Ziosilvio
18-01-2008, 13:34
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/sport/08_gennaio_18/fischer_scacchi_morto_70b9a6e2-c5b7-11dc-8434-0003ba99c667.shtml):
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Il campione americano è morto in Islanda a 65 anni
Scacchi, morto Bobby Fischer
Era l'unico scacchista statunitense di nascita ad aver mai vinto il titolo di campione del mondo
REYKJAVIK (Islanda) - Il campione di scacchi Bobby Fischer è morto giovedì in Islanda, a Reykjavik, all'età di 64 anni. Era nato a Chicago nel 1943 ed era l'unico scacchista statunitense di nascita ad aver mai vinto il titolo di campione del mondo.
MATCH DEL SECOLO - Fischer conquistò il titolo nel campionato del mondo che si è disputato dall' 11 luglio al 3 settembre 1972, proprio a Reykjavik, battendo il sovietico Boris Spassky in quello che è considerato il «match del secolo». Perse poi il titolo per essersi rifiutato di difenderlo il 3 aprile 1975.
PROPAGANDA - Lo scontro con Spassky passò alla storia non solo perché fu una pietra miliare per il gioco degli scacchi: in quegli anni di guerra fredda la vittoria di un campione americano (la prima in oltre un secolo) su un russo ebbe una portata straordinaria per la propaganda antisovietica. Fischer inevitabilmente divenne un'icona del conflitto con i russi, ma volle sottrarsi alle pressioni politiche subito dopo la conquista del titolo, ritirandosi di fatto dalle competizioni. Geniale quanto eccentrico e irrequieto, il campionissimo divenne così un acceso critico del suo stesso Paese, dal quale finì per venirne esiliato. Da due anni era cittadino islandese, dopo aver rinunciato alla cittadinanza americana ed essere rimasto per alcuni mesi in stato di fermo in Giappone, dove le autorità gli contestavano il possesso di un passaporto americano non valido.
RICERCATO IN PATRIA - La decisione di non fare più ritorno negli Stati Uniti era stato inevitabile Fischer era ricercato negli Stati Unitiper aver disputato la rivincita con Spassky nel 1992 in Jugoslavia, malgrado le sanzioni internazionali contro il regime di Slobodan Milosevic.
LA MALATTIA - Già nello scorso novembre Fischer - che divenne campione americano a 14 anni e «grande maestro» a 15 anni - era stato ricoverato in un ospedale di Reykjavik per una insufficienza renale. Durante il ricovero aveva rifutato di essere sottoposto a cure.
18 gennaio 2008
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Il campione americano è morto in Islanda a 65 anni
Scacchi, morto Bobby Fischer
Era l'unico scacchista statunitense di nascita ad aver mai vinto il titolo di campione del mondo
REYKJAVIK (Islanda) - Il campione di scacchi Bobby Fischer è morto giovedì in Islanda, a Reykjavik, all'età di 64 anni. Era nato a Chicago nel 1943 ed era l'unico scacchista statunitense di nascita ad aver mai vinto il titolo di campione del mondo.
MATCH DEL SECOLO - Fischer conquistò il titolo nel campionato del mondo che si è disputato dall' 11 luglio al 3 settembre 1972, proprio a Reykjavik, battendo il sovietico Boris Spassky in quello che è considerato il «match del secolo». Perse poi il titolo per essersi rifiutato di difenderlo il 3 aprile 1975.
PROPAGANDA - Lo scontro con Spassky passò alla storia non solo perché fu una pietra miliare per il gioco degli scacchi: in quegli anni di guerra fredda la vittoria di un campione americano (la prima in oltre un secolo) su un russo ebbe una portata straordinaria per la propaganda antisovietica. Fischer inevitabilmente divenne un'icona del conflitto con i russi, ma volle sottrarsi alle pressioni politiche subito dopo la conquista del titolo, ritirandosi di fatto dalle competizioni. Geniale quanto eccentrico e irrequieto, il campionissimo divenne così un acceso critico del suo stesso Paese, dal quale finì per venirne esiliato. Da due anni era cittadino islandese, dopo aver rinunciato alla cittadinanza americana ed essere rimasto per alcuni mesi in stato di fermo in Giappone, dove le autorità gli contestavano il possesso di un passaporto americano non valido.
RICERCATO IN PATRIA - La decisione di non fare più ritorno negli Stati Uniti era stato inevitabile Fischer era ricercato negli Stati Unitiper aver disputato la rivincita con Spassky nel 1992 in Jugoslavia, malgrado le sanzioni internazionali contro il regime di Slobodan Milosevic.
LA MALATTIA - Già nello scorso novembre Fischer - che divenne campione americano a 14 anni e «grande maestro» a 15 anni - era stato ricoverato in un ospedale di Reykjavik per una insufficienza renale. Durante il ricovero aveva rifutato di essere sottoposto a cure.
18 gennaio 2008
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