View Full Version : [Italia] Anno nuovo, morti bianche nuove
Ziosilvio
18-01-2008, 10:43
Da Repubblica (http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/morti-lavoro/tre-vittime-veneto/tre-vittime-veneto.html):
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CRONACA
Sono rimasti asfissiati mentre stavano operando su un cingolato nella stiva di una nave
Un'altra disgrazia in provincia di Padova: camionista schiacciato da un carico di ghiaia
Marghera, due morti sul lavoro
Gli operai bloccano il porto
VENEZIA - Due operai sono morti soffocati dall'anidride carbonica nella stiva di una nave attraccata a Porto Marghera. I lavoratori del porto hanno indetto uno sciopero immediato. ''Il sindacato Cgil, Cisl e Uil proclamerà un'ora di sciopero generale la prossima settimana", anticipa Franca Porto, segretaria regionale della Cisl. "Servirà per richiamare l'urgenza di interventi da parte del Governo, ma anche per fare pressing sulle categorie economiche affinchè incrementino la prevenzione, nonchè sugli stessi lavoratori ed il sindacato; ci stiamo chiedendo, infatti, se anche noi non abbiamo precise responsabilità''.
L'incidente si è verificato all'una e mezza di questa notte. Le vittime avevano 47 e 39 anni. Erano stati calati nella stiva della World Trader carica di soja a bordo di un cingolato. Avrebbbero dovuto raccogliere i rimasugli del carico ma l'aria all'interno della stiva era satura di ossido di carbonio e gli operai si sono sentiti male quasi subito. Secondo il sostituto direttore dei servizi antincendio di Venezia Giusto Giacopello, "non sono state rispettate le procedure che vietano qualsiasi operazione in stiva finchè la percentuale di ossigeno disciolta nell'aria non sia superiore al 17%. Quando ci siamo calati in stiva per soccorrere i due operai, la percentuale di anidride carbonica in stiva era invece altissima. L'aria era irrespirabile".
I due operai lavoraravano rispettivamente per la Ico Logistica e per la Nuova compagnia lavoratori portuali, aziende che operano per conto del Cia, il Consorzio intermodale adriatico. Un terzo operaio romeno coinvolto nell'incidente, è stato invece soccorso in tempo e tratto in salvo.
In un altro incidente sul lavoro ha perso la vita un commerciante di Bagnoli di Sopra, un piccolo centro in provincia di Padova. Francesco Pizzo, 51 anni, è morto ieri sera mentre stava scaricando un paio di tonnellate di ghiaia dal suo autocarro.
La disgrazia è avvenuta nel deposito della ditta Beton Condeo, dove Pizzo doveva consegnare il carico. Dopo aver espletato le pratiche burocratiche negli uffici dell'azienda, l'uomo, da solo, ha portato il camion nel luogo dello scarico e ha azionato il cassone. Non si è accorto, però, secondo la ricostruzione degli investigatori, che il terreno sul quale si trovava il mezzo aveva un avvallamento, che non ha sostenuto il camion e lo ha fatto ribaltare sul fianco destro, schiacciando l'uomo.
(18 gennaio 2008)
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IpseDixit
18-01-2008, 11:08
Le procedura di sicurezza probabilmente non sono stare rispettate, dovranno capire il perchè.
La strage continua.
:(
Soprattutto per i primi, brutta morte, "elementale" come quella dell'episodio della Thyssen.
loreluca
18-01-2008, 11:52
Brutta morte...
Però è fisiologico che ogni tanto qualcuno muoia lavorando... teoricamente in Italia le morti dovrebbero diminuire visto che lavora sempre meno gente e chi svolge i lavori pesanti è sempre in diminuzione...
Brutta morte...
Però è fisiologico che ogni tanto qualcuno muoia lavorando... teoricamente in Italia le morti dovrebbero diminuire visto che lavora sempre meno gente e chi svolge i lavori pesanti è sempre in diminuzione...
