View Full Version : Vivere: Francia o Inghilterra?
Giant Lizard
24-01-2008, 00:46
Dato che per un motivo o per l'altro, potrei finire a vivere in uno di questi due posti a scelta, vorrei informarmi un attimo di più :)
Premetto che non sono stato in nessuno dei due e sicuramente ci farò un viaggio prima di decidere, ma giusto per avere qualche idea ho pensato di aprire una discussione qui.
Inizierei col fare alcune domande che valgono per entrambi le nazioni:
- come sono i costi delle case? E della vita?
- è facile trovare lavoro?
- tempo, temperatura come sono?
- ci sono molte software house (sviluppatrici di videogiochi intendo)? C'è possibilità di lavoro per chi vuole lavorare nel mondo dei videogiochi?
- come viene trattata l'arte? Ci sono possibilità per un'artista?
Ma in particolare, per l'Inghilterra, non è una pizza il dover cambiare moneta? Ed è vero, come leggo in giro, che vige una censura sui prodotti (film, fumetti, videogiochi, anime, ecc...) simile all'Italia?
Ah, dimenticavo una cosa importante...che codifica video usano in Francia? PAL? No perchè avevo studiato che si usava la SECAM...e sarebbe un problema dato che ho tutti dispositivi PAL...
Intanto già che ci sono apro pure un sondaggio, a titolo informativo :)
Grazie a chiunque mi saprà aiutare
[AGGIORNAMENTO] - aggiungo una lista degli aspetti positivi citati in questa discussione, così che sia più facile poi decidere dove andare (in base ai punti favorevoli):
INGHILTERRA:
- si impara l'inglese, che è importante
- ci sono più opportunità per chi vuole lavorare nel mondo dei videogiochi
- l'Inghilterra in campo informatico è superiore alla Francia
FRANCIA:
- ci sono più opportunità per chi vuole lavorare nel mondo dell'arte
- il clima è migliore
- non ci sono cambi di valuta
- il costo della vita è minore rispetto all'Inghilterra
- il governo dà incentivi economici per chi si appresta nello sviluppo di videogiochi
ziozetti
24-01-2008, 10:31
La vita costa meno in Francia ed il clima è migliore...
Per il cambio moneta non vedo il problema, se ci vivi ragioni in sterline e non in €.
Probabilmente è più facile spostarsi in Inghilterra dall'Italia... ci sono più lowcost...
Giant Lizard
24-01-2008, 10:32
La vita costa meno in Francia ed il clima è migliore...
Per il cambio moneta non vedo il problema, se ci vivi ragioni in sterline e non in €.
si ma spesso dovrei tornare in Italia, la mia famiglia è qui :)
e per il lavoro poi?
Ah, dimenticavo una cosa importante...che codifica video usano in Francia? PAL? No perchè avevo studiato che si usava la SECAM...e sarebbe un problema dato che ho tutti dispositivi PAL...
ziozetti
24-01-2008, 10:42
si ma spesso dovrei tornare in Italia, la mia famiglia è qui :)
e per il lavoro poi?
Ah, dimenticavo una cosa importante...che codifica video usano in Francia? PAL? No perchè avevo studiato che si usava la SECAM...e sarebbe un problema dato che ho tutti dispositivi PAL...
Quando torni in Italia lasci là le sterline... continuo a non vedere il problema. Tanto suppongo torneresti al massimo per il fine settimana...
Per il lavoro non saprei, non ci sono mai stato per altri motivi che non fossero turismo; a ben vedere in Inghilterra non ci sono proprio mai stato! :D
PAL/SECAM... gli apparecchi tipo tv/vcr italiani hanno la doppia decodifica, di norma, altri aggeggi non saprei.
Giant Lizard
24-01-2008, 10:57
grazie mille per l'aiuto :)
nessuno che vive in uno dei due stati e mi può dare qualche delucidazione?
clasprea
24-01-2008, 11:16
per il lavoro sicuramente iinghilterra, però per lavori qualificati servono sempre e comunque le relative skills, che in questo campo non sono certo poche. E soprattutto secondo me serve una laurea triennale.
Poi certo c'è sempre ubisoft in francia, ma a parte quella niente di gigantesco, vedo più possibilità in uk sinceramente, così ad occhio
Giant Lizard
24-01-2008, 11:36
per il lavoro sicuramente iinghilterra, però per lavori qualificati servono sempre e comunque le relative skills, che in questo campo non sono certo poche. E soprattutto secondo me serve una laurea triennale.
Poi certo c'è sempre ubisoft in francia, ma a parte quella niente di gigantesco, vedo più possibilità in uk sinceramente, così ad occhio
si si, ma per quanto riguarda un lavoro nel campo artistico (restauratore, pittore...)? L'Inghilterra com'è messa? Penso sia peggio della Francia, o no?
