PDA

View Full Version : Senza Parole... - Giornalista si finge gay con un prete; per sei mesi in "terapia"


HolidayEquipe™
24-12-2007, 10:47
CRONACA
Un cronista di "Liberazione" ha finto di essere omosessuale
e si è prestato alla "cura" di un gruppo ultracattolico
Giornalista si finge gay con un prete
Per sei mesi in "terapia cattolica"
Nell'articolo racconta la sua esperienza: "Una moda che spopola nel Nord America"
Il presidente Arcigay Mancuso: "Intervenga il ministero della Salute"

ROMA - Sei mesi in "terapia" in un gruppo ultracattolico per curare la sua omosessualità, attraverso un percorso iniziato con l'incontro con un sacerdote e poi con un luminare, Tonino Cantelmi (docente di psicologia all'Università Gregoriana), quindi un test di 600 domande e poi la "terapia riparativa". E' quanto racconta su Liberazione oggi in edicola Davide Varì, il giornalista che si è finto gay per sei mesi per conoscere, scrive nell'articolo, il circuito italiano di "taumaturghi del sesso deviato. Una moda che spopola nel Nord America grazie al lavoro di molti gruppi legati alla Chiesa e che segue l'insegnamento e la pratica di Joseph Nicolosi", uno psicologo clinico che "vanta ben 500 casi di 'gay trattati'".

L'inchiesta del cronista di Liberazione ha spinto il presidente dell'Arcigay, Aurelio Mancuso, a chiedere l'intervento dell'Ordine nazionale degli Psicologi e del ministro alla Salute, Livia Turco. "Un quadro allarmante" ha detto Mancuso commentando l'articolo, "con figure di primo piano coinvolte nell'applicazione di pseudo terapie di guarigione dall'omosessualità che derivano dalle teorie imbevute di pregiudizi e luoghi comuni di un sedicente terapeuta cattolico americano Joseph Nicolosi".

"Il giornalista è stato ascoltato da vari psicologi dell'équipe di Tonino Cantelmi, presidente e fondatore dell'Associazione italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psicologia all'Università Gregoriana, e poi si è sottoposto per sei mesi a sedute di guarigione. Il fatto è gravissimo perché - spiega Mancuso - ricordiamo a tutti che il 17 maggio 1990, dopo secoli di persecuzione, l'Organizzazione mondiale della sanità ha definito l'omosessualità una variante naturale della sessualità".

"Negli anni immediatamente successivi gli Ordini internazionali degli Psicologi e degli Psichiatri, che da decenni premevano per l'abolizione dell'omosessualità come malattia mentale, hanno recepito la decisione dell'Oms, così come tutti gli stati democratici, le istituzioni europee e dell'occidente. Inoltre dal racconto si evince - sottolinea Mancuso - che in questi studi di psicologi cattolici reazionari sono presenti molti adolescenti minorenni, portati dai propri genitori, il che significa che queste persone sono in qualche modo forzate a curarsi da una patologia inesistente".

"Chiediamo l'immediato intervento dell'Ordine nazionale degli Psicologi e del ministro alla Salute Livia Turco, affinché queste pericolose pratiche di condizionamento sulle persone cessino immediatamente. Vogliamo inoltre sapere - prosegue Mancuso - se Cantelmi, i suoi collaboratori, i corsi di terapie individuali e collettivi, siano in qualsiasi modo riconosciuti o sostenuti finanziariamente dalla sanità pubblica oppure attraverso fondi derivanti dall'8 per mille".

"Denunciamo infine - conclude Mancuso - come in tutto il paese, come più volte evidenziato da nostre comunicazioni e di altre associazioni di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, imperversino gruppi di psicologi o sanitari cattolici, che nelle parrocchie e in altri ambiti ecclesiastici propagandino la cura dell'omosessualità, senza che alcuna autorità preposta sia per ora intervenuta a contrastare teorie altamente lesive della dignità delle persone omosessuali".

(23 dicembre 2007)


fonte
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/gay-inchiesta-liberazione/gay-inchiesta-liberazione/gay-inchiesta-liberazione.html

riaw
24-12-2007, 11:05
quindi in pratica il tizio si è sorbito 6 mesi di sedute e l'unica cosa di cui ha da parlare è che il corso esiste? niente di niente sul contenuto del corso?
questo senza entrare nel merito del discorso "curare una malattia che non esiste", cosa su cui al limite limite potrei pure esser d'accordo, ma se voglio proprio sconfiggere questa cosa delle "finte cure" ce ne sono talmente tante altre e che coinvolgono un po più di 500 persone in 27 anni.

Senza Fili
24-12-2007, 11:09
quindi in pratica il tizio si è sorbito 6 mesi di sedute e l'unica cosa di cui ha da parlare è che il corso esiste? niente di niente sul contenuto del corso?


Un articolo di giornale è un sunto dei fatti, se ti dovevano narrare tutto, tappa per tappa, avrebbero impegnato tutte le pagine del giornale ;)


p.s. comunque è osceno che si lascino operare certi ciarlatani, quando con altri ciarlatani tipo maghi e affini si è sempre agito duramente.

CYRANO
24-12-2007, 11:13
Una volta gli avrebbero mandati dall'esorcista , ora gli fan fare un corso...



Còl,ma,òz,òa

riaw
24-12-2007, 11:24
Un articolo di giornale è un sunto dei fatti, se ti dovevano narrare tutto, tappa per tappa, avrebbero impegnato tutte le pagine del giornale ;)

non volevo una telecronaca, ma se devi criticare una cosa e sei una persona seria la critichi per il suo contenuto, non semplicemente "perchè c'è".
quello che intendo dire è: lo hanno maltrattato? torturato? gli hanno fatto l'elettroshock? iniezioni di una qualche sostanza strana? costretto a un qualche tipo di rapporto sessuale? da come è scritto l'articolo sembra che il tizio il corso lo abbia bigiato per tutti e 6 i mesi...


p.s. comunque è osceno che si lascino operare certi ciarlatani, quando con altri ciarlatani tipo maghi e affini si è sempre agito duramente.

ah i maghi e affini li trattiamo duramente? a me risulta esattamente l'oppposto.

Gos
24-12-2007, 11:28
Gregoriana), quindi un test di 600 domande

chissà che palle......avrà impiegato solo 2 mesi del corso solo per finire il test! :D

:.Blizzard.:
24-12-2007, 11:29
Beh, almeno i maghi sanno di fare qualcosa di sbagliato.
La Chiesa purtroppo temo proprio di no.

Ziosilvio
24-12-2007, 11:30
CRONACA
Un cronista di "Liberazione" ha finto di essere omosessuale
e si è prestato alla "cura" di un gruppo ultracattolico

CUT

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/gay-inchiesta-liberazione/gay-inchiesta-liberazione/gay-inchiesta-liberazione.html
E l'articolo di Liberazione, si può leggere?

Senza Fili
24-12-2007, 11:35
E l'articolo di Liberazione, si può leggere?

Il racconto di un cronista che ha frequentato per mesi un corso organizzato da un gruppo ultracattolico

Gli ho detto: «Sono gay». Mi hanno risposto:
«La sua è una malattia leggera, possiamo curarla bene...»»

Davide Varì
L'appuntamento è con Don Giacomo nella sede delle edizioni Paoline poco lontano dalla Garbatella, ex quartiere popolare di Roma. Un incontro per definire tempi e modi del mio ingresso in un gruppo terapeutico per guarire dall'omosessualità. Un appuntamento sudato: i sedicenti guaritori di gay, almeno in Italia, non vogliono troppa pubblicità. Per rintracciare quello italiano ho dovuto chiamare un gruppo omologo svizzero che mi ha girato la sede milanese di "Obiettivo Chaire", un'associazione ultracattolica che organizza, sì, incontri terapeutici, ma soltanto a Milano. Alla fine mi indicano Don Giacomo qui a Roma, un giovane prelato che, dicono loro, può aiutarmi. E ora, dopo quel lungo peregrinare, ci sono: finalmente sono di fronte allo studio di Don Giacomo. La prima tappa del mio percorso di "guarigione". Un percorso durato circa sei mesi nei quali mi sono ritrovato immerso in un mondo parallelo fatto di reticenze, mezze verità, ambiguità e strane alleanze tra ambienti del Vaticano e alcuni gruppi di psicologi guidati dal Professor Tonino Cantelmi, presidente e fondatore dell'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psicologia all'Università Gregoriana.
Ma prima c'è don Giacomo, il primo livello di valutazione della "gravità del paziente" spetta infatti a lui, a un rappresentante della Chiesa cattolica. Don Giacomo è gentile. Dopo vari colloqui telefonici nei quali, con molta discrezione e molto tatto, mi chiede i motivi che mi spingono verso questa terapia, arriva il momento dell'incontro. Dopo una breve presentazione, inizia il colloquio vero e proprio.
Le domande fondamentali sono due o tre: quanti rapporti omosessuali ho consumato, con quale frequenza e le sensazioni che ho provato. Gli racconto quasi tutta la verità, tutta tranne il fatto che sono un giornalista e che non sono omosessuale. Gli dico che sono sposato, che ho un bambina e butto lì un paio di esperienze omosessuali legate alla mia adolescenza e la preoccupazione che quelle esperienze possano tornare a galla e rovinare il mio matrimonio. Don Giacomo ascolta con partecipazione. Poi inizia il lavoro d'indagine per capire le ragioni della mia omosessualità. Mi chiede dei miei genitori, del rapporto con mia madre - rispetto alla quale tiro fuori un bel conflitto. Fa sempre bene, penso: ai preti e agli psicologi piace - gli racconto del ruolo marginale di mio padre, dei rapporti sessuali con mia moglie, le relazioni interpersonali e così via. Una scannerizzazione superficiale ma completa del mio vissuto.
Poi la domanda: «Quando è stata la prima volta, Davide», mi chiede Don Giacomo. Gli racconto di un mio compagno di liceo, di tale Luca, col quale ero molto amico e di come quell'amicizia, col tempo e in modo del tutto inaspettato, si fosse trasformata in relazione sessuale. Don Giacomo ascolta con attenzione e partecipazione. Mi vede provato e cambia discorso: «Credi in Dio?» mi chiede. Io rispondo che provengo da una famiglia molto religiosa ma che no, non ho mai praticato. Ma ultimamente, aggiungo, sento rinascere in me qualcosa di diverso. È il momento più delicato, il momento in cui bisogna scegliere se andare fino in fondo passando sopra le sincere convinzioni religiose di Don Giacomo, oppure finirla lì e andarsene.
E' come se mi prendessi gioco della sua fede, e forse nessuno mi da il diritto di arrivare fino a quel punto. Poi mi convinco che nella realtà quotidiana questi "guaritori di omosessuali" fanno solo danni: prendono una persona, nella gran parte dei casi spinta dalla famiglia, gli raccontano che la propria omosessualità è una deviazione dalla norma e la invitano a intraprendere, con loro, un percorso di guarigione, anzi, di "riparazione". Ed allora decido di andare avanti e raccolgo l'appello di Don Giacomo: «Preghiamo insieme?».
segue a pagina 3


23/12/2007

Senza Fili
24-12-2007, 11:36
Sei gay? Vieni da noi, ti curiamo
Diario di sei mesi in terapia...

