View Full Version : Corte Europea: 41 bis limita diritti boss. italia condannata...
dantes76
17-01-2008, 20:26
'Ndrangheta: 41 bis limita diritti boss
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha condannato lo stato italiano per la violazione degli articoli 6 e 8 della Convenzione Europea.La Corte ha esaminato un ricorso presentato da un detenuto della 'ndrangheta, Santo Asciutto, condannato all'ergastolo per omicidio, in merito alle conseguenze del 41 bis,il regime di detenzione piu' duro. La Corte ha disposto che l'Italia versi cinquemila euro ad Asciutto. Gli articoli parlano del diritto all'esame della causa e a quello della vita privata.
dantes76
17-01-2008, 20:40
speriamo che alle prox elezioni vinca qualche corrente populista, cosi ci sganciamo da sto peso morto dell'Ue, e facciamo come gli inglesi, un piede dentro e uno fuori[furbi sti inglesi, si pappano incentivi&Co pur non avendo aderito all'euro]
tra sconti di pena e indulti vari in carcere in italia ci va sempre meno gente.
ci mancavano anche i diritti dei mafiosi che hanno ammazzato non so quante persone...
sì, grazie davvero eu :rolleyes:
zerothehero
17-01-2008, 23:38
Articolo 6 - Diritto ad un processo equo.
1. Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge, il quale deciderà sia delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che le venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la protezione della vita privata delle parti in causa, o nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale, quando in circostanze speciali la pubblicità puO' pregiudicare gli interessi della giustizia.
2. Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3. In particolare, ogni accusato ha diritto a:
1. essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
2. disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a preparare la sua difesa;
3. difendersi personalmente o avere l'assistenza di un difensore di sua scelta e, se non ha i mezzi per retribuire un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio, quando lo esigono gli interessi della giustizia;
4. esaminare o far esaminare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'esame dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
5. farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua usata all'udienza.
Articolo 8 - Diritto al rispetto della vita privata e familiare.
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per il benessere economico del paese, per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale, o per la protezione dei diritti e delle libertà altrui.
dantes76
17-01-2008, 23:43
Articolo 6 - Diritto ad un processo equo.
1. Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge, il quale deciderà sia delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che le venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la protezione della vita privata delle parti in causa, o nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale, quando in circostanze speciali la pubblicità puO' pregiudicare gli interessi della giustizia.
2. Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3. In particolare, ogni accusato ha diritto a:
1. essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
2. disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a preparare la sua difesa;
3. difendersi personalmente o avere l'assistenza di un difensore di sua scelta e, se non ha i mezzi per retribuire un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio, quando lo esigono gli interessi della giustizia;
4. esaminare o far esaminare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'esame dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
5. farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua usata all'udienza.
Articolo 8 - Diritto al rispetto della vita privata e familiare.
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per il benessere economico del paese, per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale, o per la protezione dei diritti e delle libertà altrui.
quando si parla di Guantanamo, me lo riscrivi...
mi spieghi perche quando si parla di terroristi, si difende la democrazia, quando lo fa l'italia PER TE[che condividi] lo tratti come tortura?
Articolo 6 - Diritto ad un processo equo.
1. Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge, il quale deciderà sia delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che le venga rivolta. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l'accesso alla sala d'udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o parte del processo nell'interesse della morale, dell'ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la protezione della vita privata delle parti in causa, o nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale, quando in circostanze speciali la pubblicità puO' pregiudicare gli interessi della giustizia.
2. Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata.
3. In particolare, ogni accusato ha diritto a:
1. essere informato, nel più breve tempo possibile, in una lingua a lui comprensibile e in un modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico;
2. disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a preparare la sua difesa;
3. difendersi personalmente o avere l'assistenza di un difensore di sua scelta e, se non ha i mezzi per retribuire un difensore, poter essere assistito gratuitamente da un avvocato d'ufficio, quando lo esigono gli interessi della giustizia;
4. esaminare o far esaminare i testimoni a carico ed ottenere la convocazione e l'esame dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico;
5. farsi assistere gratuitamente da un interprete se non comprende o non parla la lingua usata all'udienza.
Articolo 8 - Diritto al rispetto della vita privata e familiare.
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per il benessere economico del paese, per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale, o per la protezione dei diritti e delle libertà altrui.
Non sono sicuramente un esperto in materia di linguaggio legale, ma stando all'italiano che mi hanno insegnato non vedo dove vengano violati questi due articoli.
