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View Full Version : Quanto costa perdere un lavoratore IT?


Scoperchiatore
14-12-2007, 08:32
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2141242


Roma - IL CSR o Corporate Social Responsibility non ha un'unica definizione. Quella che a me piace, presa da Wikipedia, è: "Esso è l'impegno del Business di contribuire a sostenere lo sviluppo economico lavorando con gli impiegati, le loro famiglie e la comunità locale e la società tutta per migliorare le loro vite in modo che anche essi contribuiscano al Business ed allo sviluppo".

È insomma una specie di volano: io azienda, mi auto-regolamento con una serie di regole etiche e contribuisco al miglioramento della vita dei miei impiegati e della società tutta, e loro (gli impiegati) lavorano meglio, contribuendo a migliorare il mio Business.

Non è affatto chiaro se il CSR può essere un modo di fare Business, anzi vi è chi è assolutamente contrario a questo modello. Per molti il CSR non è altro che uno specchietto per le allodole creato ad hoc per attirare capitali che non investirebbero mai in un'azienda che non si impegnasse, almeno sulla carta, a rispettare qualche principio di CSR.
Ad esempio una delle norme etiche che un'azienda che voglia fare CSR potrebbe darsi è quella di riconoscere la meritocrazia e di promuovere lo sviluppo e la carriera delle persone.
Ma cosa significa meritocrazia e sviluppo delle persone in una realtà aziendale come quella italiana? Soldi, solamente soldi, soldi guadagnati o soldi risparmiati, scegliete voi, l'importante è che la cifra sia considerevole.

Quando ero solo un giovane analista ed il Team di lavoro (se così si può chiamare) era composto da me e dal mio capo, ci ponemmo proprio questa domanda: come era possibile avere più soldi e maggiore visibilità in azienda?
La risposta fu: portando più lavoro alla stessa.

Ma come facciamo a portare questo lavoro e a fornire al cliente un servizio con la stessa qualità con cui lo facciamo noi, se l'azienda non ci da né persone formate, né mezzi per formarle?
Anche qui la risposta era semplice, dovevamo formarle da sole le persone e nel frattempo sopperire a tutta la loro inesperienza.

Fissato l'obiettivo, iniziammo a lavorarci ed il lavoro fatto fu davvero encomiabile: in pochi anni il gruppo di lavoro crebbe, passando da 2 a 4 e poi ad 8 ed infine a 12 persone.
Bene, avevamo ottenuto il nostro obiettivo, potevamo ricevere la nostra lauta ricompensa, ed, infatti, ricevetti come Bonus annuale una tantum 100 mila lire lorde !
Al mio capo non andò meglio. Successe cosi che nel giro di 15 giorni demmo le dimissioni, io, il mio capo e perfino il capo del mio capo!

A quel punto il responsabile della produzione mi contattò e mi fece una contro-offerta pazzesca per rimanere.

Che cosa era successo? Semplicemente che l'azienda si era fatta due calcoli ed aveva visto che darmi un aumento significativo (ma molto significativo) era comunque più conveniente che perdere un progetto con 12 persone (questo perché il cliente aveva posto come clausola o me o niente progetto).

La morale di questa favola è che se esiste un CSR in un'azienda, in realtà funziona al contrario: la norma è più o meno scritta cosi:"Mi impegno per far sì che esista un ambiente in cui posso pagare il meno possibile il lavoro IT, ma non troppo poco perché se se ne vanno via tutti mi causano un grosso danno".
La filosofia è molto semplice: in tanto mi posso permettere di pagare poco la professionalità, in quanto, anche se qualcuno andasse via, potrei sempre sostituirlo con un altro.

Certo, si potrebbe anche fare leva sul senso etico del cliente che si avvale di ditte che usano precari o peggio ma, credetemi, se una ditta accetta di pagare per una risorsa meno di 200-300 euro al giorno, sa che dall'altra parte stanno commettendo uno sfruttamento.
E fino a quando questo non gli comporterà un danno gli andrà bene così.