La differenza con l'Italia è che Parigi e Londra sono molto più care rispetto al resto delle rispettive nazioni, mentre in Italia Roma e Milano non lo sono in confronto alle altre maggiori città e località più turistiche.
L'Italia ha una situazione della popolazione e delle città più simile alla Germania, Parigi e Londra tendono ad accentrare e soffocare il resto delle rispettive nazioni in quasi tutti i campi.
Il costo della vita in Gran Bretagna da decenni è superiore rispetto alla Francia.
Londra e Parigi tradizionalmente hanno gli affitti più alti in Europa; a Londra il trasporto urbano è costosissimo, ma il traffico privato è disincentivato in tutti i modi, a Parigi girano molte più macchine che a Londra in quanto molti comuni dell'Ile-De-France non sono direttamente collegati con la rete ferroviaria regionale (RER).
Per il clima la Francia è il paese territorialmente più esteso dell'Europa occidentale, quindi ha molta maggiore variabilità climatica rispetto ai vicini britannici che non possono godere di grandi catene montuose.
Parigi e il nord della Francia hanno un clima similare al vicino Belgio e ai lander più occidentali della Germania (più rigido in inverno ma anche più caldo in estate rispetto a quello della Gran Bretagna), il sudovest della Francia è simile a quello della Spagna settentrionale, il sudest è simile a quello del Piemonte e per la fascia costiera a quelli della Liguria e della Catalogna.
La Francia informaticamente è un paese secondario (sia in campo hardware che software), grazie anche al cambio repentino della sua politica industriale nella seconda metà degli anni 70.
Quanto a Pal, Secam e NTSC c'è un apposito thread:
www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?s=&threadid=818731
La Germania nel settore delle schede audio e dei software audio professionali è leader mondiale
Per i videogiochi i leader europei sono i britannici, credo che la Francia in questo settore sia dietro anche a Olanda e Germania.
Giant Lizard
24-01-2008, 14:48
grazie dell'aiuto :) non ho letto bene e tutto il thread perchè è lunghissimo e ora non ho tempo, ma mi pare di capire che comunque avrei dei problemi in Francia con i miei apparecchi, eh?
Intanto uppo nel primo post una lista per ogni nazione di aspetti positivi :D
Giant Lizard
28-01-2008, 10:20
up :)
Giant Lizard
30-01-2008, 00:24
up!
Giant Lizard
02-02-2008, 22:41
up
Ho visitato entrambi i Paesi ma solo come turista, senz'altro scopo.
Così a mia sensazione sceglierei senza dubbio l'Inghilterra per il lavoro. Sceglierei la Francia solo per un buon lavoro al Sud, Provenza e dintorni.
Inoltre Inghilterra-Italia in aereo oggi costa 50/100 €.... 1 o 2 volte al mese ti puoi fare un week-end dai genitori senza troppi sacrifici.
Aggiungo una mia annotazione sui caratteri, chiaramente del tutto soggettiva: i francesi mi stanno un pò sulel balle perchè sono molto nazionalisti, hanno un pò di puzza sotto il naso e sono, quindi, un pò antipatici e boriosi.
Chiaramente non è una cosa generalizzata, ma questa sensazione l'ho avuta da Parigi a Lione e Bordeaux a Marsiglia.
Lello4ever
03-02-2008, 11:22
credo che l'inghilterra sia mediamente più cara della francia, entrambe dell'italia. poi dipende da dove vai, certo se cerchi londra e parigi prendi le batoste...
anche il clima dipende da dove vai, marsiglia è un po' diversa da parigi ecc
sinceramente per i videogiochi non credo che la francia sia il max, ma di preciso non posso dire.
Giant Lizard
03-02-2008, 12:10
ma è vero che c'è sempre un tempo di m***a in Inghilterra? :D ho sentito chi ci è andato e ha detto che non è un gran che...
Comunque da come si stanno mettendo le cose, anch'io direi Inghilterra, anche se la Francia ha sicuramente più fascino. Quello che non mi convince è il lavoro in campo artistico...l'Inghilterra non ha certo la fama di nazione d'arte come la Francia, no?
Lello4ever
03-02-2008, 14:26
ma che intendi per lavoro in campo artistico?
cmq è abbastanza vero che in inghilterra il tempo è spesso brutto, ma non ti spaventare.