«La strada verso la mia presunta salvezza comincia con un incontro per definire tempi e modi del mio ingresso in un gruppo terapeutico per guarire dall'omosessualità»
Il racconto di un cronista che si è infiltrato per mesi un corso organizzato da un gruppo ultra cattolico

Davide Varì
Mi forzo, e da ateo convinto prego con lui. Finito il momento di raccoglimento Don Giacomo, con la stessa delicatezza, mi invita a continuare il mio racconto. «La tua relazione con Luca - mi dice - è stata passiva o solo attiva?». Don Giacomo vuol sapere se ho «subito» oppure no una penetrazione. Deve essere solo quello il discrimine fondamentale per capire se davanti a sé c'è un vero omosessuale. «Attivo e passivo», dico di botto. «E mi è anche piaciuto», rispondo quasi in senso di sfida, di fronte a quella domanda così volgare. Volgare non per la cosa in sé, quanto, piuttosto perchè per la prima volta inizio a intravedere, o almeno così mi sembra, i veri pensieri di quel prete così giovane e cordiale. Uno squarcio che smaschera il giudizio che ha di me, anzi, di "quelli come me".
Don Giacomo annuisce in modo austero e poi mi chiede di parlargli degli altri rapporti. A quel punto tiro fuori una relazione fugace con un altro ragazzo "consumata" dopo il matrimonio. Don Giacomo mi invita a raccontare le sensazioni che avevo provato. Io mi invento un «senso di sporcizia morale» che vivo e mi porto dentro tuttora. Il giovane prete è silenzioso. Mi benedice e mi tranquillizza. «La tua omosessualità - dice - è molto superficiale. Io credo che tu sia pronto per iniziare il percorso di guarigione».
A quel punto sono io che faccio qualche domanda e chiedo lumi su quello che lui chiama "percorso". Don Giacomo, grosso modo, mi spiega che quasi tutti gli omosessuali hanno subito un trauma o qualcosa del genere che ha interrotto la "naturale" costruzione della vera identità sessuale. «Per questo - dice - servono terapie riparative. Per riprendere in mano quel vissuto, trovare la frattura e ridefinire la propria identità di genere. Tu sei in uno stato di confusione sessuale, devi farti aiutare per ridefinire la tua sessualità in modo corretto». Perfetto, sono pronto per iniziare il "percorso". Don Giacomo prende un pezzo di carta e scrive telefono e indirizzo del Professor Tonino Cantelmi, «chiamalo tra una settimana, digli che ti mando io, lui saprà già tutto». Mi benedice e mi congeda.

***

Il primo incontro con il professor Cantelmi

Lo studio del professor Tonino Cantelmi - Presidente dell'Istituto di Terapia Cognitivo interpersonale, c'è scritto nella targhetta - è un porto di mare nel quale transitano e approdano le preoccupazioni e le angosce di varia umanità: ragazzini, adolescenti, mamme, nonne. C'è di tutto in quello studio. Io mi accomodo e attendo di essere chiamato. Lui, il professore, ogni tanto esce e saluta il paziente di turno. Con tutti ha un rapporto molto confidenziale, tutti lo chiamano Tonino. Finalmente arriva il mio momento. Raccolgo le idee per evitare di contraddirmi rispetto alla storia che ho raccontato a Don Giacomo qualche settimana prima. Ripasso lo schema, i nomi inventati dei miei falsi amanti e mi infilo nello studio del Professore. Lui mi squadra, mi sorride e mi fa accomodare. «Sono Davide, gli
dico, mi manda Don Giacomo». Lui annuisce - «con quel nome mi ha inserito nella categoria omosessuale pentito», penso tra me - e mi invita a raccontare la mia storia. A quel punto riparto con la vicenda del Liceo, della mia relazione col mio compagno di banco e dei timori rispetto al mio matrimonio dopo un'altra relazione avuta con un ragazzo un paio d'anni fa.
«Che tipo di rapporti hai avuto?», mi chiede Cantelmi.
Io faccio finta di non capire.
«Voglio dire - continua il Professore - hai avuto rapporti completi?».
Annuisco, ma aspetto che il professore esca dalla sua tana e mi ponga la domanda, la domanda con la D maiuscola, in modo diretto. E lui non mi delude: «Insomma Davide - mi dice schietto - sei stato anche passivo nei tuoi rapporti?».
Ci risiamo, penso tra me. «Sì», rispondo. Decido di fare la parte del laconico. Da un lato perchè ho paura di contraddirmi, dall'altro perchè voglio vedere le abilità del professore in azione. Son curioso di capire in che modo si muove. Come lavora. Ma lui mi sorprende e dopo quell'unica risposta, pronto a sbarazzarsi di me, prende carta e penna e scrive il nome di una collega: «Lei è la dottoressa Cacace - mi dice mentre mi porge il bigliettino - è una mia assistente, contattala a mio nome. Lei saprà già tutto». Mi sembra di rivedere un film già visto. Comunque io non voglio perdere l'occasione di ritrovarmi di fronte al "guru" italiano dei guaritori di gay e allora rilancio prima che lui mi liquidi. «Senta dottore - gli dico con il massimo di gentilezza - io vorrei capire di preciso cosa mi aspetta». «Nulla di particolare - fa lui - la dottoressa ti farà un test..»
«Un test?», faccio eco io
«Sì, un test»
«Un test per misurare il mio grado di omosessualità?», incalzo.
«Beh! In un certo senso sì», fa lui.
«Scusi - gli chiedo - ma cos'è di preciso l'omosessualità?»
A quel punto Cantelmi si accomoda, allunga le braccia sul tavolo e comincia: «Io - esordisce - parlerei della tua omosessualità, non di omosessualità in genere. Diciamo che noi siamo un gruppo di psicologi che cercano di aiutare persone in difficoltà. La nostra è una terapia riparativa»

***

La terapia riparativa: l'omosessualità come il comunismo

Si sentiva parlare da tempo di questi taumaturghi del sesso deviato. Una moda che spopola nel Nord America grazie al lavoro di molti gruppi legati alla Chiesa, e che segue l'insegnamento e la pratica di Joseph Nicolosi, presidente della Narth, National Association for Research and Therapy of Homosexuality. Uno psicologo clinico, questo Joseph Nicolosi, un "santone" che vanta ben 500 casi di «gay trattati» e curati - proprio così, «gay trattati» - e che ha tirato fuori dal cilindro della propria stregoneria psichiatrica la cosiddetta "terapia riparativa" il cui scopo dichiarato è quello di «ricondurre all'orientamento eterosessuale le persone omosessuali». Un messaggio che in Italia è stato ripreso e rilanciato dal Professor Tonino Cantelmi, presidente e fondatore dell'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psicologia all'Università Gregoriana. Insomma, il guru italiano della terapia riparativa, una persona legata a doppio nodo al Vaticano e intorno al quale è nato un gruppo di lavoro formato da cinque, sei giovani psicologi che seguono le terapie individuali dei futuri e "riparati" eterosessuali.
Questa della terapia riparativa è storia antica. Già nel 2005, la rivista Gay Pride pubblicò un lungo articolo nel quale ne metteva in dubbio ogni validità e attendibilità scientifica. Franco Grillini, presidente onorario dell'Arcigay, presentò anche un'interrogazione parlamentare per bloccare, tramite gli ordini professionali, la terapia riparativa. Anche per questo uno come J.M. van den Aardweg, lo psicoterapeuta americano che ha scritto "Omosessualità & speranza", parla di lobby gay all'assalto della scientificità. Tanto per capire cosa si muove dietro questa presunta terapia riparativa, lo stesso van den Aardweg sostiene - lo ha fatto in una recente intervista per "Acquaviva2000, cultura cattolica in rete" - che molti omosessuali «presentano seri disturbi mentali, o hanno sviluppato un comportamento omosessuale di proporzioni tali che non sarebbe tanto sbagliato chiamarli "malati"». Non solo, van den Aardweg è convinto che per colpa del movimento gay, «le masse non assimileranno mai completamente la concezione antinaturale che viene loro imposta. Andrà come con il comunismo. Molti, probabilmente i più, presteranno all'innaturale "religione" omosessuale un culto formale, dettatogli dalla paura, ma si finirà col crederci sempre di meno».
Questi sono gli illustri scienziati che sponsorizzano la terapia riparativa. Ancora più esplicite le parole d'ordine del già citato gruppo ultracattolico "Obiettivo Chaire": «Accompagnamento spirituale, psicologico e medico; attenzione rivolta a genitori, insegnanti ed educatori al fine di prevenire l'insorgere di tendenze omosessuali nei ragazzi, negli adolescenti e nei giovani; ricerca delle cause(spirituali, psicologiche, culturali, storiche) che contribuiscono alla diffusione di atteggiamenti contrari alla legge naturale, riconoscibile dalla ragione rettamente formata».
Poi l'immancabile Joseph Nicolosi, lo psicologo-clinico americano che ha inventato la terapia riparativa. A giorni sarà in Italia per aggiornare i suoi seguaci e illustrare loro, verosimilmente, le ultime novità della sua terapia. Queste le idee di fondo: primo, alla luce delle scienze sociali la forma di famiglia ideale per favorire un sano sviluppo del bambino è il modello tradizionale di matrimonio eterosessuale; secondo, l'identità sessuale si forma in un'età precoce sulla base di " fattori biologici, psicologici e sociali"; terzo, esistono numerosi esempi di persone che sono riuscite a cambiare il loro comportamento, identità, stimoli o fantasie sessuali.
A sostegno di queste tesi sono nati i movimenti "ex-gay", persone "riparate" e spesso convertite al cattolicesimo che hanno lo scopo dichiarato di dimostrare che dall'omosessualità è possibile "guarire". Il bello della faccenda è che sempre più gruppi di "ex gay" vengono sciolti per il fatto che molti associati hanno ri-trovato un partner dello stesso sesso proprio in quell'organizzazione.

***

La terapia riparativa di Cantelmi

Cantelmi cerca di adattare su di me, sul mio caso, le ragioni di quella terapia. Parla di traumi infantili che generano confusione in un mondo già pieno di contraddizioni e di liquidità nei rapporti interpersonali. Il tutto per spiegare che in un certo senso
i comportamenti della persona omosessualità sono indotti da questa schizofrenia esterna. Non solo omosessuali però. Il professor Cantelmi è infatti convinto, e me lo spiega, che la nostra epoca è caratterizzata da una grossa compulsività sessuale: una dipendenza che colpisce migliaia di persone e tra questi tanti, tantissimi giovani. Mi parla di «relazioni malate con il sesso», di «perdita di controllo» e così via.
«E in tutto questo, l'omosessualità?», chiedo io.
«Beh, il mio studio è pieno. Abbiamo la fila. Ci sono centinaia di ragazzi che chiedono aiuto».
«Vede - dico cercando di stanarlo - io non so bene se sono omosessuale. Non capisco se sono vittima di una sorta di disagio psichico o se devo assecondare queste mie pulsioni».
«Non preoccuparti Davide - mi dice sereno e sorridente - dal tuo profilo mi sembra di poter parlare di una ansia generalizzata e di una leggera nevrosi che in qualche modo condiziona e devia le tue scelte sessuali. Ora faremo il test e avremo più elementi per poter scegliere la terapia migliore».