Eh no,non facciamo il ragionamento del direttore delle acciaierie di Terni:"Da noi lavorano tante persone,quelle morti sono fisiologiche" :mad:
Qua ci sono morti per mancanza dei dispositivi di sicurezza,perchè costano.I padroni se ne fregano,il lavoro è precario o in nero e chi lavora fa finta di nulla,i sindacati stanno dietro le scrivanie invece di venire in fabbrica.E' questo il problema
loreluca
18-01-2008, 12:13
Eh no,non facciamo il ragionamento del direttore delle acciaierie di Terni:"Da noi lavorano tante persone,quelle morti sono fisiologiche" :mad:
Qua ci sono morti per mancanza dei dispositivi di sicurezza,perchè costano.I padroni se ne fregano,il lavoro è precario o in nero e chi lavora fa finta di nulla,i sindacati stanno dietro le scrivanie invece di venire in fabbrica.E' questo il problema
Tutto vero... Resta il fatto ad esempio che di metalmeccanici in Italia ne sono rimasti 1,5 milioni. Avanti di questo passo non ce ne saranno più; morti bianche ce ne saranno molte meno; il pease farà la fame però... In compenso avremo qualche milione di laureati che si staranno chiedendo perché prendono meno dei diplomati...
Brutta morte...
Però è fisiologico che ogni tanto qualcuno muoia lavorando... teoricamente in Italia le morti dovrebbero diminuire visto che lavora sempre meno gente e chi svolge i lavori pesanti è sempre in diminuzione...
"Qualcuno" non sono le cifre italiane. Non sono affatto morti fisiologiche, anzi la trovo una posizione aberrante.
Tutto vero... Resta il fatto ad esempio che di metalmeccanici in Italia ne sono rimasti 1,5 milioni. Avanti di questo passo non ce ne saranno più; morti bianche ce ne saranno molte meno; il pease farà la fame però... In compenso avremo qualche milione di laureati che si staranno chiedendo perché prendono meno dei diplomati...
Cioè meno morti sul lavoro = paese alla fame? E magari il contrario? Dimmi che ho capito male.
I discorsi di qualcuno mi fanno rabbrividire, freddi e ciechi quasi quanto quelli degli esecutori delle stragi naziste. Per qualcuno si tratta solo di numeri.
Cmq per la cronaca oggi gli ispettori delle ASL protestavano di fronte il quirinale per il mancato sblocco delle assunzioni. Voglio vedere come e se verrà riportata la notizia.
Ricordo a tutti che la competenza per la vigilanza della sicurezza nei luoghi di lavoro è affidata alle ASL e non all'ispettorato del lavoro, come i giornalisti e i politici (sic!) sono soliti riferire.
Eh no,non facciamo il ragionamento del direttore delle acciaierie di Terni:"Da noi lavorano tante persone,quelle morti sono fisiologiche" :mad:
Qua ci sono morti per mancanza dei dispositivi di sicurezza,perchè costano.I padroni se ne fregano,il lavoro è precario o in nero e chi lavora fa finta di nulla,i sindacati stanno dietro le scrivanie invece di venire in fabbrica.E' questo il problema
stringato e preciso:
manca solo: i politici non premono troppo per non sputtanare i sindacati e per non scontentare confindustria...
e il cerchio è chiuso....
A sto punto le misure di sicurezza non c'entrano una mazza.
Non puntiamo il dito solo contro gli imprenditori.
Ci sono operai che vanno a lavorare pensando solo alle cinque del pomeriggio, quando staccano;
ci sono operai che vanno a lavorare e la sera prima hanno fatto uso di droghe e/o alcool (infatti io metterei subito il diritto del datore di lavoro di fare test antidroga e alcool a sorpresa in tutte le imprese)
Insomma, ci vuole anche la CAPOCCIA.
Non demonizziamo gli imprenditori gente che sono quelli che fanno mangiare la maggior parte di voi
A sto punto le misure di sicurezza non c'entrano una mazza.
Non puntiamo il dito solo contro gli imprenditori.
Ci sono operai che vanno a lavorare pensando solo alle cinque del pomeriggio, quando staccano;
ci sono operai che vanno a lavorare e la sera prima hanno fatto uso di droghe e/o alcool (infatti io metterei subito il diritto del datore di lavoro di fare test antidroga e alcool a sorpresa in tutte le imprese)
Insomma, ci vuole anche la CAPOCCIA.
Non demonizziamo gli imprenditori gente che sono quelli che fanno mangiare la maggior parte di voi
la maggior parte di voi?? nel senso che anche te sei un imprenditore?
secondo me è il contrario, sono i lavoratori che fanno mangiare gli imprenditori, e anche lautamente.