Giant Lizard
03-02-2008, 14:43
ma che intendi per lavoro in campo artistico?
intendo restauro dell'arte, pittura, esposizione di opere personali...insomma, il modo in cui viene trattata l'arte e se ci sono possibilità per un artista di trovare lavoro ed esporre le proprie opere :)
Giant Lizard
06-02-2008, 23:14
uppo aggiungendo questo interessante articolo postato da Jeegsephirot che sembra dirla diversamente da ciò che si pensa della Francia in campo informatico e soprattutto videoludico:
Nel dicembre del 2007, mentre il governo Italiano si avvicinava all'ennesima, inevitabile implosione - la sessantunesima dal 1945 a oggi, record assoluto per una nazione europea (e non solo) - il Ministro della Cultura francese, Christine Albanel, visitava gli studi parigini di Ubisoft. Mentre il governo italiano tentava di mettere il bavaglio ai blog e di istituire una commissione di vigilianza per censurare il contenuto dei videogame (la famigerata legge 3014, in arte "Norme a tutela dei minori nella visione di film e di videogiochi"), la Francia non solo dichiarava che il medium videoludico é una forma d'arte a tutti gli effetti, ma premiava i produttori locali con incentivi economici.
Mentre il Commissario Europeo alla Giustizia Franco Frattini lanciava una crociata anti-videoludica a livello continentale, nel marzo 2006 il precedente ministro della cultura francese, Renaud Donnedieu de Vabres, assegnava a tre game designer - Shigeru Miyamoto, Michel Ancel e Frédérick Raynal - il titolo di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere, il massimo riconoscimento della Repubblica transalpina. Se ancora non fosse chiaro, mentre in Francia il videogame é l'acqua santa, per l'Italia é uno strumento diabolico. Per la Francia, il videogame é una forma espressiva dotata di un proprio statuto e di una propria legittimità. Il videogioco francese veicola ed esprime la cultura francese nel mondo - come tale, va difeso, promosso e salvaguardato. Per l'Italia, il videogame é un pericolo e una minaccia, un oggetto misterioso da marginalizzare e criminalizzare.
Oltre ad essere una nazione leader nel settore cinematografico, la Francia produce videogame di straordinaria qualità. L'Italia, per converso, ha visto il suo cinema perdere progressivamente di rilevanza sugli scenari internazionali: oggi é bersaglio di critiche trenchant da parte di registi del calibro di Quentin Tarantino e Peter Greenway. Ma se paragonata alla situazione videoludica, quella cinematografica italiana gode di ottima salute. L'atteggiamento tecnofobico, isterico e repressivo della classe politica italiana é probabilmente riconducibile anche alla scarsa forza delle lobby industriali locali. Detto altrimenti, il videogame é un bersaglio perfetto perché un'industria videoludica italiana praticamente non esiste, ergo non ci sono interessi da difendere. L'Italia é una colonia di publisher statunitensi ed europei, oggi come ieri, oggi più di ieri.
Il fatto che uno dei più importanti publisher mondiali, Activision, non abbia nemmeno un sito ufficiale in lingua italiana (quello esistente é fermo al 2005) la dice lunga. E lo stesso vale per THQ, che pur avendo aperto uffici in Italia da oltre un anno, non ha mai inaugurato un sito in lingua italiana (cliccando sul tricolore di thq.com si apre, ironicamente, la pagina del sito francese, oltre il danno, la beffa). Nel 2003, la Francia ha introdotto una prima serie di incentivi economici per l'industria: 4 milioni di euro a sostegno delle imprese locali. Oggi, il governo francese applica un credito fiscale pari al 20% per gli studi locali e offre finanziamenti fino a un massimo di tre milioni di euro per studio (uno dei beneficiari é Quantic Dreams, attualmente al lavoro su Heavy Rain, colossal esclusivo per PS3 pubblicato da Sony Computer Entertainment).
Ma per alcuni addetti ai lavori, non basterebbero incentivi fiscali per salvare la disastrata industria italiana del videogioco. Secondo un art director italiano che da oltre quattro anni lavora presso gli studi rumeni di Ubisof:
"Creare una grande industria culturale significa fare pianificazione a lungo termine, fare investimenti a lungo termine, creare professionalità, dare ruoli e rispettarli, creare gerarchie, creare regole e rispettarle. In pratica: essere seri. Queste sono tutte caratteristiche generalmente estranee alla mentalità italiana che, da sempre, non è competitiva. Competere nel rispetto delle regole è fondamentale per competere in un mercato internazionale. Questo è del tutto estraneo alla mentalità italiana. Gli italiani non sono competitivi. Cercano di non gareggiare mai alla pari, cercano sempre di mettersi d'accordo prima, di arrivare alla gara, al concorso, al giudizio, sapendo gia chi vince e questa cosa che li fa sentire molto furbi. In realtà è solo un segno della nostra debolezza. Se ti fai raccomandare sai che da solo non ce la puoi fare. Il fallimento dello sviluppo dell'industria dei videogiochi in Italia sintetizza i difetti atavici della società italiana che possono riassumersi in una parola sola: incapacità di darsi da soli una organizzazione, delle regole, un governo" (lettera firmata, 2006)
Ubisoft oggi é un impero culturale ed economico, capace di competere ad armi pari con colossi del calibro di Electronic Arts e Activision. Basti pensare che gli studi di Montreal di Ubisoft oggi vantano quasi 9000 dipendenti. In Italia, le cifre sono risibili. In una recente intervista rilasciata a Ivan Fulco della Stampa, Dario Migliavacca, direttore degli studi Ubisoft di Milano, ha dichiarato: "Oggi l'industria in Italia vede circa 200 persone impiegate nello sviluppo di videogiochi tra i vari studi di produzione e questo rende estremamente difficile trovare figure professionali con esperienza nel settore".
