View Full Version : Esperienze di malasanità
massimo78
12-01-2008, 12:44
Volevo raccontarvi questo episodio che ho potuto vedere in prima persona consumarsi in poche settimane durante gli ultimi mesi.
Inizialmente
A Novembre abbiamo dovuto d'urgenza far venire a prendere mio padre dall'ambulanza.
Il problema è stato una trombosi alla gamba destra che gli ha tappato l'aorta femorale, "paralizzandogli" quasi completamente mezza gamba e portandogli atroci dolori.
Subito ci siamo resi conto che la cosa era piuttosto grave abbiamo chiamato il 118 e in una ventina di minuti è arrivata l'ambulanza dell'ospedale Grassi di Ostia, che l'ha subito trasferito come codice rosso nel pronto soccorso.
Siamo stati la bellezza di 5 ore ad aspettare di sapere qualcosa.
5 ore per sentirci dire da un medico "Guardi gli hanno appena fatto un doppler credo che dovremo trasferirlo al S.Camillo siccome qui non abbiamo le attrezzature adatte; cmq restate qui e vi tengo aggiornati".
Dopo un altra mezz'ora vado a chiedere notizie... nessuno mi sa dire nulla... arriva un tipo a cui chiedo (descrivendo mio padre) che fine ha fatto, e scopro che senza avvisarmi era stato gia trasferito al S.Camillo da una decina di minuti.
Al San Camillo ci dicono che è arrivato in situazione critica e che probabilmente dovranno amputargli la gamba perchè è stata ferma troppo tempo senza vascolarizzazione.
Fatto sta che grazie ai "potenti mezzi" dell'ospedale riescono con anticoagulanti forti a salvare la gamba...
Episodio "strano"
Dopo un mese di ricovero al San Camillo, e un intervento di bypass mi dicono che "cmq la gamba è messa male..." e che per qualche ragione... hanno dovuto riaprire la ferita togliendo i punti a causa di una certa "fibrina" che si va a creare nella ferita.
(piccola parentesi sulla fibrina)
Credo si tratti di un qualcosa generata dall'organismo che assieme alle piastrine va a chiudere la ferita, lui non avendo piastrine in quel punto causa degli anticoagulanti questa fibrina va a formarsi inutilmente
Insomma a causa di questo problema mio padre si ritrova con una ferita di circa 30cm x 4cm profonda 4cm.
Iniziano le varie medicazioni (un giorno si e l'altro no) verso natale... questa ferita inizia a mandare cattivo odore... ma veramente tanto.
Gli infermieri quando la vedono si stupiscono, e alla fine scappa fuori che è infetta, e che dovrà fare un tampone.
Il tampone impiega circa 1 settimana a darci un esito (strano eh?) e si scopre (sempre dopo averlo richiesto 4 volte) che li batterio si chiama "Pseudo Monas".
Risultato dopo averlo curato per giorni con garze d'argento, la ferita migliora...
La soluzione prossima per ricreare i tessuti persi in quella ferita è usare un gel di piastrine che si applica sulla parte.
A questo punto scappa fuori (per questioni di discorsi) con il dottore che dovrà fare tale terapia che :
1) nessuno ha segnato a mio padre l'antibiotico
2) nessuno ha segnalato che mio padre avera riscontrato lo "pseudo monas"
3) le infermiere hanno occultato il tutto per non dover fare la segnalazione probabilmente.
Quando all'epoca io chiesi all'infermiera "come se l'è preso" mi rispose "eh beh sa dentro gli ospedali si prende questo e altro... capita"
La stessa infermiera quando mi madre disse al medico "Ma il batterio pseudomonas è passato?" disse al medico "ma noo la signora si sbaglia non era psuedo monas era stafilococco(o un altro ora non ricordo)"
insomma carta vince carta perde... e chi ci rimette siamo sempre noi :mad:
Scusate la lunghezza... ma sono veramente sconcertato...
a voi è capitato nulla di simile?
F1R3BL4D3
12-01-2008, 14:07
Beh, che gli ospedali siano un luogo dove ci siano un sacco di microorganismi si sa, direi che anche piuttosto normale. Le infezioni ospedaliere hanno un grosso peso e si cerca (o almeno si dovrebbe) di limitarle il più possibile, anche se comunque ci restano parecchie persone.
Comunque è Fibrina con una "b".
Mentre per i tempi di attesa dal laboratorio di microbiologia dipende da com'è arrivata la richiesta,etc.
E' vero che c'è gente che non ci dovrebbe lavorare, ma c'è anche chi combatte ogni giorno contro tagli assurdi alle spese e a volte ci mette anche del proprio. Quindi non bisogna generalizzare e magari segnalare il tutto in modo che i responsabili possano essere richiamati.
