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View Full Version : [NEWS] Gli occhi di Microsoft su di te


c.m.g
17-01-2008, 06:49
giovedì 17 gennaio 2008

Roma - Sensori applicati al corpo dei dipendenti per monitorare le loro condizioni psicofisiche. Un sistema per verificare l'andamento delle loro attività, consigliare delle strategie per affrontare dei problemi, o sferzarli con degli incoraggiamenti. Il brevetto (http://appft1.uspto.gov/netacgi/nph-Parser?Sect1=PTO1&Sect2=HITOFF&d=PG01&p=1&u=%2Fnetahtml%2FPTO%2Fsrchnum.html&r=1&f=G&l=50&s1=%2220070300174%22.PGNR.&OS=DN/20070300174&RS=DN/20070300174) in cerca di approvazione è targato Microsoft: se lo US Patent & Trademark Office dovesse approvarlo, il colosso di Redmond potrebbe offrire ai datori di lavoro un sistema di monitoraggio estensivo, centrato sulle attività e sull'individualità dei dipendenti.

Battiti cardiaci, temperatura corporea, frequenza del respiro e pressione sanguigna: nulla sfuggirà ai sensori applicati sul corpo dell'utente. Nemmeno i più intimi pensieri del lavoratore potranno rimanere tali: le espressioni del volto tradiranno ciò che adombra la mente del dipendente e i sensori ambientali saranno in grado di intercettarle e di interpretarle.

Ogni elemento sarà raccolto, affinché il sistema possa tracciare un profilo fisiologico e psicologico. In questo modo, confrontando i valori raccolti con i parametri che caratterizzano l'utente, la sua personalità e i ritmi del suo metabolismo, sarà possibile individuare variazioni sospette, sintomo di inquietudine o di eccessiva baldanza, di condizioni fisiche che possano pesare sulle proprie performance.

Non è tutto: sotto esame ci saranno anche le attività (http://www.informationweek.com/news/showArticle.jhtml?articleID=205207752) quotidiane o straordinarie del dipendente, da incrociare con il contesto psicologico e le condizioni di salute per tracciare un quadro completo del suo rendimento e per assisterlo nel lavoro.

Troppo tempo impiegato per portare a termine un compito? Il sistema di monitoraggio Microsoft può riorganizzare e tirare le fila delle routine aziendali ridistribuendo le attività fra i dipendenti più efficienti, fra i più lucidi, fra coloro che in quel preciso momento sono affaccendati in attività di importanza secondaria. Il sistema può altresì infondere sicurezza al dipendente in difficoltà, confermandogli la responsabilità del compito ma elargendo delle istruzioni o impartendo a un altro dipendente l'ordine di dirigersi verso la scrivania del collega in difficoltà per dispensare preziosi consigli in maniera discreta.

Ma la vita dell'individuo potrebbe non essere sotto controllo solo fra le pareti dell'ufficio: il sistema Microsoft si presta ad essere declinato su ogni device di cui il dipendente è dotato, dai telefonini ai PDA, passando per i notebook. I dati possono essere registrati in ogni momento, conservati per essere consegnati a una successiva elaborazione.

Se le organizzazioni a tutela di privacy e lavoratori rumoreggiano (http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/article3193480.ece) sulle pagine del Times, Microsoft minimizza l'impatto del brevetto in attesa di approvazione: "Deteniamo oltre settemila brevetti in tutto il mondo e siamo orgogliosi della loro qualità e della loro innovatività." Una goccia di sudore già solca la fronte dei dipendenti. Senza che alcun sensore lo rilevi.

Gaia Bottà


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2162292)

ania
17-01-2008, 19:26
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/microsoft4/big-brother/big-brother.html



TECNOLOGIA & SCIENZA

L'azienda di Bill Gates ha presentato il brevetto di un software che monitorizza la produttività, la competenza e il benessere psicofisico
L'occhio Microsoft per studiare
i comportamenti in ufficio
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Il "Grande Fratello" diventa realtà. L'occhio elettronico che tutto vede e tutto controlla, immaginato da George Orwell nel suo celebre romanzo fantapolitico "1984", potrebbe essere dietro l'angolo, se un brevetto presentato dalla Microsoft di Bill Gates verrà approvato dalle autorità dagli Stati Uniti.

Si tratta di un sistema di software capace di monitorare la produttività, la competenza e il benessere psicofisico di chi sta davanti a un computer. Il dipendente di un'azienda sarebbe collegato al proprio computer attraverso sensori senza fili, che permetterebbero ai suoi superiori di monitarne il battito cardiaco, la temperatura corporea, i movimenti, le espressioni facciali e la pressione del sangue. I sindacati britannici temono che i lavoratori potrebbero essere licenziati sulla base della valutazione data dal computer del loro stato fisiologico.