Le persone che lavorano nell'IT sono circa un milione, 600.000 direttamente, 400.000 in aziende di servizi (dati riferiti al 2003), ma fino a quando si accetterà lo stato attuale delle cose, poco o nulla potrà cambiare.
Insomma, per capirci, il reparto IT non è mica come i tassisti od i camionisti.
La risposta a quanto valgo io adesso per la mia azienda è la stessa che dareste alla domanda: ma se io adesso andassi via senza preavviso che danno soffrirebbe la ditta?

Questo discorso ovviamente vale per l'IT come per qualsiasi altro reparto, ma un po' di più nell'IT perché ora come ora senza IT non è possibile pensare a nessun Business basato sui servizi.

Ovviamente non è certo con una presa di posizione individuale che si può pensare che si possano cambiare le cose. Nessuno è indispensabile e tutti siamo necessari, ma cosa succederebbe se questo fosse un moto comune?

Avete mai notato che uno dei versi di Fratelli D'Italia dice: "Noi siamo da secoli calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò".
Non è mia intenzione azzardare nessun confronto con i nostri eroi del Risorgimento, ma è comunque curioso che l'esser divisi, non avere un unico riferimento, qualcosa che unisca, siano le stesse problematiche di 160 anni fa, quando il maestro Mameli compose l'inno, (sostituite Popolo e Bandiera e con cosa volete ed avrete la situazione attuale).

E se penso che chi fa IT all'estero vive situazioni completamente diverse, comincio a pensare che l'attuale situazione italiana in cui riversa il mondo del lavoro e dell'IT non sia altro che lo specchio della nostra società, una società che come si augura Mameli aspetta ancora la sua Bandiera.

Ah, un'ultima cosa: lo sapevate che l'inno di Mameli è ufficialmente solo in via provvisoria il nostro inno? (C'è chi vorrebbe "Va pensiero").
Anche in questo noi italiani siamo divisi, da non crederci.

Giuseppe Cubasia
Punto Informatico


Vi ci ritrovate? Nella mia azienda è esattamente quello che succede, senza alcuna differenza; gli dovrei chiedere se ha lavorato da noi :D

Avete esperienze, anche indirette, che confermino che all'estero sia meglio?

clasprea
14-12-2007, 09:10
c'è parecchia gente qui sul forum che dice di stare meglio all'estero :) (o forse la faccina giusta è :cry: , non so!)

Per il discorso "quanto valgo per la mia azienda", posso dire per esperienze indirette di gente che conosco (io studio ancora) che l'unico modo per avere un briciolo di considerazione e magari di aumento dello stipendio, consiste nel cercare un altro lavoro e poi presentarsi dal capo con la lettera di dimissioni in mano. Triste, no?

Io sono convinta che tutto ciò sia dovuto alla presenza enorme di ciarlatani / gente incapace / poco seria che c'è nel mondo IT in Italia, gente che sicuramente non ha una formazione adatta e cerca di fare il "furbo" fregando la gente che ne capisce poco, che poi però magari se ne rende conto, di essere stata fregata, e si convincerà che gli informatici son tutti imbroglioni e quindi non si meritano stima e denaro. E credo che questo problema parta dal negoziante /tecnico che ti rifila windows copiato facendotelo pagare come nuovo, e continui ad esempio con chi si mette a programmare avendo una laurea in lettere e pretendendo di saperne di più di un ingegnere (cosa che potrà anche capitare, ma in un caso su 1000). Temo che tutto ciò prosegua fino a livelli alti purtroppo.

Se ci aggiungiamo che in Italia siamo quasi i meno IT-alfabettizzati in europa, la frittata è fatta

Chevelle
14-12-2007, 09:24
Mi sono ritrovato, nella stessa situazione, alcuni anni fa quando lavoravo presso un' azienda IT. Prendevo poco sopra i 15.000 euro lordi all' anno ed ero un umilissimo programmatore senza prospettive di carriera e di miglioramento economico.
Dopo qualche tempo, ho ricevuto un' ottima offerta di lavoro da parte di un' azienda molto importante a livello europeo, così sono scappato di corsa senza dare il preavviso. L' amministratore della società voleva offrirmi 100 euro lorde in più al mese, ma sinceramente mi pulivo il culo. Ora prendo più del doppio, sono stato recentemente premiato per il mio lavoro e ci sono buone prospettive di carriera con stipendi interessanti.
Dopo di me, a distanza di qualche tempo, sono andate via altre due persone. In Italia, nel campo dell' IT, ci sono pochissime realtà che funzionano. Ecco perchè sconsiglio a tutti di intraprendere questa professione. Se si ha culo, i guadagni saranno buoni. Il mio culo è stato quello di capitare nel posto giusto al momento giusto