***

Il Test ed i discepoli del professore e la cura

La dottoressa Cristina Cacace dell'Istituto di terapia cognitivo interpersonale diretto da Cantelmi mi accoglie sorridente nel suo studio. Mi osserva, anzi mi scruta con insistenza. «Ora mi becca - penso io - scopre che sono un infiltrato e mi caccia». E invece no. Evidentemente la diagnosi del Professor Cantelmi deve avermi suggestionato. Un po' nevrotico, perseguitato, mi ci sento davvero. Fatto sta che lei mi invita con gentilezza nel suo studio targato Ikea, mi fa accomodare e mi interroga: nome, cognome, età, indirizzo, telefono e stato civile. Io rispondo senza esitare e attendo, anche qui, "la" domanda . Ma la dottoressa Cacace già sa e non c'è bisogno di alcuna premessa.
Saltiamo direttamente ai particolari più intimi: quante volte, e fino a che punto. «Fino a che punto in che senso?», chiedo io. Lei sorride. Mi chiedo se lei, giovane psicologa, crede davvero alle follie e alla violenza di questa benedetta "terapia riparativa" oppure se è li, in quel piccolo studio solo perchè non trova nulla di meglio. Ma i miei pensieri vengono interrotti dalla domanda della dottoressa:
«Davide, i tuoi rapporti omosessuali sono stati solo attivi o anche passivi»? Sento un forte disagio di fronte a quella domanda ricorrente, ossessiva. Mi viene in mente il lato pruriginoso e voyeuristico di chi la pone. Alla fine rispondo come ho già risposto a Don Giacomo e al professor Cantelmi: «Sì, attivo e passivo». Poi racconto anche a lei del mio rapporto conflittuale con mia madre, delle assenze di mio padre e aggiungo che ogni tanto, da piccolo,venivo scambiato per bambina. La giovane assistente di Cantelmi annuisce gravemente e mi fissa l'appuntamento per il test di personalità. «Dopo il test - mi dice prima di accompagnarmi alla porta - sapremo meglio come trattare la tua situazione».
Pochi giorni dopo sono di nuovo lì e scopro che il Test dura circa quattro ore ed è nient'altro che il cosiddetto "Test Minnesota" quello che utilizzano le forze armate di mezzo mondo per selezionare il proprio personale. Seicento domande circa che dovrebbero dare risposte su eventuali deviazioni del candidato: ipocondria, depressione, isteria, deviazione psicopatica, mascolinità o femminilità, paranoia, psicastenia, schizofrenia, ipomania e introversione sociale. Un pout-pourri che, tra le altre cose, dovrebbe mettere in luce le mie tendenze omosessuali. Comunque la dottoressa mi dà i fogli, un penna e mi piazza in corridoio. Inizio a scorrere le domande: «Hai avuto esperienze molto strane?»; oppure, «Ti piacerebbe essere un fioraio?». A quest'ultima rispondo di sì spinto dalla banalità della considerazione; Forse chi sceglie di fare il fioraio, secondo loro, ha una predisposizione ha diventare un po'checca.
D'un tratto vengo colpito e distratto dalla presenza silenziosa di una signora e di un giovane adolescente. Sono madre e figlio. Lui mi sembra particolarmente timido, a disagio. Non posso saperlo, ma potrebbe benissimo trattarsi di un ragazzino forzato dalla madre per arginare, almeno finché è in tempo, la «propria devianza omosessuale». Di nuovo penso a quanto sia angusta questa pratica e a quanta violenza abbia in sé. Penso alla pressione che può subire un ragazzino di 15-16 anni che sta scoprendo la propria sessualità. La preoccupazione, spesso in buona fede, dei genitori e la scelta di far qualcosa per fermare quella "scoperta" piuttosto che accoglierla e sostenerla. Poi la signora e il ragazzino si infilano in una delle tante stanze dello studio degli allievi di Cantelmi e io torno al mio test infinito: «Hai mai compiuto pratiche sessuali insolite?»; «Ti piaceva giocare con le bambole?»; «Qualcuno controlla la tua mente?»; «Hai spesso il desiderio di essere di sesso opposto al tuo?»; «L'uomo dovrebbe essere il capo famiglia?»...
Finite le domande, torno in stanza dalla dottoressa.
Lei ripone le mie scartoffie che già contengono il risultato del mio "grado di omosessualità" e tira fuori una decina di cartoncini colorati da figure bizzarre. Sono le macchie del test di Rorschach. Spruzzi indefiniti di colore, che agiscono in modo inconscio attivando reazioni proiettive. Insomma, di fronte a quelle macchie sono invitato a rintracciare e comunicare figure sensate. Io mi lancio sforzandomi di vedere peni, vagine, ani e così via. Individuo anche un paio di feti appesi per il cordone ombelicale. Dò il peggio di me, cercando di convincere la dottoressa Cacace che la mia sessualità è particolarmente deviata, talmente corrotta e omosessuale da meritare le sue cure. Ma lei, di fronte al mio sproloquio genitale non fa una piega: sfila uno dopo l'altro i cartoncini del test e prende diligentemente appunti.
Nel frattempo si accosta a me ed io non trattengo un'occhiata fugace alla scollatura. Lei, sorpresa, si ritrae, si copre e mi guarda con imbarazzo. Insomma, dopo tutto quel parlare della mia omosessualità probabilmente sono caduto nella banalità di voler riaffermare la mia "mascolinità" di fronte a una donna. Per la prima volta, in un certo senso, vivo sulla mia pelle la forza e la violenza del condizionamento sociale e culturale che vivono i gay. Poi, riprendo con le mie figure...

***

I risultati del test, quanto sono omosessuale?

«Non molto, la tua omosessualità è davvero sfumata», mi dice la dottoressa Cacace mostrandomi una ventina di pagine che contengono la mia "diagnosi". «Omosessualità sfumata», proprio così. A quel punto chiedo maggiori spiegazioni. «Allora, io direi che siamo di fronte ad una nevrosi che ha indotto una deviazione sessuale - continua lei - sarà il professor Cantelmi a spiegarti meglio.
Dopo qualche giorno sono di nuovo nella sala d'attesa del professore. La sensazione è la stessa: un porto di mare aperto a tutti i "casi umani". Cantelmi, cortese e accogliente come sempre, sfoglia i risultati del mio test e mi parla di "leggera nevrosi e depressione" che avrebbe indotto la mia deviazione sessuale, l'uscita dai binari di una sessualità sana e consapevole. «Tu non sei propriamente un omosessuale», mi dice. «La tua mi sembra più una preoccupazione determinata da alcuni episodi legati all'infanzia». Poi attacca con il conflitto con mia madre e l'assenza di mio padre, da me del tutto inventata, che mi avrebbe privato di una figura maschile forte, una figura di riferimento su cui avrei dovuto modellare la mia sessualità e definire il mio genere. Dunque non sono del tutto omosessuale.
Forse la terapia è già iniziata. Negare la mia omosessualità è il primo passo verso la "guarigione". Probabilmente è una modalità per iniziare a smontare la convinzione del "paziente". Sentirsi dire, «non sei propriamente omosessuale», forse, significa iniziare a destrutturare la personalità dell'individuo, le sue convinzioni e metterlo di fronte al fatto - un fatto certificato da uno psicologo - che la sua omosessualità non è mai esistita. Anzi, che l'omosessualità in sé non esiste se non nei termini di una deviazione dalla norma, dall'unica norma reale: l'eterosessualità.
«A questo punto - continua poi il professore - si tratta di andare a ripescare quelle fratture e superarle attraverso una terapia adeguata».
«Che tipo di terapia?» chiedo io. «Una terapia individuale. Ti seguirà un mio assistente, ma io - mi tranquillizza - sarò costantemente informato dei tuoi progressi». «Ma io sapevo di gruppi di mutuo-aiuto, pensavo che mi inserisse lì». «I gruppi ci sono - mi dice lui - ma sono gruppi con persone che hanno una forte devianza sessuale. Non credo che sia la terapia migliore per il tuo stato. Non so, vedremo».
Io non mollo la presa e cerco di scoprire cosa accade dentro quei gruppi. «Sono gruppi di persone guidate da psicoterapeuti che condividono le propria esperienza verso un percorso riparativo», aggiunge frettolosamente Cantelmi. Poi si alza, mi dà il numero di telefono dell'ennesimo psicologo, ovviamente un altro assistente, e mi regala un libro: "Oltre l'omosessualità" di Joseph Nicolosi.
Nicolosi, proprio lui, il guru dei guaritori, il creatore della terapia riparativa, quello che vanta ben 500 casi di «gay trattati», anzi, riparati. «Leggilo - mi dice - troverai situazioni simili alla tua. Persone come te che ce l'hanno fatta».

***

Il libro di Nicolosi

Oltre l'omosessualità" di Joseph Nicolosi è una raccolta di storie di vita. Otto storie di omosessuali corretti, riparati, e un'appendice finale sulle modalità della terapia. Tra loro Albert, un trentenne che «parla con tono leggermente effeminato e la nostalgia - sottolinea Nicolosi - di un bambino perduto». E in effetti il problema di Albert, racconta Nicolosi nel suo libro, è proprio il suo attaccamento al mondo perduto dell'infanzia. Di qui un'illustrazione delle caratteristiche ricorrenti nelle persone omosessuali: attrazione distaccata per il proprio corpo, prime esperienze sessuali con altri bambini, ipermasturbazione, - «gli omosessuali - spiega Nicolosi - si masturbano più spesso degli eterosessuali: è un tentativo di stabilire un contatto rituale con il pene» - e una figura materna opprimente. A quel punto l'obiettivo del dottor Nicolosi è quello di «sviluppare un senso più solido della mascolinità» di Albert. Come? Innanzi tutto affrancandosi dall'opprimente legame materno, coltivando amicizie maschili non sessuali e facendo lunghi giri in bicicletta. Lunghi giri in bicicletta, proprio così. Finalmente arrivano i primi progressi: Albert riesce a controllare la masturbazione, si distacca dalla madre, non salta addosso al suo amico e continua a girare in bici per il quartiere. «Le stanno succedendo proprio delle belle cose», confida il dottore ad Albert. Tre anni dopo Albert ha una voce sicura, ogni inflessione femminile è sparita, si è «staccato emotivamente dagli altri maschi e dalla mascolinità», e si è affrancato dal controllo materno: la colpa originaria, la causa della sua omosessualità; Albert si è anche fidanzato con una ragazza. Insomma è riparato. Ed è riparato perchè «ha afferrato - commenta Nicolosi - il concetto del falso sé»: la falsa identità gay che l'esterno ti impone. «No, non sono gay», è l'ultimo commento di Albert prima di iniziare la sua nuova vita da eterosessuale.
Altra vicenda interessante raccontata da Nicolosi è quella di Tom: «Un uomo straordinariamente bello, alto circa 1m e 80, occhi azzurri e ben vestito». (chissà che anche Nicolosi non tradisca una tendenza omosessuale: il guaritore dei gay che scopre di essere gay, un grande classico già visto mille volte). Tom è sposato, ma separato a causa di una relazione con un altro ragazzo: «Andy, un ventiquattrenne irresistibile». Nicolosi è chiaro con Tom: «Se lei vuole divorziare da sua moglie e iniziare la sua nuova vita con il suo amante gay io non la seguo». Il fatto è che Tom si sente vuoto senza la moglie e i figli e non sa come presentarsi in società, come tirare fuori la sua omosessualità.
Un paio di buone ragioni per iniziare la terapia riparativa. Il fatto è che, almeno per Nicolosi, Tom è un omosessuale anomalo: «Non ha problemi di affermazione nei confronti degli altri uomini, in affari è deciso e risoluto ed è estroverso. Ma sotto sotto - svela Nicolosi - ha la fragilità emotiva tipica degli omosessuali». A farla breve, Tom ha una paura nera di perdere la moglie e i figli e ritrovarsi solo perché «le relazioni omosessuali sono senza futuro». A quel punto Nicolosi incontra la moglie di Tom che ha tutta l'intenzione di collaborare per riportare il marito sulla retta via. Un lavoro che riesce, ma i segni dell'omosessualità hanno lasciato la loro traccia indelebile: Tom è Hiv positivo e di lì a poco muore. Il messaggio, meglio, l'avvertimento di Nicolosi è fin troppo chiaro: attenzione, di omosessualità si può guarire ma anche morire.

***

Prove di guarigione

Quando torno nello studio del professor Cantelmi scopro che la mia guarigione è nelle mani di un suo giovanissimo assistente. Anche lui sfoglia i risultati del mio test, e inizia a parlare del percorso che abbiamo davanti. «Ripercorreremo il conflitto con tua madre, l'assenza di tuo padre, cercando di ricomporre le fratture che hanno generato la confusione».
«Confusione?»
«Si, certo, confusione di genere. Ma prima Davide - continua il giovane dottore - parlami della tue esperienze omosessuali». Per la quarta volta mi ritrovo a parlare del mio compagno di Liceo e racconto delle paure del mio matrimonio. Ma la Domanda arriva: «Davide, i tuoi rapporti sono stati completi?». «Vuol sapere se l'ho preso nel di dietro dottore? Sì, due volte», rispondo seccato. Lui sorride imbarazzato. Ma in effetti è proprio quello che voleva sapere. Poi si riprende e attacca. «Vorrei anche sapere le sensazioni che hai provato». Sull'orlo dell'esaurimento per quelle domande così ripetitive e di basso livello, attacco un pilotto infinito. Gli racconto, invento, ogni particolare. Gli parlo dell'eccitazione del rapporto omosessuale maschile, del senso di trasgressione e richiamo alla mente alcuni passaggi particolarmente suggestivi e "scabrosi" descritti da uno dei pazienti del libro di Nicolosi. Lui si beve tutto e prende diligentemente appunti. Finalmente gli ho offerto il "malato" che è in me e mi sembra visibilmente soddisfatto.
Io inizio a provare un senso di nausea. Nausea per Don Giacomo, per il professor Cantelmi e per i suoi giovani assistenti. Sono passati sei mesi dal mio primo incontro e a questo punto mi sembra di non riuscire a sopportare oltre. Mi rendo conto che in questo lungo periodo abbiamo solo parlato del mio didietro. Per la prima volta realizzo che nessuno di loro mi ha mai chiesto se mi era capitato di innamorarmi di qualche uomo. Nessuno ha mai voluto sapere le mie emozioni di fronte ai rapporti omosessuali. Possibile che non gli interessi altro che il numero di penetrazioni "subite"? Il giovane psicologo mi fissa un nuovo appuntamento. Io lo saluto e sparisco. Non metterò mai più piede in quello studio. Ormai ne so abbastanza.


