View Full Version : MAGISTRATO IN MALATTIA...ERA A REGATARE...
HolidayEquipe™
13-01-2008, 20:37
CRONACA InviaStampaLa donna, magistrato in Veneto, in permesso per sei mesi
a causa di un forte mal di schiena, partecipava a gare estreme in barca a vela
Malata per il tribunale, era in regata
giudice punita col trasferimento
Il Csm le ha tolto un anno di anzianità e l'ha spostata d'ufficio
Si è difesa dicendo che lo sport le era stato prescritto come cura
ROMA - In ufficio non poteva andare per un mal di schiena talmente forte da impedirle di stare addirittura seduta. In barca vela, però, riusciva a muoversi con disinvoltura tanto da partecipare a una difficile regata in preparazione di una transaoceanica. Una donna magistrato, in servizio in Veneto, è stata "condannata" dalla sezione disciplinare del Csm a una sanzione tutto sommato lieve: la perdita di un anno di anzianità e il trasferimento ad altro ufficio.
La vicenda risale al 2005 ed è arrivata al Consiglio superiore della magistratura grazie a un rapporto del presidente della Corte d'appello competente che raccontava come la collega si fosse "assentata dall'ufficio a più riprese e per periodi molto lunghi per motivi di salute" ma che tutto ciò non le aveva impedito di "svolgere 'attivita' fisica altamente impegnativa". Quindi il Pg della Cassazione Mario Delli Priscoli aveva promosso il procedimento contestando alla donna di aver "gravemente mancato ai propri doveri".
Nel 2005, la skipper con la toga aveva goduto prima di 45 giorni, poi di sei mesi di aspettativa per ragioni di salute, dal 26 febbraio al 26 agosto. Ma tra luglio e agosto di quell'anno aveva partecipato alla Rolex Fastnet race, una gara tra le imbarcazioni di altura che si disputa al largo delle coste della Gran Bretagna e che è preparatoria della transoceanica Transat Jacques Vabre. Una circostanza impossibile da negare, visto che della presenza del giudice-skipper dava conto il diario di bordo scaricato da un sito Internet, con tanto di foto e di un suo pensiero. Ma non era bastato. Dal 30 agosto al 28 ottobre il magistrato con la passione della vela aveva preso un ulteriore periodo di aspettativa per malattia, al termine del quale aveva partecipato in congedo ordinario alla transoceanica. La sua presenza a quest'ultima regata aveva avuto una "vasta eco" sulla stampa nazionale e locale e persino sul quotidiano francese "Liberation". E aveva provocato "disagio" e "commenti critici" tra i colleghi e gli avvocati del suo distretto, quantomeno sorpresi dal fatto che il giudice-skipper avesse potuto partecipare a una "prova così fisicamente impegnativa" dopo 9 mesi di congedo per malattia.
Invano davanti al Csm la donna si è difesa spiegando che attività sportive di una certa difficoltà e di livello elevato le erano state "caldamente prescritte" per la sua patologia e che in ogni caso le sue assenze non avevano determinato alcun disservizio. "Le fatiche sportive, sicuramente, non sono state oggetto di prescrizioni mediche" l'ha contraddetta il Csm, citando i suoi stessi certificati medici. Nessun dubbio, dunque, sulla sua colpevolezza: "Nel partecipare alle regate veliche nei periodi di aspettativa concessi per motivi di salute ha violato i doveri di correttezza". Ma non solo: la grande eco data alla sua partecipazione alla regata "ha determinato indubbiamente un grave danno alla immagine del magistrato e alla credibilità dell'istituzione giudiziaria".
(13 gennaio 2008)
PER CHI VOLESSE VEDERE L'ARTICOLO...
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/magistrato-regata/magistrato-regata/magistrato-regata.html
Charonte
13-01-2008, 20:43
miniera a vita + maximulta verso lo stato itagliano
mi pare 1 cosa logica
HolidayEquipe™
13-01-2008, 20:50
miniera a vita + maximulta verso lo stato itagliano
mi pare 1 cosa logica
se penso a quanta gente va a lavoro con l'influenza...solo per tenersi stretto il posto di lavoro...tanto per fare un esempio...
e poi si sentono queste cose...come punizione solo il trasferimento e 1 anno di anzianita' in meno...
