View Full Version : Realizzato il primo circuito ottico quantistico
Redazione di Hardware Upg
18-12-2007, 12:02
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/realizzato-il-primo-circuito-ottico-quantistico_23660.html
Presso l'università del Queensland viene realizzato il primo circuito ottico quantistico in grado di effettuare operazioni matematiche
Click sul link per visualizzare la notizia.
magilvia
18-12-2007, 12:17
Spesso, quando si parla di computer quantistici, si porta l'esempio della loro possibilità di scomporre in fattori primi numeri molto grandi, ovvero il principio che sta alla base degli attuali sistemi di criptazione dei dati. I computer quantistici permetterebbero quindi sistemi di sicurezza più avanzati.
Si e contemporaneamente renderebbero i sistemi attuali totalmente insicuri e craccabili in pochi secondi... Sai che bello durante il periodo di passaggio :D
Ma finchè il pc quantistico rimane in mano alla difesa statunitense allora siamo a posto :asd:
IHihihih..immagino, nel periodo di passaggio, le norme per ottenere una psw sicura: Immettere una psw di almeno 300000 caratteri..:D
COmunque davvero bella questa tecnologia..lessi su focus[:asd:] del qbit..non ci capii nulla!:D
DevilsAdvocate
18-12-2007, 12:31
IHihihih..immagino, nel periodo di passaggio, le norme per ottenere una psw sicura: Immettere una psw di almeno 300000 caratteri..:D
Per la millesima volta, basta molto meno: concedere l'accesso al file delle
password solo a chi ha già i privilegi di amministratore, e inserire
il delay-on-failed-login. questo blocca chiunque, da remoto e da locale,
a patto che non sia già compromesso l'account dell'amministratore
(ma se è così finisce tutto a tarallucci e vino comunque...)
Tutta questa potenza elaborativa rende inutili invece altre cose,
quali le passwords dei file archivio, la crittatura degli hard disk e
soprattutto la protezione DRM dei contenuti multimediali....
yume the ronin
18-12-2007, 12:32
che sogno...
ma da ignorante bestiale (e in parte forse dalla fantascienza), ma i computer quantistici nn dovevano avere capacità di calcolo "illimitate"?
possono essere impiegati in simulazioni di intelligenza artificiale?
VashTheStampede83
18-12-2007, 12:43
Due esami fatti all'università, Informazione Quantistica e Computazione Quantistica, davvero interessanti.....chissà, quando sarò vecchio magari i miei nipoti giocheranno a crysis4 con computer quantistici....a non più di 30 fps!:ciapet:
Tutta questa potenza elaborativa rende inutili invece altre cose,
quali le passwords dei file archivio, la crittatura degli hard disk e
soprattutto la protezione DRM dei contenuti multimediali....
Vogliamo parlare di tutte le comunicazioni criptate che attualmenente usiamo tutit i giorni nella rete, da login per la post, a ebay, a l'home banking.....tutto verrebbe rimeso in discussione.
Magari non tutti sanno che insieme a questa "rottura" nel mondo della crittografia classica, la possibilita di utilizzare calcolatori quantistici permetterà anche di utilizzare la crittografia quantistica, che a differenza di quella attuale (che basa tutto su tempi molto lunghi per decriptare messaggi), è sicura in maniera assoluta.
star Trek è sempre più vicina...in fondo 20 anni sono pochi!
Però voglio vedere chi sarà il primo a realizzare un S.O. in base 4?!
Wow, i fattori primi di 3 e 5 (che sono numeri primi) devono essere difficilissimi da calcolare :asd:
Se non altro il 15 è la composizione dei due :asd:
ohOhohoh :)
alla faccia del prof che diceva non è fisicamente possibile, è fantascienza per bambinoni.
Non vorrei deludervi ma i computer quantici possono teoricamente realizzare solo ALCUNI algoritmi specifici (sono in tutto 5 o 6 se non sbaglio, tra cui la scomposizione dei numeri primi). Non possono in alcun modo sostituire un processore. Inoltre avevano già realizzato un sistema che se non sbaglio scomponeva proprio il 15 (in 5x3... che guardacaso sono gli altri 2 numeri, PRIMI). Il problema è proprio aumentare il numero di qbits in modo che facciano qualcosa un minimo interessante! Secondo il mio modesto parere, nella nostra vista se mai vedremo un computer quantico con un minimo di funzionalità farà cose estremamente limitate, e molto probabilmente servirà solo in ambito di ricerca...
Coyote74
18-12-2007, 13:08
ohOhohoh :)
alla faccia del prof che diceva non è fisicamente possibile, è fantascienza per bambinoni.
Figurati che al tempo del mio corso di informatica presso il Politecnico (tanti, tanti anni fa, per la verità:cry: ) il prof sosteneva che i processori non avrebbero mai potuto superare i 100Mhz per limiti fisici insormontabili... ora a quanto stiamo?:D
Figurati che al tempo del mio corso di informatica presso il Politecnico (tanti, tanti anni fa, per la verità:cry: ) il prof sosteneva che i processori non avrebbero mai potuto superare i 100Mhz per limiti fisici insormontabili... ora a quanto stiamo?:D
:old: c'erano già gli 8086 ? :asd:
Alcune massime famose, di personaggi illustri nel mondo dell'informatica:
"Al mondo ci sarà posto per 4 o 5 computers"
"Nel prossimo futuro i computer potrebbero contenere solo 20 valvole"
:D
bollicina31
18-12-2007, 13:34
se c'è il problema di sicurezza in password ec puoi ricorrere ai sistemi biometrici io lo uso per accedere al mio pc, al max ti puoi ritrovare con un dito di meno èèèèè
+Benito+
18-12-2007, 13:47
qualcuno mi spiega in che senso sono "quantistici"?
Per quel che ne so, due particelle entangled hanno la stessa storia, quindi agendo su di una delle due si modifica lo stato dell'altra, immagino che qui possa venire intesa in termini di spin. Ma in che modo questo processo possa portare a creare un calcolatore mi è ignoto.
Michelangelo_C
18-12-2007, 13:48
Entanglement quantistico: in pratica si viola il principio di località, che limita ili tempo di interazione tra due sistemi fisici (diciamo per esempio due CPU, o semplicemente due transistor.. o anche altro) al tempo che la luce impiega per percorrere lo spazio che separa i due sistemi. Questo secondo la fisica classica, principio di azione e reazione, in pratica significa che l'informazione (in qualunque modo sia rappresentata) non possa propagarsi più velocemente della luce.
Invece usando questo principio, che è alla base della fisica quantistica e che è molto usato anche nella chimica (per la descrizione dello spin degli elettroni) anche se riduttivamente, si può avere un sistema con bandwidth infinita (non quasi infinita, proprio infinita) e quindi sistemi completamente paralleli, evitando qualisasi problema di utilizzo dei BUS.
Il problema più grande mi pare sia la gestione di questi transiti impropri di informazione, per fargli fare quello che vuoi te.