E comunque ritengo che coi boss siano fin troppo teneri...
tdi150cv
17-01-2008, 23:51
ennesimo beneficio del progetto euro ...
dantes76
18-01-2008, 00:01
ennesimo beneficio del progetto euro ...
negli ultimi due anni, lo sto rivalutando molto, in particolare dopo aver capitoi, che il regno unito, ha fatto la cosa piu' intelligente, non ha aderito al'euro e ad altri trattati, pero' riesce ad usufruire degli incentivi UE...
dasdsasderterowaa
18-01-2008, 00:20
quando si parla di Guantanamo, me lo riscrivi...
mi spieghi perche quando si parla di terroristi, si difende la democrazia, quando lo fa l'italia PER TE[che condividi] lo tratti come tortura?
Beh, gli Stati Uniti mica hanno sottoscritto la Convenzione Europea, quindi cosa c'entra Guantanamo? :confused:
Comunque, ad essere garantisti, l'UE ha ragione, il 41bis viola i diritti della Convenzione, però stiamo parlando di gente che non meriterebbe neanche di stare ancora in vita, perciò i diritti concessi dal 41bis sono anche troppo.
tdi150cv
18-01-2008, 08:39
negli ultimi due anni, lo sto rivalutando molto, in particolare dopo aver capitoi, che il regno unito, ha fatto la cosa piu' intelligente, non ha aderito al'euro e ad altri trattati, pero' riesce ad usufruire degli incentivi UE...
questa del Regno unito per esempio non la sapevo , ma che il progetto cosi' come pensato sarebbe stato un fallimento lo si sapeva da subito.
Questo e' il paese di chi appena vede una scappatoia prova a spingertela nel culo ... cosi' con l'euro e' stato ...
Vedila come un sistema operativo nuovo rivoluzionario ma pieno di falle ... tutti te lo bucano ... e cosi' e' stato per questo paese.
Duke.N.4ever
18-01-2008, 08:51
x certa gente la vita non ha un valore meriterebbe solo un colpo di rivoltella altro che diritti civili, per certe persone non andrebbero applicati
~ZeRO sTrEsS~
18-01-2008, 09:09
ma le associazioni criminali non sono alla stregua del terrorismo???
Mi chiedo se ogni tanto ci sia qualcuno, ai piani alti, che pensa ai diritti delle vittime.
EarendilSI
18-01-2008, 09:35
'Ndrangheta: 41 bis limita diritti boss
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha condannato lo stato italiano per la violazione degli articoli 6 e 8 della Convenzione Europea.La Corte ha esaminato un ricorso presentato da un detenuto della 'ndrangheta, Santo Asciutto, condannato all'ergastolo per omicidio, in merito alle conseguenze del 41 bis,il regime di detenzione piu' duro. La Corte ha disposto che l'Italia versi cinquemila euro ad Asciutto. Gli articoli parlano del diritto all'esame della causa e a quello della vita privata.
Con certe prese di posizione verrebbe da dire: " Ben venga la pena di morte".
Questi boss, i mafiosi (e con mafia si prendono dentro tutti 'ndrangheta, camorra, ecc...) sono dei parassiti della società. Già con il 41bis continuavano a mantenere dal mio punto di vista troppi diritti e continuavano ad essere dei parassiti visti che, in carcere, vengono mantenuti dallo Stato e quindi da noi. Almeno con la pena di morte non sarebbero più un costo per la società e non ci sarebbero nemmeno prese di posizione sulla mancanza di dirittti del 41 bis con una condanna farsa di versare dei nostri soldi ad un mafioso condannato per omicidio, siamo veramente alle comiche...
Duke.N.4ever
18-01-2008, 10:27
Con certe prese di posizione verrebbe da dire: " Ben venga la pena di morte".
Questi boss, i mafiosi (e con mafia si prendono dentro tutti 'ndrangheta, camorra, ecc...) sono dei parassiti della società. Già con il 41bis continuavano a mantenere dal mio punto di vista troppi diritti e continuavano ad essere dei parassiti visti che, in carcere, vengono mantenuti dallo Stato e quindi da noi. Almeno con la pena di morte non sarebbero più un costo per la società e non ci sarebbero nemmeno prese di posizione sulla mancanza di dirittti del 41 bis con una condanna farsa di versare dei nostri soldi ad un mafioso condannato per omicidio, siamo veramente alle comiche...
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