DonaldDuck
14-12-2007, 08:22
Anche se si tratta di una vicenda non più recente mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Togliere di mezzo esperienza sul campo e capacità per favorire improvvisazione.
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=5427
GIGI PROIETTI FUORI DAL BRANCACCIO. ARRIVA COSTANZO
Alla mia proposta hanno detto no.
Che facevo, mi incatenavo al teatro?
di Stefano Corradino
Dentro Costanzo. Fuori Proietti. La vicenda, iniziata il 22 luglio scorso, ma che covava da tempo si è conclusa, tra l’altro, nel silenzio generale. E’ ufficiale il divorzio tra Gigi Proietti e il Brancaccio, una separazione “non consensuale” dal momento che lui non l’avrebbe voluta. Ma è successo. E’ la vittoria dei poteri forti? “Secondo me – risponde ad Articolo21 - è stata la sconfitta dei poteri deboli…”
Proietti. Ci risiamo. Seconda intervista su Articolo21 a distanza di due mesi esatti. La prima iniziava con una domanda: "da chi ha saputo che si profilava l’avvicendamento con Costanzo?" La sua risposta: dai giornali. Oggi la notizia ufficiale. E ancora la domanda: chi glie l’ha comunicato?
I giornali!!
Risultato prevedibile?
Sì, abbastanza scontato. E poi non so nemmeno se avrei accettato eventuali ripensamenti. Quando si infrange un clima è poi difficile recuperarlo, meglio ripartire per altre avventure…
Nicola Piovani, il giorno della grande festa che avete organizzato al Brancaccio ha ammonito il nuovo “padrone di casa”: “il Brancaccio non è una dependance televisiva”. Lo sarà?
Questo proprio non lo so, giuro su quanto di più sacro (ride). Di sicuro prima non lo era…
Ma insomma è stata una questione di soldi? Ma quanto costa l’affitto del Brancaccio?
Io avevo fatto una proposta e mi impegnavo a pagare un affitto che ritenevo congruo per quello spazio. La proposta non è stata accettata dalla proprietà e a questo punto me ne sono andato. Che facevo? Mi incatenavo al Brancaccio?
Forse qualcuno, per solidarietà l’avrebbe fatto con lei. Oltre 16mila messaggi al sito del Teatro.
Una cosa che mi ha riempito di gioia, la solidarietà della città, dei colleghi. Certo rimane un po’ di tristezza…
Il giorno della festa al Brancaccio con Piovani, Arbore, Veltroni… molti avrebbero scommesso che la stima e la solidarietà così diffusa avrebbero spinto la proprietà a trovare una soluzione per tenersi Proietti… Lei ci ha capito niente?
Ho capito che la ma presenza al Brancaccio dava fastidio parecchio, e a questo punto non volevo certo essere un ospite indesiderato. Per fortuna non davo fastidio alla città.
Cosa ci insegna questa vicenda? E’ la vittoria dei poteri forti?
Secondo me (risata scrosciante) è una sconfitta dei poteri deboli…!!!
Parafrasando Grillo, dispenserebbe qualche “Vaffa”?
Uff, sai quanti. Ma non c’è solo il Vaffa, ci sono “li mort… tua”… Noi romani abbiamo un repertorio enorme, variazioni straordinarie, un bagaglio linguistico molto vario… C’è l’imbarazzo della scelta.
Da domani
Si ricomincia. Gli spettacoli al Gran Teatro. Farò presto una conferenza stampa. Certo non mi fermo…
22/09/2007
http://www.articolo21.info/notizia.php?id=5427
GIGI PROIETTI FUORI DAL BRANCACCIO. ARRIVA COSTANZO
Alla mia proposta hanno detto no.
Che facevo, mi incatenavo al teatro?
di Stefano Corradino
Dentro Costanzo. Fuori Proietti. La vicenda, iniziata il 22 luglio scorso, ma che covava da tempo si è conclusa, tra l’altro, nel silenzio generale. E’ ufficiale il divorzio tra Gigi Proietti e il Brancaccio, una separazione “non consensuale” dal momento che lui non l’avrebbe voluta. Ma è successo. E’ la vittoria dei poteri forti? “Secondo me – risponde ad Articolo21 - è stata la sconfitta dei poteri deboli…”
Proietti. Ci risiamo. Seconda intervista su Articolo21 a distanza di due mesi esatti. La prima iniziava con una domanda: "da chi ha saputo che si profilava l’avvicendamento con Costanzo?" La sua risposta: dai giornali. Oggi la notizia ufficiale. E ancora la domanda: chi glie l’ha comunicato?
I giornali!!
Risultato prevedibile?
Sì, abbastanza scontato. E poi non so nemmeno se avrei accettato eventuali ripensamenti. Quando si infrange un clima è poi difficile recuperarlo, meglio ripartire per altre avventure…
Nicola Piovani, il giorno della grande festa che avete organizzato al Brancaccio ha ammonito il nuovo “padrone di casa”: “il Brancaccio non è una dependance televisiva”. Lo sarà?
Questo proprio non lo so, giuro su quanto di più sacro (ride). Di sicuro prima non lo era…
Ma insomma è stata una questione di soldi? Ma quanto costa l’affitto del Brancaccio?
Io avevo fatto una proposta e mi impegnavo a pagare un affitto che ritenevo congruo per quello spazio. La proposta non è stata accettata dalla proprietà e a questo punto me ne sono andato. Che facevo? Mi incatenavo al Brancaccio?
Forse qualcuno, per solidarietà l’avrebbe fatto con lei. Oltre 16mila messaggi al sito del Teatro.
Una cosa che mi ha riempito di gioia, la solidarietà della città, dei colleghi. Certo rimane un po’ di tristezza…
Il giorno della festa al Brancaccio con Piovani, Arbore, Veltroni… molti avrebbero scommesso che la stima e la solidarietà così diffusa avrebbero spinto la proprietà a trovare una soluzione per tenersi Proietti… Lei ci ha capito niente?
Ho capito che la ma presenza al Brancaccio dava fastidio parecchio, e a questo punto non volevo certo essere un ospite indesiderato. Per fortuna non davo fastidio alla città.
Cosa ci insegna questa vicenda? E’ la vittoria dei poteri forti?
Secondo me (risata scrosciante) è una sconfitta dei poteri deboli…!!!
Parafrasando Grillo, dispenserebbe qualche “Vaffa”?
Uff, sai quanti. Ma non c’è solo il Vaffa, ci sono “li mort… tua”… Noi romani abbiamo un repertorio enorme, variazioni straordinarie, un bagaglio linguistico molto vario… C’è l’imbarazzo della scelta.
Da domani
Si ricomincia. Gli spettacoli al Gran Teatro. Farò presto una conferenza stampa. Certo non mi fermo…
22/09/2007