BrightSoul
18-12-2007, 13:55
[OT]
se vi interessa, guardatevi il documentario "Elegant Universe" su YouTube, è una specie "meccanica quantistica for dummies". Molto interessante anche per chi è completamente digiuno sull'argomento.
Il documentario è diviso in 3 parti, ciascuno spezzato in 6 filmati.
L'entanglement ve lo spiega il Dr Quantum ^^
http://www.youtube.com/watch?v=H697Y7e_Zd8
La protezione da un attacco di forza bruta mettendo i delay non serve a niente, un calcolatore quantistico non farebbe attacchi di forza bruta ma ad esempio può trovare le chiavi di cifratura dei dati e leggere tutto in chiaro, poi da lì a trovare una password...
L'esempio classico è il sistema RSA con cui dalla chiave pubblica ti potrebbe calcolare la chiave privata in un batter d'occhio.
magilvia
18-12-2007, 14:44
Per la millesima volta, basta molto meno: concedere l'accesso al file delle
password solo a chi ha già i privilegi di amministratore, e inserire
il delay-on-failed-login. questo blocca chiunque, da remoto e da locale,
a patto che non sia già compromesso l'account dell'amministratore
La protezione da un attacco di forza bruta mettendo i delay non serve a niente, un calcolatore quantistico non farebbe attacchi di forza bruta ma ad esempio può trovare le chiavi di cifratura dei dati e leggere tutto in chiaro, poi da lì a trovare una password...
L'esempio classico è il sistema RSA con cui dalla chiave pubblica ti potrebbe calcolare la chiave privata in un batter d'occhio.
Appunto. Il problema è sugli algoritmi di cifratura e sull'intercettazione dei dati delle comunicazioni non sui login locali: quindi sarebbero a rischio login remoti, comunicazioni sicure, utilizzo di carte di credito ecc. Ci pensate ? Se dovesse succedere potrebbe essere più sicuro tenere i soldi sotto il materasso che in banca :)
Michelangelo_C
18-12-2007, 14:54
qualcuno mi spiega in che senso sono "quantistici"?
Per quel che ne so, due particelle entangled hanno la stessa storia, quindi agendo su di una delle due si modifica lo stato dell'altra, immagino che qui possa venire intesa in termini di spin. Ma in che modo questo processo possa portare a creare un calcolatore mi è ignoto.
Si infatti, penso anche io funzioni così, anche se lo stato quantistico può essere considerato anche oltre il solo numero di spin (ma essendo il sistema in qualche modo binario forse viene considerato solo quello). Come però riescano a controllare gli stati di alcuni fotoni per andare a modificare anche quello di altri nel modo desiderato è un mistero :rolleyes:
Figurati che al tempo del mio corso di informatica presso il Politecnico (tanti, tanti anni fa, per la verità:cry: ) il prof sosteneva che i processori non avrebbero mai potuto superare i 100Mhz per limiti fisici insormontabili... ora a quanto stiamo?:D
Beh... non per difendere nessuno, ma se consideriamo che un po' di anni fà era normale avere la sincronia tra bus e frequenza del procio, non è che abbiamo migliorato moltissimo :stordita:
scusate non diciamo castronerie la moderna crittografia serve si a crittografare le psw ma anche e sopratutto x crittografare dati sensibile vedi banca on line.
ora la crittografia moderna arriva a 128 bit ovvero 2 alla 128 esima vuol dire che un moderno computer potrebbe metterci anche due anni a verificare tutte le soluzioni della chiave usata per la crittografia.
Un futuro PC quantistico da quanto dicono e' molto piu veloce per determinare i numeri primi potrebbe appunto rendere inutilizzabile sitemi crittografici oggi in uso tipo 3des o RSA
^TiGeRShArK^
18-12-2007, 15:39
scusate non diciamo castronerie la moderna crittografia serve si a crittografare le psw ma anche e sopratutto x crittografare dati sensibile vedi banca on line.
ora la crittografia moderna arriva a 128 bit ovvero 2 alla 128 esima vuol dire che un moderno computer potrebbe metterci anche due anni a verificare tutte le soluzioni della chiave usata per la crittografia.
Un futuro PC quantistico da quanto dicono e' molto piu veloce per determinare i numeri primi potrebbe appunto rendere inutilizzabile sitemi crittografici oggi in uso tipo 3des o RSA
Li sento MOLTO pochi 2 anni per una scomposizione in fattori primi di un numero a 128 bit con un pc attuale :p
..vabbè che basta controllare solo fino a sqrt(n) e che si possono evitare i numeri pari, i multipli di 3, ecc.. ecc...
ma è sempre un numero ENORME di calcoli da fare.
BrightSoul
18-12-2007, 16:19
ma è sempre un numero ENORME di calcoli da fare.
dalle voci che circolano, un ipotetico quantum computer dovrebbe riuscire a sbrigare il compito in pochi minuti.
Esistono comunque degli algoritmi che restano sicuri nonostante l'enorme potenza elaborativa.
http://en.wikipedia.org/wiki/Lamport_signature
Proprio Io
18-12-2007, 16:29
Ma... 'sta notizia non sarà mica come quella di Bell che inventò il telefono (e Meucci ?!?) o Sikorsky l'elicottero (e Corradino D'Ascanio ?!?) ?
Per quel poco che ne so il primo prototipo di computer quantistico è stato messo a punto ("su piattaforma a 16 bit", mi è rimasto impresso) qualche anno fa in Sicilia.
Se non sbaglio proprio a Catania, presso la sede della STMicroelectronics.
Conferme ?
CIAO
:oink:
Si infatti, penso anche io funzioni così, anche se lo stato quantistico può essere considerato anche oltre il solo numero di spin (ma essendo il sistema in qualche modo binario forse viene considerato solo quello). Come però riescano a controllare gli stati di alcuni fotoni per andare a modificare anche quello di altri nel modo desiderato è un mistero :rolleyes:
Da che so io i circuiti quantistici dovrebbero essere in grado di "immagazzinare" due valori contemporaneamente contro il singolo valore dei circuiti "classici", di conseguenza il sistema a base 2 non è più sufficiente, ma bisogna passare ad un sistema a base 4.
Sbaglio?
TheMonzOne
18-12-2007, 16:45
se c'è il problema di sicurezza in password ec puoi ricorrere ai sistemi biometrici io lo uso per accedere al mio pc, al max ti puoi ritrovare con un dito di meno èèèèè
Non per essere cattivo o per smontare tutta la tua sicurezza in fatto di inaccessibilità al tuo pc...ma se ti riferisci ai lettori di impronte digitali che si vedono ultimamente su alcuni portatili...be'...c'è sempre e comunque una password anche li che sostituisce il sistema ottico in caso di mal funzionamento, quindi si può entrare benissimo anche nel tuo computerino. Senza contare che se non hai criptato l'intero HD con una semplicissima live di Linux non mi serve nemmeno la password per formattarti il pc ;) .
oddio anche i sistemi biometrici poi diventano dei bit , che ti credi che viene autorizzato una ditata !!!!!!!