E' vero, a volte l'infortunio è conseguenza della non curanza da parte dello stesso lavoratore alle norme di sicurezza. Ma anche in questo caso quanta responsabilità è effettivamente del lavoratore? è stato informato e formato sui rischi cui andava incontro se non avesse rispettato le norme così come prevedono le leggi? (artt. 21 e 22 Dlgs 626/94) C'era la presenza di un preposto che avrebbe dovuto richiamare al rispetto delle norme di sicurezza?
GUSTAV]<
18-01-2008, 12:53
Tutto vero... Resta il fatto ad esempio che di metalmeccanici in Italia ne sono rimasti 1,5 milioni. Avanti di questo passo non ce ne saranno più; morti bianche ce ne saranno molte meno; il pease farà la fame però... In compenso avremo qualche milione di laureati che si staranno chiedendo perché prendono meno dei diplomati...
Diciamo pure che alcune-molte lauree 110&lode sono state date aggratisse.. :sofico:
GUSTAV]<
18-01-2008, 12:55
Le procedura di sicurezza probabilmente non sono stare rispettate, dovranno capire il perchè.
La strage continua.
Regole di sicurezza si, o almeno un pò di buonsenso... (che vale più di 1000 leggi)
Ma siccome il padrone della ditta, spesso e volentieri è più cafone ed ignorante
dei suoi stessi dipendenti, ecco che si presenta puntualmente la tragedia... :rolleyes:
Signori miei tenete bene a mente questo:
Alcune persone vedono un'impresa privata
come una tigre feroce da uccidere,
altre come una mucca da mungere,
pochissimi la vedono com'è in realtà:
un robusto cavallo che traina
un carro molto pesante"
W.Churchill
A sto punto le misure di sicurezza non c'entrano una mazza.
Non puntiamo il dito solo contro gli imprenditori.
Ci sono operai che vanno a lavorare pensando solo alle cinque del pomeriggio, quando staccano;
ci sono operai che vanno a lavorare e la sera prima hanno fatto uso di droghe e/o alcool (infatti io metterei subito il diritto del datore di lavoro di fare test antidroga e alcool a sorpresa in tutte le imprese)
Insomma, ci vuole anche la CAPOCCIA.
Non demonizziamo gli imprenditori gente che sono quelli che fanno mangiare la maggior parte di voi
Al di la del fatto che chi lavora pretende che vengano messi al bando i fancazzisti,non si può non farli lavorare in sicurezza.Se uno muore perchè se l'è andata proprio a cercare è un discorso,ma se mancano le sicurezze allora è colpa anche e soprattutto del datore di lavoro.
Il test antidroga?Lo farei eccome,anche sui capi e i direttori però.
Riguardo all'ultima frase,beh,anche loro mangiano perchè c'è chi lavora per loro.
Giarda,io lavoro su una piccola pressa,se ti distrai mezzo secondo rischi di lasciarci un dito o una mano e non era a norma.Basta non mettere la mano sotto,è semplice.Un giorno mi ha sostituito un ragazzo perchè ero in malattia,tempo 1 minuto e si è fatto un infortunio da 3 mesi.Premo quel pedale dalle 1000 alle 2500 volte al giorno,pur con tutte le attenzioni del caso siamo persone,non robot
la maggior parte di voi?? nel senso che anche te sei un imprenditore?
secondo me è il contrario, sono i lavoratori che fanno mangiare gli imprenditori, e anche lautamente.
E' vero, a volte l'infortunio è conseguenza della non curanza da parte dello stesso lavoratore alle norme di sicurezza. Ma anche in questo caso quanta responsabilità è effettivamente del lavoratore? è stato informato e formato sui rischi cui andava incontro se non avesse rispettato le norme così come prevedono le leggi? (artt. 21 e 22 Dlgs 626/94) C'era la presenza di un preposto che avrebbe dovuto richiamare al rispetto delle norme di sicurezza?
No, è l'imprenditore che fa mangiare l'operaio, perchè sono le imprese che fanno girare i soldi
La figura dell'imprenditore andrebbe vista con più umiltà e riconoscenza dalla gente.
Non hai idea delle condizioni che ci sono in italia. Burocrazia, difficoltà di licenziamento, tasse troppo elevate hanno reso il settore della piccola media impresa troppo stagnante. E lo stato lo sta pian piano demolendo.