6 mesi di furto allo stato...non parliamo di 2 giorni...:muro:
sono disgustato...
GUSTAV]<
13-01-2008, 20:56
Il Csm le ha tolto un anno di anzianità e l'ha spostata d'ufficio
capirai che punizione...
robba che per paura di un' altro provvedimento simile andrà in ufficio anche con il mal di gola...
Nessun dubbio, dunque, sulla sua colpevolezza: "Nel partecipare alle regate veliche nei periodi di aspettativa concessi per motivi di salute ha violato i doveri di correttezza". Ma non solo: la grande eco data alla sua partecipazione alla regata "ha determinato indubbiamente un grave danno alla immagine del magistrato e alla credibilità dell'istituzione giudiziaria".
ridicolo
prima dicono
Nessun dubbio, dunque, sulla sua colpevolezza
poi incalzano con
ha determinato indubbiamente un grave danno alla immagine del magistrato e alla credibilità dell'istituzione giudiziaria
e la pena è il trasferimento e la perdita di un anno di anzianità?
per perdere il posto di magistrato serve necessariamente la strage o basta un omicio singolo?
<;20552152']capirai che punizione...
robba che per paura di un' altro provvedimento simile andrà in ufficio anche con il mal di gola...come ha commentato il gironalista nel tg " cane non mangia cane "
la "pena" è un po' poco...
Per certe cose ci vorrebbe il licenziamento immediato con risalto sui giornali (per dare l'esempio), dopo che ne hai licenziato qualche decina in tutta Italia voglio vedere se il numero di assenteisti per finte malattie non cala...
Parassiti...:mad:
DvL^Nemo
13-01-2008, 22:34
Iniziamo a fare un po' di pulizia nel settore pubblico che sono veramente ridicoli..
Chi sa di quanto ne gioverebbe la spesa ( e il servizio ) pubblico !
Vergognosa la punizione tanto quanto il comportamento di questa delinquente che dovrebbe giudicarli i delinquenti. :muro:
Vergognosa la punizione tanto quanto il comportamento di questa delinquente che dovrebbe giudicarli i delinquenti. :muro:
Non è stata condannata da nessun tribunale penale quindi chiamarla delinquente è diffamazione... rischi una denuncia! :sofico:
Non è stata condannata da nessun tribunale penale quindi chiamarla delinquente è diffamazione... rischi una denuncia! :sofico:
Chi ruba(in questo caso lo stipendio e la cassa malattia) è un delinquente. Non vedo l'ora di essere denunciato da questa, ma probabilmente sarà troppo occupata ad imparare a fare i nodi non leggerà questo forum.
Chi ruba(in questo caso lo stipendio e la cassa malattia) è un delinquente. Non vedo l'ora di essere denunciato da questa, ma probabilmente sarà troppo occupata ad imparare a fare i nodi non leggerà questo forum.
Teoricamente comunque è possibile e questo la dice lunga su come cazzo stiamo messi in Italia...
In Italia chi ammazza 4 ragazzi si fa 4 anni di cui 6 mesi con le balostas al sole. Penso e spero che abbiano di meglio da fare i magistrati che perseguire chi scrive su un forum.
In Italia chi ammazza 4 ragazzi si fa 4 anni di cui 6 mesi con le balostas al sole. Penso e spero che abbiano di meglio da fare i magistrati che perseguire chi scrive su un forum.
Sì ovvio, era solo per dire che ormai chi compie i reati è più tutelato della vittima. ;)
Sì ovvio, era solo per dire che ormai chi compie i reati è più tutelato della vittima. ;)
Questo purtroppo in Italia è diventata una spiacevole consuetudine.
Comunque se era in "aspettativa" per malattia non percepiva stipendio. Se l'articolo è scritto giusto. L'aspettativ aè un periodo non retribuito di assenza dal lavoro con la sicurezza però di mantenerlo. Mah.
ridicolo
prima dicono
poi incalzano con
e la pena è il trasferimento e la perdita di un anno di anzianità?
per perdere il posto di magistrato serve necessariamente la strage o basta un omicio singolo?
la "pena" è un po' poco...
Per certe cose ci vorrebbe il licenziamento immediato con risalto sui giornali (per dare l'esempio), dopo che ne hai licenziato qualche decina in tutta Italia voglio vedere se il numero di assenteisti per finte malattie non cala...