Ma... 'sta notizia non sarà mica come quella di Bell che inventò il telefono (e Meucci ?!?) o Sikorsky l'elicottero (e Corradino D'Ascanio ?!?) ?
Per quel poco che ne so il primo prototipo di computer quantistico è stato messo a punto ("su piattaforma a 16 bit", mi è rimasto impresso) qualche anno fa in Sicilia.
Se non sbaglio proprio a Catania, presso la sede della STMicroelectronics.
Conferme ?
CIAO
:oink:
Credo che parlare di computer quantistico sia decisamente presto, per ora si parla di circuito (singolo per altro).....e da che ne so io nessuno aveva implementato qualcosa di reale, ma solo tante teorie e progetti sulla carta..ora, però non vuol dire che a Catania non abbiano eseguito esperimenti importanti in quest'ambito.
SICURAMENTE 2 ANNI NN SO DIRTI SE SONO TANTI O POKI, LESSI AL UNI ANNI FA CHE I MODERNI pc CI METTEVANO 3 4 anni ora oggi con processori molto ma molto + potenti dovrebbe essere scesa questa stima, cmq se qualche volontario puo farci un calcolo preciso conoscendo il numero di operazioni che puo fare un moderno PC al secondo e considerando appunto un numero alla 2x128 esima
Ignoro se sia stato gia' scritto. Comunque ogni volta che leggero' news di questo tipo ripetero' sempre la stessa cosa: ancora non si sa se a livello teorico (e sperimentale) sia possibile costruire il calcolatore quantistico come veniva inteso da Feynman che ogni tanto viene citato per dire che la meccanica quantistica e' complicata.
Quando si legge "prototipo di computer quantistico" puo' voler dire un po' di tutto, ma mai (almeno fin'ora) quello che sarebbe il vero calcolatore quantistico. Per cui in quest'ottica fare una previsione del tipo "... non sarà fruibile pubblicamente almeno per i prossimi 20 anni" ha poco senso. Ci sono ancora scienziati che ritengono impossibile realizzare un tale calcolatore (ad esempio un certo N.W. Ashcroft) pero' per fare notizia e trovare fondi ormai qualsiasi cosa sta diventando un calcolatore quantistico.
Il punto cruciale non riguarda la possibilita' d'intrappolare ioni et similia o trasferire informazioni generiche attraverso segnali ottici, ma la possibilita' di trasferire l'informazione sullo stato quantistico dello ione ad un certo istante ad un'altra parte del circuito senza alterare tale informazione.
P.S. l'affermazione "... i computer quantistici sembrano essere una tecnologia piuttosto promettente" mi sembra alquanto pessimistica. Se si conoscono le vere potenzialita' del vero calcolatore quantistico (ancora una volta gia' Feynman fece delle stime) si direbbe che nel caso fosse realizzabile e' come se si passasse dal calcolo a mente a quello con il pc!
ancora non si sa se a livello teorico (e sperimentale) sia possibile costruire il calcolatore quantistico come veniva inteso da Feynman che ogni tanto viene citato per dire che la meccanica quantistica e' complicata.
A livello teorico è possibile, non solo in condizioni ideali (non interazione con l'ambiente) ma anche in presenza di errori, a patto che il loro tasso sia abbastanza basso. Lo studio della correzione quantistica degli errori (http://www.perimeterinstitute.ca/personal/dgottesman/QECC.html) è uno degli punti più importanti nella ricerca sulla computazione quantistica.
Gli scettici ritengono che un computer quantistico non sia tecnicamente fattibile anche con questi accorgimenti; ma la critica è a livello pratico.
ma la possibilita' di trasferire l'informazione sullo stato quantistico dello ione ad un certo istante ad un'altra parte del circuito senza alterare tale informazione
Questo in realtà non è un grande problema, stati quantistici sono trasmessi a distanza di metri o anche chilometri senza essere alterati. La sfida invece è costruire stati molto complessi (=molti qubit) e manipolarli senza distruggerli. Tanto più un sistema quantistico è grande tanto più è sensibile all'interazione con l'ambiente, ma è necessaria proprio un'interazione per manipolare lo stato; questi vincoli stringenti pongono una grande sfida dal punto di vista tecnico.
che sogno...
ma da ignorante bestiale (e in parte forse dalla fantascienza), ma i computer quantistici nn dovevano avere capacità di calcolo "illimitate"?
possono essere impiegati in simulazioni di intelligenza artificiale?
Che io sappia si può creare un computer quantistico perché l'energia nel modello attuale è vista a pacchetti (discreta) e non continua.
Cmq c'è sempre un limite di fondo che è quello della computabilità... Considera l'insieme dei numeri naturali N, esiste una biezione tra il numero di programmi che tu puoi realizzare e l'insieme dei numeri naturali, ad ogni programma associ un numero naturale (1, 2, 3 e così via...).
Però le funzioni che in genere calcoli vanno da N->N (come può essere il fattoriale) e le funzioni che vanno da N->N sono molte di più dei tuoi N programmi che puoi realizzare (se non erro 2^|N|).
In realtà quindi esistono delle funzioni che il tuo computer non può calcolare ne adesso ne mai.
La capacità di calcolo e la velocità di calcolo sono due cose diverse. Il computer quantistico in teoria dovrebbe essere molto veloce, ma non dovrebbe aumentare la capacità di calcolo attuali (tra l'altro in alcuni modelli il non-determinismo non aumenta le capacità di calcolo).
Il limite superiore della capacità di calcolo coincide con una ipotetica macchina di Turing, rappresentata con un nastro infinito (come avere memoria infinita fate conto).
Se ho detto cavolate ditemelo che la sto studiando in questo momento all'università quindi non sono proprio ferratissimo.
Mi quoto:
Non vorrei deludervi ma i computer quantici possono teoricamente realizzare solo ALCUNI algoritmi specifici (sono in tutto 5 o 6 se non sbaglio, tra cui la scomposizione dei numeri primi). Non possono in alcun modo sostituire un processore. Inoltre avevano già realizzato un sistema che se non sbaglio scomponeva proprio il 15 (in 5x3... che guardacaso sono gli altri 2 numeri, PRIMI). Il problema è proprio aumentare il numero di qbits in modo che facciano qualcosa un minimo interessante! Secondo il mio modesto parere, nella nostra vista se mai vedremo un computer quantico con un minimo di funzionalità farà cose estremamente limitate, e molto probabilmente servirà solo in ambito di ricerca...