Ci faccio lo stage in ospedale (prima anatomia patologica, poi biochimica clinica alle urgenze ed ematologia, poi ancora a tossicologia e adesso al servizio trasfusionale).
Lungi dall'essere un servizio perfetto e andrebbe valutato caso per caso. Speriamo si sistemi tutto anche per tuo padre. :)
Cerco ti risponderti al volo ad alcune cose che ho letto (al volo): che un tampone da ferita ci metta più o meno una settimana ad arrivare è normale, i tempi generalmente sono di minimo 4-5 giorni ma credo dipenda anche dall'isolamento. Il tampone da quanto ho letto poteva e doveva essere fatto prima. Comunque, prima che venisse fatto era già in terapia antibiotica a largo spettro? Dopo che è stato fatto e si è avuto il risultato, è stato messo in terapia in base alla sensibilità segnalata dall'antibiogramma? Mi pare che sia regnata un bel pò di confusione di informazioni e procedure nella vicenda, mi dispiace per tuo padre e voi. La fibrina si è una proteina coinvolta nella coagulazione, però quando è presente in maniera massiccia complica la guarigione della ferita e può costituire terreno di coltura per batteri etc. (infatti...). Andrebbe rimossa con dell'idrogel, ma questo non si può fare se c'è un'infezione documentata. Ora le garze Ag che stanno usando vanno bene e sono raccomandate dai protocolli, però forse ci vorrebbe anche altro (alginato di calcio, schiuma di poliuretano). Non lo so, bisognerebbe vedere la ferita. Per sapere se lo pseudomonas è ancora presente c'è solo un modo: ripetere il tampone. Non subito però, ha senso dopo almeno una settimana e poi ad intervalli simili, comunque da valutare. Quello che puoi fare tu è naturalmente chiedere copia di tutta la documentazione, anche quella infermieristica, perchè so che scandalosamente in qualche ASL non la allegano (non è documentazione sanitaria e clinica quella?), chiedere se stanno seguendo un protocollo (dovrebbero averlo), recarti in orario di ricevimento dei medici e chiedere tutte le informazioni di cui avete diritto. Ora credo che sicuramente quella ferita guarirà per seconda intenzione e, anche se medicata bene, aspettatevi tempi lunghi (anche perchè se c'è un deficit vascolare...). L'importante è comunque la gamba, la ferita se ben curata dovrebbe guarire e certe complicanze effettivamente possono insorgere (anzi se ne vedono purtroppo di frequente).
P.s. Tuo padre è anche diabetico?
Jammed_Death
12-01-2008, 14:29
mio cugino ha avuto un paio di incidenti in moto, in uno di questi si è rotto il femore. Gli hanno piazzato un ferro e ok...dopo 2 settimane di bestemmie e imprecazioni varie si richiama l'ambulanza perchè sta cosa continuava a fare male. Lo portano in ospedale e si scopre che il ferro ha infettato la gamba -_-...un altro po e gliela devono amputare -_-
fortuna che l'hanno preso in tempo...
comunque nel tuo caso mi sembra più colpa delle infermiere O_o
mio cugino ha avuto un paio di incidenti in moto, in uno di questi si è rotto il femore. Gli hanno piazzato un ferro e ok...dopo 2 settimane di bestemmie e imprecazioni varie si richiama l'ambulanza perchè sta cosa continuava a fare male. Lo portano in ospedale e si scopre che il ferro ha infettato la gamba -_-...un altro po e gliela devono amputare -_-
fortuna che l'hanno preso in tempo...
comunque nel tuo caso mi sembra più colpa delle infermiere O_o
Non è assolutamente detto, per come so io che vanno le cose in ospedale, sarà stato minimo una settimana che correvano dietro al dottore dicendogli "guardi che quella ferita è brutta". Solo che ci vuole gente con le palle e che conosca le proprie competenze, io ad esempio non ho bisogno di chiedere al "signor dottore" (generalmente sono i vecchi) il permesso di fare un tampone per una ferita che ritengo "brutta" o di farmi avvallare una procedura quando ho protocolli e letteratura a mio conforto, è una mia competenza, lui si occupi di impostare la corretta terapia antibiotica, ad esempio. E poi deve essere tutto scritto. Purtroppo siamo in una fase di grosso cambiamento anche culturale e se becchi quello con una certa mentalità sei al sicuro, se invece becchi gente con la "vecchia mentalità" si creano inerzie inutili e dannose, inefficienze e così via.