23/12/2007

Senza Fili
24-12-2007, 11:43
Comunque nemmeno Wanna Marchi e figlia sono state così ciarlatane :Puke:

:.Blizzard.:
24-12-2007, 12:28
Per la prima volta realizzo che nessuno di loro mi ha mai chiesto se mi era capitato di innamorarmi di qualche uomo. Nessuno ha mai voluto sapere le mie emozioni di fronte ai rapporti omosessuali. Possibile che non gli interessi altro che il numero di penetrazioni "subite"? Il giovane psicologo mi fissa un nuovo appuntamento. Io lo saluto e sparisco. Non metterò mai più piede in quello studio. Ormai ne so abbastanza.


23/12/2007

*

HolidayEquipe™
24-12-2007, 12:37
il mio quesito da tempo e' questo...
e' la chiesa che e' prorpio così...o soltanto una parte di essa?...
mi sembra il classico discorso che le mele marce stanno ovunque...
ma piu' passa il tempo, piu' mi accorgo che nella chiesa le mele marce son piu' delle mele buone...
mettiamo anche il fatto che dentro la chiesa c'e' piu' omerta' che dentro la mafia...
condiamo tutto con un po' di politica...che non si mette in mezzo, perche' sollevare polveroni dentro la chiesa fa perdere voti...shakeriamo il tutto per bene...e chissa' che ne vien fuori...

Ferdy78
24-12-2007, 14:01
Una volta li avrebbero mandati dall'esorcista , ora gli fan fare un corso...



Còl,ma,òz,òa


Una volta gli avrebbero mandati al rogo come le streghe fino a qualche secolo fa...

E intanto stasera a ripetere la solita cantilena da 2007 anni a sta parte..il salvatore arriverà, è fra noi e bla bla....ma che ci salvasse almeno:sofico:

MI stupisco tuttavia cme non abbia mandato a F....O sto schizzato prima della fine dei sei mesi...

AH Buon Natale:D

Lorekon
24-12-2007, 14:09
quindi in pratica il tizio si è sorbito 6 mesi di sedute e l'unica cosa di cui ha da parlare è che il corso esiste? niente di niente sul contenuto del corso?
questo senza entrare nel merito del discorso "curare una malattia che non esiste", cosa su cui al limite limite potrei pure esser d'accordo, ma se voglio proprio sconfiggere questa cosa delle "finte cure" ce ne sono talmente tante altre e che coinvolgono un po più di 500 persone in 27 anni.

bhè dai... ;)

la notizia non è che nel corso dicano questo o quell'altro.
IMHO la notizia è che qualcuno va in giro cercando di "convertire" degli omosessuali, qualunque cosa poi raccontino per farlo :D

gabi.2437
24-12-2007, 14:18
"li avrebbero mandati"

Cmq... beh è ovvio che se una religione ritiene l'omosessualità un peccato, faccia qualcosa per "curarla"...

Per il resto sono riusciti a tirar fuori una roba che veramente, come trama ci tiri fuori più di una trilogia di film :D

Jo3
24-12-2007, 18:35
Questo giornalista ha finto di chiedere aiuto intenzionalmente ad un'istituzione alla chiesa cattolica per uscire (sue parole) dalla condizione di omosessualità (se realmente cosi si puo definire).

Non si e' presentato dicendo "ecco sono omosessuale" ma bensi "aiutatem ad uscire dall'omosessualita" : ergo la sua richiesta era ben specifica.

Non comprendo quindi tutto questo can can. : ha inscenato lui questa messinscena chiedendo di poter "uscire" da tal condizione (anche se ritengo che definire "condizione" l'essere omosessuali sia un tantino offensivo).

Fides Brasier
24-12-2007, 19:39
Questo giornalista ha finto di chiedere aiuto intenzionalmente ad un'istituzione alla chiesa cattolica per uscire (sue parole) dalla condizione di omosessualità (se realmente cosi si puo definire).

Non si e' presentato dicendo "ecco sono omosessuale" ma bensi "aiutatem ad uscire dall'omosessualita" : ergo la sua richiesta era ben specifica.

Non comprendo quindi tutto questo can can. : ha inscenato lui questa messinscena chiedendo di poter "uscire" da tal condizione (anche se ritengo che definire "condizione" l'essere omosessuali sia un tantino offensivo).la richiesta di aiuto era finalizzata a indagare dal di dentro; ma a mio avviso il can can e' dovuto all'approccio che l'istituzione ha nei confronti dell'omosessualita', ovvero un approccio volto a "curare" quella che viene definita una "malattia". ben altro approccio invece, e decisamente piu' corretto, sarebbe quello di aiutare chi si rivolge loro ad accettare il proprio modo di vivere la sessualita'.

shambler1
24-12-2007, 19:47
la richiesta di aiuto era finalizzata a indagare dal di dentro; ma a mio avviso il can can e' dovuto all'approccio che l'istituzione ha nei confronti dell'omosessualita', ovvero un approccio volto a "curare" quella che viene definita una "malattia". ben altro approccio invece, e decisamente piu' corretto, sarebbe quello di aiutare chi si rivolge loro ad accettare il proprio modo di vivere la sessualita'.
Un approccio corretto..politicamente corretto. :D

Senza Fili
24-12-2007, 20:48
Questo giornalista ha finto di chiedere aiuto intenzionalmente ad un'istituzione alla chiesa cattolica per uscire (sue parole) dalla condizione di omosessualità (se realmente cosi si puo definire).

Non si e' presentato dicendo "ecco sono omosessuale" ma bensi "aiutatem ad uscire dall'omosessualita" : ergo la sua richiesta era ben specifica.

Non comprendo quindi tutto questo can can. : ha inscenato lui questa messinscena chiedendo di poter "uscire" da tal condizione (anche se ritengo che definire "condizione" l'essere omosessuali sia un tantino offensivo).



Se ti sfugge il motivo della messa in scena ti informo che il chiedere aiuto a quella gente è stato fatto solo ed esclusivamente per smascherare dei cialtroni.
Se piuttosto si fosse finto disperato per smascherare un finto mago adesso sareste tutti ad osannarlo, siccome ha invece smascherato dei cialtroni legati alla chiesa allora divagate...non è che un millantantore che cura malattie inesistenti diventa attendibile se dichiara di farlo in nome di una religione ;)

iuccio
24-12-2007, 20:50
Troppo una figata!

Uno ti chiede una mano, te gliela dai e ZAC ti prendi pure dello stronzo.

Eh ma la Chiesa Cattolica è marcia eh! :asd:

gabi.2437
24-12-2007, 20:51
Se ti sfugge il motivo della messa in scena ti informo che il chiedere aiuto a quella gente è stato fatto solo ed esclusivamente per smascherare dei cialtroni.
Se piuttosto si fosse finto disperato per smascherare un finto mago adesso sareste tutti ad osannarlo, siccome ha invece smascherato dei cialtroni legati alla chiesa allora divagate...non è che un millantantore che cura malattie inesistenti diventa attendibile se dichiara di farlo in nome di una religione ;)

Ma i maghi...cosa c'è da smascherare? :muro:

Senza Fili
24-12-2007, 20:55
Troppo una figata!

Uno ti chiede una mano, te gliela dai e ZAC ti prendi pure dello stronzo.

Eh ma la Chiesa Cattolica è marcia eh! :asd:

Ma lol!
Ha chiesto una mano (appositamente per sbugiardarli:D ) a dei buffoni che millantano di offrire cure inesistenti per guarire malattie inesistenti!
Un pò come quando quelli de Le Iene andavano dai maghi facendo finta di avere problemi chiedendo soluzioni per ridicolizzarli e smascherarli :sofico:

Jo3
25-12-2007, 15:45
Se ti sfugge il motivo della messa in scena ti informo che il chiedere aiuto a quella gente è stato fatto solo ed esclusivamente per smascherare dei cialtroni.
Se piuttosto si fosse finto disperato per smascherare un finto mago adesso sareste tutti ad osannarlo, siccome ha invece smascherato dei cialtroni legati alla chiesa allora divagate...non è che un millantantore che cura malattie inesistenti diventa attendibile se dichiara di farlo in nome di una religione ;)

Piano con le parole :)

Non vedo cosa c'entri l'affermare a priori di essere dei cialtroni, quando una persona ammette (o finge di ammettere) di sentirsi a disagio con la propria omosessualita :

tu sei proprio sicuro che tutti vivano l'omosessualita' secondo il tuo modello personale?
ti e' mai passato di mente che magari condanni a priori una certa schiera di persone che invece avvertono del disagio con la propria omosessualita, (cosi come un omoessuale avverte disagio con la propria eterosessualita') e che cercano grazie a tali "cialtroni" di vivere meglio la propria sfera emotiva e sessuale?

Le tue paole trasudano un'arroganza nell'affermare che TUTTI automaticamente si sentono a loro agio con la loro omoessualita, calpestando cosi chi con tale omosessualita non vive bene.

Senza Fili
25-12-2007, 15:52
Piano con le parole :)

Non vedo cosa c'entri l'affermare a priori di essere dei cialtroni, quando una persona ammette (o finge di ammettere) di sentirsi a disagio con la propria omosessualita :


Il problema non è il falso malato approdato lì per sbugiardarli, i cialtroni sono coloro che dichiarano di offrire cure inesistenti a malattie inesistenti!
E visto che l'omosessualità non è una malattia chi dice di curarla è un cialtrone, che ti piaccia o no, al pari di chi vende numeri vincenti o alghe miracolose!



tu sei proprio sicuro che tutti vivano l'omosessualita' secondo il tuo modello personale?
ti e' mai passato di mente che magari condanni a priori una certa schiera di persone che invece avvertono del disagio con la propria omosessualita, (cosi come un omoessuale avverte disagio con la propria eterosessualita') e che cercano grazie a tali "cialtroni" di vivere meglio la propria sfera emotiva e sessuale?

Le tue paole trasudano un'arroganza nell'affermare che TUTTI automaticamente si sentono a loro agio con la loro omoessualita, calpestando cosi chi con tale omosessualita non vive bene.

Il topic non titola "come vivete personalmente la vostra omosessualità".
Il topic parla di un gruppo di persone, legate alla chiesa, che dichiara di offrire cure inesistenti, al medesimo livello di truffa e cialtroneria dei consigli dati dai maghi televisivi, solo che quando tali truffe sono organizzate da sedicenti maghi tutti a puntare il dito, siccome questa organizzazione a delinquere è stata messa su da persone pappa e ciccia con la chiesa tu e altri avvocatini da forum subito vi stracciate le vesti a difendere l'indifendibile ;)

Senza Fili
25-12-2007, 15:53
Piano con le parole :)

Non vedo cosa c'entri l'affermare a priori di essere dei cialtroni, quando una persona ammette (o finge di ammettere) di sentirsi a disagio con la propria omosessualita :


Il problema non è il falso malato approdato lì per sbugiardarli, i cialtroni sono coloro che dichiarano di offrire cure inesistenti a malattie inesistenti!
E visto che l'omosessualità non è una malattia chi dice di curarla o di eliminrla è un cialtrone, che ti piaccia o no, al pari di chi vende numeri vincenti o alghe miracolose



tu sei proprio sicuro che tutti vivano l'omosessualita' secondo il tuo modello personale?
ti e' mai passato di mente che magari condanni a priori una certa schiera di persone che invece avvertono del disagio con la propria omosessualita, (cosi come un omoessuale avverte disagio con la propria eterosessualita') e che cercano grazie a tali "cialtroni" di vivere meglio la propria sfera emotiva e sessuale?

