CYRANO
10-01-2008, 15:56
ACQUA E CLIMA. Il nuovo bollettino dell’Agenzia veneta sulla risorsa idrica
Dicembre secco
Piogge: altro calo
di Piero Erle
È andata male, anzi malissimo, anche in dicembre. E la pioggia-neve dei primi di gennaio non deve illuderci troppo: la falda acquifera del Vicentino risulta già di nuovo in calo anche in queste ore e comunque ben al di sotto della media storica, anche se la neve ferma sui monti assicurerà un discreto rifornimento per corsi d’acqua e e falde acquifere profonde anche nel prossimo periodo. In ogni caso per adesso quello che conta è che l’agenzia Arpav della Regione ha emesso anche la pagella dell’acqua per il mese di dicembre, il “Bollettino della risorsa idrica”, ed è una pagella molto negativa: sul Veneto in tutto il mese sono caduti in media appena 16 millimetri, vale a dire che il deficit di precipitazioni rispetto alla media storica è stato abissale: -78%.
MODERATA-SEVERA SICCITÀ. Ad andare male per dicembre, diversamente dai mesi precedenti, è stata più la montagna che la pianura. L’indice Spi - consente di definire il grado di siccità rispetto alle misurazioni del passato - dice che in dicembre c’è stata una forte anomalia (pochissime piogge) nella zona ovest del Veneto, «con situazione di severa siccità sull'area prealpina e di estrema siccità sull'Alto Posina (che però aveva avuto un record di precipitazioni in novembre) e altopiano di Asiago».
Guardando però a periodi più lunghi come il trimestre ottobre-dicembre o addirittura gli ultimi sei mesi, si conferma il quadro già emerso con le precedenti “pagelle”: a soffrire da mesi di moderata-severa siccità è soprattutto la zona centro-meridionale della regione.
Come tutti hanno visto, in dicembre la neve proprio non s’è fatta vedere. Il lago di Garda, grande serbatoio veneto-lombardo, è rimasto a livelli «molto inferiori alla media di lungo periodo e tra i più bassi degli ultimi 57 anni». Hanno invece ben retto sia i ’serbatoi’ che immagazzinano l’acqua del Piave nel Bellunese, sia quello del Corlo che scarica poi in Valsugana.
LA FALDA SOFFRE. Per la falda acquifera, come detto, il periodo è molto negativo. «A fine mese - scrive l’Arpav - tutte le stazioni registrano valori inferiori alla media di dicembre, giungendo a valori assai prossimi (e talvolta inferiori) a quelli di fine dicembre 2006. In particolare permane lo stato di criticità nella zona di alta pianura tra Bassano e Treviso». Infine anche le portate dei fiumi veneti, a cominciare dall’Alto Bacchiglione e dal Piave, «hanno presentato un andamento in progressivo calo, con valori di portata ovunque sotto la norma». Peraltro non ci sono record negativi: «Le portate a fine mese si attestano su valori sostanzialmente in linea con gli anni recenti», anche se il corso dei fiumi in pianura è a livelli di magra «paragonabili, e talvolta inferiori, a quelli degli ultimi anni siccitosi: la portata media mensile - conclude il bollettino dell’Arpav - risulta ovunque molto inferiore alle medie storiche di lungo periodo».
PIOGGE: -20% IN 20 ANNI. Quanto alla situazione vicentina, i dati del Centro idrico Novoledo (di Aim e AcegasAps) dicono che negli ultimi 20 anni le precipitazioni sull’alta pianura vicentina sono calate di quasi il 20%: da oltre 1200 millimetri l’anno ora la tendenza media è di poco più di mille millimetri, e il 2007 ne ha portati solo 860. L’unica è sperare che l’anno bisestile inverta la tendenza e porti molta più acqua sulle nostre terre.
Giornale di Vicenza , 10/01/08
Pessime notizie climatiche...
Ciaozoaoza
Dicembre secco
Piogge: altro calo
di Piero Erle
È andata male, anzi malissimo, anche in dicembre. E la pioggia-neve dei primi di gennaio non deve illuderci troppo: la falda acquifera del Vicentino risulta già di nuovo in calo anche in queste ore e comunque ben al di sotto della media storica, anche se la neve ferma sui monti assicurerà un discreto rifornimento per corsi d’acqua e e falde acquifere profonde anche nel prossimo periodo. In ogni caso per adesso quello che conta è che l’agenzia Arpav della Regione ha emesso anche la pagella dell’acqua per il mese di dicembre, il “Bollettino della risorsa idrica”, ed è una pagella molto negativa: sul Veneto in tutto il mese sono caduti in media appena 16 millimetri, vale a dire che il deficit di precipitazioni rispetto alla media storica è stato abissale: -78%.
MODERATA-SEVERA SICCITÀ. Ad andare male per dicembre, diversamente dai mesi precedenti, è stata più la montagna che la pianura. L’indice Spi - consente di definire il grado di siccità rispetto alle misurazioni del passato - dice che in dicembre c’è stata una forte anomalia (pochissime piogge) nella zona ovest del Veneto, «con situazione di severa siccità sull'area prealpina e di estrema siccità sull'Alto Posina (che però aveva avuto un record di precipitazioni in novembre) e altopiano di Asiago».
Guardando però a periodi più lunghi come il trimestre ottobre-dicembre o addirittura gli ultimi sei mesi, si conferma il quadro già emerso con le precedenti “pagelle”: a soffrire da mesi di moderata-severa siccità è soprattutto la zona centro-meridionale della regione.
Come tutti hanno visto, in dicembre la neve proprio non s’è fatta vedere. Il lago di Garda, grande serbatoio veneto-lombardo, è rimasto a livelli «molto inferiori alla media di lungo periodo e tra i più bassi degli ultimi 57 anni». Hanno invece ben retto sia i ’serbatoi’ che immagazzinano l’acqua del Piave nel Bellunese, sia quello del Corlo che scarica poi in Valsugana.
LA FALDA SOFFRE. Per la falda acquifera, come detto, il periodo è molto negativo. «A fine mese - scrive l’Arpav - tutte le stazioni registrano valori inferiori alla media di dicembre, giungendo a valori assai prossimi (e talvolta inferiori) a quelli di fine dicembre 2006. In particolare permane lo stato di criticità nella zona di alta pianura tra Bassano e Treviso». Infine anche le portate dei fiumi veneti, a cominciare dall’Alto Bacchiglione e dal Piave, «hanno presentato un andamento in progressivo calo, con valori di portata ovunque sotto la norma». Peraltro non ci sono record negativi: «Le portate a fine mese si attestano su valori sostanzialmente in linea con gli anni recenti», anche se il corso dei fiumi in pianura è a livelli di magra «paragonabili, e talvolta inferiori, a quelli degli ultimi anni siccitosi: la portata media mensile - conclude il bollettino dell’Arpav - risulta ovunque molto inferiore alle medie storiche di lungo periodo».
PIOGGE: -20% IN 20 ANNI. Quanto alla situazione vicentina, i dati del Centro idrico Novoledo (di Aim e AcegasAps) dicono che negli ultimi 20 anni le precipitazioni sull’alta pianura vicentina sono calate di quasi il 20%: da oltre 1200 millimetri l’anno ora la tendenza media è di poco più di mille millimetri, e il 2007 ne ha portati solo 860. L’unica è sperare che l’anno bisestile inverta la tendenza e porti molta più acqua sulle nostre terre.
Giornale di Vicenza , 10/01/08
Pessime notizie climatiche...
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