Necromachine
14-12-2007, 12:56
c'è parecchia gente qui sul forum che dice di stare meglio all'estero :) (o forse la faccina giusta è :cry: , non so!)

Per il discorso "quanto valgo per la mia azienda", posso dire per esperienze indirette di gente che conosco (io studio ancora) che l'unico modo per avere un briciolo di considerazione e magari di aumento dello stipendio, consiste nel cercare un altro lavoro e poi presentarsi dal capo con la lettera di dimissioni in mano. Triste, no?

Io sono convinta che tutto ciò sia dovuto alla presenza enorme di ciarlatani / gente incapace / poco seria che c'è nel mondo IT in Italia, gente che sicuramente non ha una formazione adatta e cerca di fare il "furbo" fregando la gente che ne capisce poco, che poi però magari se ne rende conto, di essere stata fregata, e si convincerà che gli informatici son tutti imbroglioni e quindi non si meritano stima e denaro. E credo che questo problema parta dal negoziante /tecnico che ti rifila windows copiato facendotelo pagare come nuovo, e continui ad esempio con chi si mette a programmare avendo una laurea in lettere e pretendendo di saperne di più di un ingegnere (cosa che potrà anche capitare, ma in un caso su 1000). Temo che tutto ciò prosegua fino a livelli alti purtroppo.

Se ci aggiungiamo che in Italia siamo quasi i meno IT-alfabettizzati in europa, la frittata è fatta

Tutto vero, ma non solo questo, è anche la mentalità impreditoriala nostrana (la solita del "furbetto" ;) ) che piaga noi poveri lavoratori informatici, quasi nessun datore di lavoro si tira indietro quando c'è da sfruttare qualcuno e siccome di informatici ce n'è tanti, ci mangian su alla grande (visto e provato di persona, fortuna per poco). Vedo tanta gente che vale prostituirsi per quattro soldi perchè comunque è ben difficile trovare di meglio, e devi già ringraziare :( .

Chevelle
15-12-2007, 13:47
Ecco perchè sconsiglio a tutti di intraprendere la carriera informatica.

Vash88
15-12-2007, 19:29
Il discorso si può ampliare a tutte le categorie di lavori dove è richiesta una certa conoscenza, anche ai settori meccanici. Conosco gente che se si muove da un azienda a un altra sposta clienti importanti, tanto da far quadruplicare il personale in un paio di anni. Se si vale molto è l'unico metodo in italia.

Wagen
16-12-2007, 23:37
secondo me all'estero (lavorativamente parlando) si sta meglio : se vali ti fanno sentire importante.

Giusto per dire ieri abbiamo fatto la cena di natale e siccome l'azienda, grazie al lavoro di noi tecnici, ha fatto un bel profitto il capo, oltre ad avere pagato alle famiglie di tutti il viaggio piu' soggiorno per la cena ha anche messo, nel biglietto di auguri, un assegno.

cubasia
17-12-2007, 16:16
Ciao,
sono Cubasia.
No, non credo abbia mai lavorato con Voi, spiacente, però conosco bene l'ambiente.

C'è anche chi dice che se sei veramente bravo, appena ti licenzi subito ti cercano. Balle!

In Italia sei molto rircercato fino a 28 anni, ricercato fino a 35, ma basta che non chiedi troppo, poi sei ricercato solo se proprio non ne trovano un altro e si perde la commessa.

Se sei dirigente, sotto i 35 sei ricercatissimo, fino a 40, ricercato, vicino ai 50 sei una scarpa vecchia.

Ciao e grazie per seguirmi

chiara3.0
18-12-2007, 11:25
boh.. comincio a pensare che nel mondo dell it io sia l'unica ad essere pagata...