A livello TEORICO si sa già che un cosiddetto computer quantistico NON PUO' fare quello che fa un normale processore... i salti condizionati per esempio non sono possibili tanto per dirne una...e ribadisco che TEORICAMENTE si possono fare solo pochissimi algoritmi...ed è già un po' che la gente ci pensa, così come è già un bel po' che la meccanica quantistica è ben conosciuta...
se guardiamo un pò al 900' e a tutte le invenzioni fatte non mi viene difficile credere che sarà costruito un pc quantistico; come mi diceva la mia proffesseressa di filosofia tra fisica e metefisica (in questo caso fantatecnica) è solo una questione di tempo; mi sembra si sia già violata la legge di moore, che forse era l'unico vincolo con cui si potevano fare previsioni sul tempo e sulla potenza dei pc futuri.... comunque vi racconto una storia: Touring un giorno inventò una macchina, chiamata con molta fantasia macchina di touring, costituita da un nastro e da una testina che poteva scrivere sul nastro 0 o 1. Ne esistevano 2 varianti, una deterministica, l'altra non determinista, entrambe potevano risolvere ogni tipo possibile ed immagginabile problema computazionale. La prima permetteva di risolvere gli algoiritmi polinomiali in tempo polinomiale, la seconda permetteva invece di risolvere algoritmi non polinomiali (crittografia codici, SAT, commesso viaggiatore) in tempo sempre polinomiale, gli stessi problemi sono risolvibili anche dalla prima ma a tempi esponenziali. I computer moderni li possiamo associare ad una macchina di touring deterministica, mentre e qui che si basa tutto il mio discorso, i computer quantistici saranno esattamente, per come sono stati concepiti, macchine di touring non deterministiche, niente di nuovo se ci pensiamo un pò :D
i salti condizionati per esempio non sono possibili tanto per dirne una..
Il modello di computer quantistico è equivalente a una macchina di Turing, cioè tutto quello che può essere calcolato da una macchina di Turing può essere calcolato da un computer quantistico con infiniti qubit, comprese le funzioni calcolate da algoritmi (classici) con salti condizionali.
Gli algoritmi quantistici sono pochi perchè il più grande computer quantistico ha 12 qubit, e non ha senso sviluppare applicazioni complesse quando non è ancora chiara quale architettura (se esisterà) è più adatta alla costruzione di computer reali. Se saranno costruiti computer con migliaia di qubit, inizieranno ad essere sviluppati linguaggi di programmazione e tools.
i computer quantistici saranno esattamente, per come sono stati concepiti, macchine di touring non deterministiche, niente di nuovo se ci pensiamo un pò :D
No, sono una classe a parte. Anche se i computer quantistici possono "esplorare" più soluzioni contemporaneamente sfruttando la sovrapposizione degli stati, è necessaria una lettura finale dello stato e il risultato è sempre probabilistico. Questo limita la quantità di informazione che può essere estratta, o alternativamente vincola i passi minimi necessari ad ottenere il risultato.
+Benito+
18-12-2007, 19:37
vedo che qualcuno che sa di cosa parla sta intervenendo.
Ripeto la domanda: non ne so troppo, sono un semplice appassionato di astrofisica e i libri che ho letto non sono molti, ma mi piacerebbe capire quali sono le informazioni quantistiche delle particelle entangled che vengono usate.
Per quello che capisco, il "circuito" vero e proprio viene attraversato, in senso molto lato, dalla particella che "computa", mentre per non alterarne la storia, con la conseguenza di alterare il risultato, il "parametro" viene "letto" sul partner entangled.
Ora, di voi qualcuno mi sa dire quali sono gli stati quantici che assumono significato per questo utilizzo? E come si può processare in modo controllato una particella per ottenere un risultato certo su un parametro di controllo?
.....
Però le funzioni che in genere calcoli vanno da N->N (come può essere il fattoriale) e le funzioni che vanno da N->N sono molte di più dei tuoi N programmi che puoi realizzare (se non erro 2^|N|).
In realtà quindi esistono delle funzioni che il tuo computer non può calcolare ne adesso ne mai.
...
Scusa non capisco cosa intendi dire.
....
A livello TEORICO si sa già che un cosiddetto computer quantistico NON PUO' fare quello che fa un normale processore... i salti condizionati per esempio non sono possibili tanto per dirne una...e ribadisco che TEORICAMENTE si possono fare solo pochissimi algoritmi...ed è già un po' che la gente ci pensa, così come è già un bel po' che la meccanica quantistica è ben conosciuta...
la perdita dei salti condizionati non è poi così negativa (anche perchè credo che la base di programmazione sarebbe completamente differente da quello attuale),..... però quello che non capisco è perchè si possano realizzare solo pochissimi algoritmi?
....
niente di nuovo se ci pensiamo un pò :D
Si vero però fra la teoria e la pratica ne passa e il fatto di riuscire a realizzarla è di per se una novità!
Io penso che se un giorno sarà creato un pc quantico, quando si andrà a misurare il risultato di uno stato esso dovrà fornire necessariamente un valore al di là dei passi fatti per calcolarlo (da quello che so uno stato quantistico è sul valore della probabilità, indeterminazione fin quando non interviene un qualche evento che ne misuri lo stato).
Finalmente si riuscirà a far girare crysis al massimo...
Per la millesima volta, basta molto meno: concedere l'accesso al file delle
password solo a chi ha già i privilegi di amministratore, e inserire
il delay-on-failed-login. questo blocca chiunque, da remoto e da locale,
a patto che non sia già compromesso l'account dell'amministratore
(ma se è così finisce tutto a tarallucci e vino comunque...)
Tutta questa potenza elaborativa rende inutili invece altre cose,
quali le passwords dei file archivio, la crittatura degli hard disk e
soprattutto la protezione DRM dei contenuti multimediali....
:doh:
Credevo che ormai fossimo tutti d'accordo sul fatto che le cose non stanno così, visto che nel thread sulle "Schede video per svelare le password?" (http://www.hwupgrade.it/news/sicurezza/schede-video-per-svelare-le-password_23038-100.html) non avevi più replicato. Tu continui ad assumere che nessuno dall'esterno possa avere accesso a certe informazioni, e che ci sia un solo amministratore dotato di poteri assoluti che goda di assoluta fiducia, e proponi un modello di sicurezza blindato solo verso l'esterno, che è come un castello inespugnabile MA privo di fondamenta salde (= crittografia forte sui dati sensibili, che paragono alle fondamenta perchè costituisce l'ultima difesa contro ogni eventuale attacco, e quindi dev'essere la base su cui costruire, il punto di partenza). Una banca seria non affiderà il denaro dei clienti e la propria faccia ad un solo amministratore, ma ne avrà due-tre che si controllano a vicenda e debbano lavorare insieme per avere i poteri completi di root (siccome sono parecchio "bastard inside" io ci metterei anche un forte premio in denaro più varie gratificazioni sul lavoro per chi denunciasse immediatamente un collega corrotto che tentasse di coinvolgerlo nella frode, visto che avrebbe bisogno della collaborazione degli altri per fare le semplici cose che può fare un root per completare la frode, ovviamente portando delle prove concrete - così i "non corrotti" si troverebbero di fronte al dilemma: tantissimi soldi subito, con tantissimo rischio, oppure tanti soldi subito, più la gloria sul lavoro e il posto praticamente a vita, ma soprattutto il "corrotto" dovrebbe chiedersi mille volte: ma gli altri si lasceranno tentare, oppure mi denunciano subito per quei due-tre miliarducci?).