Va bene la lotta all'evasione ma se lo stato poi ti fornisce servizi. E qui non ti fornisce niente, ti prende e basta. E questo fomenta odio e frustrazione verso la classe politica, e verso tutti.
Col risultato che tanti imprenditori se ne vanno.
Chi resta o spera di riuscire a tirare avanti, rischiando l'indebitamento e il fallimento, o è folle.
Questo clima di fradiciume che hanno creato i nostri politici fa male sia a chi fa impresa, sia agli operai.
Amaro.
Al di la del fatto che chi lavora pretende che vengano messi al bando i fancazzisti,non si può non farli lavorare in sicurezza.Se uno muore perchè se l'è andata proprio a cercare è un discorso,ma se mancano le sicurezze allora è colpa anche e soprattutto del datore di lavoro.
Il test antidroga?Lo farei eccome,anche sui capi e i direttori però.
Riguardo all'ultima frase,beh,anche loro mangiano perchè c'è chi lavora per loro.
Giarda,io lavoro su una piccola pressa,se ti distrai mezzo secondo rischi di lasciarci un dito o una mano e non era a norma.Basta non mettere la mano sotto,è semplice.Un giorno mi ha sostituito un ragazzo perchè ero in malattia,tempo 1 minuto e si è fatto un infortunio da 3 mesi.Premo quel pedale dalle 1000 alle 2500 volte al giorno,pur con tutte le attenzioni del caso siamo persone,non robot
Sono d'accordo il test lo devono fare tutti.
Cmq credimi ma è colpa del sistema se tutto va allo sfascio
Quote : "Non demonizziamo gli imprenditori gente che sono quelli che fanno mangiare la maggior parte di voi"
Alt: il rapporto lavoratore dipendente/impresa é, a mio avviso, simbiotico poiché non esiste una condizione senza l'altra.
L'imprenditore non fa la carità e il dipendente non lo è per hobby. Che poi le norme ci siano ma non vengano applicate dal datore di lavoro o rispettate dal lavoratore o, addirittura, tutti e due i casi assieme questo è il problema. E la mancata vigilanza su tutto questo è l'origine del problema.
Parliamoci chiaro: in Italia leggi e norme che ne sono a iosa, caterve, bizzeffe e quando sorge un problema che si fa? Ovvio! Una nuova legge! Ma a che serve se non le fai rispettare controllandone la reale applicazione? Questo è il male italiano :rolleyes:
Xspazz
loreluca
18-01-2008, 13:17
Cioè meno morti sul lavoro = paese alla fame? E magari il contrario? Dimmi che ho capito male.
E' il contrario paese alla fame= meno morti sul lavoro... e visto che in Italia lavora sempre meno gente...
A sto punto le misure di sicurezza non c'entrano una mazza.
Non puntiamo il dito solo contro gli imprenditori.
Ci sono operai che vanno a lavorare pensando solo alle cinque del pomeriggio, quando staccano;
ci sono operai che vanno a lavorare e la sera prima hanno fatto uso di droghe e/o alcool (infatti io metterei subito il diritto del datore di lavoro di fare test antidroga e alcool a sorpresa in tutte le imprese)
Insomma, ci vuole anche la CAPOCCIA.
Non demonizziamo gli imprenditori gente che sono quelli che fanno mangiare la maggior parte di voi
Si, beh... ma quando gli imprenditori ti dicono che sono morti "fisiologiche" o che si ridurranno si le morti, ma che questo porterà il paese alla fame... E non puoi nemmeno dirgli che ti stanno sul cazzo, devi ascoltare (o leggere) e tacere, altrimenti sei un invidioso sociale ed un frustrato. In giro da parte di questa gente c'è un'arroganza, una strafottenza ed una mancanza di pudore che nemmeno alla corte di Versailles.
loreluca
18-01-2008, 13:20
<;20634509']Diciamo pure che alcune-molte lauree 110&lode sono state date aggratisse.. :sofico:Sicuramente poi c'è da dire che se ci sono 1,5 milione di metalmeccanici e 500.000 (è una cifra a caso) ingegneri, non si capisce cosa potrannoo mai fare questi ultimi! Le università dovrebbero essere a numero chiuso e stabilite dalla legge per il fabbisogno del Mondo del lavoro... Ovvio che ci dovrebbero andare solo i più bravi ed intelligenti, mica i fannulloni...
Certe lauree non hanno sbocchi...