Parassiti...:mad:
Iniziamo a fare un po' di pulizia nel settore pubblico che sono veramente ridicoli..
Chi sa di quanto ne gioverebbe la spesa ( e il servizio ) pubblico !
Vergognosa la punizione tanto quanto il comportamento di questa delinquente che dovrebbe giudicarli i delinquenti. :muro:
Queste sono le conseguenze della cancellazione della norma, sacrosanta, fatta dal governo Berlusconi, che consentiva il licenziamento di uno statale colpevole di gravi violazioni del contratto. Il 14 Luglio 2007, questo governo ha modificato la norma, secondo cui la massima pena ammissibile sono 6 mesi senza stipendio. In ogni caso nessun licenziamento. Al massimo il suo supervisore può essere licenziato se si verificano 3 gravi episodi da uno dei suoi sottoposti in un anno. Ma il dipendente è sacro. Ringraziate Prodi per questo... ;)
forse stava giudicando un delinquente sulla barca :cool: :mc:
il fatto è grave anche e soprattutto perchè è stato perpetrato da un magistrato.
ma d'altronde sarebbe il caso forse di pensare a dei permessi speciali per assentarsi dal lavoro.
LA CONDANNA. Il Consiglio superiore della magistratura ha tolto un anno di anzianità al giudice Ceceilia Carreti e l’ha dichiarata incompatibile con Vicenza
Malata, ma è in regata. Trasferita
Il giudice skipper Cecilia Carreri quando partecipò a una regata oceanica nell’estate 2005 era in aspettativa per malattia. Non poteva stare in ufficio, ma su una barca a sfidare cavalloni alti parecchi metri sì. Così «violò i doveri di correttezza» e il Consiglio superiore della magistratura l’ha condannata alla perdita di 1 anno di anzianità di servizio e al trasferimento d’ufficio da Vicenza: è diventata incompatibile. Pertanto il giudice di 52 anni, da qualche tempo assente (ferie/malattia/aspettativa) tanto che i suoi processi vengono rinviati di qualche mese, non potrà più sentenziare nel capoluogo. Il noto magistrato era in aspettativa nel 2005 per una patologia alla schiena che le impediva di stare a lungo piedi e seduta. Nonostante ciò nell’ultimo periodo di congedo, aveva partecipato all’importante gara velica di «livelli estremi», preparatoria di un’ancora più impegnativa regata transoceanica. A segnalare il caso al Csm era stato un rapporto del presidente della corte d’appello di Venezia che rilevò che l’allora gip Carreri «si era assentata dall’ufficio a più riprese e per periodi molto lunghi per motivi di salute», ma che tutto ciò non le aveva impedito di «svolgere un’attività fisica altamente impegnativa». Quindi il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli promosse il procedimento contestandole di aver «gravemente mancato ai propri doveri». Il gip nel 2005 aveva goduto prima di 45 giorni, poi di sei mesi di aspettativa per ragioni di salute (dal 26 febbraio al 26 agosto). Tra luglio e agosto partecipò alla Rolex Fastnet Race, gara tra imbarcazioni di altura al largo delle coste della Gran Bretagna, preparatoria alla più impegnativa Transat Jacques Vabre. Una circostanza impossibile da negare, visto che della presenza del giudice-skipper dava conto il diario di bordo scaricato da un sito Internet, con tanto di foto e di un suo pensiero. Ma non era bastato. Dal 30 agosto al 28 ottobre il magistrato ebbe un ulteriore periodo di aspettativa per malattia, al termine del quale in congedo ordinario regatò nella transoceanica. La sua presenza ebbe eco sulla stampa nazionale, locale ed estera, come sul quotidiano francese «Liberation». Questo provocò «disagio» e «commenti critici» tra i colleghi e gli avvocati del suo distretto, sorpresi dal fatto che il giudice-skipper avesse potuto partecipare a una «prova così fisicamente impegnativa» dopo 9 mesi di congedo per malattia. Davanti al Csm il giudice si è difesa spiegando che attività sportive di una certa difficoltà e di livello elevato le erano state «caldamente prescritte» per la sua patologia e che in ogni caso le sue assenze non determinarono alcun disservizio. «Le fatiche sportive, sicuramente, non sono state oggetto di prescrizioni mediche» l’ha contraddetta il Csm. «Nel partecipare alle regate veliche nei periodi di aspettativa concessi per motivi di salute ha violato i doveri di correttezza». La grande eco data alla sua partecipazione alla regata «ha determinato indubbiamente un grave danno alla immagine del magistrato e alla credibilità dell’istituzione giudiziaria».