Per illustrare meglio un paio di possibili scenari in cui l'unica opzione rimane la forza bruta, e le varie tecniche di delay non servono a niente, ti riposto questo mio commento da quel thread:
@DevilsAdvocate
Come fa un hackerozzo non lo so;
ma un hackerone forse può (:p)
quindi, per pararmi il posteriore, faccio tutto il possibile per complicargli la vita:
- rendo il più possibile inaccessibili le informazioni sulle password crittografate (presidio il pwd file)
- complico l'algoritmo di "ricostruzione" della password
- assumo che fallirò nei primi due compiti, quindi mi preoccupo di scegliere un algoritmo crittografico che farà venire i capelli bianchi al pronipote del pronipote dell'hacker(ozzo/one).
In un mondo ideale basterebbero i primi due accorgimenti, ma in quel mondo non ci sarebbero nè ladri, nè assassini, nè malintenzionati di nessun tipo, quindi non dovrei fare un bel niente. Nel mondo reale mi ricordo che un buon software deve resistere a una testata nucleare e mi rassegno a dover compiere anche il terzo sforzo, che è poi il decisivo (in quanto ultima difesa del forte). Del resto, da buon siciliano, come potrei trascurare la saggezza popolare? Ecco: un vecchio adagio dice (tradotto) "chi ti 'sa' ti apre" (visto che sono in vena, aggiungo anche questo: "prima cerca vicino, poi lontano" - l'oggetto della ricerca, chiaramente, è la causa dei tuoi mali). E io, sospettoso e zelante, mi preoccupo che qualcuno, prima o poi, "saprà". Così, di getto, mi vengono in mente due casi in cui la conoscenza di ciò che voglio celare con i primi due punti della strategia difensiva può essere ottenuta:
1) La talpa è un amministratore. Ma perchè non dovrebbe fare le semplici cosucce che suggerisci tu? La mia ipotesi è questa:
- il sistema è multiamministrato, ed architettato in modo che tutti gli amministratori, messi insieme, abbiano i pieni poteri di root, ma nessuno, preso singolarmente, li abbia (per cui certe operazioni vanno svolte parzialmente da ciascuno, altre vanno svolte con il consenso di tutti);
- le operazioni degli amministratori sono loggate, e nessuno da solo può accedere ai log e manipolarli;
- il su è possibile solo congiuntamente (ad esempio, tutti gli altri ne ricevono notifica sul proprio terminale di accesso e ognuno digita la propria password separatamente, dopo di che le operazioni di chi ha richiesto il su verranno monitorate);
- uno degli amministratori (guardacaso la nostra talpa), ha poteri di backup in lettura, ma non può sostituire certi file (file delle pwd, file col seme), nè modificare certe impostazioni (certe sue prerogative sui file, le impostazioni sul file del seme, ecc.), perchè i poteri di backup in scrittura (=sostituzione) sono affidati ad un altro amministratore, e comunque i suddetti file sono autenticati e sostituibili solo con una versione "originale" (toh, diciamo che ad ogni modifica - es: nuovo utente e nuova password aggiunti - il sistema in automatico appone una diversa firma, generata al volo, che consente di risalire alla versione del file, e calcola un hash, salvando la firma - associata alla data di creazione - e l'hash in file a parte che possono essere sostituiti solo da tutti gli amministratori congiuntamente: così posso permettermi di limitare a due - per paranoia, ma ne basta uno, se si vuole risparmiare uno stipendio cospicuo - il numero degli amministratori addetti al backup);
- ciascun amministratore ha una conoscenza completa dell'architettura di sicurezza (è inevitabile: la scelta degli algoritmi di manipolazione e crittografia delle password dev'essere chiaramente gestita e monitorata da tutti, per non dare ad uno solo il potere di fregare il sistema: potrebbe sostituire il meccanismo dei semi e dei salt con delle identità matematiche in modo che tutte le password producano lo stesso input all'algoritmo crittografico, quindi aggiungere un algoritmo biunivoco per modificare il risultato da memorizzare, per far apparire i risultati della crittografia come diversi senza che questo incida sulla possibilità di accedere con una qualsiasi password a qualsiasi account).
A questo punto la mia talpa si porta via una copia di backup del pwd file e del/i file con il/i seme/i (ma questo non serve, giusto? se conosco l'algoritmo, e abbiamo detto nell'ultimo punto che lo conosco, allora mi basta creare degli account per avere dei match e risalire a ciò che non so, ragion per cui non mi sono preoccupato di impedirgli l'accesso a questo file insieme a quello delle pwd) e la passa ad un complice (perchè se fa il lavoro da se a casa, visto che serve tempo, non vuole correre il rischio di essere scoperto). Il complice provvederà a craccare il file (ma se non vogliamo il complice, non importa, non lo mettiamo :p fa tutto la talpa :p) e recuperare le password con l'approccio bruteforce: ecco che la scelta di un algoritmo crittografico con le @lle quadrate rivela la sua utilità contro questo tipo di attacchi.
2) Dall'esterno, sfruttando un exploit di sicurezza (opportunamente scovato) si riesce ad avviare un rootkit (anche parziale), ma si verificano le seguenti condizioni:
- l'exploit consente di ottenere solo alcuni poteri (comunque utili)
- l'attacker sa (per esperienze pregresse, soffiate dall'interno, ecc.) che il sistema è controllato strettamente con sistemi di analisi delle prestazioni, rilevatori di rootkit, ecc. che non può aggirare del tutto; diciamo che, in un modo o nell'altro, può ottenere un breve lasso di tempo (ad esempio tra una scansione e l'altra) che non gli basta per fare tutto ciò che vorrebbe, ma solo per carpire il pwd file e il file seme, più le informazioni sui salti che gli servono (tu puoi chiamare i file come vuoi, ma il sistema operativo - o comunque il layer che si occuperà della gestione delle pwd - deve sapere cosa fare, quindi ci sarà un file di configurazione dove il nome è scritto, e in qualche file di configurazione saranno scritte le informazioni sull'algoritmo usato per alterare la password prima della crittografia, o almeno il nome del programma/script usato per la crittografia, quindi può copiarlo e disassemblarlo per capire come funziona - suppongo però che non possa cambiarlo con uno alterato, per via dei suoi poteri comunque limitati) e coprire le sue tracce (potrebbe fare il tutto a più riprese: entra, prende i file di configurazione ed esce prima di essere scoperto; stuida i file e capisce cosa andare a cercare; rientra, prende quello che gli serve e riesce).
A questo punto, avrebbe tutto l'occorrente per fare quello che tu comunque consideri possibile: craccare un file. E anche stavolta l'unica difesa possibile sarebbe fare in modo che la vecchiaia lo uccida prima di trovare un match (l'ideale sarebbe fare in modo che il match arrivi quando ormai è in fin di vita, così quando cerca di premere invio e lanciare l'attacco definitivo, per l'artrite e il parkinson preme del, il risultato viene cancellato e gli viene un collasso :Perfido: lo so, sono cattiiivoooooo).
