Brlicte
08-01-2008, 09:50
VIsto che tutti ne parlano e nessuno sembra saperne molto... eccovi dei documenti ufficiali.
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I lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza e i lavoratori soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria) possono coprire, con i contributi, il periodo del corso legale di laurea (non vengono presi in considerazione gli anni "fuori corso").
TITOLI EQUIPARATI ALLA LAUREA
Sono equiparati alla laurea:
la laurea conseguita all'estero purché sia riconosciuta o abbia valore legale in Italia;
le lauree in teologia o in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede.
Sono riscattabili anche i periodi di studio per conseguire il diploma di tecnico di audiometria, fonologopedia e audioprotesi rilasciato da una scuola universitaria.
A seguito della normativa introdotta dal decreto legislativo 184 del 30 aprile 1997 in materia di riscatto di laurea, in vigore dal 12 luglio 1997, sono riscattabili anche, sempre che non siano coperti da contribuzione, i periodi corrispondenti alla durata dei corsi di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti:
i diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
i diplomi di specializzazione;
i dottorati di ricerca, successivi alla laurea di durata non inferiore a due anni.
Il riscatto può riguardare tutto il periodo o singoli periodi.
A partire dal 12 luglio 1997 è data la facoltà di riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data. E' necessario che i titoli conseguiti per i corsi di laurea siano rilasciati da un'università.
REQUISITI E DOMANDA
Aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
aver versato almeno un contributo settimanale all'Inps in qualunque momento della vita assicurativa;
i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto chiesto in altri regimi previdenziali.
La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, ma è conveniente chiedere il riscatto al più presto perché, più ci si avvicina all'età del pensionamento, maggiore è la somma da pagare per il riscatto.
La domanda va presentata alla propria Sede dell'Inps, direttamente dall'interessato, o tramite uno degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge, compilando l'apposito modulo "RL1".
Al modulo va allegato:
il certificato rilasciato dall'Università che attesti il conseguimento del diploma di laurea o il tipo di diploma (in caso si tratti di diploma universitario diverso dalla laurea) e gli anni in cui si è effettivamente svolto il corso legale di studi;
il mod. 01M/sost. rilasciato dal datore di lavoro che attesta la retribuzione percepita al momento della domanda. non richiesto per grandi aziende gia' nel network dell'inps.
Il riscatto può essere chiesto anche dai familiari superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità.
L'IMPORTO
L'importo è calcolato dall'Inps sulla base della retribuzione media pensionabile riferita alla data della domanda.
L'Inps invia al domicilio del richiedente i bollettini e comunica la somma da pagare. Il pagamento può essere fatto entro 60 giorni dalla comunicazione, oppure rateizzato entro 5 anni (60 rate). In questo caso vengono applicati gli interessi di dilazione calcolati al tasso annuo previsto dalla legge.
In particolare
Il mancato versamento della prima rata nei termini indicati dall'Inps è considerato come rinuncia alla domanda.
Il tardivo versamento della prima rata può essere considerato come nuova domanda.
Se l'assicurato chiede la pensione quando ancora non ha finito di pagare le rate, le somme ancora dovute devono essere versate in un'unica soluzione.
Se il riscatto è richiesto da un pensionato non è possibile ottenere il pagamento rateale e il relativo importo deve essere pagato entro 60 giorni.
IL RICORSO
Nel caso in cui la domanda di riscatto di laurea venga respinta, il richiedente può presentare ricorso all'Inps, in carta libera, entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica il rifiuto, indirizzandolo al:
Comitato del Fondo pensioni lavoratori dipendenti
se si tratta di lavoratore dipendente
Comitato amministratore dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e dei commercianti
se si tratta di artigiano e commerciante
Comitato amministratore della gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri
se si tratta di coltivatore diretto, colono o mezzadro
Comitato amministratore della Gestione separata
se si tratta di un lavoratore parasubordinato o libero professionista
Il ricorso può essere:
presentato dall'interessato agli sportelli della Sede dell'Inps che ha respinto la domanda;
inviato, dall'interessato, alla Sede dell'Inps per posta con raccomandata;
presentato o inviato alla Sede Inps anche tramite uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge.
Al ricorso vanno allegati tutti i documenti ritenuti utili dall'interessato per l'accoglimento.
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I lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza e i lavoratori soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria) possono coprire, con i contributi, il periodo del corso legale di laurea (non vengono presi in considerazione gli anni "fuori corso").
TITOLI EQUIPARATI ALLA LAUREA
Sono equiparati alla laurea:
la laurea conseguita all'estero purché sia riconosciuta o abbia valore legale in Italia;
le lauree in teologia o in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede.
Sono riscattabili anche i periodi di studio per conseguire il diploma di tecnico di audiometria, fonologopedia e audioprotesi rilasciato da una scuola universitaria.
A seguito della normativa introdotta dal decreto legislativo 184 del 30 aprile 1997 in materia di riscatto di laurea, in vigore dal 12 luglio 1997, sono riscattabili anche, sempre che non siano coperti da contribuzione, i periodi corrispondenti alla durata dei corsi di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti:
i diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
i diplomi di specializzazione;
i dottorati di ricerca, successivi alla laurea di durata non inferiore a due anni.
Il riscatto può riguardare tutto il periodo o singoli periodi.
A partire dal 12 luglio 1997 è data la facoltà di riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data. E' necessario che i titoli conseguiti per i corsi di laurea siano rilasciati da un'università.
REQUISITI E DOMANDA
Aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
aver versato almeno un contributo settimanale all'Inps in qualunque momento della vita assicurativa;
i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto chiesto in altri regimi previdenziali.
La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, ma è conveniente chiedere il riscatto al più presto perché, più ci si avvicina all'età del pensionamento, maggiore è la somma da pagare per il riscatto.
La domanda va presentata alla propria Sede dell'Inps, direttamente dall'interessato, o tramite uno degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge, compilando l'apposito modulo "RL1".
Al modulo va allegato:
il certificato rilasciato dall'Università che attesti il conseguimento del diploma di laurea o il tipo di diploma (in caso si tratti di diploma universitario diverso dalla laurea) e gli anni in cui si è effettivamente svolto il corso legale di studi;
il mod. 01M/sost. rilasciato dal datore di lavoro che attesta la retribuzione percepita al momento della domanda. non richiesto per grandi aziende gia' nel network dell'inps.
Il riscatto può essere chiesto anche dai familiari superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità.
L'IMPORTO
L'importo è calcolato dall'Inps sulla base della retribuzione media pensionabile riferita alla data della domanda.
L'Inps invia al domicilio del richiedente i bollettini e comunica la somma da pagare. Il pagamento può essere fatto entro 60 giorni dalla comunicazione, oppure rateizzato entro 5 anni (60 rate). In questo caso vengono applicati gli interessi di dilazione calcolati al tasso annuo previsto dalla legge.
In particolare
Il mancato versamento della prima rata nei termini indicati dall'Inps è considerato come rinuncia alla domanda.
Il tardivo versamento della prima rata può essere considerato come nuova domanda.
Se l'assicurato chiede la pensione quando ancora non ha finito di pagare le rate, le somme ancora dovute devono essere versate in un'unica soluzione.
Se il riscatto è richiesto da un pensionato non è possibile ottenere il pagamento rateale e il relativo importo deve essere pagato entro 60 giorni.
IL RICORSO
Nel caso in cui la domanda di riscatto di laurea venga respinta, il richiedente può presentare ricorso all'Inps, in carta libera, entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica il rifiuto, indirizzandolo al:
Comitato del Fondo pensioni lavoratori dipendenti
se si tratta di lavoratore dipendente
Comitato amministratore dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e dei commercianti
se si tratta di artigiano e commerciante
Comitato amministratore della gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri
se si tratta di coltivatore diretto, colono o mezzadro
Comitato amministratore della Gestione separata
se si tratta di un lavoratore parasubordinato o libero professionista
Il ricorso può essere:
presentato dall'interessato agli sportelli della Sede dell'Inps che ha respinto la domanda;
inviato, dall'interessato, alla Sede dell'Inps per posta con raccomandata;
presentato o inviato alla Sede Inps anche tramite uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge.
Al ricorso vanno allegati tutti i documenti ritenuti utili dall'interessato per l'accoglimento.