View Full Version : Proposta : perche' in italia i politici non hanno laurea in scienze politiche?
Ciao a tutti.
Mi domandavo spesso, guardando l'ampio panorama di politici (senatori e deputati) quanti di essi siano realmente "competenti" sul piano politico e dirigenziale.
Quanti di essi seggono al senato e alla camera avendo in mano una conoscenza (derivata da studi universitari) e una reale esperienza nella gestione economica di un paese?
In francia ad esempio esistono universita' apposite per creare dei veri professionisti nella gestione complessa di una nazione.
Paganetor
28-12-2007, 06:49
forse perchè la laurea in scienze politiche l'hanno inventata solo per arrivare "in fretta e facilmente" al titolo di "dottore"? :stordita:
Beh secondo me molti politici hanno imparato " sul campo " la politica.
Quindi , una laurea imho e' necessaria , ma non necessariamente quella di scienze politiche.
Cnikanzka
perchè in italia studiano corruzione, criminalità organizzata e via dicendo
In italia non serve la laurea per diventare politico ...
Guarda un po caruso e luxuria ... e pensa che a caruso pagheremo la pensione da deputato
nomeutente
28-12-2007, 10:13
In italia non serve la laurea per diventare politico ...
Guarda un po caruso e luxuria ... e pensa che a caruso pagheremo la pensione da deputato
Luxuria è laureata in lingue e letterature straniere.
Addendum: e Caruso è laureato in scienze politiche. Non lo sapevo.
Luxuria è laureata in lingue e letterature straniere.
Addendum: e Caruso è laureato in scienze politiche. Non lo sapevo.
OWNED!
:asd: :asd:
coaozoa
forse perchè la laurea in scienze politiche l'hanno inventata solo per arrivare "in fretta e facilmente" al titolo di "dottore"? :stordita:
quella è scienze della comunicazione (lo dico da ex studente,non per sentito dire) :stordita:
va dato atto che scienze politiche è una laurea di media difficoltà (studiano anche diritto privato,che è uno degli esami più difficili nel comparto delle materie umanistiche);ciò non toglie che è una delle più inflazionate e vale come carta straccia
Luxuria è laureata in lingue e letterature straniere.
Addendum: e Caruso è laureato in scienze politiche. Non lo sapevo.
anche la valletta di distraction si sta laureando alla bocconi con una tesi su paris hilton.Vogliamo discutere su come vengono assegnate la lauree in Italia?O di come i dipendenti della PA fino all'anno scorso godevano di un bonus di 120 crediti su 180?Conosco molti finanzieri laureati in giurisprudenza che hanno sfruttato quel bonus e si sono laureati con 3-4 esami.Se ciò vale per la gente comune figuriamoci per i politici...
La proposta avanzata nel thread andrebbe bene se prima riformassero l'istruzione in italia...
Io più che altro proporrei l'obbligo della conoscenza della lingua inglese.Facciamo solo figure barbine in campo internazionale.Non c'è un solo politico che conosca una lingua straniera,almeno fatevi insegnare l'inglese
esempi sia a cdx che a csx
http://www.youtube.com/watch?v=shGxH0pN0CM
http://www.youtube.com/watch?v=ThfsxaU09dQ
Fradetti
28-12-2007, 10:36
(studiano anche diritto privato,che è uno degli esami più difficili nel comparto delle materie umanistiche)
difficili????? Diritto privato è una materia fondamentalmente mnemonica... capiti i meccanismi base del codice basta avere una memoria di ferro e non ci si sbaglia mai.
difficili????? Diritto privato è una materia fondamentalmente mnemonica... capiti i meccanismi base del codice basta avere una memoria di ferro e non ci si sbaglia mai.
lo so.Ma vuoi paragonarlo con gli esami sul cinema di scienze della comunicazione? :asd:
E poi ha una forte componente di memoria,ma se lo vuoi studiare bene gli articoli devi pure comprenderli,altrimenti che senso ha?Studiando a memoria puoi passare tanti esami,è lì il problema.Di certo però è un esame su cui cadono in tanti
Ovviamente era un esempio,non mi sembra studino cazz@te
http://w3.uniroma1.it/scpol/stpagina.asp?id=256
forse perchè la laurea in scienze politiche l'hanno inventata solo per arrivare "in fretta e facilmente" al titolo di "dottore"? :stordita:
...quoto :asd:
perchè in italia studiano corruzione, criminalità organizzata e via dicendo
...effettivamente :stordita:
Ciao a tutti.
