View Full Version : Non ci vogliono far votare il referendum...
http://referendumelettorale.ilcannocchiale.it/post/1757540.html
Ormai il Governo passa da una settimana difficile, come quella passata, ad una - come quella che stiamo vivendo - a dir poco terribile. Mastella ha lanciato il suo siluro. E con ogni probabilità affonderà Prodi giovedì sera, costringendolo a rimettere il mandato nelle mani del Presidente Napolitano.
Tra le ragioni del siluro c’è di sicuro, forse prevalentemente, l’idea di far slittare il nostro referendum (in caso di scioglimento anticipato di almeno una delle Camere, il referendum slitta automaticamente di 365 giorni a partire dalla data delle elezioni, ndr). Se questo fosse approvato, verrebbe infatti azzerata la presenza parlamentare dell’UDEUR in quanto tale, così come quella degli altri partiti(ni) che tengono oggi in ostaggio l’iniziativa governativa con la collaudata tecnica dei veti incrociati.
C’è quindi chi si sta già battendo - ancor prima della caduta del Governo - per andare ad elezioni anticipate con l’attuale Porcellum, con buona pace del referendum (che slitterebbe di un anno, in attesa di essere nel frattempo definitivamente affossato con l’approvazione di un Porcellum 2, la vendetta…).
Ma è anche possibile che il referendum rappresenti invece una soluzione di mediazione tra le opposte richieste che, nel caso di una crisi, sarebbero avanzate al Capo dello Stato. Perché infatti non immaginare che la consultazione popolare possa aver comunque luogo il prossimo 20 aprile lasciando spazio ad eventuali elezioni anticipate da tenersi prima dell'estate? In questo scenario i cittadini non si sentirebbero “scippati” di una loro ormai legittima aspettativa e soprattutto sarebbero loro a decidere se andare alle prossime elezioni politiche con un Porcellum “cotto alla referendaria” ovvero così come mamma (?) l’ha fatto.
È certo però che se questo ragionamento fosse giudicato troppo ardito, non ci resterebbe che mobilitarci tutti - con tam-tam, catene di Sant’Antonio, segnali di fumo, etc. - e gridare a gran voce: “Non ci vogliono far votare il referendum…”.
Penso che in realtà questo sia l'unico motivo che ha portato alla caduta del governo, del resto Mastella l'aveva minacciato per tutto l'anno.
nomeutente
26-01-2008, 11:03
http://referendumelettorale.ilcannocchiale.it/post/1757540.html
Penso che in realtà questo sia l'unico motivo che ha portato alla caduta del governo, del resto Mastella l'aveva minacciato per tutto l'anno.
A me sembra invece una posizione inconsistente.
La legge elettorale era comunque al vaglio del parlamento, quindi il rischio referendum era abbastanza remoto. Ora, invece ci possono essere le seguenti opzioni:
- si vota, nel qual caso Mastella per non sparire ha l'obbligo di allearsi con il centrodestra (stessa situazione vissuta finora, solo in una coalizione diversa);
- si va ad un governo istituzionale PD-FI in cui i piccoli partiti non conteranno una cippa e verrà approvata una legge ad uso e consumo dei partiti maggiori;
- si allarga la maggioranza all'Udc e si approva una legge sul modello tedesco che ha comunque uno sbarramento e dove non esistono coalizioni (quindi Mastella sparisce)
Quindi i rischi di sopravvivenza per Mastella sono forse anche superiori a quelli che aveva prima.
La mossa ha un senso solo nell'ottica di una sua confluenza in un partito di centro più ampio, ma al momento è imho un po' presto per capire se ha davvero un disegno o se la sua è stata una scelta totalmente obbligata.
A me sembra invece una posizione inconsistente.
La legge elettorale era comunque al vaglio del parlamento, quindi il rischio referendum era abbastanza remoto. Ora, invece ci possono essere le seguenti opzioni:
- si vota, nel qual caso Mastella per non sparire ha l'obbligo di allearsi con il centrodestra (stessa situazione vissuta finora, solo in una coalizione diversa);
- si va ad un governo istituzionale PD-FI in cui i piccoli partiti non conteranno una cippa e verrà approvata una legge ad uso e consumo dei partiti maggiori;
- si allarga la maggioranza all'Udc e si approva una legge sul modello tedesco che ha comunque uno sbarramento e dove non esistono coalizioni (quindi Mastella sparisce)
Quindi i rischi di sopravvivenza per Mastella sono forse anche superiori a quelli che aveva prima.
La mossa ha un senso solo nell'ottica di una sua confluenza in un partito di centro più ampio, ma al momento è imho un po' presto per capire se ha davvero un disegno o se la sua è stata una scelta totalmente obbligata.
Mastella vuole la prima opzione, ossia il mantenimento dello status quo. L'unico modo per ottenerlo è lo scioglimento immediato delle camere. Se si vota con questa legge, per come è configurata, è difficile che il cdx abbia una larga maggioranza al senato, perchè già nel 2006 ha già raccolto quasi tutti i premi di maggioranza regionali delle regioni di cdx, e le restanti regioni è difficile che cambino bandiera. Quindi è possibile che i senatori dell'udeur siano decisivi anche per una futura maggioranza di cdx al senato.