Jammed_Death
12-01-2008, 14:58
nel tuo caso era riferito all'autore del thread :stordita:
nel tuo caso era riferito all'autore del thread :stordita:
Infatti, e su quello ho risposto.
massimo78
12-01-2008, 15:25
Comunque, prima che venisse fatto era già in terapia antibiotica a largo spettro? Dopo che è stato fatto e si è avuto il risultato, è stato messo in terapia in base alla sensibilità segnalata dall'antibiogramma? Mi pare che sia regnata un bel pò di confusione di informazioni e procedure nella vicenda, mi dispiace per tuo padre e voi.
No praticamente... la sequenza di eventi è stata questa:
- La ferita inizia a secernere fibrina.
- I medici per pulire la ferita provvedono con il bisturi a rimuovere la fibrina.
- La ferita inizia a mandare cattivo odore e le infermiere dichiarano che per guarire ormai l'unica è usare quel famoso gel di piastrine, però prima si deve capire che batterio c'è e quindi occorre un tampone.
- Non viene assegnato alcun tipo di antibiotico in quanto dicono che bisogna capire che tipo di batterio è per dargli un antibiotico mirato.
- Inizia la terapia con garze argentate
- La gamba migliora con il tempo, e la fibrina sparisce.
- Il risultato del tampone e dicono di sentire l'infettologo.
a questo punto misteriosamente viene va tutto in confusione e la visita successiva si presenta il medico delle piastrine ignaro sia del batterio, sia del fatto che mio padre non fosse sotto antibiotico. :rolleyes:
Andrebbe rimossa con dell'idrogel, ma questo non si può fare se c'è un'infezione documentata. Ora le garze Ag che stanno usando vanno bene e sono raccomandate dai protocolli, però forse ci vorrebbe anche altro (alginato di calcio, schiuma di poliuretano). Non lo so, bisognerebbe vedere la ferita. Per sapere se lo pseudomonas è ancora presente c'è solo un modo: ripetere il tampone. Non subito però, ha senso dopo almeno una settimana e poi ad intervalli simili, comunque da valutare. Quello che puoi fare tu è naturalmente chiedere copia di tutta la documentazione, anche quella infermieristica, perchè so che scandalosamente in qualche ASL non la allegano (non è documentazione sanitaria e clinica quella?), chiedere se stanno seguendo un protocollo (dovrebbero averlo), recarti in orario di ricevimento dei medici e chiedere tutte le informazioni di cui avete diritto.
Cosa ? :eek: quindi io volendo potrei richiedere una cronologia delle cure che hanno seguito!
E se mi dicono che non è mai stato fatto ne tampone e non è mai stato riscontrato lo pseudomonas? (mettiamo che vogliano pararasi il culo) cosa posso fare?
Ora credo che sicuramente quella ferita guarirà per seconda intenzione e, anche se medicata bene, aspettatevi tempi lunghi (anche perchè se c'è un deficit vascolare...). L'importante è comunque la gamba, la ferita se ben curata dovrebbe guarire e certe complicanze effettivamente possono insorgere (anzi se ne vedono purtroppo di frequente).
P.s. Tuo padre è anche diabetico?
[/QUOTE]
La gamba va bene pare... la vascolarizzazione è ok...
Non è diabetico semplicemente 4 anni fa ebbe un aneurisma all'altra gamba e si fece operare privatamente, e gli è andata bene. Dopo l'operazione il dottore gli disse di tenersi sott'occhio l'altra perchè era li li per rischiare ma era ancora presto per operarla
F1R3BL4D3
12-01-2008, 15:41
No praticamente... la sequenza di eventi è stata questa:
- La ferita inizia a secernere fibrina.
- I medici per pulire la ferita provvedono con il bisturi a rimuovere la fibrina.
- La ferita inizia a mandare cattivo odore e le infermiere dichiarano che per guarire ormai l'unica è usare quel famoso gel di piastrine, però prima si deve capire che batterio c'è e quindi occorre un tampone.
- Non viene assegnato alcun tipo di antibiotico in quanto dicono che bisogna capire che tipo di batterio è per dargli un antibiotico mirato.
- Inizia la terapia con garze argentate
- La gamba migliora con il tempo, e la fibrina sparisce.
- Il risultato del tampone e dicono di sentire l'infettologo.
a questo punto misteriosamente viene va tutto in confusione e la visita successiva si presenta il medico delle piastrine ignaro sia del batterio, sia del fatto che mio padre non fosse sotto antibiotico. :rolleyes:
Il gel piastrinico serve a far cicatrizzare la ferita ma di certo metterlo su di una infetta non è la cosa giusta. Quella di non somministrare nessun antibiotico sarà perchè non volevano rischiare di dare roba per nulla visto che in ospedale esistono batteri e microorganismi in generale più resistenti. Quindi prima si capisce che cos'è e cosa serve per combatterlo, poi lo si da al paziente.