Mi domandavo spesso, guardando l'ampio panorama di politici (senatori e deputati) quanti di essi siano realmente "competenti" sul piano politico e dirigenziale.
Quanti di essi seggono al senato e alla camera avendo in mano una conoscenza (derivata da studi universitari) e una reale esperienza nella gestione economica di un paese?
In francia ad esempio esistono universita' apposite per creare dei veri professionisti nella gestione complessa di una nazione.
e la laurea in scienze politiche che dovrebbe garantire, di grazia? fosse fisica nucleare ancora ancora ma scienze politiche....
perche per andare all'universita prima devi finire le superiori:O
perche per andare all'universita prima devi finire le superiori:O
beh ma coi quattro anni in uno ormai il diploma è scontato :D
dantes76
28-12-2007, 11:37
Addendum: e Caruso è laureato in scienze politiche. Non lo sapevo.
non si nota...
Fradetti
28-12-2007, 11:40
lo so.Ma vuoi paragonarlo con gli esami sul cinema di scienze della comunicazione? :asd:
Vabbè scienze della comunicazione non la considero una laurea direttamente :O
In realtà se fatta seriamente Scienze Politiche è un'ottima facoltà.
Purtroppo però viene presa MOLTO sottogamba.
Ah, che io sappia la maggior parte dei politici è laureata in Giurisprudenza. Conta che devono fare le leggi che reggono il paese, mi sembra una cosa sensata...
direi ceh il tipo di laurea è l'ultimo dei problemi relativamente ai polici italiani, sepre se se si posson chiamare "politici" quella casta fra i quali si nascondono non pochi personaggi dubbi, se non perseguibili a norma di legge ...
fosse il tipo di laurea il problema ... sarebbe un paradiso 'sto paese di gerontofili.
In realtà se fatta seriamente Scienze Politiche è un'ottima facoltà.
Purtroppo però viene presa MOLTO sottogamba.
Ah, che io sappia la maggior parte dei politici è laureata in Giurisprudenza. Conta che devono fare le leggi che reggono il paese, mi sembra una cosa sensata...
e vista l'accozzaglia giuridica che ne esce direi che son quantomeno da rimandare in facoltà...
A VITA.
quella è scienze della comunicazione (lo dico da ex studente,non per sentito dire) :stordita:
va dato atto che scienze politiche è una laurea di media difficoltà (studiano anche diritto privato,che è uno degli esami più difficili nel comparto delle materie umanistiche);ciò non toglie che è una delle più inflazionate e vale come carta straccia
anche la valletta di distraction si sta laureando alla bocconi con una tesi su paris hilton.Vogliamo discutere su come vengono assegnate la lauree in Italia?O di come i dipendenti della PA fino all'anno scorso godevano di un bonus di 120 crediti su 180?Conosco molti finanzieri laureati in giurisprudenza che hanno sfruttato quel bonus e si sono laureati con 3-4 esami.Se ciò vale per la gente comune figuriamoci per i politici...
La proposta avanzata nel thread andrebbe bene se prima riformassero l'istruzione in italia...
Io più che altro proporrei l'obbligo della conoscenza della lingua inglese.Facciamo solo figure barbine in campo internazionale.Non c'è un solo politico che conosca una lingua straniera,almeno fatevi insegnare l'inglese
esempi sia a cdx che a csx
http://www.youtube.com/watch?v=shGxH0pN0CM
http://www.youtube.com/watch?v=ThfsxaU09dQ
Io vorrei spezzare un braccio a (favore di) Rutelli (cit.) ... :D Lui parla normalmente così anche in Italiano... Avete mai visto i suoi interventi, che so, a porta a porta? :asd:
Non mi pare malaccio la sua pronuncia. La flemma che ci mette l'avrebbe messa anche in Italiano...
non si nota...