E' il contrario paese alla fame= meno morti sul lavoro... e visto che in Italia lavora sempre meno gente...
Quindi ben vengano le morti, o quantomeno accettabili, dici tu...
Sicuramente poi c'è da dire che se ci sono 1,5 milione di metalmeccanici e 500.000 (è una cifra a caso) ingegneri, non si capisce cosa potrannoo mai fare questi ultimi! Le università dovrebbero essere a numero chiuso e stabilite dalla legge per il fabbisogno del Mondo del lavoro... Ovvio che ci dovrebbero andare solo i più bravi ed intelligenti, mica i fannulloni...
Certe lauree non hanno sbocchi...
Accesso all'università per censo sarebbe il gold standard, secondo me.
Quote : "Non demonizziamo gli imprenditori gente che sono quelli che fanno mangiare la maggior parte di voi"
Alt: il rapporto lavoratore dipendente/impresa é, a mio avviso, simbiotico poiché non esiste una condizione senza l'altra.
L'imprenditore non fa la carità e il dipendente non lo è per hobby. Che poi le norme ci siano ma non vengano applicate dal datore di lavoro o rispettate dal lavoratore o, addirittura, tutti e due i casi assieme questo è il problema. E la mancata vigilanza su tutto questo è l'origine del problema.
Parliamoci chiaro: in Italia leggi e norme che ne sono a iosa, caterve, bizzeffe e quando sorge un problema che si fa? Ovvio! Una nuova legge! Ma a che serve se non le fai rispettare controllandone la reale applicazione? Questo è il male italiano :rolleyes:
Xspazz
si, quoto.
Il problema è di fondo.
Se si vuole migliorare qualcosa, qui bisogna riscrivere costituzione e leggi da 0
E la mancata vigilanza su tutto questo è l'origine del problema.
Mettere un ispettore dietro ogni datore di lavoro non è la soluzione. Sul fatto poi che gli ispettori siano demoralizzati perchè percepiscono uno stipendio inadeguato per l'onniscienza che devono avere per poter rilevare violazioni alla sicurezza in tutti i processi produttivi esistenti ed immaginabili oltre alle responsabilità anche penali che si assumono ogni volta che prendono una decisione, è un altro discorso.
L'origine del problema è la mancanza di cultura della sicurezza nel nostro paese: molti datori di lavoro non hanno ancora recepito il messaggio che investire nella sicurezza dei propri lavoratori significa anche un investimento per la propria impresa in termini di produttività e di efficienza.
Mettere un ispettore dietro ogni datore di lavoro non è la soluzione. Sul fatto poi che gli ispettori siano demoralizzati perchè percepiscono uno stipendio inadeguato per l'onniscienza che devono avere per poter rilevare violazioni alla sicurezza in tutti i processi produttivi esistenti ed immaginabili oltre alle responsabilità anche penali che si assumono ogni volta che prendono una decisione, è un altro discorso.
L'origine del problema è la mancanza di cultura della sicurezza nel nostro paese: molti datori di lavoro non hanno ancora recepito il messaggio che investire nella sicurezza dei propri lavoratori significa anche un investimento per la propria impresa in termini di produttività e di efficienza.
Investire significa tirare fuori SOLDI.
Con che coraggio chiederesti a chi paga già le tasse più alte d'Europa di tirare fuori altri soldi? Mica per niente, significherebbe il crollo di tante aziende.
E poi già ci sono corsi obbligatori sulla sicurezza per tutto il personale, ogni tot operai uno deve fare un corso di primo soccorso....
La corda è già tirata al massimo
Investire significa tirare fuori SOLDI.
Con che coraggio chiederesti a chi paga già le tasse più alte d'Europa di tirare fuori altri soldi? Mica per niente, significherebbe il crollo di tante aziende.
E poi già ci sono corsi obbligatori sulla sicurezza per tutto il personale, ogni tot operai uno deve fare un corso di primo soccorso....
La corda è già tirata al massimosai quanto costa alla comunità un infortunio sul lavoro? le spese sanitarie? gli indennizzi dell'assicurazione? Il tutto contribuisce ad elevare quelle tasse di cui parli e che non sono comunque le piu' alte d'europa (vedi paesi scandinavi). E all'azienda stessa quanto costa avere un lavoratore fermo in malattia? un lavoratore sul quale è stato investito del denaro in termini di formazione ed esperienza?
Investire in sicurezza signifca risparmiare nel lungo periodo. Ma la maggior parte degli imprenditori italiani quando si tratta di soldi vedono solo il breve, come la tua risposta. E allora è meglio chiudere quelle aziende che non sono in grado di rispettare le norme, anche basilari, invece di lasciarle a mietere vittime. Meglio un disoccupato vivo che un lavoratore morto. La vita prima di tutto. Vedi caso Thyssen.
sai quanto costa alla comunità un infortunio sul lavoro? le spese sanitarie? gli indennizzi dell'assicurazione? Il tutto contribuisce ad elevare quelle tasse di cui parli e che non sono comunque le piu' alte d'europa (vedi paesi scandinavi). E all'azienda stessa quanto costa avere un lavoratore fermo in malattia? un lavoratore sul quale è stato investito del denaro in termini di formazione ed esperienza?
Investire in sicurezza signifca risparmiare nel lungo periodo. Ma la maggior parte degli imprenditori italiani quando si tratta di soldi vedono solo il breve, come la tua risposta. E allora è meglio chiudere quelle aziende che non sono in grado di rispettare le norme, anche basilari, invece di lasciarle a mietere vittime. Meglio un disoccupato vivo che un lavoratore morto. La vita prima di tutto. Vedi caso Thyssen.
I paesi scandinavi non fanno testo. Hanno i servizi e la qualità della vita più alti al mondo.
Se fai le dovute proporzioni con noi, siamo come il Burkina Faso, se non peggio.
Gli imprenditori italiani quando si tratta di soldi non è che vedono solo il breve, PROPRIO NON CI VEDONO PIU' perchè già ne sborsano troppi ingiustamente
Questo dovrebbe spiegare tutto.
I paesi scandinavi non fanno testo. Hanno i servizi e la qualità della vita più alti al mondo.
Se fai le dovute proporzioni con noi, siamo come il Burkina Faso, se non peggio.
Gli imprenditori italiani quando si tratta di soldi non è che vedono solo il breve, PROPRIO NON CI VEDONO PIU' perchè già ne sborsano troppi ingiustamente
Questo dovrebbe spiegare tutto.
Tutti ne sborsiamo troppi, ma non è una scusa per risparmiare e speculare sulla sicurezza. Già hanno margini di manovra che il comune mortale si sogna, limassero su altro ma non sulla sicurezza dei dipendenti. Poi se l'incidente capita per fatalità, ignoranza o non rispetto delle norme del lavoratore amen, ma ognuno faccia la sua parte, perchè in italia su questo abbiamo numeri e casistiche da far gelare il sangue.
I paesi scandinavi non fanno testo. Hanno i servizi e la qualità della vita più alti al mondo.
Se fai le dovute proporzioni con noi, siamo come il Burkina Faso, se non peggio.
Gli imprenditori italiani quando si tratta di soldi non è che vedono solo il breve, PROPRIO NON CI VEDONO PIU' perchè già ne sborsano troppi ingiustamente
Questo dovrebbe spiegare tutto.
tu hai detto "in italia si pagano le tasse più alte d'Europa". E' sbagliato, non è cosi'.
Per il resto, ti hanno già risposto.
dantes76
18-01-2008, 15:36
Brutta morte...
Però è fisiologico che ogni tanto qualcuno muoia lavorando... teoricamente in Italia le morti dovrebbero diminuire visto che lavora sempre meno gente e chi svolge i lavori pesanti è sempre in diminuzione...
http://digilander.libero.it/solorisateonline/images3/Aldo%20-%20marina.jpg
brrrrrrrrrrr....
dantes76
18-01-2008, 15:37
I paesi scandinavi non fanno testo. Hanno i servizi e la qualità della vita più alti al mondo.
Se fai le dovute proporzioni con noi, siamo come il Burkina Faso, se non peggio.
Gli imprenditori italiani quando si tratta di soldi non è che vedono solo il breve, PROPRIO NON CI VEDONO PIU' perchè già ne sborsano troppi ingiustamente
Questo dovrebbe spiegare tutto.
infatti prima di noi, ci stanno altri paesi, non solo quelli scandinavi...
eppur negli stati uniti, in california e nello stato di NY, si pagano tante tasse, eppur di servizi
dantes76
18-01-2008, 15:38
Investire significa tirare fuori SOLDI.
si e non comprare na banca, il corriere della sera, significa non andare alle cayman... ecc ecc ecccccccc
FA.Picard
18-01-2008, 15:49
No, è l'imprenditore che fa mangiare l'operaio, perchè sono le imprese che fanno girare i soldi
La figura dell'imprenditore andrebbe vista con più umiltà e riconoscenza dalla gente.
Non hai idea delle condizioni che ci sono in italia. Burocrazia, difficoltà di licenziamento, tasse troppo elevate hanno reso il settore della piccola media impresa troppo stagnante. E lo stato lo sta pian piano demolendo.
Va bene la lotta all'evasione ma se lo stato poi ti fornisce servizi. E qui non ti fornisce niente, ti prende e basta. E questo fomenta odio e frustrazione verso la classe politica, e verso tutti.
Col risultato che tanti imprenditori se ne vanno.
Chi resta o spera di riuscire a tirare avanti, rischiando l'indebitamento e il fallimento, o è folle.
Questo clima di fradiciume che hanno creato i nostri politici fa male sia a chi fa impresa, sia agli operai.
Amaro.
Quoto... purtroppo gli imprenditori e dipendenti sono facili da spremere, stranamente non vengono evitati sprechi :rolleyes: (e in italia si buttano milioni di euro di denaro pubblico)
loreluca
18-01-2008, 16:10
Quindi ben vengano le morti, o quantomeno accettabili, dici tu...
http://digilander.libero.it/solorisateonline/images3/Aldo%20-%20marina.jpg
brrrrrrrrrrr....
Lo so che è brutto a dirsi, ma è inevitabile che con il crescere delle persone che lavorano alla produzione ci sarà un aumento degli infortuni e viceversa...
Che lo si ammetta o no il risultato è quello...
Lo so che è brutto a dirsi, ma è inevitabile che con il crescere delle persone che lavorano alla produzione ci sarà un aumento degli infortuni e viceversa...
Che lo si ammetta o no il risultato è quello...
Se è inevitabile all'estero come fanno? Sono maghi? O hanno una mentalità che non è la tua?
Se è inevitabile all'estero come fanno? Sono maghi? O hanno una mentalità che non è la tua?
O forse c'è più serenità generale perchè il sistema funziona e quindi il datore di lavoro è ben disposto a investire in sicurezza, e anche il lavoratore lavora con più voglia e gusto?
infatti prima di noi, ci stanno altri paesi, non solo quelli scandinavi...
eppur negli stati uniti, in california e nello stato di NY, si pagano tante tasse, eppur di servizi
Ah già, dimenticavo che la california e new york sono come la campania. scusa mi era sfuggito....
Quoto... purtroppo gli imprenditori e dipendenti sono facili da spremere, stranamente non vengono evitati sprechi :rolleyes: (e in italia si buttano milioni di euro di denaro pubblico)
MILIARDI non milioni
Nel 2005 i 3.500.000 dipendenti pubblici sono costati allo stato 155 miliardi di euro. Ma a questi stronzi (intendo la stragrande maggioranza, non quei pochi che fanno qualcosa) nessuno fa niente.
Andrebbero licenziati in tronco quelli che non fanno niente. Muoiono di fame??? sti cazzi
Questa gente che non fa un beneamato c tutto il giorno ha mangiato coi soldi nostri! ma io li metterei in mezzo a un campo per vedere se sono capaci di fare qualcosa! di sicuro muoiono di fame!
Mettere un ispettore dietro ogni datore di lavoro non è la soluzione. Sul fatto poi che gli ispettori siano demoralizzati perchè percepiscono uno stipendio inadeguato per l'onniscienza che devono avere per poter rilevare violazioni alla sicurezza in tutti i processi produttivi esistenti ed immaginabili oltre alle responsabilità anche penali che si assumono ogni volta che prendono una decisione, è un altro discorso.
L'origine del problema è la mancanza di cultura della sicurezza nel nostro paese: molti datori di lavoro non hanno ancora recepito il messaggio che investire nella sicurezza dei propri lavoratori significa anche un investimento per la propria impresa in termini di produttività e di efficienza.
Mancanza di cultura son d'accordo ma... un'esempio: i tedeschi. Da noi sempre ammirati data la loro disciplina ma nessuno s'è mai chisto perchè? Semplice! In Germania le leggi e le norme sono fatte rispettare. Tutto qui il trucco.
Inutile fare mille e millanta norme e leggi se nessuno in primis le fa rispettare e fare questo significa controllare l'applicazione della legge/norma.
Mi sembra semplice. Tuttto qui il succo del mio ragionamento. Che poi ciò costi soldi è chiaro ed ovvio ma insomma: tutto ha un costo. Questo, poi, alla fine è il problema di fondo...
Xspazz
Mettere un ispettore dietro ogni datore di lavoro non è la soluzione. Sul fatto poi che gli ispettori siano demoralizzati perchè percepiscono uno stipendio inadeguato per l'onniscienza che devono avere per poter rilevare violazioni alla sicurezza in tutti i processi produttivi esistenti ed immaginabili oltre alle responsabilità anche penali che si assumono ogni volta che prendono una decisione, è un altro discorso.
L'origine del problema è la mancanza di cultura della sicurezza nel nostro paese: molti datori di lavoro non hanno ancora recepito il messaggio che investire nella sicurezza dei propri lavoratori significa anche un investimento per la propria impresa in termini di produttività e di efficienza.
concordo. ma sai investire nella sicurezza dell'azienda non permetterebbe all'imprenditore di far collezione di suv e ferrarini...
Coapzpaza
Mancanza di cultura son d'accordo ma... un'esempio: i tedeschi. Da noi sempre ammirati data la loro disciplina ma nessuno s'è mai chisto perchè? Semplice! In Germania le leggi e le norme sono fatte rispettare. Tutto qui il trucco.
Inutile fare mille e millanta norme e leggi se nessuno in primis le fa rispettare e fare questo significa controllare l'applicazione della legge/norma.
Mi sembra semplice. Tuttto qui il succo del mio ragionamento. Che poi ciò costi soldi è chiaro ed ovvio ma insomma: tutto ha un costo. Questo, poi, alla fine è il problema di fondo...
Xspazz
in questi casi la soluzione è una: la percentuale del 10% delle multe agli ispettori. Vedrai come galoppano le ispezioni.
Temo che ciò che auspichi, anche se in teoria efficiente, alla fine faccia più danni che bene. Ciò che dovrebbe contare è fare il proprio dovere. Semplicemente. Ma da noi non sarà mai così :mad:
Xspazz
Guardando le statistiche e i freddi numeri, negli anni 60 vi erano 3/4 volte i morti sul lavoro di oggi.... sono stati fatti passi da gigante. Ma negli ultimi 20 anni sono diminuiti dello 0 virgola. Quindi se una parte è sicuramente fisiologica ( è brutto dir cosi, ma facendo lavori usuranti succede), una parte della colpa è dei dipendenti che girano senza protezioni e una parte è colpa degli imprenditori ( come il caso tyssen) che non investono a sufficenza sulla sicurezza.
Signori miei tenete bene a mente questo:
Alcune persone vedono un'impresa privata
come una tigre feroce da uccidere,
altre come una mucca da mungere,
pochissimi la vedono com'è in realtà:
un robusto cavallo che traina
un carro molto pesante"
W.Churchill
La vera lotta sociale è tra chi paga le tasse (imprenditori, dipendenti) e chi vive di tasse ( politici, dirigenti, parassiti) fornendo dei servizi scarsi, che se dovessero contare sulle proprie gambe come fanno le imprese private e NON sulle tasse, sarebbero estromesse dal mercato per la loro inefficenza. Chi pagherebbe un tribunale per avere la sentenza dopo 15 anni?
L'imprenditore è una figura invisa dai dipendenti, dipinto come un piovra con 10 tentacoli e 3 teste, in realta ha una importanza elevata all'interno dell'economia di mercato. E' qualcuno che ha avuto un'idea e ha risparmiato dei capitali, che ha rischiato, e che perseguendo il proprio interesse, ha dato lavoro a chi altrimenti avrebbe dovuto vivere di carita. Le ricadute sulla collettivita sono importanti, non meno dell'operario che si fa il mazzo in fabbrica
cicquetto
18-01-2008, 21:48
aggiungo solo che un imprenditore che oggi volesse seguire tutte le prescrizioni in maniera di sicurezza si troverebbe a chiudere la baracca.
c'è un esasperazione sulla materia da rendere antieconomica qualunque adeguamento.
ovvio che non è cosi in tutte le attività imprenditoriali, in quelle edili però lo è sicuramente.
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