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View Full Version : [ MAFIA ] - Trapani: Arrestato il cassiere di Matteo Messina Denaro


Ser21
20-12-2007, 10:33
Giuseppe Grigoli, gestore del marchio Despar per Palermo, Trapani ed Agrigento per gli investigatori è "l'interfaccia economico del boss latitante di Cosa nostra"

Mafia, imprenditore arrestato era vicino a Matteo Messina Denaro

L'impianto accusatorio si basa su alcuni pizzini trovati nel covo di Bernardo Provenzano



TRAPANI - Per gli investigatori è "l'interfaccia economico del boss latitante di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro". Con questa accusa gli uomini della Dia, del Servizio Centrale Operativo della Polizia e delle Squadre Mobili di Palermo, Trapani e Agrigento, con l'operazione 'Mida', hanno arrestato Giuseppe Grigoli, 58 anni, uno dei più importanti imprenditori siciliani nel campo alimentare. L'uomo deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa. Sequestrati beni a lui riconducibili per un valore di 200 milioni di euro.

Il provvedimento cautelare è stato emesso su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Roberto Piscitello e Michele Prestipino, ed è stato eseguito da agenti della squadra mobile di Trapani, Palermo e Agrigento. Grigoli è indagato insieme al latitante Matteo Messina Denaro, per il quale il gip ha emesso un nuovo ordine di arresto perchè ritenuto uno dei beneficiari occulti dell'attività.

L'imprenditore è il gestore esclusivo del marchio Despar per tutti i comuni delle province di Palermo, Trapani ed Agrigento, dove aveva circa sessanta supermercati. Per gli inquirenti ha messo a disposizione di Cosa nostra trapanese i propri mezzi e le risorse nel settore della grande distribuzione alimentare in cui Grigoli opera attraverso la società 'Gruppo 6 G.D.O. s.r.l.', per la quale il gip ha ordinato il sequestro preventivo, eseguito dalla Dia.

Giuseppe Grigoli, secondo gli investigatori, è legato a Matteo Messina Denaro da un indiscutibile legame fiduciario che farebbe riferimento alla gestione di rilevantissimi interessi economici. L'impianto accusatorio si basa, in particolare, sul contenuto di alcuni "pizzini" trovati nel covo di Bernardo Provenzano quando è stato arrestato l'11 aprile del 2006.

I messaggi erano stati inviati al padrino corleonese dal Matteo Messina Denaro e Giuseppe Falsone, entrambi ricercati, rispettivamente rappresentanti della provincia di Trapani e Agrigento. I due boss chiariscono al vertice di Cosa nostra i motivi per i quali nel territorio agrigentino e corleonese sono stati aperti i supermercati con il marchio Despar.

Secondo le dichiarazioni rese di recente dal collaboratore di giustizia, Maurizio Di Gati, "Grigoli e Messina Denaro erano la stessa cosa".

(20 dicembre 2007)


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Lorekon
20-12-2007, 10:36
ottimo.

sarà un'illusione ma mi pare che ultimamente ne siano beccando un bel pò, dopo Provenzano.

giannola
20-12-2007, 12:02
ottimo.

sarà un'illusione ma mi pare che ultimamente ne siano beccando un bel pò, dopo Provenzano.

la mafia è profondamente radicata nella cultura siciliana, è una lotta impari, arresti gli uomini ma non la mafia. ;)

dasdsasderterowaa
20-12-2007, 15:42
la mafia è profondamente radicata nella cultura siciliana, è una lotta impari, arresti gli uomini ma non la mafia. ;)

Quoto. E' una mentalità, un modo di pensare e di vivere: l'unico modo per limitarla è far crescere la cultura della legalità e migliorare la condizione socio-economica della popolazione.

Questi arresti eccellenti sono importanti solo a livello mediatico e per dare l'impressione che lo Stato c'è.