Il "problema" (fisiologico) di microbiologia è che i batteri e i microorganismi in genere hanno bisogno di un certo tempo per crescere e quindi comunque non può essere effettuato un esame senza avere il materiale.
La cosa grave è che una mano non sà cosa fa l'altra!
Cosa ? :eek: quindi io volendo potrei richiedere una cronologia delle cure che hanno seguito!
E se mi dicono che non è mai stato fatto ne tampone e non è mai stato riscontrato lo pseudomonas? (mettiamo che vogliano pararasi il culo) cosa posso fare?
Dovrebbero essere registrati! Anzi, lo devono essere! Non è così semplice perchè cartacei e sul sistema informatico rimane traccia! :) (oltre al fatto che rischi veramente tanto a non scriverle quelle cose).
No praticamente... la sequenza di eventi è stata questa:
- La ferita inizia a secernere fibrina.
- I medici per pulire la ferita provvedono con il bisturi a rimuovere la fibrina.
- La ferita inizia a mandare cattivo odore e le infermiere dichiarano che per guarire ormai l'unica è usare quel famoso gel di piastrine, però prima si deve capire che batterio c'è e quindi occorre un tampone.
- Non viene assegnato alcun tipo di antibiotico in quanto dicono che bisogna capire che tipo di batterio è per dargli un antibiotico mirato.
- Inizia la terapia con garze argentate
- La gamba migliora con il tempo, e la fibrina sparisce.
- Il risultato del tampone e dicono di sentire l'infettologo.
a questo punto misteriosamente viene va tutto in confusione e la visita successiva si presenta il medico delle piastrine ignaro sia del batterio, sia del fatto che mio padre non fosse sotto antibiotico. :rolleyes:
Cosa ? :eek: quindi io volendo potrei richiedere una cronologia delle cure che hanno seguito!
E se mi dicono che non è mai stato fatto ne tampone e non è mai stato riscontrato lo pseudomonas? (mettiamo che vogliano pararasi il culo) cosa posso fare?
Allora, la questione non è ancora chiarissima e probabilmente mai lo sarà visto come e dove ne stiamo discutendo (:p), comunque: c'è evidentemente stato un mancato passaggio di consegne tra medici e forse anche un'omissione, se come ho capito pur avendo un antibiogramma in mano, non gli è stata impostata la terapia antibiotica adatta. Ed il secondo con cui avete parlato non sapeva nulla. La cosa del gel piastrinico su infezione sospetta o accertata come ti è già stato detto non è del tutto corretta, ma ora sembra che stiano adottando una procedura corretta e se non c'è più fibrina ma è presente tessuto di granulazione è segno che la ferita sta guarendo. Però ci vuole anche la terapia antibiotica sistemica! Certo che puoi chiedere la cronologia delle cure, la estrapoli dalla cartella e da tutta la documentazione di cui puoi richiedere copia. Ad esempio se è stato fatto un tampone, non è possibile che non risulti e che non ci sia il referto del laboratorio.
Quella di non somministrare nessun antibiotico sarà perchè non volevano rischiare di dare roba per nulla visto che in ospedale esistono batteri e microorganismi in generale più resistenti. Quindi prima si capisce che cos'è e cosa serve per combatterlo, poi lo si da al paziente.
Si infatti, però a volta capita che il pz. per altri motivi sia già in terapia antibiotica, magari appunto un largo spettro, e per culo dall'antibiogramma risulta ferita infetta da batterio sensibile a quello stesso antibiotico con cui è già in terapia.
F1R3BL4D3
12-01-2008, 16:18
Ho solo provato a dare una possibile spiegazione del perchè di quella procedura :p .
Ed era una spiegazione logica, chi ti ha detto niente? :D Volevo solo chiarire perchè prima avevo fatto quella domanda a massimo78.
F1R3BL4D3
12-01-2008, 16:32
Ed era una spiegazione logica, chi ti ha detto niente? :D Volevo solo chiarire perchè prima gli avessi (io) fatto quella domanda.
:D si si, era solo perchè non mi sovveniva, rileggendo i post di massimo78,se avevo letto tutto correttamente :p
massimo78
12-01-2008, 17:41
ringrazio intanto tutti per le risposte...
appena terminerà il tutto (credo non prima di un due o tre mesi) mi farò dare questa copia della cartella clinica e vedrò se compare quel tampone.
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