All'uni avevamo fatto dei calcoli approssimativi con dati un pò buttati li, cmq entro le 24 ore si potrebbero decriptare tutte le attuali carte di credito:D
SICURAMENTE 2 ANNI NN SO DIRTI SE SONO TANTI O POKI, LESSI AL UNI ANNI FA CHE I MODERNI pc CI METTEVANO 3 4 anni ora oggi con processori molto ma molto + potenti dovrebbe essere scesa questa stima, cmq se qualche volontario puo farci un calcolo preciso conoscendo il numero di operazioni che puo fare un moderno PC al secondo e considerando appunto un numero alla 2x128 esima
aspetta aspetta.. 2-4 anni è un tantino ottimistica la cosa :D:D
io i calcoli li sapevo fare cosi.
Prendiamo un Itamiunm 2 (uno dei migliori processori) da
http://it.wikibooks.org/wiki/Architetture_dei_processori/Architettura_Itanium_2
si nota che il suo ICP(istruzioni per ciclo di clock e pari a 6) quindi supponendo che sia dualcore quindi 12 per ciclo di clock a abbia una velocità di 2,5GHz si ha;
12*2,5GHz=12*2.500.000.000Hz = 30.000.000.000 Istruzioni per Sec
Ammesso (ovviamente la cpu non fa solo quello) che ogni istruzione fosse una prova di COMBINAZIONE
1Sec = 30Miliardi di cominazioni
2^128 = 3,4028236692093846346337460743177e+38 facciamo 3,4e+38 o 3,4*10^38
dividiamo le cominazioni possibili con cifratura a 128bit per le operazioni di CPU al sec = sec necessari per effetturare tutte le possibilità;
3,4*10^38/3*10^10 = 1.13*10^28Sec
1anno = 60*60*24*365= 31536000 sec = 3.15*10^7
Risultato in anni
1.13*10^28/3.15*10^7 = 0.358*10^21 ANNI = 358.000.000.000.000.000.000 ANNI
NON CREDO CHE 2-3anni bastano..
Il problema e che ovvimente essendo uncombinazione aleatori ( casuale) si puo verificare la esatta combinaziona anche al primo ciclo..
aspetto anche smentite
Questo in realtà non è un grande problema, stati quantistici sono trasmessi a distanza di metri o anche chilometri senza essere alterati. La sfida invece è costruire stati molto complessi (=molti qubit) e manipolarli senza distruggerli. Tanto più un sistema quantistico è grande tanto più è sensibile all'interazione con l'ambiente, ma è necessaria proprio un'interazione per manipolare lo stato; questi vincoli stringenti pongono una grande sfida dal punto di vista tecnico.daccordo sui segnali che possano essere trasmessi ad una certa distanza in maniera coerente, ma il problema sorge quando li si fa interagire con un'altra porta logica.
Per quanto riguarda il tipo di calcoli che un calcolatore quantistico puo' fare ricordo che Lloyd & company avevano dimostrato che puo' farne di qualsiasi tipo. Si tratta di studi di oltre 10 anni fa. Mi mancano conoscenza aggiornate.
Cito Banus:
Gli algoritmi quantistici sono pochi perchè il più grande computer quantistico ha 12 qubit, e non ha senso sviluppare applicazioni complesse quando non è ancora chiara quale architettura (se esisterà è più adatta alla costruzione di computer reali. Se saranno costruiti computer con migliaia di qubit, inizieranno ad essere sviluppati linguaggi di programmazione e tools.
Risposta mia: non è quello che mi ha spiegato il mio professore di nanoelettronica (esperto in meccanica quantistica e quantum computer, con numerose pubblicazioni alle spalle). Formulando le leggi della meccanica quantistica questo viene fuori. Alcuni algoritmi vengono bene, e sono solo 5 o 6 come detto. Se volete tiro fuori il quaderno di appunti e le spiego una ad una. Migliaia di qbit non faranno spuntare fuori altri algoritmi possibili. Potrei anche sbagliarmi, ma ricordo di aver studiato quell'esame giusto 2 anni fa, e c'erano motivi ben precisi per cui quegli algoritmi funzionavano e altri no...
Cmq oh...non sono il massimo esperto di quantum pc sicchè pronto ad accettare prove contrarie. I conti del prof erano stati convincenti però se mi dite dove trovare conti che dicano il contrario...
PepeVerde
19-12-2007, 09:21
BUONO!
jepessen
19-12-2007, 09:41
Solo il fatto di poter decriptare tutto permetterà di avere tutti i fondi necessari... Mi pare una delle applicazioni su cui puntano i vari governi, con l'attuale voglia di farsi dire tutto da tutti, violazione di privacy etc...
vedo che qualcuno che sa di cosa parla sta intervenendo.
Ripeto la domanda: non ne so troppo, sono un semplice appassionato di astrofisica e i libri che ho letto non sono molti, ma mi piacerebbe capire quali sono le informazioni quantistiche delle particelle entangled che vengono usate.
Per quello che capisco, il "circuito" vero e proprio viene attraversato, in senso molto lato, dalla particella che "computa", mentre per non alterarne la storia, con la conseguenza di alterare il risultato, il "parametro" viene "letto" sul partner entangled.
Ora, di voi qualcuno mi sa dire quali sono gli stati quantici che assumono significato per questo utilizzo? E come si può processare in modo controllato una particella per ottenere un risultato certo su un parametro di controllo?
ci sono un sacco di modi diversi di creare fotoni o elettroni o addirittura nuclei entangled. Il metodo che conosco io (per i fotoni) tramite materiali birifrangenti e altra roba strana li rende entangled utilizzando alcune proprietà di questi materiali. In pratica, nel laboratorio di ricerca all'uni da me, l'entanglment è dato dal classico "da che buco è passato" :p oltre che dalla proiezione dello spin.
Sajiuuk Kaar
19-12-2007, 10:14
Evvai! A quanto la prima partita a Supreme Commander Stati Uniti contro Russia? In real intendo... :D
http://img.hexus.net/v2/gaming/screenshots_pc/supreme/supreme2_large.jpg
Risposta mia: non è quello che mi ha spiegato il mio professore di nanoelettronica (esperto in meccanica quantistica e quantum computer, con numerose pubblicazioni alle spalle). Formulando le leggi della meccanica quantistica questo viene fuori. Alcuni algoritmi vengono bene, e sono solo 5 o 6 come detto.
Immagino che il tuo professore intendesse che si conoscono pochi algoritmi in cui un computer quantistico è molto più veloce di un computer classico (vale a dire, speedup esponenziale). Questi sono l'algoritmo di Shor, l'algoritmo di Deutsch-Jozsa, l'algoritmo di Simons, il problema della ricerca dell'ordine (http://ieeexplore.ieee.org/Xplore/login.jsp?url=/iel5/6911/18589/00856735.pdf?arnumber=856735), il calcolo di logaritmi discreti, la simulazione di sistemi quantistici e forse qualche altro.