Pensa che l'ho conosciuto ai tempi dell'università (1996-2001)... Bazzicava spesso la sede dell'UDU (Unione degli Universitari) della facoltà di Ingegneria a Napoli (quella vicino al centro fotocopie negli scantinati della sede di via Claudio, vicino la sede della Rai... Quante gnocche di "Un posto al sole" e non solo che passavano spesso da quelle parti!)... Tanto che credevo si fosse laureato in ingegneria... Io invece sempre a distanza da quel covo di comunisti! :asd: (anche perchè se solo avessero saputo che votavo Berlusconi, come minimo mi linciavano e non sarei qui a scrivere... :asd: )
difficili????? Diritto privato è una materia fondamentalmente mnemonica... capiti i meccanismi base del codice basta avere una memoria di ferro e non ci si sbaglia mai.
sarà mnemonico il corso base di (istituzioni di)diritto privato.....
Non è mnemonico se fatto seriamente! come non lo è neanche l'esame di diritto civile.
quella è scienze della comunicazione (lo dico da ex studente,non per sentito dire) :stordita:
va dato atto che scienze politiche è una laurea di media difficoltà (studiano anche diritto privato,che è uno degli esami più difficili nel comparto delle materie umanistiche);ciò non toglie che è una delle più inflazionate e vale come carta straccia
In comunicazione d'impresa ci sono 3 esami di diritto di cui uno è Privato... :)
tecnologico
28-12-2007, 13:00
macchè media difficoltà...è una cagata di laurea come scienze della comunicazione o della formazione...
zerothehero
28-12-2007, 13:13
macchè media difficoltà...è una cagata di laurea come scienze della comunicazione o della formazione...
Che nulla hanno a che fare con scienze politiche.. :O
Chissa poi "scienze della formazione" è una cagata.. mah. :O
Voglio vedere se riesci a studiarti un esame tipo "storia del pensiero politico".. (circa 2mila pagine), diritto pubblico, diritto internazionale, diritto dell'unione europea, economia pol superiore, etc, etc..
Detto questo: non è il titolo di laurea a garantire la qualità della classe politica italiana: la maggiorparte dei nostri politici è laureata in legge (anche quella è una facoltà cagata?) eppure c'è un leggero deficit di qualità... :asd:
In realtà se fatta seriamente Scienze Politiche è un'ottima facoltà.
Purtroppo però viene presa MOLTO sottogamba.
Ah, che io sappia la maggior parte dei politici è laureata in Giurisprudenza. Conta che devono fare le leggi che reggono il paese, mi sembra una cosa sensata...
a me no
non serve la laurea in giurisprudenza per fare leggi sensate
basta un pò di buon senso
d'altronde i consulenti dei parlamentari sono i più esperti professoroni pagati fior di quattrini... quindi
d'altronde l'elezione è una questione eminentemente politica quindi non è necessario una particolare qualificazione tecnica per essere eletti
inoltre il fatto che non serva la laurea per rivestire uno delle più importatnti cariche istituzionali del paese lo prova il ns. presidente della camera.
vorrei anche aggiungere che tutte le lauree sono impegnative se il corso di studi è serio è ben tenuto.
zerothehero
28-12-2007, 13:19
In italia non serve la laurea per diventare politico ...
Guarda un po caruso e luxuria ... e pensa che a caruso pagheremo la pensione da deputato
Tra Caruso e Luxuria c'è un abisso, tutto a favore di Luxuria. :D
Lucrezio
28-12-2007, 13:35
Se istituiamo una scuola d'eccellenza tipo l'ENA Francese ci sto :O
Comunque in politica pullulano i normalisti, quindi temo che una laurea non basti a fare la differenza...
Certo, per i ministri tecnici dovrebbe essere assolutamente obbligatoria...
zerothehero
28-12-2007, 13:47
Se istituiamo una scuola d'eccellenza tipo l'ENA Francese ci sto :O
Comunque in politica pullulano i normalisti, quindi temo che una laurea non basti a fare la differenza...
Certo, per i ministri tecnici dovrebbe essere assolutamente obbligatoria...
