DonaldDuck
10-01-2008, 18:23
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/01/bruxelles-contestazione-aiuti-coop.shtml?uuid=a5ad9db8-bf72-11dc-92dc-00000e25108c&DocRulesView=Libero&area=box04
Pronte le contestazioni della Ue sulle agevolazioni alle Coop
di Giuseppe Chiellino
Riserva legale e deduzioni per le cooperative non mutualistiche: sono questi i due nodi su chi la commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, si è concentrata nel predisporre la lettera di contestazione al Governo italiano per le agevolazioni fiscali alle cooperative italiane. Dopo una lunga fase di studio, il dossier è giunto ora alla fase operativa e Bruxelles è pronta a spedire l'avvertimento al Governo di Roma. Due sono le discriminanti di cui la Commissione ha tenuto conto nella valutazione come aiuti di Stato delle agevolazioni concesse alle coop con le leggi del '77 e del '97: la mutualità prevalente e la dimensione delle cooperative.
Riserva legale esentasse ma non oltre il 30%
Secondo le indiscrezioni trapelate dai servizi comunitari, la Ue ritiene che la riserva legale può essere esentata dalle tasse solo nella misura del 30% dei profitti. L'ammontare di riserva legale che eccede questo limite deve essere regolarmente soggetto alle imposte. Oggi, invece, le coop italiane possono volontariamente destinare a riserva legale fino al 70% dei profitti (al netto dei ristorni) e sottrarre al Fisco l'eccedenza in questione. Questa facoltà di cui le coop dispongono è considerata da Bruxelles un aiuto di Stato incompatibile sicuramente per le grandi cooperative (con fatturato annuale superiore ai 50 milioni e che impiegano più di 250 persone). Su questo punto la Kroes potrebbe invece essere più malleabile per le cooperative più piccole, per le quali dovrebbe considerare aiuti compatibili con le norme comunitarie anche i prestiti sociali.
No alle deducibilità per le coop non mutualistiche, si ai ristorni
Aiuti di Stato illegali vengono considerate invece le deducibilità per le coop a carattere non mutualistico. Nella valutazione dei servizi della Commissione, non sono stati considerati aiuti i ristorni sull'utile a favore dei soci, caratteristica propria delle cooperative, mentre sono aiuti compatibili con le norme comunitarie, ma solo nei limiti della riserva legale, le cosiddette riserve indivisibili.
In ogni caso, l'iniziativa della Dg Concorrenza, scaturita da una denuncia di Federdistribuzione (che riunisce le catene della grande distribuzione, tra cui l'Esselunga di Caprotti), non comporterà alcuna restituzione di aiuti da parte delle imprese cooperative. Riguarda infatti misure già esistenti e non nuovi aiuti e dunque, in base all'articolo 17 del regolamento comunitario di procedura, Bruxelles raccomanda al Governo azioni idoene a rendere tali aiuti compatibili con le regole Ue. Qualora lo Stato membro, in questo caso l'Italia, non dovesse uniformarsi ai "suggerimenti" proposti dalla Commissione, scatta la vera e propria procedura d'infrazione nei confronti del Paese ma non è prevista alcuna restituzione degli aiuti dalle imprese alle casse dello Stato.
Pronte le contestazioni della Ue sulle agevolazioni alle Coop
di Giuseppe Chiellino
Riserva legale e deduzioni per le cooperative non mutualistiche: sono questi i due nodi su chi la commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, si è concentrata nel predisporre la lettera di contestazione al Governo italiano per le agevolazioni fiscali alle cooperative italiane. Dopo una lunga fase di studio, il dossier è giunto ora alla fase operativa e Bruxelles è pronta a spedire l'avvertimento al Governo di Roma. Due sono le discriminanti di cui la Commissione ha tenuto conto nella valutazione come aiuti di Stato delle agevolazioni concesse alle coop con le leggi del '77 e del '97: la mutualità prevalente e la dimensione delle cooperative.
Riserva legale esentasse ma non oltre il 30%
Secondo le indiscrezioni trapelate dai servizi comunitari, la Ue ritiene che la riserva legale può essere esentata dalle tasse solo nella misura del 30% dei profitti. L'ammontare di riserva legale che eccede questo limite deve essere regolarmente soggetto alle imposte. Oggi, invece, le coop italiane possono volontariamente destinare a riserva legale fino al 70% dei profitti (al netto dei ristorni) e sottrarre al Fisco l'eccedenza in questione. Questa facoltà di cui le coop dispongono è considerata da Bruxelles un aiuto di Stato incompatibile sicuramente per le grandi cooperative (con fatturato annuale superiore ai 50 milioni e che impiegano più di 250 persone). Su questo punto la Kroes potrebbe invece essere più malleabile per le cooperative più piccole, per le quali dovrebbe considerare aiuti compatibili con le norme comunitarie anche i prestiti sociali.
No alle deducibilità per le coop non mutualistiche, si ai ristorni
Aiuti di Stato illegali vengono considerate invece le deducibilità per le coop a carattere non mutualistico. Nella valutazione dei servizi della Commissione, non sono stati considerati aiuti i ristorni sull'utile a favore dei soci, caratteristica propria delle cooperative, mentre sono aiuti compatibili con le norme comunitarie, ma solo nei limiti della riserva legale, le cosiddette riserve indivisibili.
In ogni caso, l'iniziativa della Dg Concorrenza, scaturita da una denuncia di Federdistribuzione (che riunisce le catene della grande distribuzione, tra cui l'Esselunga di Caprotti), non comporterà alcuna restituzione di aiuti da parte delle imprese cooperative. Riguarda infatti misure già esistenti e non nuovi aiuti e dunque, in base all'articolo 17 del regolamento comunitario di procedura, Bruxelles raccomanda al Governo azioni idoene a rendere tali aiuti compatibili con le regole Ue. Qualora lo Stato membro, in questo caso l'Italia, non dovesse uniformarsi ai "suggerimenti" proposti dalla Commissione, scatta la vera e propria procedura d'infrazione nei confronti del Paese ma non è prevista alcuna restituzione degli aiuti dalle imprese alle casse dello Stato.