Non è solo mastella comunque,tutti i partiti piccoli vogliono le elezioni anticipate perche con altre leggi elettorali rischiano di scomparire(ah che gran perdita sarebbe:rolleyes: )
CONSULTAZIONI: PDCI,NO GOVERNI TECNICI;REINCARICO O VOTO
Il Pdci dice 'no' a qualsiasi ipotesi di governo tecnico o istituzionale e ribadisce che appoggera' un eventuale reincarico a Romano Prodi con la stessa maggioranza uscita dalle urne, altrimenti l'unica ipotesi e' il voto anticipato. Lo dice il segretario del Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto, al termine dei colloqui al Quirinale con il Capo dello Stato. "Siamo indisponibili a qualsiasi soluzione che snaturi la coalizione uscita dalle urne - spiega Diliberto - dunque siamo contrari a qualsiasi ipotesi di governo tecnico, istituzionale, di larghe intese o di scopo come il fantasioso lessico della politica italiana definisce questi esecutivi". Il segretario del Pdci ribadisce che nel caso in cui Prodi dovesse ottenere un reincarico i Comunisti Italiani sosterranno "con lealta'" il suo governo, ma a patto che questo sia sorretto "dalla stessa maggioranza che e' uscita dalle elezioni". "Qualsiasi altra ipotesi - conclude - tradirebbe il mandato degli elettori, quindi noi siamo indisponibili a qualsiasi pasticcio: se non si verificassero le condizioni che abbiamo chiesto allora sarebbe meglio andare al voto".
appunto:rolleyes:
ma poi con che faccia chiedono il rincarico,non lo capiscono che bloccherebbero tutto visto che in senato stanno sotto?ah la poltrona:rolleyes:
giannola
26-01-2008, 13:09
a me mastella sta simpatico (cit.) :O
blamecanada
26-01-2008, 13:26
Io spero in una legge proporzionale con sbarramento al 5%, ma temo che venga fatto ben altro.
dantes76
26-01-2008, 13:30
Non è solo mastella comunque,tutti i partiti piccoli vogliono le elezioni anticipate perche con altre leggi elettorali rischiano di scomparire(ah che gran perdita sarebbe:rolleyes: )
tutti i partiti piccoli, sono contrari, tranne uno... che pur cosciente di cosa sarebbe significato un aumento dello sbarramento, auto cancellazione del propio partito, non si e' tirato indietro...
un altro cent su dipietro
uno sputo come sempre sulla criminalita'
giannola
26-01-2008, 13:32
uno sputo come sempre sulla criminalita'
debbo avvisarti che finirai disidratato :sofico:
naitsirhC
26-01-2008, 14:19
Non è solo mastella comunque,tutti i partiti piccoli vogliono le elezioni anticipate perche con altre leggi elettorali rischiano di scomparire(ah che gran perdita sarebbe:rolleyes: )
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Tranne Idv che si è pronunciata a favore.
Quindi i rischi di sopravvivenza per Mastella sono forse anche superiori a quelli che aveva prima.
La mossa ha un senso solo nell'ottica di una sua confluenza in un partito di centro più ampio, ma al momento è imho un po' presto per capire se ha davvero un disegno o se la sua è stata una scelta totalmente obbligata.
La balena bianca sta per tornare;secondo prime indiscrezioni avrebbe un 10%
nomeutente
26-01-2008, 17:00
Mastella vuole la prima opzione, ossia il mantenimento dello status quo. L'unico modo per ottenerlo è lo scioglimento immediato delle camere.
Mastella poteva tranquillamente continuare a sostenere il governo Prodi, avendo avuto da quest'ultimo la garanzia di una legge elettorale idonea al mantenimento dei piccoli partiti.
La bordata di Bertinotti a Prodi ("governo non ha mantenuto le aspettative") il giorno successivo alla "garanzia" fornita da Prodi ai piccoli partiti era invece da leggersi in senso opposto: al Prc fa comodo che vengano falciati i cespuglietti per egemonizzare la sinistra radicale sotto il cartello "arcobaleno".
Idem il dissenso fra Prodi e Veltroni.
Di fatto sia l'asse Bertinotti-Veltroni sia quello Veltroni-Berlusconi sono deleteri per Mastella: l'unico suo alleato poteva essere Prodi, la cui leadership sul governo dipendeva da un Veltroni non troppo forte (Prodi era leader perché è un buon mediatore, ma se non c'è niente da mediare può andare in soffitta).
Certamente le elezioni anticipate sono una garanzia di mantenimento della legge, ma sono un rischio abbastanza grosso.
Mastella poteva tranquillamente continuare a sostenere il governo Prodi, avendo avuto da quest'ultimo la garanzia di una legge elettorale idonea al mantenimento dei piccoli partiti.
Non credo proprio, nessuno dei progetti in discussione prevedeva la sopravvivenza di partiti come il suo.
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