Che vuoi farci..la Francia è lo stato della pubblica amministrazione per eccellenza (con Napoleone si ha il modello ministeriale centralistico ed è nelle "ecole" che si seleziona la classe dirigente).
Il mondo cmq è curioso:
Chicco Testa è laureato in filosofia (e pirla non è)
http://it.wikipedia.org/wiki/Chicco_Testa
Ciampi è laureato in lettere ed ha diretto la banca d'Italia. :D
Lucrezio
28-12-2007, 14:34
Ciampi è laureato in lettere ed ha diretto la banca d'Italia. :D
Ed è pure un normalista :eek:
Ma tanto una laurea la rimediano. Se perfino i dipendenti ministariali con 3 esami hanno la laurea, figuriamoci un politico di livello nazionale...
Se istituiamo una scuola d'eccellenza tipo l'ENA Francese ci sto :O
Comunque in politica pullulano i normalisti, quindi temo che una laurea non basti a fare la differenza...
Certo, per i ministri tecnici dovrebbe essere assolutamente obbligatoria...
Pullulano chi? Si conteranno sulle dita di una mano e laureati durante i mittici anni 60 e 70. :confused:
zerothehero
28-12-2007, 17:44
Ma tanto una laurea la rimediano. Se perfino i dipendenti ministariali con 3 esami hanno la laurea, figuriamoci un politico di livello nazionale...
Non più grazie a Mussi. :D
Non più grazie a Mussi. :D
Ah si? Beh, meno male!
Se istituiamo una scuola d'eccellenza tipo l'ENA Francese ci sto :O
Comunque in politica pullulano i normalisti, quindi temo che una laurea non basti a fare la differenza...
Certo, per i ministri tecnici dovrebbe essere assolutamente obbligatoria...
Alla base dell'idea di questo topic e' il pensiero che normalmente, quando ci affidiamo a dei professionisti per gestire una certa branchia di un'azienda di solito andiamo a ricercare chi ha piu esperienza in merito.
Per tal motivo ci assicuriamo che a chi va in mano tale gestione abbia le basi per poter fare questo lavoro.
Oh, l'azienda mica è un pesce! :sofico:
in parlamento ci deve stare gente illuminata e con un po' di intelligenza.
intelligenza non significa necessariamente avere una laurea... anzi io ci metterei anche un ex operaio, un contadino ecc.
i parlamentari sono chiamati a dare il loro parere su dei disegni di legge, non è indispensabile che siano competenti in materia.
qui sul forum discutiamo quotidianamente di immigrazione, economia, trasporti... non mi pare che siamo degli esperti di comprovata fama, eppure escono idee intelligenti e informandosi un minimo si riesce ad intervenire dicendo cose sensate.
i parlamentari dovrebbero fare la stessa cosa. informarsi di una legge per sommi capi e votare in base a quello che è l'orientamento dell'elettorato.
non serve affatto una laurea, altrimenti ce ne vorrebbero 5/6 per legiferare su tutte le materie
iniziamo a metterci gente onesta e con voglia di fare, i tecnici vanno messi nei vari ministeri dove servono
in parlamento ci deve stare gente illuminata e con un po' di intelligenza.
intelligenza non significa necessariamente avere una laurea... anzi io ci metterei anche un ex operaio, un contadino ecc.
i parlamentari sono chiamati a dare il loro parere su dei disegni di legge, non è indispensabile che siano competenti in materia.
qui sul forum discutiamo quotidianamente di immigrazione, economia, trasporti... non mi pare che siamo degli esperti di comprovata fama, eppure escono idee intelligenti e informandosi un minimo si riesce ad intervenire dicendo cose sensate.
i parlamentari dovrebbero fare la stessa cosa. informarsi di una legge per sommi capi e votare in base a quello che è l'orientamento dell'elettorato.
non serve affatto una laurea, altrimenti ce ne vorrebbero 5/6 per legiferare su tutte le materie
iniziamo a metterci gente onesta e con voglia di fare, i tecnici vanno messi nei vari ministeri dove servono
Su pareri ed opinioni posso anche concordare, ma non mi trovi assolutamente d'accordo altrove.
Laddove e' richiesta competenza ed esperienza per valutare tutte le possibili implicazioni di un applicazione di legge andare "a naso" con una semplice ricerca a sommi capi su un argomento trattato in parlamento mi pare pura follia.
Mi pare che i parlamentari abbiano l'onere di prendere decisioni su cui pesa un intera nazione : un peso dunque, ben lungi dall'essere una semplice dissertazione.
zerothehero
28-12-2007, 22:27
Ah si? Beh, meno male!
http://www.unimagazine.it/index.php/it/nazionale/prima_pagina/attualita/4778_crediti_e_convenzioni_universitarie_limite_dei_60_crediti_retroattivo
Su pareri ed opinioni posso anche concordare, ma non mi trovi assolutamente d'accordo altrove.
Laddove e' richiesta competenza ed esperienza per valutare tutte le possibili implicazioni di un applicazione di legge andare "a naso" con una semplice ricerca a sommi capi su un argomento trattato in parlamento mi pare pura follia.
Mi pare che i parlamentari abbiano l'onere di prendere decisioni su cui pesa un intera nazione : un peso dunque, ben lungi dall'essere una semplice dissertazione.
sì ma come fai ad essere esperto su TUTTO?
lo puoi essere di economia, ma quando si tratta di legiferare in materia sanitaria?
è solo un esempio
o si creano delle commissioni, tipo quelle che già esistono, formate solo da esperti, oppure bisogna rassegnarsi all'idea che i voti siano fatti da gente non competente in materia.
ecco perché preferisco che ci vada gente di sani principi e che faccia lavorare il cervello. ovviamente non si può essere esperti su tutto, ma almeno si prendono decisioni in base al buon senso. chiaro che per farlo bisogna che il promotore di una legge sia in grado di spiegare la questione "come a un bambino", se no tanti saluti.
il ruolo del parlamento, per come lo vedo io, non è quello di dare pareri "saggi" ma di votare con buon senso e secondo l'orientamento degli elettori. non serve un titolo di studio
zerothehero
28-12-2007, 23:32
doppio
zerothehero
28-12-2007, 23:34
il ruolo del parlamento, per come lo vedo io, non è quello di dare pareri "saggi" ma di votare con buon senso e secondo l'orientamento degli elettori. non serve un titolo di studio
Io correggerei una cosa: per il bene della Nazione, non secondo l'orientamento degli elettori.. (ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato» art. 67) se così non fosse (un esempio a caso) Amato (politico di buone qualità e capacità) nel 92 non avrebbe posto in essere una manovra da quasi 90000 mld di lire. :D ..non credo affato che un buon politico debba seguire pedissequamente gli orientamenti degli elettori che lo votano.
Il titolo di studio non è obbligatorio, ma cmq non guasta...se i nostri politici fossero meno ignoranti eviterebbero di fare figure barbine davanti alle telecamere delle Iene, per esempio. :D
trovo che una distinzione in base al tittolo di studio sia iniqua poiché non è una condizione sufficiente per dire se una persona sia adatta al ruolo di politico .
esempi in questo thread ne son ostati citati .
Il titolo di studio non è obbligatorio, ma cmq non guasta...se i nostri politici fossero meno ignoranti eviterebbero di fare figure barbine davanti alle telecamere delle Iene, per esempio. :D
direi che i nostri politici dovrebbero sapere a menadito la costituzione
sarebbe già un inizio... :D
un po' di cultura generale non guasterebbe, insieme alla storia italiana
blamecanada
29-12-2007, 01:07
non credo affato che un buon politico debba seguire pedissequamente gli orientamenti degli elettori che lo votano.
Sul fatto che gli elettori possano non capire cosa sia piú utile per loro sono d'accordo, ma del resto se non il bene della nazione non lo decide la popolazione cosa bisogna fare, chi può stabilirlo?
Non è cosí semplice. Un'idea sarebbe che le persone colte possano stabilirlo, ma non è semplice definire cos'è una persona colta, ci sono laureati piú ignoranti di gente con la licenza media e viceversa...
In fin dei conti penso che l'unico modo, per quanto grossolano, di stabilire quale sia il bene della nazione sia il giudizio degli elettori, fare altrimenti è seguire lo stesso principio della dittatura, in cui qualcuno "che sa" decide cos'è il bene della nazione.
Per questo in linea di massima ritengo che il governo debba proprio seguire ciò che desidera la nazione, anche perché se questo cercasse di spiegare le cose le persone anche accetterebbero di fare dei sacrifici per il proprio futuro, ma se non lo si spiega non è proprio possibile che accada.
generals
29-12-2007, 10:40
Concordo che la formazione e la competenza per un politico sono (sarebbero) fondamentali per una buona amministrazione e la laurea in scienze politiche per compiti di governo sarebbe ottima, mentre giurisprudenza è sicuramente indicata per l'attività legislativa. Ma siamo a livello di utopia poichè la maggior parte dei politici è incompetente oltre ad avere scarso livello culturale.
Comunque in merito alle critiche "ingenerose" che alcuni hanno mosso alla laurea in scienze politiche devo dire che sono ingiustificate oltre che ingenerose. Le cose dipendono anche da come si fanno, io sono laureato in Scienze politiche con la lode, ho preso dopo un dottorato in economia politica (dopo regolare concorso pubblico vinto) e ora sono ricercatore da diversi anni in un importante ente di ricerca. Non so se altri laureati possono vantare un cv e una carriera analoga (sono inquadrato al III livello anche se a TD ma non per molto:D , davanti a me ce ne sono solo altri due di livelli dirigenziali...;) ) La formazione che offre è molto ampia e va dal diritto all'economia con diversi livelli a seconda dell'indirizzo scelto. E' un ottima facoltà per chi intende fare ricerca o lavorare nella PA a vari livelli :O
ps: e quali sarebbero invece, secondo i critici, le lauree valide? tanto per curiosità.......E' proprio vero l'italia è il paese delle corporazioni...:D
Oh, l'azienda mica è un pesce! :sofico:
Whoops :D
anonimizzato
30-12-2007, 12:08
Ciao a tutti.
Mi domandavo spesso, guardando l'ampio panorama di politici (senatori e deputati) quanti di essi siano realmente "competenti" sul piano politico e dirigenziale.
Quanti di essi seggono al senato e alla camera avendo in mano una conoscenza (derivata da studi universitari) e una reale esperienza nella gestione economica di un paese?
In francia ad esempio esistono universita' apposite per creare dei veri professionisti nella gestione complessa di una nazione.
Quella della laurea in Scienze Politiche sarebbe il meno.
Diciamo che ci sono troppi avvocati che infestano le aule.
anonimizzato
30-12-2007, 12:12
Luxuria è laureata in lingue e letterature straniere.
Addendum: e Caruso è laureato in scienze politiche. Non lo sapevo.
Tempo fa ricordo un intervento di Gennaro Milgiore (PRC) ad OMNIBUS (programma di LA) in cui, a risposta, vantava un presunta laurea in fisica con tesi su, non meglio precisata, fisica quantistica ecc. ecc.
Adesso vado a vedere e: http://it.wikipedia.org/wiki/Gennaro_Migliore
Bah!
zerothehero
30-12-2007, 14:52
Perchè il "far politica" non dovrebbe essere un mestiere ma un servizio, opur ben retribuito, alla nazione e quindi non necessiterebbe alcun titolo di studio. Dovrebbe, inoltre, esser limitato nel tempo e causare una interdizione dai pubblici uffici per un periodo di pari lunghezza rispetto quello nel quale si è ricoperta la carica politica.
Anche in italia, basterebbe rilevare i manager dalle, se funzionassero ndr, scuole che li selezionano ed il gioco sarebbe fatto. Riguardo la scuola francese cui ti riferisci è un prestigioso istituto dal quale esce quasi tutta la classe dirigente perchè tremendamente selettiva, cosa che in italia sarebbe semplicemente impensabile causa le "condizioni ambientali".
La politica è anche una professione oltre che una passione (weber)...ma poi se un politico è capace, perchè se ne dovrebbe andare? :D
zerothehero
30-12-2007, 14:56
Sul fatto che gli elettori possano non capire cosa sia piú utile per loro sono d'accordo, ma del resto se non il bene della nazione non lo decide la popolazione cosa bisogna fare, chi può stabilirlo?
Non è cosí semplice. Un'idea sarebbe che le persone colte possano stabilirlo, ma non è semplice definire cos'è una persona colta, ci sono laureati piú ignoranti di gente con la licenza media e viceversa...
In fin dei conti penso che l'unico modo, per quanto grossolano, di stabilire quale sia il bene della nazione sia il giudizio degli elettori, fare altrimenti è seguire lo stesso principio della dittatura, in cui qualcuno "che sa" decide cos'è il bene della nazione.
Per questo in linea di massima ritengo che il governo debba proprio seguire ciò che desidera la nazione, anche perché se questo cercasse di spiegare le cose le persone anche accetterebbero di fare dei sacrifici per il proprio futuro, ma se non lo si spiega non è proprio possibile che accada.
Se è necessaria una manovra correttiva di 40mld di euro per evitare un deficit eccessivo, quella manovra va fatta, a prescindere del fatto che gli elettori che ti hanno votato non sono d'accordo...un buon politico deve seguire l'interesse nazionale, non l'interesse particolare del singolo che l'ha votato..altrimenti non si va avanti.
Piena facoltà agli elettori di non votarli più al prossimo turno elettrorale qualora fossero delusi dell'operato di chi hanno eletto.
Silver_1982
30-12-2007, 16:32
macchè media difficoltà...è una cagata di laurea come scienze della comunicazione o della formazione...
...per quanto riguarda quelle italiane, sono perfettamente d'accordo con te!
blamecanada
31-12-2007, 01:34
Se è necessaria una manovra correttiva di 40mld di euro per evitare un deficit eccessivo, quella manovra va fatta, a prescindere del fatto che gli elettori che ti hanno votato non sono d'accordo...un buon politico deve seguire l'interesse nazionale, non l'interesse particolare del singolo che l'ha votato..altrimenti non si va avanti.
Il problema non è l'atto in sé.
Il problema è: chi stabilisce qual è l'interessa nazionale? :D E in base a quale criterio? Il tuo ragionamento è fondamentalmente quello della dittatura, in cui qualcuno ai piani alti decide qual è l'interesse nazionale senza render conto al popolo. Tutte le dittature dicevano di fare le cose per l'interesse nazionale. Tu dirai che il governo dura cinque anni, ma a quel punto allora è sempre il giudizio del popolo che conta, e se esso non se ne rende conto rischia di punire col voto chi meriterebbe un premio, e ciò sarebbe assurdo.
Non c'è un modo per dimostrare matematicamente che una cosa sia di interesse nazionale. Tuttavia se qualcosa è davvero di interesse nazionale, la maggioranza delle forze politiche e degli intellettuali e degli esperti scriverebbero sui giornali che è un provvedimento di interesse nazionale, e quindi alla fine la maggior parte delle persone finirebbero per condividerlo.
Quindi vale quanto da me sostenuto prima (la politica deve render conto al popolo).
Questo ovviamente richiede una politica meno muro contro muro in cui maggioranza e opposizione dialoghino (e qui si potrebbe tornare alla mia critica al sistema maggioritario che favorisce lo scontro personale, ma non è questa la sede).
L'unico giudice affidabile per stabilire dell'interesse nazionale è la nazione intera, le scelte autoreferenziali hanno piú probabilità di essere per interesse personale dei decisori che per interesse nazionale effettivo: un po' come la dittatura, può anche essere che la dittatura agisca per il bene nazionale, ma non c'è alcuna garanzia di ciò, si può stabilire solo a posteriori.
Invece il popolo agisce sicuramente (nel complesso) in buona fede, quindi bisogna informarlo e farlo decidere, tantopiú che la politica ha tutti i mezzi per convincerlo, se non si riesce a convincerlo vorrà dire che a maggioranza ha deciso di sbagliare, e sbaglierà.
Storicamente sono piú le volte in cui il potere politico ha deciso contro la popolazione a suo danno, che quelle in cui ha deciso contro la popolazione per il bene nazionale.
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