima alle famiglie poco attente alla spesa* e poi all'€ e a chi l'aveva voluto.
Sugli altri punti, su cosa sarebbe successo se non fossimo entrati subito nella moneta unica, ne abbiamo già discusso a lungo: basti ricordare solo verso quali paesi si rivolge la maggior parte del nostro export e quanto valeva il tasso di interesse sul nostro enorme debito pubblico prima della decisione di entrare nell'area €.
Ciao
Federico
* forse ricorderai quando Berlusconi invitava gli italiani ad essere più attenti nel fare la spesa, Ricorderai quando invitava a prendere esempio da sua madre la quale, "quando va al mercato, fa il giro di tutte le bancarelle e compra solo da quelle che hanno i prezzi più bassi. ".
kaysersoze
21-02-2008, 18:03
e tu mi vuoi dire che i prezzi sono raddoppiati solo dopo il 2002 ?
e come l'evidenza lire euro poteva fermare il raddoppiare del prezzo ?
No, ma penso come dice flisi che molti ci abbiano speculato sopra furbescamente, lo stesso stato che ha arrotondato tariffe e servizi per il cittadino con arrotondamenti pesanti!!!!
Il doppio cartello avrebbe consentito senz'altro una migliore identificazione di coloro che speculavano, poi sta al cittadino non comprare da tizio perchè a raddoppiato il prezzo di un determinato bene rispetto ad un altro che è stato onesto nel cambio lira/euro!!!
Non so se poi si poteva fare un decreto legge che avrebbe sanzionato chi aveva speculato sul cambio, visto che siamo nel libero mercato, oppure meglio dire che va tutto bene e che l'inflazione è solo al 2-3% come diceva l'armata brancaleone?????
tdi150cv
21-02-2008, 18:03
Questo passaggio farà inorridire tutti i sostenitori dell'economia di mercato.
che inorridiscano ... dici ch enon sarebbe potuta essere nel breve termine una soluzione ?
Si è manifestato primariamente in Italia.
Per la Spagna, senza bisogno di scomodare i dati, chiedi all'utente gpc, che ci ha vissuto per alcuni mesi quale studente Erasmus.
mi pare che fu proprio lui uno di quelli che lo diceva al tempo ... posso sbagliarmi
Io non nego nulla, l'evidenza è sotto gli occhi di tutti.
Metto solo in risalto che specialmente nel nostro paese c'è stato un aumento in gran parte ingiustificato dei prezzi di molti dei beni/servizi, specialmente quelli di uso quotidiano, MA non di tutti.
Questo porta ad escludere la teoria che tutto sia dipeso dal basso valore unitario della moneta precedentemente in vigore.
non lo so secondo quale teoria economica ? comunque mi detta una cosa simile ...
D'altra parte è impossibile dare la colpa alla nuova valuta, di per sè strumento neutro, anche perchè in caso contrario avrebbe dovuto manifestare gli stessi identici effetti malefici in tutti i paesi, cosa che non è stata.
Infine faccio ancora notare: anche ammesso che un governo fosse in grado di attuare politiche di controllo, quando avrebbero dovuto essere applicate? Mica mi dirai nel 1998, vero? Il change over era fissato per l'inizio del 2002. Al limite avrebbe dovuto prendere provvedimenti e vigilare chi era stato eletto nel maggio 2001
applicate NO ! PREVISTE SI ! ASSOLUTAMENTE !
Penso che la maggior responsabilità di questo andamento dei prezzi incontrollato e di questa speculazione (con relativa fortissima diminuzione del potere d'acquisto per moltissime famiglie, specialmente quelle che vivono di stipendi e salari) sia dovuta alla "mentalità italica", per cui chi ha potuto ha approfittato indisturbato della situazione per "arrotondamenti creativi".
E questo è avvenuto non solo nel settore privato, ma anche nel pubblico: non è difficile ricordare che nel 2002 fu improvvisamente la giocata minima ai giochi controllati dal Ministero delle Finanze (superenalotto, totocalcio ecc..) passò da 1.000 lire a 1 €, oppure l'arrotondamento delle tariffe dei biglietti dei mezzi pubblici in molte città.
ba questo non lo ricordo. Di tasse ne pago talmente tante che pagarne ancora sotto forma di enalotto non ne ho mai avuto voglia ...