La notizia è stata data stamane in prima pagina dal Times di Londra, un cui reporter ha potuto visionare la domanda di accettazione del brevetto presentata dalla Microsoft: diciassette pagine di analisi e di grafici, che il quotidiano londinese riassume sotto il titolo "la spia in ufficio". La Microsoft per il momento rifiuta di fare qualsiasi commento, notando che il brevetto non è ancora stato approvato e che potrebbe essere modificato prima di diventare operativo.

Tecnologie che permettono un costante monitoraggio sono state usate fino ad ora soltanto per l'addestramento di determinate professioni ad alto rischio, come i piloti di aereo, i pompieri e gli astronauti. Questa è la prima volta che una compagnia ha prodotto un programma di software per monitorare qualsiasi tipo di luogo di lavoro. I sensori, afferma la Microsoft nella sua richiesta di approvazione del brevetto, sarebbero in grado di leggere "il battito cardiaco, le reazioni galvaniche della pelle, i segnali del cervello, il tasso di respirazione, la temperatura corporea, i movimenti e le espressioni del volto, la pressione sanguinea". Il sistema, aggiunge la Microsoft, può anche "individuare automaticamente frustrazione o stress in chi sta usando il computer" e "offrire e provvedere assistenza a seconda del bisogno".

Cambiamenti psicofisici in un lavoratore verrebbero confrontati dal computer con un profilo psicologico basato su peso età e salute del lavoratore medesimo, indicando al management che è necessario aiutarlo se ad esempio il battito cardiaco aumenta o le espressioni facciali suggeriscono stress o frustrazione. Il sistema funziona non solo con personal computer fissi, ma anche attraverso computer portatili e telefonini cellulari, il che vuol dire che i dipendenti potrebbero essere controllati anche al di fuori del'ufficio.

Nel Regno Unito il Commissario all'Informazione, i gruppi per le libertà civili e avvocati specializzati nella difesa della privacy hanno subito risposto alle rivelazioni del Times criticando aspramente un progetto "che può potenzialmente portare l'idea del monitoraggio umano sul posto di lavoro a un nuovo stadio". Huigh Thomlinson, un esperto legale sulla protezione dei dati, afferma: "Questo sistema prevede intrusioni in ogni aspetto della vita dei dipendenti e solleva questioni molto serie in materia di rispetto della riservatezza".

Peter Skyte, un portavoce del sindacato Unite, parla di un "pericoloso sistema di monitoraggio umano" e l'ufficio dell'Information Commissioner, l'organo governativo che regolamenta l'informazione, sottolinea che un simile tipo di intrusione nella vita privata dei lavoratori "può essere giustificabile solo in circostanze eccezionali". Negativo è anche il parere del mondo imprenditoriale britannico. "Il migliore approccio nel rapporto dirigenti-dipendenti è quello personale", osserva Stephen Alambritis, della Federazione Piccole Imprese, "un'iniziativa simile finirebbe per avvelenare i rapporti all'interno di un'azienda".

Simile il commento di David Frost, della Camera di Commercio britannica: "La fiducia che deve esistere tra imprenditori e dipendenti verrebbe minata se lo staff si sentisse sotto costante sorveglianza". E Ben Willmott, un docente di relazioni industriali all'Institute of Personnel and Development, ammonisce: "Le nostre ricerche dimostrano che quando i dipendenti si sentono sotto eccessivo monitoraggio o sorveglianza, tendono ad avere un atteggiamento negativo verso i propri datori di lavoro e perciò ad essere meno motivati e impegnati. Le aziende che pensano di introdurre un sistema simile dovrebbero pensarci due volte".

In serata Horacio Gutierrez, vicepresidente dell' Intellectual Property and Licensing, Microsoft Corporation ha scritto al Times una lettera di cui riportiamo degli stralci.

"Il tempo richiesto dal processo di approvazione di una brevetto è di circa 3-5 anni. Questa particolare richiesta riguarda un'innovazione finalizzata al miglioramento dei sistemi di monitoraggio di alcuni parametri dell'individuo, e utilizza ad esempio il rilevamento del battito cardiaco di un utente per definire la sua condizione fisica e segnalare quando possa avere bisogno di assistenza nelle sue attività, mettendolo in contatto diretto con altre persone che potrebbero essere in grado di aiutarlo.

É importante ricordare che per la maggior parte delle organizzazioni impegnate nel settore dell'innovazione, alcune delle nostre richieste di brevetto riflettono invenzioni già presenti oggi nei nostri prodotti, mentre altre riguardano innovazioni in via di sviluppo per un potenziale uso futuro.

E' importante inoltre evidenziare che la privacy è una delle maggiori priorità per Microsoft. Le nostre maggiori priorità nel campo della privacy includono infatti temi legati al consenso, all'accesso, alla sicurezza, alla protezione e al trasferimento dei dati, aspetti che possono essere sempre più garantiti attraverso l'innovazione tecnologica, la cooperazione a livello industriale e una regolamentazione appropriata".

(16 gennaio 2008)

Bugs Bunny
17-01-2008, 19:40
Eh alla microsoft hanno il vizio di essere un po' curiosi...

PS ciao ania :)