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23-01-2008, 15:36
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Tv: Cassazione, Non Invitare Chi e' Incline a Diffamare
Roma, 23 gen. - (Adnkronos) - In televisione bisogna ''evitare di dare la parola a persone'' abituate a ''performance diffamatorie''. Lo afferma la Cassazione che, con la sentenza 3597 della quinta sezione penale, stila un vademecum per i giornalisti televisivi. In particolare la Suprema Corte, invitando a chiudere le porte in tv a chi non riesce a 'contenersi', ricorda che ''resta l'obbligo dell'intervistatore televisivo di intervenire, se possibile, nel corso dell'intervista (quanto meno interloquendo, chiedendo precisazioni, chiarendo, quando e' il caso, che quello espresso e' solo il punto di vista dell'intervistato), se si rende conto che il dichiarante sta eccedendo limiti della continenza o sconfinando in settori di nessuna rilevanza sociale''.
Beninteso, precisa la Cassazione, non si intende applicare la ''censura'', ma rispettando ''i limiti del diritto-dovere di informare'', e' bene evitare di dare la parola a persone che ''prevedibilmente ne approfitteranno per commettere reati, non rispettando i limiti del diritto di cronaca o di critica''. (segue)
http://it.notizie.yahoo.com/adnkxml/20080123/ten-tv-cassazione-non-invitare-chi-e-inc-0fecfd5_1.html
Tv: Cassazione, Non Invitare Chi e' Incline a Diffamare
Roma, 23 gen. - (Adnkronos) - In televisione bisogna ''evitare di dare la parola a persone'' abituate a ''performance diffamatorie''. Lo afferma la Cassazione che, con la sentenza 3597 della quinta sezione penale, stila un vademecum per i giornalisti televisivi. In particolare la Suprema Corte, invitando a chiudere le porte in tv a chi non riesce a 'contenersi', ricorda che ''resta l'obbligo dell'intervistatore televisivo di intervenire, se possibile, nel corso dell'intervista (quanto meno interloquendo, chiedendo precisazioni, chiarendo, quando e' il caso, che quello espresso e' solo il punto di vista dell'intervistato), se si rende conto che il dichiarante sta eccedendo limiti della continenza o sconfinando in settori di nessuna rilevanza sociale''.
Beninteso, precisa la Cassazione, non si intende applicare la ''censura'', ma rispettando ''i limiti del diritto-dovere di informare'', e' bene evitare di dare la parola a persone che ''prevedibilmente ne approfitteranno per commettere reati, non rispettando i limiti del diritto di cronaca o di critica''. (segue)
http://it.notizie.yahoo.com/adnkxml/20080123/ten-tv-cassazione-non-invitare-chi-e-inc-0fecfd5_1.html