Quello che realmente va rimproverato all'allora esecutivo è l'aver minimizzato per troppo tempo il problema, quasi non esistesse, e poi, quando l'evidenza era lampante, trovare a chi scaricare la colpa: dapprima alle famiglie poco attente alla spesa* e poi all'€ e a chi l'aveva voluto.
allora il danno era gia bello che fatto , a mio avviso ... In quel momento li solo delle misure sicuramente impopolari avrebbero potuto arginare il problema ... quindi nulla di fatto ...
Sugli altri punti, su cosa sarebbe successo se non fossimo entrati subito nella moneta unica, ne abbiamo già discusso a lungo: basti ricordare solo verso quali paesi si rivolge la maggior parte del nostro export e quanto valeva il tasso di interesse sul nostro enorme debito pubblico prima della decisione di entrare nell'area €. .
insisto ... non lo so ...
danimarca , svezia inghilterra ... cos'avevano una economia completamente diversa ? puo' essere per carita' se ne fossimo rimasti fuori ipotizzando un disastro totale , sarebbe stato un modo come un altro per epurare una situazione gia in netta crisi ...
Adesso in Argentina dopo un crollo globale qualcosa sta ripartendo mi pare no !?
Cosi' come siamo messi possiamo solo continuare una attivita' di galleggiamento !
che inorridiscano ... dici che non sarebbe potuta essere nel breve termine una soluzione ?
Temo di no.
Il governo allora in carica, come ho scritto nell'intervento precedente, avrebbe potuto fare poco in concreto. Ad esso si può attribuire la colpa di aver minimizzato il problema, ma concretamente non molto di più. Quello precedente, anche volendo, ad inizio 2002 non era più in carica.
mi pare che fu proprio lui uno di quelli che lo diceva al tempo ... posso sbagliarmi
Mi pare di ricordare che sostenesse il contrario.
Speriamo che ci legga e che voglia intervenire.
non lo so secondo quale teoria economica ? comunque mi detta una cosa simile ...
No, non mi riferivo a te, ma stavo analizzando diverse ipotesi.
applicate NO ! PREVISTE SI ! ASSOLUTAMENTE !
Previste in Italia per le nostre specifiche peculiarità.
insisto ... non lo so ...
danimarca , svezia inghilterra ... cos'avevano una economia completamente diversa ?
Sono realtà differenti dalla nostra. Ricordati che siamo un paese del G8, a differenza dei primi due.
E per quanto riguarda il terzo, ricordiamoci i rapporti privilegiati che lo legano alle sue ex-colonie. Eppure, nostante questo, nel 2006 come quote di export mondiale sono stati superati dal nostro paese (con la Germania n°1 mondiale).
puo' essere per carita' se ne fossimo rimasti fuori ipotizzando un disastro totale ...
Questo è lo scenario più verosimile, anche se non esistono certezze sulle dimensioni della crisi che ci avrebbe colpito.
Poteva essere un "disastro totale" come ipotizzi tu ovvero un disastro di minori proporzioni come alcuni economisti avevano ipotizzato.
Cosi' come siamo messi possiamo solo continuare una attivita' di galleggiamento !
Vorrei tanto poterti contraddire :(
Ciao
Federico
...
Metto solo in risalto che specialmente nel nostro paese c'è stato un aumento in gran parte ingiustificato dei prezzi di molti dei beni/servizi, specialmente quelli di uso quotidiano, MA non di tutti.
Questo porta ad escludere la teoria che tutto sia dipeso dal basso valore unitario della moneta precedentemente in vigore.
....
Penso che la maggior responsabilità di questo andamento dei prezzi incontrollato e di questa speculazione (con relativa fortissima diminuzione del potere d'acquisto per moltissime famiglie, specialmente quelle che vivono di stipendi e salari) sia dovuta alla "mentalità italica", per cui chi ha potuto ha approfittato indisturbato della situazione per "arrotondamenti creativi".
E questo è avvenuto non solo nel settore privato, ma anche nel pubblico: non è difficile ricordare che nel 2002 fu improvvisamente la giocata minima ai giochi controllati dal Ministero delle Finanze (superenalotto, totocalcio ecc..) passò da 1.000 lire a 1 €, oppure l'arrotondamento delle tariffe dei biglietti dei mezzi pubblici in molte città.
....