Le tue paole trasudano un'arroganza nell'affermare che TUTTI automaticamente si sentono a loro agio con la loro omoessualita, calpestando cosi chi con tale omosessualita non vive bene.

Il topic non titola "come vivete personalmente la vostra omosessualità", nè tantomeno questi individui si offrono per aiutare eventuali disagi, ma si offrono per cancellare malattie che esistono solo nella loro fantasia.
Il topic parla di un gruppo di persone, legate alla chiesa, che dichiara di offrire cure inesistenti, al medesimo livello di truffa e cialtroneria dei consigli dati dai maghi televisivi, solo che quando tali truffe sono organizzate da sedicenti maghi tutti a puntare il dito, siccome questa organizzazione a delinquere è stata messa su da persone pappa e ciccia con la chiesa tu e altri avvocatini da forum subito vi stracciate le vesti a difendere l'indifendibile ;)

Jo3
25-12-2007, 16:02
Il problema non è il falso malato approdato lì per sbugiardarli, i cialtroni sono coloro che dichiarano di offrire cure inesistenti a malattie inesistenti!
E visto che l'omosessualità non è una malattia chi dice di curarla è un cialtrone, che ti piaccia o no, al pari di chi vende numeri vincenti o alghe miracolose!
Il topic non titola "come vivete personalmente la vostra omosessualità".
Il topic parla di un gruppo di persone, legate alla chiesa, che dichiara di offrire cure inesistenti, al medesimo livello di truffa e cialtroneria dei consigli dati dai maghi televisivi, solo che quando tali truffe sono organizzate da sedicenti maghi tutti a puntare il dito, siccome questa organizzazione a delinquere è stata messa su da persone pappa e ciccia con la chiesa tu e altri avvocatini da forum subito vi stracciate le vesti a difendere l'indifendibile ;)

Stiamo parlando di cure? cortesemente citami almeno un farmaco, una prescrizione o qualsiasi analisi medica negli articoli da te riportati.

Almeno una, te ne prego, altrimenti mi sa tanto che quello di cui stiamo parlando non sono cure mediche cosi come una malatta come il giornalista vuol far credere : lo stesso articolo ha gia un che di dubbio quando viene espresso il concetto di malattia : nessun farmaco e nessuna prescrizione viene citata.

Giovannino
25-12-2007, 16:24
Ma lol ora vado da uno psicologo e fingo un'omosessualità repressa e gli chiedo aiuto per la mia psiche, e quando mi mette in seduta per vincere la finta eterosessualità lo sbugiardo perché l'eterosessualità non è una malattia, per cui è un cialtrone.
Ma lol.

:.Blizzard.:
25-12-2007, 18:07
Troppo una figata!

Uno ti chiede una mano, te gliela dai e ZAC ti prendi pure dello stronzo.

Eh ma la Chiesa Cattolica è marcia eh! :asd:

conoscendo i tuoi interventi omofobi, non mi stupisce questo tuo reply :O

Fides Brasier
25-12-2007, 18:38
Ma lol ora vado da uno psicologo e fingo un'omosessualità repressa e gli chiedo aiuto per la mia psiche, e quando mi mette in seduta per vincere la finta eterosessualità lo sbugiardo perché l'eterosessualità non è una malattia, per cui è un cialtrone.
Ma lol.uno psicoterapeuta serio ti sgama subito ;)

e poi, uno psicoterapeuta serio non ti "cambia" la tendenza sessuale come vogliono fare questi dell'articolo: invece, ti aiuta ad accettarla come naturale per te, quale in effetti e'.

fsdfdsddijsdfsdfo
25-12-2007, 18:43
Ma lol ora vado da uno psicologo e fingo un'omosessualità repressa e gli chiedo aiuto per la mia psiche, e quando mi mette in seduta per vincere la finta eterosessualità lo sbugiardo perché l'eterosessualità non è una malattia, per cui è un cialtrone.
Ma lol.

I cattolici in qesto thread sono riuscite ad arrampicarsi sugli specchi come non avevo MAI visto altrove.


Neanche wanna marchi andava a chiamare le persone, erano loro che le chiamavano.


Eppure in galera ci è finita.



Ma questi sono cattolici. Probabilmente andranno a finire insieme ai preti che si stuprano i bambini.



A dire due rosari.

Senza Fili
25-12-2007, 18:50
Stiamo parlando di cure? cortesemente citami almeno un farmaco, una prescrizione o qualsiasi analisi medica negli articoli da te riportati.

Almeno una, te ne prego, altrimenti mi sa tanto che quello di cui stiamo parlando non sono cure mediche cosi come una malatta come il giornalista vuol far credere : lo stesso articolo ha gia un che di dubbio quando viene espresso il concetto di malattia : nessun farmaco e nessuna prescrizione viene citata.

Sei disinformato, nell'articolo si parla di terapia psicologica, peccato che uno psicologo, che cura malattie reali, mica per forza deve associare alla terapia dei farmaci ;)

E, cvd, continui a divagare, al solo fine di difendere dei CIARLATANI che, tramite la compiacenza di psicologi disonesti (da radiare subito dall'albo), millantano l'esistenza di una terapia immaginaria per la cura di una malattia che non esiste.

fluke81
25-12-2007, 18:54
Neanche wanna marchi andava a chiamare le persone, erano loro che le chiamavano.

.

Sbagliato:O
le Marchi chiamavano numeri a caso e attaccavano discorso dicendo "il maestro ti ha sognato bla bla bla"

e ricordo per chi fa paragoni che le marchi sono state condannate per truffa perche spillavano tanti $:read:


Eppure in galera ci è finita.



Ma questi sono cattolici. Probabilmente andranno a finire insieme ai preti che si stuprano i bambini.



A dire due rosari.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/07_Luglio/05/prete_pedofilo.shtml
Roma: prete condannato per pedofilia
A.D. 58 anni sacerdote e insegnante alla scuola Media Salvo D'acquisto dovrà scontare 4 anni e due mesi di carcere

http://www.associazioneprometeo.org/pilot.php?action=new_pg&cl=0&ip=1&iv=1&im=125
Il caso don Dessì: prete condannato a 12 anni
CHIESA E PEDOFILIA: IL CASO Don Marco Dessì.
Abusi sui bambini in Nicaragua, 12 anni a don Marco Dessì Condannato dal Gup di Parma, il pm aveva chiesto 16 anni

:O

Senza Fili
25-12-2007, 19:02
e ricordo per chi fa paragoni che le marchi sono state condannate per truffa perche spillavano tanti $:read:


Pensi che questa gente abbia messo in moto una macchina del genere, di guarigione di una malattia inesistente, per la gloria?

Senza Fili
25-12-2007, 19:03
doppio

fluke81
25-12-2007, 19:04
Pensi che questa gente abbia messo in moto una macchina del genere, di guarigione di una malattia inesistente, per la gloria?

nell'articolo non ho trovato riferimenti a denaro chiesto al giornalista,puo essere che ho letto male:boh:

linuxianoxcaso
25-12-2007, 19:13
ma quello che voleva curare sto poraccio era pure psicologo ? :stordita:
nessuno ha pensato di avvisarlo che ormai ( anche se da comunque poco ) l'omosessualità non è più considerata una malattia ? :stordita:
oppure ha preso la laurea con i punti della centrale del latte ? :fagiano:

linuxianoxcaso
25-12-2007, 19:22
Sbagliato:O
le Marchi chiamavano numeri a caso e attaccavano discorso dicendo "il maestro ti ha sognato bla bla bla"

e ricordo per chi fa paragoni che le marchi sono state condannate per truffa perche spillavano tanti $:read:

beh le marchi sfruttavano la debolezza delle persone per spillare denaro ...
la chiesa sfrutta la debolezza delle persone per acquisire potere e per sottomettere delle menti .....

....mhhh.....che dici ? cos'è peggio ? :fagiano:

fluke81
25-12-2007, 19:25
beh le marchi sfruttavano la debolezza delle persone per spillare denaro ...
la chiesa sfrutta la debolezza delle persone per acquisire potere e per sottomettere delle menti .....

....mhhh.....che dici ? cos'è peggio ? :fagiano:

il potere è finalizzato a qualche interesse non puo essere fine a se stesso,interesse che spesso è economico quindi non c'è differenza tra le due ipotesi :fagiano:
Solo che la seconda è difficilmente dimostrabile in un tribunale visto che c'è "liberta di religione":O

linuxianoxcaso
25-12-2007, 19:29
il potere è finalizzato a qualche interesse non puo essere fine a se stesso,interesse che spesso è economico quindi non c'è differenza tra le due ipotesi :fagiano:
Solo che la seconda è difficilmente dimostrabile in un tribunale visto che c'è "liberta di religione":O

ehm vendita di santini , croci e crocette ... per non parlare di "libere" e "generose" offerte da minimo X€ e 8x1000 , ici ecc ecc :stordita:

fluke81
25-12-2007, 19:33
ehm santini , croci e crocette ... per non parlare di "libere" e "generose" offerte da minimo X€ e 8x1000 , ici ecc ecc :stordita:

8x1000,ICI,ecc sono accordi con lo stato:fagiano:
le offerte sono libere come per tutte le associazioni,se poi qualcuno va in giro dicendo "dammi 1000 euro o il diavolo viene a casa tua" allora la cosa cambia.

Senza Fili
25-12-2007, 19:37
nell'articolo non ho trovato riferimenti a denaro chiesto al giornalista,puo essere che ho letto male:boh:

Leggi tutto.
Il giornalista ha fissato altri incontri, ai quali non si presenterà, quindi non ci è dato sapere se continuando a frequentare queste grandi sòle gli sarebbero stati chiesti regali o donazioni.
Secondo te questi organizzano incontri di mesi e mesi per cosa?

Comunque sia uno psicologo che si presta a curare persone sane è il primo da denunciare e da internare.

fluke81
25-12-2007, 19:39
Leggi tutto.
Il giornalista ha fissato altri incontri, ai quali non si presenterà, quindi non ci è dato sapere se continuando a frequentare queste grandi sòle gli sarebbero stati chiesti regali o donazioni.
Secondo te questi organizzano incontri di mesi e mesi per cosa?

Comunque sia uno psicologo che si presta a curare persone sane è il primo da denunciare e da internare.

Puo essere ma fino ad ora per quello che ne sappiamo non c'è l'elemento $ quindi difficilmente avrebbero una condanna per truffa con scopo di lucro:D
Quello che avrebbero è una condanna per uso improprio della professione credo:stordita:

linuxianoxcaso
25-12-2007, 19:39
8x1000,ICI,ecc sono accordi con lo stato:fagiano:
le offerte sono libere come per tutte le associazioni,se poi qualcuno va in giro dicendo "dammi 1000 euro o il diavolo viene a casa tua" allora la cosa cambia.

appunto , ha acquisito potere fino ad avere privilegi fiscali :fagiano:











sbaglio o i privilegi del clero e della nobiltà hanno scatenato la rivoluzione francese ? :stordita:
ah è vero noi siamo in italia :sob:

fluke81
25-12-2007, 19:42
appunto , ha acquisito potere fino ad avere privilegi fiscali :fagiano:


probabile,ma un tribunale di uno stato non puo condannare un soggetto che fa un accordo con lo stato al limite da torto allo stato,se condanna la chiesa(o qualunque altro soggetto) sarebbe come dichiarare che lo stato non è sovrano :fagiano:

linuxianoxcaso
25-12-2007, 19:46
probabile,ma un tribunale di uno stato non puo condannare un soggetto che fa un accordo con lo stato al limite da torto allo stato,se condanna la chiesa(o qualunque altro soggetto) sarebbe come dichiarare che lo stato non è sovrano :fagiano:

si ma se uno stato accorda privilegi ad un altro stato che gli provocano qualche danno, in questo caso economico, è il segnale che qualcosa non va :stordita:


come è segnale di qualcosa di malato se uno stato permette che i propri cittadini vengano discriminati/ridicolizzati/eccecc da gente di un altro stato :stordita:

fluke81
25-12-2007, 20:03
si ma se uno stato accorda privilegi ad un altro stato che gli provocano qualche danno, in questo caso economico, è il segnale che qualcosa non va :stordita:


come è segnale di qualcosa di malato se uno stato permette che i propri cittadini vengano discriminati/ridicolizzati/eccecc da gente di un altro stato :stordita:

per l'appunto
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/esteri/ue-ici-chiesa/ue-ici-chiesa/ue-ici-chiesa.html

:read:

e non è certo l'unico procedimento contro i nostri governi:friend:

Orfeo87
25-12-2007, 20:57
Negli Stati Uniti di questi movimenti se ne parla da anni, da quando appunto l’omosessualità è stata cancellata dall’elenco delle malattie mentali. In Italia ogni tanto arriva qualche ondata e salta fuori qualcuno che ci vuole - amorevolmente - curare. Per fortuna da noi il fanatismo religioso non inibisce (ancora?) del tutto le capacità intellettive e quindi questi gruppi hanno vita breve e come vengono così se ne vanno.