Chevelle
18-12-2007, 11:39
boh.. comincio a pensare che nel mondo dell it io sia l'unica ad essere pagata...

Non sei l'unica:)

kestral
18-12-2007, 13:51
Ma quanto guadagnate? :D

chiara3.0
18-12-2007, 14:07
circa 2000 euro netti di base + trasferte + straordinari + rimborso spese..
Considerando che trasferte e straordinari si è praticamente obbligati a farli arrivo a circa 3000E (tra 2800 e 3300 a seconda delle trasferte) al mese.

E non sono neanche ancora laureata e non sono neppure una supergenia.
Per questo mi stupisco di leggere che chi lavora nell IT venga sfruttato.

kestral
18-12-2007, 14:13
circa 2000 euro netti di base + trasferte + straordinari + rimborso spese..
Considerando che trasferte e straordinari si è praticamente obbligati a farli arrivo a circa 3000E (tra 2800 e 3300 a seconda delle trasferte) al mese.

E non sono neanche ancora laureata e non sono neppure una supergenia.
Per questo mi stupisco di leggere che chi lavora nell IT venga sfruttato.

Scusa se sono indiscreto ma che lavoro fai e per quale società?!

Dove lavoro io, e sto parlando di una delle principali multinazionali della consulenza IT, quelle cifre spesso non le vedono nemmeno manager che gestiscono parecchie risorse.

Wagen
18-12-2007, 14:40
Scusa se sono indiscreto ma che lavoro fai e per quale società?!

Dove lavoro io, e sto parlando di una delle principali multinazionali della consulenza IT, quelle cifre spesso non le vedono nemmeno manager che gestiscono parecchie risorse.

in effetti sembrano cifre fuori dal mondo

chiara3.0
18-12-2007, 14:56
Consulente/Venditrice

..e si saranno sbagliati.. che te devo dì.. io non vado certo a dirgli che mi danno troppo..me li danno..me li prendo

kestral
18-12-2007, 14:59
Consulente/Venditrice

..e si saranno sbagliati.. che te devo dì.. io non vado certo a dirgli che mi danno troppo..me li danno..me li prendo

Potresti dirci il nome della società? :D

chiara3.0
18-12-2007, 15:09
Scusate errore mio :muro:

Ho scritto netti ma intendevo lordi :cry:

Rimane comunque, a mio avviso, un ottima cifra.

kestral
18-12-2007, 15:15
Scusate errore mio :muro:

Ho scritto netti ma intendevo lordi :cry:

Rimane comunque, a mio avviso, un ottima cifra.

Ah beh, è sicuramente un'ottima cifra ma cambia tutto :)

chiara3.0
18-12-2007, 15:20
In effetti mi sembrava eccessivo il vostro stupore :sofico:

kestral
18-12-2007, 15:24
In effetti mi sembrava eccessivo il vostro stupore :sofico:

Non ci dici dove lavori quindi? :D

chiara3.0
18-12-2007, 15:32
Non ci dici dove lavori quindi? :D

No.
1- Credo che il regolamento del forum non lo permetta

2- Per fare le cose corrette credo che dovrei chiedere autorizzazione all'azienda stessa.. cosa che non ho intenzione di fare :read: :Prrr:

Comunque se ti interessa solo il Dove..la sede centrale è Milano e io sto in quella di Novara

Burrocotto
18-12-2007, 15:39
No.
1- Credo che il regolamento del forum non lo permetta

2- Per fare le cose corrette credo che dovrei chiedere autorizzazione all'azienda stessa.. cosa che non ho intenzione di fare :read: :Prrr:

Comunque se ti interessa solo il Dove..la sede centrale è Milano e io sto in quella di Novara
Penso che solo la Cia e altre cose simili abbiano come clausola il non rivelare il nome dell'azienda per cui lavori... :sofico:

chiara3.0
18-12-2007, 15:43
Penso che solo la Cia e altre cose simili abbiano come clausola il non rivelare il nome dell'azienda per cui lavori... :sofico:

era un modo elegante per dire. "so 'azzi miei"... :D :cool: