View Full Version : Gli indirizzi IP saranno dati personali?
Redazione di Hardware Upg
23-01-2008, 10:01
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/gli-indirizzi-ip-saranno-dati-personali_23978.html
In discussione al parlamento Europeo la possibilità di considerare gli indirizzi IP come dati personali, al pari di nome, cognome e indirizzo
Click sul link per visualizzare la notizia.
la vedo buia.... altro che protezione della privacy qua arriveranno a fotterci a breve di questo passo...
danyroma80
23-01-2008, 10:06
credo che questa questione non avrà mai fine. a mio avviso un IP non può essere considerato un dato personale in quanto non è associato ad una persona fisica ma ad una macchina (come ricordato nell'articolo).
Poniamo che ci sia una famiglia, 5 persone ed un pc. Grazie alla collaborazione degli ISP, viene scoperto che da quel pc è stata fatta un'operazione illegale ma tutti e 5 i famigliari si dichiarano innocenti.
Cosa si fa? nulla! tante sentenze si sono chiuse con un nulla di fatto proprio per questo motivo.
PsyCloud
23-01-2008, 10:13
l'indirizzo ip non identifica univocamente nemmeno i computer, figuriamoci se può identificare una persona.
Ma perchè certi legislatori non fanno a meno di pensare e stanno li a mangiare i nostri soldi senza fare niente (ma proprio niente) che sarebbe anche meglio? Certe pensate dimostrano solo un'estrema ignoranza della classe politica (nostrana e non) in merito alle tecnologie.
quickshare
23-01-2008, 10:14
si ok, l'indirizzo ip identifica un sistema, non una persona fisica..
ma possiamo fare un classico esempio: l'indirizzo ip lo consideriamo come l'indirizzo di dove si trova la mia auto, io voglio che nessuno venga a conoscenza di dove ho parcheggiato la mia auto! E' un mio diritto no??
Io sono il proprietario del pc e non voglio che tramite un ip vengo rintracciato da qualcuno...
L'indirizzo ip, quindi, è un dato personale a tutti gli effetti..
Sono d'accordo sul fatto che debba essere considerato un "dato sensibile" ,come lo è già ora. Tuttavia si deve essere accorti a non cadere in eccessi legislativi...
danyroma80
23-01-2008, 10:21
si ok, l'indirizzo ip identifica un sistema, non una persona fisica..
ma possiamo fare un classico esempio: l'indirizzo ip lo consideriamo come l'indirizzo di dove si trova la mia auto, io voglio che nessuno venga a conoscenza di dove ho parcheggiato la mia auto! E' un mio diritto no??
Io sono il proprietario del pc e non voglio che tramite un ip vengo rintracciato da qualcuno...
L'indirizzo ip, quindi, è un dato personale a tutti gli effetti..
per definizione, un dato personale è una qualsiasi cosa (numero di telefono cellulare, codice fiscale, numero patente ecc ecc) che permetta di risalire all'identità di una persona.
Se vuoi che sia come descritto da te sopra, bisognerebbe cambiare la definizione stessa di dato personale. +
Quello che vorresti te è il diritto alla riservatezza che non c'entra nulla con la privacy, sono concetti giuridici diversi.
Addio... una azienda che ha un indirizzo IP che viene sfruttato per servire 10,20,100 utenze all'interno della stessa azienda che cosa succederebbe? Si fa un arresto di massa in caso di necessita?!
hackaro75
23-01-2008, 10:45
Attualmente l'indirizzo IP non è considerato ne un dato sensibile (sono ben altri in base al testo di legge attualmente vigente sulla privacy), ne un dato personale per le ragioni espresse nell'articolo. Di sicuro però l'indirizzo IP fornisce delle importanti informazioni che identificano una figura, non necessariamente una persona fisica intendo, in quanto a usanze, siti visitati, cose acquistate e quant'altro. Che poi tale figura NON sia riconducibile ad una persona fisica è assolutamente vero, ma ciò non toglie che il dato tratto da tale informazioni acquisisca una sua validità ai fini statistici. Quindi anche un suo valore commerciale.
La sparo grossa con l'intento di provocare una discussione: forse tali informazioni andrebbero pagate alla stessa stregua di altre ... e noi utenti ne siamo deprivati (vedi carte di credito, telepass, e qualsiasi dispositivo atto a misurazioni statistiche) senza poterci opporre. Non lo ritengo corretto: al di là dell'indubbia SCARSA valenza ai fini della privacy (i bollini della SHELL non reggono in tal senso! Per chi mi sa capire), non è tale diritto che va tutelato quando il loro di carpire tali dati a loro uso e consumo.
zerothehero
23-01-2008, 10:48
E a che serve?
Tanto basta usare proxy, anomizer e altre amenità.. :muro:
jokerellone
23-01-2008, 10:51
in TOR we trust ^^
danyroma80
23-01-2008, 10:52
per completezza riporto alcuni appunti presi da una lezione dell'avvocato Guido Scorza dell'università di Bologna riguardo al codice privacy (D.Lgs 196/2003.)
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Laddove il Codice si riferisce al “dato personale”, esso intende
“qualunque informazione relativa a persona fisica, persona
giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche
indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra
informazione, ivi compreso un numero di identificazione
personale”.
Per “dati sensibili” il Codice intende, invece, dati personali idonei
a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose,
filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche e l’adesione a
partiti o sindacati, lo stato di salute e le abitudini sessuali.
-----------
Ora in base alle definizioni di sopra, un ip può o non puo' essere considerato un dato personale o addirittura un dato sensibile?
Per me sarebbe una gran bella forzatura.
marcozio84
23-01-2008, 10:52
ma bisognerebbe pensare anche alla scomodità di tale operazione. Se ad esempio una sola macchina fosse disponibile per più persone, ogni volta che un'individuo volesse navigare sul web, dovrebbe fare una specie di "logout" e "login" con il suo ip.
Oltretutto secondo me, come avete detto già voi, sarebbe difficile imputare un crimine a una specifica persona perchè di sicuro sul un sistema così basato quasi mai verranno effettuate tutte queste "uscite" ed "entrate"
avvelenato
23-01-2008, 11:03
avrebbe senso se, con ipv6, si associasse ad ogni persona un ip, con tanto di identificazione.
Difficile da pensare dal momento che comunque bisognerebbe coinvolgere il resto del mondo, o per lo meno avere un numero di ip italiani abbastanza grande da soddisfare ogni potenziale netizen, però possibile.
con ipv4 è una bella asteriscata. La metafora del parcheggio della macchina direi che rende: se uno non ha l'ip statico (e con ipv4 non ci sono abbastanza indirizzi per dare gli statici ad asterisco di cane), dover ogni volta handshakare con il provider per l'ottenimento dell'ip, è esattamente come cambiare parcheggio alla macchina.
ora io non so cosa comporterebbe questa legge, ma se è del tipo "l'ip asterisco di cane non va detto perché appartiene ad avvelenato e lo identifica", è un'asteriscata.
Se invece, poniamo mi chiamassi Matteo Greco, e un sito sul quale mi sono registrato con nome e cognome diffondesse l'ip associandolo ad essi, allora potrebbe avere un senso, perché per quanto temporaneo, l'ip consentirebbe di tracciare una persona (non più un semplice utente) nei suoi percorsi in rete.
Bisogna in pratica vedere cosa si intende per questa legge.
bonzuccio
23-01-2008, 11:38
Il mio ip mi identifica in modo preciso a seconda di quante cose faccio col pc
questa direttiva europea sarebbe giusta imho ma speriamo che una rivisitazione della legge sulla privacy di rodotà che è una legge avanzatissima e invidiata in tutta europa riguardi solo questo particolare specie con questi chiari di luna al governo
ma gli isp non ti assegnano un ip diverso ad ogni connessione??? solo i siti hanno ip fissi, o persone che richiedono espressamente questo servizio (pagando). sbaglio?
R3GM4ST3R
23-01-2008, 11:40
Ci sono un sacco di altri problemi di vitale importanza in Italia, e i politici pensano all'obrobrio di italia.it e a ste cazzate sull'ip come dato sensibile...Povera Italia...davvero...(almeno decidessero, o quantomeno parlassero di cose che conoscono...ma son tutti ignoranti dal primo all'ultimo)...TUTTI A ZAPPARE LA TERRA!anzi forse meglio IN MINIERA COL PICCONE A SPACCARE LE PIETRE...
R3GM4ST3R
23-01-2008, 11:44
No, dici bene, peccato che ci si connette da una linea telefonica intestata a qualcuno, di conseguenza quel dato IP(assegnato dall'ISP) è assegnato alla persona Mario Rossi...Se poi lo usa Giacomo Verdi e fa casini, ci va di mezzo Mario Rossi...
se uno prende la tua auto (senza che tu lo sappia) e investe qualcuno... sei tu responsabile?
R3gm4st3r ragiona un poco sù...
R3GM4ST3R
23-01-2008, 12:04
Se tu non riesci a dimostrare che non eri alla guida si caro mio...informati che è meglio!
bonzuccio
23-01-2008, 12:05
ma gli isp non ti assegnano un ip diverso ad ogni connessione??? solo i siti hanno ip fissi, o persone che richiedono espressamente questo servizio (pagando). sbaglio?
Allora.. io non ho quasi per niente conoscenza di reti ma lavoro sui datawarehouse e un po so cosa significa data mining.
non hai idea di quello che si può fare col data mining
ma la immagini cosi: dato che comunque l'indirizzo dinamico identifica comunque un isp con le tecniche di data mining puoi procedere a criteri di identificazione molto più attendibili piuttosto che senza ip ed isp: metti che ti logghi ad hwupgrade e che il sito dia info sulle tue preferenze sull'hardware, te sei v1nline e con isp tiscali (per dire); lo stesso giorno ti logghi su un negozio on line e ti compri una scheda video e peghi con carta di credito o ancora meglio paghi il corriere all'indirizzo di casa tua, il nick con cui ti registri può essere lo stesso oppure che sò.. v1nline_23.... poi puoi fare tante altre cose lo stesso giorno con lo stesso ip o il giorno dopo con un altro ip che identifica lo stesso isp..
dopo una settimanella di questi giretti una azienda che riesca a raccogliere da n provider di servizi una certa mole di informazioni al 99,9 % non sa solo come ti chiami, dove abiti e che numero di carta hai ma anche se fai regali a tua moglie, se hai un bambino piccolo e sei dedito al bricolage
cosi me la immagino ma potrebbe essere ancora peggio :ciapet:
fare dell'ip un dato personale mi pare il minimo ma secondo e non è sufficiente a risolvere il problema, ecco perchè temo che la legge che c'è ora venga snaturata per questa cavolata
Sig. Stroboscopico
23-01-2008, 12:31
Cavolo, se non è dato personale l'ip... mi chiedo cosa lo sia a sto mondo...
CoolBits
23-01-2008, 12:40
L'IP è paragonabile alla targa della macchina e come tale va trattato.
redeagle
23-01-2008, 12:47
@Crusher
"una azienda che ha un indirizzo IP che viene sfruttato per servire 10,20,100 utenze"
L'azienda è obbligata per legge a conservare per due anni i log di utilizzo delle utenze e metterli a disposizione della Polizia Postale in caso di richiesta.
hackaro75
23-01-2008, 12:53
per completezza riporto alcuni appunti presi da una lezione dell'avvocato Guido Scorza dell'università di Bologna riguardo al codice privacy (D.Lgs 196/2003.)
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Laddove il Codice si riferisce al “dato personale”, esso intende
“qualunque informazione relativa a persona fisica, persona
giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche
indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra
informazione, ivi compreso un numero di identificazione
personale”.
Per “dati sensibili” il Codice intende, invece, dati personali idonei
a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose,
filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche e l’adesione a
partiti o sindacati, lo stato di salute e le abitudini sessuali.
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Ora in base alle definizioni di sopra, un ip può o non puo' essere considerato un dato personale o addirittura un dato sensibile?
Per me sarebbe una gran bella forzatura.
Esatto! In nessun modo, in base alle definizioni date, può esser considerato un dato personale.
la questione e' + complicata, non equiparandolo ad un dato personale si permette l'harvesting degli ip da parte di societa' senza scrupoli (tipo mediadefender, logistep eccetera) per fini estorsivi
Secondo me l'indirizzo IP sia statico che dinamico è un dato personale perchè identifica una utenza internet.
Non importa se della stessa utenza possono servirsi più persone.
Faccio qualche analogia
Se chiamo il numero telefonico del sig Mario Rossi sono certo che la persona che mi risponde è per forza Mario Rossi?
Se segno il numero di targa dell'auto del sig. Mario Rossi ,che vedo casualmente per strada, sono certo che dietro al timore fosse proprio Mario Rossi.
Lo stesso per il numero civico. Vedo un persona entrare o uscire dalla casa con il numero civico del Sig Rossi. Deve essere per forza lui?
Ma il numero telefonico, indirizzo, numero di targa sono tutti dati personali, e quindi non pubblicabili senza il consenso del interessato.
L'indirizzo IP non è solo tra i dati personali, ma può diventare fonte di dati sensibili. Pensate alla lista degli indirizzi IP delle persone che sono utenti di un sito a carattere religioso, politico, o correlato ad una determinata malattia.
Quel tipo di liste, se sono di pubblico dominio, vuole dire che tutte le persone che sono utenti di quel sito sono identificabili, o per lo meno la utenza da cui sono state fatte fatte le connessioni.
Cosi possiamo sapere che dall'utenza internet del sig. Rossi una persona è interessata ad una perticolare confessione o partito e una altra persona e interessata alle problematiche del diabete o delle cure dopo l'infarto miocardico .
Dove è il diritto alla privacy?
Come è possibile che, se la serata cerco informazioni su una determinata medicina su un qualsiasi motore di ricerca o sito, la settimana dopo mi arriva per posta la pubblicità di una clinica privata? E questa non sarebbe violazione della legge sulla privacy?
Il numero IP non è solo dato personale ma è potenzialmente anche dato sensibile.
@regmaster (sorry ma coi numeri è da impazzire):
SE non riesci. non vuol dire che sei responsabile e basta. vuol dire solo che devi difenderti in tribunale. davanti ad un pc può sedersi chiunque entra in casa tua... ci vuole ben poco a difendersi.
con un auto è più complicato perchè le chiavi in teoria le hai solo tu... quindi devi difenderti anche dall'accusa di "affidamento incauto" (o come si chiama non ricordo).
Thejudge
23-01-2008, 14:09
non si può nemmeno lontanamente pensare di AUTENTICARE un utente in base al suo indirizzo IP (nemmeno in base al MAC address). è vero che con l'indirizzo IP di una macchina si potrebbero tracciare le sue attività, ma si dovrebbe presupporre che in rete tutti gli utenti si comportino bene,opzione che non dovrebbe nemmeno essere considerata proprio perchè utopistica (IP Spoofing). Chiunque sappia qualcosina di sicurezza sa che l'autenticazione di un utente avviene in ben altri modi, complicati ma più sicuri.
x.vegeth.x
23-01-2008, 14:15
E a che serve?
Tanto basta usare proxy, anomizer e altre amenità.. :muro:
si per poi avere la banda ridotta di 10 volte :stordita:
Norskeningia
23-01-2008, 14:38
Addio... una azienda che ha un indirizzo IP che viene sfruttato per servire 10,20,100 utenze all'interno della stessa azienda che cosa succederebbe? Si fa un arresto di massa in caso di necessita?!
Macche' in quel caso di indirizzi IP non ce n'e' 1 ma 2, uno lo fornisce l'ISP e rintracciano l'azienda, uno lo fornisce l'azienda e rintracciano il PC, e dal PC rintracciano il nome utente loggato nell'istante del sinistro ed e' fatta.
Per legge le amministrazioni IT devono tenere dei log da mostrare alle autorita' quando richiesti.
Oltre le aziende anche le universita' etc...
Riassumendo: IP + data sinistro = Azienda + log amministrativi = IP Interno + data sinistro = utente loggato = Nominativo
ma gli isp non ti assegnano un ip diverso ad ogni connessione??? solo i siti hanno ip fissi, o persone che richiedono espressamente questo servizio (pagando). sbaglio?
Come detto prima, anche se l'ip ti cambia ad ogni connessione il tuo ISP in ogni istante sa di quale IP sta usufruendo quale nominativo.
quindi nel caso di ip dinamico: IP + data sinistro = Nominativo del contratto = Indirizzo di casa
Occhio che questa proposta di legge non è campata per aria ma è probabilmente spinta in modo sontanziale da chi usa l'e-mail per fare marketing (leggi: spam) con l'equiparazione dell'IP ad un dato personalerisulterebbe perseguibile qualsiasi segnalazione di abuso, quandi niente più NANAS, INNA e quindi fine delle blacklist che oggi ci proteggano dall'ondata di merda nelle nostre caselle
Tanto per cominciare, l'affermazione dell'articolo: "In termini formali un indirizzo IP non può essere ricondotto in modo certo ed inoppugnabile ad una persona fisica, ma solamente ad un sistema" è in linea generale falsa. Solo aziende e realtà business con contratti particolari hanno accesso a questo legame macchina<->IP, gli utenti domestici hanno un IP variabile che può cambiare ad ogni connessione in modo totalmente random, quindi è lontanissimo dall'essere qualcosa di paragonabile ad una targa, o ad un indirizzo fisico, o a qulunque cosa che possa essere ricondotto al proprietario.
Il massimo che ti può rivelare un IP è la nazionalità, il provider e in certi casi la città, dati che non consentono minimamente di identificare il proprietario. (Naturalmente se il proprietario fosse identificabile, questi ricadrebbero automaticamente nell'insieme dei dati sensibili).
Un discorso differente merita l'insieme <IP:PORTA:DATA:ORA> con questi infatti è possibile risalire univocamente alla macchina e quindi al legittimo responsabile (l'intestatario della connessione è responsabile del suo utilizzo), ma SOLO se il provider mette a disposizione i suoi database, cosa che può fare SOLO se è stata avviata un indagine ed il magistrato ha autorizzato la cosa, e finchè i provider stanno alle condizioni, non ci vedo nulla di male.
Insomma, le leggi ci sono già, piuttosto che renderle più rigide io cercherei piuttosto di far rispettare quelle che già esistono, questo dovrebbe bastare.
che l'IP sia associato ad una macchina poco conta, c'è sempre un diretto responsabile e/o proprietario legale di qualsiasi hardware, fondamentalmente alla fine se l'IP diventasse legato ad una persona sarebbe solo a vantaggio dell'autorità nel ricercare diretti responsabili di un'azione, ma fine poco cambierebbe in termini di responsabilità legale perchè qualsiasi pc, o meglio qualsiasi interfaccia di rete, lascia su internet tracce delle quali poi sono responsabili i proprietari dell'interfaccia stessa, la questione è solo rendere più veloce il rintracciamento di un responsabile ;)
R3GM4ST3R
23-01-2008, 15:35
In linea di principio sarei proprio daccordo con te Pikazul, ma ti ricordo che siamo in Italia, e vige la legge puttanesca, ossia io ho una cosa che tu vuoi, paghi e se mi conviene te la do...
Tutto si riconduce a questo problema.
Risolviamo questo problema, e risolviamo il 70% dei problemi Italiani.
bonzuccio
23-01-2008, 15:53
Tanto per cominciare, l'affermazione dell'articolo: "In termini formali un indirizzo IP non può essere ricondotto in modo certo ed inoppugnabile ad una persona fisica, ma solamente ad un sistema" è in linea generale falsa. Solo aziende e realtà business con contratti particolari hanno accesso a questo legame macchina<->IP, gli utenti domestici hanno un IP variabile che può cambiare ad ogni connessione in modo totalmente random, quindi è lontanissimo dall'essere qualcosa di paragonabile ad una targa, o ad un indirizzo fisico, o a qulunque cosa che possa essere ricondotto al proprietario.
Il massimo che ti può rivelare un IP è la nazionalità, il provider e in certi casi la città, dati che non consentono minimamente di identificare il proprietario. (Naturalmente se il proprietario fosse identificabile, questi ricadrebbero automaticamente nell'insieme dei dati sensibili).
..
Ho già detto prima come con un semplice incrocio di dati con parte dell'ip si può creare una chiave più affidabile, quindi l'ip anche in questo senso secondo me è parte dei dati sensibili di una utenza come lo sono nazionalità e città di provenienza
teatrodelsogno
23-01-2008, 16:05
Il mondo funziona così nuove idee proposte devono essere espresse...
Soprattutto per un'azienda, dove i propri dipendenti devono far di tutto per farla primeggiare...
Questo a volte comporta a emerite stronzate (microsoft in primis) e a per esempio questa notizia...
E' così, come cambiare?
Dipende da noi o dipende dalla loro etica... soprattutto da noi! fanno sta cosa...
vabbè proxy a dismisura e via...
Tanto di strambe idee ce ne saranno sempre ;-)
ciao!
@danyroma80
L'indirizzo ip può essere associato all'intestatario di un servizio di connessione ad internet, direttamente (attraverso i dati in possesso dell'isp) o indirettamente (attraverso il datamining, come sottolineato da bonzuccio: l'identificazione può essere più o meno parziale, ma il rischio che possa diventare sempre più precisa mi sembra un motivo sufficiente per porre l'attenzione sulla questione). Con un po' di buon senso, una legge sul trattamento degi ip dovrebbe non vietarne la collezione, ma limitarne gli usi possibili e la diffuzione a terzi.
Quanto ai processi cui accennavi: sono recenti? Che io sappia, in base alle leggi attualmente in vigore, l'intestatario del servizio è responsabile degli usi che ne vengono fatti. Quindi, se tu mi consenti di usare il tuo computer e la tua connessione e io commetto un illecito, a meno che io non ti abbia ingannato sulle mie intenzioni, tu ne sei corresponsabile (e potresti esserlo anche se non sei in grado di dimostrare che non sei stato tu ad usare il computer in quel momento: è uno dei motivi per cui una rete come phon, basata sulla condivisione pubblica degli accessi wifi non è realizzabile senza diventare un isp a tutti gli effetti - almeno per quanto riguarda gli oneri legali). In ogni caso, il discorso che fai (non posso stabilire chi ha commesso il reato -> non c'è nessun colpevole) vale per i reati penali, che per definizione sono "personallissimi", ma non può escludere l'eventuale responsabilità civile, come nel caso di un incidente provocato dalla tua auto guidata da qualcun altro (un amico, un familiare, un ladro): pagherà la tua assicurazione (entro i massimali, a meno che tu non abbia una clausola che riduca il premio assicurativo a patto che tu ne sia l'unico conducente), non la sua (si assicura il mezzo per i danni che possano essere provocati con quel mezzo, non il conducente).
Le implicazioni legate alla collezione degli indirizzi ip a scopo identificativo non sono banali. Vedi il caso Logistep: subito dopo la sentenza (per me illegittima, ma è un altro discorso) che ha imposto all'isp di rivelare i nomi degli utenti, gli altri isp si sono praticamente accordati per rivelare i nominativi, su richiesta, senza passare dall'iter giudiziario (che verosimilmente si sarebbe concluso nello stesso modo). Una legge più forte, che limitasse le possibilità di sfruttamento di un ip, potrebbe rendere necessario un iter in ciascun caso, e contemporaneamente rendere d'ufficio le valutazioni, così da sgravare l'isp dall'onere di prendervi parte (io renderei illegittimo richiedere qualsiasi cosa all'isp senza passare prima dalla Corte, e annullerei anche il procedimento successivo per vizio di forma).
@Arus85
Vedi sopra: considera che tu sei responsabile dell'uso che viene fatto della tua adsl, che l'accesso al servizio ha una password che tu custodisci (esattamente come le chiavi dell'auto, e si potrebbe fare lo stesso discorso anche con il computer di per sè, perchè puoi metterci una password), e che responsabilità civile e penale sono cose completamente diverse e si valutano in maniera diversa, con procedimenti diversi (quindi con il doppio delle spese legali...).
@carini
IMHO non ha senso: a parte il fatto che lo spam di per sè è illecito, e quindi accusare qualcuno di abusare del tuo ip, quando questo qualcuno addurrà a sua difesa l'intenzione di proteggersi dal tuo abuso in quanto spammer, è un po' come disturbare il can che dorme, tu comunque hai il diritto di decidere con quali ip far dialogare la tua macchina, quindi dovranno fare in modo tale da non vietare l'uso degli ip (ed eventualmente l'identificazione dell'intestatario, specialmente con ip statici la cui assegnazione è nota pubblicamente - cioè facenti capo a enti, associazioni, compagnie, ecc. quindi non persone fisiche) al fine di creare una blacklist (o una whitelist). Se così non fosse, renderebbero illegale, ad esempio, bloccare l'accesso ad un servizio in base alla nazionalità dell'utente o all'indirizzo ip associato al servizio stesso (insomma, niente più siti di scommesse bloccati dai monopoli di stato, possibilità per chiunque di accedere a servizi come bwin che trasmettono gratuitamente su internet le partite di serie A, ecc. - come vedi, dietro la "protezione" delle blacklist potrebbero esserci interessi ben più grandi di quelli degli spammer che potrebbero volerle eliminare)
Puff...
sta cosa qua era meglio se la discutevano dopo aver bloccato le centinaia di hotspot gratuiti sparsi in europa...
omg... sti politicanti...
Sajiuuk Kaar
24-01-2008, 03:35
privacy... che puttanata... prima della privacy chiunque poteva andare a pagare le tue bollette... ora se non vai TE con un cazzo di documento NESSUNO e dico NESSUNO puo' pagare una bolletta per te... metti caso che stò male e mi ricoverano quando torno a casa trovo la porta a terra e piu' niente dentro: mi hanno pignorato tutto. Ma che puttanata...
Poi: se fra un po' l'IP diventa dato personale cosa faranno l'eula per fare wan quando si fa server per giocare in TCP/IP?
Moriremo tutti...
io penso che questa della legislazione sia solo una scusa per fare un bel database
IP --> indirizzo fisico dell'abitazione
Ed ecco il grande fratello che si materializza...
Se necessario le forze di polizia, sicurezza etc... UTILIZZANO GIA' gli indirizzi IP per risalire a luoghi o persone fisiche,
che bisogno c'è quindi di leggi in materia con la scusa di tutelarci??
Ve lo dico io, quelli vogliono solo un database, per averci direttamente in pugno...
mariod84
24-01-2008, 08:26
io penso che questa della legislazione sia solo una scusa per fare un bel database
IP --> indirizzo fisico dell'abitazione
Ed ecco il grande fratello che si materializza...
Se necessario le forze di polizia, sicurezza etc... UTILIZZANO GIA' gli indirizzi IP per risalire a luoghi o persone fisiche,
che bisogno c'è quindi di leggi in materia con la scusa di tutelarci??
Ve lo dico io, quelli vogliono solo un database, per averci direttamente in pugno...
Spiegati meglio, non ho capito cosa vuoi dire
SniperZero
24-01-2008, 11:33
scusatemi se mi intrometto, mi sono divertito molto a leggere i post che precedono e ho notato che c'è un po di cattiva informazione in merito alla LEGGE privacy visto che parlate tutti di parte TECNICA.
tecnicamente credo che l'ip essendo liberamente impostabile a mano e quindi cambiato quando vuoi non è un vero e proprio dato personale, è come se tu ti cambi i numeri della targa dell'auto come e quando ti pare in special modo dopo un reato... (per sfruttare un'esempio usato qui)
ci sarebbe invece l'indirizzo mac che è un pò piu univoco, (però ad esempio il mio note mi permette di impostare anche quello...) e sulla maggior parte delle schede di rete è come un vero e proprio numero di telaio dell'auto (ossia, VOLENDO lo cambi... ma POTREBBE essere reato...).
quindi se ti tracko l'ip e dall'ip risalgo al mac sono abbastanza sicuro della tua identità.
il problema dell'uso improprio del mio pc da parte di terzi è un po piu complicato, visto che PER LEGGE PRIVACY l'utente è OBBLIGATO ad usare i famosi protocolli di sicurezza (in specifico modo quello della password da cambiare ogni tot...).
il discorso è molto piu lungo e complesso di così, ma spero di essermi spiegato decentemente perchè riassumere quella che è l'IDEA dei privacy è un po complesso...
secondo la mia personale opinione l'ip è comunque un dato personale perchè permette di risalire a DOVE sono, chiunque io sia...
Ho già detto prima come con un semplice incrocio di dati con parte dell'ip si può creare una chiave più affidabile, quindi l'ip anche in questo senso secondo me è parte dei dati sensibili di una utenza come lo sono nazionalità e città di provenienza
Peccato che nome/cognome/indirizzo/carta etc etc sono GIA' dati eprsonali perchè appunto da loro è possibile risalire al proprietario, infatti quando te li chiedono devono assicurarti che rispetteranno la normativa sui dati personali, cosa che li obbliga a non sfruttarli per operazioni commerciali e a non cederli a terze parti senza esplicita autorizzazione ;)
In tutto questo l'ip è utile quanto il colore delle mutande, o se vogliamo, il nick.
Se io vedo lo stesso nick qui e su www.pippuzzo.pi posso ipotizzare che siano la stessa persona ma: uno non posso esserne sicuro perchè l'associazione non è univoca (come per gli ip), due in ogni caso non posso risalire alla persona fisica, ne posso condurre indagini in tal senso, visto che tutti i dati davvero personali e sensibili dietro quel nick sono riservati e incedibili.
Il problema secondo me non è forzare il significato di "dato personale" per includere anche l'IP, ma è assicurarsi che i dati che lo sono davvero abbiano la giusta protezione.
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