Giornale di Vicenza , 14/01/2008
cmklamlzlaz
Alessio.16390
14-01-2008, 15:53
miniera a vita + maximulta verso lo stato itagliano
mi pare 1 cosa logica
-g
spero che la prossima volta faccia la fine di open water ... :cool:
IL CASO. Duro sfogo del magistrato dopo il trasferimento d’ufficio
Il giudice Carreri attacca
«Pugnalata alle spalle»
Cecilia Carreri il giorno dopo essere balzata all’attenzione della cronaca nazionale come il giudice skipper trasferita d’ufficio dal tribunale di Vicenza, con la revoca di un anno d’anzianità, per avere partecipato a una regata oceanica in aspettativa per malattia, va al contrattacco e usa parole dure. Il giudice, che si trova ancora in malattia, parla di un processo disciplinare sommario e di coltellate alle spalle da parte dei colleghi magistrati. La sua linea di difesa è che i periodi di aspettativa e congedi di cui ha usufruito nel 2005 per ragioni famigliari e di salute sono stati autorizzati dal Csm e confermati da certificati medici e visite fiscali. La regata oceanica si è svolta in un periodo di ferie arretrate. Gli eventi sportivi da lei compiuti non hanno arrecato discredito sulla magistratura e ogni sua attività è stata trasparente, tant’è che è stata inserita nei siti web ed oggetto di due libri. Ha inoltre spiegato di avere impugnato il provvedimento del Csm davanti alle sezioni unite della Cassazione.
CECILIA CARRERI
«Io, pugnalata
alle spalle, da colleghi giudici»
«Mi sento come una persona che è stata pugnalata alle spalle da alcuni colleghi. Ho subito un processo durissimo da sopportare e sono finita su tutti i giornali, a causa loro. Hanno trattato i miei problemi di salute in un’assemblea. Che squallore».
Non le pare di essere troppo dura, dottoressa Carreri?
«È successo mentre ero in ferie, quando è stata organizzata una riunione di alcuni magistrati, non quelli che lavorano con me e che mi stimano, ma da altri che hanno investito della questione il presidente del tribunale Bozza. Comunque, ho impugnato il provvedimento disciplinare davanti alle sezioni unite della Cassazione. Lo ritengo ingiusto e ritengo ci sia lo spazio perché i fatti vengano ricostruiti per come sono realmente successi. Io ero autorizzata e non ho preso per il naso nessuno».
Il giudice velista, com’è stata ribattezzata a livello nazionale, va al contrattacco. Cecilia Carreri, 52 anni, per oltre venti magistrato a Treviso e poi in città come gip con inappuntabile rigore e indipendenza. Glielo hanno sempre riconosciuto in tanti. Adesso spiega il suo pensiero sulla vicenda disciplinare che l’ha fatta balzare, suo malgrado, all’attenzione delle cronache nazionali come il giudice skipper.
Trasferita d’ufficio con la perdita di un anno d’anzianità di servizio.
«I periodi di aspettative e congedi di cui ho usufruito nel 2005 per ragioni famigliari e di salute sono stati regolarmente autorizzati dal Csm e sono stati confermati da certificati medici e visite fiscali. Sono stati sessanta perché il mal di schiena era vero».
Lei è stata punita per avere fatto la skipper mentre era in aspettativa da malattia. Davanti alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura (Csm) il 16 novembre, ha detto di non avere violato le regole. Tuttavia, la sua immagine di donna tutta di un pezzo esce ridimensionata.
«Desidero precisare che a differenza di quello che è comparso ieri sulla stampa e in televisione, non è vero che il procedimento disciplinare è stata un’iniziativa del presidente della corte d’appello di Venezia, ma di un ristretto gruppo di colleghi del tribunale di Vicenza. Tutto questo è successo mentre ero in ferie. Per me è stata una pugnalata. Accadde l’8 novembre 2005 in una riunione ristretta. La ritengo una indebita intromissione e ritengo che avrebbero potuto darmi la possibilità di difendermi».