A proposito di questo argomento, oggi l'Istat ha pubblicato la consueta rilevazione dell'inflazione con un focus sui prodotti acquistati dalle famiglie italiane:
Stralci dall'articolo di Repubblica (
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/economia/inflaistat-3/gennaio-conferma/gennaio-conferma.html
):
Sulla spesa quotidiana gli aumenti dei prezzi sono molto più consistenti
rispetto all'indice ufficiale a partire dal 2002, anno d'ingresso dell'euro
Istat, per i prodotti più acquistati
l'inflazione a gennaio è del 4,8%
Nuovo record storico oggi per il gasolio: ha sfondato quota 1,33 al litro
Per i prodotti ad "alta frequenza d'acquisto" cioè quelli che vengono comprati praticamente quotidianamente come gli alimentari, i tabacchi, i carburanti, i giornali o le spese al bar e al ristorante, l'inflazione è molto più alta del tasso generale, che a gennaio è del 2,9% su base annua, ed è pari al 4,8%. Ne dà notizia l'Istat
....
"Si tratta di un gruppo - spiegano all'Istat - che ha registrato sistematicamente dal 2002, con l'ingresso dell'euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio". Il 4,8% di aumento registrato a gennaio è peraltro il più alto degli ultimi 11 anni.
Da diverso tempo le rilevazioni Istat sono oggetto di attacchi non solo da parte delle associazioni dei consumatori, ma ultimamente anche da parte dei sindacati, che parlano di una inflazione 'percepita' molto superiore a quella rilevata dall'Istituto. Probabilmente anche per rispondere a questo tipo di critiche l'Istat ha pubblicato oggi questo studio sulle dinamiche inflazionistiche dei prodotti di uso più comune, confermando che di fatto sulla spesa quotidiana l'inflazione è molto più alta di quella rilevata secondo i criteri ufficiali. Lo studio peraltro conferma la crescita abnorme dei prezzi dei prodotti di uso quotidiano proprio a partire dall'ingresso dell'euro.
....
Analoghi stralci dall' articolo de Il Corriere della Sera (http://www.corriere.it/economia/08_febbraio_22/inflazione_quotidiana_super_0aeaa48a-e130-11dc-b2e4-0003ba99c667.shtml):
L'Istat conferma: A gennaio inflazione in rialzo del 2,9%, al top dal 2001
La spesa di tutti i giorni più cara del 4,8%
Volano il pane (+12%) e la pasta (+10%)
Sui prodotti più acquistati rincari selvaggi. Alimentari, tabacchi, carburanti, bar e ristoranti senza freni
L'Istat conferma: l'inflazione nel mese di gennaio, rispetto al dato di un anno prima, è al 2,9%, ai massimi dal 2001. [b]Ma il dato che preoccupa di più è quello sulla «spesa di tutti i giorni»: sui prodotti ad «alta frequenza d'acquisto» cioè quelli che vengono comprati praticamente quotidianamente - come alimentari, tabacchi, carburanti, giornali o come il conto del bar e del ristorante - l'inflazione è molto più alta del tasso generale. Ed è stata pari, nel mese di gennaio, al 4,8%. È quanto sottolinea l'Istat in uno specifico focus dedicato ai diversi prodotti acquistati dalle famiglie italiane.
RINCARI QUOTIDIANI - Dal 2002, rileva l'Istat, il tasso di crescita dell'inflazione relativa ai beni ad alta frequenza d'acquisto è stato «sistematicamente più alto» rispetto al tasso complessivo. Il 4,8% di aumento registrato a gennaio è peraltro il più alto degli ultimi 11 anni.
ALTA FREQUENZA - Nel gruppo di beni ad alta frequenza di acquisto – il cui peso all'interno del paniere è del 39% - sono comprese anche le spese per affitto, beni non durevoli per la casa, servizi di pulizia e manutenzione per la casa, carburanti, trasporti urbani, giornali, ristorazione e spese di assistenza. «Si tratta di un gruppo – spiegano all'Istat - che ha registrato sistematicamente dal 2002, con l'ingresso dell'euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio».
......