Ma l'apetto più divertente e allo stesso tempo avvilente di questi gruppi è che prendono un dato oggettivo, il disagio di chi vive in una società omofoba, e lo fanno diventare la prova provata del fatto che quella condizione è anomala. Prendiamo il ragionamento e cerchiamo di applicarlo ad altri casi: sei a disagio perché, in quanto donna, ti senti discriminata sul lavoro? Loro ti insegnano come tornare a fare la brava madre di famiglia e occuparti solo di pulizie e cucina.Ti senti discriminato a causa del tuo colore della pelle?Eh, tesoro, non sono gli altri ad essere razzisti, sei te che sei negro. Dacci la possibilità e - amorevolmente - cercheremo di farti diventare bianco.
Insomma il livello è questo.

dreadknight
25-12-2007, 21:12
Puo essere ma fino ad ora per quello che ne sappiamo non c'è l'elemento $ quindi difficilmente avrebbero una condanna per truffa con scopo di lucro:D
Quello che avrebbero è una condanna per uso improprio della professione credo:stordita:

vallo a raccontare a tutti gli adolescenti che stanno devastando psicologicamente

fluke81
25-12-2007, 21:15
vallo a raccontare a tutti gli adolescenti che stanno devastando psicologicamente

non devo raccontare niente a nessuno,ho solo detto quali secondo me probabilmente sarebbero,con questi elementi cioe quelli dell'articolo, giuridicamente le differenze d'accuse tra questo caso e la marchi:)

Senza Fili
25-12-2007, 21:46
Negli Stati Uniti di questi movimenti se ne parla da anni, da quando appunto l’omosessualità è stata cancellata dall’elenco delle malattie mentali. In Italia ogni tanto arriva qualche ondata e salta fuori qualcuno che ci vuole - amorevolmente - curare. Per fortuna da noi il fanatismo religioso non inibisce (ancora?) del tutto le capacità intellettive e quindi questi gruppi hanno vita breve e come vengono così se ne vanno.

Ma l'apetto più divertente e allo stesso tempo avvilente di questi gruppi è che prendono un dato oggettivo, il disagio di chi vive in una società omofoba, e lo fanno diventare la prova provata del fatto che quella condizione è anomala. Prendiamo il ragionamento e cerchiamo di applicarlo ad altri casi: sei a disagio perché, in quanto donna, ti senti discriminata sul lavoro? Loro ti insegnano come tornare a fare la brava madre di famiglia e occuparti solo di pulizie e cucina.Ti senti discriminato a causa del tuo colore della pelle?Eh, tesoro, non sono gli altri ad essere razzisti, sei te che sei negro. Dacci la possibilità e - amorevolmente - cercheremo di farti diventare bianco.
Insomma il livello è questo.


Esatto.
Squallore&tristezza.

p.s. sarei curioso di sentire qualche psicologo serio del forum cosa ne pensa di questi suoi colleghi che smerdano in questo modo la professione.

dreadknight
25-12-2007, 21:57
non devo raccontare niente a nessuno,ho solo detto quali secondo me probabilmente sarebbero,con questi elementi cioe quelli dell'articolo, giuridicamente le differenze d'accuse tra questo caso e la marchi:)

Quindi l'etica va a farsi benedire?

fluke81
25-12-2007, 22:14
Quindi l'etica va a farsi benedire?

no,infatti ho detto che quelli che rischiano molto nella vicenda sono gli psicologi:O

dreadknight
25-12-2007, 22:33
no,infatti ho detto che quelli che rischiano molto nella vicenda sono gli psicologi:O

e i sacerdoti che si prestano a queste pratiche medievali



Torquemada docet

fluke81
25-12-2007, 22:38
e i sacerdoti che si prestano a queste pratiche medievali



Torquemada docet
il sacerdote per quello che c'è scritto nell'articolo secondo me rischia poco e niente:fagiano:

dreadknight
25-12-2007, 22:49
il problema è che tu la vedi solo dal punto di vista giuridico. Io invece sono del parere che il sacerdote ha colpe ancora peggiori, se non altro dal punto di vista morale

Orfeo87
27-12-2007, 00:31
• Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani e Sergio Rovasio, Responsabile per Radicale Italiani dei diritti delle persone LGBT

“L’offensiva clerico-omofobica ha ora aperto il fronte della ‘guarigione’ o ‘riparazione’ dell’omosessualità. Grazie al quotidiano Liberazione e al giornalista Davide Varì è stata messa in luce una vicenda più da Medio Evo che da nuovo millennio. Piuttosto che riconoscere diritti alle persone lgbt si cerca di farle passare per malati mentali, squilibrati da far curare dagli psichiatri. Ciò che è ancor più grave è che il capofila di questa nuova branca della medicina è il Professor Tonino Cantelmi, presidente e fondatore dell'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psichiatria all'Università Gregoriana, nonché Diacono permanente della Diocesi di Roma. Insomma, proprio un medico ‘neutrale’ che certamente antepone alla religione cattolica i riferimenti medico-scientifici!

Peccato però che la comunità medico-scientifica non consideri l’omosessualità una malattia e che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato questa assurdità nel 1990. Delle due l’una: o il Professor Cantelmi abusa della sua professione e per questo devono intervenire gli Ordini dei medici, degli Psichiatri o degli Psicologi oppure ‘guarisce’ davvero le persone che non piacciono alle gerarchie cattoliche e allora, da radicali, chiederemo tutti di essere curati”. I Deputati radicali presentano un’interrogazione nella quale chiedono conto anche dei privilegi statali accordati all’Università Gregoriana.

Obesotti
27-12-2007, 07:08
Troppo una figata!

Uno ti chiede una mano, te gliela dai e ZAC ti prendi pure dello stronzo.

Eh ma la Chiesa Cattolica è marcia eh! :asd:

D'altronde il genio di quel giornalista per cercare uno scoop a tutti i costi se l'è inventata bella... chissà di che fazione è? :asd:

Senza Fili
27-12-2007, 20:31
D'altronde il genio di quel giornalista per cercare uno scoop a tutti i costi se l'è inventata bella... chissà di che fazione è? :asd:

Non ha cercato nessuno scoop, nè tantomeno si è inventato niente, visto che nel web se vuoi trovi info da anni quella gente di cui parla.
Ha fatto conoscere al grande pubblico la (squallida) opera di persone che, per motivi non ben precisati ma immaginabili, dispensano cure inesistenti per guarire malattie inesistenti...chi è che ha ragione, chi è un cialtrone, oppure chi rende noti al pubblico i cialtroni? :sofico:

Hakuna Matata
28-12-2007, 11:12
Non ha cercato nessuno scoop, nè tantomeno si è inventato niente, visto che nel web se vuoi trovi info da anni quella gente di cui parla.
Ha fatto conoscere al grande pubblico la (squallida) opera di persone che, per motivi non ben precisati ma immaginabili, dispensano cure inesistenti per guarire malattie inesistenti...chi è che ha ragione, chi è un cialtrone, oppure chi rende noti al pubblico i cialtroni? :sofico:

Se certe organizzazioni esistono è perché qualcuno va la per chiedere aiuto, mica li obbligano ad andarci.

Fides Brasier
28-12-2007, 12:07
Se certe organizzazioni esistono è perché qualcuno va la per chiedere aiuto, mica li obbligano ad andarci.il che non ne giustifica affatto l'esistenza, cosi' come non si giustifica l'esistenza di maghi e ciarlatani solo per il fatto che la gente si rivolge loro.
l'approccio corretto al problema (questo si) di vivere male la propria omosessualita' non e' cercare di cambiarla, ma di aiutare la persona ad accettarla come naturale. e, per inciso, anche ad aiutare l'intera societa' ad accettare questa situazione come naturale. invece questi corsi perseguono l'obiettivo esattamente opposto, sia verso la persona che verso la societa', e non so cosa e' peggio.

Hakuna Matata
28-12-2007, 12:20
il che non ne giustifica affatto l'esistenza, cosi' come non si giustifica l'esistenza di maghi e ciarlatani solo per il fatto che la gente si rivolge loro.
l'approccio corretto al problema (questo si) di vivere male la propria omosessualita' non e' cercare di cambiarla, ma di aiutare la persona ad accettarla come naturale. e, per inciso, anche ad aiutare l'intera societa' ad accettare questa situazione come naturale. invece questi corsi perseguono l'obiettivo esattamente opposto, sia verso la persona che verso la societa', e non so cosa e' peggio.

Appunto, non sai cos'è peggio o meglio.
Loro credono che quello che stanno facendo è giusto così come chi fa l'opposto crede di stare nel giusto, sono appoggiati da psicologi quindi anche dalla scienza.
Non sta a te giudicare qual'è l'approccio corretto.

linuxianoxcaso
28-12-2007, 12:27
Appunto, non sai cos'è peggio o meglio.
Loro credono che quello che stanno facendo è giusto così come chi fa l'opposto crede di stare nel giusto, sono appoggiati da psicologi quindi anche dalla scienza.
Non sta a te giudicare qual'è l'approccio corretto.

sono appoggiati da psicologi che però non seguono gli standard internazionali che stabiliscono che l'omosessualità non è una patologia ... e che invece di aiutare le persone ad accettare se stessi e gli altri per ciò che sono fomentano l'odio verso chi è diverso dalla "massa" ... non so quanto ci si possa fidare di questi tizi eh :stordita:

Fides Brasier
28-12-2007, 12:28
Appunto, non sai cos'è peggio o meglio.
Loro credono che quello che stanno facendo è giusto così come chi fa l'opposto crede di stare nel giusto, sono appoggiati da psicologi quindi anche dalla scienza.
Non sta a te giudicare qual'è l'approccio corretto.appunto, non so se e' peggio approfittare della credulita' del singolo, oppure manovrare la societa' in modo che passi il messaggio che l'omosessualita' e' una malattia: perche' sono queste le cose che la chiesa fa.
il singolo psicologo non conta nulla, perche' la scienza ha chiarito ormai in via definitiva che l'omosessualita' non e' una malattia; non puoi certo appoggiarti sul fatto che ci siano degli psicologi che perseguono questa via sbagliata dal punto di vista scientifico, perche' questi psicologi antepongono il loro personale interesse morale all'interesse del paziente

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:11
sono appoggiati da psicologi che però non seguono gli standard internazionali che stabiliscono che l'omosessualità non è una patologia ... e che invece di aiutare le persone ad accettare se stessi e gli altri per ciò che sono fomentano l'odio verso chi è diverso dalla "massa" ... non so quanto ci si possa fidare di questi tizi eh :stordita:

Mica gliel'ho data io la laurea :O

Comunque gli standard internazionali cambiano a seconda dei periodi ...bah.

Senza Fili
28-12-2007, 13:14
appunto, non so se e' peggio approfittare della credulita' del singolo, oppure manovrare la societa' in modo che passi il messaggio che l'omosessualita' e' una malattia: perche' sono queste le cose che la chiesa fa.
il singolo psicologo non conta nulla, perche' la scienza ha chiarito ormai in via definitiva che l'omosessualita' non e' una malattia; non puoi certo appoggiarti sul fatto che ci siano degli psicologi che perseguono questa via sbagliata dal punto di vista scientifico, perche' questi psicologi antepongono il loro personale interesse morale all'interesse del paziente




Esatto: poi certi discorsi fanno ridere, non basta essere psicologi, per lavorare bene bisogna seguire la deontologia della propria professione.

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:14
appunto, non so se e' peggio approfittare della credulita' del singolo, oppure manovrare la societa' in modo che passi il messaggio che l'omosessualita' e' una malattia: perche' sono queste le cose che la chiesa fa.
il singolo psicologo non conta nulla, perche' la scienza ha chiarito ormai in via definitiva che l'omosessualita' non e' una malattia; non puoi certo appoggiarti sul fatto che ci siano degli psicologi che perseguono questa via sbagliata dal punto di vista scientifico, perche' questi psicologi antepongono il loro personale interesse morale all'interesse del paziente

La scienza non ha chiarito un bel niente, ha semplicemente cambiato idea adeguandosi ai tempi...vedi anche i cambiamenti in corso per favorire le adozioni ai gay.
Se è una malattia o no non lo so, ma persone che "gauriscono" esistono e questo stanno seguendo quei psicologi insieme ai preti.
L'importante, secondo me, sono i modi usati che non devono essere "violenti" per nessuno.

linuxianoxcaso
28-12-2007, 13:16
Mica gliel'ho data io la laurea :O

Comunque gli standard internazionali cambiano a seconda dei periodi ...bah.

si chiama progresso :O

linuxianoxcaso
28-12-2007, 13:17
La scienza non ha chiarito un bel niente, ha semplicemente cambiato idea adeguandosi ai tempi...vedi anche i cambiamenti in corso per favorire le adozioni ai gay.
Se è una malattia o no non lo so, ma persone che "gauriscono" esistono e questo stanno seguendo quei psicologi insieme ai preti.
L'importante, secondo me, sono i modi usati che non devono essere "violenti" per nessuno.

se a te dicessero che sei sbagliato , che non vali nulla per ciò che sei e che devi cambiare e uniformarti alla massa non penseresti che quella che fanno su di te è violenza ? :fagiano:

Senza Fili
28-12-2007, 13:21
La scienza non ha chiarito un bel niente, ha semplicemente cambiato idea adeguandosi ai tempi...vedi anche i cambiamenti in corso per favorire le adozioni ai gay.
Se è una malattia o no non lo so, ma persone che "gauriscono" esistono e questo stanno seguendo quei psicologi insieme ai preti.
L'importante, secondo me, sono i modi usati che non devono essere "violenti" per nessuno.



Se è per questo esistono anche persone che affermano di vedere i morti.
Ciò non li rende meno buffoni nè meno ridicoli.

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:22
se a te dicessero che sei sbagliato , che non vali nulla per ciò che sei e che devi cambiare e uniformarti alla massa non penseresti che quella che fanno su di te è violenza ? :fagiano:

Vali nulla è violenza, che sei sbagliato no.

Uniformarsi alla massa , lasciamo perdere, lo predicano tutti.

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:23
Se è per questo esistono anche persone che affermano di vedere i morti.
Ciò non li rende meno buffoni nè meno ridicoli.

Non vedo il nesso.
Una cosa può essere mostrata e dimostrata, l'altra no.

Senza Fili
28-12-2007, 13:23
Vali nulla è violenza, che sei sbagliato no.



Dire ad una persona, magari fragile, che è sbagliata, è violenza psicologica.
Ed è anche ridicolo, se si parla di qualcosa di personale e strettamente soggettivo come l'orientamento sessuale.

linuxianoxcaso
28-12-2007, 13:25
Vali nulla è violenza, che sei sbagliato no.

Uniformarsi alla massa , lasciamo perdere, lo predicano tutti.
se uno è in un momento delicato (psicologicamente) anche un ciao detto male può essere violenza ;)


se lo predicano tutti non vuol dire che sia giusto.

Senza Fili
28-12-2007, 13:27
Non vedo il nesso.
Una cosa può essere mostrata e dimostrata, l'altra no.

E come dimostri un eventuale cambio orientamento sessuale in un uomo gay?
Magari vedendola mentre fa sesso con una donna?

Guarda che tanti gay sforzandosi e pensando ad altro lo hanno fatto, come anche ci sono tanti gay che si sono sposati per copertura.
Non offendere la tua intelligenza: stai confondendo l'essere con l'apparire ;)

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:28
Un approccio corretto..politicamente corretto. :D

Meno male che sono cattolici, se fossero evangelici avresti già intasato il forum :O

Banus
28-12-2007, 13:31
La scienza non ha chiarito un bel niente, ha semplicemente cambiato idea adeguandosi ai tempi...vedi anche i cambiamenti in corso per favorire le adozioni ai gay.
E' vero che la posizione cambia con il tempo, ma lo fa basandosi su ricerche e statistiche. Ulteriori cambiamenti non possono avvenire trascurando quanto già si sa.
Quello che emerge dall'articolo (ma comunque già noto) è che questi "centri di cura" offrono una versione abbastanza semplificata, e poco supportata dai dati, delle cause dell'omosessualità. Ad esempio vengono sempre mescolati comportamenti non conformi al proprio genere e omosessualità (che se pur correlati, sono due fenomeni distinti), e l'insistenza sul ruolo passivo nel rapporto (ovviamente considerato "femminile").
Anche se sono i pazienti stessi a richiedere questo tipo di aiuto, è lecito chiedersi se dia qualche beneficio, quando non è addirittura dannoso.

Se è una malattia o no non lo so, ma persone che "gauriscono" esistono e questo stanno seguendo quei psicologi insieme ai preti.
Molte ricerche sono state fatte su queste dichiarazioni, e sempre la conclusione è stata "percentuali di successo basse e i pazienti curati sono bisessuali convinti al comportamento esclusivamente eterosessuale". Infatti nell'articolo al giornalista viene detto "la tua omosessualità è abbastanza superficiale, puoi guarire", dal momento che aveva affermato di avere avuto poche esperienze, e di consumare il matrimonio con sua moglie: di avere cioè un orientamento bisessuale.

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:33
Dire ad una persona, magari fragile, che è sbagliata, è violenza psicologica.
Ed è anche ridicolo, se si parla di qualcosa di personale e strettamente soggettivo come l'orientamento sessuale.

se uno è in un momento delicato (psicologicamente) anche un ciao detto male può essere violenza ;)



Se quello è andato a cercare aiuto evidentemente già si sentiva sbagliato, mica telefonano a casa della gente, gli chiedono se è gay per dirgli che è sbagliato.

se lo predicano tutti non vuol dire che sia giusto.

Ma su questo sono d'accordissimo con te, così come se lo dicono molti psicologi non significa che sia giusto ;)


E come dimostri un eventuale cambio orientamento sessuale?
Magari vedendola mentre fa sesso con una donna?

Guarda che tanti gay sforzandosi e pensando ad altro lo hanno fatto, come anche ci sono tanti gay che si sono sposati per copertura.
Non offendere la tua intelligenza: stai confondendo l'essere con l'apparire ;)

No no, ma se uno prima andava con gli uomini e poi smette un cambiamento è avvenuto, ovvio che bisogna fidarsi di quello che racconta mica puoi sapere quello che pensa veramente.
Comunque testimonianze di gay e travestiti che hanno cambiato vita ce ne sono molte almeno in Brasile, questo possiamo osservare poi se loro si sposano , per esempio, ma continuano a desiderare persone dello stesso sesso mentre dicono il contrario non lo so, sicuramente in mezzo a tanti ci sarà qualcuno che mente così come sicuramente in mezzo a tanti ci sarà qualcuno che non mente.

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:38
E' vero che la posizione cambia con il tempo, ma lo fa basandosi su ricerche e statistiche. Ulteriori cambiamenti non possono avvenire trascurando quanto già si sa.
Quello che emerge dall'articolo (ma comunque già noto) è che questi "centri di cura" offrono una versione abbastanza semplificata, e poco supportata dai dati, delle cause dell'omosessualità. Ad esempio vengono sempre mescolati comportamenti non conformi al proprio genere e omosessualità (che se pur correlati, sono due fenomeni distinti), e l'insistenza sul ruolo passivo nel rapporto (ovviamente considerato "femminile").
Anche se sono i pazienti stessi a richiedere questo tipo di aiuto, è lecito chiedersi se dia qualche beneficio, quando non è addirittura dannoso.


Molte ricerche sono state fatte su queste dichiarazioni, e sempre la conclusione è stata "percentuali di successo basse e i pazienti curati sono bisessuali convinti al comportamento esclusivamente eterosessuale". Infatti nell'articolo al giornalista viene detto "la tua omosessualità è abbastanza superficiale, puoi guarire", dal momento che aveva affermato di avere avuto poche esperienze, e di consumare il matrimonio con sua moglie: di avere cioè un orientamento bisessuale.

Quindi affermare che un bambino può avere due genitori dello stesso sesso e che può crescere "normalmente" è sbagliato a prescindere?
Eppure ci sono studi che tentano di dimostrare che è possibile per un bambino avere due padri, o due madri, senza che abbia traumi, ma sappiamo che la psicologia fino ad'oggi ha insegnato che un solo genitore troppo forte o troppo debole causa problemi al carattere del bambino quando cresce. C'è qualcosa che non va.

Senza Fili
28-12-2007, 13:38
No no, ma se uno prima andava con gli uomini e poi smette un cambiamento è avvenuto, ovvio che bisogna fidarsi di quello che racconta mica puoi sapere quello che pensa veramente.
Comunque testimonianze di gay e travestiti che hanno cambiato vita ce ne sono molte almeno in Brasile, questo possiamo osservare poi se loro si sposano , per esempio, ma continuano a desiderare persone dello stesso sesso mentre dicono il contrario non lo so, sicuramente in mezzo a tanti ci sarà qualcuno che mente così come sicuramente in mezzo a tanti ci sarà qualcuno che non mente.


Ah beh, anche io mi sforzo di mangiare verdura, eppure dentro di me continuo a detestarla...ma se tu mi vedessi mangiarne non sospetteresti mai che a me la verdura faccia schifo :D

Come del resto potrei presentarti un mio conoscente, felicemente sposato e con due figli per tutti, ma io l'ho beccato a rimorchiare in locali gay ;)

linuxianoxcaso
28-12-2007, 13:39
Se quello è andato a cercare aiuto evidentemente già si sentiva sbagliato, mica telefonano a casa della gente, gli chiedono se è gay per dirgli che è sbagliato.



Ma su questo sono d'accordissimo con te, così come se lo dicono molti psicologi non significa che sia giusto ;)


se tu avessi dei problemi e per un periodo della tua vita ti sentissi "sbagliato" preferiresti trovare una persona che ti guidi e che ti aiuti ad accettare te stesso o che demolisca quel po' di autostima che hai ricostruendo per te una immagine secondo LUI più corretta ? ;)


aspè un conto e dire qualcosa con delle basi SCIENTIFICHE un conto è dire qualcosa perché l'hai letto sul libro di herry potter o perché te l'ha detto la fata turchina ;)

Banus
28-12-2007, 13:56
Quindi affermare che un bambino può avere due genitori dello stesso sesso e che può crescere "normalmente" è sbagliato a prescindere?
L'adozione è un (grosso) problema a parte, su cui la letteratura scientifica è ancora scarsa. E per quanto riguarda il ruolo dei genitori, praticamente tutti i disturbi psicologici ne sono influenzati... al massimo si potrà valutare se il sesso dei genitori costituisce un rischio aggiuntivo.
Ma ci limitiamo alla sopressione dell'orientamento sessuale (argomento dell'articolo), la letteratura è molto più vasta e più chiara. Bisogna rifliutarla in blocco per considerare l'omosessualità come un disturbo che può essere eliminato facendo pressione sul paziente.