Fu un incontro di alcuni suoi colleghi della locale sottosezione dell’Associazione nazionale magistrati. Dunque, una riunione formale.
«Le ripeto, avrebbero potuto sentire le mie ragioni, consentirmi di difendermi con argomenti che reputo tutt’altro che peregrini e quindi valutare. Invece, non seppi nulla neppure quando rientrai al lavoro. Tutti mi fecero grandi sorrisi, mentre nel frattempo avevano proceduto contro di me».
A lei, giudice, il Csm ha contestato di avere preso parte a una regata mentre aveva ottenuto un congedo per malattia per “gravi patologie lombo-sacrali determinanti una grave rigidità del rachide cervicale-dorso-lombare con cefalea muscolo tensiva ormai cronica”. Questo non le avrebbe consentito “una prolungata posizione eretta nè la posizione seduta”. Come si è difesa?
«Cominciamo col dire che la regata oceanica Transat dell’autunno 2005 si è svolta in un periodo di ferie arretrate pure regolarmente autorizzate. Venendo al mio stato di salute, esso è reale e i certificati medici sono autentici. Quanto poi al fatto che il mio comportamento abbia portato discredito alla magistratura è smentito dai fatti. Anzi, la mia partecipazione alle regate in periodo di aspettativa, dunque non retribuita, è stata circondata da tanta simpatia, anche a livello internazionale. Io non ho attuato un comportamento lesivo perché tutto era verificato. Di più, gli eventi sportivi ai quali ho partecipato hanno avuto una risonanza sociale e mediatica soltanto positiva».
Perché respinge le conclusioni del Csm?
«La sezione disciplinare mi ha condannata per avere fatto un’attività sportiva inidonea rispetto alla mia patologia. Ma i medici consigliano i movimenti. L’avere partecipato a quell’impresa è stato un modo di affrontare lo stress».
Che idea s’è fatta, allora?
«Ho dato molto fastidio ad alcuni colleghi, tutto qui. Però, qui stiamo parlando di diritti costituzionalmente tutelati, come il diritto alla salute; essere se stessa, realizzare i propri sogni.
Vede, nessuno può dubitare della mia buona fede».
Giudice, il Csm l’ha condannata.
«Ogni mia attività sportiva è stata inserita nei siti web con echi nel panorama editoriale, a conferma dell’assoluta trasparenza e legalità delle stesse».
In un tribunale come quello di Vicenza, con un organico ridotto, l’assenza prolungata di un giudice per un certo periodo, lei è ancora in malattia, può creare disservizi. Le è stato contestato questo da colleghi e avvocati.
«Le mie assenze sono regolari, autorizzate e certificate. Ero senza stipendio e ho soltanto mantenuto il posto di lavoro. Vorrei che non sfuggissero questi aspetti nell’analisi del mio caso. I capi ufficio hanno approvato e, in ogni caso, l’ufficio gip al quale ero applicata ha sempre funzionato bene. A Vicenza si gestisce la giustizia penale in tempi reali. Gli arretrati sono al civile.
Sa qual è la verità? Che ho dato fastidio ad alcuni colleghi, i quali hanno parlato dei miei problemi di salute in una sede non idonea. Non ho ingannato nessuno. Spero di tornare a fare il mio dovere di magistrato. Prima devo essere riabilitata. Spero nell’impugnazione davanti alle sezioni unite della Cassazione in primavera.
Giornale di Vicenza , 15-01-08
Cmkamlzmla
......Ma non solo: la grande eco data alla sua partecipazione alla regata "ha determinato indubbiamente un grave danno alla immagine del magistrato e alla credibilità dell'istituzione giudiziaria".
e invece la punizione ridà credibilità????
e la truffa ai danni dello stato dove la mettiamo???
Dovrebbero chiedergli centinaia di migliaia di euro più la galera...
:mad: :muro: :muro: :muro: :muro:
mi sembra una punizione stupida,un anno di anzianità ?
minimo il licenziamento in tronco, per 2 motivi:
dichiarazione del falso, ha detto di essere aspettativa in malattia
tentata truffa, vuole fare passare che il medico le ha prescritto lo sport
poi c'è la dichiarazione del falso ecc.
io valuterei anche la bandizione dalle cariche pubbliche.
voglio vedere se fosse capitato ad un dipendente di una ditta privata e non pubblica.
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