Ma nulla vieta di costruire un computer quantistico che si comporta esattamente come i computer classici, o con algoritmi quantistici non efficienti... semplicemente non ne varrebbe la pena.
Personalmente non sono neppure pessimista sulla scoperta di nuovi algoritmi quantistici. Alcune tecniche, come trasformata di Fuorier quantistica e cammino casuale quantistico, sono molto generali e possono diventare la base di algoritmi più complessi (la prima infatti è usata nell'algoritmo di Shor).
rocchiale
19-12-2007, 12:09
Per tutti coloro che aspiranoi a simulazioni di intelligenza artificiale ricordo che oggi e noto che è impossibile creare una macchina che apprenda ed elabori automaticamente senza una programmazione esterna.
Esistono già circuti neuronali che simulano processi cerebrali e basati sul sistema di apprendimento del cervello e vengono già utilizzati in molte applicazioni pratiche come la simulazione di malattie neurodegenerative o la ricostruzione (vedi interpolazione) di immagini. Bisogna però stare attenti con i termini, le reti vengono istruite dall'uomo e il loro softwere è intrinseco nell'hardwere, non c'è quindi una programmazione vera e propria ma una volta costruita una rete questa non è ingrado di modificare autonomamente la sua struttura per sviluppare nuovi algoritmi non può definirsi quindi intelligente nel vero senzo della parola.
Ad oggi è ritenuto impossibile creare intelligenza artificiale, è possibile simulare processi mentali.
Qualcuno ha scritto: "Ad oggi è ritenuto impossibile creare intelligenza artificiale, è possibile simulare processi mentali."
... questo mi porta sul filosofico... ma allora noi siamo intelligenti? perché noi inventiamo? studiamo algoritmi? mentre una macchina non può (non sa) farlo?
Ma alla fine il nostro cervello è una macchina! fatta di cellule e segnali elettrici, ma pur sempre una macchina, che ha un funzionamento ben preciso. E tutto ciò che facciamo, siamo, o sappiamo fare è solo dovuto a ciò che abbiamo appreso e all'elaborazione di questo e degli stimoli esterni.
In un futuro con macchine sempre più potenti e opportuni sensori che possano permettere interazioni macchina-ambiente sempre più approfondite e precise, si riuscirà a simulare il funzionamento del cervello o qualcosa di simile con estrema precisione... e allora cosa succederà?
Le macchine diverranno "intelligenti"?
... la definizione di "intelligenza" un pò mi sfugge sinceramente...
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 13:40
Ma... 'sta notizia non sarà mica come quella di Bell che inventò il telefono (e Meucci ?!?) o Sikorsky l'elicottero (e Corradino D'Ascanio ?!?) ?
Per quel poco che ne so il primo prototipo di computer quantistico è stato messo a punto ("su piattaforma a 16 bit", mi è rimasto impresso) qualche anno fa in Sicilia.
Se non sbaglio proprio a Catania, presso la sede della STMicroelectronics.
Conferme ?
CIAO
:oink:
ma anche no..
il primo a due bit venne creato in america se non sbaglio non mi ricordo se in qualche univ o nei laboratori della IBM..
un computer quantistico a 16 bit già oggi sarebbe un gran risultato... :D
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 13:43
Da che so io i circuiti quantistici dovrebbero essere in grado di "immagazzinare" due valori contemporaneamente contro il singolo valore dei circuiti "classici", di conseguenza il sistema a base 2 non è più sufficiente, ma bisogna passare ad un sistema a base 4.
Sbaglio?
no..
i qubit, a differenza dei bit, possono assumere il valore 0, 1 oppure entrambi :D
is the base of computer information. Regardless of its physical representation, it is always read as either a 0 or a 1. An analogy to this is a light switch–the down position can represent 0 (normally equated to off) and the up position can represent 1 (normally equated to on).
A qubit has some similarities to a classical bit, but is overall very different. Like a bit, a qubit can have two possible values–normally a 0 or a 1. The difference is that whereas a bit must be either 0 or 1, a qubit can be 0, 1, or a superposition of both.
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 13:51
SICURAMENTE 2 ANNI NN SO DIRTI SE SONO TANTI O POKI, LESSI AL UNI ANNI FA CHE I MODERNI pc CI METTEVANO 3 4 anni ora oggi con processori molto ma molto + potenti dovrebbe essere scesa questa stima, cmq se qualche volontario puo farci un calcolo preciso conoscendo il numero di operazioni che puo fare un moderno PC al secondo e considerando appunto un numero alla 2x128 esima
non è così semplice da fare perchè l'algoritmo di scomposizione in fattori primi ha complessità esponenziale.
E' proprio per questo che al crescere della lunghezza della chiave diventa molto + sicuro.
Infatti per suddividere in fattori primi il numero 15 il pc non ci mette niente, mentre per un numero enormemente + grande ci mette mooolto di +.
Inoltre al crescere della dimensione dei numeri non basta nemmeno la classica rappresentazione dei long a 64 bit, ma bisogna usare strutture + complesse.
L'ideale ovviamente sarebbe un intero a 128 bit.
Se fosse possibile utilizzare i registri a 128 bit delle SSE per calcolare il resto della divisione intera allora le prestazioni sarebbero cmq piuttosto veloci con i moderni processori, però cmq mentre con numeri a 32 bit si possono effettuare 4 calcoli per ciclo, con numeri a 128 bit si avrà solo un calcolo per ciclo.
..vado a magnare e continuo dopo :D
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 14:10
dunque..
facendo un calcolo così ad occhio (levando qualcosa da 17gflops calcolati su un Intel Core2 Quad Extreme QX6700 @ 4.266MHz da sciencemark) direi che ci potrebbero stare 8 GFLOPS di media.
la quantità di numeri da calcolare da 0 alla radice quadrata di 2^128 dovrebbe essere 2^64 (se ancora mi ricordo qualcosina di matematica :p) levando i numeri pari si dovrebbe avere 2^63, e dividendo per il numero di GFLOPS si ottiene circa 1 miliardo e 153 milioni di secondi, ovvero 320255 ore, ovvero 13343 giorni ovvero circa 36 anni e mezzo :p
tutto questo ovviamente se non ho sbagliato qualche calcolo :D
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 14:19
Mi quoto:
Non vorrei deludervi ma i computer quantici possono teoricamente realizzare solo ALCUNI algoritmi specifici (sono in tutto 5 o 6 se non sbaglio, tra cui la scomposizione dei numeri primi). Non possono in alcun modo sostituire un processore. Inoltre avevano già realizzato un sistema che se non sbaglio scomponeva proprio il 15 (in 5x3... che guardacaso sono gli altri 2 numeri, PRIMI). Il problema è proprio aumentare il numero di qbits in modo che facciano qualcosa un minimo interessante! Secondo il mio modesto parere, nella nostra vista se mai vedremo un computer quantico con un minimo di funzionalità farà cose estremamente limitate, e molto probabilmente servirà solo in ambito di ricerca...
A livello TEORICO si sa già che un cosiddetto computer quantistico NON PUO' fare quello che fa un normale processore... i salti condizionati per esempio non sono possibili tanto per dirne una...e ribadisco che TEORICAMENTE si possono fare solo pochissimi algoritmi...ed è già un po' che la gente ci pensa, così come è già un bel po' che la meccanica quantistica è ben conosciuta...
ehmm..
mi sa che i salti condizionati sono lievemente inutili dato che un computer quantistico ti calcola già di base TUTTI i possibili risultati, mentre i salti condizionati servono appunto per scegliere quale soluzione calcolare tra tutte quelle possibili..
tanto per fare un esempio:
while(n<100) {
res += res ^ 2
}
che in assembly solitamente viene tradotto con una JNEZ ed un contatore che si auto-decrementa ad ogni ciclo e su cui poi l'unità di branch-prediction effettua le sue ottimizzazioni, diventerebbe imho qualcosa del genere:
res = Σ(0..100) res ^ 2
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 14:22
All'uni avevamo fatto dei calcoli approssimativi con dati un pò buttati li, cmq entro le 24 ore si potrebbero decriptare tutte le attuali carte di credito:D
:mbe:
mmm.. mi pare piuttosto difficile :p
guarda i calcoli che ho fatto qualche post sopra e vedi se ti convincono ;)
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 14:26
aspetta aspetta.. 2-4 anni è un tantino ottimistica la cosa :D:D
io i calcoli li sapevo fare cosi.
Prendiamo un Itamiunm 2 (uno dei migliori processori) da
http://it.wikibooks.org/wiki/Architetture_dei_processori/Architettura_Itanium_2
si nota che il suo ICP(istruzioni per ciclo di clock e pari a 6) quindi supponendo che sia dualcore quindi 12 per ciclo di clock a abbia una velocità di 2,5GHz si ha;
12*2,5GHz=12*2.500.000.000Hz = 30.000.000.000 Istruzioni per Sec
Ammesso (ovviamente la cpu non fa solo quello) che ogni istruzione fosse una prova di COMBINAZIONE
1Sec = 30Miliardi di cominazioni
2^128 = 3,4028236692093846346337460743177e+38 facciamo 3,4e+38 o 3,4*10^38
dividiamo le cominazioni possibili con cifratura a 128bit per le operazioni di CPU al sec = sec necessari per effetturare tutte le possibilità;
3,4*10^38/3*10^10 = 1.13*10^28Sec
1anno = 60*60*24*365= 31536000 sec = 3.15*10^7
Risultato in anni
1.13*10^28/3.15*10^7 = 0.358*10^21 ANNI = 358.000.000.000.000.000.000 ANNI
NON CREDO CHE 2-3anni bastano..
Il problema e che ovvimente essendo uncombinazione aleatori ( casuale) si puo verificare la esatta combinaziona anche al primo ciclo..
aspetto anche smentite
Il calcolo che ho effettuato io considera semplicemente una scomposizione in fattori primi di un numero che sia il prodotto di due numeri primi sufficientemente grandi, com'è il caso delle chiavi pubbliche e private utilizzate nei sistemi di crittografia odierna.
Per quello non serve calcolare tutte le combinazioni possibili ma è sufficiente analizzare tutti i numeri da 0 a sqrt(2^128), eventualmente eliminando i numeri pari in modo da ridurre ulteriormente la ricerca, e vedere se il resto della divisione intera del nostro numero N per il numero correntemente analizzato sia zero :p
..fidatevi che qualcosina penso di capirla dato che un pò di tempo fa m'ero messo a porvare a scomporre i numeri per la quale c'era un premio in denaro in caso di successo :D
..peccato che poi mi son rotto le balle :asd:
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 14:27
Cito Banus:
Gli algoritmi quantistici sono pochi perchè il più grande computer quantistico ha 12 qubit, e non ha senso sviluppare applicazioni complesse quando non è ancora chiara quale architettura (se esisterà è più adatta alla costruzione di computer reali. Se saranno costruiti computer con migliaia di qubit, inizieranno ad essere sviluppati linguaggi di programmazione e tools.
Risposta mia: non è quello che mi ha spiegato il mio professore di nanoelettronica (esperto in meccanica quantistica e quantum computer, con numerose pubblicazioni alle spalle). Formulando le leggi della meccanica quantistica questo viene fuori. Alcuni algoritmi vengono bene, e sono solo 5 o 6 come detto. Se volete tiro fuori il quaderno di appunti e le spiego una ad una. Migliaia di qbit non faranno spuntare fuori altri algoritmi possibili. Potrei anche sbagliarmi, ma ricordo di aver studiato quell'esame giusto 2 anni fa, e c'erano motivi ben precisi per cui quegli algoritmi funzionavano e altri no...
Cmq oh...non sono il massimo esperto di quantum pc sicchè pronto ad accettare prove contrarie. I conti del prof erano stati convincenti però se mi dite dove trovare conti che dicano il contrario...
postali e vediamo :D
^TiGeRShArK^
19-12-2007, 14:30
Per tutti coloro che aspiranoi a simulazioni di intelligenza artificiale ricordo che oggi e noto che è impossibile creare una macchina che apprenda ed elabori automaticamente senza una programmazione esterna.
Esistono già circuti neuronali che simulano processi cerebrali e basati sul sistema di apprendimento del cervello e vengono già utilizzati in molte applicazioni pratiche come la simulazione di malattie neurodegenerative o la ricostruzione (vedi interpolazione) di immagini. Bisogna però stare attenti con i termini, le reti vengono istruite dall'uomo e il loro softwere è intrinseco nell'hardwere, non c'è quindi una programmazione vera e propria ma una volta costruita una rete questa non è ingrado di modificare autonomamente la sua struttura per sviluppare nuovi algoritmi non può definirsi quindi intelligente nel vero senzo della parola.
Ad oggi è ritenuto impossibile creare intelligenza artificiale, è possibile simulare processi mentali.
le reti neurali odierne non sono altro che black-box capaci di modulare il diagramma ISU di funzioni non lineari in seguito ad un apprendimento.
Però tutto questo non ha molto a che vedere con quello che fa il nostro cervello :D
diciamo che ce ne passa di strada tra una rete neurale odierna e il nostro cervello :asd:
Shotokhan
19-12-2007, 15:30
magilvia cmq non e' in mano agli USA ma l'hanno fatto gli australiani :D cmq credo sia una cosa fantastica ke con grossa probabilita' noi non vedremo xke' ce ne vorra' di tempo per creare un pc intero e poi spero anke di non vederlo perche' molto prob le mie capacita' informatico sarebbero inutili con un pc completametne nuovo che non rispetta nessuna legge di quelli vecchi :D
P.S.
xo' una meta' di me vorrebbe vederlo xke' x imparare ad usarlo... diciamo ke sono diviso
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.