Hakuna Matata
28-12-2007, 13:59
Ah beh, anche io mi sforzo di mangiare verdura, eppure dentro di me continuo a detestarla...ma se tu mi vedessi mangiarne non sospetteresti mai che a me la verdura faccia schifo :D

Come del resto potrei presentarti un mio conoscente, felicemente sposato e con due figli per tutti, ma io l'ho beccato a rimorchiare in locali gay ;)

Appunto, ma non puoi negare che sicuramente a qualcuno adesso la verdura piace.
Io non riuscivo a mangiare la cipolla anni fa, adesso mi piace :fagiano:

Senza Fili
28-12-2007, 14:01
Appunto, ma non puoi negare che sicuramente a qualcuno adesso la verdura piace.
Io non riuscivo a mangiare la cipolla anni fa, adesso mi piace :fagiano:



Era un esempio terra terra, ovviamente qualcosa di importante e innato come l'orientamento sessuale non è modificabile a piacimento come farsi piacere la cipolla...perchè servono sempre i sottotitoli? :rolleyes:

Fides Brasier
28-12-2007, 14:01
Ah beh, anche io mi sforzo di mangiare verdura, eppure dentro di me continuo a detestarla...ma se tu mi vedessi mangiarne non sospetteresti mai che a me la verdura faccia schifo :D
Appunto, ma non puoi negare che sicuramente a qualcuno adesso la verdura piace.
Io non riuscivo a mangiare la cipolla anni fa, adesso mi piace :fagiano:vabuo' che si parla di patate e piselli, ma questo discorso sulla verdura mi sembra un tantinello fuori luogo :asd:

Hakuna Matata
28-12-2007, 14:06
se tu avessi dei problemi e per un periodo della tua vita ti sentissi "sbagliato" preferiresti trovare una persona che ti guidi e che ti aiuti ad accettare te stesso o che demolisca quel po' di autostima che hai ricostruendo per te una immagine secondo LUI più corretta ? ;)


Magari LUI si sbaglia e che faresti te?
Io comunque preferisco che qualcuno mi dica la verità piuttosto che farmi accettare da me stesso e continuare ad essere sbagliato


aspè un conto e dire qualcosa con delle basi SCIENTIFICHE un conto è dire qualcosa perché l'hai letto sul libro di herry potter o perché te l'ha detto la fata turchina ;)

Stai per caso affermando che la scienza non sbaglia?



L'adozione è un (grosso) problema a parte, su cui la letteratura scientifica è ancora scarsa. E per quanto riguarda il ruolo dei genitori, praticamente tutti i disturbi psicologici ne sono influenzati... al massimo si potrà valutare se il sesso dei genitori costituisce un rischio aggiuntivo.
Ma ci limitiamo alla sopressione dell'orientamento sessuale (argomento dell'articolo), la letteratura è molto più vasta e più chiara. Bisogna rifliutarla in blocco per considerare l'omosessualità come un disturbo che può essere eliminato facendo pressione sul paziente.

Io non sono psicologo, ma ho capito che l'uomo ha un enorme potere che è il volere.
Se quelle persone si sono recate di propria spontanea volontà in quel centro per cercare aiuto evidentemente non si sentivano bene con la propria vita sessuale. Non si può semplicemente fargli capire che in realtà non c'è niente di sbagliato in quello che fanno e che le sensazioni sgradevoli che provano derivano dal fatto che devono accettarsi.
Magari si sbaglia la scienza, non possiamo fidarci ciecamente della psicologia , non è una scienza esatta.

Hakuna Matata
28-12-2007, 14:07
Era un esempio terra terra, ovviamente qualcosa di importante e innato come l'orientamento sessuale non è modificabile a piacimento come farsi piacere la cipolla...perchè servono sempre i sottotitoli? :rolleyes:

Me sa che pure te devi legge i sottotitoli :D

Fides Brasier
28-12-2007, 14:12
Magari LUI si sbaglia e che faresti te?
Io comunque preferisco che qualcuno mi dica la verità piuttosto che farmi accettare da me stesso e continuare ad essere sbagliato




Stai per caso affermando che la scienza non sbaglia?





Io non sono psicologo, ma ho capito che l'uomo ha un enorme potere che è il volere.
Se quelle persone si sono recate di propria spontanea volontà in quel centro per cercare aiuto evidentemente non si sentivano bene con la propria vita sessuale. Non si può semplicemente fargli capire che in realtà non c'è niente di sbagliato in quello che fanno e che le sensazioni sgradevoli che provano derivano dal fatto che devono accettarsi.
Magari si sbaglia la scienza, non possiamo fidarci ciecamente della psicologia , non è una scienza esatta.questa della psicologia che non e' una scienza esatta e usarla come pretesto per confutarne il valore, e' una grande sciocchezza. gli strumenti di indagine psicologica per valutare il reale orientamento sessuale esistono, sono fondati su metodi scientifici e sono quanto di piu' affidabile oggi. sono piu' affidabili di quelli di ieri (ecco perche' e' cambiata la valutazione dell'omosessualita', da malattia a normale espressione della sessualita' umana) e meno di quelli di domani, ma oggi e' il meglio che la scienza propone.
cio' che fanno in quei centri invece non e' nulla di scientifico, perche' negare la naturalita' dell'omosessualita' e' una forzatura nei confronti delle persone, forzatura fatta sulla base di un'ideologia e di una morale cattolica, non certo sulla base di qualcosa di scientifico.

Banus
28-12-2007, 14:28
Non si può semplicemente fargli capire che in realtà non c'è niente di sbagliato in quello che fanno e che le sensazioni sgradevoli che provano derivano dal fatto che devono accettarsi.
Su questo dubito di poterti convincere, ma ho i miei dubbi che si possa "cambiare la vita" con la sola volontà e prescindendo dall'accettazione di sè. Ho la mia esperienza personale del tentativo di correggere presunti "difetti", facendo leva sulla "volontà di essere un'altra persona" con il risultato di rendere ancora più intricata la situazione.
Quindi posso immaginare che nel caso di omosessuali in cui l'orientamento è radicato, incoraggiare il loro rifiuto può fare anche danni. Un terapeuta deve essere pronto ad accettare la direzione che sceglierà il paziente... e sta sicuro che i "falsi gay" associati a disturbi psicologici (come accade nei borderline) vengono individuati facilmente.

Hakuna Matata
28-12-2007, 15:36
questa della psicologia che non e' una scienza esatta e usarla come pretesto per confutarne il valore, e' una grande sciocchezza. gli strumenti di indagine psicologica per valutare il reale orientamento sessuale esistono, sono fondati su metodi scientifici e sono quanto di piu' affidabile oggi. sono piu' affidabili di quelli di ieri (ecco perche' e' cambiata la valutazione dell'omosessualita', da malattia a normale espressione della sessualita' umana) e meno di quelli di domani, ma oggi e' il meglio che la scienza propone.
cio' che fanno in quei centri invece non e' nulla di scientifico, perche' negare la naturalita' dell'omosessualita' e' una forzatura nei confronti delle persone, forzatura fatta sulla base di un'ideologia e di una morale cattolica, non certo sulla base di qualcosa di scientifico.

Il fatto che la psicologia sostiene che non sia una malattia e quindi che non c'è bisogno di cura non implica che sia per forza vero. Quello che fanno in quei centri non è una forzatura, le persone ci vanno di propria volontà e sanno come la pensa la religione cattolica.
Se per loro è una forzatura basta andare da uno psicologo tradizionale invece che in questi centri, ognuno ha il suo metodo e le sue credenze, se per te usare un metodo differente è una forzatura il problema sta con te non con il metodo differente.




Su questo dubito di poterti convincere, ma ho i miei dubbi che si possa "cambiare la vita" con la sola volontà e prescindendo dall'accettazione di sè. Ho la mia esperienza personale del tentativo di correggere presunti "difetti", facendo leva sulla "volontà di essere un'altra persona" con il risultato di rendere ancora più intricata la situazione.
Quindi posso immaginare che nel caso di omosessuali in cui l'orientamento è radicato, incoraggiare il loro rifiuto può fare anche danni. Un terapeuta deve essere pronto ad accettare la direzione che sceglierà il paziente... e sta sicuro che i "falsi gay" associati a disturbi psicologici (come accade nei borderline) vengono individuati facilmente.

Il primo passo è quello di volere, senza il volere è impossibile cambiare qualsiasi cosa a meno che di distruggere la volontà , di solito con la violenza.
Poi non è detto che il solo volere cambi tutto al 100%, ma di sicuro senza il volere è tempo perso anche provarci.

Comunque andrebbe tutto visto in un'ottica più ampia, ovvero quella di curare corpo anima* e spirito, ma visto che stiamo parlando scientificamente lo spirito non possiamo tenerlo in considerazione.


* L'anima deve essere vista come il nostro pacchetto emozionale, ovvero è tutto quello che noi siamo , sappiamo e pensiamo senza il peso del corpo.

Banus
28-12-2007, 16:09
Il primo passo è quello di volere, senza il volere è impossibile cambiare qualsiasi cosa a meno che di distruggere la volontà , di solito con la violenza.
Invece un terapeuta (ma non solo: anche persone comuni) ti direbbe che il primo passo fondamentale è quello dell'accettazione. Senza di essa è molto facile dirigere gli sforzi nel comprimere la propria personalità in un modello prestabilito, con la convinzione che sia ciò che sinceramente vogliamo nella vita. Ovviamente serve anche la volontà, perchè si facciano progressi: il terapeuta non può fare tutto da solo :D

Non penso che manchi la volontà a gay che formano una famiglia eterosessuale e si impegnano a vivere il loro ruolo nella società. Eppure evidentemente questo non basta, se dopo anni o addirittura decenni spesso decidono di accettare il loro orientamento, rimasto inalterato nonostante tutti gli sforzi.

Hakuna Matata
28-12-2007, 16:49
Invece un terapeuta (ma non solo: anche persone comuni) ti direbbe che il primo passo fondamentale è quello dell'accettazione. Senza di essa è molto facile dirigere gli sforzi nel comprimere la propria personalità in un modello prestabilito, con la convinzione che sia ciò che sinceramente vogliamo nella vita. Ovviamente serve anche la volontà, perchè si facciano progressi: il terapeuta non può fare tutto da solo :D

Non penso che manchi la volontà a gay che formano una famiglia eterosessuale e si impegnano a vivere il loro ruolo nella società. Eppure evidentemente questo non basta, se dopo anni o addirittura decenni spesso decidono di accettare il loro orientamento, rimasto inalterato nonostante tutti gli sforzi.

Partiamo da due punti di vista differenti, il tuo è che essere gay è normale , il mio è che essere gay non è normale, per questo non arriveremo mai ad un accordo. :)

Fides Brasier
28-12-2007, 17:04
Il fatto che la psicologia sostiene che non sia una malattia e quindi che non c'è bisogno di cura non implica che sia per forza vero. Quello che fanno in quei centri non è una forzatura, le persone ci vanno di propria volontà e sanno come la pensa la religione cattolica.
Se per loro è una forzatura basta andare da uno psicologo tradizionale invece che in questi centri, ognuno ha il suo metodo e le sue credenze, se per te usare un metodo differente è una forzatura il problema sta con te non con il metodo differente.come ti ho detto prima, le tecniche di indagine psicologica consentono di capire il reale orientamento sessuale di una persona: e' la mancata accettazione di questo reale orientamento da parte della societa' (o meglio, della chiesa) che la trasforma in malattia e quindi una cosa da curare. ma non c'e' proprio nulla da "curare".
che non sia una forzatura perche' le persone ci vanno di loro iniziativa e' una cosa, ma il fatto grave e' che la chiesa non si comporta in maniera molto diversa da tanti santoni o guaritori che pretendono di avere una risposta assolutamente a-scientifica a un problema: e tutti per un proprio tornaconto.

Hakuna Matata
28-12-2007, 17:30
come ti ho detto prima, le tecniche di indagine psicologica consentono di capire il reale orientamento sessuale di una persona: e' la mancata accettazione di questo reale orientamento da parte della societa' (o meglio, della chiesa) che la trasforma in malattia e quindi una cosa da curare. ma non c'e' proprio nulla da "curare".

Come ho detto a Banus partiamo da due punti di vista differenti.
Per me l'omosessualità è una deviazione contro natura che non è dovuto a motivi genetici, quindi se non è genetica può essere "curata".

che non sia una forzatura perche' le persone ci vanno di loro iniziativa e' una cosa, ma il fatto grave e' che la chiesa non si comporta in maniera molto diversa da tanti santoni o guaritori che pretendono di avere una risposta assolutamente a-scientifica a un problema: e tutti per un proprio tornaconto.

Non mi pare che quel centro chieda soldi quindi non ha nessun tornaconto in particolare.