Ciao
Federico
tdi150cv
22-02-2008, 13:44
A proposito di questo argomento, oggi l'Istat, nel palese tentativo di venirmi in soccorso*, ha pubblicato la consueta rilevazione dell'inflazione con un focus sui prodotti acquistati dalle famiglie italiane:
Stralci dall'articolo di Repubblica (
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/economia/inflaistat-3/gennaio-conferma/gennaio-conferma.html
):
Sulla spesa quotidiana gli aumenti dei prezzi sono molto più consistenti
rispetto all'indice ufficiale a partire dal 2002, anno d'ingresso dell'euro
Istat, per i prodotti più acquistati
l'inflazione a gennaio è del 4,8%
Nuovo record storico oggi per il gasolio: ha sfondato quota 1,33 al litro
Per i prodotti ad "alta frequenza d'acquisto" cioè quelli che vengono comprati praticamente quotidianamente come gli alimentari, i tabacchi, i carburanti, i giornali o le spese al bar e al ristorante, l'inflazione è molto più alta del tasso generale, che a gennaio è del 2,9% su base annua, ed è pari al 4,8%. Ne dà notizia l'Istat
....
"Si tratta di un gruppo - spiegano all'Istat - che ha registrato sistematicamente dal 2002, con l'ingresso dell'euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio". Il 4,8% di aumento registrato a gennaio è peraltro il più alto degli ultimi 11 anni.
Da diverso tempo le rilevazioni Istat sono oggetto di attacchi non solo da parte delle associazioni dei consumatori, ma ultimamente anche da parte dei sindacati, che parlano di una inflazione 'percepita' molto superiore a quella rilevata dall'Istituto. Probabilmente anche per rispondere a questo tipo di critiche l'Istat ha pubblicato oggi questo studio sulle dinamiche inflazionistiche dei prodotti di uso più comune, confermando che di fatto sulla spesa quotidiana l'inflazione è molto più alta di quella rilevata secondo i criteri ufficiali. Lo studio peraltro conferma la crescita abnorme dei prezzi dei prodotti di uso quotidiano proprio a partire dall'ingresso dell'euro.
....
Analoghi stralci dall' articolo de Il Corriere della Sera (http://www.corriere.it/economia/08_febbraio_22/inflazione_quotidiana_super_0aeaa48a-e130-11dc-b2e4-0003ba99c667.shtml):
L'Istat conferma: A gennaio inflazione in rialzo del 2,9%, al top dal 2001
La spesa di tutti i giorni più cara del 4,8%
Volano il pane (+12%) e la pasta (+10%)
Sui prodotti più acquistati rincari selvaggi. Alimentari, tabacchi, carburanti, bar e ristoranti senza freni
L'Istat conferma: l'inflazione nel mese di gennaio, rispetto al dato di un anno prima, è al 2,9%, ai massimi dal 2001. [b]Ma il dato che preoccupa di più è quello sulla «spesa di tutti i giorni»: sui prodotti ad «alta frequenza d'acquisto» cioè quelli che vengono comprati praticamente quotidianamente - come alimentari, tabacchi, carburanti, giornali o come il conto del bar e del ristorante - l'inflazione è molto più alta del tasso generale. Ed è stata pari, nel mese di gennaio, al 4,8%. È quanto sottolinea l'Istat in uno specifico focus dedicato ai diversi prodotti acquistati dalle famiglie italiane.
RINCARI QUOTIDIANI - Dal 2002, rileva l'Istat, il tasso di crescita dell'inflazione relativa ai beni ad alta frequenza d'acquisto è stato «sistematicamente più alto» rispetto al tasso complessivo. Il 4,8% di aumento registrato a gennaio è peraltro il più alto degli ultimi 11 anni.
ALTA FREQUENZA - Nel gruppo di beni ad alta frequenza di acquisto – il cui peso all'interno del paniere è del 39% - sono comprese anche le spese per affitto, beni non durevoli per la casa, servizi di pulizia e manutenzione per la casa, carburanti, trasporti urbani, giornali, ristorazione e spese di assistenza. «Si tratta di un gruppo – spiegano all'Istat - che ha registrato sistematicamente dal 2002, con l'ingresso dell'euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio».
......
Ciao
Federico
sul pane e la pasta lo dissi io al tempo ben prima dell'inizio del fenomeno in quanto essendo nel ramo sapevo cosa accadeva ... eppure presi anche li del pirla ... vabbè che ci vogliamo fare ...
Per il resto non credo che questi siano fenomeno non riscontrati da tutti anzi ... il solo problema dove io insisto e' che doveva essere previsto e arginato.
E non chiedermi come ... non vengo pagato 20.000 euro al mese ... :D
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