Incalzato dal giornalista che gli domandava se l'Italia possa essere considerata il Terzo Mondo del videogioco, Migliavacca rispondeva diplomaticamente: "Non definirei l'Italia in questo modo, ma senz'altro nel nostro paese, per fattori culturali, sociali ed economici, non si sono mai sviluppate condizioni favorevoli per investire nel settore dei videogiochi dal punto di vista della produzione".
Non é facile comprendere le ragioni del fallimento, ma una cosa é indiscutibile: per il momento, i sogni videoludici dell'Italia restano tali.
devo essere sincero, tra questo e il fatto che il problema del segnale SECAM praticamente non esiste (dato che molte tv sono compatibili sia PAL che SECAM), inizio ad essere molto propenso per la Francia :)
Sisupoika
11-02-2008, 23:51
Giusto due righe al volo da uno che vive a Londra e fa un salto spesso a Parigi e dintorni (impiego poco piu' di due ore in treno).
La Francia ha dei posti bellissimi lontano da Parigi, ha una tradizione culinaria propria (intendo nazionale) vera al contrario dell'Inghilterra, un clima indubbiamente migliore (anche se a Parigi, per esempio, si gela attorno al periodo di Dicembre), ma se i francesi se ne vengono qui a pioggia ci saranno dei motivi (c'e' una comunita' di francesi enorme).
La disponibilita' di lavoro non e' paragonabile per esempio tra Parigi e Londra (dove la disoccupazione e' ai minimi da 20 anni).
Credo che nessun altro posto al mondo abbia al momento la stessa disponibilita' di Londra a parte Dubai dove c'e' uno sviluppo particolare in questo periodo.
Soprattutto nell'IT, non ci penserei due volte a scegliere Londra.
Tieni anche presente il vantaggio della lingua (da Londra puoi facilmente andare ovunque con un ottimo inglese) e che un curriculum con esperienze di lavoro degne di nota a Londra probabilmente ha un peso maggiore di uno con esperienze francesi (a pelle).
Poi premesso che amo Parigi, la gente a volte mi sembra caruccia a volte difficile: i francesi sono troppo patriottici per i miei gusti e da questo punto di vista possono sembrare testardi e poco amichevoli quando nelle discussioni ci sono confronti di qualunque tipo...
Poi e' l'unico paese al mondo dove si ostinano anche a tradurre la maggior parte dei termini IT in francese perche' non amano usare altre lingue :D
Arte: Londra ne e' piena, ci sono molte gallerie e musei, ma la "cultura dell'arte" (non solo la disponibilita' diciamo numerica di arte) e' indubbiamente di maggior rilievo in Francia, imho, anche se l'Italia rimane imho intoccabile da questo punto di vista in cima alla classifica.
Censura dei prodotti: di che parli??? :confused:
Il costo della vita e' indubbiamente piu' alto qui da quello che ho visto, ma il rapporto salari/costi (soprattutto in IT e altri settori tecnologici) ti garantisce una qualita' della vita superiore qui.
Ma non sottovalutare il fattore "gusto personale". Ti suggerisco di farti un salto in entrambi i posti che hai come opzioni, e ti fai una idea.
Per rispondere circa il clima qui: sfatiamo i miti, il clima non e' certamente quello del Sud Italia, ma non fa sempre schifo. Molto spesso e' grigio, freddo, e di tanto in tanto piove, ma assolutamente non tanto quanto si crede e si dice.
Questa settimana per es. c'e' stato un bel tempo con giornate di sole.
Giant Lizard
12-02-2008, 01:25
grazie mille per l'aiuto :)
io però per arte non parlavo di musei, ma di veri e propri lavori. Un pittore o un restauratore, ha un futuro, ha una carriera in Inghilterra?
ziozetti
12-02-2008, 10:18
...
Per rispondere circa il clima qui: sfatiamo i miti, il clima non e' certamente quello del Sud Italia, ma non fa sempre schifo. Molto spesso e' grigio, freddo, e di tanto in tanto piove, ma assolutamente non tanto quanto si crede e si dice.
Questa settimana per es. c'e' stato un bel tempo con giornate di sole.
Non sarà di certo peggio del clima Belga! :D
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